Libro 2, Capitolo 7: L'insegnante di Magia Floreale

Libro 2, Capitolo 7: L'insegnante di Magia Floreale
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Camera dei Segreti, Capitolo sette: Sussurri e Sanguemarcio*

La Sala dei Trofei di Hogwarts aveva sempre esercitato un fascino particolare nei suoi visitatori: veniva considerata una specie di museo storico di tutte le attività magiche scolastiche meritevoli di lode e riconoscimenti, sia sportive che culturali.
Ogni sabato mattina, subito dopo colazione, Pietra Stregatto, Eileen Scintille e Severus Piton amavano ritrovarsi in quel luogo per ricordare le imprese scolastiche delle quattro Case, i leggendari guai combinati dallo Stregatto durante le partite di Quidditch e, infine, per organizzare le operazioni dell'Ordine di Gattaca della settimana successiva.

In verità, il professor Severus Piton era sopratutto affezionato ai trofei di Gobbiglie vinti da sua madre, ex studentessa di Serpeverde come lui, sopra i quali giaceva una leggera e nostalgica patina di polvere.
Sembrava che il maestro di pozioni non smettesse mai di osservarli, avvicinandosi ad essi come una falena notturna che vola verso la fiamma di una candela, ineluttabilmente attratta dalla sua luce.

«Ho detto a Gazza di suggerire alla professoressa McGranitt una punizione esemplare per Potter e Ron Weasley, colpevoli di aver danneggiato il Platano Picchiatore, ovvero mandarli a pulire la Sala dei Trofei, senza usare la magia» sibilò il professore di Serpeverde sfoderando un ghigno di compiacimento. «Ritenete che sia una compito all'altezza della loro fama?».
«Miao Sev, un'idea di alto livello di felinità! Invece, io vorrei suggerire al buon Argus di miagolare a Minerva di spedire quei due ad aiutare Allock a scrivere le centinaia di autografi e di indirizzi postali da spedire ai suoi fans! Ghghghgh! ...Ma prima devo bere una Polisucco con un capello di Madama Pince, la sua amata bibliotecaria» miagolò Pietra appollaiato dentro un'enorme Coppa di Quidditch vinta da Corvonero nel 1930. «Che ne pensi, Eileen?».

Eileen stava ammirando il sorgere dell'alba da una grande vetrata colorata.
Poi si voltò sospirando verso di loro e rispose: «Miao, i vostri suggerimenti a Gazza assomigliano ad uno sfruttamento di un Magonò come gufo postale! Credo che il povero Harry, il bambino sopravvissuto a Voi-Sapete-Chi, non riuscirà a sopravvivere a voialtri!».
A sentire quel commento, lo Stregatto scoppiò in una miagolante risata, dondolandosi sul bordo del trofeo, per poi cadere dall'alto tra le braccia sottostanti del maestro di Pozioni.

«Grazie Sev, hai salvato l'integrità del mio ciuffetto, miao! ...A proposito Sev, come hai risolto il problema del campo di Quidditch prenotato da Baston per tutta la giornata? Si allenerà Malfoy, il nuovo Cercatore di Serpeverde?» domandò lo Stregatto disteso a pancia all'aria, sempre in braccio a Piton.
«Ho concesso a Draco un'autorizzazione speciale per allenarsi con la squadra di Serpeverde e per provare le nuove Nimbus 2001 regalate da Lucius» mormorò il direttore di Serpeverde osservando dalla finestra le squadre di Grifondoro e Serpeverde discutere animatamente in mezzo al campo. «A proposito Pietra, senza offesa, ma credo che quella dieta che stai facendo da circa un mese, a base di salmone affumicato con l'erba gatta e salsicce lesse in salsa di sciroppo di ratto, non stia dando i risultati sperati».

