Libro 5: capitoli 9 e 10: Prefetti umani e stregatti (post suscettibile di revisione grafica da parte di Eileen)




                                     
                 
Liberamente ispirata a Harry Potter e L'Ordine della Fenice, capitoli 9 e 10: Le pene della signora Weasley, Luna Lovegood








La brusca partenza di Silente dall'Aula Dieci colse Harry del tutto di sorpresa, ma non gli stregatti.



Inoltre, sebbene Lucius Malfoy girasse nei paraggi del corridoio del Nono Livello, in attesa di parlare con il Ministro, Pietra decise di lasciare il ragazzo nelle sicure mani di Arthur Weasley.
Di seguito lo stregattaccio rinchiuse rapidamente Poppy la dobermann della Giudice Annie dentro l'Ufficio di Cornelius, affamandola con un incantesimo, e poi, sgattaiolò via insieme agli altri al castello.
Nei giorni successivi, infatti, avrebbe avuto luogo la riunione per la nomina dei Capi Scuola e dei Prefetti nell'Ufficio del Preside e, naturalmente, Pietra, Conan, Eileen e Daisy erano stati convocati con un gufo urgente.

Ogni proposta di nomina doveva essere corredata da una breve relazione scritta.
Così Pietra si fece prestare da Severus Piton, quale modello, la pergamena redatta dal Maestro di Pozioni in favore di Draco Malfoy, promettendo di modificarla e integrarla all'occorrenza.

La relazione pasticciata che ne uscì fuori fu la seguente:

"Ecc.mo e Miag.mo Preside di Hogwarts Prof. Albus Silente,
con la presente miagolante sono lieto di comunicare che, dopo ampia pigrata riflessiva, sono stati selezionati i tre studenti candidati alle cariche didattiche per la Casa di Serp...Violafucsia. 

Per l'incarico di Capo Scuola si propone la signorina Indiana Chloe, mentre per le nomine a Prefetto sono indicati il Signor Felix Coon e la Signorina Kitty Tiffany, detta 'Hope'. 
I candidati hanno ampiamente dimostrato di essere in grado di svolgere i suddetti compiti, con devozione, attitudine e competenza.

Si ricorda a tal miagoloso riguardo, che la Signorina Indiana Chloe ha seguito un corso di 'Archeologia Stregatta', che il signor Felix Coon si pregia di aver un partecipato ad un Gnao-Stage estivo per la posizione lavorativa di 'Apprendista Indicibile-Immiagolabile' presso l'Ufficio Misteri, e che la Signorina Kitty Tiffany ha vinto recentemente il Torneo Quattrogatti, dimostrando coraggio e intelligenza tattica fuori dal pelo comune.

Sicuro di aver selezionato studenti miagolanti di Suo felino gradimento, porgo i miei migliori zampa-saluti.
Miagolamente Vostro, Professor Pietra Stregatto, Direttore della Casa di Serp...Violafucsia".

Come era prevedibile, però, l'argomento più delicato dell'incontro emerse al momento delle proposte di nomina dei due Prefetti di Grifondoro.

                                    

"Ritengo che la signorina Hermione Granger sia meritevole di ricoprire l'incarico di Prefetto, in quanto ha dimostrato di essere idonea a ricoprire tale incarico" disse la professoressa McGranitt con un tono di voce severo. "Del resto...se abbiamo accettato senza batter ciglio proposte di nomina come quelle di Draco Malfoy per Serpeverde e Kitty Tiffany per Violafucsia...".

Pomona Sprite e Filius Vitious annuirono senza commentare.
Solo Piton emise un gemito simile a un prolungato raschiamento di gola, come se un piccolissimo rospo stesse giocando a 'salta la corda' con le sue corde vocali.

"Cos'ha contro Kitty Tiffany, miao" mormorò Pietra spulciandosi la punta della coda. "Inoltre, se non fosse per suo padre, Draco sarebbe perfino più simpatico di quella insopportabile signorina...".
"Oh, taci!" lo interruppe Eileen fulminandolo con lo sguardo. "Se dovessi scegliere chi buttare giù dalla Torre di Astronomia fra quei due, finirei per lanciare te".
"Ho miagolato solo una piccola constatazione innocente, ghghgh!" la interruppe lo Stregatto falsamente indignato. "Non ho fatto niente di male ultimamente".
"Davvero?...Hai fatto addentare il Ministro Cornelius Caramell e Lucius Malfoy da Poppy!" esclamò Daisy infuriata. "I tuoi 'bonus' per i guai da combinare nel mese di agosto si sono già esauriti".
"Fortuna che sta arrivando settembre" replicò Pietra soave.
"Dove sono stati morsi?" chiese Conan fingendo di essere all'oscuro di tutto. "Lo chiedo solo per curiosità, eh!".
"Silenzio!" sbottò Eileen facendo brillare il collare. "Anche tu hai complottato, inutile negare".

