Libro quattro: capitoli 1, 2, 3, 4: Vendesi Casa Riddle (post suscettibile di revisione grafica e letteraria da parte di Eileen)




      Liberamente ispirata a Harry Potter e il Calice di Fuoco, Capitoli 1, 2, 3, 4: Casa Riddle, La cicatrice, L'invito, Ritorno alla Tana.








Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando quella famiglia ci abitava e dai nefasti eventi che erano avvenuti in quel luogo.
Si trovava sulla collina che dominava il villaggio; alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole, l'edera cresceva incolta sulla facciata e, all'esterno, non c'era nemmeno una lettiera per gatti.




Dopo la misteriosa morte dei proprietari originari, avvenuta cinquanta anni prima, la proprietà passò più volte di mano, ma il giardiniere Franck Bryse fu l'unico a non andarsene dalla tenuta, pur essendo stato accusato ingiustamente di aver ucciso i tre Riddle e poi rilasciato per mancanza di prove.

Infatti, sebbene i ragazzi del villaggio lo tormentassero continuamente compiendo sortite notturne dentro la casa, per compiacere i sospetti alimentati dai loro genitori, Frank rimase a badare al giardino dell'elegante dimora quasi fosse la sua ultima missione.
L'anziano giardiniere aveva settantasette anni, ma lavorava sempre con grande impegno per conto dell'ultimo proprietario.
Proprio quest'ultimo, alcuni mesi prima della Finale di Coppa del Mondo di Quidditch, aveva deciso di mettere in vendita l'immobile per disfarsene il prima possibile: una voce nella sua testa lo aveva convinto che abitarvi portasse sfortuna.

Senza riportare l'appellativo 'Casa Riddle', l'annuncio per la cessione immobiliare fu inserito in diversi giornali e pubblicizzato da alcune agenzie londinesi.
Il destino volle che, uno di quei giornali, finisse sui tavoli del Paiolo Magico il giorno in cui Pietra, Conan, Daisy e Eileen erano sgattaiolati a Diagon Alley per acquistare materiale didattico: collari magici per gli studenti del primo anno, lettiere con sabbia autoripulente, e grattatoi personalizzati per i nuovi Prefetti. 
Da tempo Pietra Stregatto e Conan Scintillo avevano progettato di comprare, alla prima grande occasione, una bella villa in campagna per pigrate estive di alta qualità.
Purtroppo gli altissimi prezzi e i cattivi rapporti tra il Direttore della Gringott e la 'Specie degli Stregatti' avevano sempre impedito di accedere al 'mutuo' occorrente per realizzare i loro miagolanti desideri. 
Ma le cose stavano per cambiare.

Quella mattina soleggiata di inizio luglio, visto che i negozi erano ancora chiusi, gli stregatti decisero di fare una seconda colazione al Paiolo Magico: le crepes alla crema di Trippa di Tom il Barista non avevano tradito le aspettative, inducendo i famelici felini a 'chiedere il bis'. 
Si trovavano seduti ad un tavolo vicino al bancone, dove era appoggiato un 'quotidiano' babbano aperto alla pagina degli annunci immobiliari. 
Ormai la carta era così consunta da scambiarsi per una tovaglia sporca di macchie d'inchiostro di infiniti colori.
Pietra guardò il giornale in silenzio per qualche secondo, ripercorrendo la sua vita recente, dall'arrivo di Potter a Hogwarts fino a quel momento. E non era la prima volta.
Si scostò i lunghi capelli neri, a cui non era abituato, e si strinse la cintura dei pantaloni di qualche buco, per  il timore che cadessero: rimanere in mutande in pubblico era un fatto imbarazzante per gli umani.

"Ma perché le mutande sono così importanti per gli umani?" pensò lo Stregatto fra se e se, ripromettendosi di chiedere ragguagli a Piton. "Se non proteggono dagli 'Avada-kedavra' sono inutili...".

Poi si toccò il naso adunco e osservò le sue zampette, ma al loro posto, vide le forti mani di Severus che stringevano due salsicce: le Pozioni Polisucco Speciali stavano funzionando a meraviglia.
Aveva anche il vestito di Piton, il mantello, e tutto il resto, eccezion fatta per la bacchetta. 
Ma rappresentare la personalità di quest'ultimo, nella sua complessa integrità, sembrava una meta quasi irraggiungibile che, in ogni caso, avrebbe richiesto un lungo e intenso allenamento.
Inoltre, il piano segreto di Silente non prevedeva un 'Piton straordinariamente ingrassato'. 

Dopo la fine degli esami e la fuga di Sirius Black, i membri dell'Ordine di Gattaca erano rimasti in attesa di partire per assistere alla Finale di Coppa del Mondo di Quidditch 'Irlanda contro Bulgaria'.
Il Preside non l'aveva definita una gita di piacere: si trattava di una missione 'sotto copertura' per proteggere Harry Potter e i suoi amici, le cui presenze allo stadio, stando alle voci che circolavano al Ministero della Magia, erano considerate scontate.

Per abituare i felini alla 'nuova copertura', il Professor Severus Piton gli aveva fatto bere delle Polisucco sperimentali e preparato numerosi appunti sul comportamento umano da tenere in pubblico.
Tutto era cominciato alla fine dell'anno scolastico, quando Albus Silente, dinanzi agli sguardi smarriti della McGranitt, di Piton, di Vitious e della Sprite, aveva partorito un'idea che era stata definita 'geniale' dal solo Phineas Nigellus Black, sghignazzante per l'occasione nel suo dipinto: trasformare gli stregatti nei Direttori delle quattro Case Ordinarie di Hogwarts, sembianze che avrebbero mantenuto per quasi l'intera missione difensiva.

Al fine di favorire il difficile 'processo di adattamento', i membri dell'Ordine di Gattaca si erano presentati al Paiolo Magico sotto le mentite spoglie di Piton, della McGranitt, della Sprite, e di Vitious.
Purtroppo, Pietra e Conan perseveravano ancora nel mantenere alcune condotte 'stregattesche', che non mancarono di attirare l'attenzione dello stesso Tom il Barista.   

"Sentite cosa miagola quest'annuncio: ...vendesi a Little Hangleton, zona collinare, casa lussuosa con bella vista, spaziosa e ammobiliata, presenza di camino e comode poltrone, parzialmente da ristrutturare, giardino ben curato. Prezzo valido fino al 31 luglio: ventimila sterline. Consegna nel mese di settembre. Si consiglia, come giardiniere, il Signor Frank Bryce..." mormorò Pietra-Piton soave, mentre con una mano reggeva il giornale e, con l'altra, inzuppava una salsiccia nella Burrobirra. "Un affare così miagoloso non ci ricapiterà mai più!".
"Da non credersi, miao!" rispose Conan-Vitious tutto eccitato. "Ma resta un ostacolo insormontabile: convincere la Gringott a concedere un prestito senza garanzie a dei poveri stregatti".
"Little Hangleton?...Mmhhhff, questo nome non mi è nuovo" mormorò Eileen-McGranitt sovrappensiero. "A proposito, voi due...smettetela di grattarvi in continuazione e cercate di migliorare il linguaggio umano!...Oppure desterete sospetti. Non vedete come Tom vi sta guardando affogare le salsicce?".

Ascoltata la predica, Pietra e Conan impugnarono subito forchetta e coltello, cercando di fare del loro meglio per tagliare 'umanamente' il cibo, senza ferire i camerieri di passaggio e gli altri clienti nelle vicinanze.

"Oh bé...credo che sia una bellissima villetta immersa nel verde, piena di pace e tranquillità!...E' il luogo ideale per praticare sport estremi come il 'Ronfing',...ronf, ronf!" aggiunse Daisy-Sprite regalando un bel sorriso anche a Tom, che smise di osservarli. "Anche a me Little Hangleton ricorda lontanamente qualcosa, ma qualunque cosa sia, mi sta sfuggendo del tutto di zampa...ehm, cioè di mano, mia cara...Minerva".

