Libro sette, capitolo 8: Il mistero di Ariana

   Liberamente ispirato al Libro sette, Capitolo otto: Il Matrimonio.
 

Gli Stregatti arrivarono alla cerimonia di Bill e Fleur con colpevole ritardo: Pietra si era
procurato delle divise da cameriere per intrufolarsi in mezzo alla folla, avvalendosi ovviamente delle Pozioni Speciali Polisucco.

In verità, Daisy e Eileen erano le uniche a sapere recitare bene la loro parte, mentre Pietra e Conan avevano già versato sgarbatamente dello champagne addosso ad alcuni invitati.

Tuttavia, i felini erano arrivati appena in tempo per ascoltare la conversazione tra Viktor Krum, invitato a sorpresa, e Harry Potter, presente al matrimonio ma trasformato dalla Polisucco in un 'fantomatico' cugino degli Weasley di nome Barry.

Grazie a Krum, Harry era giunto a conoscenza che il ciondolo che Xenophilius Lovegood, il padre di Luna, portava al collo era il simbolo di Grindelwald, un mago oscuro combattuto da Silente.
Tuttavia il fatto che rappresentasse anche i Doni della Morte restava un'informazione ancora sconosciuta.

Però, Pietra non aveva alcun dubbio che Hermione avrebbe facilmente riscontrato tale collegamento non appena avesse esaminato con attenzione il libro delle favole di Beda il Bardo.
Inoltre, Harry si era ricordato chi era Gregorovich: un mago costruttore di bacchette che aveva sognato alcuni giorni prima della cerimonia, anche artefice della bacchetta Viktor.
Il fatto che nel sogno Gregorovich fosse perseguitato da Voldemort rendeva il Grifondoro assai ansioso. soprattutto per quanto il Signore Oscuro potesse scoprire sul sorprendente esito del loro ultimo duello.

Errando tra la folla per sfuggire a uno zio ubriaco di Ron, Harry notò un vecchio mago seduto da solo a un tavolo.
Questa volte lo riconobbe subito: era un vecchio amico del defunto Preside, Elphias Doge, membro dell'Ordine della Fenice e autore del necrologio di Silente.

                               

Ancora sotto l'effetto della Pozione Polisucco, Harry chiese a Doge il permesso di sedersi accanto a lui e gli rivelò la sua vera identità. 
Doge sussultò.

"Mio caro ragazzo! Arthur mi aveva detto che eri qui, travestito...sono felice, onorato!"

Confuso e compiaciuto, Doge verso a Harry un calice di champagne, mentre Pietra e Conan si fermarono dietro l'anziano mago, quasi fossero le sue guardie del corpo, brandendo altre due bottiglie di champagne come se fosse mazze da baseball.
Altre due cameriere si posizionarono alle spalle di Harry, con vassoi stracolmi di biscotti.

Harry non poté fare a meno di pensare a quanto riguardo avessero i camerieri verso Elphias: sembrava che facessero a gara per pulire ogni gocciolina di bevanda che il mago versava sul tavolo.
Così Doge lasciò cadere sul tavolo un galeone come mancia per il celere servizio, ma dopo le severe occhiatacce dei camerieri, il famoso mago decise di aggiungere altri quattro galeoni.

"Pensavo di scriverti" sussurrò Elphias. "Dopo che Silente...che orrore... e per te, posso immaginare..."
I suoi occhietti si riempirono di lacrime.
"Ho letto il necrologio che ha scritto sulla Gazzetta del Profeta" disse Harry. "Non sapevo che conoscesse così bene il professor Silente.

"Aggiungi anche questa alle cose che non sa..." sibilò Pietra al suo amico.
"Non c'è più posto nella lista" rispose Conan sogghignando.

Harry ebbe la sensazione che i camerieri ce l'avessero con lui, ma non se ne curò apertamente.

"Come lo conoscevano tutti" rispose Doge. "Certo da molto più tempo di chiunque altro, se non consideri Abertforth... e pare che nessuno consideri mai Abertforth"
"A proposito del 'Profeta', non so se ha visto, Signor Doge..."
"Oh, ti prego, dammi del tu, caro ragazzo!"
"Non so se hai visto l'intervista che Rita Skeeter ha rilasciato su Silente"

Doge arrossì irritato, lasciandosi andare a una serie di offese contro la giornalista, definendola un avvoltoio. 

