LIBRO 3, Capitolo 20: Rissa alla Stamberga Strillante (post suscettibile di revisione grafica e letteraria da parte di Eileen)




Liberamente ispirata a Harry Potter e il Prigioniero di Azkakaban, Capitolo 20: Il bacio dei Dissennatori.










Harry non aveva mai fatto parte di un gruppo più strano. Grattastinchi apriva la strada giù per le scale; seguivano Lupin, Minus e Ron, simili a concorrenti di una gara a tre gambe.
Poi veniva il Professor Piton, aleggiando sinistramente a mezz'aria, le punte dei piedi che urtavano ogni gradino mentre scendeva, sorretto dalla sua stessa bacchetta che Black gli puntava contro. Harry e Hermione chiudevano il corteo.



Invece, nella Stamberga Strillante, un quartetto di stregatti con le zampette rattrappite stava riflettendo sui massimi sistemi pigranti e sul modo più soddisfacente per condurre in cuccia, cioè in porto, quella straordinaria missione notturna: era miagolamente imperativo preparare un altro piano alla luce delle diverse circostanze emerse.

In verità Pietra non era mai riuscito a elaborare strategie vincenti standosene seduto davanti a una scrivania; normalmente preferiva pensare nelle cucine di Hogwarts.
Le sue migliori ispirazioni strategiche erano sempre state il frutto di lunghe passeggiate meditative yoga-gnaulanti intorno a un vecchio frigorifero consumato dalla salsedine.
Si trattava di un rottame appartenuto a una nave da guerra colata a picco durante la seconda guerra mondiale, la famosa corazzata Bismarck.
Lo Stregatto era molto affezionato a quell'elettrodomestico da collezione, dal momento che poteva considerarsi l'eredità di suo Nonno: Sir Mark Stregatto era stato l'eroe che aveva danneggiato il timone dell'Ammiraglia tedesca, permettendo alla marina inglese di affondarla senza ulteriori e ingenti perdite di vite umane.
Anche grigliare un pollo sul girarrosto senza usare la magia poteva essergli d'aiuto, ma lui la considerava un'attività accessoria, di rifinitura dei dettagli, e comunque successiva alla meditazione.

Tuttavia, sebbene fosse lontano dal suo 'rifugio spirituale', Pietra si prodigò per fare immediatamente qualcosa di costruttivo contando e ricontando i suoi bernoccoli, nell'attesa che le sue meningi feline s'illuminassero grazie a una geniale scintilla.
Al contrario, Conan Scintillo aveva spesso dimostrato più flessibilità e, di conseguenza, era dotato di una maggiore capacità di adattabilità ai luoghi, prigione di Azkaban compresa.
Così, si dedicò all'eliminazione dello strato di polvere formatosi sul letto a baldacchino, allo scopo di realizzare un chiaro e futuro intento pigrativo.
Nel frattempo Eileen Scintille e Daisy Stregatta si stavano risistemando la piega dei ciuffetti ribelli, le zampette tremanti di rabbia repressa.
D'altra parte, le stregatte erano ancora immensamente addolorate per la perdita del prezioso biglietto del Miagolotto, ma non potevano sfogarsi né sui Bundimun né sui loro fidanzati per la loro sfortuna, soprattutto in un momento così delicato.
Inoltre, era più difficile ammettere, anche per una sola volta nella vita, la mancanza di colpe di Pietra e Conan, che farsi una ragione per la perdita del ricco premio della lotteria.
Poi, dopo un lungo e sguaiato sbadiglio, fu proprio Il Direttore della Casa di Violafucsia a distrarle, illustrando a tutti il punto miagolante della situazione.

"Ehm, ehm...possiamo concludere che ogni cosa è rizampettata al suo posto!...La verità sulla morte di James Potter e Lily Evans è sgattaiolata fuori: l'Animagus Peter Minus è il traditore e unico responsabile dei numerosi omicidi" sentenziò Pietra Stregatto stiracchiandosi all'inverosimile. "Adesso, la nostra missione è pigrare fino all'alba, al fine di stendere a Silente un rapporto da sogno, ghghgh!".
"Lo sapevo che avresti partorito un'altra idea geniale!" sogghignò Conan saltellando sopra la coperta come una graziosa libellula sovrappeso sfrecciante a pelo d'acqua. "Ormai il caso è risolto: Black sarà riabilitato e Minus finirà ad Azkaban. Sarebbe un peccato perdere l'occasione per farsi una pigrata di lusso alla Stamberga, miao!".
"Abbiamo dilapidato un patrimonio di occasioni da quando Harry Potter è giunto a Hogwarts!" precisò Pietra collocando tre guanciali uno sopra l'altro. "Tutti devono difendere il 'Prescelto', ma chi protegge noi da lui?".
"Frenate la lingua" obiettò Eileen mostrando una genuina perplessità. "Vi siete scordati che c'è un esercito di Dissennatori nel parco della scuola?".
"Relax, Eileen!...Lupin conosce i sentieri di Hogwarts meglio dei Dissennatori" mormorò Conan stendendosi sul lato destro del materasso. "Quel Lupacchiotto Mannaro riuscirà sicuramente a eludere i controlli dei 'succhia-felicità' fino all'entrata del castello".
"Dimenticate che Lupin non ha ancora bevuto la sua pozione AntiLupo" aggiunse Daisy con aria un po' smarrita. "Avete presente cosa potrebbe accadere là fuori, se stanotte ci fosse la luna piena?".
"Con la fortuna che abbiamo..." brontolò Eileen mettendosi una zampetta sulla fronte. "Chi ha tenuto d'occhio le fasi lunari del mese corrente?".
"Miao, avevo voti astronomici in Astronomia!" si pavoneggiò lo Stregatto stendendosi sul lato sinistro del letto. "Vi assicuro che l'attuale fase lunare è la quarta, la 'Gibbosa Crescente', ovvero quella fase che precede la luna piena. In pochi miagolii, siamo in una botte di ferro stanotte, ghghgh!".
"Oh, che Sorpresa!...Ti intendi perfino Astromiagologia, eh?" borbottò Daisy con un tono di voce scettico.
"Ma voi non consultate mai le tre voci fondamentali dell'Oroscopo Lunare Felino?...Amore, Salute, Pigrata?" rispose Pietra insofferente alle giuste critiche. "Confermo le mie previsioni lunari, miao!".
"Quindi Gibbosa Crescente, eh?...Sarà pure come miagoli tu, ma io e Daisy seguiremo gli umani fino alla Sala d'Ingresso, finché non saranno al sicuro" miagolò Eileen in uno stato di forte apprensione. "Tanto per non lasciare niente di intentato!".

