LIBRO 3: capitoli 18 e 19: L'estrazione vincente (post suscettibile di revisione grafica e letteraria da parte di Eileen)


Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitoli diciotto: Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, e Capitolo diciannove: Il Servo di Voldemort.
La notizia che Peter Minus fosse ancora vivo e avesse assunto per ben dodici anni le sembianze di Crosta arrivò come un fulmine a ciel sereno, ovvero come un...'Pietra Stregatto a tavola con qualunque previsione meteo', suscitando un'animata discussione.Lo stesso Remus Lupin si adoperò per tenere a freno i propositi vendicativi di Sirius Black e rispondere ad ogni quesito che Harry e i suoi amici ponevano alla sua attenzione.D'altra parte, i tre grifondoro avevano tutto il diritto di comprendere la verità, passo dopo passo."C'erano dei testimoni che hanno visto Minus morire" disse Harry ad un tratto, ignorando il comportamento agitato di Black e voltandosi verso l'insegnante. "Una strada intera...".

"Non hanno visto quello che credevano di vedere!" esclamò Black con violenza, continuando a fissare Crosta che si divincolava tra le mani di Ron.
"Tutti hanno creduto che Sirius avesse ucciso Peter" intervenne Lupin cercando di chiarire quel punto. "Io stesso ne ero convito...finché stasera non ho visto la mappa. Perché la mappa del Malandrino non mente mai...Peter è vivo, ce l'ha in mano Ron, Harry".

Sotto il letto a baldacchino, intanto, gli stregatti continuavano a cambiare di posizione per non rattrappirsi le zampette, ruotando di tanto in tanto sul pavimento polveroso.
Pietra, Conan, Eileen e Daisy ascoltarono con molta curiosità le informazioni riguardanti Animagi non registrati.
Tuttavia non si stupirono più di tanto, dal momento che anche un loro amico italiano, lo Squalo-Stregatto Pasquale MiaoLicudi, faceva parte di quella combriccola di 'sconosciuti' alle Autorità magiche.
Perfino la vecchia faccenda dello studente Remus Lupin, il piccolo Lupo Mannaro, era ormai un dato storico che faceva parte degli Annali impelati dell'Ordine di Gattaca e di Hogwarts.
Però, nessuno dei felini era a conoscenza dell'identità del terzo Animagus non registrato, sebbene iniziassero ad avere dei miagolosi sospetti su James Potter.

"Anch'io voglio sapere la verità, passo dopo passo, impronta di zampetta dopo impronta di zampetta!" miagolò Pietra togliendo una delle sue zampe dal musetto di Eileen. "E se Sev fosse un Animagus, ma non avesse potuto dircelo a causa di un ordine di Silente?".

"Oh bé...immaginatevi se Severus Piton fosse un Animagus piccione" aggiunse Conan abbozzando un sorrisetto malizioso. "Quante cacchette cadrebbero sulla testa di Potter: un bombardamento a tappeto magico".

"Vero, ghghgh!...Inoltre, ho sentito miagolare di una strana fobia di Harry per i piccioni!" scherzò lo Stregatto divertito. "Quindi, non si può escludere che ci sia un grosso piccione con un mantello da pipistrello che gironzola per i cieli Hogwarts".

"Ma Sev ci avrebbe avvisato di un fatto magico così importante, se non altro per non essere fatto al forno da Pietra!...E poi, credo che un mago come lui non avrebbe avuto difficoltà ad apprendere la tecnica per divenire un Animagus, se solo lo avesse desiderato" sbottò Eileen mentre cercava di somministrarsi alcune gocce di collirio 'Occhi di Gatto' nell'occhio pestato dalla zampetta di Pietra. "Pertanto, bando alle miagolezze inutili: Severus Piton non è un Animagus. Punto".

"Già, miao!...Ma per quale motivo il nostro abilissimo amico ha rinunciato a diventare Animagus?" domandò Conan pensando a un'occasione persa per il Direttore di Serpeverde.

"Penso che sia per la stessa ragione per la quale tu e Pietra avete rinunciato a essere magri: totale assenza di interesse" mormorò Daisy, impegnata a eliminare una pulce magica che stava transitando dalla coda del suo amato alla sua cappottina invisibile. "In ogni caso, poteva esserci utile, sotto questo angusto baldacchino, la vostra capacità di trasformarvi in 'stregatti diversamente grassi'!...Perlomeno saremmo stati più comodi, stasera".

                                      

Intanto, Lupin decise di raccontare i suoi trascorsi nei panni di 'studente-mannaro' a Hogwarts, e del modo in cui Silente risolse brillantemente i problemi collegati al plenilunio avvalendosi della Stamberga Strillante e del Platano Picchiatore.
La realtà rivelata superava di gran lunga la leggenda dei fantasmi.
Tuttavia, Harry non capiva dove andasse a parare quella storia ma lo ascoltava lo stesso, rapito.

"Le mie trasformazioni in quei giorni erano...erano terribili. E' molto doloroso trasformarsi in un Lupo Mannaro. Non avevo intorno degli umani da mordere, così mordevo e graffiavo me stesso. Gli abitanti del villaggio udivano il rumore e le urla, e credettero che si trattasse di spiriti particolarmente violenti. Silente incoraggiò le dicerie...anche adesso che la casa è silenziosa da anni, gli abitanti di qui non osano avvicinarsi" disse Lupin ricercando sempre la massima chiarezza espositiva. "Ma trasformazioni a parte, ero più felice di quanto non fossi mai stato. Per la prima volta avevo degli amici. Tre grandi amici. Sirius Black...Peter Minus...e naturalmente tuo padre, Harry. James Potter".

"Remus si sbaglia, miao!...La Stamberga Strillante non è mai rimasta silenziosa" mormorò Pietra ripestando l'occhio malmesso di Eileen. "E' da anni che Silente mi chiede di sgattaiolare periodicamente in questa a casa a miagolo-ululare come uno stregatto fantasma, allo scopo di mantenerla a disposizione per i futuri studenti con il medesimo 'contrattempo lunare' ".

"E gli abitanti di Hogsmeade?...Cosa penseranno dopo tutto questo tempo?" chiese Conan desideroso di unirsi al divertente compito miagolatorio. "Non mi stupirei se girassero voci di inesistenti stregatti mannari, eh, eh!"

"In effetti, il nostro Preside ha sempre incoraggiato ulteriori dicerie sul fantasma di un povero stregatto morto di fame nella Stamberga, rimasto intrappolato in un frigorifero maledetto e...maledettamente vuoto!" commentò Pietra trattenendo una grassa risata. "In pratica, il peggior fantasma che si possa incontrare".