Pietra saltellò subito giù sul pavimento, leggermente imbarazzato, ma alla fine, annuì silenziosamente e aggiunse: «Non appena arriverà la mia fidanzata Daisy Stregatta mi metterà a lische di pane e acqua! Neanche ad Azkaban...».
«Lo sai che ti farebbe bene dimagrire un po'! Su questo devi essere più risoluto! Richiama tutta la tua forza di volontà per intraprendere una dieta seria!» interruppe Scintille indicando il pancino a strisce viola-fucsia del suo amico. «Insomma, cosa sarà mai perdere qualche chilo? Prendi una posizione definitiva!».
«Miao, prendere una posizione definitiva? ...Allora datemi il divano di Minerva, così posso sdraiarmi! Ghghghghgh!» ridacchiò lo Stregatto furbacchione, grattandosi via un ciuffo di peli annodato dalla coda.

Ancora con lo sguardo rivolto verso il campo di Quidditch, Piton raccolse il prezioso ciuffo di peli dello Stregatto, utile per le sue pozioni.
Successivamente, si accorse che Ron Weasley, Harry e Hermione si stavano stranamente allontanando dalla zona dell'allenamento, camminando lentamente in direzione della capanna di Rubeus Hagrid.
Tuttavia, c'era qualcosa di magicamente anomalo, ed era impossibile non notarlo!
«La mia impressione è che il signor Ron Weasley sia appena rimasto vittima della sua bacchetta danneggiata» osservò soave Severus, vedendo il ragazzino vomitare lumache ogni dieci passi. «Un anno di istruzione magica è servito al nostro studente per imparare a lanciarsi addosso il proprio incantesimo... e chissà di cosa sarà capace alla fine del secondo anno».

«Muahahahahah!!! Vomita lumache, vomita lumache!!! Muahahahaah!!!» sghignazzò Eileen rotolandosi sul tappeto ricamato in oro della sala «Ma che avrà combinato? Muahahahahahah!!!».
Intanto, Pietra non riusciva più a proferir miagolio da quanto stava ridendo, ed era rimasto sdraiato, boccheggiante, e incastrato con la pancia sotto l'armadio dei riconoscimenti culturali.

D'un tratto, lungo il corridoio delle armature, apparì l'ombra di Mrs Purr a coda dritta, con un'espressione sul musetto alquanto indignata.
La gatta di Gazza consegnò un rapporto a Eileen, salutò educatamente e se ne andò via senza fare commenti.
«Qui gatta ci cova. Non ho mai visto Mrs Purr così adirata» sentenziò Piton. «Sarei curioso di sapere cosa dice quel rapporto».
Vinta dalla curiosità, la professoressa Scintille aprì subito il sigillo felino della pergamena, con l'aiuto del collare magico, e iniziò a leggere tutto d'un fiato: «Rapporto ordinario mattutino: si miagola che, presso il campo di Quidditch, il signor Draco Malfoy ha offeso la signorina Hermione Granger di fronte a tutti, chiamandola "lurida Sanguemarcio". Vista la gravità dell'offesa, ho ritenuto opportuno avvisarvi, astenendomi faticosamente dal graffiarlo a dovere. Miagolamente Vostra Mrs Purr».

Severus rimase in silenzio e, per la prima volta dopo tanto tempo, abbassò lo sguardo, pensando ai suoi precedenti errori di gioventù, specialmente quelli commessi con Lily.
Ricordava fin troppo bene cosa accadde la notte seguente all'imperdonabile offesa a Lily e, nei suoi pensieri, c'era l'immagine del viso della ragazza che sembrava gridare al tradimento di una amicizia.

Era notte. Lily, in vestaglia, era davanti al ritratto della Signora Grassa, a braccia incrociate, di fronte all'ingresso della Torre di Grifondoro.
«Sono uscita solo perché Mary mi ha detto che minacciavi di dormire qui» disse Lily con un velo di tristezza nella voce.
Con un nodo in gola, Severus riuscì a mormorare: «Lo avrei fatto. Non volevo chiamarti Sanguemarcio, mi è...».
«...Scappato?» Non c'era pietà nel tono di Lily. «Troppo tardi. Ti ho giustificato per anni. Nessuno dei miei amici riesce a capire come mai ti rivolgo la parola. Tu e i tuoi cari Mangiamorte... vedi, non lo neghi nemmeno! Non vedi l'ora di unirti a Tu-Sai-Chi, vero?».