//it.wikipedia.org/wiki/Fasi_lunari

"E voi due cosa farete?...Verificherete che la catapecchia non sia a rischio di un cedimento strutturale, a causa dei fantasmi più grassi?" domandò Daisy con malcelata ironia.
"Ehm, noi...non lasceremo niente di intentato, ghghgh!" miagolò Pietra con il musetto sprofondato nei morbidi guanciali. "Era scritto nel mio oroscopo!...Amore: una morbida coperta ti avvolgerà calorosamente come un lethilfold, fino a farti sentire un unico essere insieme a lei. Salute: non dimenticarti di fare un sano esercizio fisico a colazione, sollevando pezzi di torta verso la bocca. Pigrata: Una breve ronfata ti donerà l'illusione di esserti liberato del tuo caso umano, occhialuto e cicatrizzato. Copriti diligentemente con morbide lenzuola di seta, senza pretendere contributi pensionistici per la tua faticosa prestazione lavorativa".

Per un interminabile momento Eileen e Daisy li fissarono indignate, come se si fossero trasformati in due rari Purvincoli pelosi.

"Naturalmente, nell'improbabile caso che abbiate bisogno del nostro aiuto, potete inviarci un Patronus, e ci 'pufferemo' in un lampo al vostro cospetto" precisò Conan sparendo sotto la coperta. "Notte, notte!".

                                     

Vista la situazione, a Eileen e Daisy non restò che scendere le scale, e ripercorrere la strada che conduceva all'imboccatura del tunnel.
Borbottarono a turno invettive feline contro i loro fidanzati pigroni che, oltretutto, avevano disattivato le cappottine invisibili.
Intanto, mentre le stregatte zampettavano silenziose in direzione del Platano Picchiatore, Sirius Black e Harry ebbero l'occasione di avere la prima conversazione amichevole della loro vita.

"Bé...i tuoi genitori mi hanno nominato tutore" disse Black ad un certo punto. "Se fosse successo qualcosa a loro...".
Harry rimase in attesa. Black intendeva dire quello che anche lui pensava?
"Lo capisco, naturalmente, se vuoi restare con i tuoi zii" disse Black. "Ma...bé...riflettici. Una volta che avranno riconosciuto la mia innocenza...se tu volessi una...una casa diversa...".
Qualcosa parve esplodere in fondo allo stomaco di Harry.
"Cosa...vivere con te?" chiese, battendo la testa contro una roccia che sporgeva dal soffitto. "Lasciare i Dursley?".
"Certo, lo sapevo che non avresti voluto" disse Black in fretta. "Capisco, credevo solo che...".
"Sei matto?" disse Harry, la voce di colpo roca come quella di Black. "Ma certo che voglio lasciare i Dursley! Tu hai una casa? Quando posso venire?".
Black si voltò a guardarlo; la testa di Piton strisciava contro il soffitto, ma Black non ci fece caso.
"Lo desideri davvero?" chiese Sirius. "Sul serio?".
"Si, sul serio!" rispose Harry.
Il volto tormentato di Black si aprì nel primo vero sorriso che Harry vi avesse scorto finora.
Non parlarono più fino alla fine del tunnel.

Nello stesso istante, una squadra di Auror si stava materializzando al piano terra della Stamberga Strillante, per eseguire un'ispezione a sorpresa ordinata dal Ministero della Magia.

