Libro 5: capitolo 8: Infiltrati nella giuria (post suscettibile di revisione grafica da parte di Eileen)




Liberamente ispirata a Harry Potter e L'Ordine della Fenice, capitolo 8: L'udienza.











Harry boccheggiò.


Non poté farne a meno: non solo aveva già visto quella vasta segreta esaminando un ricordo di Silente dentro il Pensatoio, ma c'era già stato, proprio nell'occasione della famosa condanna all'ergastolo dei Lestrange ad Azkaban.
Una voce fredda risuonò nell'aula.
"Sei in ritardo".
"Mi dispiace" disse Harry nervosamente. "Io...io non sapevo che l'orario era stato cambiato".
"Non per colpa del Wizengamot" ribatté la voce. "Ti è stato mandato un gufo questa mattina. Siediti al tuo posto".

Il giovane grifondoro si sedette cautamente sull'orlo della sedia al centro della stanza, mentre le catene dei braccioli tintinnarono minacciosamente, ma non lo legarono.
Davanti a lui, c'erano una cinquantina di persone vestite di color prugna con una 'W' d'argento dal ricamo elaborato sul lato sinistro, e tutte lo fissavano dall'alto al basso, alcune con espressioni molto severe, altre con sguardi di sincera curiosità.
Tra i giudici, però, due uomini anziani sorrisero maliziosamente, la bocca completamente spalancata; gli ricordarono subito degli 'stregatti' sogghignanti in versione umana.

E finalmente il ragazzo comprese uno dei più famosi modi di dire dell'Inghilterra: "Quella persona sorride come un gatto del Cheshire".

A Harry dettero l'impressione di stare per addormentarsi da un momento all'altro.
Uno di loro sbadigliava stiracchiandosi ignobilmente, come se l'udienza lo annoiasse, l'altro si toglieva cerume dagli orecchi pulendosi le dita alle maniche toga senza alcun riguardo.

"Se almeno i miei amici umani e felini fossero qui...mi sento solo come...un cane" pensò Harry continuando a fissare quei maghi con sincera curiosità.

Poi uno dei due Giudici gli fece una rapidissima linguaccia, un comportamento così idiota da far invidia a Pix.
Invece l'uomo accanto gli strizzò prima lentamente un occhio e poi l'alto più volte, poi entrambi, anche in via alternata, quasi avesse un tic nervoso incontrollabile.
Alla fine lo strano giudice si tolse disinvoltamente una cispa, pulendosi il polpastrello sulla toga di un collega della fila sottostante.
Questo era veramente troppo.
La mente del ragazzo elaborò diverse ipotesi, ma alla fine ne rimase solo una.

"Non posso crederci, sono riusciti a infiltrarsi nella Giuria..." mormorò Harry fra sé e sé, ripensando a quante volte gli stregatti lo avevano amabilmente ingannato in passato facendosi passare per Newt Scamander e Porpentina Goldstein.

Di seguito, un'altra coppia di giudici, due donne accanto a loro, si limitarono a salutarlo con sobri movimenti femminei delle mani, che ricordavano un'elegante zampetta felina.

"Perfino le stregatte..." sussurrò il ragazzo meravigliato. "E Silente dove sarà?".

                                 

Al centro della fila davanti sedeva Cornelius Caramell, mentre, all'estremità della prima panca, Percy Weasley ricopriva l'incarico di Scrivano della Corte.
Una vasta strega dalla mascella quadrata con i capelli grigi molto corti sedeva alla sinistra del Ministro; portava un monocolo e aveva l'aria ostile.
Alla destra di Caramell, invece, c'era un'altra strega, ma era seduta così indietro sulla panca che il suo volto rimaneva in ombra.
Compiute le formalità di rito, annotati la data dell'udienza nonché i nomi degli inquisitori nel verbale, una voce pacata alle spalle di Harry annunciò l'arrivo del Preside di Hogwarts.

"Testimone per la difesa: Albus, Percival, Wulfric, Brian, Silente" disse l'ex Stregone Capo del Wizengamot ignorando Harry.

Il ragazzo si voltò così in fretta da farsi male al collo. I membri del Wizengamot borbottarono.
Gli occhi di tutti ora fissavano Silente.
Alcuni sembravano seccati; altri un po' spaventati; due anziane streghe nella fila dietro, tuttavia, levarono la mano e salutarono in segno di benvenuto.