"Non avrei mai pensato che la mente di Albus avesse concepito un piano del genere..." sibilò Daisy con un tono di voce incerto. "Che sia stato uno stregatto in una vita precedente?".

"Più precisamente, ogni volta che ha visitato la locanda 'I Tre Manici di scopa', Silente non ha mai perso l'occasione per parlare, ad alta voce, di un ferocissimo spirito felino condannato ad un'insaziabile fame eterna" continuò Pietra orgogliosamente, "ovvero di uno stregattaccio spelacchiato pronto ad avventarsi su ogni cucina, negozio del villaggio, leccalecca, e su tutte le vecchiette di passaggio con i sacchetti della spesa, ghghgh!"

"Suppongo che Albus abbia avuto Pietra e Conan come sue muse ispiratrici!" mugugnò Eileen ruotando di posto, sempre più rattrappita. "E che Madam Rosmerta abbia contribuito a far circolare la notizia".

"Ahhh, miao!...Perciò, i continui furti commessi da Mielandia servirebbero ad alimentare le menzogne messe in giro e la vostra golosità!" brontolò Daisy inviperita. "Che cosa non fareste per aiutare Silente e gli studenti, eh?".

"Sono sicura che Pietra ha coinvolto perfino Amber Soffiastringhe e Pepper Strappalacci, i Fantasmi della nostra Casa!" aggiunse Eileen sbuffando come una teiera bollente. "Sono rimasta senza miagolii!".

Ovviamente, lo Stregatto si avvalse della facoltà di non rispondere, per non aggravare la sua posizione, quella di Amber e Pepper e, naturalmente, per scongiurare che il Preside fosse reso complice della decisione di chiamare i fantasmi felini in supporto.

Nel frattempo Remus Lupin stava proseguendo celermente il suo racconto.

"...E non mi abbandonarono affatto. Anzi, fecero per me una cosa che non solo rese le mie trasformazioni sopportabili, ma le mutò nei momenti più belli della mia vita. Diventarono Animagi" disse il professore.
"Anche mio Padre?" chiese Harry Stupefatto.
"Si certo" rispose Lupin. "Gli ci vollero quasi tre anni per capire come fare. Tuo padre e Sirius erano gli studenti più brillanti della scuola, e per fortuna, perché la trasformazione in Animagus può finire molto male: ecco perché il Ministero tiene sotto stretta sorveglianza chi cerca di compierla. Peter ebbe bisogno di tutto l'aiuto di di James e Sirius per farcela. Alla fine, il quinto anno di scuola, ci riuscirono. Furono in grado di trasformarsi ciascuno in un animale diverso, a loro piacimento".

Finalmente era stata la rivelata l'identità del terzo Animagus, sebbene la morte del padre di Harry avesse reso la notizia quasi irrilevante. Quasi.

"C'era da aspettarselo...James Potter" miagolò Daisy senza manifestare alcuna sorpresa. "Forse Black potrebbe darci una zampa a far tornare 'normale' lo Squalo-stregatto Pasquale MiaoLicudi".

"La normalità felina è un concetto di difficile comprensione per gli umani" aggiunse Conan con aria meditabonda. "E a rendere tale definizione ancora più inafferrabile contribuiamo noi, eh, eh!".

"Però, miao, Lupin si sbaglia di nuovo!" sbuffò Pietra indignato. "A proposito degli studenti più brillanti della scuola, faccio miagolamente osservare che, a differenza di Sev, James Potter e Sirius Black non hanno mai vinto la Felix Felicis!".

"Ad ognuno il suo campo di competenze!...Lo studente Severus Piton era insuperabile a Pozioni; si permetteva addirittura di apportare migliorie al suo manuale di 'Pozioni Avanzate" miagolò Eileen orgogliosamente. "Del resto...è proprio a causa di questa incredibile abilità pozionistica che il padre di Potter provava un po' di invidia nei riguardi di Sev".
"Vero...l'Arte delle Pozioni è l'unico settore della magia in cui James non è mai stato in grado di batterlo" confermò Daisy ripensando a una vecchia foto, in cui Lily Evans e Severus Piton mescolavano i loro calderoni fianco a fianco.

                                 

Mentre i felini tiravano le loro miagolanti somme, il volto di Lupin si era indurito, e nel suo tono di voce si percepiva una scarsa stima di sé.
L'insegnante iniziò a rammaricarsi per non aver mai riferito a Silente che Sirius era un Animagus, per essere stato un vigliacco e aver tradito la fiducia dello stesso Preside che lo aveva sempre aiutato.
D'altra parte, Remus era convinto che Sirius avesse cercato di entrare nella scuola servendosi delle Arti Oscure apprese da Voldemort.
Di conseguenza, per il lupesco insegnante, il fatto che Sirius fosse un Animagus era da considerarsi privo di rilevanza.

Poi Lupin decise di fare i conti con le sue amare conclusioni, e affermò: "...Quindi, in un certo senso, Piton ha sempre avuto ragione sul mio conto".

"Piton?" disse Black con voce rauca, distogliendo lo sguardo da Crosta per la prima volta dopo parecchio tempo e fissando Lupin. "Che cosa c'entra Piton?".

"E' qui, Sirius!" disse Lupin gravemente. "Anche lui insegna qui".
Guardò Harry, Ron e Hermione. "Il Professor Piton era a scuola con noi. Si è battuto molto perché non mi venisse affidata la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure. E' tutto l'anno che ripete a Silente che non bisogna fidarsi di me. Ha le sue ragioni...vedete, Sirius gli fece uno scherzo che quasi lo uccise, uno scherzo che coinvolse anche me..."

Black se ne uscì con una risatina di scherno.
"Se l'era meritato" disse in tono beffardo. "Sempre in giro a ficcare il naso dappertutto, a cercare di scoprire che cosa facevamo...sperando di riuscire a farci espellere...".

In quel momento, si udì un lieve tonfo sordo, accompagnato da un leggero scricchiolio proveniente dal letto a baldacchino: un rumore attribuibile all'attività di qualche termite affamata.

"Miao, è...è qui!...Sev è davvero qui!" miagolò all'improvviso lo Stregatto massaggiandosi un bernoccolo che cresceva a vista d'occhio sulla sua testolina. "Sto fiutando il profumo del suo Shampoo all'olio di Asfodelo e l'odore dell'essenza di erba gatta spruzzata sul Mantello Invisibile di Potter".

"E' vero...il Mantello di Harry era in terra, vicino al Platano Picchiatore" miagolò Conan annusando l'aria con circospezione. "E' probabile che Sev sia riuscito a seguire le orme dei ragazzi lasciate sul suolo e...".

"E sta per salire al nostro piano, miao!" lo interruppe Daisy puntando le orecchie verso la porta. "Ho l'impressione che tra poco ne vedremo delle belle".