"E' assurdo perdere tempo dentro questo rudere!" esclamò Daug Bennett, con l'espressione sul volto di chi si era svegliato di soprassalto. "Un tipo furbo come Black non sceglierebbe mai la famosa Stamberga Strillante come nascondiglio, è troppo in vista!".
"Alcuni abitanti di Hogsmeade hanno giurato di aver visto dei lampi di luce balenare dalla finestra del piano di sopra, Daug" rispose Travers Scott pacatamente, "come se qualcuno avesse lanciato degli incantesimi".
"Mmmhhh...ho l'impressione che da questo luogo siano fuggiti perfino i fantasmi" aggiunse Victor Bell guardandosi intorno. "A parte la puzza di muffa, qualunque cosa sia accaduta qui ce la siamo persa, ragazzi".
"Un momento!...Sentite questo rumore proveniente dal piano di sopra?" chiese Dick Barnes puntando il dito indice verso la rampa di scale. "Fate silenzio per una volta, e prestate orecchio!".
"Per la pipa di Merlino!" esclamò Clancy Hill alzando in alto la bacchetta. "Chi sta russando come uno Yeti in letargo?".
"Non ti agitare, Clancy" mormorò Daug smorzando gli entusiasmi. "Sarà il solito scemo del villaggio che si diverte a tenere in apprensione gli altri abitanti".
"E se fosse Black?" domandò Craig Ward pieno di eccitazione. "Se riuscissimo a catturarlo, Daug, la tua brutta faccia sarebbe sbattuta in prima pagina insieme alla mia, nella Gazzetta del Profeta, e...".
"E poi ci guadagneremmo una promozione sul campo...perfino un Ordine di Merlino!" continuò Victor con una risatina malvagia. "Così quella strega di tua moglie la smetterà di urlarti in faccia che sei un fallito, Craig!".
"Allora...chiediamo a tua moglie di salire al primo piano da Black, per chiedergli la resa incondizionata" borbottò Craig irritato. "Così il tuo 'Terzo del cielo' non ti farà più notare più che sei così grasso da occupare i restanti due terzi".
"Fermatevi, idioti!...Non può essere Black" disse Alf Martin all'improvviso. "Ascoltate con più attenzione!...Sono due le persone che stanno russando:  una russata è più gutturale, l'altra è più nasale".
"Te ne intendi, Alf, ma forse Black ha un complice" replicò Dick divertito. "Con quel trombone di suocero che dorme in casa tua, ti stai specializzando in concerti da camere da letto, muahahah!!!".
"Bé, in ogni caso, siamo in dieci!" obiettò Barnabas Shaw. "Dieci Auror contro due morti di sonno!...Non c'è altro da discutere, procediamo all'arresto con circospezione".

Senza voltarsi indietro, Barnabas e Daug iniziarono a salire lentamente le scale seguiti dagli altri Auror, con l'intenzione di cogliere gli intrusi di sorpresa.

Al Platano Picchiatore, il primo dell'eterogeneo gruppo a balzare fuori dal tunnel fu Grattastinchi; evidentemente aveva premuto la zampa sul nodo del tronco, perché Lupin, Minus e Ron si arrampicarono fuori senza che si udisse alcun sibilo dei rami infuriati.
Black fece passare Piton attraverso il buco, poi si ritrasse e lasciò uscire Harry e Hermione.
Il parco era immerso nell'oscurità. L'unica luce proveniva dalle lontane finestre del castello.
Poco dopo, Eileen e Daisy sgattaiolarono all'aria aperta insieme alla strana comitiva, attivando le cappottine invisibili.
Risalirono i prati in silenzio. Le luci di Hogwarts si facevano sempre più grandi. E poi...
Una nuvola passò. All'improvviso sul suolo si allungarono tenui ombre.
Il gruppo fu bagnato dalla luce della luna.

"Luna Gibbosa Crescente un piffero magico!!!" miagolò Daisy agghiacciata, osservando la reale fase lunare. "Stasera c'è luna piena, miao!".
"Mia cara Daisy...sono curiosa di sapere di quale anno è lo stramaledetto calendario lunare consultato da Pietra!" brontolò Eileen, nascondendosi accanto alla sua amica dietro il tronco di un grosso albero.

                                    

Nel frattempo, alla Stamberga Strillante, gli Auror erano appena entrati nella camera da letto in punta di piedi; avevano abbassato delicatamente la coperta matrimoniale che ricopriva Pietra e Conan fino alle loro orecchie e, dopo aver visto chi stava ronfando, cercarono di farsi un'idea su come proseguire l'operazione.

"Guarda, guarda...era dai tempi della scuola che non mi capitava di vedere delle vittime di una Pozione Polisucco illegale, peraltro mal preparata" mormorò Ezra Jones, che fino a quel momento aveva taciuto come il suo taciturno cugino Mark Davies, detto Augurey. "Chissà quanti peli di gatti di razze diverse saranno caduti nei loro calderoni!".
"Che siano studenti di Hogwarts oppure figli di abitanti di Hogsmeade, costoro si meriterebbero una bella lavata di capo" biascicò Mark Davies, deluso per non aver scoperto il nascondiglio di Sirius Black. "Ma è una vera pena riportarli indietro ridotti in questo stato!...Propongo di accompagnarli all'infermeria del castello di Hogwarts per le prime cure".
"D'accordo...buttiamoli giù dal letto!" esclamò Daug perfidamente, facendo cenno agli altri di afferrare i lembi delle lenzuola. "Uno, due, tre e...oplà!!!".

Improvvisamente, Conan e Pietra si ritrovano sul pavimento, storditi e con un diavolo canino per ciuffetto. Aprirono lentamente gli occhi e osservarono in silenzio gli Auror con gli occhi venati.
Di fatto, erano stati circondati da umani con bacchette sguainate, ma non potevano fare altro che attendere il ripristino completo delle connessioni cerebrali: le pigrate interrotte nel modo sbagliato potevano essere molto pericolose, anche per il disturbatore.

"Allora" disse Travers sogghignando. "Siete alla presenza di Auror, e vi è richiesto di collaborare!..Abitate al villaggio di Hogsmeade?".

"Non...abbiamo stabilito...cuccia di residenza...a Hogsmeade...mi...ao!" rispose Pietra lentamente.