Dopo una breve pausa, nella quale i docenti felini si erano ricomposti, la prima a parlare fu la Direttrice di Tassorosso.

"Si, si...la Granger sarà un eccellente Prefetto" disse Pomona Sprite ignorando i borbottii felini di Pietra.
"E per l'altro posto vacante...chi hai scelto, Minerva?" domandò Filius Vitious comprensibilmente curioso.

D'un tratto Severus Piton volse lo sguardo alla sua destra, scrutando il Direttore di Corvonero come se stesse esaminando un animale fantastico mai visto prima.

"Il male maggiore, suppongo" miagolò Pietra prima che Eileen e Daisy gli tappassero la bocca con le loro zampette.

Invece Minerva regalò ai suoi colleghi un radioso sorriso, quasi che la faccenda della seconda nomina di Grifondoro fosse una semplice scontata questione formale, peraltro facilmente intuibile.
Di certo, lei non avrebbe mai potuto togliere il posto a Harry Potter.

"Inutile dire che il secondo Prefetto di Grifondoro sarà...ehm, sarà ovviamente il signor..." iniziò Minerva guardando Silente, nella speranza che il nome del Prescelto fosse solennemente pronunciato dalle autorevoli labbra dell'anziano mago.
"...Il signor Ronald Bilius Weasley" concluse Silente incrociando lo sguardo della Direttrice con un espressione mutuata da Piton. "Credo che siamo tutti d'accordo su questi due nomi...compresi i nostri stimati insegnanti stregatti".

Lo Stregatto e Scintillo che avevano alzato una zampa come fulmini per chiedere la parola miagolata, la riabbassarono velocemente non appena udirono l'ultima frase del Preside, mostrando un forzato sorriso da 'Gatto del Cheshire'.

"Veramente Albus...veramente..." farfugliò la McGranitt presa in contropiede. "Io pensavo a...".
"Grazie, Minerva!" la interruppe il Preside alzando una mano.

"Albus ringrazia anche me quando desidera che stia zitto" mormorò L'ex Preside Phinneas Nigellus con un tono di voce ironico dal suo ritratto.

"E pertanto, anche le nomine della Signorina Granger e del Signor Weasley sono approvate" continuò l'anziano mago. "Gli studenti interessati riceveranno domani la notizia dell'incarico insieme all'avviso ordinario dell'inizio dell'anno scolastico e alla lista dei libri".

La McGranitt, Pomona Sprite, e il Direttore di Corvonero erano rimasti così sorpresi da non riuscire a replicare, limitandosi a esprimere un breve sorrisetto di circostanza.

"Il male minore, presumo" sibilò Severus Piton sogghignando. "Ottima scelta, Minerva, i miei complimenti".
"Scelta?" mormorò la Professoressa McGranitt sbuffando come un drago. "Immagino che la tua sia una battuta di spirito, Severus".
"Un bagno di umiltà farà bene a Potter" sibilò il direttore di Serpeverde soave. "Nel rispetto della sua tradizionale familiare, se ben ricordo, neanche James Potter riuscì diventare Prefetto".
"E questo dovrebbe consolarlo?" chiese la Professoressa McGranitt.
"No Minerva...ma dovrebbe aiutarlo a porsi delle domande" mormorò il Maestro di Pozioni, immaginandosi la faccia di Harry alla notizia della sua esclusione dal rango prefettizio. "Prima che diventi arrogante come suo Padre e vada incontro alla medesima fine: sottovalutare il Signore Oscuro è un errore fatale".

Il volto di Minerva si rabbuiò all'improvviso; sapeva benissimo che Piton non aveva ragione sul conto di James, ma neanche tutti i torti.
I ricordi le fecero rivivere il doloroso momento in cui venne a conoscenza della morte dei Potter, e rinunciò a replicare.
Nonostante i lunghi anni trascorsi, nessuno era mai stato in grado di accertare se James era stato talmente stupido da credere di poter combattere Voldemort da solo, soprattutto dopo averlo sfidato tre volte prima della nascita di Harry ed essere sopravvissuto.

