Libro 5: capitoli 13, 14, 15: I topi della McGranitt (post suscettibile di revisione grafica da parte di Eileen)






Liberamente ispirata a Harry Potter e L'Ordine della Fenice, capitoli 13, 14, 15: Punizione con Dolores, Percy e Felpato, L'Inquisitore Supremo di Hogwarts.






La cena nella Sala Grande non fu un'esperienza piacevole per Potter.



La notizia della sua urlata con la Umbridge aveva viaggiato con straordinaria rapidità anche per gli standard di Hogwarts.
Così, stanchi dei continui commenti ad alta voce degli altri studenti, Harry, Ron e Hermione preferirono ritirarsi in anticipo nella Sala Comune.
Per loro, la posizione di Silente nei confronti della Umbridge rimaneva un'incognita incomprensibile, e quella degli stregatti di non intervenire, rappresentava un contegno felino inspiegabile.

Di fatto, il Preside non si era opposto all'assunzione della Segretaria Anziana del Ministro, mentre la strategia alla base di questa ardua scelta restava avvolta nel mistero.
Per non parlare di Pietra e Conan, apparentemente disinteressati ad ogni comportamento inappropriato di 'Faccia di Rospo', mostravano a Harry gli occhi sempre più venati.
Il giovane grifondoro si limitava ad osservarli senza disturbare, indossando sotto il colletto della camicia il collare magico donatogli alcuni anni prima. 
A volte, li sentiva digrignare i denti nei corridoi ad ogni affronto subito dalla professoressa McGranitt, contrariata dai metodi usati dalla sua odiosa collega. 
Era come se le decisioni di Silente pesassero come macigni su di lui e sui membri della Casa di Violafucsia.
Tuttavia, Harry era consapevole che il rapporto tra Silente e gli stregatti avrebbe potuto riservare curiose sorprese. Fu così che, in quei giorni, le congetture si sprecarono.

"Forse Albus Silente è Pietra Stregatto sotto mentite spoglie" pensò Harry osservando Hermione posizionare berretti di lana nella spazzatura, nel vano tentativo di liberare Elfi Domestici. "No, non è possibile! Il Preside non si gratta in quel modo; ha un altro stile, un'altra classe...".

Ron aspettò che Hermione fosse sparita nei dormitori femminili, poi tolse l'immondizia dai berretti di lana.

"Almeno dovrebbero vedere quello che tirano su" disse Weasley con fermezza, pensando alle pulizie notturne degli Elfi. "Comunque..." arrotolò la pergamena sulla quale aveva scritto il titolo del tema per Piton, "è inutile cercare di finirlo adesso, non ci riesco senza Hermione. Non ho la più pallida idea di che cosa bisogna fare con la Pietra di Luna, e tu?".
Harry scosse il capo, e nel farlo si accorse che il dolore alla tempia destra stava peggiorando, poi disse: "Vado a dormire anch'io".
Avviandosi alla porta che conduceva ai dormitori passò accanto a Seamus, ma non lo guardò.
Potter ebbe la fugace sensazione che Seamus indossasse una cravatta ridotta a brandelli, come se Grattastinchi ci si fosse aggrappato, e avesse aperto bocca per parlare, ma accelerò e raggiunse la scala a chiocciola, per non sopportare altre provocazioni.

                                  

 La mattina dopo si annunciò plumbea e piovosa come quella precedente.
In assenza di Hagrid, i grifondoro erano attesi dalle lezioni di Incantesimi e Trasfigurazione.
Invece, nell'Ufficio del Preside, il Libro Stregatto degli Stregatti e Silente stavano conversando amabilmente su alcune questioni irrisolte.

"...E quindi, quando la professoressa Scintille e la professoressa Stregatta hanno accennato al vecchio incidente di Legilimanzia avuto da Voldemort contro Pietra e Conan..." disse il Preside con fare incoraggiante.
"...Harry Potter si è sentito imbarazzato come se l'inconveniente lo avesse toccato personalmente" miagolò il Fondatore felino soppesando bene le miagolate. "Una furia crescente si è impadronita di lui!...Credevo che avesse intenzione di lanciare una maledizione sui miei Eredi felini, scscsc!".
"Affascinante e perturbante nello stesso tempo" commentò Silente meditabondo. "Non è da Harry comportarsi così".
"Non è da tutti miagolare per una settimana a seguito di un contatto mentale con stregatti" replicò Violafucsia zampettando allegramente avanti e indietro sulla scrivania.
"Infatti, Lord Voldemort non ci ha più riprovato" rispose il Preside abbozzando un lieve sorriso. "Ma il punto è...".
"...E' che avevi ragione, miao!" lo interruppe il Libro Magico. "C'è una specie di filo magico invisibile che unisce il tuo studente a Voldemort".
"In tal caso, la domanda è..." iniziò l'anziano mago, "qual è la natura di un simile collegamento?".
"Magia oscura, ovvia-miagola-mente" spiegò Violafucsia risoluto. "L'ho percepita quando Harry ha provato rabbia. Non ho miagolosi dubbi a riguardo, sono un sensitivo di magia oscura!".
"Un dono prezioso, il tuo" osservò Albus pacatamente. "Ma non ci sono molte magie oscure in grado di produrre effetti di tale portata".
"Esatto" concordò il Libro Stregatto scodinzolante. "Pertanto, il campo delle ricerche si restringe".
"Vero" ammise Silente annuendo. "E la tua indagine come procede?".
"Kitty Hope Tiffany non ha ancora avuto modo di accedere all'Ufficio Misteri" miagolò Violafucsia deluso. "Ma è da un mese che mi sta chiedendo come...ehm, come...".
"...Come sei morto" disse Albus abbassando gli occhiali a mezzaluna sulla punta del naso.
"Ah, l'intuizione!...Un altro dono prezioso!" ridacchiò il Fondatore della quinta Casa segreta. "E' miagolamente chiaro che, anche in questo caso, c'è un collegamento tra il Portale di Pietra dal Velo Nero e i Quattro Collari dell'Apocalisse".
"Il Portale darà la risposta a Kitty per l'apertura dello scrigno, ma non a te" ribadì Silente accarezzandosi la barba. "Ebbene, se unisci i Collari, essi formano una specie di cavità, quasi un...".
"...Lo so, un castone" proseguì Violafucsia zampettando nervosamente. "E' come se aspettassero di essere completati da un fondamentale elemento mancante: una pietra preziosa in grado di assorbire l'incredibile flusso di magia liberata in eccesso, permettendo di...".
"...Di sopravvivere a chi li indossa" concluse di nuovo Silente. "Il campo delle tue ricerche non è ristretto quanto il mio, ma non ci sono tante pietre magiche così potenti in giro".
"E' un piacere formulare brillanti deduzioni insieme ad un umano intellettualmente dotato come te" miagolò il Libro grattandosi nervosamente la copertina. "Spero solo che non si tratti della Pietra Filosofale, dal momento che l'hai distrutta".
"Bé, se i Collari hanno a che fare con il Portale dell'Arco di Pietra" mormorò il Preside, "la pietra che stai cercando potrebbe avere a che fare con...".
"...La mia morte...anzi, la Morte stessa!...Un'altra deduzione lungimirante" ammise Violafucsia, strizzando le lettere 'O' presenti nel titolo di copertina, come se fossero degli occhietti bricconi. "Mio caro Albus...ho la netta sensazione che, prima o poi, la mia ricerca millenaria si restringerà al cassetto della tua scrivania, scscsc!".
"Ciò non è irragionevole. A quanto pare, siamo giunti a un crocevia" annuì Silente, il pensiero diretto ai Doni della Morte. "Abbiamo dedicato gran parte della nostra vita...".
"...E gran parte della mia morte" precisò il Fondatore sogghignando. "Per motivi diversi, Albus".

