Libro sette, capitolo 11: Le notizie di Lupin

                   Liberamente ispirato al libro sette, capitolo undici: La mazzetta

Erano passati tre giorni dalla partenza di Kreacher, e ormai alcune cose sembravano

 appurate: i Mangiamorte sapevano dal testamento depositato presso il Ministero della Magia che Harry aveva ereditato la casa di Sirius, Piton non aveva rivelato a nessuno come fare a entrare nella sede dell'Ordine della Fenice, forse a causa degli Incantesimi di protezione che gli avevano legato la lingua, mentre gli Stregatti avevano creato qualche scompiglio tra i clienti Babbani nel piccolo supermercato dietro Grimmauld Place.

In seguito, la monotonia del vivere rinchiusi in casa Black in clandestinità si ruppe con l'arrivo inaspettato di Remus Lupin. 
Harry fu molto prudente nel verificare la sua identità e il suo ex professore di Difesa contro le Arti Oscure, soddisfatto del comportamento vigile del suo 'vecchio' allievo, si rivelò una vera miniera di informazioni. 

"Nessuna traccia di Severus, dunque?" chiese Lupin.
"No" rispose Harry. "Cosa succede? Stanno tutti bene?"
"Si, ma siamo tutti sorvegliati. Ci sono un paio di Mangiamorte nella piazza..."
"...Lo sappiamo..."
"...Mi sono dovuto Materializzare proprio sull'ultimo gradino per essere sicuro che non mi vedessero. Evidentemente non sanno che siete qui dentro, altrimenti ce ne sarebbero di più; tengono d'occhio tutti i posti che hanno qualche nesso con te, Harry. Andiamo di sotto. Ho un sacco di cose da dirvi e voglio sapere cos'è successo dopo che ve ne siete andati dalla Tana".

Andarono in cucina, dove Hermione accese il fuoco nel caminetto e Lupin tirò fuori un paio di burrobirre da sotto il mantello. 

Poi, Harry riferì dell'episodio accaduto al caffè in Tottenham Court Road e il suo ex insegnante rimase scioccato.

"Ma come hanno fatto a scoprirti così in fretta? E' impossibile rintracciare chiunque si Materializzi, a meno di non afferrarlo mentre sparisce!" esclamò Lupin preoccupato.
"E non è plausibile che stessero semplicemente passeggiando per Tottenham Court Road in quel momento, no?" osservò Harry.
"Ci chiedevamo" intervenne Hermione, esitante, "se per caso Harry non potesse avere ancora addosso la Traccia".
"Impossibile" decretò Lupin. Ron sembrò piuttosto soddisfatto e Harry molto sollevato. "A parte tutto, saprebbero che Harry è qui se avesse ancora la Traccia, no? Ma non riesco a capire come hanno fatto a individuarvi a Tottenham Court Road, è davvero preoccupante".

"Noi glielo abbiamo miagolato" mormorò Pietra invisibile accanto al caminetto con gli altri Stregatti. "Evidentemente non ascoltava..."
"Già, pronunciare il nome del Signore Oscuro non è salutare" aggiunse Daisy.
"Cos'altro dovevamo fare?" chiese Eileen sospirando.
"Bè, ci sarebbe da tornare al supermercato a fare scorte con la Pozione Polisucco speciale"
"Ottima idea" sibilò lo Stregatto sogghignando. "Gli sconti delle confezioni famiglia anche per chi non è sposato sono adorabili. In quel negozio conoscono il concetto di 'Famiglia allungata' ".
"...Allargata, miao" rispose Daisy trattenendo una risata.

                                    

Nel frattempo, Harry era turbato per la domanda di Remus, ma la risposta poteva aspettare.

"Dicci cosa è successo dopo che ce ne siamo andati, non sappiamo nulla da quando il papà di Ron ci ha detto che la famiglia era al sicuro.

Lupin raccontò che Kingsley aveva avvertito tutti gli invitati con il suo Patronus prima dell'arrivo del nemico.