Lui aprì la bocca e la richiuse senza aver parlato.
«Non posso più fingere, tu hai scelto la tua strada, io la mia».
«No, senti, io non volevo...».
«...Chiamarmi "lurida Sanguemarcio"? Ma chiami così tutti quelli come me, Severus, perché io dovrei essere diversa?".
Piton stava per ribattere, ma con uno sguardo sprezzante lei si voltò e varcò il buco del ritratto.

Le parole di Draco Malfoy a Hermione Granger non avevano avuto un effetto diverso da quelle pronunciate da Severus Piton a Lily Evans, ma il piccolo Draco non aveva mai amato troppo Hermione Granger.
"Talmente sciocco da pensare che un semplice soprannome, come quello del 'Principe Mezzosangue', avrebbe potuto rendermi simile a un purosangue. Così cieco davanti alle tue lacrime... mettere il mio Amore per te e la mia ambizione, nutrita dal fascino della Magia o Oscura, sui piatti della stessa bilancia; .......così sordo al richiamo delle tue parole e muto alle tue ultime domande.... Rimane solo tuo figlio adesso, ....il figlio di James Potter" pensò il direttore di Serpeverde, combattendo contro i demoni del passato confinati nella sua anima.

Nel silenzio che era sceso all'interno della sala, Eileen richiuse la pergamena con aria meditabonda.
Gli stregatti non avevano mai avuto a che fare con grossi problemi di discriminazione, anche se Pietra aveva le sue riserve mentali sulle creature abbaianti.
Ciò non significava, comunque, che anche tra i felini non ci fossero "sanguemarcio", ma c'era molta più solidarietà che tra gli umani.

Intanto, lo Stregatto era riuscito a liberarsi dell'armadio con un "puff!", ed era ricomparso dietro di loro.
«Potrei miagolamente pensarci io a strigliare Draco... avrei una mezza idea felina!» ghignò lo Stregatto strusciandosi le zampette. «Tranquilli, ci andrò leggero!».
«Allora, evita di saltargli in collo, altrimenti la sua schiena subirà un colpo... della strega! E non potrà più esordire con la squadra di Serpeverde!» miagolò ironicamente Scintille.
Fu il turno dello Stregatto di sgattaiolare via con un'espressione falsamente indignata, ma d'altra parte, era già ora di pranzo: Pietra non amava arrivare secondo, specialmente a tavola.


Anche per Harry e i suoi amici era giunta l'ora di raggiungere la Sala Grande, dove avrebbero evitato accuratamente eventuali vassoi di "escargot à la Bourguignonne".
Così i tre Grifondoro salutarono Hagrid, che fino a quel momento aveva aiutato Ron a sputare lumache in un grosso catino di legno e convinto Hermione a dimenticare la tristezza provocata da Draco, e si avviarono verso il castello.

Non avevano fatto in tempo a mettere piede nella gelida Sala d'Ingresso che udirono una voce.
«Eccovi finalmente, Potter, Weasley!» La McGranitt venne verso di loro con aria severa.
«Questa sera sconterete tutti e due la vostra punizione» esclamò l'insegnante di Grifondoro.
«Che cosa dovremmo fare, professoressa?» chiese Ron cercando nervosamente di reprimere un rigurgito.
«Tu luciderai l'argento nella Sala dei Trofei insieme a Gazza» disse la professoressa McGranitt. «E niente magie, Weasley...olio di gomito!».
Ron deglutì, Gazza, il custode, era odiato da tutti gli studenti della scuola.

«E tu, Potter, aiuterai il professor Allock a rispondere alle lettere dei suoi ammiratori» proseguì la McGranitt.
«Oh, no... non posso andare anch'io a lucidare l'argento?» chiese Harry disperato.
«Certo che no» rispose Minerva sollevando le sopracciglia. «Il professor Allock ha chiesto espressamente di te. Alle otto in punto. Tutti e due».