"Sinceramente...io pensavo a Dennis Canon, il presunto fidanzato umano della nostra Kitty, ghghgh!" ridacchiò Conan rischiando una rappresaglia artigliata di Eileen.
"Peccato che Dennis non sia del quinto anno" ricordò Daisy esasperata. "Ripassati il regolamento didattico!".
"Chissà come la prenderà Harry per la mancata nomina" miagolò Conan torvo.
"Bé...anch'io non ho fatto il Prefetto, che c'è di male?" chiese Pietra con aria innocente.
"Un momento, miao!...Quello che hai miagolato non è del tutto esatto!" obiettò Eileen seccamente.
"In effetti, tu eri stato nominato Prefetto insieme a Conan, cariche dalle quali siete stati rimossi dopo tre giorni, per aver incendiato l'armadio della McGranitt in Sala Professori!" aggiunse Daisy incrociando le zampette.
"Credevo fosse l'armadio del Pronto Soccorso!" miagolò lo Stregatto a sua discolpa. "Era notte!...Ero stordito dalla pigrata interrotta; cercavamo delle...'Lasagne Stregate Fibrillatrici d'Emergenza' ".
"E' vero, miao!...Uno studente del primo anno aveva avuto un infarto cardiaco, a causa di un Molliccio spuntato fuori all'improvviso dal cassetto del suo comodino" aggiunse Conan, gli occhi rivolti verso il soffitto. "Il suo cuore si era fermato, ma era buio e...".
"E avete incendiato l'armadio dei mantelli e dei cappelli di Minerva!" sbottò Eileen facendo vibrare i baffetti.
"Abbiamo solo fatto confusione tra le formule 'Lumos' per fare luce e 'Ardemonium' " spiegò Pietra con un ghigno dispettoso dipinto sul musetto.
"Eh già, miao!...Due parole così difficili da distinguere" ringhiò Daisy con tono di voce ironico. "Facilmente confondibili, vero?".
"Senza considerare l'uso di un incantesimo di magia oscura in Sala Professori!" rincarò la dose Eileen. "E dulcis in miao, lo studente da soccorrere era un umano!".
"Nonostante tutto gli salvammo la vita!" obiettò Conan impettito. "Le lasagne Fibrillatrici stese sul petto del bambino funzionarono a meraviglia...".
"Per forza, c'era anche il ragù di salsiccia che avevo espressamente raccomandato" precisò Pietra annuendo. "Quelle pastasciutte d'emergenza emisero una scarica magica così potente da resuscitare un morto, anzi un Inferius felino, ghghgh!".
"Si salvò per un pelo!...Lo avevate quasi fatto al forno, idioti!" miagolò Daisy contrariata. "Per fortuna che Madama Chips curò le ustioni con estrema solerzia e perizia medica".
"In questo caso devo convenire" rispose lo Stregatto leccandosi i baffetti. "Centottanta gradi per la cottura e l'attivazione delle Lasagne d'Emergenza sono troppi da sopportare per un torace umano. Ci lavoreremo sopra".

Accanto ai felini, Pomona e Filius risero senza contegno, Minerva sospirò a lungo tormentandosi le unghie.
 Invece Severus Piton si limitò ad applaudire pacatamente, mentre Silente, non avendo altri argomenti all'ordine del giorno, dichiarò bruscamente conclusa la riunione.

                                 


Nelle ore che seguirono al ricevimento delle lettere, Grimmauld Place numero dodici si trasformò nel Quartier Generale più allegro che l'Ordine della Fenice avesse mai visto.Solo Sirius Black era più triste del solito: sentiva più di ogni altro l'avvicinarsi del giorno in cui il suo figlioccio sarebbe dovuto ritornare a scuola, ossia il momento in cui sarebbe tornato ad essere solo.
Al contrario Molly era felicissima, e aveva organizzato una specie di festicciola per celebrare le nuove nomine con i membri dell'Ordine della Fenice disponibili.
D'altra parte Ron era il quarto Prefetto nella Famiglia Weasley.
Proprio per l'occasione, uno striscione scarlatto era stato appeso nel seminterrato, con la scritta "Congratulazioni Ron e Hermione nuovi Prefetti" e un calderone pieno di Gulash di quaglie era stato servito eccezionalmente sotto la tavola per gli stregatti.

"Prefetto, eh?" ringhiò Moody, con l'occhio normale puntato su Ron e quello magico che scrutava l'interno della testa.
Harry ebbe la sgradevole sensazione che stesse guardando lui e si spostò verso Sirius e Lupin.

"Bé, congratulazioni!" disse Moody, continuando a osservare Ron con l'occhio normale. "Le posizioni di autorità attirano sempre guai, ma immagino che Silente sia convinto che tu possa resistere agli incantesimi principali altrimenti non ti avrebbe scelto...".
Ron rimase stupito da questo aspetto della questione, ma la pena di replicare gli fu risparmiata dall'arrivo di suo padre e suo fratello maggiore.