"Erano Mangiamorte o gente del Ministero?" domandò Hermione.
"Tutti e due; tanto ormai sono la stessa cosa" rispose Lupin. "Erano una dozzina, ma non sapevano che c'eri anche tu, Harry: Arthur ha sentito dire che hanno torturato Scrimgeour per sapere dov'eri, prima di ucciderlo. Se è vero, non ti ha tradito"

Harry guardò Ron e Hermione. Le loro espressioni rispecchiavano il misto di orrore e gratitudine che provava lui. Scrimgeour non gli era mai piaciuto, ma se quello che aveva detto Lupin era vero, l'ultimo dei suoi atti era stato cercare di proteggere Harry.

"Dunque, non farò più il duello con Scrimgeour alla fine della guerra" brontolò Pietra con un tono di voce roca. "Era coraggioso, però".
"Non hai nient'altro da miagolare sul vecchio Rufus?" chiese Eileen.
"Sarà vendicato" aggiunse lo Stregatto con un filo di voce.
"Ben miagolato!" commentarono in coro Daisy e Conan.
"Ricordiamoci di comprare al supermercato del vino italiano per brindare alla sua memoria" concluse Conan. "C'è uno sconto sul Chianti del venti per cento....e tre quarti? No, no, solo venti per cento".

"I Mangiamorte hanno perquisito la Tana da cima a fondo" riprese Lupin. "Hanno trovato il demone, ma non hanno voluto avvicinarsi troppo...poi hanno interrogato per ore chi di noi era rimasto. Cercano informazioni su di te, Harry, ma naturalmente al di fuori dell'Ordine sapevano che eri stato là. Intanto che quelli devastavano la festa di nozze, altri Mangiamorte entravano con la forza in tutte le case del paese legate all'Ordine. Niente morti" aggiunse in fretta, anticipando la domanda, "ma sono stati spietati. Hanno incendiato la casa di Dedalus Lux, ma come sapete lui non c'era, e hanno usato la Maledizione Cruciatus sulla famiglia di Tonks. Sempre nel tentativo di scoprire dov'eri andato dopo essere stato da loro. Stanno bene...scossi, naturalmente, ma illesi".

Lupin spiegò che, grazie al potere del Ministero, tutti gli incantesimi protettivi dei luoghi erano stati eliminati, e la scusa per legittimare le torture era l'accusa contro Harry per la morte di Albus Silente.

In una Gazzetta del Profeta portata dal membro dell'Ordine della Fenice vi era scritto su Potter: "Ricercato come persona informata sui fatti relativi alla morte di Albus Silente".

"Mi spiace, Harry" commentò Lupin dopo aver mostrato l'articolo al ragazzo.
"Quindi i Mangiamorte si sono impadroniti anche della Gazzetta del Profeta?" chiese Hermione, rabbiosa.

Lupin annuì. E infine fece notare come l'assassinio di Scrimgeour si era trasformato mediaticamente in un atto di dimissioni volontarie e che il suo sostituto Pius O'Tsuoe era sotto la Maledizione Imperius.
Era evidente che a Voldemort non importava niente di fare il Ministro, dal momento che aveva già il controllo del Mondo Magico britannico restando astutamente nell'ombra. 
E ovviamente, la politica del Ministro della Magia era drammaticamente cambiata: su Harry Potter era stata messa una taglia per la morte dell'eroe Silente.

"Nel frattempo, il Ministero ha cominciato a muoversi contro i Babbani per nascita" continuò Lupin indicando ancora la Gazzetta del Profeta.
A tal riguardo era stata istituita una 'Commissione per il Censimento dei Nati Babbani' per vigilare sui 'furti di potere magico'.

"Non glielo permetteranno" commentò Ron.
"Sta già succedendo, Ron" ribatté Lupin. "In questo momento sono in atto retate contro i Nati Babbani".
"Ma come è possibile che abbiano 'rubato' la magia?" domandò Ron. "E' folle, se si potesse rubare la magia non esisterebbero i Maghinò!".
"Lo so" rispose Lupin. "Ma a meno che tu non possa dimostrare di avere almeno un mago tra i parenti stretti, oggi si sostiene che che tu abbia ottenuto il tuo potere magico illegalmente e che tu debba essere punito per questo".