L'eco di una sinistra risata miagolante rimbombò lungo le scale e le volte dei corridoi antistanti, proprio mentre Harry, Ron e Hermione si stavano preparando, in preda ad un pesante senso di frustrazione, a fare il loro ingresso in Sala Grande.
Ad un tratto Hermione si fermò di colpo, come se avesse ricevuto un incantesimo PietrificusTotalus.
Alzò la testa e iniziò a scrutare minuziosamente l'alto soffitto della sala d'ingresso, afferrando Harry e Ron per un braccio.
«Cosa c'è Hermione? Non vorrei morire di fame prima di andare al mio funerale delle ore otto!» esclamò Ron affamato. «Gazza mi ammazzerà di lavoro, me lo sento!».

«Non mi crederete...ma vi giuro di aver visto, per una frazione di secondo, uno Stregatto volare sopra di noi! Volava con il catino di Hagrid tra le zampe, proprio quello stracolmo di lumache sputate da te!» esclamò Hermione spazientita dalla fretta di abbuffarsi del suo amico.
All'udire la parola "Stregatto", Ron si ammutolì e iniziò a guardare in alto, ancora in preda ad una profonda nausea, poi rispose: «Ma perché mai dovremmo preoccuparci di quell'idiota di Pix che si traveste da Stregatto per divertirsi alle nostre spalle?».

Invece, Harry fissò la sua amica con uno sguardo implorante, poi mormorò: «Per favore, Hermione, ho mangiato solo una caramella mou da stamattina e siamo stati appena informati della nostra punizione. Possiamo parlare di Stregatti oppure di Pix un'altra volta...siamo d'accordo?».
Hermione sospirò profondamente e annuì contrariata, cercando di nascondere tutta la sua delusione per non essere stata presa sul serio, poi accompagnò silenziosamente i suoi amici affamati al tavolo, dove erano attesi da un ottimo pasticcio di carne con purè.
"Forse comincio ad avere le allucinazioni, ormai vedo Stregatti dappertutto. Devo riposare di più!" pensò Hermione, scacciando dalla sua mente il ricordo delle parole del Serpeverde "Una bella dormita e...".

Non fece neanche in tempo ad accomodarsi a sedere con i suoi amici, che un terribile urlo, imprecante mille maledizioni, richiamò l'attenzione dei commensali verso la Sala d'Ingresso.
La situazione che si palesò davanti alla vista di tutti fu sbalorditiva!
All'ingresso della Sala Grande, Draco Malfoy era completamente fuori di sé per essere stato ricoperto, all'improvviso, da una fitta pioggia di bava di lumache, lumache comprese.
E dulcis in fundo, mentre Draco stava minacciando Pix di dirlo a suo padre, il pesante catino di Hagrid cadde a pochi centimetri dalla sua testa, facendolo scappare a gambe levate verso i sotterranei.

Nella Sala Grande, metà degli studenti stavano lacrimando dal ridere, altri erano atterrati e sdraiati sul pavimento in preda a risate incontrollabili. Alcuni Serpeverde cercavano di mantenersi seri a stento, mentre qualche Grifondoro rischiò addirittura di strozzarsi con il purè andato di traverso.
Ma nessuno poteva giurare di aver visto nei paraggi il poltergeist di nome Pix!


Al tavolo degli insegnanti, invece, Albus Silente alzò gli occhi al cielo, allargando le braccia in segno di impotenza.
Stranamente di buon umore, l'anziano mago strizzò un occhio a Pomona Sprite e commentò: «Non c'è proprio niente da fare con quel Pix, è più imprevedibile di Pietra Stregatto!...Oppure no?».
«Difficile a dirsi!» rispose la professoressa Sprite, immaginandosi una gara tra Pix e lo Stregatto per aggiudicarsi il "Premio per il miglior Dispetto Magico dell'anno".
«Ah...mia cara Pomona, abbiamo notizie della professoressa Daisy Stregatta?» domandò il Preside, lasciando cadere deliberatamente il precedente argomento.