                                 

Dopo ampia riflessione, l'Ordine di Gattaca escogitò un losco piano favorito dagli effetti delle Pozioni Polisucco: zampettare di corsa alla Gringott e tentare la sorte.
Inutile dire che gli stregatti furono calorosamente accolti per i maghi e le streghe che apparivano essere dal Direttore della Banca dei Folletti in persona, ovvero, con ogni riguardo riservato ai clienti più importanti.

Una volta fatti accomodare nel suo ufficio, l'anziano folletto esordì dicendo: "Quale onore ospitare alla Gringott, i migliori insegnanti di Hogwarts!...Cosa posso fare per voi, cari professori?".
"Necessitiamo di un mutuo di ventimila sterline babbane, allo scopo di comprare un immobile di prestigio nei pressi di Little Hangleton" disse Pietra-Piton tentando di imitare lo stesso contegno austero e pragmatico del suo amico Serpeverde. "Io sarò il richiedente del prestito, mentre i miei colleghi firmeranno a ulteriore garanzia del mio adempimento".
"Mmmhh...lo sa Professor Piton che, circa un anno fa, un certo 'Petrus Stregattis' millantò di insegnare 'Psicologia delle Pulci Magiche' in un fantomatico Dipartimento distaccato di Hogwarts, presso il Gattile di Diagon Alley; affermava di essere stato vittima di una 'Fattura Aggattante Permanente' che lo aveva reso peloso, miagolante, e color violafucsia" rispose il Folletto sogghignando. "Voleva impietosirmi per avere un mutuo agevo-miago-lato di centomila sterline!".
"Davvero?...Le Fatture Aggattanti Permanenti sono fastidiose come uno studente di mia conoscenza: le prognosi di guarigione variano da 15 giorni a sei mesi di convalescenza" replicò Pietra-Piton arricciando leggermente le labbra. "Il Professor Silente e il Ministero della Magia ne sconsigliano l'uso nel caso di presenze 'cagnesche', magiche o babbane, nella propria abitazione".
"Ah, ne sono sicuro, Professore!...A proposito...quel cialtrone ebbe anche il coraggio di offrirmi, a garanzia del prestito, un pacchetto di azioni di una società babbana produttrice di cucce per cani, i cui amministratori erano stati arrestati per 'bancarotta fraudolenta' alcuni mesi prima" squittì il dirigente della Gringott sbattendo il pugno sulla scrivania. "Perdonate lo sfogo, ma non ho ancora dimenticato quel vergognoso tentativo truffaldino".
"Scioccante e inaudito, signor Direttore!...Lei ha tutta la nostra comprensione e solidarietà" intervenne Conan-Vitious con fare accondiscendente. "Ma la sua leggendaria capacità di scoprire i truffatori è nota in ogni angolo del mondo magico: Albus Silente e Cornelius Caramell sono fieri di lei".
"Grazie, grazie signori direttori!...Gli stregatti dovrebbero essere messi al bando e confinati in una riserva, come è stato già fatto per i Giganti" replicò il Folletto con un espressione arcigna.
"Ehm...al momento, non posso darle torto" replicò Daisy-Sprite poggiando una mano sul braccio di Pietra-Piton, che stava assumendo un'espressione assassina, simile a quella che Piton mostrava normalmente quando parlava con Harry Potter. "Ma i fallimenti delle imprese babbane sono sempre dietro l'angolo, non crede?...Prima regola aurea di un buon direttore della Gringott: mai accettare garanzie di natura babbana!".
"Mi complimento per le sua preparazione in materia finanziaria, Professoressa Sprite" replicò il Direttore ossequioso. "Non vi negherò certamente il mutuo, ma posso chiedere di quale immobile stiamo parlando, e quali garanzie intendete offrire?".
"Ha presente l'unica villa sulla collina di Little Hangleton?...E' facilmente individuabile in questa planimetria babbana" disse Eileen-Minerva srotolando una mappa catastale e sfoderando un sorriso smagliante. "Come può vedere dall'estensione della proprietà, abbiamo a che fare con una tenuta che vale molto più di ventimila sterline, almeno il quadruplo. E non c'è neanche un fantasma da sfrattare".
"Ottimo!...Considerato il valore, potremmo accordarci per iscrivere una garanzia ipotecaria sull'immobile stesso, che ne dite?" commentò Il folletto fiutando un buon affare. "Gli interessi saranno bassissimi, in linea con la Convenzione sottoscritta con la Scuola di Stregoneria e Magia di Hogwarts. Inoltre, potrete cominciare a pagare la prima rata a partire dal luglio dell'anno prossimo. Soddisfatti, cari professori?".
"Fantastico, affare fatto!" esclamò Conan-Vitious aggiustandosi gli occhiali che gli stavano per cadere dal naso. "Dove dobbiamo firmare?".
"Faccio preparare immediatamente il contratto..." replicò il Direttore dando ordini gestuali a uno dei suoi numerosi segretari.

Poco secondi dopo, l'anziano Folletto aggiunse: "Lo sa Professor Vitious che, circa sei mesi fa, un altro mago chiamato 'Conin Scintillos', anch'esso vittima di una Fattura Aggattante, voleva rifilarmi la camera da letto della Direttrice di Grifondoro, a garanzia di un mutuo. Ma a me, nessuno l'ha mai fatta sotto il naso, né un 'umano aggattato', né un 'vero stregatto'!".
"Che lestofante, la mia stanza!!!" sbottò Eileen-McGranitt lanciando un'occhiataccia a Conan-Vitious. "Se solo avessi quella canaglia fra le zamp...ehm, tra le mani, gli farei passare la voglia di offrire in garanzia cose che non gli appartengono!".
"Non ho miag...ehm, non ho parole!" rispose Conan-Vitious arrossendo come un peperone. "Confidiamo negli Auror per la cattura di questi malviventi, direttore!".
"Bene, bene...potete passare a firmare i documenti nella sala adiacente tra un minuto" disse il folletto con aria compiaciuta. "E' stato un piacere fare affari con voi. E mi raccomando, salutate Albus Silente da parte mia".
"Sarà un onore rappresentarla" disse Eileen-McGranitt con un inchino, mentre lanciava ripetute occhiatacce torve a Conan-Vitious e Pietra-Severus.
"Oh..mi permetta un'ultima domanda, direttore" chiese Daisy-Pomona prima di lasciare l'ufficio. "Se la casa non ci piacesse; se dovessimo ripensarci e cedere la casa dopo la firma del contratto, cosa accadrebbe per il futuro obbligo posticipato di pagamento delle rate?".

Dopo una breve pausa di riflessione, il Folletto disse: "Esiste, una novità normativa introdotta dal Ministro Caramell che potrebbe fare al caso vostro...la 'Cessione senza lucro di immobile Babbano alla prima persona magica occupante in stato di bisogno'. Tale istituto permette, previa notifica del consenso alla cessione alla banca, di mettere a disposizione una casa Babbana per farla godere al primo mago o strega in stato di bisogno. In questo caso, l'indigente occupante dovrà dichiarare le proprie generalità e accettare il godimento temporaneo gratuito in suo favore, pagando l'imposta ministeriale simbolica di uno Zellino. Successivamente, accertato il reale stato di bisogno, su delibera del 'Dipartimento per Maghi e Streghe in difficoltà', il Ministero della Magia provvederà a pagare le rate alla Gringott al posto del mago cedente, acquisendo definitivamente la proprietà dell'immobile Babbano. Pertanto, avvalendovi del suddetto decreto, voi non potreste guadagnare niente dalla cessione della casa, ma sareste liberi da ogni futuro obbligo contrattuale o imposta".

Mentre i falsi direttori si apprestavano a firmare il contratto di mutuo, una coppia di Snasi uscì rapidamente da un armadio pieno di grossi faldoni, zampettando di nascosto dentro la valigia stregata di Pietra, proprio quella destinata a contenere il denaro richiesto.