"Chi non vorrebbe un difensore come l'Ex Stregone Capo del Wizengamot, Randolph?" sussurrò Annie ad un orecchio dello Stregatto, mentre il professore e il Ministro stavano parlando serenamente di messaggi e gufi persi. "Ragazzo fortunato!...Osserva la faccia del Ministro".
"Sissi...valeva la pena di alzarsi presto stamattina, solo per vedere quell'espressione sgomenta, ghghgh!" rispose il falso Randolph dispensando un'altra linguaccia a Harry. "A proposito, avrei un favore da chiederti, dolce Annie".
"Quello che vuoi, tesoro" rispose la strega ammirando la poltrona di chintz fatta apparire dall'anziano Preside per sedersi vicino allo studente.
"Desidero far conoscere la tua affettuosa canina dobermann a Cornelius. Puoi prestarmi Poppy più tardi?" domandò Pietra-Randolph lanciando uno sguardo furtivo a Conan. "Sua moglie sta cercando un animale 'babbano' da guardia perché è stata bocciata all'esame per il patentino per i Crup: niente licenza niente adozione, ghghgh!".
"Ovviamente, non vuol farlo sapere al marito" precisò Conan-Welby in supporto. "Il suo piano è fargli conoscere una specie canina 'alternativa'...".
"Ma certo, contate sulla mia discrezione" replicò Annie accarezzando Pietra-Randolph sotto lo sguardo inferocito della Stregatta Daisy-Hopkins.
"E dove gli farai la sorpresa, Pietr...ehm...Randolph?" chiese Eileen-Wells con un'espressione leggermente irritata.
"Nel suo Ufficio, naturalmente!" precisò lo Stregatto sogghignando. "A Poppy piacciono i pantaloni dei Ministri ben stirati, Annie?".
"Li adora, quasi quanto la stoffa delle loro poltrone" concluse la strega ridacchiando quasi quanto Pietra. "Ora...un attimo di attenzione. Ascoltiamo la lettura dell'imputazione!".

Il Wizengamot stava ancora borbottando e si agitava irrequieto; solo quando Caramell parlò di nuovo, maghi e streghe si calmarono, compresi Pietra, Conan, Eileen e Daisy.

Intanto, uno strano libro si mosse quasi impercettibilmente sopra il banco di Percy in direzione del Ministro, ma nessuno ci fece caso.
Era proprio lui, il Libro Stregatto degli Stregatti 'in incognito' e trasfigurato in un libro di diritto magico.

In evidente stato di agitazione, il Ministro sfilò un foglio di pergamena dalla pila che aveva davanti, trasse un profondo respiro e lesse le accuse all'imputato.

"Avete sentito..." mormorò Annie eccitata. "Quel piccoletto sa produrre un Incanto Patronus".
"Potter è precoce in tutto" commentò Daisy-Hopkins con una punta malcelata di orgoglio. "Sta già partecipando a processi criminali minorili alla sua tenera età, potrebbe battere Pietra".
"Chi è Pietra?" chiese Annie distrattamente.
"Un amico di Harry Potter" mormorò Eileen-Wells tentando di rimediare.
"Oh Bé...quando ero studente, al primo anno, svuotavo i frigoriferi con e senza magia, ghghgh!" aggiunse Pietra-Randolph impettito. "A volte, li trasfiguravo in lavatrici per far dispetto ai Babbani: il risultato era un meraviglioso bucato profumato di gorgonzola e mortadella".
"Il vero problema erano i cubetti di ghiaccio" precisò Daisy-Hopkins sospirando. "Un rumore infernale durante la centrifuga!...E' evidente che la sua stramba trasfigurazione lasciava molto a desiderare".
"Tuttavia, appurato che la magia di Potter è stata eseguita 'in presenza del cugino Babbano', si dovrebbe essere consapevoli della grave offesa implicitamente arrecata al mondo non magico" brontolò Conan-Welby riportando l'attenzione sulle accuse enunciate da Caramell. "Quello che intendo miag...dire è che gli altri Babbani non meritano di essere assimilati al caso umano Dudley Dursley".
"E tu come fai a sapere che l'evento magico è avvenuto davanti a suo cugino?" chiese Annie insospettita.
"Ehm...me lo ha detto la moglie di Cornelius la settimana scorsa, in un momento di estrema e delicata riservatezza..." mentì Scintillo accorgendosi di aver parlato troppo. "Possiamo sempre contare sulla tua discrezione, vero Annie?".
"Oh Welby ragazzaccio, confondi ancora l'intimità di una coppia con la sua riservatezza? Sei proprio imbarazzante, incorreggibile!" sibilò la strega con un'espressione contrariata. "Sapere che, alla tua veneranda età, hai di nuovo avventure con donne sposate..." .
"Veramente...l'unica cosa imbarazzante è il nome del marito, che illustra un vero programma politico di coppia, e un presagio" disse sottovoce Eileen-Wells sogghignando. "Cornelius!".

                                       

Intanto, l'interrogatorio di Harry procedeva in modo ordinato con la sua formale identificazione e la conferma particolareggiata di tutti i fatti esposti sulle pergamene processuali.
A tal riguardo, Caramell non permetteva mai al ragazzo di pronunciare una parola in più del dovuto, interrompendolo ad arte con domande a raffica.
Ma la stessa Madama Amelia Bones, la strega con il monocolo alla sinistra di Caramell, rimasta affascinata dalla creazione di un Patronus corporeo con forma ben definita da parte di un quindicenne, fu costretta ad ammettere che la magia del ragazzo era stata 'davvero notevole'.

"La questione non è quanto notevole sia stata la magia" disse Caramell con voce stizzita. "In effetti, più è impressionante peggio è, direi, dal momento che il ragazzo l'ha compiuta davanti agli occhi di un Babbano".

Coloro che prima erano accigliati mormorarono in segno di assenso, ma fu la vista dell'ossequioso breve cenno di Percy che spinse Harry a parlare, introducendo nel processo un fatto nuovo e clamoroso.

"L'ho fatto per i Dissennatori!" esclamò prima che qualcuno potesse interromperlo di nuovo.