"Uno dei migliori cuochi di Hogwarts, specializzato in cucina italiana senza magia, è un Nato Babbano. L'ho fatto assumere io" miagolò Pietra agghiacciato. "Sarebbe una perdita irreparabile...".
"...Una tragedia" aggiunse Conan con un tono di voce contrito. "Se non vinceremo questa guerra sarà sicuramente licenziato".
"Non sapete pensare ad altro voi due?" chiese Eileen.
"Non pensano se non non hanno la pancia piena" osservò Daisy. "Quel cuoco potrebbe essere ucciso".
"Una tragedia nella tragedia, miao" mormorò Conan appoggiando una zampa sulle spalle dello Stregatto.

Mentre gli Stregatti invisibili stavano commentando le notizie, Ron si preoccupò subito di trovare il modo migliore per difendere Hermione, nata da genitori Babbani, e le sue successive parole furono una grande testimonianza d'Amore nei confronti della ragazza.
Tuttavia, Hermione ricordò a Ron che erano in fuga con Harry Potter, la persona più ricercata del paese, un fatto che rendeva superfluo pensare a come superare un eventuale interrogatorio per il Censimento dei Nati Babbani.

Una ulteriore notizia portata da Lupin fu quella della frequenza obbligatoria di Hogwarts per tutti i giovani maghi e streghe della Gran Bretagna, al fine di tenere sotto controllo tutta la popolazione magica . Naturalmente, i Nati Babbani non sarebbero stati ammessi.

Infine Lupin arrivò al punto più importante e disse: "Capisco se non puoi confermarlo, Harry, ma l'Ordine ha l'impressione che Silente ti abbia lasciato una missione".

"E' così" replicò Harry. "Ron e Hermione sono coinvolti e verranno con me".
"Puoi dirmi di che si tratta?" 
"No, Remus, mi spiace. Se non te l'ha detto Silente, non credo di poterlo fare io".

A quel punto Remus Lupin offrì il suo aiuto: lui era disposto a partire con Harry all'avventura nonostante che sua moglie Tonks fosse in dolce attesa di un bambino.

Senza trascurare la possibilità che il figlio avrebbe potuto avere dei problemi di salute dovuti al padre Lupo Mannaro, Harry pensò che Lupin volesse prendere il posto di Sirius e andare all'avventura insieme a lui, come se la sua famiglia non esistesse.
Un comportamento da 'scavezzacollo e codardo' che Harry non mancò far notare al suo ex insegnante.
Inutile dire che Lupin si sentì oltremodo offeso e ne nacque un'accesa discussione tra i due.
Lupin arrivò al punto di usare la magia contro Harry per farlo volare all'indietro come se fosse stato colpito da un pugno, e poi scomparve oltre la porta di casa.

                               

Ron e Hermione iniziarono a rimproverarlo per le offese eccessive e immeritate nei confronti del povero Remus, ma Harry ribatté: "I genitori non dovrebbero mai abbandonare i figli a meno che...a meno che non siano costretti".

Ron e Hermione lo ascoltarono in silenzio, mentre gli Stregatti aprirono il solito dibattito felino sull'accaduto.

"In fondo non l'ha ucciso...non l'ha ferito gravemente..." miagolò Conan facendo spallucce. "E neanche mordicchiato"
"Non c'era la luna piena, peccato" replicò lo Stregatto deluso. "Ma si, poteva andare peggio".
"Povero Lupin, magari un po' immaturo come padre" mormorò Daisy scuotendo la testolina. "Cambiare i pannolini a un neonato invece di combattere il Signore Oscuro. Di sicuro Lupin voleva un ruolo più 'operativo' in questa guerra".
"Nessuno sa se Tonks desidera avere anche una femmina?" chiese Eileen ridacchiando amabilmente per stemperare la tensione.
Gli altri Stregatti la guardarono come se si fosse Materializzato davanti a loro Voldemort in persona.
"Capisco... prescelto per essere figlio unico, hi, hi, hi" si spense Eileen con un filo di voce, prima che l'altro Prescelto riprendesse a parlare.

