Libro 2, Capitolo 6: La Graffiolettera inaspettata

Libro 2, Capitolo 6: La Graffiolettera inaspettata
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Camera dei Segreti, Capitolo 6: Gilderoy Allock

Il giorno dopo a colazione, l'eccitazione di Harry e Ron per l'intrepido volo sulla Ford Anglia, accumulata nelle ore precedenti, crollò ai minimi storici.
La zuppa di porridge non fece in tempo a intiepidirsi che Hermione fece comprendere loro, a modo suo, che non aveva approvato quel comportamento irresponsabile.
Secondo la piccola strega, l'idea della macchina volante era stata una delle iniziative più idiote che avessero mai potuto prendere i suoi amici, e cominciava a pensare che Harry Potter e Ron Weasley fossero ancora presenti nella scuola esclusivamente in virtù di una sorta di "ala protettiva", dispiegata ovviamente da Albus Silente.
C'era un proverbio che Babbo Granger ripeteva sempre ai suoi assistiti con i denti cariati, che affermavano di aver usato lo spazzolino tutti giorni: "Il dentista che pensa male dei suoi clienti commette peccato, ma a volte, ci indovina!".
Ripetendo dentro di sé le parole di suo padre, come il verso di una poesia da imparare a memoria, la ragazza stava continuando a fissare in cagnesco i suoi amici e a portare freneticamente il cucchiaio su e giù dalla bocca, senza accorgersi che il suo porridge era già finito da un pezzo.


Hermione si trovava spesso a condividere la lezione intrinseca in quel saggio proverbio babbano, sentendosi un po' in colpa, soprattutto nei confronti di Ron: avrebbe tanto desiderato che il suo amico dai capelli rossi fosse diventato più responsabile delle proprie azioni, ma aveva compreso che la sua sognante aspirazione equivaleva "quasi" ad una battaglia persa in partenza: Ron era Ron, solo Ron, e sempre Ron: prendere o lasciare!
Tuttavia, era quel "quasi" che faceva la differenza.
A differenza di Harry, Ron non aveva avuto bisogno di sopravvivere a uno scontro con il Signore Oscuro, ma Hermione aveva bisogno di capire se sarebbe sopravvissuto a lei, anche se ancora non ne comprendeva il motivo. 

Al contrario, nei confronti di Harry, la maghetta provava sentimenti contrastanti: una grossa manciata di ammirazione insieme a una piccola dose di gelosia strisciante e inconfessabile per quella enorme libertà di decisione e d'azione che il bambino sopravvissuto si stava concedendo, anche grazie alla benevolenza del Preside.
Lei, invece, non si sentiva ancora in grado di prendere decisioni in contrasto con le regole scolastiche e, a maggior ragione, con quelle del Ministero della Magia, oppure di fare a pugni con la Serpeverde di turno quando la sua pazienza si fosse esaurita. Non senza Harry.
In poche parole, per Hermione era ancora difficile liberarsi di quell'immagine di studentessa modello proiettata dagli altri su di lei, e quindi, Harry Potter era diventato, più o meno consapevolmente, il suo punto di riferimento per affrancarsi in tal senso, anche se non lo avrebbe mai ammesso, neanche con se stessa.

Quella mattina, la piccola Grifondoro ricordò, come una pena da scontare, l'indimenticabile frase pronunciata da Ron l'anno precedente, dopo una lezione di Incantesimi: "Non c'è da stupirsi che nessuno la sopporti. Quella ragazza è un incubo, parola mia!".
Forse il suo amico aveva avuto odiosamente ragione: se Ron non glielo avesse fatto notare, lei avrebbe continuato a comportarsi in quella maniera petulante, diventando la caricatura di se stessa.
Con queste idee turbinanti nella mente, continuò a infierire sulle aringhe affumicate nel suo piatto, nella speranza di vivere un anno scolastico migliore rispetto al precedente, e di scoprire qualcosa di più su quegli strani Stregatti.

Per ironia della sorte, la conferma ai suoi cattivi pensieri piombò dal cielo con Errol, l'anziano gufo della famiglia Weasley, a cui nessuno aveva mai spiegato che le probabilità di sopravvivere a un volo, erano inversamente proporzionali all'angolo di discesa.
Dopo il solito maldestro atterraggio, degno di un pirata dell'aria, il rapace stremato consegnò a Ron una sospetta lettera di colore rosso... una Strillettera!!!

