Libro sei, capitoli 29, 30: Un grande umano

 
Liberamente ispirato a Harry Potter e il Principe Mezzosangue, Libro sei, capitoli 29, 30 : Il lamento della Fenice, La tomba bianca
"Il Ministro e la sua delegazione stanno per arrivare a Hogwarts" miagolò Kitty Hope irrompendo nella Sala dei professori della Casa di Violafucsia al terzo piano. "Fra poco
 saranno ricevuti dalla Professoressa McGranitt. Harry Potter si è ritirato in Sala Comune...lui non vuole parlare con Scrimgeour",




Una scatola di cibo per gatti babbani lanciata da Pietra volò nell'aria colpendo la porta, che Kitty aveva riaccostato rapidamente per usarla come scudo.

"Si bussa prima di entrare, miao!" urlò Pietra perdendo la pazienza. "Non tollererò impudenza, neanche dalla 'Spada Vivente'!"
"E' il suo modo per miagolare un 'grazie' nei momenti più delicati" miagolò Daisy vedendo i baffetti di Kitty spuntare dalla porta socchiusa. "E sta assomigliando sempre più a Sev..."
"Bè, lei è la Prescelta felina, eh, eh, eh!" sogghignò Conan. "Anche se non si sa ancora per cosa"
"Se avete finito di perdere tempo" proseguì Eileen con un tono di voce ansioso, "Dobbiamo pensare a come muoverci, sia con Minerva che con Harry".

Proprio in quel momento, Bia Langdon, l'amica inseparabile di Kitty bussò alla porta ed entrò. 
E fu ricoperta di scatolette di cibo per gatti.

Una vocina sotto la montagna di cibo miagolò telegraficamente: "Bill Weasley ha ricevuto gravi ferite dal morso di Fenrir Greyback. La professoressa McGranitt è venuta a conoscenza del fatto che Rosmerta è stata vittima di una Maledizione Imperius da parte di Malfoy. Il sottomarino Gnautilus è rientrato alla base senza danni. E Harry Potter ha mantenuto il segreto sul viaggio di stanotte anche con la Vicepreside...Comunque, io avevo bussato".

"Ma non ti avevo dato il permesso di entrare!" brontolò Pietra che zampettava su e giù per la Sala con i nervi a fior di pelo. "Occorre ordine, disciplina, precisione, spirito di sacrificio, e..."
"...E cioè tutto quello che manca a te" mormorò Eileen sogghignando.
"Cosa ha...?" chiese Pietra guardando Conan.
"Io sono sordo prima di colazione" replicò Scintillo strizzando un occhietto a Scintille.
"Ah, il professor Pietra si sta specializzando nell'esprimere i suoi ringraziamenti con lanci di oggetti, Bia" aggiunse Daisy mentre Hope aiutava l'amica a liberarsi dal peso del cibo inscatolato. "Ritiratevi pure e complimenti per lo svolgimento della vostra missione".

"Harry Potter ha detto che il professor Piton ha ucciso Silente" continuò Bia da dietro la porta socchiusa. "Noi non crediamo che..."
"Ben miagolato, ben miagolato!!!" urlò Pietra indicando le scatolette sul pavimento. "Ora, portate quelle schifezze da consumarsi preferibilmente entro ieri via con voi!!!"
"Si, signore!"

"Sono con tonno e aragosta!" esclamò Conan con le lacrime agli occhi.
"Lasciatene...la metà sul pavimento!" si corresse Pietra imbarazzato.
"Si, signore!"

La porta della Sala Professori si richiuse e i quattro Stregatti rimasero per parecchi secondi in silenzio.

"Bè, la priorità è aiutare quelli che sono ancora vivi" iniziò Daisy con tono di voce calmo.
"Potter..." sbottò Pietra.
"Prima la McGranitt!" osservò Daisy stizzita.
"E' morto il Preside di Hogwarts" proseguì Eileen. "Il Ministro vorrà essere informato sui fatti di stanotte. I Fondatori nella Sala Ritratti e lo Stregatto Violafucsia sono già stati avvisati..."

In effetti, il Libro Stregatto degli Stregatti era tra i fondatori più colpiti dalla triste fine di Silente: Violafucsia aveva avuto con l'anziano mago un rapporto di collaborazione particolarmente intenso negli ultimi anni, specialmente per la ricerca degli Horcrux. 