"Lo so che non l'avrei dovuto chiamare codardo"
"No, non dovevi" replicò subito Ron. 
"Ma si comporta come se lo fosse"
"Però..." cominciò Hermione
"Lo so" la interruppe Harry. "Ma se questo lo fa tornare da Tonks, ne sarà valsa la pena, no?"

Non riuscì a non suonare supplichevole. Hermione lo fissò comprensiva, Ron dubbioso.

"E poi ci siamo già noi con voi" gli sibilò Pietra a un orecchio. "Sei felice, miao?"
"Bè, non hai figli a cui badare tu?" rispose Harry sottovoce.
"Cuccioli, vuoi miagolare?...Non che io sappia, Harry" rispose lo Stregatto. "E tu, Conan?"
"Non che io sappia" ripeté l'amico felino rapidissimo.
Eileen e Daisy li scrutarono accigliate con sguardi minacciosi, senza fare commenti.

La Gazzetta del Profeta portata da Lupin era ancora aperta sul tavolo della cucina e Harry si avvicinò e si sedette per leggerla, prima che Ron e Hermione lo accusassero anche di parlare da solo.
Voltando una pagina rumorosamente incappò in una breve anticipazione della Biografia di Albus Silente scritta da Rita Skeeter.
L'articolo trattava del terribile trattamento riservato dalla madre Kendra alla figlia Arianna, la sorella minore di Silente e Abertforth: la ragazza veniva indicata dalla giornalista come una maganò di cui la madre si vergognava oltremisura.
Sempre secondo la Skeeter,  Kendra avrebbe fatto di tutto per nascondere l'esistenza di Arianna ai vicini di casa relegandola in casa, mentre Silente e Abertforth sarebbero stati a guardare tollerando tale crimine.

A Harry venne voglia di andare a Godric's Hollow per chiedere di persona alla storica Bathilda Bath se le accuse della Skeeter fossero vere.
Stava abbassando il giornale per chiedere il parere di Ron e Hermione quando un crac assordante echeggiò nella cucina: Kreacher aveva finalmente compiuto la sua missione.

                              

"Kreacher è tornato con il ladro Mundungus Fletcher, signore" disse il vecchio Elfo con un inchino. L'uomo era aggrovigliato alle sue piccole gambe.

Poi Mundungus si mise in piedi e alzò la bacchetta; ma Hermione fu più veloce.

"Expelliarmus!"

La bacchetta di Mundungus schizzò in aria e Hermione la prese al volo.
Dopo essere stato placcato da Ron nel corso di un patetico tentativo di fuga verso le scale, Mundungus si arrese e, come se si sentisse vittima, di un ingiustizia, protestò risentito: "Bè?...Si può sapere cos'ho fatto? Mettermi alle calcagna uno stramaledetto Elfo Domestico? Ma a che gioco giocate? Cos'ho fatto? Mollami, mollami, se no..."
"Non sei proprio nella posizione di poterci minacciare" osservò Harry. Gettò via il giornale, attraversò la cucina a grandi passi, e si mise in ginocchio davanti a Mundingus, che cessò di lottare con Ron, terrorizzato.
Ron si alzò ansante e guardò Harry puntare con determinazione la bacchetta contro il naso del mago. 

"Siamo sicuri che Mundungus sia proprio il ladro del Medaglione di Serpeverde?" chiese Eileen turbata e invisibile vicino al camino.
"Se ci calmassimo tutti davanti a una buona tazza di caffé?" chiese Daisy sbadigliando.
"Bè, potremmo proporre a Mundungus di andare a prendere un buon caffè corretto al Pub più vicino" miagolò Conan. "Macchiato con latte di capra, magari...?"
"Mundungus ha il furto nel sangue. Se gli dici di andare a prendere un caffè, ti chiederebbe una sola cosa....'a chi?' " concluse Pietra sogghignando.