Per fortuna, su consiglio di Neville, il ragazzo aprì appena in tempo la lettera di rimprovero di sua madre, prima che gli esplodesse in mano, ma la figura che fece di fronte agli altri studenti, in Sala Grande, fu veramente atroce.
D'altra parte, la legge di gravità e la signora Weasley erano due fattori contro i quali Ron e Errol non potevano vincere, ma al massimo ottenere un pareggio.


Intanto, nell'ufficio del Preside, i due insegnanti stregatti attendevano l'arrivo del professor Silente per una brevissima riunione, ma uno di loro aveva appena ignorato una Graffiolettera, e il tempo a disposizione per aprirla era ormai scaduto.
Dal settimo piano si udì il boato di un'esplosione che fece vibrare le cornici dei quadri degli ex Presidi, mentre una cortina di fumo grigio avvolgeva i felini presenti, precedendo l'arrivo di un'inaspettata miagolata.

«Brutto Stregattaccio che non sei altro! Ti sei di nuovo dimenticato del nostro anniversario di fidanzamento! Presto sarò ad Hogwarts e allora faremo i conti!!! ...Tua tenerissima e dolcissima Daisy Stregatta» miagolò la voce, concludendo in tono suadente.
Poi la nebbia si trasformò in un artiglio simile a quello di un drago, che finì per avvolgere a spirale la coda del povero Pietra, strizzandola a dovere, mentre Eileen Scintille colse l'occasione per sgattaiolare dentro l'armadio che ospitava il Pensatoio.
Dopo una serie di salti, capriole, rotolamenti e miagolii disperati, l'artiglio si dissolse e lo Stregatto si ritrovò senza fiato e riverso sulla scrivania del Preside, con pile di documenti che svolazzavano disordinatamente per aria.

Da un quadro alla parete, il professor Armando Dippet commentò: «C'erano una volta, i comuni maghi mortali che aprivano Strillettere e Graffiolettere al momento opportuno, ma evidentemente si tratta di una specie in estinzione! ...Persino gli studenti non le ignorano! E' una vergogna!».
«Non impara mai! Pietra Stregatto mette sempre a soqquadro l'ufficio e finisce per impelare la scrivania del nostro Preside! Ai miei tempi, se la Camera dei Segreti non fosse stata solo una leggenda, lo avrei dato in pasto al mostro!» aggiunse il professor Phineas Nigellus inviperito. «Stento a credere che non sia stato ancora licenziato! ...Inoltre, dubito fortemente che, questa estate, quel gattaccio spelacchiato abbia salvato un gruppo di studentesse di Beauxbatons, in gita sulle spiagge di Mont Saint-Michel, dalla furia un'enorme Manticora. Si tratta senza dubbio di uno scherzo di Silente!».

In quell'istante, Scintille uscì indignata dall'armadio, osservando lo Stregatto che si stava lentamente riprendendo, poi miagolò: «Certo che è vero! Come vi permettete di mettere in dubbio la parola del Preside?».
«Se ricordo bene, la Manticora ha la testa di uomo, il corpo di un leone, e la coda letale di uno scorpione! Si può sapere come ha fatto Pietra a sconfiggere un mostro simile, dal momento che è solito affogare in una... ciotola di latte?» chiese in tono gentile il professor Everard.

«Beh, miao! Nel caso non lo sapeste, quella creature fantastiche sono allergiche al pelo degli Stregatti! Pertanto, la Manticora è rimasta vittima di una specie di shock magico anafilattico... Infatti Pietra, fingendo di scappare, si è messo con il vento alle spalle, soffiante in direzione della stessa Manticora, poi si è grattato la coda per far volare qualche ciuffo di peli nel bocca e nel naso dell'avversario!» chiarì miagolamente Eileen ai professori nei quadri.
«Il solito esibizionista! Io la chiamo... fortuna sfacciata!» mormorò la professoressa Dilys Derwent.

«Io preferisco chiamarla alta strategia felina» replicò Silente in tono autoritario aprendo la porta all'improvviso, seguito dal professor Piton e dalla professoressa McGranitt «Le studentesse sono ancora vive e Madame Olympe Maxime ci ha ringraziati di cuore. Se non ci sono altri commenti, possiamo dare inizio alla nostra riunione». 

