Libro 2, Capitolo 15: L'Illusionista di Beauxbatons

Libro 2, Capitolo 15: L'Illusionista di Beauxbatons
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Camera dei Segreti, Capitolo Quindici: Aragog

Nel parco del castello si sentiva il profumo dell'estate; il cielo e il lago erano di un blu pervinca e fiori grossi come cavoli sbocciavano nelle serre. Ma a Harry, che dalle finestre non vedeva più Hagrid andare per i campi con Thor alle calcagna, lo scenario non sembrava quello giusto.
Insieme a Ron, aveva tentato di andare a trovare Hermione, ma ora l'accesso all'infermeria era vietato ai visitatori, perché Madama Chips non voleva rischiare che il Mostro entrasse a dare il colpo di grazia agli studenti pietrificati.
Inoltre, con l'allontanamento di Silente, la paura era dilagata come mai prima di allora, e l'unica pista che avevano per le mani era l'allusione di Hagrid ai ragni.

Per la verità, anche agli Stregatti pesavano molto le assenze del Preside e di Rubeus, Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts.
Così, riuniti con il Libro Stregatto degli Stregatti, cercarono di preparare una sorta di strategia felina che permettesse di liberare la scuola dal Mostro, e al contempo ricondurre l'amico barbuto alla sua adorata casetta.
«Miao, se Potter e Weasley si metteranno in testa di zampettare dietro ai ragni, finiranno dritti nella tana delle Acromantule!» miagolò Daisy Stregatta sbattendo la porta del suo ufficio. «Un suicidio annunciato!».
«Inoltre, la Camera dei Segreti si trova in un luogo sconosciuto del castello, non di certo nella Foresta Proibita!»osservò miagolamente Eileen Scintille, intuendo un ipotetico conflitto con l'incarico affidato loro dal Preside sospeso. «In questo caso, infatti, la missione volta a scoprire l'ubicazione della Camera dei Segreti non coinciderà più con quella di proteggere il ragazzo, a meno che Minerva non accetti che noi...».
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