"C'è perfino una testimone, una certa Signora Figg" disse Pietra-Randolph facendosi sfuggire altre informazioni che non erano ancora note agli altri membri della Giuria."E' una Maganò che abita a Little Whinging vicino...".
"E tu come fai sapere che esiste una testimone?" chiese Annie meravigliata.
"Ehm...ero uscito a comprare cibo per gatti e ho incontrato Arabella Figg vicino al vicolo che unisce Magnolia Crescent a Wisteria Walk, proprio lo scorso due di agosto, verso le ventuno" disse Pietra facendo ricorso a tutta la sua fantasia e tenendosi sul vago. "In effetti, un minuto prima dell'incontro tra Potter e i Dissennatori...peccato averlo perso".
"Che diavolo ci facevi a Little Whinging?" domandò la donna divorata dalla curiosità.
"Hanno i migliori croccantini al pollo d'Inghilterra".
"Ma tu non hai un gatto, Randolph"
"Li uso come ingredienti per una speciale pozione miagolante curativa della tonsillite" concluse lo Stregatto con un tono di voce serio. "Pare che miagolare faccia bene alle corde vocali, e curi le infiammazioni".

Nel frattempo il processo era proseguito, e le domande sui Dissennatori proposte da Amelia Bones si erano alternate alle velate accuse al ragazzo di dichiarare il falso avanzate da Caramell.

"Non sto mentendo!" gridò Harry, sovrastando un'altra esplosione di borbottii della Corte. "Ce n'erano due, che venivano dalle due imboccature del vicolo, è diventato tutto buio e freddo e mio cugino li ha sentiti ed è scappato...".
"Basta, basta!" intervenne Caramell indignato, sapendo bene che nessun Babbano è in grado di vedere un Dissennatore. "Sono spiacente di interrompere quella che sono certo sarebbe stata una storia assai ben costruita...".

Silente si schiarì la voce. Sul Wizengamot cadde di nuovo il silenzio.

"In effetti abbiamo un testimone della presenza di Dissennatori in quel vicolo" disse l'anziano Preside. "A parte Dudley Dursley, voglio dire".
Il volto grassoccio di Caramell parve afflosciarsi, come se qualcuno l'avesse sgonfiato.

Una tenue luce del 'flash' di una macchina fotografica magica lampeggiò dai banchi laterali superiori, seguito da un suono di ricarica simile a un flebile rutto, ma Caramell era troppo impegnato a discutere con Silente per lasciarsi distrarre da comportamenti inopportuni.

"Ammirate la foto che immortala il nostro Cornelius, il mento in caduta libera come la sua poltrona" disse Conan-Welby mentre studiava i particolari dinamici dello scatto. "Che ve ne pare?...Sembra paracadutismo orbitale, eh, eh, eh!".
"Un capolavoro!" esclamò Pietra sogghignando. "Hai colto...l'attimo ruggente...o era fuggente?".
"Sembra il musetto, ehm...la faccia di Randolph quando apre un frigorifero e lo trova vuoto" commentò Eileen-Wells indicando Pietra.
"Sai Annie, il tuo 'tesoro' Radolph è sempre a bocca aperta" sibilò Daisy-Hopkins con gli occhi a fessura. "Forse sono i processi a mettergli fame..."
"Fame di giustizia! " protestò Pietra indignato, nascondendo meglio il pancino umano sotto la toga. "Potter è innocente!...E anch'io".
"Sei peggio di un goloso stregatto, eh!" aggiunse la strega pizzicando la guancia alla sua vecchia fiamma. "Dev'essere un effetto collaterale di quella pozione miagolante per le tonsille, ma passerà".
"Hai mai visto uno stregatto dal in carne, pelo e ossa?" le chiese Pietra-Randolph a bruciapelo.
"No. Solo delle foto sulla Gazzetta del Profeta" ammise Annie dispiaciuta. "Ma oggi hai proprio un ghigno da Gatto del Cheshire".
"Grazie, Annie" le mormorò Pietra-Randolph mandandosi lo sparuto ciuffetto di capelli bianchi all'indietro. "Era quello che volevo sapere, ghghgh!".

                                     

Nel frattempo, Percy Weasley aveva accompagnato dentro l'aula la testimone indicata, una donna dall'aria svitata e spaventata che Silente aveva fatto accomodare sulla poltrona di chinz.

"Nome completo?" chiese Caramell quando la signora Figg si fu appollaiata nervosamente sull'orlo della poltrona.
"Arabella Doren Figg" rispose la testimone con voce tremula.

Le successive domande di Caramell servirono a chiarire che la signora Figg abitava vicino la casa dei Dursley, che era una Maganò, e che, in quanto tale, aveva la capacità di vedere i Dissennatori.

"Molto bene" disse il Ministro, distaccato. "Qual'è la sua versione?".
"Ero uscita a comprare del cibo per gatti al negozio all'angolo in fondo a Wisteria Walk, erano circa le nove, la sera del due agosto" borbottò la signora Figg subito, come se avesse imparato a memoria quello che stava dicendo, "quando ho sentito un rumore nel vicolo che unisce Magnolia Crescent a Wisteria Walk. Mi sono avvicinata all'imbocco del vicolo e ho visto dei Dissennatori che correvano...".
"Che correvano?" intervenne Madama Bones in tono aspro. "I Dissennatori non corrono, scivolano".
"Era quello che intendevo dire" aggiunse in fretta la signora Figg, e macchie rosse le apparvero sulle guance avvizzite. "Che scivolavano lungo il vicolo verso quelli che sembravano due ragazzi".
"Che aspetto avevano?" stringendo gli occhi tanto che l'orlo del monocolo scomparve nella carne.
"Bé, uno era molto grosso e l'altro molto magro...".