"Che spiritoso il ragazzo, si è talmente calato nella parte che miagola pure!.....Dunque, siete studenti di Hogwarts che preferiscono girovagare di notte invece di studiare, eh?" chiese Alf senza perdere tempo. "A quale Casa appartenete?".

"Non siamo studenti" miagolò Conan con aria truce. "Insegniamo".

"Ah, divertente, la farsa continua! Ora, siamo al cospetto illustri professori!...State bene a sentire...diteci chi siete e poi vi riporteremo a piangere lacrime nei vostri calderoni" esclamò Victor sbuffando. "Non vedete come siete conciati?...Sembrate due peluche centrifugati da una lavatrice babbana: avrete bisogno di mesi di cure. Noi siamo disposti a chiudere un occhio sulla Pozione Polisucco illegale che avete bevuto, ma dovete prima confessare...".
"Miao, non ti guardi mai allo specchio?" sbottò Pietra incupito. "A quanto pare, non c'è stato bisogno di una Polisucco di scarsa qualità per ridurti nello stato in cui ti trovi".
"E se continuate a offendere, vi chiuderemo noi l'altro occhio!" miagolò Conan inviperito. "Noi siamo...splendidi esemplari di stregatti vagabondi...".
"Stregatti?...Oh, questa è bella!" borbottò Barnabas scuotendo la testa. "Ahhhhh, ecco cosa hanno usato per la Polisucco!...Dei pericolosissimi peli di stregatto di contrabbando, ah, ah, ah!...In tal caso, ci vorranno anni per farvi tornare normali, razza di deficienti!".
"Peli di stregatto avvizziti, visti i risultati ottenuti" aggiunse Victor ridacchiando.
"Siamo stregatti ordinariamente magnifici, idiota!" soffiò Pietra lasciandosi trasportare dalla sua natura leggermente iraconda. "Altrimenti avremmo fatto l'Auror di mestiere, come te".
"Avete passato il segno!!!" gridò Clancy furioso. "Porgete le scuse! Siamo Pubblici Ufficiali al servizio del Ministero della Magia, e vi avverto...".
"A te chi t'ha sciolto il guinzaglio!" lo interruppe Conan sull'orlo di una crisi felina di nervi. "Perché non risolviamo la questione alla 'vecchia maniera'?".
"E come sarebbe alla 'vecchia maniera'?" chiese Ezra incuriosito. "Dovreste saperlo che i duelli sono più illegali delle Polisucco illegali".
"Sarebbe senza bacchette e senza collari!...Solo un sano esercizio fisico, come miagolava il mio oroscopo lunare" replicò Pietra, afferrando una sedia per una gamba. "Oppure riportate i vostri grugni al Ministero; rituffatevi nell'acquario dell'Ufficio Misteri, e giocate a fare i Plimpi contando le bollicine fatte dal cervello di Caramell".
"Vi hanno insegnato a contare a Hogwarts?...Siamo in dieci!!!" ringhiò Daug, forte della superiorità numerica. "Siete sicuri di volerlo fare?".
"Noi abbiamo la coda" obiettò Conan mentre si fregava le zampe. "Ehm...e anche dei graziosi artiglietti, ma stanotte non saranno necessari".
"Non vi tirerete indietro per dei dettagli così insignificanti?" aggiunse Pietra con l'intenzione di procurar battaglia. "Se avete bisogno di un pallottoliere per contare i vostri denti sul pavimento, possiamo attrezzarci: i canini saranno i primi a cadere".
"Spediamoli al tappeto, ragazzi!" esclamò Travers togliendosi la giacca e arrotolandosi le maniche della camicia. "Allora....io, Victor, Clancy, Craig e Barnabas ci occuperemo del più grasso, quello che assomiglia al grosso bidone d'immondizia di Mielandia!".
"Quale dei due?" domandò Craig disorientato. "Ora che li guardo meglio, non vedo differenza".

Appoggiate le bacchette e i collari su un vecchio tavolo tarlato, le pupille dei due stregatti si strinsero fino a diventare fessure.

"Miao, c'è un piccolo dettaglio che hai dimenticato, caro Travers" miagolò soave Pietra. "A differenza vostra, noi ci vediamo benissimo al buio".

Quando Travers e Daug incrociarono gli sguardi smarriti, Conan soffiò dispettosamente sulle ultime candele rimaste accese nella stanza, lasciando spazio solamente al tenue bagliore della luna che faceva capolino da dietro le nubi di passaggio.
Poi, le leggiadre note del 'Danubio Blu' diffuse da un antico grammofono stregato, preannunciarono l'inizio di una romantica rissa al chiaro di luna.

https://www.youtube.com/watch?v=3LO3byyeNQo

                                  

Mentre nella Stamberga stavano volando sedie, quadri urlanti e botte da orbi, Harry si trovava già a metà del cammino per raggiungere il castello, quando vide la sagoma di Lupin irrigidirsi.
Poi tutti gli arti dell'insegnante cominciarono a tremare.

"Oh, cielo" esclamò Hermione col fiato mozzo. "Questa sera non ha preso la pozione! Non è innocuo!".
"Correte" sussurrò Black. "Correte ora!".
Ma Harry non riuscì a correre. Ron era incatenato a Minus e a Lupin. Balzò in avanti, ma Black lo trattenne e lo risospinse indietro.
"Lasciate fare a me. Correte!" ribadì Black.