«Certo Preside, la mia amica Daisy, esperta internazionale di Magia Floreale, si presenterà questo pomeriggio nel suo ufficio, alle ore 15 in punto» rispose Pomona tutta eccitata. «Sarà un'eccellente insegnante per questa scuola!».
Silente annuì ringraziando la Professoressa Sprite per l'informazione; terminò il suo pranzo e si diresse subito al settimo piano per preparare l'incontro di lavoro.
Era molto curioso di conoscere la fidanzata di Pietra Stregatto, e si chiedeva ansiosamente cosa sarebbe successo nel castello con questa nuova presenza felina.
In buona sostanza, Albus Silente aveva la netta sensazione che Hogwarts stesse per saltare in aria da un momento all'altro, a causa di una moltitudine di Stregatti riuniti insieme: un'elevata concentrazione di una specie alquanto instabile e poco conosciuta.

La precisione di Daisy nel presentarsi al Preside spaccò il secondo: alle ore 15 in punto, un leggero 'puff !' annunciò il formarsi di una nuvoletta Violafucsia profumata di verbena, e una Stregatta che indossava un'elegatissima cappottina, raffigurante una fantasia di Iiris, ne uscì con uno slancio che ricordava lo stile di un balletto di danza classica.
«Miao signor Preside, sono Daisy Stregatta. Mi presento per l'incarico di insegnante di Magia Floreale per gli studenti della Casa di Violafucsia» miagolò la giovane Stregatta inchinandosi e porgendo la zampa a Silente.

Dopo uno splendido baciazampa di classe, Albus Silente invitò la nuova insegnante a sedersi davanti a lui e le disse: «Cara Daisy, sono a conoscenza delle tue notevoli referenze accademiche e sono più che sicuro che svolgerai un ottimo lavoro nella nostra scuola. Mi domandavo solo se le mura del castello saranno abbastanza forti da sostenere lo sviluppo del rapporto di coppia tra te e il tuo fidanzato Pietra Stregatto. Ah, non mi fraintendere, sappiamo solo che quando le coppie di Stregatti vanno in amore sono note per litigare e lottare furiosamente, prima di farsi le fusa. Per questo mi sto preoccupando dell'incolumità degli studenti, ed è..."

«Ed è per tale motivo, Preside, che il cuore della Foresta Proibita sarà il luogo adatto per tali necessità della nostra specie. Con il suo benestare, ho già individuato l'angolo ideale, insieme ai centauri» rispose educatamente la professoressa Daisy. «Al massimo, dovrò preoccuparmi di ripiantare qualche albero distrutto, ma avremo cura di scegliere una radura con alberi malati da abbattere, così uniremo l'utile al dilettevole. E Rubeus Hagrid lavorerà di meno con l'accetta».
«Un soluzione davvero brillante, Daisy!» proseguì Silente, felice di aver trovato una Stregatta di così alta sensibilità nei confronti degli altri. «Posso chiederti come hai conosciuto Pietra?».

Daisy regalò un radioso sorriso, ed emettendo tenere fusa rispose: «Alcuni anni fa, il professor Severus Piton mi convocò a Spinner's End per procurarsi un barattolo di polline di un rarissimo fiore che cresce solo nei nidi delle caverne montane dei draghi Grugnocorto Svedesi: l'Iris Svedese dai petali dai sette colori. All'incontro era presente anche Pietra Stregatto, ed era proprio vicino a me nel momento in cui sollevai il coperchio del barattolo per ispezionare l'integrità dell'ingrediente...».
«E vi siete innamorati proprio in quell'istante? E' il caso di dire che siete rimasti...impollinati!» interruppe ansioso il preside, sensibile alle storie d'amore altrui.

«Miao, non esattamente... Pietra si avvicinò a me, guardandomi con gli occhi rapiti dal desiderio dell'Amore felino e... finì per starnutire sopra il barattolo aperto! Tutto il polline volò in aria e fu compromesso. In seguito, dopo una lotta furibonda tra me e lui, lo Stregattaccio si offrì di ricostruire il tetto distrutto del capannone della fabbrica di Spinner's End e di andare a riprendere il magico polline. Pietra tornò con un nuovo barattolo pieno di polline per Severus, la coda bruciata dai cuccioli di drago, e alcuni morsi di striscio nel sedere... un ricordo di una mamma Grugnocorto Svedese contrariata. Solo allora mi rivelò che quella era stata la sua prova d'Amore per me».
«Oh, ma che storia meravigliosa! Dovresti dirci di più sulle abitudini di voi sStregatti, ma ti devo pregare di indossare cappottine invisibili mentre passeggiate nella scuola, dal momento che gli studenti delle altre quattro case non dovranno accorgersi di voi Stregatti» rispose amabilmente Albus. «Inoltre, abbiamo anche Harry Potter tra noi...»

