Libro 1, Capitolo 16: Gli esami della Quinta Casa

Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo Sedici: La botola

Per gli studenti di Hogwarts era appena iniziato il periodo degli esami, il momento scolastico dove veniva richiesto, oltre alla verifiche delle capacità magiche acquisite, anche un'alta capacità di sostenere la pressione emotiva dovuta allo stress delle prove.
Anche Harry Potter sarebbe stato emotivamente più coinvolto se non avesse avuto, in cuor suo, una preoccupazione più grande del suo rendimento scolastico: il ritorno di Voldemort.
La sua cicatrice bruciò lungo l'arco di tutte le esercitazioni, come se fosse diventata un segnale permanente di pericolo per la sua vita.
A nulla valsero, poi, i consigli di Hermione di farsi visitare da Madama Chips.


A complicare le cose, ci si mise anche Pietra Stregatto!
All'insaputa degli altri docenti, lo Stregattaccio si divertiva, dispettosamente, a inserire delle domande assurde nei compiti proposti delle diverse materie, lasciando in pace gli studenti solo per la prova di pozioni, per l'ammirazione e il rispetto che nutriva per il suo amico Severus.

Fu così che nella prova scritta di Erbologia apparve una domanda dal seguente tenore: "Elencare e spiegare, in modo sintetico, i settantasette utilizzi magici dell'erba gatta".
Per la disperazione della professoressa McGranitt, inoltre, furono lasciati dei biglietti sui banchi, con la richiesta di trasfigurare il proprio animale in un grattatoio a forma di alberello, mentre nell'aula di Incantesimi veniva ordinato agli studenti del primo anno di far ballare il tango a due cucce, con casquet finale.
Invece, nel compito di Storia della Magia, l'ultima domanda recitava: "Esporre, con commento critico finale, il ruolo storico dei gatti randagi e degli Kneazle nel miglioramento dei rapporti parlamentari con i Primi Ministri inglesi, a prescindere dal piccolo incidente occorso alla coppia di canarini di Mrs Margaret Thatcher".
Ovviamente, l'unica studentessa che tentò di rispondere alle domande dello Stregatto fu Hermione Granger, meritandosi per la sua audacia, un encomio verbale dai tutti i professori di Hogwarts, escluso Piton.


Naturalmente, Eileen e Pietra erano i due insegnanti che formavano la commissione per gli esami dei candidati della quinta Casa Violafucsia.
Furono bocciati quasi la metà degli studenti felini, mentre la percentuale di promossi più alta venne riscontrata tra gli allievi del primo anno.
Peraltro, i due professori ebbero l'occasione di interrogare uno Kneazle particolarmente preparato, chiamato Isidoro Raleigh, la cui stirpe felina era appartenuta alla nobile famiglia del famoso Sir Walter Raleigh, il consigliere favorito di Elisabetta I..

«Caro Isidoro, mi puoi parlare dei Gatti Mannari?» chiese Eileen al piccolo Kneazle, tenendo d'occhio lo Stregatto che si stava sgranocchiando un torrone sanguinolento di Mielandia.

Il candidato Isidoro prese una profonda boccata d'aria e miagolò: «Miao Professoressa, penso che non esistano, perché la definizione di Lupo Mannaro significa uomo-lupo; derivando il termine Mannaro dal suffisso man, che significa uomo in lingue come il tedesco e l'inglese. Quindi, tale definizione attiene solo agli umani morsicati dai Licantropi, che a loro volta, si trasformano in Licantropi. Naturalmente, non si può escludere che non vi siano effetti simili per i felini morsicati per sbaglio, tra i quali, anche un incessante abbaiare miagolante. Ma sembra che i Lupi Mannari o Licantropi, non sopportino il sapore e l'odore del sangue dei felini, quindi...».
«Bravo Isidoro, infatti era una domanda trabocchetto! ......Ehm, Professor Pietra, vuoi chiedergli qualcosa?» rispose Eileen scrivendo una lode nel registro.

«Miao Isidoro, quali creature o animali fantastici ha, nella propria casa, ll magizoologo Newt Scamander? Come si chiamano?» domandò lo Stregattaccio a sorpresa, ciucciandosi il torrone rimasto appiccicato sui polpastrelli.
«Miao Professore, ci sono tre Kneazle di nome Hoppy, Milly e Maglio, ex professori di Hogwarts della nostra casa, e poi c'è la moglie Porpentina, che Scamander ha sempre definito come la creatura più fantastica che abbia mai conosciuto».
Pietra applaudì a scena aperta, assegnando un'altra lode, mentre Eileen rimase per un attimo basita sull'inquadramento della moglie di Scamander tra le creature fantastiche. Ma se Newt la pensava così, chi era lei per contraddirlo?

