LIBRO quattro, capitoli 22, 23: Il Ballo della Deliranza (post suscettibile di revisione grafica e letteraria da parte di Eileen).


   



 Liberamente ispirata a Harry Potter e il Calice di Fuoco, Capitoli 22, 23: La prova inaspettata, Il Ballo del Ceppo.








Quando la professoressa McGranitt informò i suoi studenti che il Ballo del Ceppo si sarebbe svolto la sera di Natale, Harry non avrebbe mai pensato che sarebbe stato suo dovere aprire le danze.



"Fa parte della tradizione" disse l'insegnante con fermezza. "Tu sei un campione di Hogwarts, e farai quello che ci si aspetta da te come rappresentante della scuola. Quindi fai in modo da procurarti una dama, Potter".
"Ma...io non..." mormorò il grifondoro tentando l'ultima difesa.
"Mi hai sentito, Potter" disse la sua direttrice in tono definitivo.
Una settimana prima, Harry avrebbe dichiarato che trovare una dama per il ballo era una bazzecola rispetto all'idea di sfidare un Ungaro Spinato...o di mettere a dieta uno stregattaccio di sua conoscenza.
Ma ora che aveva superato il Drago, e doveva affrontare la prospettiva di invitare una ragazza al ballo, sentì che avrebbe preferito fare un altro giro con lo Spinato, a patto che non miagolasse.

Nello stesso giorno, però, nella Sala Grande della Casa di Violafucsia, avrebbe avuto luogo una cerimonia miagolosamente speculare: il tradizionale Ballo della Deliranza Felina.
"I campioni apriranno le danze senza pestarsi la coda. A differenza del Ballo del Ceppo, non esistono limiti di età" annunciò Eileen Scintille leggendo l'Ordinanza Presidenziale di Noli. "Si richiedono cappottine da gala miagolante, spulciate e ben spelate. I ciuffetti devono essere ben pettinati e snodati. Inoltre, è severamente vietato 'pigrare' sopra la pista da ballo. Domande, miao?".
"Possiamo invitare proprio chiunque?" chiese Kitty Tiffany saltellando di gioia insieme ai suoi amici.
"Qualunque studente felino appartenente alla nostra scuola oppure ospitato per il torneo" replicò Daisy sorridente.

A Kitty non piacque per nulla l'idea di non poter invitare Dennis al ballo della Deliranza, e la sua felicità crollò sotto le zampette.
Delusa e rattristata Kitty si trasfigurò in Pippi e corse verso i margini della Foresta Proibita, dove Hagrid stava tentando di nutrire e curare Schiopodo recalcitrante.

"Brutta giornata, eh?" disse Rubeus vedendo la studentessa con le lacrime agli occhi.
"Cosa...?" chiese timidamente Kitty indicando il feroce Animale Fantastico.
"Vedi questa pozza che assomiglia a una piccola colata lavica?...E' diarrea, attenta a non pestarla!" esclamò Hagrid facendole cenno di girarle intorno. "Gli avevo detto di non mangiare troppa roccia".
"Poverino..." mormorò la studentessa.
"Si riprenderà con una dieta appropriata, a base di carbone vegetale" disse il Guardiacaccia allegramente. "Se posso fare qualcosa per aiutare, non ci devi fare altro che chiedere..."
"Ho bisogno di un consiglio, signore" rispose Tiffany cercando di calmarsi. "Vorrei invitare una creatura diversa da me a un ballo, ma è proibito...".
"Oh bé, purché non sia un'Acromantula!...Odiano danzare con i tacchi alti" rispose il MezzoGigante aggiustandosi la barba.

Pippi-Kitty s'immaginò di ballare un appassionatissimo tango con un aracnide che teneva una rosa rossa gigante stretta fra le tenaglie, e sorrise.

"Harry Potter non si farebbe fermare da una regola così ingiusta" riprese il Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts. "Anch'io non ci sono del tutto umano, ma mi è permesso di partecipare al ballo del Ceppo...".
"Allora...se lei fosse un Folletto e desiderasse invitare un'umana al ballo dei Folletti, come si comporterebbe?" domandò Pippi-Kitty avvolgendosi nel mantello nero.
"Ah, ecco...la convincerei a bere la 'Polisucco Speciale', una pozione preparata dal nostro geniale Maestro di Pozioni" rispose Hagrid grattandosi la barba. "Solo lui è in grado preparare una pozione così complicata a Hogwarts. Ammesso che sia disponibile ad aiutarti".
"Perché non ci ho pensato prima!" gridò Pippi-Kitty alzando le mani in aria in segno di vittoria.
"Forse perché stiamo parlando di Severus Piton, un'insegnante che non ama affatto che gli studenti...ci passino il segno" replicò Rubeus abbozzando un lieve sorriso. "Ma le campionesse sono sempre trattate con un occhio di riguardo...potresti chiedere un permesso al tuo Direttore, anzi una 'fortissima raccomandazione' ".

Il volto di Kitty si rabbuiò leggermente. Era certa solo di una cosa: per Dennis, non si sarebbe mai arresa.
Tuttavia, prima di incontrare il Professor Piton, la signorina Tiffany ritenne prudente informarsi sul suo conto e, a tal riguardo, decise di conferire con Pietra Stregatto, l'unica creatura vivente a cui il Maestro di Pozioni di Hogwarts non sapeva dire di no.

Mentre Harry e Ron cercavano disperatamente di trovare una ragazza che non si muovesse in branco per invitarla al ballo, nell'Ufficio del Preside stava avendo luogo un'interessante conversazione sulla prime prove dei due tornei.

                                     

"Alla fine...Harry ce l'ha fatta, caro Noli" disse Silente, gli occhi scintillanti e il sorriso dipinto in volto. "E anche la signorina Tiffany ha superato la prova. Ammettilo...sei contento".
"Ho miagolamente goduto, albus" confessò Noli mostrando un ghigno di soddisfazione. "Anche se rimangono delle questioni irrisolte, miao".
"In merito alla partecipazione a sorpresa di Harry al torneo, conosci la mia opinione da tempo" rispose il Preside in tono serio. "Voldemort sta per tornare...cerca di non essere cocciuto come Cornelius Caramell e accetta la realtà".
"Va bene, va bene....ti credo sulla parola!...Ma cosa ne pensi degli eccezionali poteri magici della nostra campionessa?" chiese il Presidente della Confederazione Internazionale delle Colonie Feline rabbrividendo leggermente. "Un altro segnale del ritorno del Signore Oscuro?".
"Kitty è un'altra faccenda" precisò Albus muovendo le mani come per scacciare delle mosche moleste. "Non è magia oscura, te lo assicuro".
"Tu e le tue irritanti certezze!" esclamò Noli Me Tangere più sollevato. "Quindi...conosci gli incantesimi eseguiti da Kitty?".
"Ne avevo sentito parlare durante i miei studi giovanili. Ma vanno oltre le possibilità umane" rispose Silente alzando le spalle. "Del resto, non sono uno 'Stregatto Purosangue', come potrei eseguirli..."
"Neanche la signorina Tiffany lo è" obiettò Noli esasperato. "E per la cronaca...neanche io, che sono un Purosangue..."
"Ah, si, comprendo quanto sia frustrante!...Ma...ehm...si dà il caso che io conosca qualcuno che potrebbe aiutarci" disse Silente, come se avesse pianificato da tempo un incontro segreto tra eminenze grigie feline. "Uno scambio d'informazioni con colui che si è intromesso nel Torneo Quattrogatti sarebbe nell'interesse di tutti, sempre che tu...".
"Sono pronto a pronunciare un Voto Infrangibile di segretezza, miao!" lo interruppe Noli alzando la zampa destra. "Basta che si faccia miagolante chiarezza alla svelta!".

