Libro 5: capitoli 1, 2, 3: Scherzi da Stregatti (post suscettibile di revisione grafica e letteraria da parte di Eileen)




     
Liberamente ispirata a Harry Potter e L'Ordine della Fenice, capitoli 1, 2, 3: Dudley dissennato, Un pacco di gufi, L'Avanguardia








Il giorno più caldo dell'estate, almeno fino a quel momento, volgeva al termine e un silenzio sonnacchioso gravava sulle grandi case quadrate di Privet Drive, dove le attività di irrigazione dei giardini e di lavaggio delle auto erano state proibite a causa della siccità.



Nascosto dietro a un cespuglio di ortensie adiacente la finestra del salotto dei Dursley, Harry ascoltava ormai quotidianamente il telegiornale delle sette.
La sua attenzione era sempre rivolta a indagare qualunque strano fatto o evento naturale manifestatosi nel mondo Babbano, che fosse verosimilmente ricollegabile al ritorno di Voldemort.
Del resto, Harry non aveva più ricevuto notizie apprezzabili neanche da Ron e Hermione, e ciò era decisamente frustrante.
Sapeva solo che Silente aveva chiesto loro di non scrivere troppe informazioni sulle attuali attività, dal momento che i gufi potevano essere intercettati e le lettere perdute.
Tuttavia fra le pochissime lettere pervenute a Casa Dursley, ce n'era una consegnata da un grasso e spennacchiato Augurey: aveva tutta l'aria di essere il primo messaggio ufficiale ricevuto da parte degli stregatti di Hogwarts.

"Caro Harry, ricordati del collare che ti abbiamo regalato, quello con cui puoi vederci anche se siamo invisibili. Strofina una volta la pietra rossa per attivare il soccorso felino magico pre-pigrata nei giorni feriali;  strofinala due volte se desideri l'aiuto post-pigrata nei giorni festivi; strofinala insistentemente tre volte per essere totalmente sicuro che Pietra e Conan non si riaddormentino di nuovo, dopo essersi svegliati per soccorrerti nei due casi precedentemente illustrati. Miagolamente Tue, Eileen e Daisy".

Inizialmente a Harry era quasi sembrato uno scherzo di Malfoy e, ben presto, distratto dai telegiornali, si era dimenticato del collare rinchiuso in fondo al suo baule.  

Quel due di agosto, però, aveva portato una calura oltre le aspettative anche a Hogwarts: il Platano Picchiatore faticava a scrollarsi di dosso perfino le civette, la Piovra del Lago Nero nuotava nervosa in acque che assomigliavano a una brodaglia di alghe, mentre Argus Gazza aveva rispolverato le sua leggendaria canottiera 'Cambridge University', un regalo di compleanno di Madama Irma Pince.

Una delle poche studentesse rimaste al castello con un permesso speciale era Kitty Tiffany della Casa di Violafucsia, soprannominata 'Hope'.
La piccola felina sentiva molto la mancanza di Dennis Canon, che avrebbe rivisto a settembre, ma desiderava anche completare le ricerche sul misterioso scrigno avuto in custodia durante la seconda prova del Torneo Quattrogatti alla Grotta Sacra, situata negli abissi del Lago Nero.
Nonostante i numerosi libri consultati, Kitty non era riuscita a trovare il modo corretto per aprirlo, e non aveva la più pallida idea del suo contenuto.

A tal riguardo, Il Libro Stregatto degli Stregatti seguiva il suo lavoro con un certo sbadigliante distacco, informandone quotidianamente gli altri Fondatori nella Sala dei Ritratti.
Sulla scia degli scarsi risultati, però, le conversazioni si ripetevano pedissequamente, quasi identiche a quelle del giorno precedente.

"Allora, Violafucsia?" chiedeva inizialmente Godric lucidando la spada nel dipinto ospitato in una stanza segreta della Quinta Casa. "Ha fatto progressi la tua pupilla?".
"Miao...i  tempi non sono miagolamente maturi" replicava come un disco rotto il Libro felino zampettando nervosamente.
"Lo hai già detto ieri" aggiungeva Priscilla Corvonero.
"E anche l'altro ieri" osservava Tosca Tassorosso.
"Non potresti dargli una zampa?" suggeriva Salazar Serpeverde per l'ennesima volta.
"Non ancora" miagolava il Mago Stregatto Violafucsia sulla difensiva. "Deve comprendere da sola il pericolo a cui sta andando incontro...".
"In ogni caso...sai benissimo che i quattro Collari dell'Apocalisse sono incompleti: una trappola mortale per chi li indossa" concludeva Godric ritualmente. "E che, a tal riguardo, stai brancolando nel buio da più di un millennio".
"Grazie per averlo ricordato" borbottava Il Libro Stregatto degli Stregatti di rimando. "Il 'completamento' dei Collari è la parte della ricerca in cui io e la signorina Tiffany uniremo le nostre forze...ma prima dovrà aprire lo scrigno".
"E per farlo, la Spada Vivente dovrà andare a Londra" osservava Salazar rassegnato a ripetere tutti giorni la stessa cosa.
"Entrare al Ministero della Magia..." proseguiva Priscilla, le palpebre socchiuse.
"...E senza farsi scoprire da Caramell" precisava Tosca puntualmente, "accedere all'Ufficio Misteri e...".
"...E adesso basta, per favore!" la interrompeva ogni volta Violafucsia, stanco di sentirsi ripetere i soliti commenti. "La riunione è....è miagolamente aggiornata a domani, sigh-miao!".