"Ovviamente...non eravamo noi" osservò Pietra-Randolph scuotendo la testa.
"Decisamente no" confermò Conan-Welby. "La parola 'magro' è caduta in disuso nel linguaggio della nostra specie dopo che siamo nati".
"Parlate per voi!" protestarono in coro Eileen-Wells e Daisy-Hopkins.
"Bé, oggi siete proprio dei mattacchioni" commentò Annie sempre più divertita.

"No, no" disse Madama Bones impaziente. "I Dissennatori, li descriva".
"Oh" mormorò la Signora Figg mentre il rossore le si propagava al collo. "Erano grossi, grossi, e portavano il mantello".

"A maggior ragione non potevamo essere noi" mormorò lo Stregatto con convinzione. "Travestiti da Dissennatori all'ora di cena?...Quando mai!".
"Decisamente no" ribadì Scintillo annuendo. "Erano precisamente le ventuno e ventitre, l'ora del secondo dessert!".
"Si, una prova legale schiacciante della vostra assenza, eh!" brontolò Daisy-Hopkins lanciando uno sguardo d'intesa a Eileen. "Ma...".
"...Valida solo per loro due" concluse Eileen-Wells scuotendo la testa con aria rassegnata.
"Insomma, non siete mica voi gli imputati!" obiettò Annie allargando le braccia. "Si può sapere cosa vi prende?".
"Ah...oh, ehm...ci danno sempre colpa di tutto ciò che accade qui, negli uffici Wizengamot" protestò Pietra aggiustandosi i pochi capelli umani rimasti a Randolph. "Ecco la prima regola delle signore Wells e Hopkins: se elimini le cause impossibili, quelle che rimangono, per quanto improbabili, si chiamano Randolph e Welby!".
A quel punto, Annie fece uno sforzo incredibile per trattenere una grassa risata.

Dopo una breve pausa di silenzio, che rifletteva la temporanea delusione della giuria per lo scarso contenuto di quella prima descrizione dei Dissennatori, il processo riprese.

"Grossi, e portavano il mantello" ripeté Madama Bones gelida e Caramell sbuffò beffardo. "Capisco, nient'altro?".
"Si" disse la signora Figg. "Li ho sentiti. Tutto è diventato freddo, ed era una sera molto calda d'estate, sapete. E mi sono sentita...come se tutta la felicità fosse sparita dal mondo...e ho ricordato...cose terribili...".
"Che cosa hanno fatto i Dissennatori?" chiese Madama Bones, e Harry provò un moto di speranza.

"Hanno aggredito i ragazzi" disse la signora Figg con voce più forte e sicura, mentre il rossore le defluiva dal volto. "Uno di loro era caduto. L'altro indietreggiava, cercando di respingere il Dissennatore. Era Harry. Ha provato due volte ma ha fatto solo del vapore d'argento. Al terzo tentativo, ha prodotto un Patronus, che ha cacciato il primo Dissennatore, e poi, su esortazione di Harry, ha cacciato il secondo da suo cugino. E questo...è quel che è successo" concluse la signora Figg debolmente.
Madama Bones guardò la signora Figg in silenzio. Caramell non la guardava affatto, ma giocherellava con le sue carte.
Invece Pietra lanciò un minuscolo aeroplanino di carta costruito da Conan, che sfortunatamente entrò in collisione con la nuca di Percy, troppo impegnato a scrivere il verbale per voltarsi.

Infine, il Ministro alzò gli occhi e chiese in tono piuttosto aggressivo: "Questo è ciò che ha visto, vero?".
"Questo è quel che è successo" ripeté la signora Figg.
"Molto bene" disse Caramell. "Può andare".

                                     

Mentre il Presidente del Wizengamot commentava insieme a Madama Bones la credibilità e l'attendibilità della deposizione testimoniale, gli stregatti sorseggiarono un po' di Pozione Polisucco dalle loro fiaschette, al fine di evitare di essere smascherati nel bel mezzo del processo.

"Ti ricordavo astemio, Randolph" disse Annie incuriosita. "Non me ne offri neanche un goccio?".
"E' acqua di scarico di lavatrice babbana contenente un potente anticalcare" mentì Pietra-Randolph, gli occhi che guardavano verso il basso. "Pare che contribuisca a sturare tu sai cosa...si immagini bene...è una grave forma di stitichezza".
"Non mi dire. Vedo che anche Welby, Hopkins e Wells hanno lo stesso problema. Avrete mangiato le stesse cose, suppongo" constatò la strega stupita. "Adesso va meglio, Randolph?".
"Ahimè!...Tutti devono sturarsi qualcosa, prima o poi. E non è detto che sia lo scarico di un lavandino otturato" concluse lo Stregatto socchiudendo gli occhi. "Tutta colpa della mensa del Ministero!".