"Miao, la parola di un Presidente è sufficiente, scscscs!" sussurrò una voce miagolante sopra uno scaffale alle loro spalle.

"Il Li-bro Stre-gatto de-gli Stre-gatti!" borbottò Noli leggendo a fatica il titolo sulla copertina senza l'ausilio del suo monocolo. "In nome della strega Alice, chi o cosa sei?...Con quale autorità osi interferire nelle attività dell'Ordine di Gattaca e sulla vita di una studentessa felina?".
"Con le facoltà che contraddistinguono un Fondatore della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts" miagolò il Libro Magico saltando con grazia sulla scrivania del Preside.
"Ho sentito bene, miao?" mormorò Noli, gli orecchi dritti. "Un Fondatore?...Significa forse che...".
"Presidente...lei sta miagolando con ciò che resta del Mago Stregatto Violafucsia" miagolò il Libro Stregatto degli Stregatti. "Per servirla, miao!".
"Cre-credevo che, nel corso delle mie nove vite, Pietra Stregatto fo-fosse il peggio che mi..." Balbettò Noli strabiliato.
"Vorrei persuaderla della bontà delle mia recente condotta..." lo interruppe il Mago Violafucsia esibendosi in un inchino. "Vede, Presidente Noli...io e i miei quattro eredi siamo la migliore delle cose peggiori che le potessero capitare, scscsc!".

Udite quelle parole Noli si rabbuiò e strabuzzò gli occhi.

"Ehm, ehm...era solo una battuta" miagolò Violafucsia saltando in collo a Silente. "Possiamo darci miagolamente del tu, adesso?".

Dopo un attimo di esitazione, Noli si accucciò su una poltrona, massaggiandosi la schiena malridotta. Di fronte a sé aveva una leggenda stregatta e il sorrisetto furbo di Silente.
L'anziano felino ingoiò sette pasticche di colore diverso, e cedette la parola al suo libresco interlocutore: "Ecco...il mio vecchio cuore è pronto ad ascoltarti, miagola pure, nobile Stregatto Violafucsia".

Un'ora dopo, Il Presidente e il Fondatore di Hogwarts si strinsero calorosamente la zampetta: le precedenti accuse di 'alto tradimento' a Pietra Stregatto e ai suoi colleghi furono ritirate, e considerate solamente un 'inevitabile equivoco'.

                                 

L'ultimo giorno del trimestre, Harry ebbe l'occasione di ammirare le più belle decorazioni natalizie che avesse mai visto a Hogwarts. Ghiaccioli Sempiterni erano stati appesi ai corrimani della scalinata di marmo; i soliti dodici alberi di Natale della Sala Grande erano coperti di qualunque cosa, dalle bacche luminose di agrifoglio ad autentici gufi d'oro ululanti, e le armature erano state tutte stregate in modo da intonare canti di Natale quando qualcuno gli passava davanti.
Eccezion fatta per una fila di salsicce dorate e scintillanti, che girava intorno al puntale dell'albero più folto, ogni decorazione era in linea con la tradizione natalizia.
Perfino il voto basso di Piton al test degli antidoti motivato dalla dimenticanza dell'uso dell'ingrediente principale, il Bezoar, gli sembrò più sopportabile.
Rimaneva solo da convincere Hermione che c'era ancora molto tempo a disposizione per scoprire il significato dell'ululato stridente dell'uovo d'oro, dal momento che la seconda prova era prevista per il ventiquattro di febbraio.

"Ron...ehi, Ron...conosci quella studentessa con le trecce rosse e la divisa della nostra Casa?" domandò Harry osservando Dennis Canon parlare con una ragazza sconosciuta durante la colazione. "Guarda, proprio là...dove Pix sta sventolando quel grosso ramo di vischio".
"Chi?...Mai vista" commentò l'amico distrattamente mentre stava addentando un toast al bacon. "Ha una curiosa lettera 'E' cucita sopra lo stemma del mantello, chissà cosa...".
"E tu, Hermione, l'hai mai vista?" chiese Harry distogliendo l'attenzione di Hermione dal manuale di Rune Antiche.
"No" rispose la ragazza senza alzare gli occhi dalle pagine. "Ma puoi sempre chiedergli di venire al ballo con te, dal momento che Ginny è occupata".
"Preferisco aspettare la risposta di Calì Patil...e di sua sorella" mormorò Harry imbarazzato. "Pensavo solo che se Dennis è un sospetto stregatto, quella ragazza potrebbe essere in pericolo".
"Oppure...è una stregatta anche lei!" esclamò Ron divertito. "E vissero felici, miagolanti, e contenti".
"Devi pensare all'uovo, Harry" sbottò Hermione indispettita. "Se gli altri campioni scoprissero prima di te in cosa consiste la seconda prova del torneo, sarebbero avvantaggiati...".
"Ancora con questa storia?" borbottò Ron spazientito. "E' Natale!".
"Mettiamola così...se Harry ci mette tanto tempo a decifrare l'indovinello quanto ci hai messo tu ad accorgerti che sono una ragazza, con il risultato di invitarmi tardivamente al ballo" sibilò l'amica contrariata, "sono certa che potrebbe superare la prova da 'studente fuori corso', in occasione della prossima edizione del Torneo".

D'un tratto, Ron vide la misteriosa studentessa dai capelli rossi salutare calorosamente Dennis e seguire il Maestro di Pozioni verso l'uscita.
Un Toast gli cadde di mano e il suo volto cambiò espressione, quasi avesse visto un Mangiamorte puntargli contro la bacchetta.

"Ron stai bene?" chiese Harry.
"E' sparita con Piton!" esclamò il giovane Weasley allarmato. "E' andata via con lui".
"Insomma!...Non conoscete l'orario dei colloqui con gli insegnanti?" domandò Hermione quasi infastidita, passando a Ron una pergamena con gli orari scolastici. "E' l'ora dedicata a Pozioni".

"Povera piccola! A colloquio con Piton..." commentò Harry tirando un respiro di sollievo. "Sarà disperata per un brutto voto...ma più basso del mio è quasi impossibile".
Anche Ron si arrese all'apparenza, poi, afferrato un altro toast, aggiunse: "Non so voi, ma io non metterei piede nel Ufficio di Piton neanche se prendessi dieci 'Troll' di fila".
"Forse desidera un aiuto per trasformarsi in una Veela, e farti contento, Ron" osservò Hermione ironicamente.