"Nemmeno Minerva sa dove Silente e Harry sono andati stanotte" concluse Conan. "Gli miagoleremo che c'è stato un attacco dei Mangiamorte per assassinare Silente".
"E noi dove eravamo invece di proteggere il Preside?" chiese Eileen sogghignando.
"A fare l'Inventario di scatolette di cibo per gatti" concluse Pietra con un ghigno ancora più insostenibile.
"Non ci crederanno mai!" brontolò Daisy.
"Ci inventeremo qualcosa di umanamente menzognero..." rispose Pietra affamato prendendo una scatoletta. "Facciamo colazione e andiamo da Minerva, sbrighiamoci!" 

Poi qualcuno bussò alla porta.

"Avanti!" gridò Pietra cercando di aprire la scatoletta.

Kitty e Bia entrarono di nuovo in religioso silenzio.

"Si?" chiese Eileen
"Desideravamo avvisarvi che la Fenice Fanny se ne è andata via e..." inizio Kitty guardando verso il soffitto. "E..."
"E...?"
"...E le scatolette sono tutte scadute da sette anni" miagolarono in coro le due agenti dell'Ordine di Gattaca". 
"D'accordo, è un numero magico, ma..." mormorò Bia, gli rivolti al soffitto.

Udita l'ultima frase Pietra svenne sul posto senza proferir miagolio.

"Abbiamo capito...da non consumarsi preferibilmente affatto" mormorò Daisy, mentre sosteneva Conan per un malore simile a quello del direttore. 
"Non abbiamo molto tempo" osservò Eileen lanciando uno sguardo d'intesa all'amica felina. "Prendiamo i sali di salsiccia: si riprenderanno subito".

                                      

Qualche minuto dopo, gli Stregatti si Materializzarono nell'Ufficio del Preside, dove la McGranitt, Scrimgeour e altri tre Auror stavano cercando di fare chiarezza sui fatti avvenuti prima della morte di Silente. 
I felini rivolsero un lento inchino regale solo alla Vicepreside e osservarono la delegazione del Ministero come se avessero a che fare con dei sacchi di immondizia maleodorante di cui liberarsi il prima possibile.

"Ah, quale onore!" sbottò Scrimgeour. "Ecco la migliore rappresentanza della quinta Casa segreta di Violafucsia che si fa viva dopo colazione, come da usanze..."
"Non posso miagolare altrettanto sulla qualità rappresentativa del Ministero" miagolò Pietra, gli occhi a fessura. "Due dei vostri tre Auror presenti si ricordano ancora dell'incidente alla Stamberga Strillante"

Un Auror grugnì lanciando uno sguardo di sfida a Pietra, poi il Ministro gli mise una mano sulla spalla e continuò a parlare.

"Il mio era sano sarcasmo, Pietra. Tu sei ancora in vena di fare battute?"
"Sto solo miagolando la verità, Rufus. Ho conosciuto giorni, Ministri e Auror migliori"

Un Auror tirò fuori la bacchetta e Conan fece brillare di una luce viola intensa il suo collare.

"Non tollero sciocche baruffe nell'Ufficio di Silente" disse Minerva secca.

"Ben detto" aggiunse Phinneas Nigellus dal suo quadro. "Forse...per la prima volta faccio il tifo per gli Stregatti"
"Era ora!" gridò Everard nel suo ritratto.

"Silenzio!" gridò la McGranitt. "Se ha da fare altre domande le faccia pure, Ministro"
"Grazie" mormorò Scrimgeour. "Rimetti la bacchetta in tasca, Randolph".

L'Auror obbedì  e il collare di Conan smise di pulsare.

"Dove eravate al momento della morte di Silente?" chiese Rufus senza esitazioni.
"Vicino a Silente" rispose Pietra. "A pochi metri...Invisibili".
"Chi l'ha ucciso?"
"Severus Piton"
"E voi non siete intervenuti?"
"Silente ci ha chiesto di non intervenire"
"Perché?"
"E' un segreto tra Gli Stregatti dell'Ordine di Gattaca, Silente e Severus Piton"
"Dunque la sua morte era...addirittura prevista...pianificata?"
"E' un segreto tra gli Stregatti dell'Ordine di..."
"Si, si ho ben compreso; stai dicendo che siete vittime del piano più bizzarro di Albus Silente"
"Più o meno"
"E dov'era andato Silente prima di morire?"
"A caccia"
"Di cosa?"
"E' un segreto..."
"D'accordo, in breve cercava qualcosa..."
"Si, miao" 
"Allora...proteggete ancora Harry Potter?"
"Se non ci uccide prima lui..."
"Come?"
"E' convinto che siamo complici del professor Severus Piton...con Sev, insomma"
"Sev?...Ah, si Severus. E secondo voi il professor Piton è un traditore?"
"Neanche per sogno, ma è complicato; è un segr..."
"...Si, è un segreto tra il vostro Ordine di Gattaca, Silente,, e il professor Piton..."
"Miao!...Sei più intelligente di quello che sembri, vecchio Ruf"