                                    

Invece, gli altri insegnanti rimasti a disposizione, umani e stregatti, cercavano di trascorrere le lunghe giornate afose nei modi più convenienti, sempre pronti ad agire.
Albus Silente era costantemente impegnato in accese discussioni con i Presidi dei quadri nel suo Ufficio circa la bontà della scelta di affidare il compito di sorvegliare il ragazzo sopravvissuto a  Mundungus Fletcher.

"Quell'uomo non si accorgerebbe neanche se, a Little Whinging, una comitiva di Dissennatori sopraggiungesse a manifestare il diritto di sciopero nel giardino dei Dursley!...Tanto valeva ordinare al Professor Stregatto di ronfare nel frigorifero" sibilava il Professor Nigellus quando veniva interpellato. "Ai miei tempi, i frigoriferi...".
"Grazie, Phinneas" lo interrompeva Silente sorridente. "Ma devi dare atto che Pietra è la creatura sfuggita più volte a Voldemort nel mondo magico. Non dovresti sottovalutarlo".
"Quella bestiaccia ha una fortuna sfacciata...smisurata...esorbitante..." mormorava il vecchio Preside di Serpeverde cambiando aggettivi di tanto in tanto.

Diversamente la professoressa Minerva McGranitt preferiva dedicarsi al lavoro a maglia, ovvero a un curioso 'progetto' di sciarpa di lana con i colori della scuola a strisce diagonali.
Nonostante l'afa, la vegliarda ripeteva a se stessa che l'inverno sarebbe ritornato, al contrario del suo vecchio morbido scialle rubato dalla zampa lesta del solito collega impunito.
Infine, c'era Severus Piton che, insieme agli amici felini, si era impegnato a cercare la magia più idonea a far funzionare di nuovo un antiquato televisore, selezionato con cura dallo Stregatto nella discarica di Spinner's End.

"Non capisco, miao!" mormorò Pietra indaffarato a premere i pulsanti esistenti sull'apparecchio. "Abbiamo usato gli stessi incantesimi di Arthur Weasley, quelli necessari a stregare la Ford Anglia...e ancora niente!".
"E quindi, almeno in teoria, adesso dovrebbe funzionare senza l'ausilio dell'energia elettrica" aggiunse Eileen studiando lo schermo polveroso. "Giusto?".
"Spero che abbiate un piano 'B' nel caso di un decollo indesiderato del rottame" mormorò Piton mentre osservava torvo l'elettrodomestico. "Vi ricordo che il nostro intento è apprendere notizie dai telegiornali babbani, non viaggiare alla volta di Marte".
"Tranquillo, Sev, questa volta non permetterò che entri in orbita come è accaduto con l'ultima lavatrice stregata da Conan" miagolò Daisy pronta a intervenire con il collare magico. "C'è fin troppa spazzatura spaziale sopra le nostre teste".
"Miao...non avrei mai dovuto fare la centrifuga 'a pieno carico' per lavare una sola cappottina" precisò Scintillo con aria innocente. "Maledetti manuali d'istruzioni!...Omettono sempre di miagolare le cose più importanti!".
"Bé...se streghi un elettrodomestico, perdi la garanzia prevista dalla legge" obiettò Eileen mentre consultava un manuale di diritto babbano. "C'è scritto anche nel libro di Babbanologia della professoressa Charity Burbage".

Erano circa le sette nella Sala Professori quando Conan Scintillo, con un pugno ben assestato alla presa dell'antenna, riuscì a spaccare il rivestimento di plastica posteriore, ad accendere l'apparecchio e, nello stesso istante, a catturare l'inconfondibile segnale televisivo di un famoso notiziario londinese.

"...Un numero record di vacanzieri bloccati affolla gli aeroporti mentre lo sciopero degli addetti spagnoli ai bagagli entra nella seconda settimana...".

Ascoltate le prime notizie tutti si girarono automaticamente verso Pietra eccetto Piton, intento ad ottenere un tono di volume meno gracchiante.