Eileen assunse l'aria di chi si aspettasse una tragedia da un momento all'altro, e miagolò sottovoce: "Sev non è ancora a conoscenza della verità emersa stasera!...Se avesse intenzione di vendicare Lily...se tentasse di uccidere Black...allora, per il suo bene, dovremmo fermarlo".

Udite le ultime parole miagolate, Pietra, Conan e Daisy si lanciarono sguardi sempre più allarmati.

"...Comunque, Piton mi aveva visto attraversare il parco con Madama Chips una sera, mentre mi accompagnava al Platano Picchiatore per trasformarmi" continuò Lupin proseguendo senza pause il suo racconto. "Sirius pensò che sarebbe stato...ehm...divertente dire a Piton che bastava premere il nodo sul tronco con un lungo bastone e avrebbe potuto seguirmi. Bé, naturalmente Piton lo fece...se fosse riuscito ad arrivare fin qui, avrebbe incontrato un Lupo Mannaro completamente sviluppato...ma tuo padre, che aveva scoperto cosa aveva fatto Sirius, seguì Piton e lo fece tornare indietro, mettendo a repentaglio la propria vita...Piton però riuscì a vedermi, alla fine del tunnel. Silente gli proibì di raccontare agli altri che cosa aveva visto, ma da allora seppe cos'ero...".

Seguì una brevissima pausa di silenzio, mentre le tende del letto a baldacchino sembravano scrollarsi di dosso pelucchi di polvere simili a fiocchi di neve.

"Dove eravamo quel giorno?" miagolò Pietra cercando di liberare la coda impigliata nelle maglie della rete del letto soprastante. "Perché non stavamo proteggendo Sev da quella banda di bulletti da quattro zellini?".

"Ehm...mi pare di ricordare che Silente ci aveva spediti a Ilvermorny, al Congresso Internazionale sui Nascondombra" rispose Eileen storcendo la bocca. "In quel periodo, il Preside temeva che, prima o poi, tu e Conan avreste graffiato a morte James Potter a causa dei continui scherzi ai danni di Sev...così, decise di spedirci negli Stati Uniti con la scusa di farci partecipare a un breve seminario di interesse scientifico".

"Ahhh, si!...Rammento che, durante una dimostrazione pratica, un Nascondombra si nascose sotto la coda di Pietra e stava per sventrarlo" miagolò Daisy rabbrividendo leggermente. "Ma il mio amatissimo Stregatto aveva mangiato salsicce all'uccelletto con contorno di fagioli sopoforosi, proprio quelli usati per il Distillato di Morte Vivente!...Il Nascondombra non fece in tempo ad aggredirlo che, come dire, venne...".

"Gassato!...Venne gassato in modo fulmineo da una flatulenza di Pietra" la interruppe Eileen scegliendo accuratamente le parole. "Morto stecchito, miao!...Si trattò di un'incredibile scoperta scientifica, una vera perla accademica".

"Il nuovo 'Spray Terminator Ecocompatibile' di origine naturale per eliminare i Nascondombra' del Professor Pietra Stregatto" aggiunse Conan orgogliosamente. "Un trionfo anche per Hogwarts!".

"E tra gli applausi scroscianti del Senato Accademico e del Macusa, Pietra si dimenticò di brevettarlo: un dono alla scienza magica!" borbottò Daisy, gli occhi a fessura. "E pensare che potevamo essere più ricchi dei Malfoy!".

                                  

Sulla scia delle ultime considerazioni degli stregatti sul viaggio a Ilvermorny, Harry Potter si rivolse al suo insegnante e disse: "Allora è per questo che lei non piace a Piton, perché credeva che lei fosse complice dello scherzo?".

"Proprio così" disse una voce fredda alle spalle di Lupin.
Severus Piton si stava sfilando il Mantello dell'Invisibilità, la bacchetta puntata verso Lupin.

Hermione urlò. Black balzò in piedi. Harry trasalì come se fosse stato colpito da una forte scarica elettrica, mentre Pietra si guadagnò il secondo bernoccolo della serata sbattendo la fronte contro una trave di legno.

Neanche gli stregatti si sarebbero mai aspettati una riunione di vecchi studenti di Hogwarts così selezionata.
Il Maestro di Pozioni non mancò di esprimere la sua soddisfazione per essere entrato in possesso dell'utilissimo Mantello Invisibile, e per aver potuto usufruire dell'aiuto della Mappa del Malandrino, lasciata distrattamente aperta da Lupin nel suo studio.
Inoltre, Piton ribadì la bontà della sua opinione contraria alla presenza dello stesso Remus a Hogwarts.
Poi, grazie all'incantesimo 'Incarceramus', il Direttore di Serpeverde legò con delle sottili funi serpentine colui che aveva sempre considerato un Lupo Mannaro 'addomesticato'.
Quando Lupin perse l'equilibrio e cadde a terra, Black avanzò verso Piton, che gli puntò la bacchetta fra gli occhi.

"Dammi solo una scusa" sussurrò Piton. "Dammi solo una scusa, e vedrai che lo farò".
Black si fermò. Impossibile dire quale dei due volti esprimeva più odio.

Come se non bastasse, un elfo domestico si unì alla comitiva felina sotto coperta, cogliendo nuovamente di sorpresa Eileen e Daisy.

"Buonasera, Professor Stregatto, come da lei richiesto, Alfred è giunto all'ora concordata per annotare le ordinazioni per la cena" mormorò L'Elfo Domestico facendosi faticosamente strada con i gomiti in un piccolo spazio fra le due stregatte, ormai sull'orlo di una crisi di nervi. "Alfred desidera suggerire il menù del giorno...".

"Pietra...ti pare il momento?" miagolò Daisy rannicchiandosi per quanto le era possibile. "In questa Stamberga si stanno per scannare e tu pensi a...."

"Perché no miao?...Se i nostri pancini vuoti cominceranno a brontolare rumorosamente, anche se siamo invisibili, ci scopriranno!" rispose Conan affamato facendo spazio all'Elfo. "E' l'idea strategica di Pietra più brillante di oggi!".

"Magari facciamo a meno della tovaglia" borbottò sotto voce Eileen, la copertina del libretto delle ordinazioni che premeva sul suo naso.

"Esponi pure l'odierno menù, caro Alfred" continuò lo Stregatto senza curarsi di rispondere ai miagolii di protesta. "D'altra parte, in questa Stamberga, non c'è neanche un uovo sodo di Drago!".

"Signor Direttore...lo Chef consiglia uno sformato svedese di patate sommergibili e aringhe, delle lasagne di pesce fresco di mare, lago e acquario babbano, seguite da una tagliata di ratto chianino bagnata con vino rosso argentino, un 'Felino Malbec' del 1990".