In quell'istante la Vicepreside osservò sbalordita Pietra e gli altri Stregatti.

"State forse affermando che Piton non è un assassino?"
"No, signora Vicepreside" miagolò Pietra esibendosi in un altro inchino. "Stiamo solo miagolamente ammettendo che la morte di Silente è un fatto segreto tra l'Ordine di Gattaca, Silente e...lo stesso professor Piton".
"A me il Preside non ha mai detto niente" mormorò delusa Minerva. "Dopo tutti questi anni..."
"Albus avrà avuto le sue ragioni" miagolò Pietra con lo stesso tono di voce. "Mi dispiace, Vicepreside. Eda questo momento osserveremo le sue decisioni e rispetteremo le sue ragioni"

E poi tutti e quattro gli Stregatti si inchinarono di nuovo dinanzi all'anziana insegnante sorprendendola.

"...E il professor Piton?" chiese il Ministro irritato. "Volete farci credere che Silente ha ordinato a Severus Piton di ucciderlo?...Non voleva essere fatto prigioniero?"
"E' un segr..."
"Basta così!...Vi rifiutate di collaborare!" gridò il Ministro. "Siete fortunati che, appartenendo alle Colonie Feline, avete l'Immunità diplomatica e non posso sbattervi ad Azkaban"
"E voi siete fortunati che nei piani di Silente non ci sia la vostra morte" replicò Pietra. "Diversamente una conversazione così amabile non sarebbe stata possibile".
"Combattete forse contro il Ministero della Magia?" domandò Scrimgeour alzando il tono della voce.
"No, combattiamo contro il Signore Oscuro e suoi seguaci. E contro la stupidità"
"E se un giorno doveste eliminare Severus Piton per sconfiggere il Signore Oscuro?"
"Qualunque cosa per abbattere il Signore Oscuro".
"Oh, questo è rassicurante, Pietra!"
"Grazie, Ministro. Sapevo che saremmo andati d'accordo prima o poi"
"Cosa...?"
"E' solo sano sarcasmo, Ruf".

"Basta così!" disse la professoressa McGranitt. "Continuate la missione che vi ha affidato Silente con Potter, se mai ne avete una!...Ma prima c'è il funerale"
"Si signora Vicepreside" miagolarono in coro gli Stregatti esibendosi nell'ennesimo inchino.

"Ah, Pietra, se non dovessimo rivederci..." proseguì Scrimgeour sbuffando.
"...So già che nessuno di noi due è un traditore" concluse Pietra annuendo. "E nemmeno il professor Severus Piton".

E stavolta Gli Stregatti s'inchinarono al Ministro. 

"Buona fortuna, Ruf!" miagolò Pietra.
"Bè, grazie..." rispose Scrimgeour imbarazzato. "Grazie per..."

Dopo un ultimo inchino a Minerva gli Stregatti scomparvero in un 'Puff' di fumo violafucsia. 

"Cara professoressa non le dà fastidio il fatto che Silente l'abbia tenuta fuori dai suoi piani?"
"Non posso nasconderle la mia delusione, Ministro. Alla mia età pensavo di essere ancora utile"
"Certo che lo è!...Ma gli Stregatti e Potter sanno tutto e lei non sa nulla. Eppure rispettate tutti la volontà di Albus Silente come se fosse una divinità che dal cielo vi guida!...Un credito di fiducia smisurato, non crede?...Sa, il signor Aberforth Silente la pensa diversamente..."
"Bè, se c'è un'altra strada più sicura e di 'natura terrena' per eliminare il Signore Oscuro, me lo faccia sapere!...Oh, domani farò le mie più sentito condoglianze a suo fratello. La ringrazio per avermelo ricordato"
"Se ha bisogno di confidarsi..."
"...La troverò nei suoi alloggi. Buona permanenza al castello, Ministro"

                                

Tutte le lezioni furono sospese e e gli esami posticipati.
Nei giorni che seguirono Harry, Ron, Hermione e Ginny non si lasciavano mai e andavano in infermeria due volte al giorno. 