Invece Eileen, che aveva ascoltato l'acuta osservazione di Alastor, miagolò: "Perché non ci ho pensato prima!".
"A chiedere la trippa?" rispose Conan meticolosamente impegnato a 'fare la scarpetta' nella sua ciotola. "Non si può avere tutto dalla vita e dalla povera Molly".
"Voi non avete idea di quanto tempo quella povera donna abbia dedicato alla ricerca di quaglie fresche a Londra, ghghgh!" aggiunse Pietra pulendosi il mento con il bordo della tovaglia soprastante. "Non dargli soddisfazione sarebbe stato un miagolante delitto".
"Ma insomma!...Eileen parlava della verità nascosta nelle parole di Alastor" spiegò Daisy passando un piccolo bavaglino da neonati al suo fidanzato. "Harry non è stato nominato Prefetto perché ha già troppe responsabilità! Come fate a non capire?".
"Responsabilità?" chiese lo Stregatto sbadigliando con aria disinteressata. "Ah si, miao, ho già sentito miagolare di quella parola. A proposito, quali responsabilità?".
"Ti pare poco essere il Prescelto?" soffiò Eileen facendo a pezzi il proprio tovagliolo.
"Prosciutto?...Dove?" chiese Conan distrattamente, mentre scrutava dentro il calderone nella speranza di scorgere un ultimo piccolo avanzo.
"Lascia perdere, Eileen" sibilò Daisy scuotendo la testolina. "Miagolare con loro di cose serie all'ora dei pasti, è come chiedere ad Alastor Moody di rispettare il galateo, ed evitare di annusare le cosce di pollo prima di mangiarle".

Dopo un brindisi in onore di Ron e Hermione proposto da Arthur Weasley, Harry venne a sapere che né Tonks, né Sirius e nemmeno suo padre James erano diventati Prefetti.
D'un tratto il suo umore migliorò di colpo: solo Lupin era riuscito nell'impresa.
"Soltanto gli studenti con un carattere equilibrato diventano Prefetti?" rimuginò il ragazzo fra sé e sé.
Eppure la lista dei guai in cui Ron si era immerso fino al collo poteva considerarsi uguale alla sua, se si escludeva il fatto che Voldemort gli stava dando la caccia.
Poi Harry si concentrò sui motivi per cui un mago bravo come suo padre non era stato preso in considerazione come Prefetto quando, proprio sotto i suoi occhi, si svolse una lunga trattativa tra Mundungus e i Gemelli Weasley per l'acquisto di semi di Tentacula Velenosa, una sostanza non commerciabile di classe C, ma necessaria per la produzione di 'Merendine Marinare'.
In verità, il giovane grifondoro si sentiva un po' in colpa nei confronti della signora Weasley, per aver finanziato Fred e George nella impresa magica commerciale.
Di fatto, il suo aiuto poteva incentivare i due figli di Molly ad abbandonare gli studi magici prima del tempo, allo scopo di dedicarsi interamente all'attività imprenditoriale.
Tuttavia, il ragazzo non sapeva di trovarsi in buona compagnia.
Anche Pietra e Conan, sotto mentite spoglie umane, avevano investito mille galeoni di risparmi e furti di diverse vite feline nel progetto di apertura del grande negozio di scherzi a Diagon Alley, accordandosi per il 15% dei profitti futuri.

Di seguito, Harry ebbe l'occasione di ascoltare una parte dei commenti di Kingsley Shacklebolt e Remus Lupin sulla sua mancata nomina, e lo sbalzo d'umore fu inevitabile.

"...Perché Silente non ha scelto Harry come Prefetto?" stava chiedendo Kingsley.
"Avrà avuto le sue ragioni" rispose Lupin.
"Ma avrebbe da prova di aver fiducia in lui. E' quello che avrei fatto io" insistè Kingsley. "Soprattutto con la Gazzetta del Profeta che lo attacca ogni tre giorni".

Harry non si voltò; non voleva che Lupin e Shacklebolt si accorgessero che aveva sentito.
Ma gli stregatti sotto il tavolo non poterono fare a meno di miagolare sulla scottante questione.