Gli Snasi non sapevano che la loro prossima destinazione sarebbe stata Hogwarts, ma farsi catturare o uccidere dai Folletti della Gringott non era un'alternativa molto allettante.
Tuttavia, nonostante il passaggio involontario ai simpatici animaletti, per gli insegnanti felini, la prima metà di agosto trascorse serenamente, senza sparizioni di denaro.  
L'unica novità rilevante, ma non di dominio pubblico, fu la decisione degli Snasi di eleggere la propria residenza sotto il cortile del castello: erano in attesa di sviluppare un progetto di tana 'matrimoniale' attrezzata per cucciolate numerose. 

                                   

Ormai mancavano due settimane all'inizio del nuovo anno scolastico, e due soli giorni alla Finale della Coppa del Mondo di Quidditch.
Quel sabato notte, nell'ex cottage dei Riddle, Frank si svegliò a causa dei dolori alla sua gamba ferita, e vide qualcosa di molto strano su alla vecchia casa.
L'anziano giardiniere, reduce di guerra, credette che i ragazzi del villaggio ne avessero inventata un'altra per punirlo: da casa Riddle l'uomo vedeva balenare delle luci alle finestre del piano superiore.
Staccò una vecchia chiave arrugginita dal gancio vicino la porta, prese il bastone da passeggio, e si addentrò nella notte.
Pochi minuti dopo, Frank fece il suo ingresso in Casa Riddle, aprendo la porta senza fare rumore; si avviò su per le scale e, finalmente, individuò due intrusi che stavano parlando di orribili misfatti compiuti e da compiere, davanti al fuoco del camino.
Ebbe perfino occasione di ascoltare una parte dei loro piani criminosi, progettati contro un certo Harry Potter e, di sicuro, non erano i ragazzi di Little Hangleton.
In seguito, scoperto a spiare, il signor Bryce ebbe una breve conversazione con gli stessi estranei, che parlavano un linguaggio ricco di parole a lui sconosciute.
Infine, dopo aver visto 'cosa' stava seduto sulla vecchia poltrona dei Riddle, fu ucciso dal lampo verde di un'Avadakedavra, un'altra parola mai sentita prima.
Così il Babbano Frank morì prima ancora di toccare il pavimento, per mano di Lord Voldemort.
Per ironia della sorte e, a sua insaputa, il Signore Oscuro era appena diventato 'la prima persona magica occupante la casa in stato di bisogno', come previsto dal nuovo istituto normativo introdotto da Cornelius Caramell.

Intanto, a circa trecento chilometri di distanza, precisamente a Privet Drive, il ragazzo chiamato Harry Potter si svegliò di soprassalto.
Giaceva sulla schiena, il respiro affannoso, quasi avesse corso. La vecchia cicatrice a forma di saetta sulla fronte scottava sotto le dita come se qualcuno gli avesse appena premuto un filo incandescente sulla pelle.
Si ricordava di aver sognato due persone che conosceva, e una che non conosceva.
L'immagine di una stanza nell'oscurità affiorò nella sua mente...c'era un serpente su un tappeto... un ometto di nome Peter detto Codaliscia...e una voce fredda, acuta...la voce di Voldemort.
Chiuse gli occhi con forza e cercò di ricordare l'aspetto di Voldemort, ma fu impossibile... tutto quello che sapeva era che nel momento in cui la poltrona era stata girata, e lui, Harry, aveva visto che cosa vi era seduto, uno spasmo di terrore lo aveva svegliato...o era stato il dolore della cicatrice?
E chi era il vecchio che aveva visto cadere al terra? Harry non ne aveva idea.
Nel sogno, inoltre, aveva sentito dire che qualcuno, di cui non si ricordava il nome, era stato ucciso. 
E che progettavano di uccidere qualcun altro...lui.

                               

Quello stesso sabato mattina a Hogwarts, anche Pietra stregatto, il nuovo e ignaro proprietario di 'Casa Riddle', aveva avuto un vero incubo premonitore.
Ma a differenza di Potter, che non poteva condividere le sue sofferenze con i Dursley a colazione, il Direttore della Casa segreta di Violafucsia decise di rendere miagolamente partecipe delle sue attività oniriche l'intero Ordine di Gattaca.

"Fammi capire bene, Pietra" miagolò Conan giunto al settimo toast stracolmo di pancetta. "Nel sogno...la McGranitt, Vitious, la Sprite, e perfino Piton, ti inseguivano sul tetto della Torre di Astronomia con il contratto del mutuo in mano, che emetteva lampi verdi...".
"Esatto, miao" confermò Pietra singhiozzando teatralmente. "Agitavano quel documento contro di me alla stregua di una bacchetta".
"E prima che tu perdessi l'equilibrio e cadessi di sotto, Severus ti ha gridato di disfarti della casa che abbiamo appena comprato" continuò Daisy cercando di riassumere il sogno del suo fidanzato pigrone. "Anche a costo di donarla al primo occupante indigente che ne entri in possesso".
"Esatto, miao" ripose Pietra per la seconda volta, le orecchie ammainate a mezz'asta, come se il suo vocabolario felino fosse in stato vegetativo. "Dobbiamo trovare assolutamente un mago in difficoltà!...Potremmo metterci d'accordo con...Mundungus?".
"Il Dipartimento per Maghi e Streghe in Difficoltà non pagherebbe mai le rate per Fletcher" osservò Conan sconcertato. "Il direttore che autorizza i prelievi dal Fondo è stato derubato proprio da lui".

A quel punto, un'improvvisa illuminazione interpretativa di Eileen pose fine alla difficoltà magico-giuridica emersa. 

"Un momento, miao, non è necessario reperire nessuno!... Il Decreto di Cornelius non vieta di dare il consenso alla cessione della casa in via preventiva: l'immobile può essere messo a disposizione anche prima dell'occupazione effettiva" aggiunse Eileen pulendosi il musetto con un grazioso tovagliolo con lo stemma della Casa di Violafucsia. "Quindi, Pietra potrebbe scegliere di lasciare immediatamente la villetta libera in favore del primo occupante 'potenziale' e, conseguentemente, le rate del mutuo sarebbe versate alla Gringott dal Fondo del Dipartimento del Ministero".
"Eureka-miao!" esclamò Pietra saltellando gioiosamente. "Avrei intenzione di formalizzare nei prossimi giorni il consenso al Direttore della Gringott. Siete d'accordo?".
"Ma così rinunciamo alla nostra meravigliosa casetta a causa di un sogno insignificante!" protestò Conan disperato. "Stiamo miagolando di un ottimo investimento; siamo sicuri che sia la cosa giusta da fare, miao?". 

Mentre la domanda di Scintillo stava riecheggiando nella Sala Grande, il Professor Severus Piton oltrepassò il grosso portone senza preavviso, avanzando con passo deciso verso i felini.