                                

Nel pomeriggio di martedì, Harry, Ron e Hermione frequentarono Cura delle Creature Magiche ed Erbologia.
Durante le prime due ore, fu la professoressa Caporal a sostituire Hagrid esponendo un'ottima lezione sugli Asticelli.
Tuttavia, l'insegnante si rifiutò categoricamente di dare spiegazioni a proposito dell'assenza dell'enorme collega.
A Erbologia, invece, la Professoressa Sprite ripeté il solito discorso già sentito sull'importanza dei G.U.F.O., ammorbando gli studenti con la puzza del suo fertilizzante preferito, la cacca di drago.

Tornato al castello, Harry decise di cenare presto, per essere in orario dalla Professoressa Umbridge: l'appuntamento per la punizione era stato fissato alle cinque in punto.
A differenza dei castighi di Piton, quello dell'insegnante di Difesa contro le Arti Oscure si rivelò essere una vera e propria tortura, che si protrasse fino alla fine della settimana scolastica.
A Harry fu ordinato di scrivere su una pergamena con una piuma speciale la seguente frase: "Non devo dire bugie".
La particolarità della piuma fornita dalla Umbridge consisteva nel fatto che sarebbe stato il sangue stesso dello studente punito a fornire l'inchiostro per scrivere, fissando parole di colore rosso sulla pergamena.
Però, quando Harry cominciò a scrivere la fatidica frase, ripetendola più volte, le lettere  iniziarono a comparire anche sul dorso della sua mano, incidendo la pelle come un bisturi.
Giunti all'ultimo giorno di punizione, la frase sembrava destinata a restare 'scolpita' addosso a Harry in via permanente.

'Non devo dire bugie'.
'Non devo dire bugie'.

La pergamena luccicava di gocce di sangue e il dorso della mano gli bruciava di dolore.

"Vediamo se ha capito il messaggio, d'accordo?" disse la voce stucchevole della Umbridge una volta calata la notte, avanzando verso di lui per prendergli il braccio.
E quando lo afferrò per osservare le parole ora incise sulla pelle, il dolore esplose, non sul dorso della mano, ma nella cicatrice sulla fronte.
A quel punto, Harry liberò il braccio e balzò in piedi, fissandola. Lei gli restituì lo sguardo, con un sorriso che le stirava la bocca larga e molle.

"Si, fa male, vero?" chiese Dolores soave.

Lui non replicò. Il cuore gli batte forte e rapido. Stava parlando della sua mano o sapeva che cosa aveva appena sentito sulla fronte?

"Bé, credo di aver raggiunto l'obiettivo, signor Potter. Può andare".

Harry raccolse la borsa dei libri e uscì dalla stanza più veloce che poté, ansioso di raccontare quello strano evento a Ron e Hermione.
Il terribile dubbio che Dolores Umbridge fosse collegata al Signore Oscuro gli fece scordare perfino il dolore che provava alla mano.

Il giorno successivo, più precisamente il sabato sera, i membri dell'Ordine di Gattaca zampettarono nell'ufficio del Professor Piton, per il rituale bicchiere prefestivo della 'staffa'.
Nonostante che una grossa torta alle fragole con panna svettasse imponente sulla scrivania, l'atmosfera non era certo delle migliori.

"Sapete bene che certe punizioni non erano considerate 'insolite' a Hogwarts ancora agli inizi del secolo" sibilò Piton mentre osservava una fragola, quasi fosse una piccola sfera di cristallo. "Quando ero studente accadeva sovente di assistere a castighi che non si discostavano troppo da quello assegnato a Potter. Tuttavia, sono sicuro che il ragazzo sopravviverà".
"Altri tempi, Sev!" rispose Eileen scuotendo la testolina. "Silente bandì le punizioni più crudeli dalla nostra scuola poco dopo che fu nominato Preside".
"...E nessuno ne ha sofferto la mancanza, ad eccezione di Argus Gazza" aggiunse Daisy lanciando uno sguardo d'intesa a Eileen.
"Allora...immagino che siano tornate di moda, come l'Oscuro Signore" mormorò il Direttore di Serpeverde, l'espressione indecifrabile. "A quanto pare, il signor Potter avrà nostalgia delle mie punizioni e dei miei innocui Vermicoli".

Intanto, Pietra e Conan avevano appena finito di gustare l'ultimo pezzo di torta, lamentandosi delle eccezioni alla legge di Gamp, in particolare dell'impossibilità di moltiplicare il cibo dal nulla.

"Miao, cosa ne pensi del dolore provato dal ragazzo alla cicatrice, proprio nel momento in cui la Umbridge gli ha toccato il braccio?" chiese Conan leggermente ingrugnito. "E' solo una  sfortunata coincidenza, Sev?".
"Presumo di si" disse Piton senza esitare. "Se Dolores Umbridge è una Mangiamorte, io sono il migliore amico di Sirius Black".
"Ehm, ehm...eravate al corrente che il nuovo portiere della squadra di Quidditch di Grifondoro sarà Ron Weasley?" chiese Pietra, il nasetto sporco di panna. "Non male, eh!".
"Weasley?...Era da tempo che attendevo una buona notizia per Serpeverde" replicò il Maestro di Pozioni sogghignando beffardamente. "La Coppa del Quidditch tornerà presto sugli scaffali del mio ufficio".
"Ma con la Granger come la mettiamo?" domandò Eileen sospirando. "E' testarda almeno quanto Caramell!".
"Oh, è vero!...Continua a fare calzini e cappelli per liberare gli Elfi Domestici, sigh-miao" miagolò Daisy alzando le zampette in segno di resa. "E' un miracolo che non ci siano state rivolte nelle cucine".
"In effetti...non saprei indicarvi differenze caratteriali apprezzabili tra il Ministro e la signorina Granger" precisò Piton fissando intensamente un recipiente di Occhi di Pesce Palla. "A parte il fatto che Cornelius Caramell prova una forte idiosincrasia per i lavori a maglia di sua moglie".

Agghiacciato dal fondato pericolo di un imminente sciopero generale nelle cucine del castello, Pietra rabbrividì.