"Avresti proposto la nomina di Harry Potter, Pietra?" chiese Eileen incuriosita.
"No!" rispose lo Stregatto in modo fulmineo. "Neanche se fosse stato uno stregatto".
"Perché mai?" chiese Daisy delusa dalla risposta. "Non se la è forse meritata tanto quanto Ron e Hermione?".
"Si miao, ma se Voi Sapete Chi lo uccidesse prima della fine dell'anno scolastico, dovremmo fare una riunione straordinaria per nominare un nuovo prefetto, con il rischio di perdere un'altra pigrata pomeridiana, ghghgh!".
"Giusto!...Non è una questione di fiducia, ma di pragmatismo, eh, eh, eh!" osservò Conan applaudendo l'amico. "E poi Harry Potter ricorda troppo noi due, vero Pietra?".
"Tre gocce di latte" mormorò Lo Stregatto strizzando un occhietto.

Nel frattempo Malocchio stava annusando una coscia di pollo con quel che gli restava del naso; evidentemente non riconobbe alcuna traccia di veleno, perché strappò via una striscia di carne con i denti, sotto lo sguardo disgustato delle stregatte.
Infine l'ex Auror mostrò a Harry la foto del vecchio Ordine della Fenice, dove c'erano le immagini di molte persone sorridenti e defunte, uccise da Voldemort, inclusi i genitori del giovane mago.
Per Harry fu vero shock: aveva già visto altri ritratti di suo padre e sua madre, e aveva incontrato Codaliscia...ma vederseli sbattere davanti così, quando meno se lo aspettava...non sarebbe piaciuto a nessuno pensò con rabbia.

"Alastor è fatto così" mormorò Conan con un'espressione indecifrabile sul musetto. "Prendere o lasciare".
"Lascio" brontolò Eileen seccamente.
"E' freddo come il ghiaccio, una qualità indispensabile per un cacciatore di maghi oscuri" precisò Pietra. "O mangiar questa finestra o saltar nella minestra, ghghgh!...O era il contrario, miao?".
"Purtroppo noi stregatti non siamo 'giustospaziosi' come gli Occamy " replicò Daisy manifestando una certa avversione alle due alternative. "Altrimenti, sarei tentata di affogarti in un calderone di zuppa di Pungitopo".

                                            

Intanto Harry approfittò di una distrazione di Moody, richiamato da Sirius, per sgattaiolare su per le scale dell'ingresso, oltre le teste impagliate degli Elfi, felice di essere di nuovo solo, ma quando si avvicinò al primo pianerottolo sentì dei rumori. Qualcuno singhiozzava in salotto.
Era la madre di Ron, che prima di andare a dormire, era andata a cacciare un Molliccio da un armadio.
Purtroppo, Molly non era riuscita a immaginarsi qualcosa di divertente.
Di conseguenza, l'incantesimo 'Riddikulus' era miseramente fallito, e il Molliccio aveva avuto il sopravvento sulla strega.
La signora Weasley stava osservando le sue paure: i familiari si erano materializzati morti davanti a lei, uno dopo l'altro, e infine il corpo privo di vita di Harry.
Fu Lupin a precipitarsi per primo nel salotto e a porre fine a quella macabra sfilata, eliminando il Molliccio e confortando la signora Weasley.
Era difficile immaginarsi situazioni tali da mettere in ridicolo un Molliccio, quando il primo pensiero andava alla propria famiglia e a Voldemort, desideroso di sterminarla.

Venuti a conoscenza dell'accaduto, Pietra, Conan, Eileen, e Daisy ebbero modo di ricordarsi le loro prime esperienze con i Mollicci.
A Pietra appariva il primo frigorifero regalatogli da Daisy per i risultati del suo G.U.F.O. felino, ma a differenza dell'originale, era sempre orrendamente vuoto: la prima volta era quasi svenuto durante la lezione, mentre al secondo tentativo trasformò il Molliccio in una salsiccia gigante.
Fu schiantato dal suo insegnante pochi secondi prima che tentasse di morderla.
Diversamente Conan vedeva i Mollicci trasformarsi in ratti invincibili, desiderosi di divorarlo, feroci come un drago Ungaro Spinato.
Grazie alla sua fervida immaginazione, poi, gli faceva indossare indossare i vestiti della McGranitt, suscitando le ire della stessa insegnante.
Invece, Eileen e Daisy avevano visioni simili a quelle di Molly.
A Eileen spuntava Conan disteso a terra, con la scritta sul petto 'Zerbino modello Welcome di Tu-Sai-Chi'.
Invece a Daisy, chissà perché, si affacciava dall'armadio Minerva McGranitt, la bacchetta alzata sporca di sangue in una mano, e un borsellino vuoto nell'altra, che cercava Pietra per riavere i galeoni rubati e dargli il colpo di grazia.
Entrambe avevano eliminato i Mollicci trasformandoli rispettivamente in Conan e Pietra con enormi ciuffi di pelo bianco davanti agli occhi, che ricordavano la folta testolina di un magnifico cane 'Bobtail'.