"Che avete da guardare, miao?...Vi assicuro che non ho aperto neanche una trousse da viaggio quest'estate!...Non riesco più a digerire i rossetti alla fragola, e gli ombretti mi danno acidità di stomaco" protestò lo Stregatto con un tono di voce falsamente indignato. "Al massimo ho imbrattato con i cioccolatini di Potter alcune consolle dei quadri radar di sorveglianza aerea".
"Ti sembra poco?" miagolò Eileen lanciando un'occhiataccia di rimprovero. "Quante volte ti ho miagolato che non devi fare merenda nelle torri di controllo degli aeroporti!".
"Diglielo anche tu Sev..." replicò Pietra chiedendo conforto al suo amico umano. "Alcune gocce di cioccolato trifondente colate sopra le strumentazioni che regolano il traffico aereo non possono valere come scusa per proclamare uno sciopero internazionale!".
"Oh bé...ho sentito parlare delle affascinanti proprietà del nuovo cioccolato incantato di Mielandia: inizia a sciogliersi appena scartato, per poi ricomporsi allo stato solido. Tuttavia, occorre trovare l'attimo fuggente per gustarlo, prima che ritorni a liquefarsi" sibilò Piton alzando gli occhi al soffitto. "Usati correttamente come ingrediente, i semi di cacao hanno perfino proprietà benefiche per umani e stregatti, ma...ahimè...non per i circuiti elettronici babbani".
"Brutto stregattaccio spelacchiato e ladro!...Stai forse miagolando dei regali di Ron e Hermione? " domandò Daisy infuriata. "Sono i cioccolatini fatti pervenire a Harry per il suo compleanno?".
"Uff-miao!...Sto miagolando di due scatole di cioccolatini gettate via da un grifondoro arrabbiato e, successivamente, recuperate da un eroico Mundungus!" miagolò lo Stregatto sulla difensiva. "Harry Potter le aveva buttate nella spazzatura senza neanche aprirle...una vera vergogna per il terzo mondo felino affamato!".
"Pensavo che Fletcher si occupasse soltanto di traffici di calderoni di provenienza dubbia!" sbottò Eileen inviperita. "E che il nostro direttore evitasse di acquistare beni 'ricettati' da quel ladruncolo".
"Ma le confezioni di cioccolatini non contenevano alcuna ricetta!" obiettò lo Stregatto facendo spallucce. "Forse Mundungus l'ha data a te, Conan?".
"Assolutamente no!...Lo giuro" aggiunse Scintillo con aria meditabonda. "Ma potrei cercare in Biblioteca la ricetta del 'Tiramisù-La-Coda alla Crema Chantilly per consolarci".
"E' inutile spiegargli cos'è la ricettazione, Eileen!" miagolò Daisy scuotendo la testa. "Lasciamo perdere, è una partita persa".

E poi, prima che il giornalista potesse annunciare ulteriori notizie, il televisore iniziò a decollare verticalmente, per dirigersi verso la porta socchiusa della Sala Professori.

                                     

"Confringo-miagolus!" gridò Daisy facendo esplodere l'apparecchio a pochi metri dall'uscita, proprio nel momento in cui stava per entrare la direttrice di Grifondoro.

"Per tutti i Mollicci di Hogwarts!...Siete forse in concorrenza con Pix?" urlò la McGranitt sconvolta. "Che diamine sta accadendo qui?".
"Niente di felinamente particolare" miagolò Pietra con un tono di voce serafico. "Abbiamo solo scoperto che certe notizie 'volano', ghghgh!".
"Non è decoroso far esplodere oggetti stregati in un luogo di cultura magica" protestò l'anziana strega preoccupata. "Non si può mai sapere cosa...".
"Miao Minerva...avresti dovuto vedere che fiammata è uscita dal mio asciugacapelli la settimana scorsa" la interruppe Conan ridacchiando. "Madama Chips si è impegnata molto per farmi ricrescere i peli bruciacchiati intorno alle orecchie, eh, eh, eh!".
"Incoscienti" mormorò sottovoce l'insegnante di Trasfigurazioni sequestrando un frullatore sul tavolo. "Se non avete niente di meglio da fare, andate a spulciare Il Libro Stregatto degli Stregatti. E tu Severus...".
"Ero solo di passaggio" disse Piton secco.
"Ehm, ehm...non sai quanto ti comprendiamo, mia cara Minerva. Ma è dura passare l'intera stagione estiva a leggere le sgrammaticate relazioni di Mundungus. Ecco l'ultima..." miagolò Eileen accingendosi a leggerla.

"Ciao ragazzi...sono Dung...accidenti, qualcuno deve dircelo a Silente cosa succede qua. Oggi Harry e suo Zio hanno avuto una grossa discussione. Vernon sostiene l'inutilità di ascoltare i telegiornali per i ragazzi dell'età di Harry.... e credo che non ci abbia tutti torti. Il giardino dei Dursley sta appassendo e Petunia con esso, ma Mr Tibbles è in ottima forma, appostato sempre sopra l'automobile di Vernon. Ossequiosi saluti".

"Come puoi capire, Minerva, sentivamo il bisogno di reperire notizie più 'interessanti' per aiutare Harry" aggiunse Daisy con fare incoraggiante. "E contavamo di farlo ascoltando i comunicati dei giornalisti Babbani...".

Ad un tratto, un piccolo pezzo fumante dell'altoparlante del televisore esalò l'ultimo respiro trasmettendo una spassosa notizia: "...E infine, Bungy il pappagallino ha trovato un nuovo modo per passare una fresca estate. Bungy, che vive alle Cinque Piume di Barnsley, ha imparato a fare lo sci d'acqua. Mary Dorkins ci è andata per noi....bzzzzzzzzzzzzzz!!!".
E poi il silenzio.