Invece, tra le studentesse che si distinsero maggiormente, c'era una felina di nome Amelia, nata da un incrocio tra un rozzo ma attraente gatto randagio italiano e una Stregatta inglese dell'alta società.
Una come lei, Voldemort l'avrebbe classificata, spregevolmente, come una "Sanguemarcio", ma a Hogwarts i felini come lei venivano comunemente indicati, senza offesa di sorta, come i "Mezzopelo".
Era una micetta assolutamente geniale in pozioni, tanto da guadagnarsi il soprannome di 'Severina' e la più abile negli incantesimi Zampaflipendo e Orcotopovolante, anche se aveva il difetto di essere troppo impulsiva nell'agire.
Nel comportamento, infatti, Amelia ricordava un po' Pietra Stregatto, perché lo considerava il suo punto di riferimento e voleva imitarlo a tutti i costi: non c'era una studentessa piena di spirito d'avventura come lei, ma era anche la prima a cacciarsi nei guai!
Il desiderio di emulare lo Stregatto era tale da considerarsi un potenziale pericolo per una cucciola che aveva appena iniziato la propria istruzione magica.
Per questo Eileen aveva sempre cercato di frenare il suo impeto e di farle mettere giudizio.

«Miao Amelia! Quali sarebbero gli effetti di una Pozione Miagolante se fosse bevuta da un gatto?» chiese Eileen a Amelia, mentre lo sguardo della studentessa era completamente rapito da Pietra Stregatto, che stava assegnando gli ultimi Troll agli studenti felini dei G.U.F.O. e dei M.A.G.O..
«Cara Amelia, hai sentito la domanda?» chiese Scintille armandosi di benedetta pazienza.
«Ah, si! ...Miao Professoressa, gli effetti della Pozione Miagolante su un felino sono quasi simili a quelli della Pozione Veritaserum bevuta da un umano: il gatto miagolerà tutto ciò che gli viene domandato, ma il vero problema è che miagolerà tutte le verità dal suo punto di vista: in pratica dirà la verità senza la possibilità di distinguerla dalle sue opinioni o credenze personali. Quindi, chi ascolta dovrà essere molto bravo a carpire e selezionare l'informazione oggettivamente veritiera tra tutte quelle rivelate!» rispose Amelia con la testolina rivolta verso Pietra, come l'ago di una bussola puntato sempre verso il nord.

Ma lo Stregatto non la degnava di uno sguardo e, tra un voto Troll e l'altro, continuava a mantenere costante il suo impegno a combattere la legione di pulci magiche che lo stava affliggendo.
Con Potter in giro non c'era stato più tempo neanche per fare un bagno, ma ben presto, quelle maledette pulci avrebbero avuto bisogno dell'Arca di Noè per salvarsi!
«Ottimo Amelia! Adesso il Professor Pietra Stregatto ti rivolgerà un quesito.» replicò Scintille tirando una pestata sulla coda al distratto collega.
«Il professor Stregatto mi onorerà rivolgendomi il suo miagolio, anzi, addirittura un miagolante quesito?» mormorò Amelia con un filo di voce, barcollando come se stesse per svenire dalla forte emozione.

Lo Stregatto la scrutò per qualche secondo, poi le domandò a brucia pelo: «Amelia, Cosa faresti se vedessi arrivare Tu-Sai-Chi? Quale procedura si deve adottare?».
«Al di là delle procedure, lo sfiderei a duello e proverei ad utilizzare la Maledizione Miagolokedavra per essere degna di voi!» esclamò Amelia con tutto l'entusiamo possibile, sognando di combattere al fianco dello Stregatto contro una pulce gigante. «Confonderei l'Oscuro Signore usando la tecnica del trasferimento istantaneo, cioè quella che fa "Puff!", che lei mi insegnerà... Sarò una bravissima allieva!».
«Miao, risposta sbagliata! Solo gli Stregatti di pura razza sono in grado apprendere facilmente quella tecnica magica! Per gli altri felini potrebbe essere difficilissima da apprendere e molto pericolosa da usare!» brontolò lo Stregatto. «Inoltre, se si avvista Tu-Sai-Chi, si deve sgattaiolare via come descritto dal manuale di strategia difensiva felina, per riferirlo a noi oppure al Preside, capitolo sette, paragrafo X, sottoparagrafo Tu-Sai-Chi, pagina 493!».