"Erano di vostro gradimento le Pozioni Polisucco?" disse il Maestro di Pozioni avvicinandosi per osservare meglio le pupille dei suoi amici, una per una. "Hanno funzionato senza troppi effetti collaterali?".
"A parte gli occhi a forma di Pesce Palla, tutto bene, Sev" miagolò Eileen sorridente. "Ma si sono sgonfiati come avevi previsto, entro tre minuti dalla somministrazione della pozione".
"Sto lavorando per eliminare l'inconveniente; ritengo che sia sufficiente aggiungere tre gocce di sangue di Salamandra" rispose Piton annuendo. "La Pozione Polisucco per stregatti è più complicata di quella per umani, ma per domani mattina...".
"Sei il solito adorabile perfezionista, Sev" commentò Daisy porgendoli una tazza di caffè all'erba gatta. "Cos'altro ci racconti stamattina?".
D'un tratto, Piton si rabbuiò, come se dentro di lui si stesse scatenando una tempesta, poi sibilò: "Ho ricevuto un gufo postale di congratulazioni dall'Ufficio Mutui della Gringott, in qualità di richiedente un mutuo equivalente a ventimila sterline, da me mai stipulato. Posso chiedervi lumi a riguardo?".
"Ehm, miao Sev, scusaci!...Ma lo sai che la Gringott non avrebbe mai concesso un mutuo a degli stregatti, sono razzisti!" miagolò Pietra scusandosi felinamente con la coda fra gambe. "Naturalmente, faremo fronte agli impegni".
"Non è necessario che lo sappiano anche Minerva, Filius e Pomona" aggiunse Scintillo con le zampette congiunte in segno di preghiera. "Ci siamo solo lasciati prendere troppo la zampa dalla pozione Polisucco".
"Capisco, sono diventato un...'prestanome' " mormorò il Direttore di Serpeverde sospirando. "Ma conoscete il proverbio...'tanto vanno gli stregatti alla casetta che ci lasciano lo zampino!' ".
"Che intendi dire, Sev?" miagolò Eileen preoccupata. "Ci apriranno le porte di Azkaban, facendoci pagare un altro mutuo per una cella con vista mare?".
"Sono certo che una 'vacanza' ad Azkaban non sia la cosa peggiore che potrebbe capitarvi nei prossimi giorni" replicò Severus con un'espressione impassibile. 
"In che senso?" miagolò Eileen con i peli della schiena dritti come micro-bacchette, ripensando all'incubo di Pietra.
"Mi sono permesso di esaminare i documenti dell'immobile di Little Hangleton..." sibilò Severus Piton alzando leggermente il tono della voce. "Avete una vaga idea di che cosa avete acquistato?".

Un silenzio irreale invase la Sala Grande, mentre i quattro felini si lanciavano reciprocamente e ripetutamente rapidi sguardi smarriti, in attesa di una risposta che tardava ad arrivare.

"Ehm...l'annuncio miagolava di una casa con vista panoramica sulla collina di Little Hangleton, spaziosa, ammobiliata, con un caldo camino e morbide poltrone...." iniziò Daisy cercando di capire dove volesse andare a parare il loro amico. "Ci è apparso tutto regolare, nessun abuso edilizio, assenza di fantasmi e maledizioni...".
"E' parzialmente da ristrutturare, ma ha un bellissimo giardino! E, a quanto pare, c'è anche un pimpante giardiniere di nome Frank" precisò Conan grattandosi nervosamente la testolina. "A quel prezzo, abbiamo creduto di fare un ottimo affare!...Pensavamo di chiamarla 'Casa di Stregattanza Estiva', se sei d'accordo".
"Se fossi in voi, sarei felice di disfarmi di quella casa" disse Piton con un tono glaciale. "Il prima possibile".
"Miewwooorrr!!!...Stai parlando come nel mio incubo!...Posso chiederti per quale motivo il tuo giudizio è così negativo, Sev?" miagolò Pietra allarmato per le sue premonizioni. "Sei forse arrabbiato con noi?".
"Arrabbiato non è la parola giusta. Tuttavia, una semplice notifica di consenso alla cessione spedita alla Gringott potrebbe favorirvi" sibilò Severus Piton, incrociando le braccia. "Soprattutto nel probabile caso che, di questi tempi, qualcuno di nostra conoscenza torni a farsi vivo...e reclamasse per sé quella casa".
"Ma i fantasmi non possono rivendicare le proprietà terrene" obiettò Conan disorientato. "E' vietato dalla legge magica!".  
"E poi, possiamo permetterci di pagare le rate di un mutuo così piccolo, onorandole alla scadenza indicata" aggiunse Daisy lievemente incerta.
"Con un piccolo aiuto dal borsellino della Professoressa McGranitt, s'intende, ghghgh!" miagolò lo Stregatto, la lingua penzoloni.
"Bé...in fondo, il contratto è validissimo!" concluse Eileen allargando le zampette.
"Specialmente se si ignora la piccola truffa sull'identità del richiedente mutuatario, ghghgh!" miagolò Pietra orgogliosamente. "Inezie giuridiche, miao...".
"Non è questo il punto..." rispose Piton facendo svolazzare il mantello come le ali di un pipistrello inferocito. "Proprio nel periodo in cui Albus Silente è più preoccupato del ritorno del Signore Oscuro, voi avete addirittura osato comprare...'Casa Riddle'!".

"NOOOOOOOOOOOOOOOHHHHH!!!!!" esclamò lo Stregatto accasciandosi a una parete.

"Ora...chi potrebbe avere un fervido e imminente interesse ad occuparla per primo?" chiese Piton sogghignando beffardamente.

"GNAOOOOOOOOOOOOOHHHHH!!!" gridò Scintillo appoggiandosi addosso a Pietra.

Dopo la folgorante rivelazione, gli stregatti ebbero un principio di svenimento collettivo.
Per fortuna, i soliti miracolosi sali di salsiccia del Maestro di Pozioni evitarono il peggio, ovvero un coma pigrante felino causato dal 'rifiuto della realtà'. 

                                 

Il giorno dopo, Mr Tibbles, l'agente segreto di Privet Drive numero quattro, si presentò al castello chiedendo di miagolare urgentemente con l'Ordine di Gattaca.
Fu ricevuto nell'Ufficio di Silente, dove erano presenti il Preside, il Maestro di Pozioni, Eileen, Daisy, e Conan.
Pietra entrò per ultimo. Era reduce da un altro brutto sogno interrotto, dove aveva schiantato Vernon Dursley davanti a casa sua, e Petunia si era avventata su di lui, brandendo in aria una bottiglia di latte....parzialmente scremato.
Se il Patronus di Daisy non lo avesse risvegliato in tempo, poco prima della riunione, Petunia avrebbe potuto ucciderlo o baciarlo con passione.
In entrambi i casi, tale incubo poteva considerarsi peggiore del precedente: un conto era tenere testa a un contratto di mutuo pieno di magia oscura, un altro era avere a che fare con Vernon, la sorella di Lily, e il latte parzialmente scremato.
Nel secondo caso, lo Stregatto si riteneva totalmente impreparato, nonché obiettore di coscienza contro il procedimento di scrematura del latte.

"Cosa ti porta a Hogwarts di domenica mattina, caro Mr Tibbles?" esordì Eileen esprimendo sincera curiosità. "Arabella sarà preoccupata di non vederti".
"Miao Professoressa Scintille...desidero aggiornarvi sulla corrispondenza di Harry Potter" rispose il felino di Arabella Figgs con un inchino.
"Procedi pure miagolamente..." miagolò Daisy con fare incoraggiante.
"Il ragazzo ha spedito una lettera a Sirius Black, scrivendo che la cicatrice gli ha fatto male di nuovo, proprio ieri mattina, esattamente come quando Il Signore Oscuro era a Hogwarts. Inoltre, il postino babbano ha consegnato una lettera della Signora Molly Weasley. La missiva è stata letta ad alta voce dal Signor Vernon Dursley" annunciò l'Agente felino tutto d'un fiato.
"Vai pure Avanti, M Tibbles" miagolò Eileen sempre più interessata. "Stai andando benissimo".
"E' stata una recitazione di alto livello shakespeariano, un momento di sublime teatralità, un'emozione estatica mai vissuta e miagolata prima!...Dovevate vedere le gesta imperiose di Vernon contro Harry, la passione travolgente, l'espressione assassina di Otello nei suoi occhi, e...".
"Si, si, d'accordo Mr Tibbles, sappiamo che adori i Dursley, quasi fossero attori di teatro incompresi nella loro genialità!...Ma adesso, dopo la tua amabile recensione dello spettacolo di Vernon, ci piacerebbe sapere cosa c'era scritto di così importante da farti sgattaiolare qui" lo interruppe Daisy porgendogli un calice colmo di Burrobirra. "Coraggio bevi, riprendi fiato, e poi miagola!".