"Ahhh...un uccellino che pratica lo sci d'acqua!" sbottò la McGranitt stringendo a sé il frullatore. "Un'informazione fondamentale per proteggere Potter, si!...Sono sicura che gli salverà la vita".
"Bé...se Silente ha una fenice..." miagolò lo Stregatto meditabondo, "il Signore Oscuro potrebbe essere a Barnsley e avere...".
"Un pappagallino di nome Bungy?" domandò la Mcgranitt con le labbra più sottili che mai. "Voi Sapete Chi è tornato dopo tredici lunghi anni, e perderebbe tempo prezioso a Barnsley a stregare pappagallini...ho capito bene?".
"Ma non è normale che Bungy faccia lo sci d'acqua" obiettò Daisy arrampicandosi sugli specchi.
"Oppure...il Signore Oscuro potrebbe avere una spia Babbana alle Quattro Piume" ipotizzò Conan. "Per esempio, la signorina Dorkins! Forse dovremmo indagare più a...".
"Alle Cinque Piume!" lo corresse Minerva incrociando le braccia. "Una Babbana al servizio di Voi-Sapete-Chi?...Sarebbe più facile credere che Hagrid sia diventato un Animagus pappagallino".
"Insomma, Minerva!...Cerca di comprendere il nostro miagolante stato d'animo" brontolò Eileen sbuffando. "E' da un mese che siamo accucciati al castello senza far niente".
"Anch'io!" replicò la McGranitt frustrata. "Ma non vado in giro a stregare televisori!...Cerco di fare qualcosa di più costruttivo, come lavorare a maglia una sciarpa invernale".
"Davvero, miao?" esclamò Pietra con gli occhietti che s'illuminarono d'immenso.
"E tu!...Non ti azzardare a posarci le zampacce sopra!" rispose la direttrice di Grifondoro stizzita. "Ti avverto! Se dovesse sparire...".
"Ma perché dev'essere sempre colpa mia, miao?" chiese Pietra indignato.
"E' sempre colpa tua!...Sempre!" sogghignò Daisy puntando il dito artigliato contro il suo fidanzato. "Vero, Sev?".
"La colpa e il merito possono considerarsi due concetti facilmente commutabili fra loro, a seconda dei tempi, dei luoghi, e delle opinioni personali" disse Piton soave. "Per esempio, la stupidità di un Grifondoro potrebbe essere scambiata per coraggio, e viceversa".
"Grazie Sev, tu si che mi capisci" rispose lo Stregatto indicando la MGranitt con un'espressione afflitta. "Lei invece...".
Minerva non ebbe neanche il tempo di replicare, perché un 'Augurey urgente' dell'Ordine di Gattaca irruppe nella stanza atterrando maldestramente sul cappello dell'anziana strega.

"Per tutti i servizi postali del mondo magico!" esclamò la Professoressa McGranitt a squarciagola. "Non potreste usare gufi o civette come maghi qualsiasi, invece di questa sottospecie di tacchino!".

Attirato dalle urla il professor Silente, che in quel momento stava attraversando il corridoio adiacente, accorse dentro la Sala Professori.
Vide l'Augurey spostarsi controvoglia sulla spalla del professor Scintillo e consegnargli una pergamena, lasciando il vestito di Minerva ricoperto di piccole piume nere.

"Buone notizie, Conan?" disse il Preside con un tono di voce che tradiva impazienza.
"E' un rapporto segreto di Mr Tibbles!" miagolò Scintillo incupito. "Da non crederci!!!...Due Dissennatori hanno attaccato Harry e suo cugino in un vicolo di Little Whinging!...Pare che il ragazzo li abbia respinti con un potente Incanto Patronus. Poi sono stati accompagnati a casa da Arabella Figg".
"E' evidente che Potter abbia un conto in sospeso con i Dissennatori fin dai tempi delle adorabili visite di Sirius Black a Hogwarts" disse Severus Piton come se fosse finalmente riuscito a ricomporre un vecchio e difficile puzzle. "Dunque, perché stupirsi se il ragazzo sa eseguire un Incanto Patronus di tale efficacia?".
"Ha ragione Sev!" aggiunse Pietra annuendo. "Circa due anni fa Harry respinse una moltitudine di Dissennatori per salvare il suo padrino".
"Ma Severus...i Dissenatori a Little Whinging..." mormorò la McGranitt rabbrividendo. "Chi avrà mai ordinato loro di aggredire Potter in un sobborgo Babbano così lontano da Azkaban?".
"Non io, Minerva" sibilò Piton arricciando le labbra. "Purtroppo, non occupo la poltrona giusta al Ministero della Magia per godere di privilegi simili".
"Ehm...a pensarci bene, l'unica cosa di cui meravigliarsi è che fossero solo in due" rispose Silente camminando nervosamente avanti e indietro. "Chiunque gli abbia ordinato di andare a Little Whinging, non si aspettava una resistenza così forte da un mago quindicenne".
"E se lo sappiamo noi che Harry ha praticato un Incanto Patronus davanti a un Babbano, ne sarà presto a conoscenza anche il Ministero della Magia!" miagolò Eileen mettendosi una zampetta sulla fronte.
"Così Caramell ha finalmente una buona scusa per mettere a tacere Potter!" osservò Daisy acutamente. "Inutile miagolare che per un'infrazione al Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra Minorenni, il nostro grifondoro potrebbe essere condannato dal Wizengamot ed espulso da Hogwarts!".