I professori nei quadri si zittirono immediatamente e fecero finta di rimettersi a dormire.
Nel frattempo Pietra, alzatosi in silenzio dalla scrivania, tentò invano di raccattare i documenti di Silente che stavano misteriosamente scappando in tutte le direzioni.
Poi, finalmente, la riunione poté avere luogo e Minerva chiese subito la parola.

«Con il permesso del Preside, desidero esprimere le mia inquietudine per la presenza di Gilderoy Allock nella nostra scuola, anche se ne condivido le motivazioni, ovvero smascherare un truffatore. Tuttavia, sono preoccupata per il rapporto di ambigua amicizia che quel cialtrone sta tentando di instaurare con Harry Potter, vista la comune fama che li contraddistingue» disse la Professoressa McGranitt in tono severo. «Pertanto, chiedo che l'Ordine di Gattaca rafforzi il livello di sicurezza intorno al ragazzo, anche in considerazione delle azioni commesse dall'elfo domestico colpevole di aver bloccato la barriera del Binario Nove e Tre Quarti».

«Miao Minerva, la situazione è già sotto il controllo di Mrs Purr, ma anche io e Pietra faremo il possibile per proteggere Harry» rispose Eileen cercando di rassicurare la direttrice di Grifondoro.
«Girano delle voci che Pietra sia diventato troppo amico di questo Dobby, a tal punto da ingraziarsi gli elfi domestici delle cucine del castello, che ultimamente gli elargiscono doni alimentari alquanto generosi» ribattè Minerva lanciando un'occhiata torva al collega felino. «In virtù di questa amicizia elfica con il servitore domestico di Lucius Malfoy, un ex Mangiamorte, ritenete che Pietra sia ancora in grado di adempiere la sua missione, oppure pensate che sia più opportuno sollevarlo dall'incarico?».

Lo Stregatto rimase in silenzio, cercando di nascondere meglio un pezzo di pancetta che cercava di uscire dal taschino della sua cappottina violafucsia.
"Un pezzo di pancetta per Pietra ha la stessa attrattiva esercitata dalle Arti Oscure per Severus Piton, ma sono sicura che la loro lealtà per Silente non verrà mai meno, per nessuna ragione al mondo" pensò Eileen, in attesa di ascoltare i pareri degli altri professori.

Severus si fece avanti, tenendo congiunte le mani dietro la schiena, e dopo aver studiato per qualche secondo Minerva, sussurrò: «Dal momento che conosco Lucius Malfoy da molti anni, ove si ritenesse opportuno, potrei essere sollevato anche io dal mio incarico. A proposito, desidero ricordare che anche il professor Albus Silente conosce bene, almeno quanto me, il suo collega di Durmstrang, Igor Karkaroff, altro ex Mangiamorte. Una volta eliminato me, il preside, e tutti gli altri insegnanti sospetti, a Hogwarts rimarrà solamente la professoressa Minerva McGranitt... Come deve essere sublime condurre le riunioni in completa solitudine, ponendosi sagge domande e dandosi le proprie illuminanti risposte».

«Ahhh, ehm... beh! A quanto pare, la cosa peggiore che può capitare ad una domanda è proprio ricevere una risposta!» esclamò Silente nel tentativo di smorzare i toni, e interrompendo sul nascere la replica dell'insegnante di Trasfigurazione. «Sono sicuro, cara Minerva, che Pietra e Eileen saranno all'altezza dell'incarico da te richiesto. Se non abbiamo altro di cui parlare, possiamo tornare ai nostri impegni scolastici».
«Bene, allora, andrò a fare lezione di Trasfigurazione agli studenti del secondo anno. La lezione di Erbologia sul rinvasamento delle giovani Mandragole dovrebbe essere quasi finita» rispose la professoressa McGranitt in tono rassegnato, guadagnando per prima l'uscita «e spero che siano almeno in grado di trasfigurare uno scarafaggio in un bottone!» borbottò fra sé.


In effetti, nell'aula di Trasfigurazione, gli scarafaggi non ebbero vita facile, soprattutto con Ron.
Invece, Hermione aveva facilmente assolto il suo compito e osserva con soddisfazione i suoi perfetti bottoni da soprabito.
La piccola Grifondoro stava ripensando ad alcune delle sue esperienze vissute durante il primo anno scolastico e rivedendo, alla luce di quest'ultime, le sue priorità: non era mai stato facile condividerle con i suoi amici.
«Per favore, voi due, un attimo di attenzione! Vorrei ricordarvi che dobbiamo ancora risolvere il mistero degli Stregatti. Abbiamo ormai appurato che queste creature esistono, infestano il castello, sanno tutto di noi e potrebbero rappresentare un pericolo per gli studenti. Perché non confidarci con il Preside o con il professor Allock?" disse Hermione in tono deciso a Harry e Ron, disgustata dal modo in cui quest'ultimo stava trattando il suo scarafaggio con la bacchetta rotta, riparata ignobilmente con del Magiscoth.