Di seguito una terribile flatulenza appestò alcuni giudici sgomenti nelle panche laterali a destra, in seconda fila, i quali preferirono mantenere uno stoico contegno silenzioso per non offendere la sensibilità dei colleghi innocenti.
Qualcuno provò l'incantesimo 'Evanesco' per far scomparire più rapidamente la puzza, ma funzionò solo in parte.

"Dissennatori che vagano in un sobborgo babbano e per caso incrociano un mago?" sbuffò Caramell rispondendo ai commenti di Madama Bones. Le probabilità devono essere molto, molto scarse. Nemmeno Bagman avrebbe scommesso...".
"Oh, io penso che nessuno di noi creda che i Dissennatori fossero lì per caso" intervenne Silente in tono leggero.

"Se non è stato per caso" chiese Eileen-Wells sottovoce, "allora, chi è stato a...?"
"A fare la puzzetta?...Io" rispose Pietra-Randolph sottovoce con un tono di voce contrito. "Scusate! Quella maledetta Pozione Polisucco mi centrifuga sempre l'intestino...".
"Ma no, per la barba di Merlino!" lo interruppe Daisy-Hopkins esasperata. "Chi è stato a inviare i Dissennatori!"
"L'alternativa è tra qualcuno che lavora per il Ministero e Voi sapete chi" osservò Conan-Welby seccamente.
"Mio Dio, Randolph, a proposito di cure alternative...cosa mettono i Babbani nelle lavatrici?" chiese Annie ancora stordita dal cattivo odore. "E' stato orribile, quasi l'effetto di un Dissennatore...come se tutti i profumi fossero spariti dal mondo...".
"Hai ragione Annie, perdonami! La prossima volta prenderò in considerazione l'acqua di scarico delle lavastoviglie, oppure l'olio del motore di una Ford Anglia" mormorò Pietra-Randolph abbozzando un blando cenno di scuse. "E mai più brodo di pollo lanciafiamme alla mensa!".

La strega seduta alla destra di Caramell, quella con il volto in ombra, si mosse appena, ma tutti gli altri rimasero immobili e silenziosi.

"E questo cosa vorrebbe dire?" chiese Caramell gelido.
"Vuol dire che io credo che abbiano ricevuto l'ordine di andare laggiù".
"Ci sarebbe traccia nei registri se qualcuno avesse ordinato a due Dissennatori di andare a passeggio a Little Whinging!" abbaiò Caramell.
"Non se i Dissennatori di questi tempi prendono ordini da qualcuno che non è il Ministero della Magia" replicò Silente tranquillo. "Ti ho già esposto le mie opinioni in proposito, Cornelius".
"Si, è vero" rispose Caramell accalorandosi, "e io non ho ragione di credere che le tue opinioni siano altro che sciocchezze, Silente. I Dissennatori stanno al loro posto ad Azkaban e fanno tutto ciò che chiediamo loro di fare".
"Allora" disse Silente sempre calmo ma incalzante, " dobbiamo chiederci perché qualcuno all'interno del Ministero ha ordinato a una coppia di Dissennatori di andare in quel vicolo il due di agosto".

Nel completo silenzio che accolse quelle parole, la strega alla destra di Caramell si chinò in avanti e Harry la vide per la prima volta. Gli ricordò un grosso, pallido rospo.

"E se li avesse mandati Caramell?" domandò Conan-Welby.
"No, no" rispose Eileen-Wells. "E' stata un'idea troppo intelligente, al di fuori dalla sua portata intellettuale".
"E se fosse stato Voi Sapete Chi?" chiese Pietra-Randolph.
"Tu Sai Chi vuole uccidere Harry di persona" osservò Daisy risoluta. "Non permetterebbe mai a un Dissennatore di eliminarlo al suo posto".
"E se Amelia Bones..." iniziò Conan-Welby.
"Non credo proprio!" lo interruppe Eileen. "Non avete visto come è rimasta stupita del Patronus corporeo di Harry?...Se li avesse mandati lei, ne sarebbe già stata informata...e non avrebbe manifestato sorpresa".
"Allora, è stata la McGranitt a dare un appuntamento romantico alle Guardie di Azkaban" disse  Pietra-Randolph ridacchiando. "Di questi tempi i Dissennatori sono gli unici che possono baciarla. Malauguratamente Potter e suo cugino sono passati per quel vicolo prima di lei, e le guardie si sono dovuti accontentare. Lo sapete come sono fatti i Dissennatori, sono di bocca buona, e baciano tutti...".

Eileen e Daisy guardarono Pietra basite, mentre Caramell aveva appena dato la parola alla strega alla sua destra, Madama Dolores Umbridge.

La strega parlò con una voce eccitata, da bambina, acutissima, che colse Harry di sorpresa; si era aspettato un gracidio.

"Sono certa di averla fraintesa, professor Silente" disse con un sorriso lezioso che lasciò freddi i suoi occhioni rotondi. "Che sciocca. Ma per un brevissimo istante mi è parso che lei suggerisse che il Ministero della Magia avrebbe ordinato di aggredire questo ragazzo!".