Poco dopo, Harry chiuse la porta della propria stanza per andare a dormire; vedeva ancora i suoi genitori sorridergli nella vecchia foto strappata, ignari che le loro vite, come quelle di molti intorno a loro, si avvicinavano alla fine.
Non pensava che Molly fosse una sciocca, e l'immagine del Molliccio che si spacciava per il cadavere di ogni membro della famiglia Weasley continuava a balenargli davanti agli occhi.

Senza alcun preavviso, la cicatrice sulla fronte gli bruciò di nuovo e il suo stomaco si contorse orribilmente.

"Piantala" disse deciso, strofinandosi la cicatrice mentre il dolore si affievoliva.
"E' il primo segnale di follia, parlare con la tua testa" osservò una voce maligna dal quadro vuoto sulla parete.

Harry la ignorò. Si sentiva più vecchio che mai e gli parve straordinario che meno di un'ora prima si fosse preoccupato di un negozio di scherzi e di una spilla da Prefetto, poi si addormentò profondamente.

"E' il primo segnale di follia fare un commento simile al mio amico Harry Potter" miagolò sottovoce Pietra appena apparso davanti al quadro, sfoderando a pochi millimetri dalla tela gli artigli scintillanti, riflettenti la luce lunare di una finestra.
"Da quelli non ti salva neanche l'Incantesimo di Adesione Permanente della Signora Black, proprio quello che ti tiene appiccicato alla parete" aggiunse Conan al suo fianco.
"Sissi...prima o poi, la follia ti condurrà al cestino magico della spazzatura" intervenne Daisy, gli occhi a fessura. "Ti inghiottirà e...".
"...E farà un grosso rutto per digerirti, poi sarà tutto finito" concluse Eileen digrignando i denti.
"Pro-prometto di non fare più commenti spiacevoli al Si-signor Potter" replicò il personaggio nel quadro impaurito iniziando a farfugliare. "Ho sba-sbagliato...se mi concedete un'altra...con il vostro...".
"Mieworrr...ecco i primi segnali di ravvrdimento e guarigione: riconoscere i propri errori davanti a un probiviro miagolante come me" lo interruppe Pietra ritraendo gli artigli, gli occhi venati e lacrimanti dal sonno.
"Probiviro miagolante, figuriamoci!" esclamò Daisy stizzita.
"Ora non esageriamo!" aggiunse Eileen seccamente. "E' una parola che ben si adatta solo agli umani onesti, ad autorità morali come Albus Silente".
"Non c'è cuccia più morbida di una coscienza tranquilla, notte, notte!" risposero in coro Pietra e Conan prima di sgattaiolare a ronfare in soffitta.

                                        

Harry passò una notte inquieta, sognando di nuovo di camminare lungo un corridoio che finiva su una porta chiusa a chiave. Si svegliò all'improvviso con la cicatrice che gli prudeva.
Era tardi, e Molly Weasley era molto preoccupata di perdere il treno.
Così Ron era stato costretto a svegliarlo per evitare di far agitare sua madre più quanto non lo fosse già.

Sotto scorta, Potter raggiunse la stazione di King's Cross a piedi in venti minuti, riunendosi poco dopo con gli amici al binario nove e tre quarti.
Nonostante il parere contrario di Silente, anche Sirius lo aveva seguito zampettando fino all'Espresso per Hogwarts, e non si dette pace fino a che fu in grado di inseguire il treno che iniziava a prendere velocità.
Tuttavia, sebbene non avesse potuto montare insieme al suo figlioccio, Black si rese conto che il ragazzo era in buone 'zampe'.
Infatti, da un finestrino del treno in corsa, aveva visto apparire e scomparire i musetti di quattro felini famigerati, uno dei quali aveva perfino trovato il tempo di fargli la linguaccia.

Di fatto, se i Mangiamorte avessero tentato di impossessarsi dell'Espresso per Hogwarts per rapire Harry, gli stregatti sarebbero stati compresi nel furto.

"Per i seguaci di Lord Voldemort sarebbe come ritrovarsi all'improvviso un ibrido tra un Tranello del Diavolo e una Tentacula Velenosa nelle mutande" pensò Sirius immaginandosi la scena, mentre il treno stava scomparendo dietro una curva.

In attesa che Ron e Hermione assolvessero i propri doveri di Prefetti, Harry, Ginny e Neville trovarono posto in uno scompartimento in fondo al treno, occupato da una solitaria studentessa di Corvonero, Luna Lovegood, la figlia del direttore della rivista intitolata 'Il Cavillo'.