«Con tutto il rispetto Hermione, ci sono tante creature strane in questa scuola, perché dovrei preoccuparmi di questi strani felini? Anche Pix è dispettoso, a volte pericoloso... pensi che Silente non lo sappia?» esclamò Ron al suo terzo scarafaggio fuggito. «E Pix è ancora qui a Hogwarts insieme a noi!».
Hermione guardò Ron con espressione commiserevole, quasi a voler sottolineare la debolezza delle sue argomentazioni superficiali e primitive, poi si girò sdegnata verso Harry e aggiunse: «Almeno tu, comprendi che questi Stregatti, a differenza di Pix, sembrano agire come se seguissero un piano prestabilito nei tuoi confronti?».

«Cosa? ...Ma Hermione, stai esagerando! Se avessero voluto uccidermi, lo avrebbero già fatto l'anno scorso» rispose Harry distratto dai suoi esercizi di Trasfigurazione. «Da quando in qua ti confidi con un perfetto sconosciuto come Allock? E' per il suo famoso sorriso?».
«D'accordo, allora, chiederò di parlare prima con la nostra direttrice! Conversare con voi è stato come scambiare due parole con l'arazzo di Barnaba il Babbeo!» replicò stizzita la bambina, facendo finta di non aver udito il commento sul professor Allock. «Gli Stregatti ci stanno alle costole da tempo! Non solo sottovalutate la loro presenza, ma non vi interessa neanche il motivo per cui ci seguono!».
«Forse vorranno dei grattini, forse dei croccanti, oppure sono interessati a Crosta, che ne dite?» mormorò Ron in un orecchio del suo amico, rilasciando nel frangente un lungo e sonoro sbadiglio.

Per fortuna, la lezione di Trasfigurazione era appena finita, altrimenti Hermione avrebbe probabilmente tentato di trasfigurare Ron in un soprabito adatto per i suoi scarafaggi trasfigurati in bottoni.
Nei pensieri di Harry, invece, qualche dubbio si stava facendo strada, come un tarlo magico nel legno di una bacchetta non revisionata, ma preferì prendere altro tempo per riflettere sulle parole dell'amica.


Nel frattempo, in Sala Grande, il pranzo stava per essere servito e l'argomento dominante tra le ragazze era proprio Gilderoy Allock.
A conferma di ciò, la stessa Hermione aveva addirittura incorniciato di cuoricini tutti gli orari delle lezioni con il biondo insegnante!
Inutile dire che c'era una forte curiosità per la prima lezione pomeridiana di Difesa contro le Arti Oscure, durante la quale ogni studente avrebbe avuto modo di approfondire la conoscenza del leggendario professore, presunto eroe di mille avventure.

Al tavolo dei professori mancava solo Silente, recatosi nel suo studio per rispondere a un gufo urgente del Ministero.
Ma una notizia più esplosiva di una Graffiolettera stava per sconvolgere la digestione dello Stregatto!
«Ah, quindi la professoressa Daisy Stregatta è la nuova insegnante di Erbologia Felina!» esclamò eccitata Pomona Sprite, «Posso vantarmi di essere sua amica! E' bravissima, Filius!».
Intanto, sotto la lunga tavola imbandita, all'udire quelle parole, Pietra mandò di traverso un grosso sorso di succo di zucca, rischiando di affogare nella propria ciotola.

«Si Pomona, me lo ha confidato Albus Silente! Il Preside desidera fare una sorpresa a Pietra! Chissà come sarà felice! Lo sapevi che Daisy è la sua fidanzata?» chiese distrattamente Filius Vitious, dimenticandosi che lo Stregatto era a pochi passi da lui.
«Certamente! Gli ho già preparato il corredo nuziale per quando convoleranno a nozze!» rispose orgogliosamente Pomona asciugandosi le lacrime agli occhi per l'emozione.
Mentre la conversazione sulla nuova insegnante felina stava proseguendo incautamente, Eileen applicò a Pietra la manovra di Heimlich, una tecnica Babbana di primo soccorso per rimuovere un'ostruzione dalle vie respiratorie, al fine di fargli sputacchiare in qua e là il succo di zucca andato di traverso.

