Libro 3, Capitolo 9: Una punizione ricca di sorprese

Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitolo 9: Una grama sconfitta.


Il professor Silente rispedì i ragazzi di Grifondoro nella Sala Grande dove, dieci minuti più tardi, furono raggiunti dagli studenti di Tassorosso, Corvonero, e Serpeverde, tutti estremamente confusi.

Per maggior sicurezza, gli allievi di Hogwarts avrebbero trascorso la notte in quell'abituale luogo di ritrovo, sotto la protezione degli insegnanti, dei Caposcuola, dei Prefetti e di Pietra Stregatto, che pigrava in 'modalità dormiveglia' sulla poltrona della professoressa McGranitt.
Nonostante le accurate ispezioni, nessun insegnante era riuscito a trovare la minima traccia del passaggio di Sirius Black.
Nello stesso tempo, le ipotesi sulle modalità utilizzate dal famigerato evaso per entrare nel castello si moltiplicarono a dismisura e, come aveva fatto notare il Preside al Direttore di Serpeverde, si potevano considerare... 'una meno probabile dell'altra'.
In ogni caso, a differenza del professor Piton e di Pietra, Albus Silente era fermamente convinto che nessuna persona ospitata nel castello aveva aiutato Black a entrare, nemmeno il primo sospettato Remus Lupin.
Invece la professoressa McGranitt, persuasa che Potter non fosse al corrente del fatto che l'ex prigioniero di Azkaban lo stava cercando, dovette ricredersi rapidamente.
Infatti, quando Minerva decise di convocare il ragazzo per informarlo sulla delicata questione, Harry dichiarò sorprendentemente di esserne venuto a conoscenza nel corso del suo soggiorno estivo a Diagon Alley.
Pertanto, dalla notte dell'aggressione alla Signora Grassa, sostituita temporaneamente da Sir Cadogan, Harry Potter venne tenuto sotto strettissima sorveglianza sia all'interno della scuola, sia agli allenamenti sul campo di Quidditch, dove Madama Bumb volteggiava costantemente sopra di lui con i suoi occhi di falco.
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