Pochi minuti più tardi, Kitty-Pippi fece il suo primo ingresso ufficiale nell'Ufficio del Direttore di Serpeverde, e fu invitata a sedersi davanti alla scrivania del docente.

"Il Professor Pietra Stregatto ha reso partecipe me e la professoressa McGranitt della tua 'pregevole ricerca scolastica' " sibilò il Professor Piton con un tono di voce neutrale. "Cosa posso fare per te, signorina Tiffany?".
"Professore...signore...direttore...avrei bisogno di una Pozione Polisucco Speciale per trasformare Dennis Canon in uno stregatto...vorrei invitarlo al Ballo della Deliranza" dichiarò la studentessa felina in preda ad un certo timore reverenziale. "Per un umano, conoscere le nostre tradizioni sarebbe...prezioso".
"Ritengo che l'aggettivo più corretto per una simile esperienza sia...'impagabile' " disse il docente con un'espressione che poteva rappresentare la curiosità fatta persona. "Il signor Canon è d'accordo?"
"Si, professore" replicò Tiffany educatamente. "Ha prestato il suo consenso poco fa. Pix può testimoniare".
"E dimmi...come pensi di introdurre un umano nel bel mezzo di una cerimonia folcloristica stregatta?" domandò Piton incrociando le braccia sopra la scrivania.
"Racconterò a Dennis che si tratta di una festa dove gli studenti impossibilitati a partecipare al ballo del Ceppo, a causa dei limiti di età, hanno convenuto di bere pozioni Polisucco illegali per danzare insieme con sembianze feline" confessò la studentessa imbarazzata. "Mi rendo conto che è una piccola bugia...".
"Piccola?...Il consenso estorto con l'inganno è...un piano truffaldino degno del miglior Potter, complimenti" commentò Piton sussurando. "Suppongo che non si tratti soltanto di studiare il comportamento umano nei momenti ludici felini...sarebbe assai deludente".
"No, Direttore" ammise Kitty arrossendo. "Bé...lei non ha mai fatto qualche piccola sciocchezza per...ehm...amicizia, miao?".
"Per amicizia...?...Tiffany Hope stai percorrendo una china molto pericolosa: il ramo di vischio sventolato da Pix è un chiaro indizio" sibilò il Maestro di Pozioni con un tono di voce serio. "Allo stato attuale, il Ministero della Magia non ammette 'matrimoni' tra umani e stregatti...sei sicura di voler proseguire...?".
"Si, professore" rispose Kitty con gli occhi rivolti verso il basso. "Credo di poter gestire la situazione nel migliore dei modi".

In quel momento, Piton aprì lentamente la bocca, come per prepararsi a dire qualcosa di spiacevole.

"So già che la vita è ingiusta" lo anticipò Kitty-Pippi. "La prego...".
"Allora...dal momento che Dennis Canon dovrà entrare nella Casa di Violafucsia, sarò costretto a chiedere anche l'autorizzazione al tuo Direttore" disse Piton senza commentare la risposta della studentessa.
"Ho già ottenuto il suo permesso, signore" disse Kitty posando sulla scrivania una pergamena sigillata, zampascritta da Pietra Stregatto, e tre fiale di veleno di Vipero Peruviano. "Il direttore ha miagolato a lungo con il Presidente Noli e il Preside Silente, ottenendo pareri favorevoli, ma condizionati al fatto che anche lei sia d'accordo".

Nella pergamena di Pietra c'erano scritte solo due parole: "Meow, Sev".

Piton esaminò le fiale da vicino controllando il colore del liquido; le stappò e constatò l'odore con attenzione; valutò la presenza di eventuali residui e impurità, e concluse: "E' evidente, per un esperto, che questo preziosissimo veleno è stato estratto dai denti di un Drago Peruviano non più di un'ora fa. Ora...mi chiedo come ciò sia stato possibile, dal momento che tutti i Draghi sono già stati restituiti alle loro riserve naturali".

Subito Kitty spalancò le labbra, mostrando i suoi dentini, che si stavano trasformando in minute zanne di Peruviano.

"Avrai la tua pozione in tempo utile per il ballo, signorina Tiffany" sibilò Severus Piton alzandosi in piedi, il volto imperturbabile. "Tuttavia...che tu sia la 'Spada Vivente' oppure no...devi promettere di restituire Dennis Canon a suo fratello e alla professoressa McGranitt in un eccellente stato di salute".
"Lo giurò sul mio onore miagolante, lo riporterò alla sua Casa sano come un pesce gatto!" proclamò solennemente Kitty appoggiando una zampetta sul cuore. "Lo proteggerò a costo della vita...sempre!".
"Fino a mezzanotte, non garantisco oltre..." sibilò l'insegnante, provando un brivido. "E buona fortuna per la seconda prova".
"Rispetteremo le istruzioni, Professor Piton" disse Kitty-Pippi sorridente. "Inoltre, desidero ringraziarla per avermi prestato il suo vecchio Manuale di Pozioni Avanzate. E' stato altamente istruttivo, in particolare il Sectumsempra...'contro i nemici' ".
"Ringrazia il tuo direttore per la sua intercessione" sibilò l'insegnante arrotolando la pergamena e alzando gli occhi al soffitto. "Quando avrai finito di consultarlo, riponilo pure insieme agli altri manuali, nella libreria dell'Aula Pozioni, esattamente dove lo hai trovato".
"Ma se qualcuno lo dovesse..." obiettò Kitty mormorando.
"Nessun studente utilizzerebbe un manuale così consunto e scarabocchiato" replicò Piton secco.

Sentite quelle parole Kitty-Pippi inclinò la testa; si alzò in piedi e indicò se stessa.

"La quasi totalità degli studenti umani provengono da famiglie abbienti e acquistano libri nuovi. Gli Weasley, che rappresentano l'eccezione, usano libri usati appartenuti ai loro familiari, come ho fatto io" spiegò Severus Piton con un tono di voce soave. "Perfino i genitori di Potter, prima di morire, hanno avuto l'accortezza di lasciargli un piccolo tesoro alla Gringott: persone come lui non si degnano neanche di guardare i libri destinati al macero".
"Allora...perché lasciarlo negli scaffali con gli altri Manuali di riserva di Pozioni Avanzate?" domandò la studentessa temendo di aver fatto una domanda di troppo.
"E' il suo posto" rispose l'insegnante ricordando i sacrifici di sua madre per non fargli mancare niente.
"Se lo dice lei, signore..." rispose la ragazza con un inchino. "Per essere un umano, ha un animo molto nobile. Un vero...'Principe' ".
"Può andare, Signorina Tiffany" replicò il Maestro di Pozioni, la traccia di un sorriso apparve e svanì in un istante sul suo volto.