"Kreacher chiede scusa per il ritardo nel portare il ladro, padrone" gracchiò L'Elfo domestico. "Fletcher sa come evitare di farsi prendere, ha molti nascondigli e complici. Però Kreacher ha acchiappato il ladro alla fine"
"Sei stato bravissimo, Kreacher" disse Harry, e l'Elfo s'inginocchiò fino a toccare terra.
"Allora, abbiamo qualche domanda da farti" proseguì Harry rivolto a Mundungus, che subito strillò: "Ho avuto paura, va bene? Non ci volevo venire, niente di personale, amico, ma non ho mai chiesto di morire per te, e poi quello stramaledetto Tu-Sai-Chi mi è venuto addosso, chiunque sarebbe scappato, l'ho sempre detto che non volevo farlo..."
"Per tua informazione, nessuno di noi si è Smaterializzato" puntualizzò Hermione.
"Bè, allora voi siete un mucchio di maledetti eroi, ma io non ho mai detto di voler finire ammazzato..."
"Non ci interessa sapere perché hai abbandonato Malocchio" lo interruppe Harry, avvicinandogli la bacchetta agli occhi gonfi e arrossati. "Lo sapevamo già che sei un verme inaffidabile".
"bè, allora perché ho gli Elfi domestici addosso? O è ancora per la storia dei calici? Non ce ne ho più neanche uno, altrimenti te li ridavo..."
"Non è nemmeno per i calici, però ci siamo quasi" ribatté Harry. "Zitto e ascolta".

Era meraviglioso avere qualcosa da fare, qualcuno a cui chiedere una piccola porzione di verità. 

"Mi dispiace miagolarlo, ma Moody non doveva obbligare Mundungus a fare uno dei sette Potter" mormorò Daisy. "Questi sono i risultati di una scelta sbagliata..."
"Io mi ero offerto volontario per fare uno dei Potter, ma avevo chiesto di mettermi degli occhiali da sole" miagolò Conan impettito. "Alastor non ha voluto..."
"Viaggiare di notte con degli occhiali da sole?" domandò Eileen stupita. "Avresti attirato tutta l'attenzione del Signore Oscuro e dei Mangiamorte; avrebbero inseguito solo voi...".
"E quindi, il risultato di questa seconda scelta di Malocchio è che lui è morto e Conan è ancora vivo" osservò lo Stregatto pacatamente. "Sentiamo cosa ha da dire Mundungus, poi andiamo a fare spesa al supermercato".

Mundungus aveva la bacchetta di Harry così vicina all'attaccatura del naso che per tenerla d'occhio era diventato strabico.

"Quando hai ripulito questa casa di tutti gli oggetti di valore..." cominciò Harry. Ma Mundungus lo interruppe di nuovo.
"Sirius non ha mai badato alla roba..."

Uno scalpiccio, un lampo di rame scintillante, un suono come di gong, e un gemito di dolore: Kreacher aveva sferrato un colpo di padella sulla testa di Mundungus.

"Fallo smettere, fallo smettere, dovrebbero rinchiuderlo!" urlò Mundungus rannicchiandosi, mentre Kreacher brandiva di nuovo la padella dal fondo spesso".

"Kreacher, no!" gridò Harry.

 Le magre braccia di Kreacher tremavano per il peso dell'arma che ancora reggeva in alto.

"Solo un altro colpetto, padron Harry, per sicurezza?".

Ron rise. Pietra era preoccupato per la sua padella preferita: l'Elfo non avrebbe dovuto sottovalutare la durezza della testa di Mundungus Fletcher.