Invece lo Stregatto, in attesa del funerale, aveva chiesto a Madama Chips una valutazione psichiatrica di Harry. 

La risposta dell'infermiera non si fece attendere: "Avrebbero dovuto farla su di te, il giorno dopo la tua nascita. Anzi, su tutti voi Stregatti!"
"Allora, miao, è normale che ce l'abbia con me dopo la morte di Silente?" chiese Pietra impassibile. "Si può concludere che il giovane umano sta solo soffrendo come me per la perdita di un amico, e non ha riportato danni psichici..."
"Non più di quelli che hai tu"
"Ma io non sono il Prescelto. Lui è in grado di proseguire...?"
"Per nostra fortuna si. Sebbene io non sappia che cosa deve fare"
"Senti...Silente mi ha detto che per nessun motivo non dovevamo..."
"Non voglio fraintendimenti. Io sono un'infermiera molto esperta, Pietra"
"Miao...?"
"Ehm...ho visto la mano annerita di Silente"
"Ah, occhio di falco! Pertanto...?"
"Non gli rimaneva molto da vivere"
"E sai anche che Silente non mangiava, non dormiva, non viveva se non aveva un piano, vero?"
"Già, lui non sarebbe neanche morto senza un piano"
"Fino a qui siamo d'accordo. Cosa hai deciso dunque, Poppy?"
"Di darvi credito...per ora"
"Grazie, miao"

Intanto, durante le sue ricerche in Biblioteca, Hermione aveva scoperto che la Mamma di Severus Piton Eileen Prince aveva sposato il Babbano Tobias Pton. 
L'annuncio del Matrimonio era stato scoperto in una vecchia Gazzetta del Profeta.
Di conseguenza il soprannome 'Principe Mezzosangue' assumeva una veste logica molto adeguata alla persona: Severus Piton era un mezzo 'Prince'.

Eppure Harry si era sempre rifiutato di pensare male di quel ragazzo geniale, i cui suggerimenti avevano addirittura salvato la sua vita e quella di Ron.

"Continuo a non capire come mai non ti ha denunciato per aver usato quel libro" osservò Ron. "Doveva aver capito da dove prendevi tutto"
"Lo sapeva" rispose Harry, amareggiato, ripensando allo scontro con Draco. "Lo ha capito quando ho usato il Sectumsempra. Non ha avuto bisogno della Legilimanzia...Forse lo sapeva anche prima, quando Lumacorno continuava a ripetere quanto ero abile in Pozioni...Non avrebbe dovuto lasciare il suo vecchio manuale in fondo a quell'armadio, no?"
"Ma perché non ti ha denunciato?"
"Non credo che volesse essere collegato a quel libro" intervenne Hermione. "Non penso che Silente avrebbe gradito, E se anche avesse finto che il libro non fosse suo, Lumacorno avrebbe riconosciuto subito la scrittura. Comunque, il manuale è rimasto nella vecchia classe di Piton, e scommetto che Silente sapeva che sua madre si chiamava Prince".
"Avrei dovuto far vedere il libro a Silente" disse Harry. "Lui mi mostrava quanto Voldemort fosse malvagio fin da quando era a scuola. E io avevo la prova che anche Piton lo era..."
" 'Malvagio' è una parola forte" mormorò Hermione,
"Eri tu che continuavi ad avvertirmi che il libro era pericoloso"
"Harry, voglio solo dire che ti stai dando colpe eccessive. Io pensavo che il Principe avesse un orrendo senso dell'umorismo, ma non avrei mai sospettato che fosse un potenziale assassino..."
"Nessuno di noi avrebbe potuto sospettare che Piton avrebbe...ecco" concluse Ron.

Calò il silenzio. Tutti loro stavano già pensando al funerale di Silente.
Il giorno dopo Harry si alzò presto per fare i bagagli: l'Espresso per Hogwarts sarebbe partito un'ora dopo il rito funebre.

In Sala Grande C'era solo Scrimgeour, che sembrava desideroso di parlare con lui. 
Tiger e Goyle sembravano bambini smarriti senza Draco al loro fianco. 
E Harry sapeva che Malfoy non avrebbe mai ucciso il Preside: adesso si ritrovava anche a provare pietà per lui.
I pensieri del ragazzo furono interrotti da una gomitata di Ginny. La professoressa McGranitt si era alzata e il mormorio funereo nella Sala cessò all'istante.