"Hai passato una bella estate, Luna?" le chiese Ginny.
"Si" rispose lei in tono sognante, senza togliere gli occhi di dosso a Harry. "Si, è stata abbastanza piacevole, sai. Tu sei Harry Potter" aggiunse.
"Lo so" disse Harry.
Neville ridacchiò. Luna puntò su di lui gli occhi pallidi.
"E non so chi tu sei".
"Nessuno" rispose Neville in fretta.
"No che non sei nessuno" disse Ginny, secca. "Neville Paciock...Luna Lovegood. Luna è del mio anno, ma è di Corvonero".
"Un ingegno smisurato per il mago è dono grato" canticchiò Luna.

Nel frattempo, per i membri dell'Ordine di Gattaca non era stato magicamente difficile intrufolarsi nel baule di Neville per ascoltare la conversazione.

"Miao...se il fumo delle sigarette uccide, la puzza dei calzini di Paciock ti condanna a una lunga agonia" brontolò Conan incupito. "Non potevamo scegliere un altro bagaglio?".
"Sempre a lamentarti!"  mormorò Eileen socchiudendo il coperchio del baule. "Pensa piuttosto alla povera Luna, presa in giro da tutti".
"Avete appena sentito il tenore della risposta di Harry Potter" rincarò la dose Daisy con un'espressione furiosa. "Comincio a pensare che Sev non abbia tutti i torti".
"A mio miagoloso parere, Luna Lovegood è la ragazza che assomiglia di più alla specie degli stregatti, sia per il comportamento bizzarro, sia come modo di pensare" osservò Pietra mentre mangiava un panino con la frittata di Neville. "E'...come dire...'diversamente umana'!".
"E' vero! Ma assomiglia di più a voi" sibilò Daisy lanciando uno sguardo d'intesa alla sua amica. "Anche tu e Conan leggete i giornali con la copertina al contrario".
"Solo quando siamo capovolti, eh, eh, eh!" precisò Conan ridacchiando.

Il viaggio proseguì tranquillo, senza nessun assalto da parte dei Mangiamorte, e Conan e Pietra ne approfittarono per pigrare a turno.
Solo Neville fece temere il peggio stuzzicando con la punta di una piuma una rarissima pianta, la Mimbulus Mimbletonia, allo scopo di far conoscere il suo fantastico meccanismo difensivo: gli schizzi di puzzalinfa.
Dopo circa un'ora dalla partenza Ron e Hermione fecero finalmente ritorno nello scompartimento, reduci da una noiosa riunione con i Capi Scuola.
Ron cominciava già a pregustare i momenti in cui avrebbe punito Tiger e Goyle, ma non poté esimersi dal comunicare a Harry la notizia più brutta della giornata: Draco Malfoy e Patsy Parkinson avevano ricevuto l'incarico di Prefetti per la Casa di Serpeverde.
E finalmente, poco prima dell'arrivo a Hogsmeade, Draco, Tiger e Goyle fecero l'immancabile visita ai grifondoro.
D'altra parte, i propositi di Draco per l'anno scolastico avvenire non erano poi così diversi da quelli di Ron, e non mancò di manifestarli.

"Che cosa c'è?" chiese Harry in tono aggressivo prima che Malfoy potesse aprir bocca.
"Sii educato, Potter, o dovrò metterti in castigo rispose il giovane serpeverde. "Vedi, io, a differenza di te, sono stato scelto come Prefetto, il che significa che io, a differenza di te, ho il potere di infliggere punizioni".
"Si" disse Harry, "ma tu, a differenza di me, sei un idiota, quindi esci, lasciaci in pace".
Ron, Hermione, Ginny e Neville risero. Malfoy fece un sorrisetto.
"Dimmi, che cosa si prova a essere secondi a Weasley, Potter?" chiese Draco.
"Taci, Malfoy" intervenne Hermione in tono asciutto.
"A quanto pare ho toccato un nervo scoperto" continuò Malfoy con un ghigno. "Bé, stai attento, Potter, perché io ti starò addosso come un segugio aspettando che tu faccia un passo falso".
"Fuori!" urlò Hermione alzandosi.

Sogghignando Malfoy scoccò a Harry un ultimo sguardo maligno e se ne andò, con Tiger e Goyle che si trascinavano alle sue spalle.