"Sarà miagolamente fatto, Preside, ed entrerò a far parte dell'Ordine di Gattaca. Con il suo permesso, sgattaiolerei nella mia Sala Comune a sistemare il baule» aggiunse Daisy rispondendo con un inchino al congedo del Preside.
Poi, fece spuntare magicamente, dal palmo della sua zampetta, un meraviglioso mazzo di fiori Miosotys conosciuti anche come "Non ti scordar di me", lasciandoli in dono all'anziano mago.
Alla fine di quel sabato pomeriggio, Hogwarts si era trasformata in una scuola sperimentale per coppie di Stregatti, un evento mai successo prima!


Nel frattempo, nell'ufficio del professor Piton, Pietra Stregatto si stava vantando di come aveva mancato Draco Malfoy per un pelo di coda, facendolo correre via dalla paura.
«Rintronato di un gattaccio! Abbassarti ai livelli di un poltergeist come Pix! E se ferivi Draco?» miagolò soffiando Eileen. «Non ti è mai passato per quella zucca vuota che avresti potuto colpirlo accidentalmente?».
«No miao, il catino era in caduta magica controllata! Draco era al sicuro... e poi ero d'accordo con Severus che proteggeva Draco alle sue spalle! Ha avuto la lezione che si meritava per l'offesa alla Granger!» esclamò Pietra sulla difensiva.

Eileen guardò meravigliata il maestro di Pozioni di fianco al catino incriminato, e poi miagolò: «Severus! L'influenza che lo Stregatto inizia ad avere su di te comincia davvero a preoccuparmi!».
«Oh beh, presumo che...» mormorò Piton tamburellando con le dita sul piano della sua scrivania, senza terminare la frase. «Credo che il soprannome "Sanguemarcio" non incontri più, da tempo, la mia simpatia».
«D'accordo Severus... ma per quanto riguarda Pietra, l'ideatore di questa bravata, dovrà stare molto attento, perché da oggi, ogni sua malefatta sarà riferita a chi di dovere!».

«Miao, al Preside?» miagolò preoccupato Pietra per un eventuale licenziamento, mentre si teneva in equilibrio precario sul catino.
«No! ...Riferirò tutto alla nuova insegnante appena arrivata al castello, la tua fidanzata Daisy! Compreso il furto che hai commesso poco fa, in danno alla sua amica Pomona!!!» miagolò minacciosamente Eileen Scintille a zampette incrociate, in attesa di una reazione.

Non ci furono reazioni verbali miagolanti alla notizia fulminante: Pietra Stregatto si rifugiò in un lampo dentro il grande catino, nascondendosi sotto una coperta scozzese, appena..."presa in prestito senza consenso", nell'ufficio della professoressa Sprite.
C'era soltanto una meravigliosa creatura che Pietra Stregatto considerava più temibile di Voldemort, almeno quando era arrabbiata con lui, ed ora condividevano lo stesso tetto!
La magia dell'Amore incompreso tra Stregatti non aveva limiti e stava per abbattersi su Hogwarts: per il bene della scuola, la Foresta Proibita sarebbe dovuta diventare un po' meno proibita del solito.

Era ormai mezzanotte nell'ufficio del professor Allock.
La punizione di Harry Potter, come quella di Ron Weasley nella Sala Trofei, era iniziata circa quattro ore prima, subito dopo cena.
Harry allungò la mano indolenzita su quella che doveva essere la millesima busta e scrisse l'indirizzo di Veronica Smethley, l'ennesima ammiratrice.
Dovrebbe essere quasi l'ora di andarsene" pensò Harry stirandosi la schiena rattrappita. "Dio mio, fa che stia per finire".