"Presto gli Elfi si rifiuteranno di pulire la Sala Comune di Grifondoro" osservò Conan rubando mezza fragola avanzata dal piatto di Eileen.
"Bé, ci penserà Dobby l'Elfo libero a ripulire" commentò Pietra leccandosi il nasetto. "E' lui che sta portando via tutti i lavori a maglia di Hermione, ghghgh!".
"A volte la libertà gioca brutti scherzi" disse Piton alzando il bicchiere della 'Staffa' per l'ultimo brindisi della serata. "Colui che è libero di agire è in grado di prendere decisioni, e quest'ultime comportano sempre dei rischi".
"A proposito di decisioni...è dall'inizio dell'estate che il Preside ha scelto di ignorare Potter" miagolò Eileen incrociando nervosamente le zampette. "Il ragazzo non sembra molto felice".
"Immagino che sia per una buona ragione, miao" aggiunse Scintillo sbadigliando.
"Harry soffre molto questo distacco apparentemente ingiustificato" obiettò Daisy preoccupata.
"Ma Albus è libero, e prende decisioni per il bene del Prescelto" miagolò lo Stregatto assonnato."Dunque, possiamo miagolamente concludere che Silente sta rischiando?"
"Mai quanto Potter" mormorò il Maestro di Pozioni prima di augurare la buonanotte ai suoi amici felini, "specialmente se non si deciderà a prepararmi una pozione decente nella prossima lezione".

                                     

La mattina dopo Harry fu il primo del suo dormitorio a svegliarsi.
Per prima cosa, scrisse una lettera in 'codice' a Sirius per informarlo della nomina di Dolores Umbridge e, soprattutto, del dolore alla fronte, una sofferenza di una intensità mai provata prima.
Quindi, raggiunse la Guferia, dove affidò la lettera per 'Tartufo' a Edvige.
Solo per pochi secondi Harry riuscì a non essere intercettato da Gazza e Mrs Purr, stranamente interessati a bloccare ordini postali vietati di Caccabombe.
In quel frangente, Harry aveva incontrato Cho Chang, in procinto di spedire un regalo di compleanno a sua madre.
Quando la ragazza se ne andò, il giovane grifondoro rimase molto felice per aver sostenuto una conversazione con lei senza una sola occasione di imbarazzo.
Nonostante la morte di Cedric Diggory, Cho non lo odiava, anzi, lo aveva definito 'coraggioso'; lo ammirava per il modo con cui aveva saputo tener testa alla professoressa Umbridge.

Giunto in Sala Comune per la colazione, Harry si unì a Ron e Hermione, mangiando di gusto uova e pancetta, o almeno quella che ne rimaneva nel vassoio dopo il passaggio di Pietra e Conan.
La Granger, che doveva tenere alta la sua fama di saper fare più cose contemporaneamente, era di nuovo intenta a setacciare le pagine della Gazzetta del Profeta in cerca di novità.
Dopo una rapida disamina, Hermione stabilì che l'unica notizia di un certo rilievo era da considerarsi la condanna a sei mesi di reclusione ad Azkaban di Sturgis Podmore, un membro dell'Ordine della Fenice, per effrazione e tentata rapina al Ministero della Magia.

"Povero Sturgis!...Se avessero condannato te e Conan per il reato 'continuato' ventennale di effrazioni e rapine alla mensa del Ministero della Magia" commentò Eileen rivolgendosi allo Stregatto, "avrebbero dovuto darvi sette ergastoli!".
"E far fuggire la chiave alata della cella oltre il velo nero dell'Arco del Portale di...Pietra!" continuò Daisy sogghignando.
"Ho sempre pensato che quel Portale fosse un po' mio, ghghgh!" ridacchiò Pietra giocando sulle parole di Daisy. "Mi piacerebbe tanto usarlo come grattatoio..."

Eppure, ai grifondoro parve inverosimile che Sturgis, uno dei maghi che avrebbe dovuto scortare Harry a King's Cross, si fosse fatto 'pescare' all'una di notte a vagabondare dentro i locali del Ministero nel tentativo di forzare una porta di sicurezza.
Dal momento che il fronte dei 'nemici' si stava ampliando, per Harry, Ron e Hermione diventava sempre più arduo comprendere il vero motivo per cui un caro amico del Preside di Hogwarts girovagasse in quei luoghi.
Era probabile, infatti, che la cattura di Podmore fosse il risultato di un piano ben studiato da Caramell per indebolire Silente, oppure, l'epilogo sfortunato di un'operazione segreta di Lord Voldemort, a caccia dell'Arma Misteriosa.
Naturalmente, nessuno di loro osò pensare al tradimento di Sturgis Podmore, sebbene il 'precedente' di Peter Minus non era incoraggiante.
E non avendo modo di dialogare con il Preside, per Harry era impossibile capire se il 31 di agosto Sturgis si era recato al Ministero per ordine di Silente oppure per conto di qualcun altro.

Contro il parere di Hermione, Harry e Ron trascorsero gran parte della mattina ad allenarsi a Quidditch, collezionando scarsi risultati.
Solo nel pomeriggio i ragazzi decisero di affrontare la montagna di compiti di Trasfigurazione e Astronomia assegnati dalla Professoressa McGranitt e dalla Professoressa Sinistra: l'Incantesimo Inanimatus Conjurus e Ganimede, la più grande luna di Giove, parevano candidarsi per due posti vacanti nei loro incubi.
Dopo tanto impegno sui libri, Harry si sentiva come se qualcuno gli avesse fatto sbattere il cervello contro l'interno del cranio.
Poi, l'arrivo di una lettera di Percy Weasley, consegnata dall'allocco Hermes, gli fece capire che, a volte, gli incubi 'familiari' potevano essere vissuti a occhi aperti.

                                    

Qualche ora prima, però, Hermes era stato intercettato e catturato dallo Stregatto.
Non fu facile convincere Pietra e Conan che il Trattato per le Comunicazioni Magiche, a cui la specie degli stregatti aveva aderito, proibiva di fare merenda con gli 'uccelli postali'.
In ogni caso, grazie a uno fortunato errore di 'caccia domenicale', la lettera del fratello di Ron era caduta nelle zampe dell'Ordine di Gattaca.
Date le circostanze, il contenuto della lettera di Percy diventò subito oggetto di discussione di una riunione urgente nell'Ufficio del Preside.