Poi, la felina trasfigurata scomparve, e il Maestro di Pozioni si lasciò cadere seduto sulla poltrona.
Ripensò agli errori commessi da studente, tutti dedicati a Lily Evans: gli unici comportamenti per i quali aveva sempre passato il segno.
Per un attimo si rispecchiò in Kitty e nel suo amore contrastato.
Infine, Severus Piton pensò fra sé e sé: "Gli Amori impossibili salvano l'anima, ma hanno il vizio di durare per sempre. Grazie, Lily".

                                 

Intanto, nel cortile del castello, uno Snaso era rientrato ansimante ma soddisfatto nella propria tana: la sua missione era stata compiuta.

"Ciao Twila!...Guarda cosa ti ha portato il tuo Alfino!" esclamò Alf orgoglioso della sua impresa, il respiro ancora affannato. "Non è meravigliosa?".
"Per tutti i lingotti della Gringott!...E' La famosa Coppa TreMaghi?" chiese la moglie indaffarata a cucinare un pesce fresco del Lago Nero. "Il ventitre di febbraio è il compleanno di mia madre...sarà felicissima di ammirarla in salotto...oppure potrei incartarla e...".
"Non è un regalo per tua madre" aggiunse Alf secco. "La coppa deve restare a Hogwarts; il giorno dopo c'è la seconda prova del torneo...".
"La Tana di mia madre è vicinissima, appena a duecento miglia dal castello" replicò Twila sopraffatta temporaneamente dell'istinto della propria specie. "Dov'è il problema?".
"Sarò sincero, moglie mia, credo di essere andato un po' troppo oltre" mormorò Alf accarezzandosi il pancino. "Poco fa, la direttrice di Grifondoro ha tentato più volte di schiantarmi. Sembrava piuttosto inferocita".
"Oh, si!...Minerva McGranitt" rispose Twila distrattamente. "Ho letto il suo nome nel medaglione che le ho preso la settimana scorsa...c'è anche un altro nome sotto il suo...Elphistone Urquart".
"Ecco perché la vecchia strega ha urlato di volerci arrostire!" esclamò Alf in un lampo di comprensione. "Dev'essere suo marito!...Sinceramente, non so dirti chi di noi due l'abbia combinata più grossa, cara".

Al pensiero di dover restituire il medaglione e la Coppa Tremaghi, Twila e Alf erano alquanto dispiaciuti, ma si sentivano altrettanto afflitti per aver sottratto un oggetto di alto valore simbolico, anzi, un ricordo affettivo.
Il senso di colpa persistette così tanto nei loro cuori da battere il record mondiale degli Snasi pentiti: sette minuti, magici in tutti i sensi.
Infatti, come Dobby aveva aspirato a essere un Elfo libero, a dispetto dei suoi simili, anche Alf e Twila stavano iniziando a maturare un nuovo pensiero filosofico: desideravano essere Snasi liberi, ma non avevano ancora compreso bene da che cosa.

Nonostante l'enorme mole di compiti per le vacanze, Harry non era dell'umore giusto per stare chino sui libri alla fine del trimestre, e trascorse la settimana che precedeva il Natale divertendosi più che poteva insieme agli altri.
Oltretutto, era felicissimo di aver ricevuto le congratulazioni per il superamento della prima prova dal suo Padrino Sirius.
Tuttavia i sospetti sulla vera identità di Dennis Canon erano alimentati dalla sua nuova amica, la misteriosa ragazza dai capelli rossi.

"Ciao Dennis, come stai?...Ultimamente, stai frequentando la biblioteca più di Hermione Granger" disse Harry al piccolo grifondoro nella Sala d'Ingresso, salutandolo più calorosamente del solito. "Se continui così, Madama Pince ti inviterà al ballo del Ceppo".
"Ciao Harry, sto bene, grazie" rispose Dennis frettolosamente. "Approfondisco un argomento di pozioni avanzate, anzi...avanzatissime!".
"Una pozione avanzata al primo anno?" domandò Harry incuriosito. "E' per far sparire Piton, eh?".
"Se te lo dico" replicò il bambino timidamente, "potrei avere il tuo autografo con dedica per me e mio fratello?".
"Certamente, Dennis!" esclamò Harry, iniziando a scarabocchiare il suo nome sopra una pergamena di riserva. "A Colin e Dennis...con affetto, il vostro amico Harry Potter...punto esclamativo!...Bene...adesso tocca a te...".
"Bé...sto cercando di apprendere come si prepara una pozione Polisucco Speciale per trasformarmi in una creatura fantastica" mormorò il piccolo studente. "Un giorno, vorrei trasformarmi in uno...'stregatto', senza l'aiuto del professor Piton. Se solo trovassi un loro pelo...".
"E perché mai?" domandò Harry intuendo di essere vicino a scoprire qualcosa d'importante.

"Perché a differenza tua, Potter, il signor Dennis Canon ha acume, e desidera imparare l'arte di preparare le Pozioni più sofisticate...punto esclamativo, ovviamente" sibilò il professor Severus Piton alle loro spalle sbucato dal nulla. "Ma il nostro 'affezionatissimo campione' ha ancora problemi con il suo uovo d'oro. Non distraiamolo ulteriormente dai suoi gravosi compiti".

"Si, signore!" rispose il bambino riponendo la pergamena in tasca e mettendosi sugli attenti.

"Seguimi, Canon. Forse, un giorno sarai tu a scrivere un autografo a Potter. E con un po' di fortuna, quella che è mancata a me...potresti scoprire una nuova pozione per farlo..evaporare" disse il Maestro di Pozioni indicando la scala che conduceva nei sotterranei. "Si dà il caso che io abbia un libro interessante da darti. E' disponibile solo per gli studenti meritevoli, che desiderino far progredire più celermente le proprie conoscenze in materia di Pozioni, sin dal primo anno".
"Subito signore!" esclamò Dennis con genuino entusiasmo.

E mentre il bambino stava trotterellando dietro a Piton, Harry tirò un respiro di sollievo: era contento di sapere che, per quanto fosse discutibile l'interesse smodato per Pozioni del suo compagno, almeno Dennis Canon non era uno stregatto.

                               

Il giorno di Natale iniziò con l'intera mattinata dedicata allo scartamento dei regali e proseguì, nel pomeriggio, con una battaglia di palle di neve.
Verso le cinque, Hermione annunciò ai suoi amici il suo ritorno alla Torre di Grifondoro, al fine di prepararsi per il ballo.

"Cosa, ti ci vogliono tre ore?" disse Ron fissandola incredulo, e pagando la momentanea distrazione quando George lo centrò in pieno con una grossa palla di neve.

La Granger continuò a osservare il soffice strato di neve sui cui erano impresse le loro impronte, e non rispose.

"Con chi ci vai?" urlò dietro a Hermione, ma lei si limitò a sventolare la mano, risalì i gradini di pietra e rientrò nel castello.
Giunta alla metà della prima scalinata, la ragazza fu colpita alla nuca da un enorme palla di neve; si voltò di scattò indispettita e gridò: "Ron, idiota!".