Mr Tibbles trangugiò la sua bevanda lentamente, frenò i suoi istinti artistici per l'opera lirica 'Vernoniana' e con più pacatezza, continuò: "La Signora Weasley ha informato i Dursley che i suoi familiari desiderano portare Harry Potter alla Finale della Coppa del Mondo di Quidditch, che si terrà domani sera. A tal proposito, Molly ha chiesto il permesso a Vernon e Petunia di venire a prendere il ragazzo, con la promessa di tenerlo con loro per il resto dell'estate".
"Mio caro Mr Tibbles, sei al corrente se i Dursley hanno dato il permesso?" chiese il Silente con il solito tono gentile.
"Si, il Signor Vernon ha accordato il permesso, miao" replicò l'agente felino con un inchino al Preside.
"Quando è previsto l'incontro?" chiese Piton secco.
"Da un successivo messaggio di Ron Weasley, via gufo, si evince miagolamente che il ragazzo sarà portato via verso le cinque di oggi pomeriggio".
"Hai fatto un ottimo lavoro, Mr Tibbles!" miagolò Conan porgendoli una salsiccia trafugata dal vassoio della colazione. 
"Resta da scoprire il mistero legato alla sua cicatrice dolorante" intervenne Pietra grattandosi il groppone con insistenza.

Sentito il commento dello Stregatto, Albus Silente e Severus Piton restarono in silenzio, limitandosi a lanciarsi reciprocamente uno sguardo d'intesa.

 "A questo punto, se il Preside è d'accordo, potremmo 'puffarci' nei pressi di Privet Drive, avvalendoci delle scorte di Polisucco, e iniziare finalmente la nostra missione" continuò a miagolare Pietra sentendosi in dovere di agire. 
"Un'idea veramente brillante" concluse Silente annuendo lentamente. "Procedete".
"Siate prudenti" aggiunse Piton. "Potter e i suoi zii sono una miniera di complicazioni".
"Prudenza è il mio settimo nome!" miagolò lo Stregatto, prima di aprire la porta dell'ufficio, inciampare sul primo gradino della scala a chiocciola, e rotolare giù fino al piano inferiore.

Il primo a sincerarsi delle condizioni del Direttore di Violafucsia fu Mr Tibbles, che scese di corsa le scale, avvicinandosi a lui.

Per fortuna, Pietra era incolume, ma quando il suo fidato agente si avvicinò al suo orecchio per miagolare qualcosa, lo tirò a sé e gli mormorò: "Tibbles!...Ci sono altre informazioni fondamentali che non potevi miagolarmi di sopra, ai fini della buona riuscita di questa miagolante operazione?".
"Signor-miao-si!...Harry Potter ha nascosto delle torte di compleanno avanzate sotto l'asse mobile al piano di sopra" replicò sottovoce Mr Tibbles tenendo d'occhio l'ingresso superiore della scala a chiocciola. "Potrebbero essere risorse alimentari indispensabili, nel caso che il ragazzo, preso dall'entusiasmo per la finale di Quidditch, le abbandonasse a se stesse".
"Un lavoro egregiamente miagolante!...Riceverai un Ordine di Gattaca seconda classe...e se trovo delle salsicce, anche di prima classe!" replicò Lo Stregatto rialzandosi dal pavimento come se avesse finto la caduta. "Ma perché mai un grifondoro dovrebbe nascondere delle torte sotto assi mobili del pavimento della sua camera?".
"Perché in casa Dursley è stata proclamata la dieta per suo cugino Duddley e, conseguentemente, l'intera famiglia è rimasta irrimediabilmente coinvolta per solidarietà!" replicò l'agente felino con un'espressione contrita. "Una specie colpo di stato di Petunia, disapprovato perfino da Vernon!".
"Secondo la nostra etica ciò è totalmente inaccettabile!...'Dieta' è l'unica parola da temere più di un'Avadakedavra!" commentò Pietra scioccato. "E' così che si mettono a rischio i principi di democrazia felina per cui lottiamo".
"Ben miagolato Direttore!...E grazie per il riconoscimento!" esclamò Mr Tibbles commosso. "Torno al mio posto, Signore!".

                                   

Era appena passato mezzogiorno, a Privet Drive, quando Harry aveva finito di preparare il suo baule. A dispetto dell'ignaro Pietra Stregatto, il ragazzo aveva perfino svuotato il nascondiglio sotto l'asse mobile di tutte le provviste, controllato ogni angolo della camera da letto in cerca di libri d'incantesimi o penne d'aquila dimenticate, e staccato il foglio appeso al muro su cui contava i giorni che lo separavano dal primo di settembre, la data del ritorno a Hogwarts.
In casa, l'atmosfera era estremamente tesa. L'imminente arrivo di un gruppo assortito di maghi stava rendendo i Dursley nervosi e irritabili.
Invero, Zio Vernon era stato il primo ad essere informato da Harry che gli Weasley sarebbero arrivati verso le cinque.

Ovviamente, nessuno poteva sapere che, un quarto d'ora prima dell'arrivo previsto degli Weasley, quattro stregatti con 
le sembianze dei Direttori di Hogwarts si erano materializzati nei pressi della casa di Arabella Figgs, a Wisteria Walk. 
Si ritrovarono a osservare orgogliosi quella che era anche la dimora di Mr Tibbles, sempre stoicamente impegnato al numero quattro di Privet Drive.
D'un tratto, furono colti di sorpresa dal sopraggiungere di un'agitata Signora Figgs, di ritorno da una 'caccia al gatto scomparso'.

"Oh...che bella sorpresa, professori!" esordì Arabella porgendo la mano agli insegnanti. "Come state?...Cosa vi conduce in piena estate a Little Whinging?".
"Stiamo bene, grazie Arabella" rispose Eileen-McGranitt per tutti. "E tu?".
"Non mi lamento" rispose Arabella guardandosi intorno. "Ma ogni volta che Harry torna a Privet Drive per le vacanze estive, il mio Mr Tibbles diventa sempre più lunatico, e scompare misteriosamente per lunghi periodi". 
"Dovunque sia quel ragazzo, c'è da aspettarsi il peggio" sibilò Pietra-Piton mentre cercava di tirarsi su la cerniera incastrata dei pantaloni. "In ogni caso, siamo di passaggio; desideriamo solo controllare che il signor Potter faccia i propri compiti scolastici da solo, senza l'aiuto dei Dissenatori".
"Già...abbiamo un debole per quel grifondoro" disse Daisy-Sprite tirando una piccola gomitata al suo stregattaccio-Piton. "Siamo sempre troppo premurosi".
"Oppure troppo apprensivi" continuò Eileen-McGranitt sforzandosi di sorridere. "E tu cosa ci racconti, Arabella?".
"E' da stamattina che il mio adorato Mr Tibbles è sparito" rispose la Signora Figg con un tono di voce preoccupato, guardando di tanto in tanto il tratto di strada che costeggiava l'ingresso della sua casetta. "Spero che non sia rimasto vittima di un incidente stradale!...Gli ho insegnato ad attraversare sulle strisce, ma sono preoccupata ugualmente".
"Ah si, gli attraversamenti pedonali dipinti di bianco, utilizzati dai babbani più prudenti per avere la soddisfazione di essere ammazzati a norma di legge" rispose Pietra-Piton facendo svolazzare il mantello in modo goffo, come se l'intelaiatura metallica di un ombrello si fosse guastata. "D'altra parte, la nostra collega di Babbanologia sostiene che sia alquanto deplorevole essere investiti al di fuori del passaggio pedonale".
"Ha ragione, professor Piton!...Ormai, la sopravvivenza dei cittadini nel Surrey dipende dal numero dei pirati della strada in circolazione" replicò la Maganò con un tono di voce ironico. "Naturalmente, la soluzione migliore è utilizzare i sottopassaggi, specialmente quando piove e fa un freddo da Dissennatori".
"Arabella, ti farà piacere sapere che, ehm...abbiamo visto Mr Tibbles zampettare poco fa, in buona salute" aggiunse prontamente Conan-Vitious per non far preoccupare ulteriormente la donna. "E' nel giardino dei Dursley".
"Ohhhh, che sollievo!" replicò la Signora Figgs ritrovando il sorriso. "Quando arriva l'estate Mr Tibbles si comporta come un agente segreto! Se ne va in giro, a Privet Drive, senza dirmi niente...".
"Con licenza di mangiare qualche topolino, ovviamente" disse Daisy-Sprite abbracciando Arabella.