Udite le ultime parole Piton si concesse un fugace sorriso, quasi avesse vinto il primo premio internazionale per la Ricerca nelle Scienze Magiche Pozionistiche.

Poi, la maschera inespressiva calò di nuovo sul suo volto, e aggiunse: "Per non parlare dell'eventuale distruzione della sua bacchetta e del procedimento disciplinare. Inutile dire che la fissazione dell'udienza è solo una questione di tempo".
"Conosco Mafalda Hopkirk!" miagolò Daisy facendosi avanti. "Mi deve un favore!...Ho salvato il suo gattino nero da una banda di adolescenti pestiferi".
"I gatti neri portano fortuna a chi li adora!" proclamò Pietra risoluto.
"E poi...ho dovuto salvare quei ragazzi dai graffi di Pietra" borbottò Daisy lanciando un'occhiataccia al suo fidanzato.
"Allora, mia cara Daisy, è deciso. Verrai con me!...Chiederemo a Mafalda di sospendere ogni decisione su Harry fino all'esito dell'udienza!" replicò Silente sospirando profondamente. "A tal riguardo, dovrai ricordare alla Direttrice per l'Uso Improprio delle Arti Magiche che l'espulsione di uno studente dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è una facoltà che spetta solo al Preside, non al Ministero della Magia".
"E noi cosa dobbiamo fare, miao?" chiese Pietra impaziente. "Siamo stanchi di stregare elettrodomestici per ingannare il tempo".
"Per il momento...Tu, Conan e Eileen raggiungerete il Quartier Generale dell'Ordine della Fenice e darete una zampa a Molly" rispose Albus senza batter ciglio. "Minerva e Severus si occuperanno della scuola, mentre io e Daisy partiremo subito per il Ministero".

Così Silente e Daisy si smaterializzarono un istante prima che il sordo 'crac' di una materializzazione annunciasse l'arrivo intempestivo di Mundungus Fletcher in Sala Professori.

"Desolato, ragazzi!" esordì Mundungus visibilmente imbarazzato con un gatto nero in braccio. "Mi sono perso l'appuntamento con i Dissennatori a Little Whinging...per fortuna Harry Potter li ha cacciati via, eh! E ora chi glielo dice al vecchio Albus?".
"Il Preside è già al corrente della situazione" sibilò Severus fulminandolo con lo sguardo. "In ogni caso, è partito per Londra".
"Allora...è proprio vero che i felini neri portano fortuna!" replicò Fletcher accarezzando il suo felino recalcitrante.
"Ti conviene allevare gatti neri, Dung" miagolò lo Stregatto ridacchiando. "La prossima volta che farai arrabbiare Silente, ti servirà una numerosa cucciolata, ghghgh!".

Infine, anche gli altri tre stregatti scomparvero con il classico 'Puff', lasciando Mundungus e il gatto nero in compagnia di Minerva e Piton.

"Ho scelto di chiamarlo Albus, il migliore di tutti noi!" disse il mago ladruncolo con eccitazione. "Vi piace?".
"Ma Albus in latino significa...bianco" obiettò la McGranitt frustrata. "Insomma, Mundungus...".
"L'ho trovato poco fa dentro uno dei calderoni che ho comprato" rispose Fletcher a disagio.
"Che hai ricettato!" lo interruppe Minerva lasciandosi scivolare su una sedia.
"Non c'è luce senza oscurità e non c'è oscurità senza luce" concluse Piton dirigendosi verso il corridoio. "Era una delle frasi più amate dal Professor Horace Lumacorno, il mio vecchio Maestro di Pozioni".
"Allora è deciso!...Si chiamerà Albus" esclamò 'Dung' soddisfatto. "A proposito Sev...dove devo portare il carico di calderoni?".
"In Aula Pozioni, ovviamente" sibilò Severus Piton chiudendo la porta prima che la Professoressa McGranitt potesse controbattere.

                                     

Nel frattempo, Harry stava affrontando una delle più lunghe e difficili discussioni con i suoi zii.
Non era affatto semplice spiegare a Vernon e Petunia il motivo per il quale suo cugino Duddly era stato ridotto in quello stato così pietoso.
A causa delle erronee ammissioni di Dudley, ancora sconvolto dal tentato bacio dei Dissenatori, la rappresentazione degli eventi fu estremamente difficile, e si trascinò a fatica per tutta la serata.
Inoltre, sembrava che Casa Dursley fosse diventata un 'Gufoporto': nel giro di mezz'ora cinque gufi erano atterrati nel salotto di Vernon, passando sia dalla finestra che dal camino.
A rendere la situazione ancora più confusa fu la natura magica dell'ultima missiva, una Strillettera la cui busta scoppiò in fiamme per non essere stata aperta in tempo.
Essa era stata inviata da Silente a Petunia, e recava il seguente avvertimento: "Ricorda la mia ultima, Petunia".

Zia Petunia era sul punto di svenire. Si lasciò cadere sulla sedia vicino a Dudley, il volto tra le mani. I resti della busta si ridussero in cenere nel silenzio.

"Che cos'è?" chiese Zio Vernon con voce roca. "Cosa...io non...Petunia?".