«Quando Albus lo metterà al corrente dell'arrivo imminente della sua fidanzata, scommetto che Pietra farà salti di gioia! Speriamo che non speli troppo nei corridoi, o questa volta Gazza chiederà il permesso di appenderlo per la coda» aggiunse la professoressa McGranitt immaginandosi felicemente lo Stregatto appeso a testa in giù nelle segrete del castello. «E tu cosa ne pensi, Severus?».

«Pare che il professor Pietra lo abbia appena saputo dalle labbra sbagliate» sibilò Severus Piton con uno sguardo tagliente. «E' sufficiente che osserviate, alla vostra destra, la professoressa Eileen Scintille e il suo collega in precarie condizioni. Presumo che stiano andando da Madama Chips, per sincerarsi riguardo gli effetti delle vostre affascinanti rivelazioni».
Di colpo, gli insegnanti si voltarono contriti verso Eileen, che li ricambiò con uno sguardo decisamente truce: trascinare Pietra semi-svenuto in direzione della porta d'uscita secondaria, proprio a fine pranzo quando il suo pancino pesava maggiormente, non era proprio tra le sue massime aspirazioni accademiche.


Terminato il pasto, Harry e i suoi amici ebbero l'occasione di conoscere Colin Canon in cortile, un Grifondoro del primo anno, bravissimo a scattare foto con immagini in movimento, grazie ad una speciale pozione in cui le stesse foto venivano immerse.
L'unico errore di Colin fu quello di chiedere ingenuamente un autografo a Harry mentre Draco e suoi compari stavano passando nei paraggi, suscitando, per tale richiesta, battute e commenti al vetriolo.
Per fortuna, prima che la situazione degenerasse in rissa, il professor Gilderoy Allock, l'unico mago in grado di battere chiunque per la quantità di autografi rilasciati, attraversò velocemente il cortile prendendo il bambino sopravvissuto sotto il proprio braccio, e lo trascinò verso le scale.
Così, l'insegnante di Corvonero accompagnò personalmente Harry in aula per la prima lezione di Difesa contro le Arti Oscure, al seguito di un corteo di studentesse in adorazione, oltremodo curiose di ascoltare dal vivo tutte le epiche gesta narrate da Allock nei suoi libri.

Preoccupati per l'influenza che il famoso mago aveva su Hermione e sulle altre ragazze, Harry e Ron cominciarono a domandarsi se tutte quelle storie su Allock fossero vere e, soprattutto, se fosse più pericoloso lui o la misteriosa specie degli Stregatti.
Se solo un decimo di quelle incredibili imprese fossero state realmente vissute dal professore di Corvonero, non c'era alcun dubbio che Hogwarts avrebbe acquisito le prestazioni didattiche di un mago abile almeno quanto Silente, con grande beneficio per l'istruzione magica degli studenti della scuola.

Tuttavia, una lezione di due ore fu sufficiente a Harry e Ron per inquadrare Allock come un perfetto ciarlatano, nella migliore delle ipotesi.
La prima prova scritta, sottoposta all'attenzione degli studenti dal vanitoso insegnante, non era altro che un test per capire se i suoi libri erano stati acquistati e letti con attenzione.
Anche stavolta, Hermione risultò la più brava nel rispondere alle numerose domande di natura autobiografica, mostrando evidenti segni di arrossamento sulle guance di fronte allo stupore dei suoi amici.
Come se non bastasse, sul finire della lezione, allo scopo di mettere alla prova le capacità dei suoi allievi, Allock aprì una gabbietta dorata, liberando un nutrito drappello di Folletti della Cornovaglia.
Fu l'inizio di un vero pandemonio!

«Su muovetevi! Radunateli, radunateli! In fondo sono solo folletti...!» gridò Allock, preparandosi a lanciare un incantesimo. «Peskipiksi Pesternomi!».
Non accadde assolutamente nulla, anzi uno dei folletti ghermì la bacchetta di Allock e scaraventò anche quella fuori dalla finestra.
La campanella suonò e ci fu un fuggi fuggi verso l'uscita.
«Bene, affido a voi il compito di acchiappare quelli che sono rimasti fuori e di rimetterli nella gabbia!» esclamò l'insegnante a Harry, Ron e Hermione.
Poi li sorpassò come una saetta, richiudendo la porta dell'aula alle spalle.