"A quanto pare il nostro Harry voleva che lo aiutassimo a salvare Silente nella Torre e ora ha dei dubbi sul suo operato, quasi fosse stato un cugino di Voldemort" mormorò lo Stregatto scuotendo la testa. "Non annotare, Conan".
"Troppi cugini ai matrimoni alzano il livello di confusione" rispose Scintillo. "Non annotato, Pietra".

"Bè, in quell'intervista" continuò Harry, "Rita Skeeter insinua che il professor Silente da giovane fosse coinvolto nelle Arti Oscure"
"Non credere a una parola!" ribatté Doge. "Nemmeno a una! Non lasciare che nulla intacchi i tuoi ricordi di Albus Silente!"

Ad Harry non bastava una difesa così blanda e superficiale e Doge glielo lesse in faccia.

"Harry" aggiunse l'anziano mago, "Rita Skeeter è una tremenda..."

Ma fu interrotto da una risatina acuta.

"Rita Skeeter? Oh, io l'adoro, la leggo sempre!"

Harry, Doge, e gli Stregatti alzarono lo sguardo su zia Muriel, le piume che danzavano sul cappello, un calice di champagne in mano.
Appena vide l'anziana strega, lo Stregatto emise un gemito simile a un brontolio di stomaco.

"Ha scritto un libro su Silente, sai!"
"Ciao, Muriel!" disse Doge. "Si, stavamo proprio parlando..."

"Tu cedimi il posto, ho centosette anni!"

Un altro rosso cugino Weasley balzò su dalla sedia, atterrito, zia Muriel gliela sfilò con sorprendente energia e si lasciò cadere tra Doge e Harry.
Il povero cugino tentò di dire qualcosa, ma le cameriere gli infilarono in bocca due grosse tartine e lo invitarono a sedersi ad un altro tavolo con un radioso sorriso.

                             

"Ciao di nuovo, Barry, o com'è che ti chiami" salutò Harry. "Allora, che cosa dicevi di Rita Skeeter, Elphias? Lo sai che ha scritto la biografia di Silente? Non vedo l'ora di leggerla, devo ricordarmi di ordinare una copia al Ghirigoro!"

A questa uscita Doge s'irrigidì e assunse un'aria solenne, ma zia Muriel vuotò il calice e fece schioccare le dita ossute per chiederne ancora al 'cameriere' Pietra.

"Lascia perdere la fiala della pozione soporifera" mormorò Conan. "Ascoltiamo cosa ha da dirci"
"Se proprio insisti" replicò lo Stregatto deluso versando champagne 'liscio' alla donna e ricevendo una mancia consistente in uno zellino con il bordo grattato. 

Muriel bevve un'altra sorsata, ruttò e proseguì: "Non state lì come due rane impagliate! Prima che diventasse così rispettato e rispettabile e tutte quelle baggianate, giravano voci strane su Albus!"
"Critiche infondate!" ribatté Doge, arrossendo di nuovo.
"Lo dici tu, Elphias" ridacchiò zia Muriel. "Ho notato che nel tuo necrologio hai glissato sui punti dolenti!"
"Mi spiace che tu lo pensi" osservò Doge. "Ti garantisco che l'Ho scritto col cuore".
"Oh, lo sappiamo che veneravi Silente; oserei dire che sei ancora convinto che fosse un santo anche se è venuto fuori che si è sbarazzato di quella sua sorella Maganò!"
"Muriel!" esclamò Doge.

"Sei sicuro che non sia venuto il momento di una goccetta di pozione soporifera...con buccia di limone?" chiese Pietra al suo amico. "Tra poco si squarteranno..."
"E' solo una blanda discussione tra vecchi amici" osservò Conan sbadigliando. "E poi siamo sempre in tempo a legarli alle sedie". 

Un gelo che non aveva nulla a che fare con lo champagne ghiacciato s'insinuò nel petto di Harry.

"Hai visto la faccia di Harry?" chiese Daisy all'amica felina.
"Si...e l'ha notata anche il vecchio Elphias" rispose Eileen. "Il peggio deve ancora arrivare..."

"Come sarebbe?" chiese Harry. "Chi dice che sua sorella era una Maganò? Credevo che fosse malata"
"Bè, credevi sbagliato, Barry!" zia Muriel era esilarata dall'effetto che aveva provocato. "Comunque, come puoi pensare di saperne qualcosa? E' successo anni e anni prima che ti mettessero in cantiere, mio caro, e il fatto è che quelli di noi che erano già al mondo non hanno mai saputo cos'è successo davvero. Ecco perché non vedo l'ora di leggere cos'ha scoperto la Skeeter! Silente ha passato quella sorella sotto silenzio per un sacco di tempo!"
"Falso!" sibilò Doge. "Del tutto falso!"