"Dunque, miao, ricapito-miago-lando...Percy sostiene che Harry è mentalmente instabile e potrebbe diventare addirittura violento" miagolò Conan, con la cappottina ancora ricoperta di piume di Hermes. "Praticamente una minaccia per suo fratello Ron".
"Se mi è concesso...l'accuratezza dell'analisi del profilo psicologico di Potter è impressionante, ma incompleta" aggiunse il Professor Piton sogghignando beffardamente. "Il ragazzo è una minaccia anche per gli insegnanti e gli altri studenti".
"Si, d'accordo...ma ci sono affermazioni ben più allarmanti!" esclamò Daisy rivolgendosi a Silente. "Weasley scrive che Silente potrebbe non essere più il Preside di Hogwarts".
"Non sono eterno, amici miei" commentò Albus sorridendo enigmaticamente.
"Percy Weasley ci racconta perfino che Dolores Umbridge è una donna deliziosa e che Ron dovrebbe fare rapporto a lei per assicurarsi il titolo di Caposcuola!" gridò Eileen sbattendo un Manuale di Storia della Magia Stregatta sulla scrivania. "Si è bevuto il cervello?".
"Ecco...questo è grave!" miagolò Pietra indignato. "Una caduta di stile, miao!...A tal proposito, rinnovo la mia richiesta di sfidare la Umbridge in un duello all'ultimo pelo".
"La tua solita richiesta 'quotidiana' è respinta" disse il Preside alzando gli occhi al cielo. "Se non conoscessi la tua avversione a Harry causata dalle numerose pigrate perdute, sarei persuaso che stai cominciando ad affezionarti al Prescelto, caro Pietra".
"Chi, io miao?" miagolò lo Stregatto arrossendo violentemente.
"Ehm...notizie di Sturgis?" chiese Conan cambiando rapidamente argomento. "Sei mesi ad Azkaban sono tanti!...Dobbiamo organizzare una missione con il Gnautilus per farlo evadere?".
"No. Sappiamo che non è un traditore" rispose Silente lanciando uno sguardo furtivo a Severus Piton, "e questo deve bastarci per il momento".
"E con la cicatrice dolorante come la mettiamo?" domandò Pietra allargando le zampette. "Sta peggiorando!...Quel ragazzaccio stava quasi per aggredirmi l'ultima volta che ho miagolato parole offensive contro il Signore Oscuro".
"Chi è che non desidera aggredirti?" borbottarono in coro Eileen e Daisy mostrando gli artigli.
"Ah, ah...Vi ricordo la mia vecchia ipotesi...'la maledizione che non ha ucciso il ragazzo sembra aver creato una sorta di connessione tra lui e Voldemort' " replicò l'anziano mago facendo cenno alle stregatte di stare calme.

Nell'udire quel nome, gli insegnanti si sentirono improvvisamente a disagio, ma detto da Silente era un'altra cosa; la sua voce era rassicurante.

"Presto l'Oscuro Signore si renderà conto del legame lo unisce al ragazzo" continuò Silente guardando di nuovo Piton. "E temo che Harry dovrà imparare la difficile arte dell'Occlumanzia. Delegherò il compito a te, Severus".
"Non vedo l'ora di ricevere l'incarico" mormorò Severus Piton, l'espressione sul volto simile a una maschera funeraria. "A comodo del signor Potter, naturalmente".

                                

Quando giunse la mezzanotte, nella Sala Comune di Grifondoro, Harry e Ron ringraziarono Hermione per la correzione dei compiti: erano così indietro che senza il suo aiuto non ce l'avrebbero mai fatta a consegnare qualcosa di scolasticamente accettabile.
Avevano da poco discusso sulle opinioni espresse da Percy nella lettera, e successivamente, Ron l'aveva strappata gettandola nel fuoco. 
Ma le sorprese non erano finite.

D'un tratto, dalle fiamme del camino, apparve la testa parlante di Sirius in risposta alla lettera consegnata da Edvige, un modo ingegnoso di comunicare senza utilizzare codici, sebbene non privo di rischi.
Black non restò sorpreso che la Umbridge non addestrasse gli studenti a combattere, dal momento che Caramell era erroneamente convinto che Silente desiderasse servirsi di un esercito di giovani maghi per impadronirsi del Ministero della Magia.
Tuttavia, escluse categoricamente che Dolores potesse essere una Mangiamorte, ricordando ai grifondoro che il mondo non era diviso solo tra brava gente e Mangiamorte.
Poi, dopo aver dato rassicurazioni su Hagrid, attribuì sbrigativamente il riacutizzarsi del dolore alla cicatrice al ritorno di Voldemort.
Infine, Sirius tentò di fissare un appuntamento a Hogsmeade con il suo figlioccio per il fine settimana successivo, ma senza successo.
D'altra parte, Black era stato precedentemente riconosciuto alla stazione di King's Cross da Lucius Malfoy, e pertanto, la sua presenza nei dintorni di Hogwarts era considerata da Harry un rischio inaccettabile.

"D'accordo, d'accordo, ho capito" disse Sirius profondamente dispiaciuto. "Pensavo che ti avrebbe fatto piacere stare un po' insieme".
"Certo che mi piacerebbe" disse Harry. "Ma non voglio che ti spediscano di nuovo ad Azkaban!".

Ci fu una pausa, durante la quale Sirius guardò Harry dal fuoco, con una ruga verticale dagli occhi incavati.

"Sei meno simile a tuo padre di quanto pensassi" concluse, glaciale. "Il rischio sarebbe stato il pepe per James".
"Senti..."
"Bé, è meglio che vada, sento Kreacher che scende le scale" lo interruppe Sirius, ma Harry era sicuro che mentisse."Ti scrivo per dirti un orario in cui posso tornare nel fuoco, allora, d'accordo? Se te la senti di rischiare...".

Si udì un minuscolo 'pop', e il punto in cui la testa di Sirius era apparsa fu di nuovo fiamma guizzante.
Pochi secondi dopo, al centro dei ceppi ardenti, si formarono quattro musetti felini che presero il posto del visitatore precedente.

"E voi cosa ci fate nel caminetto a quest'ora?" chiese Hermione incuriosita.
"Coprivamo le spalle a Sirius" miagolò Eileen sorridendo. "Cos'altro?".
"Ultimamente i camini di Hogwarts sono troppo affollati" spiegò Daisy divertita. "Il traffico potrebbe essere soggetto a controllo nemico".
"Stiamo miagolando di spie del Ministero che potrebbero interferire nelle vostre comunicazioni allo scopo di catturare Black" precisò Conan leccandosi una scintilla tra i baffetti.
"Ad esempio, la Umbridge" miagolò Pietra sbadigliando fiammelle. "In ogni caso, siamo qui anche per tranquillizzarvi sull'eventuale ritorno di Rubeus, ghghgh!".
 "Hai uno strano modo di 'tranquillizzare' le persone. Che significa 'eventuale ritorno'? " chiese Harry preoccupato."Cosa è accaduto a Hagrid?"
"Niente di grave, per ora" miagolò Eileen strizzando un occhietto. "La squadra speciale 'Siberian One' è entrata in azione per proteggerlo a sua insaputa; lo seguiranno come un'ombra".
"Naturalmente, Rubeus se la cava molto bene anche da solo" osservò lo Stregatto soave. "Ma non si sa miao...anzi...mai!".
"Stregatti Siberiani?" chiese Ron incuriosito.
"Tra i migliori guerrieri della nostra specie..." rispose Daisy annuendo tra i tizzoni. "Si tratta agenti felini magicamente anallergici, per non far starnutire...ehm...nessuno".
"Da quando starnutire è diventato un problema per qualcuno?" domandò Ron confuso.
"Conan intendeva miagolare...'per non far rilevare la loro presenza' " puntualizzò Pietra ignorando la domanda di Weasley. "Altrimenti, i nostri eroi non potrebbero effettuare attacchi a sorpresa, ove si rendessero necessari, ghghgh!...Siete più sereni, adesso?".

"NO, PER NIENTE!" esclamò Harry ancora più preoccupato di prima. "Attacchi a sorpresa!...Insomma, chi è il nemico?".