"Fantastico, Alfred!...Mi raccomando, porzioni abbondanti" miagolò Pietra leccandosi i baffi. "Ma se fosse possibile, preferirei un Malbec dell'anno di nascita del Professor Severus Piton".

"Alfred provvederà immediatamente, signore e signori! Con permesso..." rispose l'Elfo smaterializzandosi per raggiungere le cucine di Hogwarts.
Mentre Alfred stava organizzando il trasporto della prima portata, il Maestro di Pozioni aveva raggiunto nuove vette di soddisfazione personale.

"La vendetta è dolcissima!" sibilò Piton a Black. "Quanto ho sperato di essere io catturarti...".

"Rischi di nuovo di passare per stupido, Severus" sibilò Black. "Se questo ragazzo porta il suo topo al castello" e fece un cenno verso Ron, " ti seguirò senza fare storie...".
"Al castello?" disse Piton suadente. "Non credo che dovremo andare così in là. Non devo fare altro che chiamare i Dissennatori, una volta usciti dal platano. Saranno felicissimi di vederti, Black...così felici che ti daranno un bacetto, credo...".
Quel poco di colore rimasto sul viso di Black svanì.

Quando la discussione tra Piton e Black, accompagnata da toni molto accesi, vide il coinvolgimento dei giovani grifondoro, gli stregatti si stavano già gustando la seconda portata.

"Questa tagliata di ratto ha in sé qualcosa di sublime, non credi Pietra?" domandò Scintillo lasciandosi catturare dal profumo del pepe verde strisciante. "Le campagne toscane del Chianti fanno crescere topi così prelibati e genuini da far concorrenza alle segrete di Hogwarts!".

"E' vero miao, scottata al punto giusto!" aggiunse lo Stregatto leccandosi i polpastrelli. "Anche la bottarga di muggine e Shrake del ripieno delle lasagne era miagolamente divina!...Concederei ad Alfred e allo Chef una medaglia, un Ordine di Gattaca di terza Classe per meriti miagolo-culturali-culinari, che ne miagolate?".

Nel sentire quelle ultime parole, unite alle improvvise urla di Piton contro Harry, Eileen e Daisy ingoiarono a forza il loro ultimo boccone rischiando di strozzarsi.

"SILENZIO! NON PERMETTO CHE MI SI PARLI CON QUESTO TONO!" strillò Piton, più folle che mai. "Tale padre, tale figlio, Potter! Ti ho appena salvato la vita, dovresti ringraziarmi in ginocchio! Ti sarebbe stato proprio bene se ti avesse ucciso! Saresti morto come tuo padre, sei troppo arrogante per credere che potresti esserti sbagliato su Black...Ora fuori dai piedi, o ti ci spedirò io...Fuori dai piedi, Potter!".

Harry decise in un lampo. Prima che Piton potesse fare anche solo un passo avanti, verso di lui, alzò la bacchetta.
"Expelliarmus!" gridò Harry. Ma la sua non fu la sola voce a urlare, perché anche Ron e Hermione avevano lanciato il medesimo incantesimo nello stesso istante.
Piton fu sollevato da terra e sbatté contro il muro, poi scivolò a terra, con un rivolo di sangue che gli scorreva nei capelli. Era svenuto. La sua bacchetta disegnò un alto arco a mezz'aria e atterrò sul letto, vicino Grattastinchi.

                                  

Nel vedere Severus accasciarsi a terra, Pietra ebbe un sussulto, e con lui anche il baldacchino, che sobbalzò come se fosse stregato.
Fu una vera fortuna che gli umani fossero talmente immersi nella loro rumorosa discussione da non accorgersi dell'agitazione felina che aveva animato il letto nelle loro vicinanze.

"Se non lo uccide 'Voi Sapete Chi', lo farò io!" miagolò lo Stregatto cercando di divincolarsi dalle zampe di Conan, Eileen e Daisy che lo reggevano ben stretto. "Gnaoooohhh!...Colpire in tre il povero Sev a tradimento!...Un giorno, magari dopo i pasti, li sfiderò a duello!!!...Cadranno per zampa mia!!!".

"Miao Pietra, a cuccia! Cuccia!! Cucciaaahhh!!!...Primo, Harry non poteva sapere che i suoi amici avrebbero lanciato il suo stesso incantesimo nel medesimo istante; secondo, Severus è solo svenuto, e dobbiamo ancora avere la conferma della vera identità di Crosta; terzo...o ti calmi oppure sarai colpito da tre miagolo-petrificus totalus! Devo ripetere?" mormorò Eileen poggiando l'artiglio del suo dito indice sul nasetto rosa-violaceo dello Stregatto.

"E io, non ti preparerò più i ciccioli montanari alla Little Hangleton!" minacciò Daisy, mentre tratteneva il suo fidanzato per la coda.

Mentre veniva trascinato nuovamente verso il centro del baldacchino, i suoi artigli piantati sul pavimento che opponevano la stessa resistenza di un freno a mano inserito, Pietra immaginò un vassoio di ciccioli volare via, veloce come un thestral, e la sua determinazione crollò improvvisamente al minimo storico.

"Su Pietra, calmati...non farti pregare. In fondo, puoi sempre contare sul più temibile dei maghi oscuri di tutti i tempi; è una solida garanzia, un'ipoteca sulla salute!" miagolò Conan  abbracciando l'amico con una presa rugbistica. "E' vero che la prima volta Harry ha avuto 'fortuna', ma il Signore Oscuro è 'un usato magico sicuro', eh, eh!".
A quel punto, Pietra cercò di farsene una ragione, recuperando il proprio self-miao-control, giusto in tempo per udire un'invocazione divina di Remus.
Infatti, il Professore aveva appena esaminato un foglio di carta stropicciato della Gazzetta del Profeta con una fotografia di Crosta e della sua zampa in primo piano, passatogli da Black.
La sua reazione di sorpresa fu inevitabile.

"Che cosa ha che non va?" chiese Ron in tono di sfida.
"Gli manca un dito" disse Black.
"Ma certo" sussurrò Lupin, " è così semplice...così astuto...se l'è tagliato da solo?".
"Appena prima di trasformarsi" disse Black. "Quando l'ho stanato, ha urlato che avevo tradito Lily e James, per farsi sentire per tutta la strada. Poi, prima che potessi scagliargli una maledizione, ha fatto saltare la strada tenendo la bacchetta dietro la schiena, ha ucciso tutti nel raggio di sei metri ed è filato via nelle fogne insieme agli altri topi...".
"Non lo sapevi, Ron?" disse Lupin. "La parte più grossa di Peter che fu ritrovata fu un suo dito".

Quando Eileen e Daisy sentirono parlare del 'dito' di Peter Minus, si scambiarono uno sguardo preoccupatissimo.