"Ho sentito miagolare che Ariana era una bambina Obscuriale..." mormorò Eileen
"Confermo le miagolanti voci" aggiunse Daisy. 

"Non mi ha mai detto che sua sorella era una Maganò" mormorò Harry senza riflettere, ancora raggelato.
"E perché mai avrebbe dovuto dirlo a te?" gracchiò zia Muriel, oscillando sulla sedia nel tentativo di mettere a fuoco Harry.
"La ragione per cui Albus non parlava mai di Ariana" cominciò Elphias, irrigidito per l'emozione, "è piuttosto chiara, direi. Era talmente devastato dalla sua morte..."
"Perché nessuno l'ha mai vista, Elphias?" incalzò Muriel con voce roca. "Perché molti non sapevano nemmeno della sua esistenza finché non hanno portato la bara fuori di casa e le hanno fatto il funerale? Cosa faceva quel santo di Albus mentre Ariana era chiusa in cantina? Faceva il genietto a Hogwarts, e al diavolo quello che succedeva a casa sua!"
"Come sarebbe 'rinchiusa in cantina' ?" chiese Harry. "Che storia è questa?"

"E' la storia di un potentissimo Obscurus che ci ha quasi ucciso per aver portato un regalo ad Ariana in cantina" brontolò Conan indignato. "Ma Harry Potter non può saperlo, e neanche Muriel...nemmeno Elphias..."
"Non me lo ricordare" sibilò Pietra con gli occhi lucidi. "Un chilo di salsicce della migliore qualità disintegrate in un attimo..."

Doge era desolato. Zia Muriel ridacchiò di nuovo e rispose a Harry.

"La madre di Silente era una donna tremenda, semplicemente tremenda, una Nata Babbana, anche se ho sentito dire che faceva finta di non esserlo..."
"Non ha mai finto nulla del genere, Kendra era una donna come si deve" sussurrò Doge annichilito, ma zia Muriel lo ignorò.

"...Superba e prepotente, il genere di strega che si sarebbe sentita umiliata mettendo al mondo una Maganò..."

"In questa conversazione impera l'ignoranza" borbottò lo Stregatto. "Rimpiango di non aver svuotato la pozione soporifera quando ero ancora in tempo..."
"Non te la prendere" commentò Conan. "Con tutto lo champagne che sta bevendo il suo crollo è imminente".

"Ariana non era una Maganò!" ansimò Doge.

"Allora perché Elphias non dice a Harry cos'era?" chiese Daisy.
"Non ne ha il coraggio" mormorò Eileen distribuendo tartine a tutti. "E poi dovrebbe spiegare a Harry cos'è un Obscuriale, ammesso che lo comprenda. E' una lezione troppo pesante per una cena matrimoniale a base di alcolici e di Rita Skeeter".

"Lo dici tu, Elphias, ma allora spiegami perché non ha mai frequentato Hogwarts!" insisté zia Muriel. Poi, rivolta a Harry: "Ai nostri tempi si evitava di parlare dei Maghinò. Anche se arrivare all'estremo di imprigionare una bambina in casa e far finta che non esistesse..."

"Una passeggiata in giardino e avrebbe distrutto mezza Godric's Hollow" osservò Pietra.
"Una gita a Hogsmeade e ci avrebbe fatti fuori da Mielandia" replicò Conan. "O peggio, spelati!"

"Ti dico che non è andata così!" esclamò Doge, ma zia Muriel continuò imperterrita, sempre rivolta a Harry. 

"Di solito si mandavano i Maghinò in scuole Babbane e li si incoraggiava a integrarsi nelle comunità Babbane...molto più garbato che cercare di trovar loro un posto nel mondo magico, dove sarebbero stati sempre di serie B; ma naturalmente Kendra Silente non si sarebbe mai sognata di mandare la figlia in una scuola Babbana..."

"Harry dovrebbe pensare al rispetto che Silente aveva per Argus Gazza" sibilò Daisy. "Guai allo studente che mancava di rispetto a quell'uomo"
"Adoro il vecchio Argus" replicò Eileen annuendo. "Ma forse anche Harry ha bevuto troppo per riflettere..."

"Ariana era fragile!" proruppe Doge disperato. "La sua salute è sempre stata troppo cagionevole per consentirle..."
"Per consentirle di uscire di casa?" sghignazzò Muriel. "Eppure nessuno l'ha mai portata al San Mungo e nessun Guaritore è mai stato chiamato per curarla!"
"Andiamo, Muriel, come fai a sapere..."
"Per tua informazione, Elphias, mio cugino Lancelot era medico al San Mungo a quell'epoca, e confidò alla mia famiglia, nella massima segretezza, che nessuno aveva mai visto Ariana all'ospedale. Tutto molto sospetto, secondo Lancelot!"