"E' più corretto miagolare di una 'controparte' un po' scorbutica, eh, eh, eh!" continuò Conan prima di sparire dalla vista dei grifondoro.
"Da quando si fanno trattative preparando attacchi a sorpresa?" chiese Hermione sulla scia del primo quesito di Ron.
"Oh bé, non si può negare che certe proposte di Silente potrebbero rivelarsi...'sorprendenti e discutibili' " miagolò Eileen abbandonando il caminetto.
"Che diavolo sta proponendo Hagrid?" chiese Ron sfinito dalla stanchezza. "Un contratto magico per conto di Silente?".
"Più un'alleanza" rispose Daisy scomparendo in un 'pop'.
"Un'alleanza con chi?" chiese Harry esasperato.
"Ve lo abbiamo già miagolato...con la controparte, ghghgh! Con chi altro?" miagolò Pietra dispettosamente lasciando il caminetto per ultimo.
"Maledizione!...Quando fa così..." mormorò il ragazzo inferocito. "Quando fa così io...lo...".
"Lo so cosa vuoi dire Harry, ma avrà avuto buoni motivi per tacere" continuò Hermione appoggiandogli una mano sulla spalla. "Ora calmati per favore, o sveglierai tutti!".
"Ehm, io...avrei una...proposta" disse Ron all'improvviso.

"ANCHE TU?" ringhiò Harry scandendo lentamente le parole. "ED E' UNA PROPOSTA SORPRENDENTE E DISCUTIBILE?".

"Perlomeno sorprendente" rispose Ron sottovoce lanciandogli un'occhiataccia. "Potremmo andare tutti a dormire, che ne dite?".
"Ottima idea!" replicò Hermione rapidamente, evitando di ripetere la parola 'proposta'.
"Certo Ron" mormorò Harry massaggiandosi la cicatrice dolorante. "Ma io...io quel Pietra lo...lo...".
"Anch'io, Harry, anch'io. E perfino Ron. Buonanotte, ragazzi" lo interruppe Hermione impensierita dal tono di voce sempre più aggressivo del suo amico. "Ci vediamo a colazione".

                                      

Il mattino dopo, nella Sala Professori della Casa di Violafucsia, lo Stregatto e Scintillo stavano riorganizzando le lezioni settimanali in vestaglia, quando un gufo titubante atterrò sul tavolo per consegnare una copia della Gazzetta del Profeta.

Per la verità, Pietra preferiva leggere la Gazzetta del Miagolio Profetico, ma sapeva bene di non poter fare a meno di aggiornarsi riguardo il contenuto degli articoli della Gazzetta del Profeta.
A tal fine, il felino aveva sotto-zampa-scritto un abbonamento truffaldino a nome della professoressa McGranitt, con consegna al suo 'delegato' al terzo piano.
Pagò il gufo con una moneta falsa da un galeone, pretendendo sfacciatamente anche il resto.
Poi, iniziò a leggere ad alta voce il titolo di prima pagina: "IL MINISTERO RIFORMA L'ISTRUZIONE DOLORES UMBRIDGE NOMINATA PRIMO INQUISITORE SUPREMO".

"...'Il Ministero della Magia ha approvato un Decreto Legge che gli attribuisce un controllo senza precedenti sulla scuola'..." miagolò Pietra mentre succhiava da una cannuccia il suo cocktail mattutino preferito, il Miaojito. "Cos'è un Decreto Legge, Conan? Io di solito approvo i menù a base di trippa senza decretare".
"E' un atto deliberato in casi miagolamente straordinari; si tratta di situazioni di estrema necessità famelica e urgenza pigrante" spiegò Conan con l'aria di un professore di Diritto.
"...'Questa è la risposta a istanze espresse da genitori preoccupati'..." lesse il Direttore della Casa di Violafucsia cercando di selezionare l'essenziale. "Abbiamo genitori che si lamentano anche qui?".
"Solo Lady Lidia Tiffany!" esclamò Eileen entrando all'improvviso in Sala Professori insieme a Daisy. "Almeno tre proteste al giorno dall'inizio dell'anno scolastico, a cui tu non ti sei mai degnato di rispondere".
"Quella faccenda dello 'Scrigno' pesa come un macigno sulle spalle di sua figlia Kitty" aggiunse Daisy sedendosi accanto all'amica. "E' comprensibile che sia preoccupata, miao!".
"...Affermano che 'la Umbridge ha ricevuto l'incarico di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure perché Silente non è riuscito a trovare nessuno' " continuò Pietra incurante dei commenti.
"A mio miagoloso parere, Silente non si è opposto alla nomina della Umbridge per dimostrare al Ministro che non ha niente da nascondere" osservò Conan pensieroso. "Non c'è altra spiegazione. E' una strategia ben delineata, non credete?".
"Ben disegnata e incisa, miagolerei" commentò Daisy accavallando le zampette posteriori. "Proprio sulla pelle della mano di uno studente".
"...'L'Inquisitore avrà la facoltà di sottoporre a verifica i suoi colleghi insegnanti e assicurarsi che siano all'altezza del loro compito' " miagolò lo Stregatto avvolgendosi come un insaccato nella sua vestaglia. "Ma la verifica ministeriale non ci riguarda, ghghgh!".
"Se la verifica riguardasse anche noi, e la Umbridge vi vedesse far lezione in vestaglia o in accappatoio..." mormorò Eileen mostrando un certo disappunto. "Per non parlare delle brutte abitudini: le zampe distese sopra la cattedra, i sigari all'erba gatta fumati in classe, le macchie di marmellata sui compiti corretti, le gare di rutti potenziati con l'Incantesimo Sonorus...".
"Mi oppongo!...E' un metodo didattico molto efficace per insegnare e apprendere rapidamente l'Incantesimo Amplificatore" protestò Conan risoluto. 
"D'accordo, d'accordo...ma ammetterete che essere una Casa segreta ha i suoi vantaggi" osservò Daisy sogghignando e lanciando uno sguardo d'intesa a Eileen. "Almeno Pietra e Conan non saranno licenziati, hihihi!".

Udite quelle parole gli stregatti si mostrarono falsamente indignati, ma non accennarono alcuna replica: la lista delle giuste cause di licenziamento percorribili nei loro confronti avrebbe potuto estendersi ben oltre l'infinito felino.

"Miao...'un membro del Ministero ritiene che l'Istituzione dell'Inquisitore sia un primo passo verso la garanzia che, a capo di Hogwarts, ci sia un Preside sul quale tutti noi possiamo riporre la fiducia' " continuò lo Stregatto, saltando un noioso commento di Lucius Malfoy.
"L'intento di sostituire Albus Silente è chiaro" miagolò Daisy con un filo di voce. "La scuola potrebbe cadere nelle mani della Umbridge, e cioè del Ministero".
"E' solo una questione di tempo!" esclamò Eileen inviperita. "E poi che faremo?".
"Proteggeremo gli studenti fino in fondo" intervenne Conan impettito. "Seguiremo gli insegnamenti del nostro Fondatore, il leggendario Mago Stregatto Violafucsia!".
"Altre notizie...'Griselda Marchbanks e Tiberius Ogden hanno dato le dimissioni in segno di protesta...la prima ha dichiarato che 'Hogwarts è una scuola, non una succursale dell'Ufficio di Caramell' " sintetizzò lo Stregatto badando al sodo. "Peccato, non svaligeremo più i frigoriferi di Griselda e di Tiberius".
"Provvederò a eliminare i loro nomi dalla lista delle nostre visite a domicilio ai membri anziani del Wizengamot" rispose Conan manifestando un certo disappunto. "E adesso diamoci una mossa, buona lezione!".