                              

Visto il tempo trascorso, gli stregatti salutarono cordialmente la Maganò e si allontanarono da Wisteria walk, avviandosi verso Privet Drive numero quattro, dove gli Weasley si facevano ancora attendere per cause sconosciute.

In Casa Dursley, le cinque arrivarono e passarono. Zio Vernon, leggermente sudato nel suo completo, aprì la porta, guardò su e giù per la strada, poi ritirò in fretta la testa.
"Sono in ritardo!" grugnì rivolto a Harry.
"Lo so" disse Harry. "Forse...ehm...hanno trovato traffico".

Le cinque e dieci...le cinque e un quarto...ormai anche Harry cominciava a sentirsi in ansia.
Alle cinque e mezzo, sentì Zio Vernon e Zia Petunia scambiarsi nervosi borbottii in salotto.
"Non hanno nessuna considerazione"
"Potevamo anche avere un impegno". 
"Forse credono che li inviteremo a cena se arrivano in ritardo"
"Bé non succederà, questo è sicuro" concluse Zio Vernon, e Harry lo sentì alzarsi e camminare su e giù per il salotto.

Intanto Mr Tibbles seguiva la discussione da una finestra come se fosse un'opera inedita di Shakespeare, trattenendosi a fatica dall'applaudire.

"Miao, a
ppena avremo finito con il loro frigorifero" miagolò Pietra-Piton strisciando dietro la casetta degli attrezzi dell'uomo," i Dursley dovranno auto-invitarsi a mangiare fuori, ghghgh!".
"Ma vi pare normale che quattro professori umani gattonino dietro una siepe come dei ladri?" domandò Daisy-Sprite preoccupata al suo fidanzato. "E smettila con quella cerniera!".
"Ricordatevi che i corpi umani non ci danno l'agilità e le abilità magiche feline che sono proprie della nostra specie" aggiunse Eileen-McGranitt con l'aria di chi stesse per essere arrestata in flagranza di reato. "Inoltre, non capisco la ragione per cui Pietra non ha preso in prestito delle bacchette: il nostro collare non può essere utilizzato finché ha effetto la Polisucco".
"Le bacchette? Me le sono dimenticate, miao" miagolò Pietra, gli occhi a fessura. "Nessuno è miagolamente perfetto".
"Suvvia, di cosa vi preoccupate? E' agosto!...La maggior parte delle guardie del Surrey saranno al mare" rispose Conan-Vitious divertendosi a bussare piano sulla parete di legno della casetta degli attrezzi. "Toc, toc, c'è qualche babbano sfortunato rimasto in servizio da queste parti?".

In tutta risposta, udirono il rumore di due pistole automatiche alle loro spalle, poi delle ombre umane si proiettarono sui loro volti.

"Polizia della Contea del Surrey, questa volta vi è andata male!...Alzatevi lentamente con le mani in alto, e seguiteci al Comando senza fare storie" ruggì il sergente Robert Molanfry, la soddisfazione dipinta in volto. "Finalmente, abbiamo beccato gli sciacalli con le mani nel sacco, Greg!".
"Era l'ora, Robert!...Queste carogne hanno già svaligiato una decina di case, compresa quella di mio fratello!" aggiunse l'agente scelto Greg Altman. "Forza, muovetevi!!!".

E così, mentre gli Weasley, giunti con la Polvere Volante, stavano lottando con il camino murato dei Dursley, al Comando di Polizia di Little Whinging, l'Ispettore Eric Browning e il suo Vice Elias Clucher iniziarono a interrogare i 'prigionieri'.


                                          

"Bene, bene, bene...abbiamo la famosa 'Banda del 'Daitarn Tre' al completo" esordì l'Ispettore Browning. "
Ovvero...i deficienti che, quando rubano nelle case, imbrattano le pareti con la famosa frase pronunciata dal protagonista del cartone animato omonimo!".
"Neanche per sogno!" esclamò Eileen-McGranitt con aria offesa. "Da piccola ero una fan di Tom e Jerry, ma adoravo anche Lucifero, il gatto di Cenerentola!...I robot non mi sono mai interessati".
"Inoltre, siamo in quattro, non in tre, ispettore!" obiettò Daisy-Sprite. "E io ho smesso di guardare i cartoni animati da un bel pezzo, eccetto Doraemon, Gatto Silvestro e Top Cat".
"Un deficiente in più non fa differenza" precisò il Vice Ispettore Elias Clucher ridacchiando. "Ora ci racconterete che non avete mai sentito parlare della Banda del Daitarn Tre".
"Banda del Daitarn Tre?" aggiunse Conan-Vitious pulendosi gli occhiali con un angolo della sua camicia. "Mai sentita nominare!".
"Comunque, se vi riferite alla serie televisiva, non ci sono gatti meganoidi a Little Whinging" disse Pietra-Piton sogghignando. "Ve lo posso assicurare!".

Di fronte alle continue dichiarazioni equivoche e contraddittorie, gli occhi degli Ufficiali di Polizia iniziarono a stringersi come due punte di spillo, ma lasciarono pazientemente che la conversazione degli 'indagati' proseguisse.

"Bé...ammetto di aver preso in prestito l'ultima puntata uscita in edicola, ma l'avrei restituita dopo averla vista!...Adoro i fumetti giapponesi, ghghgh!" continuò lo Stregatto-Piton con aria sorniona. "Haran Banjo è sempre stato il mio eroe!...Ricordate la sua frase leggendaria?...'E ora con l'aiuto delle salsicce vincerò!...Attacco solare: energiaaaahhhhh!' ".

"Con l'aiuto del sole!...Del sole!!!...queste parole le conoscono anche i miei figli, idiota!" brontolò Elias Clucher risentito. "Oh, oh...volete prenderci in giro, eh?".

https://www.youtube.com/watch?v=Z1y3yWWR1o0

"Zitti, voi due!" sbottò Daisy-Sprite fulminando Pietra e Conan con lo sguardo. "Stanno parlando di cose serie qui. E i signori poliziotti stanno facendo il loro lavoro!".
"Ah!...In effetti...il capo della 'Banda del Daitarn Tre', si fa chiamare 'Banjo'!" urlò Browning con un sorriso beffardo. "Tutto comincia a quadrare...".
Udite quelle parole, Eileen-McGranitt pensò che Pietra stesse per mettersi un cappio al collo da solo e, cercando di riparare, disse: "Ispettore, la prego! A parte i discutibili gusti del mio collega, non tragga..."
"Ah!...Dunque confessate di essere colleghi!" la interruppe Eric Browning con l'aria di un lupo affamato pronto ad azzannare la preda. "Ovviamente della stessa banda, eh? La verità sta venendo lentamente a galla...".
"Aspetti un attimo!" disse Daisy-Sprite sudando freddo. "Non tragga conclusioni affrettate solo perché a qualcuno piacciono gli stessi cartoni animati".
"Silenzio!....Non avete neanche i documenti!!!" gridò il Vice Ispettore Elias Clucher mentre stava accendendo un piccolo televisore per leggere i sottotitoli del telegiornale sulla cattura. "Inoltre, nel corso delle vostre numerose rapine, avete portato via perfino i frigoriferi a dei poveri anziani, dovreste vergognarvi!!!".
"Un momento!...Questa è la prova che siamo innocenti!" esclamò Pietra-Piton scosso dalla notizia. "Quello che state miagol, ehm...che state affermando è l'equivalente di un'impossibilità fisica!".
"In che senso?" domandò Browning incuriosito.
"Ognuno di noi ha un ruolo nell'universo" spiegò Conan-Vitious pazientemente. "Alcune creature producono cibo, altri vanno a fare la spesa, qualcuno la paga anche, altri ancora riempiono i frigoriferi quando la spesa giunge, sana e salva, nelle cucine. Invece, noi abbiamo la funzione di svuotarli, affinché il ciclo della vita possa ricominciare daccapo: siamo l'anello finale mancante della catena evolutiva".
"E questo cosa vorrebbe dire?" chiese Clucher disorientato quanto Browning.
"Significa che, per noi, è moralmente inaccettabile rubare un frigorifero, perché non potrebbe essere più riempito!" spiegò Conan-Vitious pazientemente. "E' contro la nostra etica, comprende?".