"Se è per questo, poco tempo fa, la scorta di Caramell tentò di aggredire anche noi" obiettò Conan-Welby. "Ufficialmente fu un'azione per proteggere il Ministro, quando noi volevamo solo parlargli in incognito...".
"Quando mai i Dissennatori non l'hanno desiderato?" mormorò Eileen-Wells scuotendo la testa. "A quelle creature basta una semplice scusa per assalirti".
"Per forza!" obiettò Pietra mormorando. "Gli Stregatti sono gli esseri più felici del mondo, dopo una bella pigrata o un lauto pasto, s'intende".
"In quella occasione, bastò la sola presenza del nostro Fondatore per farli sparire" ricordò Daisy orgogliosamente. "Chissà cosa starà architettando il nostro Magico Libro Felino in questo momento...".

Poi, la Stregatta notò un libro sospetto che si muoveva lentamente sul banco del Ministro.
Si aiutava con minuscole zampette artigliate, che spuntavano e rientravano rapidamente dalla copertina, spostandosi verso una boccetta d'inchiostro.

"E' lui, è lui..." sibilò Daisy agghiacciata. "Violafucsia si è trasfigurato in Manuale di Diritto; è là...a pochi centimetri da Caramell. Per il collare antipulci del gatto di Merlino!".
"Come è intitolato?" chiese Conan-Welby cercando di aguzzare la sua temporanea scarsa vista umana.
"Diritto all'Impronta d'Autore, volume primo" rispose Eileen sistemandosi gli occhiali della Wells sul naso. "Ma cosa importa?".
"Ah, il titolo è fondamentale, ci rivela le sue intenzioni, ghghgh!" disse Pietra argutamente. "Ho l'impressione che il Fondatore desideri fare un piccolo dispettuccio a Cornelius".
"Di quale Fondatore state parlando?" domandò Annie.
"Eh?...Oh, vorrei proporre di chiamare quest'aula con il nome del Fondatore del Ministero della Magia, mia cara" rispose lo Stregatto-Randolph schiarendosi la voce. "Un nome degno del Wizengamot".
"Ah si, ottima idea!" replicò l'anziana donna applaudendo pacatamente. "Non ne posso più di chiamarla Aula Dieci".

Le parole di Dolores Umbridge suscitarono ilarità in alcuni membri del Wizengamot più vicini al pensiero di Caramell, ma la risposta del Preside di Hogwarts non si fece attendere.

"Se è vero che i Dissennatori prendono ordini solo dal Ministero della Magia, e se è anche vero che due Dissennatori hanno aggredito Harry e suo cugino la settimana scorsa, ne consegue logicamente  che qualcuno al Ministero deve aver dato ordine di aggredirli" disse Silente in tono educato. "Naturalmente, questi particolari Dissennatori potrebbero essere fuori controllo dal Ministero...".
"Non ci sono Dissennatori fuori dal controllo del Ministero!" sbottò Caramell, diventato rosso come un mattone.
Silente chinò il capo in un breve inchino.
"Allora sicuramente il Ministero condurrà un'indagine approfondita per scoprire perché due Dissennatori erano così lontani da Azkaban e perché hanno attaccato senza autorizzazione".
"Non sta a te decidere cosa fa o non fa il Ministero della Magia, Silente!" esplose Caramell, ormai di una sfumatura rosso violetto, (simile al pelo degli stregatti).
"Certo che no" convenne Silente in tono mite. "Stavo solo esprimendo la mia fiducia sul fatto che questa faccenda non resterà senza accertamenti".

Guardò Madama Bones, che si riassestò il monocolo e rispose alla sguardo, un po' accigliata.

                                    

"Questo processo si sta rivelando un boomerang per Caramell" disse Eileen sogghignando. "Ora dovrà darsi da fare per fugare ogni dubbio sull'operato del suo Ministero, hi, hi, hi!".
"E se a mandare i Dissennatori fosse stata Dolores?" sussurrò Annie. "La 'risatina argentina' della nostra collega fa venire i brividi come i Dissenatori".

Pietra, Conan, Eileen e Daisy la scrutarono con gli a fessura, quasi fossero stati folgorati da un improvvisa illuminazione.

"Ovviamente, scherzavo, amici miei" aggiunse la strega cercando subito lo sguardo rassicurante del suo Pietra-Randolph. "Non mi sognerei mai di accusare il Sottosegretario Anziano del Ministro.
"Tranquilla, Annie" rispose Daisy-Hopkins lanciando un sguardo d'intesa agli altri. "Ma non hai tutti i torti. Sulla sua risatina insopportabile, intendo dire".

Dopo che il Ministro ebbe finito di ricordare che l'argomento dell'udienza non era il comportamento dei Dissennatori di Azkaban, ma le violazioni di Harry Potter relative al Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni, Silente colse l'occasione per recitare un importante articolo del medesimo atto.

"Certo" disse Silente, "Ma la presenza dei Dissennatori in quel vicolo è di enorme rilevanza. L'art. 7 del Decreto stabilisce che la magia può essere usata davanti a Babbani in circostanze eccezionali, e queste circostanze eccezionali comprendono situazioni che minaccino la vita del mago o della strega stessi, o qualsivoglia strega, mago o Babbano presente al momento del...".
"Conosciamo l'art. 7, grazie mille!" ringhiò Caramell.
"Ma certo" disse Silente ossequioso. "Allora conveniamo che le circostanze in cui Harry ha usato l'Incanto Patronus rientrano precisamente nella categoria che l'articolo sette descrive come eccezionali?".
"Se c'erano dei Dissennatori, cosa di cui dubito".
"L'hai sentito dire da un testimone oculare" ribatté Silente. "Se ancora dubiti della sua sincerità, richiamala, interrogala di nuovo. Sono certo che non farà obiezioni".