                                  

Intanto, in Sala Grande, la Granger aveva appena finito di leggere il medesimo articolo, lo sguardo sbarrato sui suoi amici.

"Così ora sappiamo come ci è capitata la Umbridge! Caramell ha approvato un 'Decreto Didattico' e ce l'ha scaricata addosso! E adesso le ha dato il potere di giudicare gli insegnanti!" Hermione respirava affannosamente e i suoi occhi mandavano lampi. "Non ci posso credere. E' uno scandalo!".
"Lo so" disse Harry guardando i contorni ancora visibili delle parole incise sulla mano destra.

Ma sul volto di Ron si stava aprendo un sorriso.

"Che cosa c'è?" chiesero insieme Harry e Hermione, fissandolo.
"Oh, non vedo l'ora di assistere all'ispezione della McGranitt" rispose allegro Ron. "La Umbridge troverà pane per i suoi denti".
"Non mi dispiacerebbe se gli stregatti si decidessero a 'ispezionare' quella donna" rispose Hermione cercando di calmarsi.
"Conoscendo l'irascibilità di Pietra Stregatto, mi domando perché non l'ha ancora sfidata a duello" replicò Harry sospirando.
"Potrebbe essere Piton ad avere questo onore" disse Ron divertito, immaginandosi un duello all'ultimo sangue tra il Maestro di Pozioni e la Umbridge. "Con un po' di fortuna, si potrebbero uccidere a vicenda".
"Da dove proviene tutto questo ottimismo, Ron?" aggiunse Harry sogghignando. "Io speravo solo che gli stregatti avrebbero potuto darci una zampa in più, invece...".
"Dai, andiamo" disse Hermione alzandosi. "Se controlla la lezione di Ruf è meglio non arrivare in ritardo".

Ma la professoressa Umbridge non era presente a Storia della Magia, e nemmeno nel sotterraneo di Piton, dove Harry si guadagnò una 'D' (Desolante) per il suo compito sulle Pietre di Luna.
Solo dopo pranzo, a lezione di Divinazione, i grifondoro compresero che l'inquisizione era una questione molto seria, e che la prima insegnante a rischiare grosso avrebbe potuto essere proprio Sibilla Cooman.
Invece, durante la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, fu Harry a ricadere vittima del solito errore: la sua perdita di calma con la Umbridge gli procurò un'altra settimana di punizione.
Come se non bastasse, il giorno seguente, Angelina Johnson rimproverò aspramente il suo Cercatore in Sala Grande.
Le urla della ragazza, Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, furono così assordanti da essere coronate da una punizione: una McGranitt inferocita sottrasse cinque punti alla sua Casa, e un pasticcio di carne scomparve misteriosamente sotto il naso di Harry e Ron mentre l'insegnante li stava rimproverando.

Quella mattina Minerva stava per tenere la lezione di Trasfigurazioni e, visto che la professoressa Umbridge l'aveva preceduta in aula per effettuare l'ispezione, Pietra e Conan decisero di non perdersi lo spettacolo per nessuna salsiccia al mondo, o quasi.
A tale scopo, i bricconi felini lanciarono un Incantesimo Confundus a Seamus Finnigan e a Dean Thomas prima che andassero a lezione, facendogli credere di avere un appuntamento in Guferia con Argus Gazza per ritirare il premio 'Caccabomber del mese'.
Poi, dopo essersi impossessati di alcuni capelli degli stessi studenti, li utilizzarono per completare le Pozioni Polisucco speciali per stregatti, al fine di infiltrarsi a lezione di Trasfigurazione con sembianze umane.

                                   

La Direttrice di Grifondoro entrò in aula con passo deciso, senza mostrare di aver notato la presenza della Umbridge.

"Basta così" disse, e il silenzio fu istantaneo. "Finnigan, vuoi venire qui a distribuire i compiti? Brown, prendi questa scatola di topi...non essere sciocca, ragazza, non ti faranno niente...danne uno per ciascuno".

Prontamente Finnigan-Conan prese i compiti, ma mentre li distribuiva tra i banchi, si divertì a modificare dispettosamente qualche voto, cambiando alcune 'D' , (Desolante), in 'E' ,(Eccezionale), e viceversa.
Dopo pochi secondi, lo sconcerto tra gli studenti per i risultati ottenuti fu totale. 
Soltanto i voti di Harry, Ron e Hermione non furono ritoccati.
Intanto, Dean Thomas-Pietra pretese dalla Brown la consegna di quattro topi.
Al primo rifiuto della studentessa, lo Stregatto le fece notare gentilmente che i topi erano molti di più degli studenti presenti.
Al secondo rifiuto, la minacciò di rovesciarli la scatola in testa, e lei fu costretta a cedere alla cortese richiesta.

"Hem, hem" fece la professoressa Umbridge, con la stessa tossetta sciocca che aveva usato per interrompere Silente la prima sera.
La Mcgranitt la ignorò.
Seamus Finnigan-Conan restituì il compito a Harry, che lo prese senza alzare lo sguardo e vide con sollievo che aveva preso una 'A'.

"Bene, ascoltatemi tutti...Dean Thomas, se fai di nuovo quella cosa ai topi ti metto in punizione" esclamò la Direttrice di Grifondoro.
Con un'espressione contrariata stampata in volto, il falso Thomas smise subito di cospargere di sale e pepe i roditori, limitandosi ad annusarli e pesarli con una piccola bilancia. Uno di loro era ignobilmente magro.

"...Siete riusciti quasi tutti a far evanescere le lumache, e anche coloro che hanno lasciato indietro un certo quantitativo di guscio hanno afferrato l'essenza dell'incantesimo, Oggi ci...".
"Hem, hem" tossì la professoressa Umbridge aiutata nei colpi di tosse dai due falsi studenti che gli fecero eco.
"Si?" disse la McGranitt voltandosi, le sopracciglia così vicine che sembravano formare un'unica linea severa.
"Mi stavo chiedendo, professoressa, se avesse ricevuto il mio biglietto con la data e l'ora dell'ispe...".
"Certo che si, o le avrei chiesto che cosa ci fa nella mia classe" rispose la McGranitt, voltando con decisione le spalle alla Umbridge. Molti studenti si scambiarono sguardi di gioia. Seamus-Conan e Thomas-Pietra si concessero un risolino contenuto sotto il banco, facendo finta di raccattare delle piume cadute. "Stavo dicendo: oggi ci eserciteremo sulla sparizione, nel complesso più difficile, del topo. Ora l'Incantesimo Evanescente...".