Poi udì qualcosa, qualcosa di molto diverso dallo sfrigolio delle candele morenti e dalle ciance di Allock sulle ammiratrici.
Era una voce, una voce che gelava il sangue, una voce così velenosa da togliere il respiro, una voce gelida come il ghiaccio.
«Vieni...vieni da me...ti squarterò...ti farò a pezzi...ti ucciderò.»

Tuttavia Harry, spaventato a morte, si accorse che solo lui riusciva a udire quella voce, mentre Allock non aveva sentito assolutamente nulla.
Una volta tornato in Sala Comune decise di raccontare tutto quello che aveva udito, per filo e per segno, al suo amico Ron, a bassa voce prima di addormentarsi.
«E Allock ha detto che non la sentiva?» chiese Ron. Alla luce della luna, Harry lo vide aggrottare la fronte.
«Non hai pensato che stesse mentendo? Ma non capisco...anche un essere invisibile avrebbe dovuto aprire la porta».
«Lo so» disse Harry tornando a stendersi e fissando il baldacchino sopra la sua testa. «Neanche io capisco».
Poco dopo, i due Grifondoro si addormentarono sopraffatti dalla stanchezza, ma non erano soli.

Sopra di loro, in incognito, c'era Pix!
Quella notte il poltergeist era nascosto in un angolo buio della stanza, avvolto dietro a un tenda;  non aveva alcuna voglia di divertirsi né di creare caos.
Dopo aver udito il racconto di Potter, Pix se ne andò silenziosamente rendendosi invisibile, in direzione della Sala Comune della quinta casa, a riferire al suo amico felino, nonché ispiratore di scherzi.

Era il primo anno che Pix si permetteva di entrare in una Sala Comune, ma con l'autorizzazione dell'Ordine di Gattaca, tutto diveniva possibile a Hogwarts.
Tutto ciò lo faceva sentire importante: nessuno avrebbe più potuto dire che Pix era solo un inutile e fastidioso poltergeist. Anche se a lui non dispiaceva affatto essere inutile e fastidioso.
«Non rivelare mai la tua presenza nella Sala di Grifondoro! Ascolta ciò che racconta Harry Potter ai suoi amici e riferisci» aveva ruggito il Barone Sanguinario allo stesso Pix il primo giorno di scuola. «Pietra Stregatto e il Direttore della casa di Serpeverde hanno richiesto  i nostri servigi: non tradiremo la loro fiducia!».
E così fu.

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* Per la traduzione del termine originale "Mudblood" abbiamo preferito rifarci all'edizione del 2011 della saga letteraria, questo perché il precedente "Mezzosangue" (che indicava sia i figli di matrimoni misti tra maghi e Babbani, sia maghi e streghe Nati Babbani) era erroneo e fuorviante.

8 commenti:

  1. Ciao Eileen e Stregatto. Ho letto questi ultimi due capitoli di seguito e li ho trovati scorrevoli e godibili. Inoltre tentare di dare più spessore psicologico ai personaggi mi sembra un'operazione complessa ma riuscita. Entrare nella testa di Piton ed Hermione, e scoprire i ragionamenti su cui si basano le loro azioni mi interessa molto. E così al Castello è arrivata la Signorina Perfettini? Ahi, la vedo dura... Come può una creatura indipendente e fantasiosa come Pietra avere tanta soggezione della sua futura sposa? Un rapporto del genere non può che produrre sotterfugi, reticenze e frustrazione reciproca. La dieta la devi fare se sei convinto tu non perché te lo impone lei. Lo stesso dicasi per i tuoi comportamenti più che originali. Hai proprio bisogno di una tata che ti dica cosa fare, o che ti costringa a "rigare dritto"? Su, un po' di dignità felina... uno Stregatto "costretto" e sottomesso perde tutto il suo fascino, o sbaglio? Un saluto affettuoso da Lady Tiffany, detta Lidia.

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    1. Miao Lidia Tiffany,
      è inutile miagolarti che, a volte, i rapporti di coppia sono complessi. Tra Stregatti poi, non se ne miagola! Non è questione di soggezione. E' più qualcosa di divertente simile a quel proverbio che recita: "Quando la stregatta non c'è, lo stregatto balla!".
      Nessuno degli Stregatti è perfetto, a parte il pancino di Pietra, ma Eileen per un verso e Daisy per un altro sono le forze razionali stregatte che mitigano il carattere e il comportamento impulsivo, emotivo, e imprevedibile di Pietra.
      E poi, l'amore felino è l'amore felino!