Un brusio si levò dai banchi della Giuria, il segnale che le convinzioni di molti giudici stavano cambiando.

"Il Decreto prende in considerazione solo la legittima difesa di streghe, maghi e Babbani" disse Pietra-Randolph ingrugnito. "Perché non sono prese in considerazione le altre creature del mondo Magico?...Questa si chiama discrimiagolazione!".
"Discriminazione!" lo corresse Daisy-Hopkins abbozzando un sorrisetto artefatto. "Randolph scherza sempre, Annie".
"Lo so, lo so, è sempre stato un giocherellone. Ma Quanti pensieri profondi e raffinati, Randolph" commentò Annie annuendo. "Mi piacerebbe molto vederti nelle vesti di 'Stregone Capo del Wizengamot', pronto ad applicare il principio di uguaglianza a tutte le creature magiche, al fine di colmare ogni lacuna del nostro Ordinamento Giuridico".
"Ci manca solo questa" mormorò Daisy-Hopkins alzando gli occhi al cielo. "La bilancia della giustizia pendente dalle sue zampe...".
"Ci sarebbero solo processi per 'maltrattamento di felini' e 'Lesioni da mancata pigrata' " aggiunse Eileen-Wells mettendosi le mani nei i capelli.
"E la prima imputata condannata sarebbe la McGranitt, eh, eh, eh!" sogghignò Conan-Welby.
"Conosco la professoressa Minerva McGranitt" disse Annie sorridente. "Insegna Trasfigurazioni a Hogwarts se non sbaglio. Una brava insegnante...e un Animagus felino registrato".

Per un attimo, il volto di Pietra-Randoloph assunse lo stesso colorito di Caramell, poi si limitò ad annuire torvo arricciando le labbra.

"Io...che...non" inveì Caramell, trafficando con i documenti che aveva davanti. "E'...voglio chiudere oggi Silente!".
"Ma naturalmente non ti importerà quante volte interroghi un testimone, pur di evitare un grave errore giudiziario!" disse Silente.
"Un grave errore i miei stivali!" urlò Caramell con la voce al massimo volume, elencando poi tutte le malefatte extra-scolastiche di Potter compiute negli anni precedenti.

Mentre Harry e il Preside cercavano di proporre le migliori spiegazioni di circostanza, il Mago Stregatto Violafucsia, sempre trasfigurato in libro di diritto, aveva ormai raggiunto la boccetta d'inchiostro senza che nessuno se ne accorgesse.
Ad un certo punto, approfittando del rumore causato da un pugno pestato sul banco da Caramell, il dispettoso Fondatore assestò un rapido colpo laterale con una zampetta alla boccetta rovesciando il contenuto sulla toga e sui vestiti del Presidente della Corte.
In un batter d'occhio, l'inchiostro si riversò sopra le pergamene processuali e la toga del Ministro.
In effetti, il povero Cornelius dovette ricorrere a tutta la sua forza d'animo per non lanciare imprecazioni inopportune.

"E non ho nemmeno cominciato a raccontare quello che combina a scuola!" sbottò Caramell dopo aver ricordato, tra gli altri, l'episodio della Zia Margie gonfiata.
"Ma poiché il Ministero non ha l'autorità di punire gli studenti di Hogwarts per infrazioni commesse a scuola, il comportamento di Harry lassù non è rilevante per questa udienza" disse Silente, educato come sempre, ma ora con una punta di freddezza.
"Oho!" sbottò Caramell. "Quello che fa a scuola non sono affari nostri, eh? La pensi così?".
"Il Ministero non ha il potere di espellere gli studenti da Hogwarts, Cornelius, come ti ho ricordato la sera del due agosto" disse Silente. "Né ha il diritto di confiscare bacchette finché le accuse non sono state pienamente provate, come ti ho ricordato sempre la sera del due agosto. Nella tua ammirevole fretta di assicurare che le leggi siano rispettate, pare che, certamente senza volerlo, tu stesso ne abbia trascura qualcuna".

 "Allora...come insegnanti, potremmo chiedere di espellere Potter, ghghgh!" ridacchiò Pietra-Randolph.
"Per quale motivo non ci abbiamo pensato prima?" chiese Conan-Welby sbadigliando sguaiatamente.
"Perché Silente espellerebbe prima voi del ragazzo" replicò Daisy-Hopkins, gli occhi socchiusi.
"E inoltre, perché noi non esistiamo a livello ufficiale" aggiunse Eileen-Wells. "Non possiamo neanche togliere i punti alle quattro Case conosciute".
"Che cosa significa che non esistete a livello a ufficiale?" chiese Annie incuriosita. "Siamo Giudici del Wizengamot!".
"Ma noi siamo anche agenti segreti del Ministero, tesoro" rispose lo Stregatto-Randolph strizzando un occhio. "Tutti sacrificabili per il bene superiore!...E per Harry Potter".
"Ahhh capisco...siete in vena di scherzare più del solito" disse Annie trattenendosi dalle ridere. "Immagino che gli agenti segreti siano più in forma di te, con più capelli, e senza bastone al seguito".
"Il mio bastone è solo una copertura, Annie" sogghignò Pietra-Randolph. "Invece il mio ciuffetto è...leggenda!".