"Per quanto riguarda le punizioni, miao, Ron e Draco la pensano alla stessa maniera" osservò Daisy scuotendo la testa. "Quindi, si potrebbe prevedere che nessuno dei due oserà infliggere punizioni al gruppo avversario per paura di rappresaglie".
"A meno che uno stregatto travestito da Malfoy o da Weasley non dia inizio alla guerra scrivendo biglietti di punizione, ghghgh!" ridacchiò Lo Stregatto risvegliato dall'urlo di Hermione.
"Che idea meravigliosa!" commentò Conan entusiasta. "E io che quest'anno pensavo di annoiarmi".
"Il primo di voi due, che si azzarda a fare uno scherzo del genere, sarà incollato come un quadro nel corridoio di Casa Black, a faccia in giù e per la coda" miagolò Daisy senza usare mezze misure.
"Il secondo anche" concluse eileen annuendo malignamente. "Uno sarà appeso alla destra e l'altro alla sinistra del ritratto della Signora Black, siete avvisati!".

Udite quelle parole, Pietra e Conan fecero spuntare sopra le loro testoline due aureole dorate, sfoggiando un falso sorrisetto di circostanza, simile a quello visto stampato sulla bocca di Draco Malfoy prima che lasciasse lo scompartimento.

                                 

Giunti alla stazione di Hogsmeade, in assenza di Hagrid, Harry e i suoi amici percorsero la strada buia che conduceva appena fuori dal piccolo paese, dove erano attesi da un centinaio di carrozze senza cavallo.
Quest'ultime portavano sempre al castello gli studenti dal secondo anno in su.
Harry diede loro una rapida occhiata, si voltò per avvistare Ron e Hermione, poi tornò a guardare stupito. Quelle carrozze non erano senza cavalli.
C'erano delle creature tra le stanghe. Se avesse dovuto dar loro un nome, probabilmente li avrebbe definiti cavalli, eppure avevano qualcosa di rettile.
Erano completamente privi di carne, i manti neri aderivano allo scheletro, ed erano dotati di ali nere come quelle di un grosso pipistrello.
Inoltre, avevano teste di drago, con occhi senza pupille bianchi e sgranati.

Ben Presto Harry si rese conto che soltanto lui e Luna riuscivano a vedere quelle strane creature equine e, per evitare di alimentare dubbi sulla sua sanità mentale, decise di non insistere sull'argomento con Ron, fermamente convinto che le carrozze si trainassero magicamente da sole.

"Stai tranquillo" gli disse la voce sognante di Luna. "Non stai impazzendo. Li vedo anch'io".
"Davvero?" chiese Harry disperato voltandosi verso di lei.
"Oh, si" confermò Luna. "Li vedo dal primo giorno che vengo qui. Hanno sempre tirato le carrozze. Non preoccuparti. Sei sano di mente quanto me".
Con un vago sorriso salì dietro Ron nell'aria stantia della carrozza. Non rassicurato del tutto, Harry la seguì.

"Ha assistito alla morte di Cedric Diggory, non c'è dubbio!" miagolò Eileen seduta sopra uno dei Thestral.
"Ed è abbastanza maturo da comprenderne il significato emotivo" precisò Daisy, che si era accomodata dietro di lei. "La perdita di un amico è causa sufficiente...".
"Alcune perdite, sebbene sottovalutate, sono sempre causa di avvistamento di Thestral" osservò Conan guardando lo Stregatto in tralice.
"E' vero, miao!...Anch'io ho visto il primo Thestral quando ero studente" confermò Pietra con un tono di voce triste. "Avvenne dopo che uno spiedino gigante di rosticciana, inviatomi dai miei genitori, sgusciò fuori dal mio panino precipitando rovinosamente dal balcone della Torre di Astronomia".
"Un momento!...Non si era trattato di un essere vivente, ma di carne cotta alla griglia!" obiettò Eileen sospirando. "Sei sicuro di quello che miagoli?".
"Ha ragione Eileen!...Non hai mica visto uccidere un maialino" aggiunse Daisy, chiedendosi come certe cose potevano capitare solo al suo amato felino.
"Ma non l'ho più ritrovata, sigh-miao!" esclamò Pietra, una lacrimuccia scendeva e risaliva da una delle sue palpebre, quasi fosse trattenuta da un filo elastico. "Mi era stata donata con tanto Amore!".
"E pertanto...era stata comunque una grave perdita" concluse Conan dando una pacca sulle spalle al suo amico. "Il mio sensibilissimo amico ne aveva subito compreso il significato emotivo".
"Dev'essere una caratteristica della nostra specie felina" mormorò Eileen dubbiosa. "In fondo siamo diversi dagli umani. Magari vediamo i Thestral attraverso esperienze differenti, oppure...".
"...E' una caratteristica unica di Pietra" la interruppe Daisy sospirando. "Senza se e senza miao!".
















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