"Ci serve sveglio, Kreacher, ma se avrà bisogno di un po' di incoraggiamento ci penserai tu" rispose Harry.
"Grazie mille, padrone" replicò Harry con un inchino, e si tirò un po' indietro.
"Quando hai ripulito la casa di tutti gli oggetti di valore che sei riuscito a trovare" ricominciò Harry, "hai preso molta roba dall'armadio di cucina. C'era anche un medaglione". Harry all'improvviso aveva la bocca secca: sentiva che anche Ron e Hermione erano tesi e agitati. "Che cosa ne hai fatto?"
"Perché?" chiese Mundungus. "E' prezioso?"
"Ce l'hai ancora tu?" strillò Hermione.
"No che non ce l'ha" la corresse Ron con l'aria di di chi la sa lunga. "Si sta solo chiedendo se doveva farci più soldi"
"Più soldi?" sbottò Mundungus. "Non è che ci vuole molto...l'ho dovuto dar via, ecco, non ho avuto scelta".
"Come sarebbe?"
"Stavo vendendo la roba a Diagon Alley e quella viene a chiedermi se ho la licenza per commerciare in oggetti magici. Maledetta ficcanaso, voleva farmi la multa. Ma quel medaglione le piaceva tanto, e mi ha detto che lo prendeva lei e per questa volta mi lasciava andare e che dovevo considerarmi fortunato".
"Chi era?" chiese Harry.
"Non so, una befana del Ministero"

Mundungus rifletté, la fronte aggrottata. Gli Stregatti a bocca aperta, anche più del solito.

"Piccola. Con un fiocco in cima alla testa".

Si accigliò e aggiunse: "Sembrava un po' un rospo".

"Dolores!" mormorarono in coro Eileen e Daisy.

A Harry cadde di mano la bacchetta, che colpì Mundungus sul naso, mandando scintille rosse che gli incendiarono le sopracciglia.

"Aguamenti!" gridò Hermione, e un getto d'acqua zampillò dalla sua bacchetta, innaffiando uno sputacchiante e tossicchiante Mundungus.

Harry alzò lo sguardo e vide il proprio orrore riflesso nei volti degli amici. 
Le cicatrici sul dorso della mano destra parvero bruciare di nuovo.

                                    

Poco dopo, gli Stregatti usarono la Polisucco Speciale con i capelli di Harry, Ron e Hermione e Mundungus per andare a fare spesa. 
Per disavventura entrarono in un supermercato dove un gruppo di Mangiamorte, con abiti Babbani, stavano cercando Harry Potter.

Pietra riconobbe subito uno di loro, ma i Mangiamorte non si accorsero di loro, continuando a passeggiare lentamente nel reparto surgelati.
Erano in tre e non tra i servi più svegli di Voldemort. 
Uno di loro stava discutendo con gli altri sul costo esagerato di una confezione di anelli di cipolla, sebbene scontati del trenta per cento e, solo per quello, aveva lo sguardo di chi avesse l'intenzione di fare una strage.

"Li avete visti?" chiese Daisy-Hermione. "Non possiamo ingaggiare uno scontro qui dentro: passeremmo le nostre nove vite a obliviare Babbani"
"Scommetto che usciranno fra breve dall'uscita senza acquisti" disse Conan-Mundungus. "Noi iniziamo dal reparto frutta?".
"Ottima idea...le fragole, i mirtilli, e i lamponi.....ah, la panna!" aggiunse Pietra-Potter lanciando le confezioni nel carrello della spesa come un giocatore di pallacanestro. 
"Si stanno dirigendo alla cassa numero tre con una torta gelato....e tre confezioni di anelli di cipolla" osservò Eileen-Ron. "La Cassa sta per aprire, povero cassiere..."

Conan-Mundungus afferrò rapidamente il camice da lavoro al commesso appena uscito dal bagno del supermercato ordinandogli con una Maledizione 'Imperio' di ritornare a pettinarsi per un quarto d'ora, poi si diresse alla cassa tre al posto suo.

Il più grosso dei Mangiamorte spostò con una spallata un'anziana signora che era arrivata in fila prima di lui e posò sgarbatamente la merce, aggiungendo con più attenzione una bottiglia di vino.