"E' quasi ora" annunciò. "Per favore, seguite i direttori delle vostre Case nel parco. Grifondoro dietro di me".

Si misero in fila dietro le panche in un silenzio quasi perfetto. Alla guida di Serpeverde c'era un elegantissimo professor Lumacorno, mentre la professoressa Sprite non era mai stata così pulita. 
Nella Sala d'Ingresso c'erano Madama Pince in velo nero e Gazza ad attenderli.
Poi si diressero tutti verso il lago, dove centinaia di sedie erano disposte in file ordinate vicino non troppo lontane dalla riva.
Al centro di apriva un corridoio: in fondo c'era una tavola di marmo, e tutte le sedie erano rivolte da quella parte. Era un magnifico giorno d'estate.

Gli Stregatti preferirono stare in piedi e invisibili vicino alla riva, all'altezza della tavola di marmo, dove era anche presente il Centauro Fiorenzo. 
Hope e Bia erano dietro al loro direttore, e reggevano uno Stendardo della Casa di Violafucsia, anch'esso invisibile.

"Che senso ha essere presenti se nessuno ci può vederci, miao?" mormorò Hope a Bia.
"E' il destino della Casa di Violafucsia, la quinta Casa Segreta" replicò Bia facendo spallucce. "E ora Harry Potter ci considera anche dei traditori"
"A questo porremo rimedio...dopo il funerale?"
"Sei un'inguaribile ottimista, Hope"

                                  

Molte le persone presenti, tra le quali Scrimgeour seduto accanto alla professoressa McGranitt, la Umbridge a distanza di sicurezza dal Centauro, Luna e Neville, Rita Skeeter, i Tritoni e le Sirene che cantavano nell'acqua, e diversi membri dell'Ordine della Fenice.
Harry, Ron, Hermione e Ginny si sedettero all'estremità di una fila vicino al lago.

Quando tutti i professori si furono seduti, Hagrid attraversò il corridoio centrale tra le sedie portando in braccio il corpo di Albus Silente, avvolto in un drappo di velluto viola trapunto di stelle dorate.
Infine, giunto davanti alla tavola bianca di marmo, Hagrid depose Silente sopra di essa.
Un ometto vestito di nero iniziò a declamare monotono le parole di circostanza, cercando di rendere onore al miglior Preside che Hogwarts avesse mai avuto.

A Harry vennero in mente le parole di Silente sull'importanza di combattere le battaglie contro il male, anche quelle perse in partenza: " Combattere, ancora combattere, continuare a combattere, perché solo così il male poteva essere tenuto a bada, anche se non poteva essere completamente sradicato..."

Quando l'ometto in nero smise di parlare, bianche fiamme splendenti si elevarono intorno a Silente e alla tavola sulla quale giaceva; diventarono sempre più alte, fino a nascondere il corpo. Fumo bianco salì a spirale nell'aria disegnando strane forme, 
Harry credette di vedere una Fenice volare gioiosa nell'azzurro, ma un attimo dopo il fuoco era sparito.
Al suo posto c'era una tomba di marmo bianco, che racchiudeva il corpo di Silente e la tavola sulla quale aveva riposato.
Una pioggia di frecce cadde a distanza dalla folla: era il tributo dei Centauri, che poi scomparirono nella Foresta. I Tritoni e le Sirene s'inabissarono.

"Vuoi andare a pranzare o preferisci restare?" chiese Daisy a Pietra.
"Preferisco rimanere ancora un po'" rispose Pietra.
"Sapete, la tristezza a colazione era talmente tanta, che abbiamo addentato perfino la tovaglia" spiegò Conan.
"Quella ricamata a mano da Minerva?"
"Si, miao" risposero in coro Pietra e Conan.

Harry guardò Ginny, Ron e Hermione: il volto di Ron era contratto come se la luce del sole lo accecasse. Quello di Hermione era lucido di lacrime, ma Ginny non piangeva più. Incrociò gli occhi di Harry con la stessa espressione dura e ardente di quando lo aveva abbracciato dopo aver vinto la Coppa di Quidditch senza di lui, e lui seppe che in quel momento si capivano alla perfezione e che, quando lui gli avesse detto che cosa avrebbe fatto, non avrebbe detto 'stà attento' o 'non farlo', ma avrebbe accettato la sua decisione, perché non si sarebbe aspettata da lui niente di meno. 
E così si preparò a dire quello che doveva da quando Silente era morto. 