Zia Petunia non rispose. Dudley fissava con aria stolida sua madre, a bocca spalancata.
Harry osservava la Zia, profondamente sconvolto, la testa che pulsava, pronta a esplodere.

"Petunia cara..." disse Zio Vernon timidamente. "P-Petunia...".
Lei alzò il capo. Tremava ancora. Deglutì.
"Il ragazzo...il ragazzo deve restare, Vernon" mormorò la donna debolmente.
"C-Cosa?" rispose lo Zio.
"Lui rimane" disse lei.
Poi, dopo un breve scambio di battute con il marito incredulo, Petunia si rivolse a Harry e gli ordinò: "Devi restare nella tua stanza. Non devi uscire di casa. Ora vai a dormire".
Harry non si mosse.
"Di chi era quella Strillettera?" chiese il grifondoro.
"Non fare domande" sbottò Petunia.
"Sei in contatto con dei maghi?"
"Ti ho detto di andare a dormire!"
"Che cosa voleva dire? Ricorda l'ultima che cosa?"
"Vai dormire!"
"Come mai...?".
"HAI SENTITO LA ZIA? ADESSO FILA A LETTO!".

                                   

Quattro giorni dopo, a Londra, nel Quartier Generale dell'Ordine della Fenice situato al numero 12 di Grimmauld Place, Pietra, Conan, Eileen, e Daisy stavano zampettando in soffitta con Kreacher l'Elfo Domestico della Famiglia Black, tutti in dolce attesa per l'arrivo di Harry.
Secondo il piano di Moody, una volta attirati i Dursley fuori di casa con una scusa inventata ad arte da Ninfadora Tonks, il ragazzo avrebbe viaggiato sopra una scopa fino alla Casa dei Black, scortato da una numerosa Avanguardia di Maghi e Streghe volontari.
Tuttavia, lo stato d'animo degli stregatti e di Kreacher nei riguardi del grifondoro era alquanto diverso.

"Sono sicura che un giorno avrai un'opinione diversa, caro Kreacher!" miagolò Eileen mentre scacciava un Molliccio da un piccolo armadio della soffitta. "Anche il tuo padrone Regulus Arcturus Black, a cui eri tanto affezionato, cambiò idea sul Signore Oscuro. E morì a causa della sua scelta".
"Sei un Elfo intelligente" aggiunse Daisy porgendoli una bellissima orchidea nera creata con la magia. "Dovresti porti delle domande sul comportamento di Regulus".
"Eh, già!" continuò Conan grattandosi la coda. "Un conto è avere idee diverse sui Babbani e i Mezzosangue rispetto ai Purosangue, pensieri che possono comunque definirsi 'razzisti', un'altra cosa è essere psicopatici come Tom Riddle, eh, eh, eh!".
"Kreacher non cambierà mai idea sui sudici Mezzosangue e sui traditori della loro stirpe" disse l'Elfo rannicchiato in un angolo buio.
"Miao...ho sognato che un giorno combatterai il Signore Oscuro in nome del prode Regulus!" esclamò lo Stregatto con gli occhi socchiusi. "Attento Kreacher!...I miei sogni sono oggetto di accurati studi accademici da parte dei migliori divinatori, ghghgh!".
"I figli della mia padrona sono traditori del loro sangue, amici dei Mezzosangue!" rispose Kreacher senza indugiare. "Se la mia povera padrona sapesse, se sapesse...".
"Regulus ha sempre difeso gli Elfi come te!...Poi ha capito che doveva lottare per un bene superiore: la libertà per tutto il mondo magico" miagolò Eileen esasperata dalla solita cantilena elfica. "Invece, la tua padrona Walburga Black non ha mai conosciuto di persona il Signore Oscuro; Lei si limitava a leggere gli articoli della Gazzetta del Profeta che lo riguardavano, traendo conclusioni sbagliate".
"Kreacher non comprende il valore di un bene superiore come la libertà" mugugnò l'Elfo incerto."La legge più importante per gli Elfi Domestici è obbedire al padrone".
"Comincia a pensare con la tua testa, e farai il primo passo da creatura libera" replicò Daisy indicandogli una vecchia foto di Regulus bambino appesa su una parete della soffitta. "Un giorno capirai".

All'anziano Elfo venne subito in mente Dobby, un 'collega' poco rispettoso delle tradizioni elfiche.

"Avete miagolato che dovevo pormi delle domande. Ebbene...Kreacher ne ha tre..." mormorò l'Elfo cambiando improvvisamente argomento. "Come ha fatto Harry Potter a fermare il Signore Oscuro?".
"Il Signore Oscuro sottovaluta il potere derivante dalla magia antica proveniente dall'Amore" miagolò Conan risoluto. "Il suo potente Avadakedavra rimbalzò addosso a lui, inefficace di fronte alla protezione magica creata dal sacrificio di una madre per salvare il proprio figlio".

"Considerate Silente un padrone?" disse Kreacher a sorpresa.
"Gli Stregatti non hanno padroni; sosteniamo coloro che se lo meritano" osservò Daisy incrociando le zampette.
"Questa lezione l'ha imparata anche il generoso Albus Silente, miao!" borbottò Eileen scuotendo la testolina. "Tom Riddle non meritava e non merita alcun aiuto".