Ormai la luna piena era ben visibile nel cielo stellato; sembrava quasi che le nuvole non potessero trattenerla.

"Ehm, miao...mi pare di aver capito che ci pensa Black, giusto Eileen?" miagolò Daisy accarezzandosi la sua nuova cappottina ricamata.
"Oh, Sirius si sta rivelando un vero gentiluomo" replicò Eileen lisciandosi, a sua volta, l'indumento che le donava invisibilità. "Tifiamo per lui, vero Daisy?".
"A volte, gli umani sanno comportarsi da nobili cavalieri, senza macchia e senza paura" aggiunse Daisy con aria sorniona. "Li adoro quando ci aiutano a tenere le cappottine invisibili ricamate lontano dagli artigli di un Lupo Mannaro".
"Oh, miao, se si rovinassero, tua madre non ce lo perdonerebbe mai!" esclamò Eileen coprendosi la bocca con le zampette. "Sarebbe una vera tragedia, seconda solo al ritorno del Signore Oscuro!"
"Questo è miagolamente certo!" rispose Daisy strabuzzando gli occhi. "Le nostre vesti erano talmente invisibili che, per ricamarle, mia madre ha chiesto a Silente di prestarle degli occhiali magici per la caccia ai Demiguise, un regalo di Newt Scamander".
"Ma se un ricamo fatto con filo invisibile non si vedrà mai, perché tua madre e Albus hanno voluto cucircelo per forza?" chiese Eileen incuriosita. "Capisco la passione comune per i lavori a maglia e all'uncinetto, ma...".
"Visto che perfino Silente ha preferito sorvolare sull'argomento, ho pensato bene di adeguarmi alla saggezza del nostro Preside, e non fare domande inopportune alla mia irascibile mamma" la interruppe Daisy strizzando un occhietto.
Poi un terribile ringhio pose fine alla quiete notturna.

La testa di Lupin si stava allungando. Anche il collo. Le spalle gli si incurvarono, assumendo una postura simile a uno stregatto proteso verso un frigorifero.
I peli spuntarono a vista d'occhio sul suo viso e sulle mani, che si trasformarono in zampe artigliate.
Il pelo di Grattastinchi era di nuovo ritto e il gatto indietreggiò.
Mentre il Lupo Mannaro alzava la testa e faceva scattare le lunghe zanne, Black scomparve dal fianco di Harry. Si era trasformato.

Nello stesso momento, alla Stamberga, un comodino di mogano in stile 'Impero' aveva centrato in pieno petto l'Auror Clancy.
Il poveretto cadde rovinosamente addosso ai suoi amici Ezra e Barnabas, dall'aria esausta, facendoli ruzzolare giù insieme a lui per la prima rampa di scale.
"Bel colpo! Un vero strike da bow-miao-ling!" commentò lo Stregatto, mentre Craig  cadeva sul letto colpito alla mascella dalla sua coda, schioccante come una frusta. "Ricordati di lasciare intatto il letto, ci serve Conan!".
"Giusto, miao!...Allora, con i prossimi due scagnozzi di Cornelius andrò a zampa di Valzer!" rispose Conan avvicinandosi, a balzelli, a Victor e Alf con l'antico e pesante grammofono sul groppone.

Nei pressi della staccionata sulla collina di Hogsmeade, attirati dall'eco dei rumori lontani, due anziani maghi si soffermarono a commentare gli strani avvenimenti notturni.

"Hilton, vecchio barbone indraghito!...Tua suocera bicentenaria Piggy è ancora indaffarata a grufolar nel porcile di casa?...Non è finito l'effetto del tuo incantesimo, eh?" chiese il mago dalle lunghe basette bianche ridacchiando. "E di conseguenza...la tua amabile mogliettina Dorothy ti ha buttato di nuovo fuori di casa ad ammirar le stelle, ahahahahah!!!".
"Waldorf, razza di Mooncalf strabico che non sei altro, come te la passi!...Tuo nipote Kermit, è riuscito a prendere almeno un G.U.F.O.?" domandò l'amico accarezzandosi la testa calva. "Ohhh, pare che anche Bonny, il tuo quarto di gallina del cielo, ti abbia riservato lo stesso trattamento, stanotte".
"Già, siamo due vecchi cuori infartuati senza una capanna!...Ma cosa starà succedendo alla Stamberga, Hilton?" chiese Waldorf scrutando l'orizzonte oltre la staccionata e nascondendo una bottiglia di whisky incendiario dietro la schiena.
"Non lo so, Waldorf, ma ci manderei volentieri mio suocero tricententenario Gellert, nome d'arte 'Animal' " rispose Hilton facendo scivolare un mazzo di carte truccate nella tasca interna del suo pastrano. "E' giusto che ognuno coltivi i propri vizi in quarta età, ma percuotere batterie acustiche ogni domenica mattina, non significa nobilitare l'arte della Musica, ma rompere i calderoni al prossimo!".
"A proposito, Hilton, l'ultima volta che le nostre adorabili arpie si sono date appuntamento da Madame Piediburro, volevano spedirci dritti in uno strano posto chiamato 'Muppet Show' " brontolò Waldorf. "E' un'idea di quella Betty, la loro odiosa amica babbana a cui ho stregato la dentiera l'anno scorso. Ha detto che al Muppet Show ci sarebbe un palco fatto apposta per noi. Che il Signore Oscuro gli avadakedavri le mutande!".
"Muppet Show!...Non sarà mica una succursale di Saint Oswald?" replicò Hilton preoccupato. "Vuoi scommettere che quelle Megere vogliono sistemarci in una casa di riposo al posto dei nostri suoceri?".
"Che diavolo vuoi che ne sappia!...E' da allora che sto indagando senza sosta, ma non chiederò mai chiarimenti a mia moglie: non voglio dargli soddisfazione" borbottò Waldorf imbronciato. "E poi, non vorrei passare da...'Gonzo'!".