"Daisy, ti prego...miagolami che ti sei ricordata di fissare l'appuntamento per il trattamento anti età musetto, l'epilazione delle orecchie e la 'zampe-cure' dall'estetista di Hogsmeade" miagolò Eileen agghiacciata. "Abbiamo degli artigli così rovinati che sembrano quelli della Signora del carrello!".

"Veramente...credevo che tu avessi mandato un gufo urgente la settimana scorsa" mormorò Daisy con filo di voce. "E ora come facciamo? Ci vorrà un altro mese per trovare un posto libero".

"Tranquille, miao!...Abbiamo prenotato per tutti!" intervenne Pietra lisciandosi il ciuffetto. "Come fareste senza i vostri fidanzati?".

"E voi che cosa ci fareste in un centro di bellezza?" domandò Eileen incuriosita. "Una pubblicità controproducente per far chiudere il negozio?"

"Maschere di bellezza a base di pelle di pollo arrosto e kiwi..." rispose Conan spiazzando completamente Eileen e Daisy. "Sono antistress e aiutano contro i radicali abbaianti liberi! Ma per ricambiare il favore, le offrirete voi, eh, eh, eh!".

Le stregatte rimasero basite, ma almeno le loro zampette avrebbero ricevuto le cure appropriate.
Poi, una considerazione del padrino di Harry reclamò di nuovo la loro attenzione.

"Questo gatto non è pazzo" disse Black con voce roca, rispondendo alle precedenti considerazioni negative di Ron Weasley circa il povero felino di Hermione.
Tese una mano ossuta ad accarezzare la testa soffice di Grattastinchi. "E' l'esemplare più intelligente della sua specie che io abbia mai incontrato...".

"Miao, modestamente..." pensò l'Agente Grattastinchi assumendo uno sguardo tenero e compiacente.
"Comincia a starmi simpatico questo Black! Grattastinchi è stato il miglior Kneazle della sua classe" sentenziò lo Stregatto rilassandosi leggermente. "Alla fine il merito miagolante è sempre riconosciuto!...Nel mio caso, con grave ritardo, ghghgh!".
"Bé...ricordo che quando eravamo studenti del primo anno, la McGranitt ti accarezzò il ciuffetto e tu gli mordesti la mano" aggiunse Conan trattenendo una risata a stento.
"Lo fece contropelo!" mentì Pietra strizzando un occhietto. "E dopo quell'innocente morsetto affettuoso, mi fece appendere nelle segrete a testa in giù...e per la coda!".
"Mai una punizione fu tanto meritata!...Non si addentano gli insegnanti" brontolò Eileen digrignando i denti. "E meno che mai si graffiano gli studenti".
"Il giorno dopo, invece di chiedere scusa, Pietra guidò all'assalto di Minerva un'orda di 'Ratti Inferius' delle fogne di Hogwarts. Che vergogna!" sbottò Daisy tirando un orecchio a Pietra. "Uno studente stregatto del primo anno che pratica magie oscure!".
"Sissì, ero un po' briccone a quei tempi" ammise Pietra sogghignando. "La parola 'Mangiamorte' mi aveva fatto venire l'acquolina in bocca!...Poi, quando mi resi conto che i Mangiamorte non avevano niente a che fare con un'associazione di Master-Chefs...".
"Miao, a me piacerebbe solo sapere quale mago coraggioso si è preso la briga di insegnare, a uno studente del tuo stampo, a creare roditori Inferius" lo interruppe Daisy temendo di conoscere in cuor suo la risposta.
"Doveva trattarsi di un Mangiamorte pentito in vena di scherzi" commentò Eileen sorridendo. "Scommetto che, quando Pietra udì per la prima volta la parola 'Mangiamorte', fu distratto dalle prime sei lettere".
"Lo era, miao!...Lo era" rispose lo Stregatto guardando tristemente il suo amico Piton ancora svenuto. "Imparai dal più grande esperto di magia oscura di Hogwarts, ghghgh!".

                                    

A dispetto dei trascorsi studenteschi felini, lo scambio di informazioni tra i ragazzi e i due vecchi amici proseguì senza tregua e consentì di chiarire alcuni fatti fondamentali.
Innanzitutto, fu fatta luce sull'astuto comportamento di Peter Minus, che aveva finto di morire per la seconda volta facendo ricadere la colpa su Grattastinchi, e infine, su come lo stesso Kneazle aveva aiutato Sirius a entrare nel dormitorio di Grifondoro, rubando a Neville Paciock un foglietto dove aveva scritto le parole d'ordine settimanali.

Dopo un amaro sfogo di Harry, che stava vivendo una situazione talmente confusa da far impallidire il più potente degli Incantesimi Confundus, Remus decise di intervenire.
Così, in fretta, l'insegnante disse: "Harry, non capisci? Per tutto questo tempo abbiamo creduto che Sirius avesse ucciso i tuoi genitori e Peter lo avesse scoperto...ma era il contrario, non capisci? Peter ha tradito tuo padre e tua madre...Sirius ha scoperto Peter...".

Mentre la verità su Minus stava venendo a galla, fu il turno di Pietra e Conan di scambiarsi uno sguardo preoccupatissimo.

"Arghhh!" miagolò sottovoce Pietra guadagnandosi il terzo bernoccolo della serata. "Mi sono dimenticato di giocare il nostro terno al Miago-lotto sulla ruota di Diagon Alley!!!...'quarantotto e due terzi' Mangiamorte che parla...'ottantasette e un quinto' i pidocchi magici, e 'novanta bis'...cioè 'Voi Sapete Chi risorto'!".

"Oh no, miao!...E' da quando è nato Silente che non esce" replicò Conan pietrificato. "Se nel corso dell'estrazione di questo pomeriggio fossero usciti quei numeri...siamo rovinati!".
"Non ho il coraggio di leggere la Gazzetta del Miagolio Profetico di domani!" piagnucolò Pietra disperato. "Con tutti i borsellini della McGranitt che abbiamo svuotato in questi anni, per giocare con moderazione dei nostri denari, ma con perseveranza!".

"Tranquilli, li abbiamo giocati io e Daisy!" mormorò Eileen strusciandosi le zampette. "Non vedo l'ora di tornare al castello per controllare il biglietto".

"Cosa fareste senza le vostre fidanzate, eh?" aggiunse Daisy ghignando. "Se vincessimo un'ingente somma, potremmo offrirvi mezza pinta di burrobirra e una ciotolina di croccantopi a basso contenuto proteico per stregatti Senior da Madame Rosmerta, soddisfatti?".

"Troppa grazia" commentò Pietra ingrugnito.