Doge era sull'orlo delle lacrime.
Zia Muriel al colmo del divertimento, schioccò le dita per chiedere altro champagne.

"Posso suggerirle un altro drink?...Un Obscurial Alexander con ghiaccio, per cambiare?" chiese il 'cameriere' Pietra scandendo lentamente il nome del drink proposto.
"No, bevo solo champagne" rispose Zia Muriel bruscamente. Poi una parola pronunciata dallo strano cameriere la fece sobbalzare sulla sedia e smorzò il suo sorriso....'Obscurial'.
Muriel aveva un carattere terribile, ma non era una donna stupida e si mise a fissare il cameriere mentre le versava altro champagne.

                                 

Stordito, Harry pensò a come i Dursley l'avevano zittito, rinchiuso, confinato, per il crimine di essere un mago. La sorella di Silente aveva subito la stessa sorte per la ragione opposta? Imprigionata per la sua mancanza di magia? E Silente l'aveva davvero lasciata al suo destino per andare a Hogwarts a fare sfoggio delle sue straordinarie doti?

"Ora, se Kendra non fosse morta prima" riprese Muriel con un tono di voce più incerto, "Avrei detto che è stata lei a far fuori Arianna..."
"Ma come puoi Muriel?" gemette Doge. "Una madre che uccide sua figlia?" Pensa a quello che dici!"
"Se la madre in questione è capace di tenerla rinchiusa per anni e anni, perché no?" rispose  zia Muriel scrollando le spalle. "Ma come ho detto i conti non tornano, perché Kendra è morta prima di Arianna...di cosa nessuno lo sa per certo".

"Il suo calice è quasi vuoto, signora Muriel. Veramente non desidera provare l'Obscurial Alexander?" le suggerì Pietra all'orecchio. "Ha una crema al sapore di Obscurus talmente buona che...uccide la lingua, ghghgh!".
"Ho detto...ho detto...di no!" mormorò al cameriere, perdendo la metà della sua baldanza nel sentir pronunciare la parola 'Obscurus'.

"Oh, senza dubbio è stata Ariana ad assassinarla" suggerì Doge, in coraggioso sforzo di dileggio. "Perché no?"
"Si, è possibile che Ariana abbia fatto un disperato tentativo per liberarsi e abbia ucciso Kendra nella lotta" rifletté zia Muriel ad alta voce. E questo non era incompatibile con l'azione di un Obscurus. "Nega pure quanto vuoi, Elphias! Tu c'eri al funerale di Ariana, no?"
"Si che c'ero" ribatté Doge con labbra tremanti. "E non riesco a ricordare una circostanza più triste. Albus aveva il cuore infranto..."
"Non solo il cuore. Abertforth non gli ha spaccato il naso a metà del servizio funebre?"

"Stanno volando gli stracci, icenci, e le cappottine scolorite, a quanto pare" esordì Daisy.
"Siamo al dolce" mormorò lo Stregatto stanco di fare il cameriere.
"Volevi miagolare...alla 'frutta' " fece notare Eileen.
"Pietra e io finiamo i pasti con il dolce" spiegò Scintillo risoluto. "Siamo al Tiramisù, per la precisione".

Se Doge era sembrato scandalizzato fino ad allora, non era nulla in confronto alla faccia che aveva adesso. Sembrava che Muriel l'avesse pugnalato. Lei ridacchiò e bevve un altro sorso di champagne, che le colò sul mento. 

"Come puoi...?" gracchiò Doge. 
"Mia madre era amica della vecchia Bathilda Bath" rispose zia Muriel tutta allegra. "Quando Bathilda le raccontò cos'era successo, io stavo origliando. Una rissa davanti alla bara! Stando a Bathilda, Abertforth urlò che era tutta colpa di Albus se Ariana era morta, e poi gli diede un pugno in faccia. Albus non si difese nemmeno, ed è strano, avrebbe potuto fare a pezzi Abertforth in duello con le mani legate dietro la schiena".

Muriel tracannò dell'altro champagne fissando di nuovo il cameriere che si stava scaccolando con i guanti bianchi.

L'elenco dei vecchi scandali la esaltava quanto orripilava Doge. 
Harry non sapeva che cosa pensare: voleva la verità, ma Doge non faceva che belare debolmente che Ariana era malata. 
Harry non poteva credere che Silente non fosse intervenuto se davvero a casa sua stava accadendo una cosa tanto crudele, e tuttavia c'era senza dubbio qualcosa di strano in quella storia. 