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"Solo per curiosità, Waldorf, cosa avevi fatto alla dentiera di Betty?" domandò Hilton, il bastone da passeggio impugnato come una bacchetta.
"Bé, l'avevo stregata in modo da farle digrignare e stridere i denti ogni volta che pronunciava i nostri nomi" confessò l'amico esibendosi in uno dei suoi migliori ghigni raggrinziti. "Per sei mesi i medici babbani l'hanno scambiato per 'bruxismo', poi mia moglie gli ha rimesso la dentiera a posto".
"Sei un Mangiamorte mancato, amico mio!" rispose Hilton ridacchiando. "Buonanotte Wal, vecchio Graphorn bavoso".
"Lo so, lo so, ma l'Oscuro signore non accetterebbe mai servitori con due mogli come le nostre, avrebbe troppa concorrenza, muahahahahah!!!" concluse Waldorf zoppicando verso casa. "Buonanotte Hil, Crup randagio che non sei altro, alla prossima luna piena!".

                                   

Intanto, la lotta tra il Lupo Mannaro e l'Animagus Black stava proseguendo senza esclusione di colpi, e Peter Minus ne approfittò per liberarsi dalle manette.
Poi, colpì Ron con un incantesimo e, infine, iniziò a trasformarsi rapidamente in Crosta.
Era troppo tardi per impedire la sua fuga nel buio. Harry udì lo zampettare di Minus tra l'erba, seguito da un ululato e un ringhio tonante, che lo fece voltare.
Vide il Lupo Mannaro che fuggiva di gran carriera nella foresta.
"Sirius, è scappato, Minus si è trasformato!" urlò Harry.
Black perdeva sangue; era ferito sul muso e sulla schiena, ma alle parole del suo figlioccio si rialzò, e dopo un attimo il rumore delle sue zampe svanì nel silenzio, mentre si allontanava di corsa attraverso il prato.

"Per tutti i miagolii di Merlino!...Si sono fatti sfuggire Minus sotto il naso!" miagolò Eileen inviperita.
"Ehm, miao...vorrai miagolare che ci siamo fatte sfuggire quel topastro sotto i nostri nasetti" precisò Daisy in tono sommesso.
"Ah, ehm...non ritengo necessario che Conan e Pietra debbano essere informati di questo 'piccolo dettaglio' " rispose Eileen arrossendo.
"Di cosa stavamo miagolando Eileen?" replicò Daisy sogghignando. "Non ricordo l'argomento".
"Neanche io" concluse Eileen sbrigativamente. "Ah, si!...Avevamo preso in considerazione un modello di cappellino di lana per tenere al caldo le orecchie di Remus Lupin e alto il morale di Silente: un fantastico lavoro a maglia a prova di Lupo Mannaro...".

Contemporaneamente, alla vecchia Stamberga, un rumore di vetri andati in frantumi annunciò il defenestramento di due Auror, Mark e Dick.

"Fatevi avanti bestiacce rognose!" esclamò Travers barcollante, un tubo di scarico di lavandino nella mano destra e un grosso spazzolone da water nella sinistra. "Vi daremo una bella lavata al groppone!...E' l'ora del bagnetto, carogne...".
"Travers, per favore, Non li incoraggiare!...E' l'ultima cosa di cui hanno bisogno" mormorò Daug appoggiato di spalle al suo amico. "Inoltre, potresti dare al nemico l'idea giusta nel posto sbagliato al momento sbagliato!".

L'ultima cosa che Daug e Travers ricordarono di aver visto, fu la sagoma sfuocata di una grossa vasca da bagno piena d'acqua insaponata: un trionfo di bollicine e paperelle di gomma.

"Non si può negare che questa topaia avesse bisogno di una bella risciacquata" miagolò Conan leggermente pentito delle sue azioni, mentre si leccava una zampetta ferita. "Per fortuna che nessuno si è ferito gravemente....almeno credo".
"Mieworrr...con qualche litro di Ossofast e saranno come nuovi entro tre mesi!" miagolò Pietra osservando torvamente in uno specchio il suo orecchio destro sanguinante".
"Bé, miao, non è necessario che la sappiano Eileen e Daisy" replicò Conan atterrito.
"Sai Conan, a notte fonda...sono caduto giù dal letto, e mi sono fatto un piccolo taglietto a un orecchio" cominciò Pietra nel tentativo di inventarsi una storiella fantasiosa. "Ho avuto un incubo...degli Auror mi stavano assalendo...E tu?".
"Che combinazione, anch'io!...E poi, ehm...poi sono scivolato nella vasca da bagno. Guarda come ho ridotto la mia delicata zampetta!" precisò Conan toccandosi una lieve ferita. "Per il resto..."
"Basterà un gufo anonimo urgente al San Mungo" concluse Pietra iniziando a riparare velocemente i danni fatti alla Stamberga Strillante. "Vedrai che tutto sarà messo a tacere: il Ministro non farà domande e si dimenticherà dell'accaduto".