      Entrare nella testa dei personaggi e cercare di ragionare come loro, è effettivamente complesso, perchè ognuno di noi potrebbe dare un interpretazione diversa a determinati comportamenti o reazioni.
      Speriamo solo di aver rispettato, entro certi limiti, tutti i personaggi.
      Una anticipazione: nel terzo libro apparirà il fidanzato di Eileen Scintille, il Professor Conan Scintillo. Non miagolo di più.
      Tuo Stregattaccio.

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  2. Buongiorno Stregatto. Il tuo personaggio è adorabile proprio perché è fuori controllo. Persegue scopi tutti suoi con costanza e ostinazione (vedi la "semina" nel campo da Quidditch) è uno spirito libero, politicamente scorretto... e mi fa morire dal ridere! La sua controparte seria e ragionevole già ce l'ha. Consiglio di non fidarsi troppo delle principessine tutte sorrisi e unghie laccate. Quelli sono artigli velenosi e loro sono pronte ad usarli per ottenere i loro scopi. Non mi sorprenderei se fosse una "Gattamorte" (ah, ah, ah...!) e lavorasse in segreto per Voldemort. Anche la Umbridge è perfetta e controllata all'esterno, ma dentro ha l'anima di un demone. Ciao da Lidia.
    P.s.: Resto in attesa di Conan, sperando in un personaggio originale quanto il tuo.

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    1. Miao Lidia,

      ma no! Il personaggio di Daisy è una stregatta romantica e dolce, ma anche forte quando è necessario, come Eileen, meno romantica e più razionale.
      Daisy si è innamorata di Pietra per lo stesso motivo per cui piace a te.
      Non fare la gelosa, ghghghghgh!!!
      Conan è uno stregatto alla "Bud Spencer", quindi è meglio non farlo arrabbiare, ghghghgh!!!
      Se mi dici politicamente scorretto, mi viene un po' in mente il dottor House, ma senza coda, ghghghghgh!!!
      Tuo Stregatto

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  3. Ciao Stregatto, a te viene in mente il dottor House a me Doctor Who: battute fulminanti, avventure improbabili e genialità. Non ti proccupare, non sono gelosa ma diffido della perfezione per principio. Alla prossima, Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      sulla perfezione hai ragione, è solo una chimera. Il Dottor Who? Ne ho sentito parlare, farò qualche ricerca: una botta di cultura televisiva fa sempre bene!
      Alla prossima miagolata! Tuo Stregatto

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  4. Finalmente ho un po' di tempo per commentare questo nuovo capitolo. Daisy Stregatta mi sembra proprio un personaggio "affascinante" e un po' intrigante... non vedo l'ora di leggere le avventure tra Daisy e Pietra nella foresta proibita (ovviamente tra alberi bisognosi di essere abbattuti!?!?!).
    L'idea di leggere nel pensiero di Piton/Snape è mitica! Lo rende un po' più umano, bello sapere che rispetto al suo peggior ricordo provi un po' di rimorso.
    Pietra non vedo l'ora di leggere il seguito anche perché la curiosità di vedere come Hermione riuscirà a venire a capo del mistero "stregatti" mi sta divorando (ho esagerato... lo ammetto più che altro mi mette fame!!!)
    Al prossimo capitolo...

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    1. Miao GattoCalderone,

      lo ha detto anche Severus a Harry: "La fame non è tutto, vero Potter?".
      Più o meno miagolava così, insomma, ghghghgh!!!
      Difficile che ci sia tempo per star dietro a due stregatti nella stagione degli Amori, con quello che combina Harry Potter! Ma almeno il Castello è salvo.
      Pazienza, i primi di maggio uscirà il prossimo capitolo miagolante!
      P.S. Miao: Alberi bisognosi di essere abbattuti vuol miagolare,....malati a rischio crollo. Quindi da sostituire comunque con altri alberi giovani e sani!

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