Ma poté scorgere solo le forme ridacchianti di due stregatti che stavano lentamente scomparendo alla sua vista.

"Ma quanto sei dispettoso, Amore mio!" miagolò Daisy materializzandosi nella Casa di Violafucsia. "Adesso, però, vado a prepararmi...un po' di pazienza, miao".
"Cosa?...anche a te occorrono tre ore?" protestò lo Stregatto sentendosi abbandonato.
"Devo fare le 'meches' alla coda" rispose la Stregatta strizzando un occhietto, "e indossare la cappottina che mi hai regalato".
"E io che faccio nel frattempo?" domandò Pietra stizzito.
"Nell'attesa...pettinati i peli superstiti del ciuffetto e presentati a Minerva, insieme a Hagrid" replicò Daisy divertita. "Sai...desidera parlarvi di una coppia di bricconi che hanno preso il suo medaglione, la Coppa Tremaghi e...".
"Miao?...Saranno stati Harry Potter e Ron Weasley a prenderli in prestito, prendendo esempio da me! Io vivo sui prestiti, ghghgh!" la interruppe lo Stregatto sogghignando. "Ma non basta il buon Rubeus a risolvere...".
"Innanzitutto, Harry e Ron abitano nella Torre di Grifondoro, e non in una tana sotto il cortile del castello...con sette cuccioli da accudire" precisò Daisy incrociando le zampette. "E poi, dovresti essere così gentile da recuperare anche il mio regalo di Natale per te...la ciotola d'oro con la mia dedica...'Con Amore, a Pietra da Daisy'. Sissi, proprio quella che stamattina hai lasciato negligentemente incustodita in Sala Grande".

Di fronte alla ferale notizia, Pietra rimase basito, poi zampettò lesto a cercare il suo amico barbuto per trascinarlo al cospetto della Direttrice di Grifondoro.
Tuttavia, si ricordò che vicino la capanna di Rubeus, era sepolto il suo asso nella manica, un vecchio strumento babbano stregato, rubato in un cantiere edile di Londra.
Pietra lo aveva soprannominato 'arma risolutiva contro il mondo di sotto', anche se una volta gli aveva impedito di pigrare sopra un tondino di un palazzo in costruzione.

In altre circostanze, la professoressa McGranitt avrebbe esordito con una sola, semplice frase...'Sei forse impazzito, Pietra?".
Ormai la donna aveva perso il conto di quante volte l'aveva ripetuta durante la sua permanenza a Hogwarts.
Ma questa volta, sul campo di battaglia, c'era il medaglione del suo adorato marito Elphistone e una coppia di irriducibili Snasi con nutrita prole al seguito, come aveva fatto giustamente notare Hagrid.
Pertanto, in assenza di un magizoologo d'esperienza, c'era solo un 'avversario' che avrebbe potuto sconfiggere il nemico con tattiche assolutamente imprevedibili e armi magiche 'non convenzionali'...Pietra Stregatto.

E così, dopo ampia riflessione, Minerva si decise a porre l'unica domanda che avrebbe potuto compromettere la sua carriera a Hogwarts: "Insomma, di cosa si tratta?".
"A miagolare il vero, non conosco il nome babbano di quell'attrezzo infernale" miagolò Pietra allargando le zampette. "C'è solo scritto...'Caterpillar' ".
"E cosa significa esattamente...'stregato'?" incalzò la professoressa McGranitt con una vena pulsante sulla tempia. "Quanto stregato?".
"Oh, bé...una volta attivato, ci provoca una lieve scossa sismica" rispose Rubeus togliendo i teli con  cui aveva coperto l'attrezzo. "Un piccolo massaggio vibrante al manto erboso, niente di grave".
"Per la barba di Merlino!" esclamò la vegliarda tutta eccitata. "Un enorme martello pneumatico!".
"Aaah, miao, è così si chiama?...Che brutto nome per un oggetto così affascinante" commentò lo Stregatto facendo spallucce. "Dovete ammettere che...'arma risolutiva' è più inquietante, e crea suspense".
"Chiamalo come vuoi!...Quali rischi per la scuola?" chiese l'anziana strega sentendo crescere dentro di sé l'audacia propria di una Grifondoro.
"Miagolamente minimi" replicò Pietra sbadigliando. "Al massimo crolleranno i piani più alti del...".
"Del castello?" lo interruppe Minerva mettendosi le mani davanti alla bocca.
"Ma no, miao!..Intendevo miagolare i piani più alti della torta ordinata da Silente per il ballo" concluse il Direttore di Violafucsia. "Agghiacciante non è vero?...Lo so, lo so...anche per me il crollo di una torre sarebbe preferibile, ghghgh!".
"Non lo miagolare neanche per scherzo!" sbottò Minerva, le narici dilatate all'inverosimile.
"Ehm...daranno la colpa alle vibrazioni degli strumenti musicali delle Sorelle Stravagarie" commentò Hagrid alzando gli occhi al cielo, "oppure al crollo della pesante Coppa Tremaghi di zucchero glassato in cima alla torta. Nessuno ci si accorgerà di niente, un lavoretto pulito".
"Allora, miao, se la trattativa diplomatica con gli Snasi dovesse fallire, agiremmo durante il concerto, così nessuno farà caso al breve ma intenso rumore" spiegò Pietra arricciando le labbra come Piton.
"Che facciamo con il Preside, direttrice?" domandò Hagrid ingenuamente. "Dobbiamo avvisarlo?".
"E' inutile rovinagli il Ballo del Ceppo per un'inezia simile" miagolò lo Stregatto accarezzando il Caterpillar come un figlio.
"Sono d'accordo, Pietra" si ritrovò a dire Minerva sorprendendo se stessa. "Procediamo come stabilito!".

                                    

Una volta che gli studenti furono sistemati nella Sala Grande, la professoressa McGranitt disse ai campioni e agli accompagnatori di seguirla. Obbedirono, e la sala applaudì mentre facevano il loro ingresso e avanzavano verso un grande tavolo rotondo all'altra estremità dell'ingresso, dove avevano preso posto i giudici.
Quando Harry e Ron, accompagnati da Calì e Padme, scoprirono che Victor Krum era il 'Cavaliere' di Hermione, la serata cambiò sapore.
Una seconda sorpresa giunse dalla presenza di Pearcy Weasley, in qualità di sostituto del Signor Crouch, il cui stato di salute era stranamente e gradualmente peggiorato sin dai tempi della Coppa del Mondo di Quiddich.
Inoltre, non mancarono le solite critiche al cibo e alle decorazioni provenienti da Fleur Delacour, accompagnata dal corvonero Roger Davies.

Mentre la cena di Natale degli studenti umani stava per iniziare, nella Casa di Violafucsia i felini avevano appena finito di mangiare.
Così i campioni aprirono le danze dando il via al magnifico Ballo della Deliranza.
Per l'occasione, erano stati chiamati da Conan due gruppi musicali...'Gli Stregatti del Vicolo Miracoli' e 'Josie e le PussyCheshirecats'.