Per Pietra e Conan non era mai stato un problema far sparire un topo, sia con la formula 'Evanesco', sia per via culinaria. Ma essendosi trasformati in umani, i gusti si erano modificati e il sapore del ratto fresco di giornata non era più lo stesso.
Così, per evitare uno spreco alimentare, Pietra decise di rinviare la merenda e far sparire tutti i topi meno uno in un altro modo.
Fu così che li stordì e li nascose nello zaino di Lavanda Brown, con l'intento di riprenderseli con comodo alla fine della lezione.

"Hem, hem".
"Mi domando" disse la professoressa McGranitt con rabbia gelida, voltandosi verso la Umbridge, "come pretende di farsi un'idea dei miei abituali metodi d'insegnamento se continua a interrompermi. Vede, di regola non permetto a nessuno di parlare mentre parlo io".

Per la professoressa Umbridge fu come ricevere uno schiaffo in piena faccia. Non disse nulla, ma lisciò la pergamena sulla tavoletta e cominciò a scrivere furiosamente.

"Ron puoi passarmi il tuo topo, per favore" chiese Thomas-Pietra sotto voce, approfittando dell'alterco tra le insegnanti. "Io ti do il mio...".
"Perché vuoi scambiarlo, Dean?" chiese Weasley incuriosito. "Morde?".
"Oh no...il tuo è più colorato e, ehm...più grassottello, Ron" intervenne Finnigan-Conan sogghignando. "Dean, lo miag...ehm, lo dice per farti un favore! E' più facile far 'evanescere' i topi magri".
"Se ci tieni tanto, Dean" rispose Ron facendo spallucce. "Ecco il topo".
"Non penserai che ci siano veramente differenze apprezzabili per qualche decina di grammi, vero Ronald?" domandò Hermione sottovoce. "Sarebbe stupido da parte tua credere che...".
"Hermione, è solo un topo!" mormorò Ron, gli occhi rivolti al soffitto. "A chi vuoi che importi se trasfiguro un roditore meno grasso?".
"Ottima risposta!" aggiunse Thomas-Pietra compiaciuto. "Sei il mio Prefetto preferito, Ron!...Granger, per una volta, fatti gli affari tuoi!".
"Ti è andato di traverso il Porridge, Thomas?" chiese Hermione colta di sorpresa dagli inusuali modi sbarbati di Dean. 
Ma Lui la ignorò, troppo indaffarato a pesare il topo di Ron.

Nel frattempo, Harry si limitò a osservare il suo ratto spelacchiato in silenzio, aspettando che il duello dialettico tra la Umbridge e la McGranitt riprendesse.
D'un tratto, invece, con somma noncuranza dell'ispettrice, Minerva McGranitt si rivolse di nuovo alla classe.

"Come dicevo, quanto più è complesso l'animale da far sparire, tanto più difficile diventa l'Incantesimo Evanescente. La lumaca, in quanto invertebrato, non pone problemi particolari; il topo è un mammifero, rappresenta la sfida più ardua..." disse l'insegnante di Trasfigurazione.

"Bé, far sparire una mammifera come la McGranitt non è semplice" mormorò Seamus-Conan. "Ha più rughe di una tartaruga, eh, eh, eh!".
"Già...ma la cosa peggiore è che a volte tornano, anzi ricompaiono" rispose Thomas-Pietra ridacchiando. "Più ovipare di prima, ghghgh!".
"Dean, Seamus...gli umani sono mammiferi e vivipari!" brontolò Hermione basita. "Forse un voto basso al compito vi ha dato alla testa?".
"Abbiamo preso due Eccezionali con Lode" disse Finnigan-Conan facendo svolazzare le pergamene con i voti 'EL' contraffatti sotto il naso di Hermione.
"Non posso crederci" disse Hermione più frastornata di prima. "Dunque, per voi, far evanescere un topo è una sciocchezza?".
"Faremo sparire anche te se non stai zitta, Prefettuccia" disse Lucius Malfoy dal banco di lato. "Della Granger, rimarrà solo la lingua".
Anche Malfoy e Tiger avevano preso un 'EL'. Goyle aveva preso addirittura una doppia lode 'ELL', il voto più alto e assurdo della classe. 
A fronte di quei risultati, Hermione era talmente stupefatta da non riuscire a trovare le parole giuste per replicare.

"...Quindi questa non è una magia che si possa eseguire con il pensiero rivolto alla cena..." continuò Minerva.

"Non è che la vegliarda ci ha scoperti?" disse sottovoce il falso Dean leggermente insospettito.
"No, no...ma questo non significa che noi non siamo sempre nei suoi pensieri" rispose il falso Seamus strizzando un occhietto all'amico. "E poi, nel nostro caso, il pensiero ai pasti rinforza le nostre magie!".

"...Allora: conoscete l'incantesimo, vediamo cosa sapete fare...".

"E fa la predica a me perché perdo la calma con la Umbridge!" mormorò Harry a Ron, ma sorrideva; la sua rabbia contro la McGranitt era svanita.
"Bé, è un buon inizio" disse Ron, sollevando una lunga coda di topo che si agitava e rimettendola nella scatola con cui Lavanda stava passando.

Mentre gli studenti uscivano dall'aula, seguiti dai falsi Seamus Finnigan e Dean Thomas, quest'ultimo con lo zaino di Lavanda Brown in spalla, Harry vide che la Professoressa Umbridge si avvicinava alla cattedra; diede di gomito a Ron, che a sua volta diede di gomito a Hermione, e tutti e tre rimasero indietro per origliare.
Invece, riacquistate le sembianze feline nel corridoio deserto, Pietra e Conan rimasero dietro la porta ad ascoltare.
Da quella breve distanza il potente udito degli stregatti non lasciava scampo neanche ai mormorii.

"Da quanto tempo insegna a Hogwarts?" domandò la Umbridge.
"Trentanove anni il prossimo dicembre" rispose brusca la professoressa McGranitt, chiudendo con uno scatto la sua borsa.

Sentita la risposta di Minerva, gli stregatti si scambiarono uno sguardo sorpreso.

"La vegliarda ha praticamente passato metà della sua vita a Hogwarts ad evanescere topi" miagolò Conan ridacchiando.
"E cioè, solo per tormentare il nostro cibo e affamarci, miao!" preciso Pietra falsamente indignato. "Bé, è ora di tornare in ufficio, nessun pericolo per Potter".

La Umbridge prese un appunto della risposta della McGranitt.
"Molto bene" disse, "riceverà i risultati della mia ispezione tra dieci giorni".
"Non vedo l'ora" rispose la direttrice di Grifondoro con tono indifferente, avviandosi alla porta. "Sbrigatevi, voi tre" aggiunse, facendo cenno a Harry, Ron e Hermione perché la precedessero.

Harry era convinto che non avrebbe rivisto la Umbridge fino a sera per la punizione, ma si sbagliava: l'inviata di Caramell aveva programmato l'ispezione anche per la lezione di Cura delle Creature Magiche.
Se non altro, su domanda dell'Inquisitore Supremo, la Caporal ammise di aver ricevuto da Silente la richiesta di sostituire il collega Hagrid per due settimane.
E quindi, era lecito attendersi il suo ritorno per la settimana successiva.