                                      

D'un tratto, confutata da Silente ogni accusa al giovane grifondoro, il Ministro iniziò ad arrampicarsi  irragionevolmente 'sugli specchi', suscitando ulteriori perplessità tra i membri della Giuria.

"Le leggi si possono cambiare" replicò Caramell in tono feroce.
"Ma certo" convenne Silente, chinando il capo. "E sembra proprio che tu sia impegnato a compiere molti cambiamenti, Cornelius. Insomma, nelle poche settimane da quando mi è stato chiesto di lasciare il Wizengamot, è già diventato uso corrente tenere un vero e proprio processo criminale per un semplice caso di magia minorile!".

Alcuni dei maghi sopra di loro si agitarono imbarazzati nei loro banchi, mentre una voce non meglio identificata lamentava: "E' quasi l'ora di ritirarsi in Camera di Consiglio per la pausa-merenda, diamoci una mossa e andiamo a votare!".
"La Corte in Adunanza Plenaria vota in Aula, non si ritira mai in Camera di Consiglio, ignorante!" disse un'altra voce femminile. "Vota per alzata di mano di fronte all'imputato".

Caramell divenne di una sfumatura color pulce un po' più intensa. La strega con la faccia di rospo alla sua destra si limitò a scrutare Silente con volto inespressivo.
Infine, uno strano rumore, simile al brontolio amplificato di uno stomaco vuoto fece da sottofondo alle successive conclusioni del Preside di Hogwarts.

"A quanto ne so" continuò Silente, "non esiste ancora una legge che dice che è compito di questa Corte punire Harry per ogni magia che ha compiuto. Gli è stata mossa un'accusa precisa e lui ha presentato la sua difesa. Tutto ciò che io e lui possiamo fare ora è aspettare il vostro verdetto".

Silente congiunse di nuovo le punte delle dita e non disse altro. Caramell lo guardò furente, chiaramente esasperato. Harry scoccò uno sguardo in tralice a Silente, in cerca di rassicurazioni. Pietra-Randolph e Conan-Welby iniziarono a tessere le lodi a Harry fra i Giudici vicini, aggiungendo false notizie circa la costante presenza del ragazzo all'ospedale San Mungo e al Gattile di Diagon Alley, in qualità di volontario di pronto soccorso durante le vacanze estive.

"Aiuta anche le vecchiette ad attraversare le strade più pericolose della sua Contea!" disse la voce di Pietra-Randolph.
"Davvero?" rispose un giudice stupito da tanta bontà d'animo.
"Non sempre sono così fortunate da arrivare sull'altro lato del passaggio pedonale, ma il ragazzo ci mette tanta buona volontà!" aggiunse lo Stregatto.
"In che senso?"
"Bé, a volte le automobili babbane hanno la meglio sulla terza età. Ma lui è sempre...'sopravvissuto'!".

Eileen-Wells e Daisy-Hopkins si scatenarono ancora di più dei loro fidanzati, adducendo menzogne così raffinate da leccarsi i baffi.
La più grande fra queste fu l'annuncio dell'intenzione di Harry Potter, non appena uscito da Hogwarts, di istituire una Commissione Magica del Lavoro di nuova creazione ministeriale: il suo scopo era triplicare gli stipendi ai Giudici del Wizengamot, con effetto retroattivo fin dal primo giorno di nomina.
Ovviamente, ciò significava prospettare ai colleghi presenti un bel 'gruzzolo di galeoni arretrati' in arrivo.

Nonostante che il grifondoro continuasse a guardarlo, Silente parve ancora ignorarlo e continuò a guardare in su, verso le panche, dove l'intero Wizengamot era immerso in una concitata discussione a bassa voce.
Poi il bisbiglio cessò. Harry voleva guardare in su verso i Giudici, ma scoprì che era molto, molto più facile, continuare a studiarsi i lacci delle scarpe.

"Quanti sono per l'assoluzione dell'imputato da tutte le accuse?" chiese la voce tonante di Madama Bones.

La testa di Harry scattò in su. C'erano delle mani alzate, tante...più della metà!

Quattro Giudici avevano alzato addirittura entrambe le mani, dando ad Amelia Bones la sensazione di essere ancora più numerosi.
Annie sorrise a Pietra-Randolph votando come lui, con due mani alzate, e così fecero anche le sue amiche.

 "E quanti sono per la condanna?" chiese Madama Bones di seguito.

Caramell alzò la mano nello stesso momento in cui un pesantissimo libro di diritto, in bilico davanti a lui, finì per cadergli proprio sull'inguine.
Così votarono una mezza dozzina di altri presenti, compresa Dolores Umbridge.

Caramell guardò tutti, con l'aria di chi ha qualcosa di grosso incastrato in gola e da qualche altra parte. Abbassò la mano sotto il bancone senza trovare nulla.
Trasse due respiri profondi e annunciò con voce deformata dalla rabbia e dal dolore repressi: "Molto bene, molto bene...assolto".
"Perfetto" commentò Silente sbrigativo. Scattò in piedi, estrasse la bacchetta e fece sparire le due poltrone di chintz. "Bé, devo andare. Buona giornata a tutti".
E, senza neanche un'occhiata a Harry, uscì con aria altera dalla segreta.














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