"Sai che non mi sono mai divertito così tanto, Pippi!...Devo solo abituarmi alla coda" gridò Dennis, che aveva assunto le sembianze di uno stregatto grazie alla pozione di Piton. "Ti confesso che questa ala del castello non l'avevo ancora visitata".
"Sei arrivato a Hogwarts quest'anno, Dennis...non puoi pensare di conoscere ogni luogo" rispose Kitty Tiffany più a suo agio nel suo corpo felino. "Se vuoi, puoi miagolare...per rendere la festa più divertente".
"Maaaaooooooo!...Miao!...Miaooohhh!...Miaoooooouuuuhhhh!" esclamò Dennis senza ritegno. "E ancora miauuuoooouuuuhhhhhhh!".

Un gruppo di stregatti sulla pista da ballo lo osservarono stupiti, alcuni applaudirono, altri gli miagolarono...'Sei il nostro campione, Felix'.
"Felix?" mormorò il bambino incuriosito. "Ma io non...".
"Vorrei regalarti questo anello, Dennis" lo interruppe Kitty inserendolo nel dito anulare del grifondoro. "Se lo strofini sette volte, io verrò da te, ovunque ti trovi".
"E io...ricambio il tuo dono con questa collana" replicò Dennis arrossendo. "Il ciondolo è un semplice cuore d'argento, ma la sua punta è magica: si trasforma in un pugnale quando avverte la presenza di un nascondiglio segreto oppure di un oggetto celato alla vista".

Scambiati i doni, Dennis e Kitty si abbracciarono teneramente in mezzo alla pista.

"Che bel Cavaliere miagolante che hai, Kitty!...Sembra proprio il mio fratello gemello" miagolò Felix Gateaux comparendo all'improvviso.
"Ah, Felix...grazie per la tua donazione di peli!" mormorò sottovoce la campionessa di Hogwarts. "Anche il Professor Piton è rimasto soddisfatto...una scorta abbondante".
"Pas de probléme, miao!" replicò il campione di Beauxbatons tenendo un ritmo delirante di danza. "Mi ricresceranno più folti di prima!".
"Un momento...ti ha chiamato Kitty!" esclamò Dennis tenendosi la coda in zampa quasi fosse una sciarpa.
"Oh, si...è il mio soprannome" rispose Kitty ridacchiando maliziosamente. "Ti piace, miao?".
"Molto carino, miao, miao, miao!" urlò il piccolo grifondoro sentendosi sempre più uno stregatto. "E io come devo chiamarmi, Felix?...Tutti qui mi chiamano Felix".
"Puoi rimanere Dennis, se ti fa piacere" miagolò Kitty girando su se stessa come una trottola. "Nessuno qui conosce gli studenti del primo anno di Grifondoro, tranquillo".

Nel frattempo, il Ballo della Deliranza aveva raggiunto livelli acrobatici altissimi: due stregatti si scontrarono in aria, carambolando dentro un gigantesco vassoio di trippa alla crema Chantilly.
Giravano voci che erano stregatti-sub, campioni  inglesi di immersione nei calderoni da cucina.

"Ma che affascinante stregattone che hai, miauuuuu!" esclamò Misha Stregattoff con un sorriso molto sensuale. "Per favore...non miagolare il mio commento a Felix; rischierei di passare per una...'gatta morta'!".
"Tranquilla Misha!...Il tuo segreto è in buone zampe" rispose Tiffany alla campionessa di Durmstrang. "Ma prima o poi, dovrai farti avanti...".
"Perché quella studentessa non vuole che tu dica niente, anzi...che tu miagoli niente a Felix?" chiese Dennis incuriosito.
"Ehm...Felix è gelosissimo e tu gli assomigli, tutto qui!...E' meglio che lui non sappia del complimento che ti ha fatto Misha, perché gli fa la corte" mentì la campionessa di Hogwarts maliziosamente. "Ma adesso, facciamoci un drink!...Una Bomba miagolosa a base di Sangria di latte e pesto di erba gatta!".
"Mi fido! Gnauuuuuuuuuuhhhh!" urlò Dennis esibendosi in un miagolante salto acrobatico. "Maramaaaooooooooooohhhhhhhhh!!!".

                                   

Tutta la Sala felina si voltò ad applaudire la performance danzante di Dennis e Kitty, mentre Pietra Stregatto approfittò del culmine della confusione per salutare Daisy, Conan e Eileen e sgattaiolare via dalla Sala da Ballo: il piano 'Caterpillar' stava per avere inizio.

Nello stesso momento, in Sala Grande, tutto il cibo era stato consumato, e così, Silente iniziò a disporre i tavoli lungo i muri, facendo apparire una piattaforma sopraelevata lungo la parete di destra. Sopra c'erano una batteria completa, parecchie chitarre, un liuto, un violoncello e alcune cornamuse.
Poi le Sorelle Stravagarie salirono sul palcoscenico salutate da applausi entusiasti e, dopo che tutte le lanterne sui tavoli si erano spente, lo spettacolo ebbe inizio.

Contemporaneamente, nel cortile interno ricoperto di neve, lo Stregatto e Hagrid avevano appena finito di bussare educatamente alla 'porta della tana degli Snasi', consistente in uno splendente coperchio d'argento appartenente a una pentola del castello.

"Ci hai studiato il linguaggio degli Snasi, Pietra?" disse Hagrid puntando il martello pneumatico stregato sopra il basamento di marmo di un piccolo vaso vuoto. "Sono creature molto intelligenti, si chiamano Alf e Twila".
"No...ma ho portato dei disegni degli oggetti rubati su pergamena" rispose Pietra con aria sorniona. "E' stato un suggerimento di Minerva. Glieli ho imbucati nella cassetta postale, ghghgh!".
"Bé...io ci ho tradotto qualche verso che hanno comunicato a Minerva durante la fuga..." replicò Hagrid orgogliosamente. "Pare che il ventitre di febbraio sia il compleanno di qualcuno e, in tale occasione, Twila ci vorrebbe esporre nella tana la Coppa Tremaghi".
"Davvero?" mormorò lo Stregatto. "Dev'essere essere il compleanno della suocera di Alf, miao!".
"Come fai a saperlo, hai studiato Snasologia?" chiese Hagrid incuriosito.
"Nessuno rischierebbe l'ira di Albus Silente per un motivo diverso" concluse Pietra soave.

Mentre i due docenti stavano ancora parlando fra loro, gli Snasi fecero lentamente capolino dalla tana.

"Uno Stregatto, un MezzoGigante e un...Caterpillar" sussurrò Alf preoccupato. "Non si mette bene, moglie mia!".
"Guarda le pergamene recapitate, Alf!" esclamò Twila allarmata indicando i disegni. "Il medaglione della McGranitt, la ciotola d'oro di Daisy e Pietra, e la Coppa Tremaghi...rivogliono ogni cosa indietro!!!".
"Cosa facciamo Twila?" chiese Alf con filo di voce. "Trattiamo con il Caterpillar?..E' il più silenzioso".
"Mai!" replicò Twila scuotendo lateralmente il becco da sotto il coperchio d'argento.