La pazienza dei poliziotti stava terminando, e l'ultima frase di Conan suonò come l'ennesima presa in giro.

"Basta così, nanerottolo!...Avete appena confessato di aver rubato un fumetto in un'edicola e del cibo dai frigoriferi!" sbottò Elias, sempre in attesa dei sottotitoli delle news delle ultime ore.
"Non possiamo dirvi di più, ma sappiate che ciò rientra nell'ordine naturale delle nostre cose" precisò Conan-Vitious con piglio da professore di filosofia felina. "Come una Megera non dovrebbe mai entrare in un reparto di maternità, noi non oseremmo mai sequestrare un promettente frigorifero".
"Ho detto silenzio!!!" esclamò il poliziotto, gli occhi venati. "Cominciamo dal vostro capo, il capellone vestito di nero...come ti chiami?".
Pietra-Piton osservò prima l'orologio sulla parete dell'ufficio e il televisore, poi Elias e Eric. 
Infine, colto da un'improvvisa illuminazione disse: "Gentilmente...potreste sintonizzare la TV sul canale BBC Four?".
"E adesso cosa c'entra la BBC Four?" sbraitò l'Ispettore Clucher.
"Prima di congedarmi da voi, non volevo perdermi la nuova puntata di 'Occhi di Gatto' " precisò Pietra-Piton serenamente. "Sono le migliori ladre che abbia mai visto all'opera! Una fonte d'ispirazione...". 

https://www.youtube.com/watch?v=D7lFODJrYE0

Le guance di Browning e Clucher iniziarono ad avvampare di un intenso e sgradevole colore rosso.

"Dovete scusarlo, ma c'è una cosa che non confesserà mai, neanche alla Polizia!...Lui segue la storia d'Amore tra la più giovane delle ladre e il valoroso Ispettore di Polizia. In fondo, è un...romanticone!" intervenne Daisy-Sprite ridacchiando. "Naturalmente, gli piacerebbe molto che il vostro collega la sposasse".

Elias era rimasto completamente basito, e per un momento pensò di chiamare uno psicologo, anche per se stesso.

Poi proseguì l'interrogatorio e disse: "Allora, riassumendo...state rischiando venti anni di prigione, ma la vostra priorità non è chiamare un avvocato!...Voi desiderate vedere un telefilm di ragazze che rubano e si fidanzano con i poliziotti".
"Ehm, ehm...sono le nostre scelte che mostrano chi siamo veramente, molto di più delle nostre capacità" disse Conan-Vitious, mentre Daisy e Eileen lo fulminavano con lo sguardo. "E ora se fosse così gentile da cambiare canale...sta per cominciare la sigla, eh, eh!".
"Non usare certe frasi a sproposito!" sbottò Eileen-McGranitt con uno sguardo inferocito. 

A quel punto, Eric Browning li guardò di sottecchi sospirando profondamente, poi concluse: "Facciamo così...adesso, io e Elias andremo in una pausa caffè. Quando torneremo qui, voi confesserete i vostri crimini, e noi diremo al giudice che avete pienamente collaborato, altrimenti...".
"Posso suggerirvi un decaffeinato all'erba gatta?" domandò Conan-Vitious con l'aria di chi la sapeva lunga sull'ipertensione babbana.
"Quando sarai in cella, farai meno lo spiritoso" osservò Elias alzandosi in piedi. "Se non c'è altro...".
"Ehm, ehm...Facciamo diversamente!" propose Pietra-Piton allegramente. "Dal momento che non possiamo permetterci di lasciare in giro dei ladri di frigoriferi, noi ci impegneremo a catturare la Banda del 'Daitarn Tre'. E quando li avremo in pugno, canteremo con voi in coro la mitica frase: 'E ora con l'aiuto...' ".
"Vuoi tacere una buona volta!" sbottò Daisy-Sprite infuriata.
"Non voglio più vedere cartoni animati per un pezzo!" sbraitò Eileen-McGranitt.
"Ma dovete ammettere che Elias e Eric sono peggio dei meganoidi" sussurrò Conan-Vitious indignato. "Anzi, peggio degli Auror!".

                                 

Pochi secondi dopo che Clucher e Browning erano usciti dalla stanza sbattendo la porta, le Pozioni Polisucco smisero di fare effetto.
Appena tornati in forma felina, gli stregatti non persero tempo e indossarono i loro collari.
Poi, dopo aver lasciato impelato l'ufficio di Polizia, si materializzarono a una decina di metri dalla casa dei Dursley, consapevoli del ritardo ingiustificato.

Non appena Mr Tibbles li vide arrivare, richiamò subito la loro attenzione, attraversando il cortile sotto la finestra della camera di Harry.

"Miao signori...n
el tardo pomeriggio, Harry Potter è stato trasferito alla 'Tana' dei signori Weasley" miagolò l'Agente felino preoccupato. "E poi, c'è stato un lancio di soprammobili di Vernon contro il povero Arthur, a causa di un piccolo problema al camino".
"Mio caro Tibbles, abbiamo avuto un imprevisto con la Polizia locale" rispose Eileen facendo con le zampette il gesto delle manette. "In ogni caso, se Potter è partito sano e salvo, qui non abbiamo altro da fare".

Ad un tratto, nel buio della sera, una grossa ombra si mosse furtiva vicino la porta dei Dursley, dove giaceva abbandonata una cassa di bottiglie di latte.

"Guardate quel losco e grasso figuro!" miagolò Scintillo sottovoce zampettando verso la siepe insieme ai suoi amici. "Scommetto che vogliono rubare a Casa Dursley!...Che faccia parte della Banda del Daitarn Tre?".
"Miao che emozione!...Adesso, li schianteremo e vendicheremo i frigoriferi rapiti di Little Whinging!" esclamò lo Stregatto fregandosi le zampette. "Siete pronti per scrivere la storia?".
"Basta che ti sbrighi!" brontolò Daisy sospirando. "Gli altri due complici potrebbero essere già in casa a depredarla!...Ammesso che siano in tre". 
"Allora, alla parola...'Energia', Pietra lancia l'incantesimo, mentre noi facciamo il coro di sottofondo" borbottò Eileen con aria rassegnata. "Su, datti una mossa, per favore!".

Pietra assunse un'aria marziale; indicò con il dito il suo collare e miagolò: "E ora, con l'aiuto dell'ora solare, vincerò...".
"Spetta, miao!" lo interruppe Daisy. "Ma quale ora solare?".
"Ve lo avevo miagolato che ero emozionato, scusatemi!" rispose Pietra imbarazzato. "Mica era l'ora legale?".
"Ma no!...Devi miagolare: 'con l'aiuto del sole...' " esclamò Eileen a disagio. "Oddio, che vergogna, miao!!!". 
"Muoviti, prima che portino via il frigorifero dei Dursley!" ruggì Daisy, gli occhi a fessura.
D'un tratto, Pietra ai librò in aria, a circa venti centimetri da terra, quasi come il vero Daitarn Tre, e con un grande sforzo interpretativo miagolò: "E ora, miao, con l'aiuto del sole, vincerò!...Attacco solare: 'energiaaaaaahhhhhhh!!!' ".