"Quanta generosità, miao!" aggiunse Conan con un diavolo per pelo. "Così umanamente feline!".

In quell'istante, un lampo di luce blu e bianca sprizzò dalle bacchette di Lupin e Black; per un attimo, Crosta rimase paralizzato a mezz'aria, una piccola sagoma nera che si contorceva follemente. Ron urlò. Il topo cadde per terra; ci fu un altro lampo di luce accecante e poi...
fu come vedere la ripresa accelerata di un albero che cresce.
Il topo si trasformò, riprendendo la sua forma umana originaria, quella di un ometto, molto basso, poco più alto di Harry e Hermione. I suoi sottili capelli incolori erano in disordine e in mezzo alla testa aveva una larga chiazza calva.
Infine, Sirius, Remus e Peter si ritrovarono ancora insieme, nella stessa stanza, ma con sentimenti ben diversi rispetto a quelli di una volta.

"Oh, oh!...Peter Minus...lo preferivo da topo. Per un attimo avevo pensato addirittura di mangiarmelo, bleahhh!" commentò Daisy disgustata. "E' perfino più spelacchiato dei nostri fidanzati".
"Difficile a credersi" miagolò Eileen annuendo.
"Spelacchiati a chi?" miagolarono in coro Conan e Pietra con aria offesa.
"Se il Presidente degli Stati Uniti, Elvis Presley, fosse stato ancora vivo, il mio 'ciuffo bananato' lo avrebbe fatto morire di invidia!" miagolò lo Stregatto indignato. "Avete mai ascoltato il suo famoso discorso agli elettori americani... 'Meows me tender'?"

"Tanto per cominciare...Elvis Presley era un cantante" lo corresse Eileen con il pelo arruffato. "E la canzone di cui stai miagolando s'intitola 'Love me tender'!...Ti confermi un casinista alla miagolesima potenza!".

https://youtu.be/BeTurYZuY4A

"Invece, il mio ciuffetto ha fatto impallidire i capelli biondi del famoso Bruce Willis!" miagolò a ruota il Professor Scintillo. "Lo so che è un attore, cosa vi credete!".

"Ma Bruce Willis è pelato!" obiettò Daisy scuotendo la testa. "E comunque, non è mai stato biondo!...Degno compare di Pietra".

Dopo una breve discussione sulle presunte 'meches stregate' di Bruce Willis che, secondo Conan, avrebbero causato prematuramente la caduta dei suoi riccioli, i felini si ricordarono che erano alla Stamberga Strillante per un altro motivo.
Pertanto, rivolsero di nuovo le orecchie alle interminabili richieste di chiarimento degli studenti che, ormai, stavano lentamente prendendo il posto della pigrata notturna.

"Ehm...Signor Black...Sirius?" disse Hermione timidamente, senza lasciarsi distrarre dai lagnosi commenti di Peter Minus. "Mi scusi se glielo chiedo, ma come...come ha fatto a uscire da Azkaban, se non ha usato la magia nera?".
Black dette una risposta ricca di ipotesi plausibili, ma che ben si adattavano agli eventi che aveva vissuto durante la sua fuga.
Eppure, in cuor suo, era consapevole che la sua evasione, oltre a rappresentare una rara impresa nel mondo magico, aveva tutti i presupposti per divenire oggetto di studio da parte degli Indicibili, (gli 'Immiagolabili' nella versione stregatta), ovvero gli scienziati umani addetti all'Ufficio Misteri.

"Miao, lo avete sentito?...Da cane ha nuotato fino alla terraferma!" miagolò Pietra con aria orgogliosa. "Avrà già dimenticato di aver ricevuto un passaggio dal nostro sottomarino Gnautilus di ritorno da Azkaban".

"Veramente Black non l'ha dimenticato" rispose Conan con un tono risoluto. "Durante i nostri incontri, l'ho avvisato di non miagolare mai delle nostre attività segrete!...E questa è la prova che Sirius Black è un umano affidabile".

"Già, chi l'avrebbe mai miagolato!...La prima creatura con fattezze canine a mettere le zampe sul Gnautilus" borbottò Eileen sogghignando. "E poi dicono che i felini guardano i cani in 'gattesco' ".

"Il fatto è che i cani sono...'esseri diversamente miagolanti' " mormorò Daisy alla ricerca dell'ennesima spiegazione filosofica più o meno accettabile della serata. "Come noi stregatti, ovviamente, siamo 'diversamente abbaianti'...Insomma, c'è posto per tutti!".
Ancora una volta, un grido di Black fece sobbalzare i felini 'diversamente sdraiati'.

"NON MENTIRE!" urlò Black contro Minus. "GLI PASSAVI INFORMAZIONI DA UN ANNO QUANDO LILY E JAMES SONO MORTI! ERI LA SUA SPIA!".
"Lui...Lui stava conquistando tutto!" disse Minus ansante. "Che cosa c'era da guadagnare a dirgli di no?".
"Che cosa c'era da guadagnare a combattere il mago più malvagio che sia mai esistito?" chiese Black, un'ira terribile stampata in viso. "Solo vite innocenti, Peter!".
"Tu non capisci!" piagnucolò Minus. "Mi avrebbe ucciso, Sirius!".
"E ALLORA AVRESTI DOVUTO MORIRE!" ruggì Black. "MEGLIO MORIRE CHE TRADIRE I TUOI AMICI! NOI PER TE LO AVREMMO FATTO!".
Black e Lupin si disposero fianco a fianco, le bacchette levate.
"Avresti dovuto capirlo" disse Lupin piano. "Se Voldemort non ti avesse ucciso, l'avremmo fatto noi. Addio, Peter".
Hermione si coprì il viso con le mani e si voltò verso il muro.

                                      

"Che vuol miagolare 'addio Peter'?...Lo stanno per ammazzare!" mormorò Daisy colta di sorpresa. "Non abbiamo direttive di Silente riguardo a Minus! Il nostro Preside non si sarebbe mai immaginato che fosse ancora vivo...Che facciamo?".

"Oh...si potrebbe ipotizzare che Silente desideri interrogare il redivivo Minus" obiettò Eileen indecisa se intervenire o meno. "Che ne miagolate voi due?...Battete un colpo se ci siete!".

Per Pietra e Conan, l'argomento 'Peter Minus' era così 'avvincente' che, non appena le loro bocche si aprirono per accennare un miagolio in risposta, furono sopraffatti da sbadigli di classe 'Galaxy', accompagnati da brevi accenni di ronfata pre-pigrata a occhi aperti.

"Conan, ho una piccola amnesia!...Ricordi cosa miagola il Codice dell'Ordine di Gattaca in assenza di direttive del Preside?" domandò Pietra stiracchiandosi ignobilmente.