"Perché padron Sirius voleva disfarsi dei ricordi della mia padrona?" chiese Kreacher alla fine.
"Miewooorrr!...Perché Black non ragionava con la testa libera, proprio come stai facendo tu adesso: la paura, i ricordi dolorosi, i maltrattamenti, i torti subiti fanno dire e fare cose terribili" miagolò lo Stregatto consegnando al suo amico Elfo uno dei topi catturati per nutrire Fierobecco. "Mio caro Kreacher, i pregiudizi sono delle prigioni per la mente. Liberatene!".

L'Elfo abbassò lo sguardo, prese il topo per la coda e fece un rispettoso inchino.
Era il primo che eseguiva per gli stregatti.
Poi si smaterializzò per mettere il cibo al sicuro nel suo ripostiglio preferito, quello che aveva accesso alla cucina.

                                      

"E adesso che abbiamo rimesso a nuovo la soffitta e tentato inutilmente di redimere Kreacher, cos'altro dovevamo fare per Molly?" domandò Pietra stiracchiandosi in modo indecente.
"Ah!...Congelare le uova di Ashwinder nel nido scoperto in camera di Regulus" mormorò Daisy sospirando". "Ehm...d'accordo, ho capito, lo faccio io".
"Oh!...Ripulire la cornice del quadro della madre di Sirius senza farla urlare e riportare Fierobecco nella camera della vecchia" continuò Conan mestamente. "Ebbene si...me ne occuperò dopo la merenda".
"E poi, dobbiamo convincere il Knarl in cantina che dargli da mangiare non significa attirarlo in una trappola" aggiunse Eileen rimboccandosi le maniche della cappottina. "Tratterò io con lui!....E tu Pietra, cosa farai?".
Pietra iniziò a sogghignare sempre più sinistramente facendo penzolare un lungo capello nero da una zampetta. "Miao...c'è stato donato da Sev" miagolò lo Stregatto indicando la stanza di sotto. "Non posso sprecarlo!".

A quel punto, Conan, Eileen e Daisy intuirono l'idea del loro direttore, e non poterono più trattenersi dalle risate.

In effetti, il capello era stato regalato dallo stesso Maestro di Pozioni alcuni mesi prima.
Non essendo più 'fresco', tale pelo non era più utilizzabile in una vera missione.
Infatti, quale ingrediente di una Pozione Polisucco speciale per felini, esso avrebbe comportato una minore efficacia, sopratutto in termini di durata.
Tuttavia, una sola manciata di minuti sarebbe stata sufficiente allo stregattaccio per attuare il piano dispettoso architettato nei confronti degli amici di Harry e interrompere la terribile monotonia che regnava in Casa Black.

Così, bevuta la pozione e seguito dagli altri felini in assetto invisibile, lo Stregatto andò a bussare alla camera dove erano alloggiati Ron e Hermione, presentandosi nei panni del Direttore di Serpeverde.

"Mi illudo di non disturbarvi, signorina Granger e signor Weasley, senza dubbio la coppia più celebre di Hogwarts" disse lo Stregatto-Piton spalancando la porta senza aspettare risposta."Spero che la stanza sia dotata di ogni conforto...ma se desiderate un letto matrimoniale, non avete altro che da chiedere e sarete esauditi".
"Faremo a meno del letto matrimoniale, signore" rispose Hermione arrossendo, colta di sorpresa mentre abbracciava Ron.

Con un movimento rapidissimo, il falso Piton si scostò di lato i capelli penzolanti sugli occhi, posando insistentemente lo sguardo su una scatola di Cioccorane appoggiata ai piedi del letto.

"Professore...ehm...abbiamo saputo che lei fa parte dell'Ordine della Fenice" disse Ron con un tono di voce incerto.
"E allora?" domandò Pietra con un'espressione di disgusto degna del vero insegnante. "Sei felice di avere finalmente qualcosa in comune con me, Weasley?".
"Si certo, professore. Allora, pensavo...ehm...siamo tutti dalla stessa...ehm...parte..." disse Ron pentendosi immediatamente di aver pronunciato quelle parole. "Bé...cosa possiamo fare qualcosa per lei?".
"Sarà sufficiente che ascoltiate senza interrompermi" rispose Pietra.Piton seccamente.

Hermione ebbe la strana sensazione di sentirsi in trappola mentre Ron si limitò a guardare prima la ragazza preoccupato, e poi, la via di fuga più vicina, ovvero la finestra.

"Per la vostra sicurezza, l'Ordine della Fenice ha appena deliberato che, da quest'anno, ciascuno di voi frequenti scuole diverse".

"COSA?" esclamò Ron agghiacciato.

"Sarà mia cura accompagnare la Signorina Granger a Durmstrang, dove sono stato appena nominato Preside" mormorò Pietra-Piton facendo sforzi sovra-felini per non schiantare dal ridere. "Il signor Viktor Krum sarà lieto di rendere la sua permanenza...come dire...oltremodo piacevole, al di là delle attività scolastiche".

"COOOSA?" gridò Ron per la seconda volta. "Piacevole...un corno di Erumpent!!!".