Dopo che lo Schiantesimo aveva centrato il bersaglio, i felini zampettarono verso l'ingresso dell'abitazione, con l'intenzione di prelevare l'individuo accasciato a terra e trasportarlo davanti al Comando di Polizia.

Purtroppo, la voce conosciuta di Petunia, li dissuase all'istante dai loro propositi: Pietra aveva schiantato la persona sbagliata.
"Ehm, ehm...cambio di programma!" miagolò rapidamente Eileen, pensando all'incantesimo curativo per gli Stupeficium. "Innerva-miagolus!".
"Miao-confundus!" proseguì Daisy cercando di porre definitivamente rimedio a quella situazione deplorevole.
"Latte parzialmente scremato?" chiese Pietra allibito, ripensando al suo incubo recente. "Vedo bene, miao?".
"Non hanno vergogna, questi babbani! Sciupare il latte così..." commentò Conan disgustato attivando per ultimo la cappottina invisibile. "In ogni caso, Vernon ha meritato il tuo Miagolo-Stupeficium".

Per fortuna, Vernon, lo Zio di Harry, si riprese subito senza conseguenze; balzò in piedi e cominciò e a guardarsi intorno smarrito e barcollante.
Osservava le bottiglie di latte a bocca aperta, come se avessero un significato particolare nella sua vita, che non riusciva a ricordare. 

"Vernon...Vernon, dove ti sei cacciato?... Il nostro tenero Dudleyino ti aspetta affamato" disse Petunia con un tono di voce stridente. "E' l'ora del suo mezzo bicchiere di latte parzialmente scremato, senza zucchero".
"Ah, si!...Lo so, lo so...E' per questo che ero andato a prendere le bottiglie di latte; le avevo dimenticate fuori da stamattina" replicò il Signor Dursley convinto di essere inciampato nel suo zerbino e di aver battuto la testa. "Detto fra noi, Petunia, se insisti con questa dieta, ci farai schiantare tutti!".

https://www.youtube.com/watch?v=1VexkXsxMxU


                                    

Il lunedì mattina, proprio nel giorno della Finale di Coppa del Mondo di Quidditch, il d
irettore della Gringott ricevette la notifica della cessione volontaria di Casa Riddle, a nome di Severus Piton, in favore del 'primo mago o strega occupante' in stato di bisogno.
L'anziano Folletto non perse tempo, e passò la pratica a un giovane segretario di nome Flick, esperto di Scienze Bancarie Magiche.
L'impiegato era così desideroso di ottenere una rapida promozione che non aspettò neanche l'ora di pranzo per presentarsi a Casa Riddle.
Infatti, Flick era oltremodo curioso di scoprire se l'immobile risultasse ancora vuoto, oppure se fosse stato già occupato da qualche mago in difficoltà. 
Bussò insistentemente per circa un minuto e, quando Codaliscia si decise ad aprire la porta, i suoi occhi si riempirono di felicità, prospettandosi una carriera in ascesa.

 "Buongiorno signore...ai sensi del 'Decreto Caramell' sono lieto di comunicarle che, in qualità di 'primo occupante indigente' di una casa babbana ceduta senza lucro, lei ha l'obbligo di fornire le generalità e pagare l'imposta di uno Zellino" disse il Folletto con un tono di voce cordiale. "In caso di più occupanti, ognuno dovrà firmare i documenti per l'accettazione; ci sono altri maghi o streghe che devono espletare le indicate formalità, oltre a lei?".

Codaliscia si finse interessato alle pergamene bancarie ricevute, poi, invitato il Folletto a entrare, gli disse: "Per la verità, un altro mago si trova al piano di sopra, le sarei grato se andasse a spiegargli personalmente la situazione".

Una volta salite le scale insieme a Minus, Flick vide una poltrona rivolta verso il camino, senza essere in grado di scorgere chi vi fosse seduto.

Alla fine il Folletto mormorò: "Buongiorno, signore!...Come dicevo al suo caro amico..."
"Il mio caro amico?...Chi?...Codaliscia?". " lo interruppe una voce fredda con un tono suadente. "Per essere il tuo antipasto, lo trovo davvero divertente, Nagini".
"Come stavo tentando di spiegarvi...anche lei ha la fortuna di godere del possesso temporaneo di questa casa, pagando al Ministero della Magia l'esigua imposta di uno Zellino. Accetta, signore?" continuò il solerte impiegato della Gringott ignorando lo strano commento.
"Dunque, dunque...io sarei considerato un povero mago bisognoso, obbligato a pagare uno Zellino al Ministero della Magia per avere il godimento della mia casa. Non mi sembra un buon affare" sibilò il Signore Oscuro. "E tu Codaliscia, che cosa ne pensi?...Vuoi accettare?".
"No...no mio Signore" balbettò Minus tremante. "Non, non...oserei mai...mai!".
"Si capisce facilmente che non sei un Serpeverde, Codaliscia" mormorò Lord Voldemort con tono di voce ironico. "Non nutri alcuna ambizione, se non quella di restare...vivo". 
"Allora, ai sensi della legge magica, devo invitarvi a lasciare libera immediatamente la dimora" esclamò il Folletto impettito. "Mi dispiace, ma sono il titolare di questa pratica e non posso concedere proroghe che...".      
"A volte, nei grandi uffici, le pratiche vanno perdute...insieme ai loro titolari" lo interruppe il Signore Oscuro ancora nascosto dalla spalliera della poltrona. "Con tutto quello che ha da fare il Direttore della Gringott, non si ricorderà neanche di una creatura insignificante come te".
"Maleducato e insensibile!...Le darò in elemosina lo Zellino necessario per chiudere la pratica immediatamente" replicò l'impiegato indignato. "Firmi la pergamena e potremo andare a pranzare tutti con immensa soddisfazione".
"Proprio tutti?" mormorò il mago oscuro.
"Proprio tutti!" replicò Flick agitando la piuma in aria. "Una firma, prego!".

Udite le ultime parole del Folletto, Voldemort emise una risata agghiacciante e sibilò una frase in serpentese.

"Come ha detto?" disse il giovane impiegato sconcertato. "Potrebbe ripetere?". 
"Ho soltanto avvisato il mio fedele amico strisciante, dietro di lei, che è ora di pranzo...per tutti" disse il Signore Oscuro con un tono di voce raggelante. "Buon appetito, Nagini".

Con un guizzo fulmineo, Nagini contribuì ad archiviare definitivamente la noiosa pratica bancaria.
Purtroppo, il povero rettile dovette fare successivamente i conti con un forte mal di stomaco: le carni dei Folletti erano assai gustose, ma difficilmente digeribili.

"Codaliscia...la scorsa notte tre ladri Babbani hanno tentato di rubare la mia poltrona e il vecchio frigorifero del giardiniere...stamattina un Folletto della Gringott ha cercato di farmi l'elemosina" disse Voldemort accarezzando la testa del suo amato serpente. "Credevo che la mia vecchia casa fosse un luogo tranquillo; pensavo di fermarmi almeno una settimana...".
"Se le visite continueranno" commentò Peter Minus scendendo le scale verso la cucina, "Il suo serpente farà indigestione, mio Signore!".
"Adoro viziare Nagini" aggiunse il mago Oscuro alzando il tono della voce. "A proposito Codaliscia, hai idea di cosa significhi 'Daitarn Tre'?".
"Mio Signore? Ah...si riferisce a quella strana scritta stampata sulle magliette dei ladri uccisi?" rispose Minus, mentre stava preparando il pranzo al piano di sotto. "Non saprei...forse è una famosa marca di abbigliamento, mio Signore".
"I Babbani meriterebbero di essere uccisi soltanto per come si vestono" aggiunse Voldemort senza tradire alcuna emozione. "E non solo loro...Giusto, Codaliscia?".
"Si, si... si mio Signore, se...senza dubbio!" rispose Peter Minus spogliandosi rapidamente dell'unica maglietta salvata dai denti di Nagini e gettandola nel fuoco appena acceso. "Pe...Peccati di moda, mi...mio Signore!". 


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