"Mmmmmiaaaaooohhhh, fammi pensare..." miagolò Conan con un occhio aperto e uno chiuso. "C'era una volta...un articolo in cui era zampascritto che 'in mancanza di direttive, la scelta sull'azione da intraprendere spetta al più alto in grado. Cioè a te, Pietra...Pietra?".

Lo Stregatto non poteva più rispondere; si era placidamente addormentato tra i lanicci di polvere ronfando in modalità 'vibrante'.

"Ci siamo giocati Pietra!...Che razza di pigrone mi doveva toccare..." sbottò Daisy arrossendo. "Ebbene, Eileen, ora tocca a te prendere decisioni; sei la più anziana a Hogwarts".

"Miao?...Ehm, cioè...si, proprio a me" rispose Eileen presa alla sprovvista. "Bé...Allora, mirate a Black e Lupin, e al mio segnale...scatenate mezzo inferno felino!...Anzi no, ora che ci penso...li voglio vivi, chiaro? Vivi!".

"Viva chi?" miagolò Conan prima di addormentarsi. "Chi è il festeggiato?".

Ma proprio quando Eileen e Daisy stavano per lanciare gli Schiantesimi, Harry corse davanti a Minus e urlò: "No! Non potete ucciderlo. Non potete".

A causa di quel grido, Pietra e Conan si svegliarono di soprassalto con gli occhi paurosamente venati, e ancora più storditi del solito.

"Chi mi vuole uccidere? Avanti il prossimo beccamorto..." miagolò Pietra mettendosi supino. "Munirsi di 'numerino' e aspettare in fila ordinata il proprio turno di morire...Ronf! Ronzzz...Dopo l'Avadakedavra non si accettano reclami...ronzzz...".

"In orario d'ufficio, s'intende!...L'Ufficio Didattico della Casa di Violafucsia, Dipartimento A.T.E.P., Autorizzazione Tentativi Eliminazione Professori, è aperto dal lunedì al miagoledì, rigorosamente fuori dall'orario dei pasti" aggiunse Conan sognando a occhi aperti. "Ogni domanda deve essere corredata da due marche da bollo da 16 galeoni e dalla foto del docente che si desidera uccidere, allegando una motivazione succinta: l'autorizzazione sarà concessa o negata entro il successivo plenilunio. Per quanto riguarda le richieste per procurare semplici mutilazioni o lesioni minori, come ad esempio, l'azzoppamento della Professoressa McGranitt, vale la regola del 'silenzio assenso' miagolante e...Ronf! Ronzzz...".

"E' bastato un attimo...e guarda come sono conciati, Eileen!" mormorò Daisy sdegnata. "Completamente rintronati".
"Pietra e Conan sono chiaramente vittime del D.P.I., Delirio da Pigrata Interrotta!" borbottò Eileen sospirando. "Ci poteva capitare di peggio?".

Intanto Pietra, in piena dormiveglia, proseguì a mormorare: "Avanti il prossimo, miao!...Il distributore di biglietti per ricevere il proprio 'Avadakedavra a norma di legge' è vicino la porta d'ingresso, grazie per la collaborazione...ronzzz.... I requisiti per avere il trattamento sono la cittadinanza magica felina, la residenza nel Gattile di Diagon Alley, e la certificazione veterinaria dell'Ospedale San Mungo che attesta che siete ancora vivi e di sana e robusta costituzione scodinzolante, grazie per l'attenzione!...Ronzzz...".
"Non si deve tirare o saltare la coda, e non spingete, per favore!" miagolò Conan semidelirante. "Favorire il codice miagolofiscale e preparare la carta di miagolarità, prego....ronzzz...".

"Quanto durano gli effetti della Sindrome da pigrata interrotta?" chiese Eileen preoccupata.
"Dipende dai soggetti" replicò Daisy agghiacciata.
"Allora, per stanotte, ce li siamo giocati tutti e due!" commentò Eileen con un principio di palpitazioni. "Speriamo che a Black e a Lupin non vengano in mente altre idee balorde, miao".
"Aspetta un momento, miao! Proviamo una terapia d'urto: non esistono solo bacchette e collari magici" aggiunse Daisy sogghignando. "Silente ci ha insegnato che la più grande fonte di magia sono le parole!".
"Come ho fatto a non pensarci prima!" replicò Eileen fregandosi le zampette. "Miagoliamo in coro?".
"Tre...due...uno e tre quarti...uno, e....viaaaaahhh!" miagolò Daisy strizzando un occhietto.
"Pietraaaa! Conaaaan!...Un branco di Crup sta per assaltare le cucine di Hogwarts!" mormorarono Eileen e Daisy nelle orecchie dei sonnecchianti fidanzati.
"Allarme rosso!" miagolò Pietra picchiando l'ennesima zuccata nella parte superiore del letto. "Qui si difende il frigorifero o si muore!".
"Fuori dalle cucce, miao, adunata!" intervenne Conan scattando sull'attenti, ma sempre disteso sul pavimento.
Immediatamente, Eileen e Daisy misero le zampette sulla bocca degli stregatti, rassicurandoli sullo stato delle cucine del castello.
In seguito, pregarono Pietra di non storpiare più frasi celebri di babbani famosi, come quelle di Giuseppe Garibaldi.
"MiaObbedisco!" miagolò Pietra, senza rendersi conto di aver storpiato un'altra citazione dell'Eroe dei due mondi.

Mentre la situazione sotto il letto a baldacchino si stava normalizzando, per quanto miagolamente possibile, Peter Minus fu graziato da Potter.

"Harry!" esclamò Minus, abbracciandogli le ginocchia. "Tu...Grazie...E' più di quello che merito...Grazie...".
"Stammi lontano" disse Harry sprezzante, allontanando da sé le mani di Minus con una smorfia di disgusto. "Non lo faccio per te. Lo faccio perché...non credo che mio padre avrebbe voluto che loro...diventassero assassini...solo per colpa tua".
Nessuno si mosse né fece un rumore tranne Minus, che aveva il respiro affannoso e le mani che annaspavano sul petto. Black e Lupin si guardarono. Poi, con un solo gesto, abbassarono le bacchette, e anche i collari magici degli stregatti smisero di brillare.

Conan aveva stampato sul musetto un'espressione alquanto delusa, e miagolò: "Ho sempre adorato gli esercizi arbitrari delle proprie ragioni, eh, eh!...Sono convinto che Minus si sarebbe meritato una piccola scottatina al sedere con l'Ardemonio e..."

"Ecco perché eri finito ad Azkaban!...Tu e le tue idee balzane" lo interruppe Eileen con aria contrariata. "Prima o poi ci potresti tornare se non sgattaioli dritto!".