»Roba da non credere!» tuonò Ron mentre un folletto gli mordeva un orecchio.
«Vuole semplicemente farci fare esperienza» disse Hermione mentre immobilizzava in un sol colpo due folletti con un astuto incantesimo di congelamento, per poi rimetterli nella gabbia.
«Esperienza!» disse Harry cercando di agguantare un folletto che si teneva fuori tiro e faceva le linguacce. «Hermione, te lo dico io: non aveva la più pallida idea di quel che stava facendo».
«Sciocchezze» disse Hermione «hai letto i suoi libri... Guarda tutte le cose strabilianti che ha fatto».
«Che dice di aver fatto» bofonchiò Harry.


Grazie a Hermione, i Folletti della Cornovaglia vennero di nuovo rimessi nella loro gabbia, poi poco prima di prepararsi per la cena, la ragazza si congedò dai suoi amici e corse verso l'ufficio della direttrice di Grifondoro, bussando con garbo.
«Avanti!... Oh, signorina Granger» esclamò la professoressa McGranitt seduta dietro la sua scrivania a preparare altre lezioni, «Complimenti per la trasfigurazione degli scarafaggi in bottoni di stamattina. Come posso esserti utile?».

Hermione si avvicinò all'anziana insegnante, poi con un certo imbarazzo, affermò: «Professoressa, la prego di ascoltarmi senza giudicarmi una studentessa esaurita dal troppo studio effettuato durante le vacanze estive. Non so come dirglielo, ma... ci sono creature molto strane che si aggirano nel castello e temo per la vita del mio amico Harry».
«Siamo ad Hogwarts, signorina Granger! C'è un elenco sterminato di creature curiose nei paraggi: il nostro Pix, i fantasmi delle quattro Case, tanti strani studenti e professori... me compresa che sono un Animagus. E poi, come ben ricorderai, ci sono i troll di montagna» rispose divertita Minerva, dando un colpetto di tosse sul finale della frase. «Puoi essere più precisa?».
«Credo che la scuola sia invasa da pericolosi ...felini, dotati di poteri magici incredibili che, per motivi ignoti, stanno spiando me, Harry Potter e Ron Weasley... Si muovono come dei fantasmi e spariscono come il vento. E' probabile che siano agli ordini di... Lei-Sa-Chi!» ribatté la piccola maga facendosi coraggio, con la faccia di chi aveva appena sputato un grosso rospo piantato in gola.

Dopo una breve pausa di riflessione, la direttrice di Grifondoro mostrò un radioso sorriso tranquillizzante, e aggiunse: «Ah, ho capito! ...Mrs Purr, la gatta di Gazza! Oh, ma quella povera micetta è assolutamente innocua; ha solo l'abitudine di seguire gli studenti! Certo che paragonarla a una Mangiamorte felina, povera bestiola! Perché non adotti un gatto oppure uno Kneazle del Serraglio Stregato? Ti potrebbe servire per comprendere meglio i felini».
Ascoltata con attenzione l'insegnante, Hermione appoggiò le mani sulla scrivania, mostrando tutta la sua frustrazione, e facendosi avanti mormorò: «Non gatti o Kneazle qualsiasi! Sono sicura che queste creature fantastiche appartengano ad una specie considerata estinta, quella che neanche Newt Scamander è riuscito a classificare. Sto parlando degli... degli Stregatti! Sono capaci di camminare su due zampe, comunicano quasi come noi, miagolii a parte! E l'anno scorso, ho avuto l'occasione di parlare più volte con loro, quindi ho dedotto che...».

«Signorina Granger, sono sicura che il professor Scamander sarebbe molto felice di poter integrare il suo manuale con una specie scoperta da te, peraltro considerata estinta. Per quanto mi riguarda, non ho mai visto Stregatti in vita mia ...hai delle prove?» interruppe la professoressa McGrannitt assumendo di colpo un espressione più seria e professionale.
«Veramente, no! Ma non erano allucinazioni! Io sono certa che...» balbettò rassegnata la studentessa accasciandosi su una sedia. «Sono certa...».