"Ginny, ascolta..." mormorò pianissimo, mentre il brusio cresceva attorno a loro e la gente cominciava ad alzarsi. "Non posso più stare con te. Dobbiamo smettere di vederci. Non possiamo stare insieme".
Lei chiese, con uno strano sorriso storto: "E' per qualche stupida, nobile ragione, vero?"
"Queste ultime settimane con te sono state come...come la vita di un altro" continuò Harry. "Ma io non posso...noi non possiamo...Devo fare delle cose da solo, ora"

Lei non pianse, lo guardò negli occhi.

"Voldemort usa le persone a cui i suoi amici tengono. Ti ha già usata una volta come esca, e solo perché sei la sorella del mio migliore amico. Pensa a quanto più grande sarà il pericolo che correrai se continuiamo a stare insieme. Lo verrà a sapere, lo scoprirà. Cercherà di arrivare a me attraverso te".
"E se a me non importasse?" ribatté Ginny con forza.
"Importa a me" rispose Harry. "Come credi che mi sentirei se questo fosse il tuo funerale...e fosse colpa mia..."

Ginny distolse lo sguardo per fissare il lago: sapeva che sarebbe successo. Poi lui la rassicurò che non aveva mai rinunciato a stare insieme a lei.
Infine, Harry voltò le spalle a Ginny e si diresse verso il lago, dove lo aspettava al varco il Ministro della Magia.
Ancora una volta Scrimgeour ripropose i soliti stucchevoli argomenti per attirare il Prescelto nell'orbita della politica del suo Ministero ma fallì di nuovo e se ne andò via zoppicando.

                                    

Appena il vecchio Rufus si fu allontanato, Ron e Hermione si unirono al loro amico e Hope in forma umana si avvicinò a loro a debita distanza, con un cappuccio che calava sul suo viso. 
Era conosciuta da Harry con il nome di Pippi, la strana misteriosa studentessa ospitata ad Hogwarts, grazie a un progetto interscolastico chiamato 'Erasmiaus'. 
Harry sapeva che lei aveva una storia con Dennis Canon, il fratello minore di Colin, ma non era mai stato troppo curioso del loro rapporto. 

"Non sopporto l'idea che potremmo non tornare mai più" mormorò Hermione con dolcezza. "Come può Hogwarts essere chiusa?"
"Forse non lo sarà" obiettò Ron. "Non siamo più un pericolo qui che a casa, no? Ogni posto è lo stesso ormai. Direi che Hogwarts è più sicura, se ci sono più maghi dentro, a difenderla. Che cosa ne pensi, Harry?"
"Anche se riaprisse, io non tornerò" dichiarò Harry.

Ron lo guardò a bocca aperta, ma Hermione replicò triste: "Lo sapevo. Ma allora che farai?"
"Tornerò ancora dai Dursley, perché Silente voleva che lo facessi. Ma sarà una visita breve, e poi me ne andrò per sempre"
"Ma dove andrai, se non tornerai a scuola?"
"Pensavo di tornare a Godric's Hollow" borbottò Harry.

Aveva in testa quell'idea dalla notte della morte di Silente.

"Per me è cominciato lì, tutto quanto. Ho la sensazione di dover andare. E posso far visita alle tombe dei miei genitori, mi piacerebbe"
"E poi?" chiese Ron
"Poi devo rintracciare gli altri Horcrux" continuò Harry, lo sguardo fisso sulla tomba bianca di Silente, riflessa nell'acqua dall'altra parte del lago. "E' quello che voleva da me, è per questo che mi ha parlato della loro esistenza. Se Silente aveva ragione - e sono sicuro che è così - ce ne sono ancora quattro. Devo trovarli e distruggerli, e poi devo cercare il settimo frammento dell'anima di Voldemort, quello che si trova ancora nel suo corpo. Sarò io a ucciderlo. E se incontrerò Severus Piton sul mio cammino" aggiunse, "meglio per me e peggio per lui"

Calò un lungo Silenzio, la folla si era ormai dispersa.