Mentre un gufo spennacchiato chiamato Nostradamus stava prendendo il volo dalla Guferia di Hogwarts, destinazione Ospedale di San Mungo, Harry e Hermione corsero da Ron e si curvarono su di lui.

"Che cosa gli ha fatto Minus?" mormorò Hermione. "Gli occhi di Ron erano semichiusi; la bocca spalancata. Era senz'altro vivo, sentiva il suo respiro, ma lui non dava segno di riconoscerli.
"Non lo so" rispose Harry.
Il ragazzo si guardò intorno disperato. Black e Lupin spariti tutti e due...A far loro compagnia c'era solo Piton, ancora sospeso a mezz'aria e privo di sensi.
"Sarà meglio che li portiamo al castello e che avvertiamo qualcuno" disse Harry scostandosi i capelli dagli occhi e cercando di riflettere. "Vieni...".
"Ma poi, da un punto invisibile udirono un gemito, un uggiolio: un cane che soffriva...
"Sirius" sussurrò Harry fissando l'oscurità.

Ebbe un attimo di incertezza, ma al momento non potevano fare nulla per Ron, e a giudicare dal rumore, Black era in difficoltà...

                                        

"Stiamo per subire un nuovo cambio di programma da parte di Harry Potter" miagolò Eileen provata dalla notte insonne. "Inoltre, comincio ad avere molto freddo, e tu?".
"A chi lo miagoli, ho i brividi!...Stiamo subendo un anomalo calo delle temperature" rispose Daisy insospettita dall'insolita formazione di un leggero strato brina sull'erba. "Di fronte a un fenomeno simile saprei dare una sola risposta: un'orda di Dissennatori in arrivo!".
"E pensare che i nostri fidanzati pigroni stanno ancora dormendo placidamente nel letto a baldacchino!" commentò Eileen infuriata. "Come vorrei che fossero qui a..."

Di colpo, un doppio 'puff' interruppe la conversazione tra Scintille e la Stregatta, segno che la pigrata alla Stamberga Strillata si era misteriosamente conclusa in anticipo.

"Per servirvi!" miagolarono in coro Pietra e Conan esibendosi in un inchino esagerato, senza concedere troppe spiegazioni.
"Ah, Pietra...Conan, le nostre, ehm...'abbondanti' metà del cielo!" mormorò Eileen stizzita. "Ho come la sensazione che la somma dei vostri voti in Astronomia, arrotondata per eccesso, raggiungesse il livello di 'Troll Miagolante'...Chissà perché!!!".
"Ammirate che splendida luna piena!" miagolò Daisy mostrando i denti alla stregua di un Mannaro. "E Remus Lupin ha mostrato di apprezzarla oltremisura".
"Luna Gibbosa Crescente, eh? Complimenti!" miagolò Eileen in tono soave. "In fase gibbosa, vedo solo i vostri cervelli".

Nell'udire quelle miagolate di rimprovero gli occhietti di Pietra si alzarono a piccoli scatti verso il cielo, poi i suoi baffetti si ammosciarono rapidamente in verticale, come dei fiorellini abbandonati dall'acqua piovana.
Contemporaneamente, la mandibola di Conan crollò in caduta libera lasciando intravedere la lingua ciondolante e un'espressione inebetita, che competeva egregiamente con quella del suo amico.
Purtroppo, i due stregatti non ebbero neanche il tempo di miagolare delle scuse, perché Harry partì di corsa.
Subito Hermione lo seguì, con i felini alle calcagna.
L'uggiolio di Black sembrava provenire dal prato vicino alla riva del lago.
Scattarono in quella direzione, e Harry, correndo più che poteva, sentì quel terribile gelo che avevano precedentemente avvertito le stregatte, senza capire che cosa potesse significare.
L'uggiolio cessò Bruscamente. Quando raggiunsero la riva del lago ne compresero il motivo: Sirius era nuovamente umano. Era in ginocchio, le mani sopra la testa.
"Nooo" gemette Black. "Nooo...per favore...".
E poi Harry li vide. Dissennatori, almeno un centinaio, che scivolavano in una massa nera, verso di loro.

"Miao, cos'è l'Azkaban's Party?" miagolò Daisy nascosta dietro un cespuglio a circa trenta metri da Black. "Ci sono quasi tutte le guardie della prigione".
"E' come se il Ministero avesse deciso di avvalersi di un Avadakedavra per eliminare un Doxy!" aggiunse Eileen tremante dal freddo nella sua cappottina invisibile. "Neanche Lucius Malfoy sarebbe giunto a usare un simile spiegamento di forze".
"Se nonostante le lezioni di Remus Lupin sull'Incanto Patronus, Harry Potter non ce la dovesse fare, dovremmo intervenire" commentò Pietra rabbrividendo. "E quindi...".
"Finiremo tutti ad Azkaban per aver difeso anche Black, l'evaso!" concluse Conan senza esitare. "Altri suggerimenti?".
"Se avessimo un'arma nucleare babbana da miniaturizzare, per circoscriverne gli effetti..." chiese Pietra battendo i denti. "Potremmo lanciarla contro i Dissenatori per creare un diversivo, nel rispetto dell'ambiente circostante s'intende. Come si miagola?...Ah si, un'ordigno ecocompatibile!".
"altri suggerimenti intelligenti?" precisò Daisy senza preoccuparsi delle ciglia aggrottate dello Stregatto.