"Diversamente, il Signor Weasley è atteso da Fleur Delacour a Beauxbatons, dove trascorrerà il resto dei suoi anni scolastici nella medesima camera da letto della suddetta signorina" continuò il falso Piton con il tono di voce con cui venivano lette le sentenze di condanna a morte. "La carrozza con i cavalli alati arriverà a prelevarlo dopo la mezzanotte".

"COOOSAAA?" urlò Hermione in uno stato di agitazione mai visto prima. "Ron...in camera con Fleur Delacourt?".

"La scuola di Beauxbatons non ha altre dimore disponibili, e neanche Durmstrang" replicò lo Stregatto-Piton soave. "Viktor Krum sarà lieto di condividere con lei la sua branda...un modello spartano da una piazza e mezzo che dovrebbe resistere anche al suo peso corporeo in eccesso, quello acquisito grazie ai dolci della Signora Weasley, Signorina Granger".

"NON SONO INGRASSATA!" sbottò Hermione offesa guardandosi di sfuggita allo specchio.

"Aspetti un momento!...Condividere la branda?" urlò Ron avanzando minacciosamente verso Piton. "Perché dovremmo obbedire all'Ordine della Fenice se non ne facciamo parte?".
"Silenzio!" sibilò il falso Piton ignorando lo scatto d'ira del ragazzo. "Tutti dobbiamo fare sacrifici, anche Harry Potter...in partenza per New York".
"Non se ne parla neanche!" esclamò Hermione unendosi alle proteste di Ron. "Voglio stare qui con lui e aspettare Harry!...Dica pure a Albus Silente di andare al...".
"Naturalmente...ci sarebbe una possibilità di rimanere qui" la interruppe Lo Stregatto alzando leggermente la voce. "Ma per la vostra sicurezza dovreste dormire tutti e tre nel letto matrimoniale stregato della signora Walburga Black, con il suo dipinto sopra le vostre teste. Accettate la condizioni o sarete trasferiti".

Ron e Hermione cominciarono a scrutare Piton con lo stesso sguardo con cui avrebbero osservato Pix in un angolo buio di uno dei corridoi del castello; le loro bocche si aprivano e si chiudevano nel tentativo di articolare una risposta diplomatica, che gli avrebbe permesso di non compromettere la carriera scolastica o l'amicizia con Silente.

Intanto il falso Piton cominciò lentamente a ritornare Pietra Stregatto, mentre i tre colleghi felini, apparsi dietro di lui, erano intenti a rotolarsi per terra dalle risate.

"Idioti!...Dovevo immaginarlo" mormorò Hermione cercando di riprendere fiato, "che c'era il vostro zampino".
"Un Piton quasi convincente, ghghgh!" ridacchiò lo Stregatto annuendo. "Devo perfezionarmi, eh?".
"Uno scherzo da infarto!...Avete superato Fred e George" borbottò Ron riprendendo il controllo perduto. "Possiamo chiedervi notizie di Harry?...Se ho ben capito, siamo dalla stessa parte".

Dalla finestra della stanza che si affacciava sulla piazzetta di Grimmauld Place gli stregatti osservarono le luci dei lampioni spegnersi una dietro l'altra: era il segnale che l'Avanguardia di Malocchio Moody e Tonks era atterrata sana e salva insieme a Potter.

"A quanto pare, lo Spegnino prestato da Albus Silente è stato attivato!" commentò Eileen strizzando un occhio ai grifondoro.

Gli altri felini annuirono ridacchiando: la scatola di Cioccorane sul letto era sparita.

"Cos'è uno Spegnino?" chiese Ron ancora turbato dal precedente inganno.
"Che significa che lo spegnino è stato attivato?" domandò Hermione incuriosita.
"Significa che fra poco Harry Potter sarà qui, insieme a voi" miagolò Daisy sorridente.
"E che noi possiamo andare a fare una meritata pigrata" aggiunse Conan rilassandosi. "A meno che...ehm, ehm, ehm...hai un capello di Harry, Pietra?".

Subito Hermione e Ron rabbrividirono al pensiero di un altro scherzo idiota.

"Ahi-miao, no!" miagolò Pietra con aria falsamente triste. "Finiti!".
"Peccato!" rispose Conan, il primo a salutare e a scomparire.

Quando i due ragazzi restarono soli, Ron fu il primo a rompere il silenzio e, senza troppi giri di parole, disse: "Se adesso piombasse qui un falso Harry...".
"Non me importa nulla, Ron!" esclamò Hermione sistemandosi i capelli. "Abbraccerò il primo Harry Potter che entrerà da quella maledetta porta".
"Ma se non fosse quello vero, se fosse il vero Piton..." continuò Ron meditabondo.
"In tal caso...ti giuro che l'impostore sarà schiantato prima che possa rivelare la sua vera identità" disse Hermione mentre accarezzava nervosamente la sua bacchetta nella tasca. "Puoi starne certo!".
"A volte fai veramente paura, Hermione...te l'ho mai detto?".
"Più di una volta...ma grazie del complimento, Ronald".
"Se vuoi un letto matrimoniale...".
"No!!!".
































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