"Credo che quello sia un...'no'!" osservò argutamente Hagrid grattandosi la barba. "O comunque ci assomiglia molto".
"Capisco, linguaggio universale del corpo, miao!...Ci vuole un piccolo incoraggiamento per farli zampettare sulla strada della diplomazia. Prepariamo la guerra per fare la pace, ghghgh!" miagolò Pietra risoluto. "Aziona il...ehm...'l'Arma Risolutrice'. Cinque secondi dovrebbero bastare per evitare crolli strutturali, Rubeus".

Uno spaventoso rumore si unì alla musica rock delle Sorelle Stravagarie, migliorandola.
Alcuni quadri della Sala d'Ingresso crollarono a terra, tra le proteste dei personaggi contenuti nei dipinti. Nella Sala grande Albus Silente avvertì delle vibrazioni sismiche; vide i piani più alti della torta sfracellarsi sul pavimento e guardò Piton e la McGranitt, quasi desiderasse essere confortato.
Per tutta risposta, Piton socchiuse gli occhi e Minerva gli regalò un sorriso enigmatico, simile a quello della 'Gioconda' di Leonardo da Vinci, invitandolo a ballare.
Nel sottosuolo, invece, la tana degli Snasi era stata sottoposta a un vero e proprio terremoto, con epicentro sopra la cucina di Twila.

"Lo stufato di pesce è andato perduto, Alf...Era una ricetta di mia madre!" urlò Twila infuriata, mentre cercava di calmare i suoi cuccioli, che si erano appena svegliati. "Trattiamo...prima che crolli il salotto!!!".

A quel punto, Alf uscì fuori dalla tana e annuì con il becco in direzione degli insegnanti, posando fuori dal cespuglio prima il medaglione, poi la ciotola d'oro, e infine la Coppa Tremaghi.

"Assomiglia a un 'si'!" commentò Hagrid felice di vedere il castello ancora integro. "Adoro gli Snasi ragionevoli!".
"Un 'si' spontaneo e incondizionato,  ghghgh!" rispose lo Stregatto ridacchiando.

Pietra raccolse i primi due oggetti, poi aggiunse una data a una pergamena di riserva, proprio sotto il disegno della coppa Tremaghi, e la mostrò a Alf e Twila: "Ventitre febbraio".
Successivamente, indicò il martello Pneumatico e mise la zampetta sulla data relativa all'inizio della seconda prova del torneo, il ventiquattro febbraio.

"Twila!..ci permettono di tenere la coppa il giorno del compleanno di tua madre, ma non un giorno di più!" esclamò Alf alla moglie. "Siamo in debito".
"Che carino quello stregattaccio!" rispose Twila applaudendo. "Manterremo il patto, anche a costo di litigare con la mamma".
"Litigare con tua madre?" disse sottovoce Alf restando a becco aperto. "Diventeremmo leggenda...".

Pochi minuti dopo, Hagrid tirò fuori un altro disegno tenuto fino ad allora nascosto, con una sola scritta dorata e una piccola barretta nera accanto: "Hogsmeade-"

"Ahhhh...da ora in poi, il nostro territorio di caccia sarà il villaggio di Hogsmeade!" esclamò Alf annuendo di nuovo, mentre riportava con cura il trofeo dentro la tana. "Senza esagerare".
"Restituiremo il favore!" aggiunse Twila commossa. "Ma ora parla piano, Alf!...I cuccioli si sono appena riaddormentati!".

Seppellito di nuovo il 'Caterpillar' vicino la Capanna di Hagrid, i docenti fecero ritorno al castello sotto un bellissimo cielo stellato.
Giunti nei pressi del portone d'ingresso, Hagrid espresse alcune preoccupazioni sugli eventuali micro-danni causati alla scuola, manifestando l'opportunità di futuri interventi magici di manutenzione.

"Solo cinque secondi, Hagrid!" osservò il direttore di Violafucsia ricomponendo il ciuffetto con un pettine a lisca di pesce. "Un rischio miagolamente calcolato, sai!...E infatti, come puoi constatare, la scuola di Hogwarts è ancora intatta".
"Hai ragione, vecchio mio!" disse Hagrid sorridente fregandosi le manone. "E nessuno si è fatto male".
"Appunto, miao, un lavoro ben fatto e pulito" miagolò Pietra soffermandosi di fronte al portone d'ingresso. "Niente distruggerà Hogwarts, neanche un terremoto...e nemmeno i piccioni!".

Proprio in quel momento, una tegola pericolante si staccò da una tettoia, centrandolo in pieno.

"Ehm...se non ci sono altri problemi, tornerei da Madame Maxime" disse Hagrid, lo sguardo rivolto verso la Foresta Proibita, prima di posarsi sulla tegola caduta.
"Come vedi gli escrementi dei piccioni fanno più danni di un Caterpillar stregato!" mormorò Pietra indicando la sua testolina e soffrendo in silenzio. "Vai pure, ma non esagerare con Maxime...e lascia perdere la storia sulle sue 'ossa grandi' da MezzaGigantessa".
"D'accordo, grazie per il consiglio, Pietra!" ringraziò Rubeus aggiustandosi i capelli. "Ci tenterò!".
"Sii miagolamente prudente, e fiuta il pericolo come me!" aggiunse lo Stregatto battendosi il petto.

Il povero Pietra aveva appena finito di miagolare che un mattone di un cornicione era appena piombato sulla sua zampa sinistra.

"Maledetti piccioni!...Ci tempestano di cacche, stasera!" esclamò Hagrid guardando torvo verso l'alto. "A proposito...cos'è un piccione?".
"E'...è un Animale Fantastico...il Piccione Laterizio simile a un grasso Golden Snidget" miagolò Pietra zoppicando. "Ma se sbagli tipo di becchime, sei rovinato: producono cacche simili a tegole o mattoni. Ahhhhhhh, la zampetta!...A proposito, miao, Buona serata Rubeus!".

                              

Intanto, Harry e Ron, annoiati dai discorsi di Percy sul Bando Internazionale dei duelli per i Transilvani, decisero di prendere una boccata d'aria nel giardino davanti all'entrata della scuola.
Scorsero Severus Piton e Igor Karkaroff in un viottolo pieno di cespugli di rose, ed ebbero l'occasione di ascoltare una parte della loro conversazione.

"E voi due cosa state facendo?" disse Piton notando Harry e Ron sul sentiero davanti a sé.
Karkaroff osservò Harry, parve piuttosto preoccupato di vederli lì.
"Stiamo camminando" rispose Ron asciutto. "Non è contro la legge, vero?".
"Continuate a camminare, allora!" sibilò Piton, e li oltrepassò velocemente, il lungo mantello nero che ondeggiava alle sue spalle. Karkaroff lo seguì di corsa. Harry e Ron ripresero a scendere il sentiero.
"Che cos'è che preoccupa tanto Karkaroff?" borbottò Ron.
"E da quando lui e Piton si danno del tu?" aggiunse Harry piano.