"Noi ci saremo, Harry" annunciò Ron.
"Cosa?"
"A casa dei tuoi zii, e poi verremo con te, ovunque tu vada"
"No..." rispose Harry rapido. "Non l'aveva previsto, pensava che avessero capito che intendeva affrontare da solo quel pericolosissimo viaggio.
"Ce l'hai già detto una volta" sussurrò Hermione, "che c'era tutto il tempo per tornare indietro, se avessimo voluto. Il tempo lo abbiamo avuto, no?"
"Siamo con te qualunque cosa accada" ribadì Ron, "Però, amico, prima di tutto, prima ancora che andiamo a Godric's Hollow"
"Perché?"
"Le nozze di Bill e Fleur, no?"

Harry lo guardò esterrefatto. L'idea che potesse ancora esistere una cosa normale come un matrimonio era incredibile eppure meravigliosa.

"Già, non dobbiamo perdercelo" disse infine, e le sue mani si strinsero intorno al falso Horcrux.

                                     

Poi i suoi amici andarono a confortare Hogrid, e Kitty Hope alias Pippi ne approfittò per avvicinarsi a lui.

"Ciao Harry...Ti ricordi di me?"
"Si" rispose lui leggermente infastidito. "Pippi..."
"Silente era un grande essere umano, sai"
"Un grande umano..." replicò Harry quasi senza pensare. "Umano...? Cosa altro avrebbe dovuto essere?"
"Solo un grande umano" ribadì lei sorridendo. "Ma ci sono altre creature oltre Silente che meritano fiducia, non credi?"
"Gli Elfi?"
"E anche gli Stregatti...miao"
"Non è il momento di scherzare"
"Non sto scherzando"
"Sei...sei una Stregatta?...Pozione Polisucco o altro?"
"Non proprio una Stregatta. Sono un incrocio felino...Un mezzopelo"
"Un Mezzopelo, per la barba di Merlino?...E io che pensavo di conoscere tutto il mondo felino. E...e Dennis...?"
"Lo sa, lo sa. E lo amo. Se te lo stai chiedendo, lo sapeva anche Silente. E Silente si fidava degli Stregatti"
"Silente si fidava anche di Severus Piton e lui lo ucciso. Il tuo direttore Pietra non ha mosso un baffo per difenderlo. Arriva al punto, Pippi"
"Silente era sicuramente un grande uomo, ma non puoi pensare che un genio come lui ti abbia potuto dire proprio tutto. Non per sfiducia, ma per ragioni di sicurezza, s'intende. Hai presente il tuo curioso collegamento con il Signore Oscuro, eh?...E poi, in Occlumanzia fai schifo"
"Grazie, Pippi, molto delicata"
"Prego, Harry. Allora....terrai presente quello che ti ho 'miagolato' lungo il tuo futuro viaggio?"
"Dal momento che sei così sincera sulle mie abilità, lo farò"
"Non provare a uccidere il professor Pietra: è solo tempo sprecato"
"Non posso prometterlo. Altri suggerimenti?"
"Dai a tutti il beneficio del dubbio, ma proprio a tutti. A proposito, mi chiamo Kitty Hope"

Harry gli voltò le spalle e guardò torvo la Torre di Astronomia.

"Devo dare il beneficio del dubbio anche a Piton, Kitty?"
"Si, a tutti, Harry"
"Come puoi..."

Harry non ebbe un'altra risposta perché Kitty era già svanita: lei sapeva di aver miagolato anche troppo.
Il viaggio alla ricerca degli Horcrux sta per avere inizio.

Invisibili alla vista di Harry, gli Stregatti avevano assistito alla curiosa conversazione.

"Hai avuto una buona idea a mandare Kitty a parlare con Potter" miagolò Conan al suo amico.
"E' stata un'idea di Bia Lagdon" mormorò Pietra. "Una buona idea, miao"
"Adesso sarà costretto a riflettere" osservò Bia di fianco a lui
"Bè, non possiamo biasimare il ragazzo. D'altra parte, ha visto Piton uccidere Silente" aggiunse Daisy
"...E lo Stregatto e Conan pigrare mentre Sev lo ammazzava. Avrà una confusione pazzesca in testa"
"E il professor Pietra cosa ne pensa?" chiese Kitty, che si era appena Materializzata vicino a loro. 
"Bè, mi avvalgo della facoltà di non confonderlo ulteriormente" miagolò Pietra sogghignando. "Altrimenti il nostro Harry Potter diventerà confuso come un Camaleonte caduto in un sacchetto di Smarties Babbani, ghghgh!".
  



























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