"Buona giornata signori, avete la carta socio?" chiese Conan-Mundungus educatamente.
"Carta socio dei Babbani?...Ah, Mundungus Fletcher che lavora in un supermercato?...Questa poi!" esclamò il grosso Mangiamorte. "Non potevi cadere più in basso!...Al Ministero della Magia si mormora che hai comprato la tua libertà regalando un medaglione a Dolores Umbridge"
"Già, cerchiamo il Prescelto e troviamo un ladro rinnegato" mormorò un altro Mangiamorte dalla barba bianca. "Sei un oltraggio al mondo magico, Fletcher"
"Signori sono dalla vostra parte, io con Potter non c'entro nulla...avete bisogno di buste?" chiese Conan-Mundungus disinvoltamente. 
"Finisci di passare questa spesa Mundungus e poi ci vediamo fuori di qui" aggiunse il più alto dei Mangiamorte".
"Si, si, ci facciamo una chiacchierata sulla notte della fuga dei sette Harry Potter" disse il Mangiamorte grosso. "Sai di cosa parlo, vero?"
"Certo, signore, ma Malocchio mi aveva obbligato a farlo. Finisco di conteggiare la spesa e vengo subito con voi a chiarire questa questione. Il vostro Signore ha tutta la mia simpatia...ho importanti informazioni da rivelarvi su Potter e i suoi amici: conosco il luogo in cui si nascondono" rispose Conan-Mundungus con fare compiacente. "Gli anelli di cipolla non sono più a sconto....sono settanta sterline, grazie".
"Settanta sterline?" chiese il Mangiamorte più grosso. "Stai scherzando, Mundungus?"
"Avete scelto un pregiato Chianti Gallo Nero della tenuta di Gattamorta..." replicò il falso commesso facendo spallucce. "Se catturerete il Prescelto per merito mio..."
"...Berremo alla tua salute e potrai continuare a fare il cassiere" replicò il Mangiamorte dalla barba bianca infuriato gettando 100 sterline sul banco. "Vieni fuori entro un minuto o uccideremo tutti i Babbani presenti. Puoi tenerti il resto, sono le trenta sterline che spettano ai Giuda come te".
"D'accordo, d'accordo" ribatté Conan-Mundungus facendo finta di essere impaurito. "Avete vinto una scatola di cioccolatini alla lotteria degli scontrini, e due figurine degli stemmi delle squadre di calcio di Premier League..."

Non ci fu nessuna risposta. I Mangiamorte erano già usciti sulla strada pubblica.
Conan rassicurò la cliente successiva che presto sarebbe tornato alla cassa e li seguì fregandosi le mani.

"E ora?" chiese Daisy-Hermione. "Tra poco..."
"Bè, tra poco avremo....tre Mangiamorte in meno, una torta, degli anelli di cipolla e una bottiglia di vino in più, e infine altre trenta sterline da spendere, ghghgh!" rispose Pietra-Potter.
"La spesa è assicurata" fece nota Eileen-Ron. "Andiamo al reparto rosticceria!".

Come nelle previsioni, il vero commesso uscì dal bagno ben pettinato e si diresse alla cassa tre a fare il proprio lavoro, mentre Conan-Mundungus tornò dai suoi amici con un sorriso smagliante dipinto sul volto.

"Alla buon ora!" esclamò Eileen-Ron sospirando. "Te la prendi sempre comoda quando si tratta di menare le zampe"
"Sempre a divertirti mentre noi eravamo impegnati a scegliere il giusto pollo arrosto!" aggiunse Daisy-Hermione. "Pietra è molto pignolo sul grado di cottura, lo sai"
"Bè, scusate se ho rubato cinque minuti del vostro tempo" disse Conan-Mundungus, mettendosi nei panni di quest'ultimo.
"Il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro" rispose Pietra-Potter sogghignante citando Shakespeare. "E il vino?...La torta?...Gli anelli di..."
"Ehm...ci attendono nascosti vicino al cassonetto della spazzatura, esattamente dove ho fatto finire i Mangiamorte, eh, eh, eh!" replicò l'amico felino. "Ehm...andiamo alla cassa?"
"Si, adoro collezionare le figurine delle squadre di calcio Babbano" disse Pietra allegro. "Sono sicuro che faremo grandi cose e grandi spese questa estate, ghghgh!...Soprattutto terribili spese, ma grandi, ghghgh!!!".  




 


  






 

 




























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