«Granger! Non so se ciò che mi stai raccontando sia il frutto della tua immaginazione o il risultato di uno scherzo ben riuscito dei tuoi compagni del settimo anno, oppure, se tu abbia la stoffa di una magizoologa in erba. Tuttavia, se dovesse capitarti di incontrarli di nuovo, procurati uno straccio di prova!» disse in modo risoluto l'insegnante, biasimandosi in silenzio per le bugie dette sugli Stregatti. «In ogni caso, secondo la leggenda collegata a questa specie, nessuno Stregatto ha mai avuto a che fare con la Magia Oscura».
«Professoressa, come fa ad essere così sicura che non abbiano cambiato idea? Chi può dire che...» domandò Hermione sfinita, senza finire la frase.

La Professoressa McGranitt si alzò in piedi aggiustandosi gli occhiali, poi, con grande serenità rispose: «Mia cara Hermione, hai appena detto di averci parlato più volte in passato. Non ho la minima idea se queste conversazioni siano realmente avvenute, ma a quanto pare sei ancora viva!...Sono certa che, a quest'ora, il signor Potter e il signor Weasley stiano aspettando il tuo arrivo, sani e salvi in Sala Grande, di fronte a un bel vassoio di salsicce. Mi permetto di darti un consiglio: cerca di rilassarti, l'anno scolastico è appena cominciato. Buona cena signorina Granger».
Hermione salutò educatamente e si diresse verso la porta dell'ufficio dell'insegnante; uscì e la richiuse delicatamente, nonostante la rabbia che la stava divorando.
Non era da lei darsi per vinta e prima o poi avrebbe scoperto la verità!

Nella solitudine del suo ufficio, invece, Minerva McGranitt crollò a peso morto sopra la sua poltrona e, proprio in quell'istante, un miagolio soffocato quasi sul nascere si levò da sotto di lei.
Si alzò immediatamente, per vedere su cosa si era seduta: non capitava tutti i giorni di dare una "pestatina" ad un collega felino amante dei suoi cuscini.
"Un po' se lo merita, non fosse altro che per tutte le gonne che mi ha impelato in questi anni. Ma perché lo Stregatto deve sempre trovarsi nel posto sbagliato al momento giusto?" pensò Minerva osservando Pietra fare l'occhiolino e sgattaiolare via in un puff!

La stagione della caccia agli Stregatti di Hermione Granger era appena cominciata, mentre Daisy Stregatta stava per arrivare a Hogwarts, per abbattersi come un ciclone sul suo fidanzato felino.
Un'altra stregatta da pelare per Pietra Stregatto!

8 commenti:

  1. Bravissimi come sempre!! Mi piace molto questo capitolo, soprattutto per il fatto che avete scritto dal punto di vista di Hermione (è il mio secondo personaggio preferito dopo Ginny), cosa che nel libro viene proprio trascurato. Come sempre un capitolo divertentissimo, complimenti!!! Solo un'imprecisazione: quando parlate dell'aula di trasfigurazione, avete scritto "scaraggi" al posto di "scarafaggi". Niente di che, è solo un errore di battitura, si capisce comunque... ;-)
    Vostra LoveGinny

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    1. Miao LoveGinny,

      Ti ringraziamo miagolamente per i tuoi apprezzamenti, e per aver contribuito a migliorare il capitolo rilevando l'errore.

      In effetti, la psicologia dei personaggi è un aspetto che, forse, la Rowling ha volutamente tralasciato, per dar spazio all'azione.
      Noi, però, siamo qui apposta, per riempire con la nostra fantasia i cortesi spazi che ci ha lasciato liberi.
      Sempre in linea con la sua trama e la genuinità dei personaggi, naturalmente.

      Notifichiamo che la Stregatta LoveGinny farà parte dell'equipaggio del Gnautilus, il sottomarino magico, sin dal primo capitolo del terzo libro, "Il prigioniero di Azkaban", insieme ai nostri amici GattoCalderone e Piccola Pker che tanto ci hanno aiutato.
      Aspettate con fiducia felina, ghghghghgh!!!
      Vostri Eileen Scintille e Pietra Stegatto.