"Eppure, Peter Minus avrebbe meritato più considerazione" protestò lo Stregatto risoluto. "Sarebbe bastata una 'simbolica' Maledizione Cruciatus d'incoraggiamento!...Solo per fargli capire che, nonostante tutto, non è solo al mondo, ghghgh!".

"Ed ecco la ragione per cui Conan potrebbe avere ottima compagnia in prigione!" precisò Daisy con un tono di voce al limite della commiserazione. "Le torture sono severamente vietate, mettetevelo in zucca!".

Mentre Black legava Minus e Lupin bendava la gamba rotta di Ron, qualcuno si ricordò del Maestro di Pozioni svenuto.

"E il Professor Piton?" chiese Hermione con una vocina sottile, guardando Piton lungo disteso per terra.
"Non ha niente di grave" disse Lupin curvandosi su di lui e tastandogli il polso. "Siete stati solo un po'...troppo entusiasti. E' ancora privo di sensi. Ehm...forse è meglio non rianimarlo finché non siamo al sicuro al castello. Possiamo portarlo così...".
Così Remus Lupin pensò di utilizzare l'Incantesimo 'Mobilicorpus' e raccogliere il Mantello dell'Invisibilità, infilandolo al sicuro in tasca, nell'attesa che Black stabilisse le misure di sicurezza opportune per non far fuggire Peter Minus.

                                       

"Bah!...Troppo entusiasti!" bofonchiò lo Stregatto adirato. "Se Sev è stato ferito gravemente, inseguirò quei tre per tutte le mie restanti vite feline, fino alla Casa di Riposo per maghi anziani di Saint Oswald, se necessario!...Anzi, sarà lì che avverrà il duello finale!...La vecchiaia, i pannoloni, e la pensione da riscuotere non varranno come scusa per non battersi!...Saint Oswald, numero civico 394, ghghgh!".

"Un duello magico su carrozzine a rotelle?" domandò Conan tutto eccitato. "Che io sappia non si è mai verificato in tutta la storia della magia!".

"Ci credo, miao!" aggiunse Daisy allarmata. "Solo degli stregatti con la demenza senile precoce e felinamente galoppante potrebbero concepire uno scenario così bizzarro".

"Ma sarei strategicamente avvantaggiato!" miagolò Pietra ignorando il commento della sua fidanzata e ghignando sinistramente. "Loro hanno una bacchetta in una mano e possono spingere una sola ruota con l'altra. Invece, io ho il collare...e quindi sarei più veloce, avendo entrambe le zampette libere e la coda a disposizione, ghghgh!".

"E poi, c'è sempre l'asso di trippa nella manica: stregare le carrozzine avversarie" aggiunse Conan Scintillo con aria meditabonda. "Per esempio, una carrozzina avviluppante che stritola il suo occupante come il Tranello del Diavolo".

"Finitela di miagolare scemenze" brontolò Eileen tirando il ciuffetto a Scintillo. "Nelle Case di Riposo i duelli all'ultimo sangue e all'ultima carrozzina sono proibiti!".

Finalmente il gruppo di umani era pronto per fare ritorno al castello.
Grattastinchi aprì la strada scendendo le scale e proseguendo a coda dritta dentro tunnel, dove sparirono anche gli altri, insieme al 'galleggiante' Piton.
Invece, gli stregatti rimasero in solitudine nella Stamberga Strillante, e ne approfittarono per uscire dal loro nascondiglio a sgranchirsi le zampette.
All'improvviso, il solito Elfo Domestico si materializzò nella camera, porgendo i suoi omaggi ai membri dell'Ordine di Gattaca.

"Qual buon vento, Alfred?" miagolò Pietra stropicciandosi gli occhi. "Sei qui per prendere altre ordinazioni notturne?".

"Sempre pronto a servirle spuntini, direttore" disse L'Elfo fregandosi le mani. "Ma Alfred è venuto, innanzitutto, per darle una meravigliosa notizia!".

"C'è una festa di prepensionamento della McGranitt?" chiese Conan mettendo una zampa sulle spalle del suo amico.

"Alfred non riferisce miracoli, signori professori; annuncia soltanto che il vostro terno, tanto atteso, è finalmente uscito!...Congratulazioni!!!" rispose l'Elfo gioiosamente.

Daisy e Eileen iniziarono subito a saltellare fino al soffitto esprimendo miagolamente la loro felicità, mentre Conan e Pietra si accasciarono con la bava alla bocca, riversi sopra il letto a baldacchino.

"Bé, almeno questa volta sono caduti sopra un materasso" commentò Eileen ricomponendosi. "In fondo, possiamo sempre dividere la vincita con le nostre metà del cielo e comprare la Stamberga Strillante, che ne miagoli Daisy?".

"La ritengo un'ottima idea terapeutica per farli uscire dal coma profondo in cui sono sprofondati" replicò Daisy annuendo lentamente. "E poi, credo che sia l'unico modo per mantenere incolumi Harry Potter e i suoi amici da future e ferocissime rappresaglie".

"Quanti galeoni abbiamo vinto, Alfred?" domandò Eileen fregandosi le zampette.

"Alfred chiede perdono, ma non riesce a pronunciare una cifra così lunga" rispose l'elfo abbozzando un sorriso di circostanza.

"A proposito Daisy, dov'è il nostro biglietto del Miago-lotto?" chiese Eileen frugandosi nelle tasca della cappottina. "Mi sembrava di averlo con me".

"Forse ti sarà caduto di tasca sotto il letto, cosa vuoi che sia" mormorò Daisy facendo spallucce. "Tanto in questa Stamberga ci siamo solo noi, muahahahah!!!".

"E' vero, miao!" rispose Eileen scuotendo la testolina. "Che sciocca a preoccuparmi, muahahahah!...Siamo riccheeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhh!!!!!".

Intanto, sotto il letto a baldacchino, un'anziana coppia di Bundimun aveva appena finito di digerire il biglietto vincente del Miago-lotto.

"Cara Polly, sai che non mi sento per niente bene?...E' come se i due Cinghiali alati del cancello di Hogwarts si fossero appollaiati sul mio stomaco!...Devo avere tra ottantasette e novanta linee di febbre!...Del resto, quarantotto anni di matrimonio non sono mica uno scherzo" bofonchiò il Bundimun maschio trascinandosi lentamente con le sottili zampette accanto alla sua compagna, in direzione della tana di famiglia sotto la testiera del letto. "Inoltre, converrai che non fanno più la carta di una volta, quella senza glutine!".

"Uffà!...Sempre le solite scuse, Rudy! Ogni volta che usciamo per il nostro anniversario ti abbuffi quasi quanto un Puffskein!" brontolò la moglie del Bundimun indispettita. "E come tutti gli anni, nel momento più romantico...ti metti a dare i numeri!!!".
















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