                                   

Il giorno dopo fu una Minerva McGranitt inferocita a chiedere una riunione urgente al Preside, e senza la presenza di Pietra e Conan.

"Non capisco come tu possa ancora difendere quei due, Severus!...Si sono introdotti nella mia aula prendendo il posto di Seamus Finnigan e Dean Thomas" esclamò Minerva tenendo in mano una lista non esaustiva delle malefatte eseguite da Pietra e Conan. "I miei studenti sono stati ritrovati da Argus Gazza nella Guferia, in preda ad un Incantesimo Confundus".

Silente si limitò ad annuire, aveva ancora in mano la lunga relazione della Direttrice e la sua richiesta di provvedimenti disciplinari a carico dei Professori Pietra Stregatto e Conan Scintillo.

"Se mi è concesso, Preside...il pericolo che Potter potesse compiere gesti sconsiderati contro l'Inquisitore Supremo, dovuti alla sua rabbia crescente, ha indotto l'Ordine di Gattaca a prendere misure estreme, ma condivisibili".

Silente annuì di nuovo, rileggendo il rapporto presentato dai due felini.

"Condivisibili?" chiese Minerva esterrefatta. "Potevano usare le cappottine invisibili, invece di confondere i miei studenti!".
"La recente instabilità mentale di Potter ha reso necessario una più stretta sorveglianza" sibilò Piton arricciando le labbra. "Quale posto migliore, se non un banco appena dietro le spalle di Potter...".
"Non accetto che si parli di instabilità mentale!" gridò la McGranitt come un'aquila.
"Chiamala come vuoi, Minerva, ma sappiamo entrambi che il dolore provocato dalla cicatrice sta rendendo il ragazzo estremamente imprevedibile, così imprevedibile che potrebbe consumare gesti improvvisi e potenzialmente letali" mormorò il Maestro di Pozioni. "In ogni caso, i signori Seamus Finnigan e Dean Thomas sono stati sempre seguiti da un agente dell'Ordine di Gattaca, Mrs Purr, e non sono mai stati in pericolo".

A quel Punto Silente cominciò a fissare l'Insegnante di Trasfigurazioni, gli occhi stanchi e quasi imploranti.

"E i voti modificati?...I topi rubati?...Le minacce a Lavanda Brown? Hanno trafugato perfino lo zaino della studentessa!" aggiunse la McGranitt respirando a fatica. "E' giustificato tutto questo da parte di due insegnanti?".
"Non sono solo insegnanti, ma anche alti membri dell'Ordine di Gattaca" replicò il direttore di Serpeverde appoggiando lo zaino di Lavanda Brown sulla scrivania del Preside. "Pietra e Conan sono stati obbligati dalle circostanze a...'entrare nella parte', Minerva"
"Come hai detto, Severus?" chiese Minerva leggermente confusa. "In quale parte?".
"I nostri colleghi dovevano risultare assolutamente convincenti nelle vesti di 'studenti di Grifondoro', per non destare sospetti tra i loro compagni" spiegò Severus Piton soppesando lentamente le parole. "Quale modo migliore per farlo, se non apparire 'perfetti esemplari' appartenenti alla tua Casa, ovvero, insubordinati come Potter".

Proprio nel momento in cui la McGranitt stava per replicare, il Preside alzò entrambe le mani per fermarla.

"Minerva...stiamo vivendo un momento molto delicato" disse Silente sorridendo forzatamente. "Posso chiederti di avere più pazienza del solito?".
"Lo sai che sono sempre a tua disposizione, Albus" replicò la McGranitt riprendendo fiato. "E' solo che ultimamente, a Hogwarts, stanno accadendo cose che richiedono un'attenta riflessione; si verificano fatti che incidono sulla nostra attività didattica".
"E sulla mano di Potter" sibilo Piton con filo di voce.
"Come?" chiese Minerva non sapendo più cosa pensare. "Conan e Pietra si sono permessi di graffiare Harry Potter?".

Silente tossì lievemente, guardando i quadri degli ex Presidi, quasi cercasse un appiglio per l'equivoco che si stava venendo a creare.

"Attenta alla 'piuma' della Umbridge, direttrice" disse Phineas Nigellus Black sogghignando dal suo ritratto, "o prenderai un brutta allergia alla mano!".
"E ora questo cosa vuol significare..." disse l'anziana maga sempre più confusa. "Albus...?".

Proprio in quell'istante, Eileen Scintille e Daisy Stregatta bussarono alla porta dell'Ufficio del Preside, interrompendo i pensieri della docente di Grifondoro.

"Stregatte in arrivo!" disse l'ex-Preside Armando Dippet saltellando nel dipinto. "Si salvi chi può, oh, oh, oh!".

"Avanti, avanti!" si affrettò a dire Silente felice che Minerva si fosse distratta. "Nessun disturbo, mie care amiche".

"Chissà perché Pietra e Conan non sono venuti a trovarci" osservò Dilys Derwent nel suo dipinto. "Non ne senti la mancanza, Minerva?".
"No!" mormorò la professoressa McGranitt inarcando le sopracciglia. "E' solo l'ennesima occasione persa per farli trasferire ad insegnare in un canile di Londra!".

Appena entrate, Scintille e la Stregatta zampettarono silenziosamente fino alla scrivania, posando un rapporto dell'Agente Grattastinchi relativo alla sera precedente.

"Preside, c'è una novità molto importante" miagolò Daisy con l'aria di chi non pigrava da giorni. "La signorina Hermione Granger ha proposto ai suoi amici più fidati di formare un gruppo di studio segreto, per apprendere i principali incantesimi di Difesa contro le Arti Oscure".
"E come se non bastasse, la ragazza ha convinto Harry Potter a parteciparvi in qualità di insegnante" continuò Eileen con un'espressione truce sul musetto. "Il ragazzo si è riservato di accettare; i dettagli della conversazione sono nel rapporto, miagolii a parte".

Seguì un brevissimo momento di silenzio; gli occhi di Albus parvero luccicare come due stelle.

"Oh per la barba di Merlino!...Possiamo considerarlo uno stupido giochetto fra studenti" commentò Minerva poco convinta. "Scommetto che la signorina Granger intende superare i G.U.F.O., con il massimo punteggio; non può sprecare il suo tempo nella fondazione di un'associazione sovversiva".
"Invece, io scommetto che l'insegnante di tale associazione sarà proprio il signor Potter, presuntuoso come suo padre" sibilò Severus Piton con un ghigno insostenibile. "Perché 'buon sangue magico non mente'!".
 "Naturalmente possiamo impedire che il gruppo di studio si costituisca" miagolò Eileen titubante. "Quali sono gli ordini a riguardo, Preside?"
"Ha ragione Minerva, lasciamo pure giocare i nostri studenti" disse Albus Silente guardando verso la sua Fenice Fanny. "Che giochino pure, prima che il tempo cambi".


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