Poi, dopo essere stati spettatori involontari di un litigio tra Hagrid e Madama Maxime, i due grifondoro fecero ritorno in Sala Grande, passando il resto della serata a discutere di Giganti nel loro angolino.

Quando a mezzanotte le Sorelle Stravagarie smisero di suonare, tutti rivolsero loro un ultimo, sonoro scroscio di applausi, e cominciarono ad avviarsi verso la Sala d'Ingresso.
Harry e Ron videro Hermione augurare la buonanotte a Krum prima che lui facesse ritorno alla nave di Durmstrang.
In seguito, osservarono Dennis Canon salire verso la Torre di Grifondoro, malfermo sulle gambe, ma abbracciato appassionatamente alla misteriosa Pippi.
Subito dopo, Hermione rivolse un'occhiata gelida a Ron, e lo superò di corsa su per la scalinata di marmo, senza dire una parola.
I due amici la seguirono, ma a metà della scalinata, Harry si sentì chiamare.

"Ehi...Harry!"
Era Cedric Diggory. Saliva di corsa le scale per raggiungerlo, mentre Cho aspettava di sotto nella Sala d'Ingresso.
"Si?" disse Harry freddamente.

Cedric esitò, lasciando capire di voler parlare a quattr'occhi con Harry. Ron scrollò le spalle stizzito e continuò a salire da solo.
Poi la rivelazione, o meglio, le istruzioni su come utilizzare l'uovo d'oro.
Indubbiamente, si trattava della restituzione di precedente un favore.

"Fatti un bagno, e...ehm...porta con te il tuo uovo, e...ehm...pensaci su nell'acqua calda. Ti aiuterà a riflettere...fidati....E te ne dico un'altra. Usa il bagno dei Prefetti. Quarta porta a sinistra della statua di Boris il Basito al quinto piano. La parola d'ordine è 'Frescospino'. Devo andare...volevo dare la buonanotte..." disse Credric sorridendo prima di scendere giù per le scale, dove Cho lo attendeva.

Harry tornò alla Torre da solo. Era un consiglio estremamente bizzarro. Perché mai un bagno avrebbe dovuto aiutarlo a capire che cosa voleva dire l'uovo ululante? Cedric lo stava prendendo in giro? Stava cercando di fargli fare la figura dell'idiota, così Cho per contro lo avrebbe ammirato ancora di più?...Oppure Cedric Diggory era il più dispettoso degli stregatti sotto mentite spoglie?

Avvolto dai dubbi, poco prima di rientrare nella Sala Comune, il ragazzo si sentì chiamare di nuovo, ma non era Cedric, e neanche Cho.

"Come te la passi Harry?...Sarai stanchissimo dopo una festa così stressante" disse Conan trasfigurato in Porpentina Goldstein. "Io preferisco il canto di un Augurey alla musica delle Sorelle Stravagarie".
"Bé...sono sopravvissuto a Voldemort, ma sono sicuro che un altro Ballo del Ceppo mi darebbe il colpo di grazia" disse Harry trattenendo un enorme sbadiglio.
"Comprendiamo che non hai avuto molto tempo per le ricerche sugli stregatti, sei un campione Tremaghi" aggiunse Pietra trasfigurato in Newt Scamander rabbrividendo un po'. "Del resto, sei sempre stato al centro dell'attenzione, come avresti potuto...".
"A dire il vero, ho scoperto che Dennis Canon sta cercando di apprendere il metodo per preparare una difficilissima pozione Polisucco Speciale per trasformarsi in stregatto" rispose Harry stremato. "Di conseguenza, ho dedotto che Dennis non è uno stregatto".
"Oh bé...gli stregatti sono creature molto furbe" osservò Conan-Porpentina aggiustandosi i guanti. "In teoria...Canon potrebbe averti indotto a credere in una falsa rappresentazione della realtà, allo scopo di sviare i sospetti. Ma la mia ipotesi vale quanto la tua, caro".
"C'è dell'altro...una misteriosa bambina dai capelli rossi sta frequentando la Sala Comune di Grifondoro, ed è sempre in compagnia di Dennis" precisò Harry ansioso di rivelare l'informazione. "Ho pensato che fosse una studentessa del primo anno, ma nessuno l'ha mai vista alla Cerimonia di smistamento. Le altre studentesse di Grifondoro mi hanno detto che non è alloggiata nel dormitorio femminile. Sappiamo, però, che si chiama...Pippi".
"Se la piccola strega ha il permesso di accedere alla Casa di Grifondoro, potresti chiedere lumi alla Professoressa McGranitt, tanto per cominciare!...Ma se non riuscissi a cavare un'Acromantula dal buco...potremmo aiutarti a scoprire la sua identità" rispose lo Stregatto-Scamander sogghignando enigmaticamente. "Considerando il periodo impegnativo, hai svolto un'ottima indagine...notte, notte, Harry!".
"Grazie, signore!...Signora!" salutò il ragazzo assonnato. "Domani, alla prima occasione, parlerò con la mia direttrice, buonanotte!".

                                    

Terminata la breve conversazione, Harry entrò nella Sala Comune, e là trovò Ron e Hermione che stavano litigando furiosamente: a tre metri di distanza si urlavano addosso, rossi in faccia.

"Bé, se non ti va sai qual è la soluzione, eh?" gridò Hermione con il volto contratto dalla rabbia.
"Ah si?" urlò Ron di rimando. "E qual è?".
"La prossima volta che c'è un ballo, invitami prima che lo faccia qualcun altro, e non come ultima spiaggia!" replicò Hermione infuriata.

Ron aprì e chiuse la bocca senza parlare come un pesce rosso, mentre Hermione girava sui tacchi e correva su per la scala delle ragazze.

"Miao, quei due mi hanno appena ricordato la prima volta che trascinai il mio fidanzato pigrone al mare" miagolò Daisy sottovoce da sotto il divano. "Sa nuotare, ma ha sempre odiato l'acqua salata!".
"Forse perché la salsedine rende il pelo più ispido" mormorò Eileen con lo sguardo perso nel fuoco del caminetto.
"Ebbene...quando il mio adorato stregatto posò le zampette sulla spiaggia di Sandwood Bay, ne restò così affascinato che decise di costruire un bungalow abusivo in riva al mare" miagolò Daisy con occhi sognanti.
"Immagino che fosse rimasto stregato dal paesaggio da sogno" osservò Scintille con occhi sognanti. "SandWood Bay Beach è un vero Paradiso: devo farla conoscere a Conan".
"Stregato, miao? Non proprio, mia cara Eileen" rispose la Stregatta ridacchiando. "Il mio 'Pietrino' fu ispirato dalla soffice sabbietta della spiaggia: aveva appena scoperto la lettiera più grande e romantica del Regno Unito".



  





  









































 





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