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    2. Grazie mille!!! Sono veramente onorata!!! Allora non vedo l'ora che esca il 3 libro... ma come fate ad avere tutta quella fantasia?! Soprattutto perchè in alcuni punti è davvero difficile aggiungere qualcosa, la Rowling ha spesso scritto molto, quindi io non saprei come inventare nuove storie da infilare nel racconto!!! *LoveGinny che guarda ammirata il quadro di Scintille e Pietra Stregatto*
      Vostra felina LoveGinny

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    3. Miao LoveGinny,

      sarai una ufficiale stregatta peperina, addetta alle Trasmissioni, ghghghgh!
      Si, è difficile inventarsi storie nuove e poi riuscirle a integrare e far tornare tutto. Speriamo di mantenere la cadenza mensile, anche quando la saga si farà più complicata.
      Ti sei guadagnata una anticipazione: Il Basilisco della Camera dei segreti si chiama Mordilla!
      Tuoi Eileen e Pietra inseguiti da Sir Cadogan.

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  2. È un onore far parte dell'equipaggio del Gnautilus.... Non vedo l'ora di leggere in quali avventure saremo coinvolti;-)
    Sul presente capitolo non c'è che dire, ottimo e abbondante come deve essere un rifornimento di croccantini. Mi intriga soprattutto la caccia agli Stregatto di Hermione e non vedo l'ora di vedere Daisy Stregatta all'opera a Hogwards.

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    1. Miao GattoCalderone,

      tu sarai l'addetto alle armi, ghghghgh!!! Dal siluro facile!
      Il riferimento ai croccantini è di alto gradimento.
      Più che caccia, è un continuo inseguirli, ghhghgghghgh!!!
      Daisy Stregatta porterà più equilibrio e responsabilità nel cervello felino di Pietra.
      Ma appena un pochino di più, miao: accanto a grandi Stregatti, ci sono grandi Stregatte. Fugge via inseguito da Eileen.
      Gli promette l'arrivo del suo fidanzato per il terzo libro: Conan Scintillo!
      Miagolosi saluti da Pietra e Eileen.

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  3. Huffleraven Shadowhunter6 aprile 2016 alle ore 01:59

    Ragazziiii!! Scusatemi per il ritardo immenso, vorrei prendermi a sberle da sola... Mi dispiace tantissimo!! Ho appena finito di studiare per un compito di domani sui tre principi della dinamica... Speriamo che almeno mi vada bene! :)
    Questo capitolo è meraviglioso... Povero Pietra, ti sei dimenticato l'anniversario e questi sono i risultati... Mmmm, sono molto curiosa di conoscere Daisy! Chissà che tipo è :) Ed Errol, per cui "le probabilità di sopravvivere a un volo" sono "inversamente proporzionali all'angolo di discesa"? Basta, mi fermo qui altrimenti mi metto a elencare tutto il capitolo... Mmm, Hermione che vede Harry come il suo punto di riferimento... So che, per come avete concepito la serie, non potete inserirla, ma qui vedo lievi accenni Harmony, e la cosa mi piace molto <3 Grazie per tutto ragazzi e, come sempre, tanti complimenti! Ora vado a dormire, perché altrimenti domani non riesco a fare verifica di sorta, però, domani pomeriggio, vado a recensire anche il capitolo nuovo, che devo ancora leggere! Ero un po' in ansia per il compito, ma, dopo che mi sono riletta il vostro capitolo, sono più tranquilla... Stanotte mi addormenterò pensando a questo mondo magico e non c'è verifica che tenga! XD <3

    A domani ragazzi... E scusate ancora per il ritardo, mi siete mancati tanto... anche se non ci sono sempre, però, io vi penso in continuazione, perché per me siete praticamente di famiglia ormai! La meravigliosa famiglia degli Stregatti... ^.^ Sapete che mi ricordo ancora il giorno esatto in cui ho scoperto il vostro sito? E anche le domande che vi ho fatto? Da allora, non vi ho mollati più... E non ho la minima intenzione di farlo, miao!! :* <3

    Tantissime fusa e croccantini per farmi perdonare del ritardo enorme!

    Agente Raven assonnata e al vostro servizio! XD :* <3

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    Risposte
    1. Miao Raven,

      Ti ringraziamo comunque per la tua premura e i tuoi miagolosi complimenti.
      Adesso, dovremo documentarci su Harmony, ghghghgh!!!
      Prima di tutto viene il dovere scolastico e professionale, poi la fanfiction e tutto il resto.
      Siamo lieti che il capitolo ti sia servito per smaltire l'ansia per la tua prova scolastica: lo brevetteremo come medicinale e manderemo in rovina le industrie farmaceutiche babbane, muahahahahah!!!
      Neanche noi ti molliamo, tranquilla!
      Tuoi Eileen e Pietra.

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