Ad un tratto, il Libro Stregatto degli Stregatti apparve ai margini del cespuglio, facendo sobbalzare per la sorpresa i suoi eredi felini.

"Una nuotatina nel lago al chiaro di luna?" miagolò il Fondatore sghignazzando, mentre Harry e Hermione stavano ripetendo ossessivamente la formula magica 'Expecto Patronum', senza risultati apprezzabili.
"Nobile Mago Violafucsia, ti pare il momento di scherzare?" mormorò Eileen con il cuore in gola. "Per poco non ci facevi prendere un colpo!".
"Miao Fondatore, ricordati che non stai indossando una cappottina invisibile, anche se hai il potere di individuarci!" esclamò Daisy con un tono di voce allarmato. "Se qualche Dissennatore ti vedesse, potresti essere in pericolo...".

Proprio in quell'istante un gruppo isolato di cinque Dissennatori apparve di fronte al Libro magico, protendendosi con le mani scheletriche verso la copertina.
Fu allora che accadde qualcosa di mai visto prima nel mondo magico conosciuto: il Libro Stregatto degli Stregatti si aprì ad una pagina senza numero, che recava al centro un titolo misterioso a caratteri latini...'Apocalypse'.
Le lettere cominciarono a illuminarsi di un verde intenso, iniziando a ruotare sempre più veloci, fino a formare una specie di buco nero, una voragine senza fondo.
Colti alla sprovvista, i Dissennatori furono trascinati da una forza magica potentissima oltre la facciata del Libro Magico, scomparendo alla vista dei felini.
Era come se un vortice invisibile li avesse reclamati a sé, inghiottendoli in un batter d'occhio.
Poi il Libro si richiuse emettendo un piccolo rutto, tra gli sguardi basiti degli stregatti.

"Per tutti i calderoni della suocera di Merlino, cosa hai fatto?" domandò Eileen stupefatta.
"Dove sono finiti quei Dissennatori?" chiese Daisy allibita. "Miracolo o magia?".
"Questa visione ci ripaga di tante pigrate perdute" miagolò Conan sbigottito. "Qualcuno mi dia un pizzicotto se sto pigrando a occhi aperti!".
"Immagino che sia una magia che non si trova nei libri di scuola, e neanche nei diari segreti della McGranitt, miao" mormorò Pietra leggermente imbarazzato.
"Avete visto una debole traccia del terrificante potere originato dai Collari: è una piccolissima impronta superstite che pervade il mio libro" miagolò il Fondatore enigmaticamente.
"Piccolissima?" chiese Daisy allibita. "Un giorno avremo l'occasione di miagolare sul tuo discutibile senso delle misure e...".
"E ora, il vostro dovere è salvare Harry Potter" la interruppe Violafucsia risoluto. "Costi quel costi!".

Ma proprio in quel frangente, gli stregatti osservarono attraverso la nebbia che sovrastava la superficie del lago una luce argentea che diventava sempre più intensa.
Qualcosa stava respingendo l'esercito di Dissennatori, girava intorno a Harry, a Black e a Hermione...i rantoli e risucchi dei Dissennatori svanirono. Se ne stavano andando.
L'aria era di nuovo tiepida.

Radunando le forze che gli restavano, Harry alzò appena la testa e vide un animale nella luce, che galoppava attraverso il lago. Con lo sguardo offuscato dal sudore, Harry cercò di capire cos'era.
Era splendente come un unicorno. Lottando per non perdere conoscenza, Harry lo vide rallentare al piccolo trotto, fino a fermarsi una volta raggiunta l'altra riva.
Per un attimo, Harry vide nella luce irradiata dall'animale qualcuno che salutava il suo ritorno...alzava la mano per accarezzarlo...qualcuno dall'aria stranamente familiare...ma non poteva essere.
Il ragazzo non capiva. Non riuscì più a pensare. Sentì che le ultime forze lo abbandonavano e batté il capo a terra, svenuto.

"Abbiamo assistito all'evocazione di un Patronus potentissimo!" miagolò Conan strabiliato. "Un cervo, credo".
"Di certo non appartiene a Silente!" aggiunse Pietra esterrefatto. "Lui ha un fagiano per Patronus, un uccello che s'incendia quando viene cotto troppo in forno. Ma poi rinasce dalle proprie ceneri, e si mangia le patatine prima di te!...Pessimo pasto".
"Miao, ma quale fagiano? Quando mai!...Vorrai miagolare di una Fenice!!!" sbottò Daisy spazientita. "FE-NI-CE!...Chiara la differenza?...Si incendia quando è prossima alla morte e rinasce dalle sue ceneri".

http://passioneavicola.altervista.org/wp-content/uploads/2013/06/Fagiano_maschio.jpg

"E io cosa ho miagolato? Una fenice, appunto!...Non è mica colpa mia se assomiglia a un fagiano" borbottò Pietra ingrugnito. "Ehm...inoltre, gli uccelli non hanno le corna come il Patronus che abbiamo appena ammirato, ghghgh!".
"Comunque sia, è stato un Incanto Patronus di natura magica eccezionale!" brontolò Eileen girandosi insieme agli altri verso il mago Violafucsia. "Sei stato tu a evocare quel Patronus, Nobile...?".
Ma il Libro Stregatto degli Stregatti non poteva rispondere; era già scomparso, svanito insieme al misterioso Patronus.




































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