"E ti dirò di più" aggiunse Muriel con un singhiozzo nell'abbassare il calice. "Credo che Bathilda abbia vuotato il sacco con Rita Skeeeter. Tutte quelle allusioni a una fonte importante vicina a Silente...lei è stata testimone di tutta la vicenda di Ariana, i conti tornerebbero!"
"Bathilda non parlerebbe mai con Rita Skeeter!" bisbigliò Doge.
"Bathilda Bath?" intervenne Harry. "L'Autrice di 'Storia della Magia' ?"

Ricorda il nome, stampato sulla copertina di un libro di scuola, non uno dei più consultati, doveva ammetterlo.
"Si" rispose Doge, aggrappandosi alla domanda di Harry come un naufrago a un salvagente. "Una brillantissima storica della magia, vecchia amica di Albus Silente"
"Un po' rimbambita ultimamente, da quel che ho sentito dire" intervenne zia Muriel giuliva.
"In tal caso, è ancora più deplorevole che la Skeeter si sia approfittata di lei" dichiarò Doge. "E non si può certo fare affidamento su quello che Bathilda potrebbe aver detto!"

"Cosa, miao?" brontolò Pietra. "Rimbambita?....E' la migliore strega gattara che conosco!"
"Sfama perfino i gatti Babbani!" aggiunse Conan. "Non c'è più rispetto per nessuno!"
"Se Muriel non la pianta" mormorò Daisy, "gli farò sputare palle di pelo per il resto della sua vita. Tanto è ultracentenaria!".
"Questa Muriel merita una segnalazione all'Ufficio per i rapporti con le Colonie Federali Stregatte!" sentenziò Eileen indignata. "Ma se fosse lei la rimbambita..."

"Oh, ci sono tanti modi di ridestare i ricordi e sono certa che Rita Skeeter li conosce tutti" osservò zia Muriel. "Ma anche se Bathilda è del tutto andata, di sicuro possiede ancora vecchie foto, forse anche delle lettere. Conosceva i Silente da anni...valeva proprio la pena di fare un giretto a Godric's Hollow". 

                                  

Harry che stava bevendo una Burrobirra, quasi si soffocò. 
Doge gli batté una mano sulla schiena mentre lui tossiva, fissando zia Muriel tra le lacrime.
Ripreso il controllo della voce le chiese: "Bathilda Bath vive a Godric's Hollow?"
"Oh, si, da sempre! I Silente ci sono andati a vivere dopo l'arresto di Percival e lei era la loro vicina".
"I Silente abitavano a Godric's Hollow?" 
"Si, Barry, l'ho appena detto" rispose zia Muriel stizzita.

Harry si sentì prosciugato, vuoto. Mai una volta in sei anni Silente gli aveva detto che entrambi erano vissuti e avevano perduto i loro cari a Godric's Hollow. Perché? Lily e James erano sepolti vicino alla madre e alla sorella di Silente? Il Preside aveva fatto visita alle loro tombe, forse passando davanti a quelle di Lily e James? E non gliel'aveva mai detto...non si era mai preoccupato di dirlo..."

E perché fosse tanto importante Harry non riusciva a spiegarlo, nemmeno a se stesso, eppure sentiva che non avergli detto che quel luogo e quelle esperienze li accomunavano equivaleva a una menzogna. Fissò dritto davanti a sé, notando a malapena ciò che gli accadeva intorno, e non si accorse che Hermione era sbucata dalla folla finché non avvicinò una sedia.
"Non ce la faccio più" ansimò. Si sfilò una scarpa e si massaggiò la pianta del piede. "Ron è andato a prendere altre Burrobirre. E' strano, ho appena visto Viktor allontanarsi in fretta dal padre di Luna, sembrava che avessero litigato....". Tacque e lo guardò. "Harry, ti senti bene?"

Harry non sapeva da dove cominciare, ma non ce ne fu bisogno. In quel momento qualcosa di grosso e argenteo arrivò dall'alto attraverso la tenda sulla pista. Aggraziata e lucente, la lince atterrò lieve in mezzo ai ballerini esterrefatti.
Le teste si voltarono, i più vicini rimasero assurdamente paralizzati a metà della danza. Poi il Patronus parlò con la voce forte e fonda di Kingsley Shaklebolt.

"Il Ministero è caduto. Scrimgeour è morto. Stanno arrivando".




















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