«Ma Professore, non posso credere che uno come lei...» miagolò annichilita la povera maghetta felina.
«Credici, miao!... Senza una buona ragione per restare, fuggirei a zampe levate!» miagolò deciso il professore lanciandole uno sguardo torvo. «E poi, tu non sei ancora in grado di lanciare la quarta Maledizione Segreta Senza Perdono, neanche per far starnutire un criceto asmatico con l'influenza!».
«Ma professore, la risposta era scontata, ed è troppo semplice fuggire! Sono sicura che con un po' di esercizio con lei, potrei diventare più forte di quell'umano Sopravvissuto e, se tornasse Voi-Sapete-Chi, come si miagola in giro, potrei sconfig...».
«Silenzio, miao!... Se Harry Potter avesse potuto, avrebbe scelto di vivere una vita più tranquilla, in modo da non rovinare le mie pigrate! Inoltre, quella peste Sopravvissuta è al primo anno di istruzione magica, come te, e sa appena reggere la bacchetta in zampa!» gridò Pietra infuriato con la coda arruffata. «Visti i tuoi ottimi risultati scolastici nel corso dell'anno, farò finta di non aver sentito il tuo commento... Il mio voto di oggi è 'accettabile', e perchè mi sento buono!...Puoi andare.».

Amelia si lasciò sfuggire delle lacrime, mentre raccoglieva i suoi materiali scolastici sparsi sulla cattedra.
Infine, con la coda fra le gambe, se ne sgattaiolò via triste, verso la sua sala comune, senza miagolare una parola.
Una volta rimasti soli, Eileen prese la parola e sussurrò: «Complimenti Pietra, una vera botta di maturità alla tua età! ...Non me l'aspettavo da te! In fondo, era una tua Ammiratrice».
«Miao, lo sai che è stato per il suo bene! Deve ritornare con le zampette per terra!» miagolò lo Stregatto in tono serio. «Non vorrei che si facesse uccidere per andare a far compagnia ai nostri fantasmi felini, o peggio, per fare coppia con Mirtilla Malcontenta!».

«Se solo fosse meno avventata, sarebbe da considerarsi la migliore strega del suo anno. Forse, persino superiore alle capacità di Hermione Granger!» affermò Eileen senza esitazione. «E' proprio vero che non c'è rosa miagolante senza spine abbaianti!».
«E non c'è pelliccia senza pulci... Specialmente se ci si dimentica di lavarsi!» aggiunse lo Stregatto grattandosi insistentemente. «Ma Tu-Sai-Chi, è capace di far appassire un croccantino all'aroma di rosa anche con un solo sguardo!». 

Gli esami della quinta Casa erano finiti e i due professori si diressero a farsi un meritato bagno ristoratore con il micidiale shampoo alla luparia e all'estratto di tormentilla, preparato accuratamente da Severus Piton: le pulci magiche avevano sicuramente i minuti contati, era arrivato il tempo del diluvio quasi universale! 


Nonostante la conclusione degli esami e le bellissime giornate da trascorrere nel parco del castello in completo relax, nonché in attesa dei risultati scolastici, Harry non riusciva a liberarsi dalla sgradevole sensazione di aver dimenticato di fare qualcosa di importante.
Al contrario, Ron e Hermione erano distesi sul prato, in pace con la natura, a godersi il cielo azzurro e il vento fresco proveniente dal lago che accarezzava i loro capelli.
Ad un tratto, videro Harry balzare in piedi, deciso ad andare di corsa da Hagrid.
Il loro amico desiderava porgli delle domande riguardo lo sconosciuto dal quale aveva ricevuto l'uovo di drago e, loro malgrado, non poterono fare a meno di seguirlo.
Appena giunti all'entrata della capanna, trovarono Hagrid di buon umore, seduto su una poltrona, intento a sbucciare piselli.
Rubeus li accolse molto calorosamente e cercò di offrire loro da bere, ma le sue risposte sull'uomo misterioso furono assolutamente agghiaccianti.

«Comunque in faccia non l'ho mai visto! Si è sempre tenuto il cappuccio!» tagliò corto Hagrid, dopo aver reso l'idea dei tanti strani avventori che frequentavano la taverna della Testa di Porco.
Harry si afflosciò a terra, vicino alla ciotola dei piselli.
«E di cosa avete parlato, Hagrid? Gli hai mai accennato a Hogwarts?» chiese Harry in preda ad un sentimento di paura crescente.
«Può darsi» rispose Hagrid aggrottando le sopracciglia nello sforzo di ricordare. «Si... Mi ha chiesto che mestiere facevo e io gli ho detto che facevo il guardacaccia qui... Allora ha chiesto di che genere di creature mi occupavo. Io gliel'ho detto... Ho anche detto che avevo sempre desiderato avere un drago... Poi... Non ricordo tanto bene, perchè quello non faceva che offrirmi da bere. Vediamo... Si, allora ha detto che lui aveva un uovo di drago e se lo volevo potevamo giocarcelo a carte... Però dovevo promettere che glielo tenevo bene: non voleva che finiva al chiuso in qualche casa... Allora io gli ho detto che, dopo Fuffi, tenere un drago era la cosa più facile del mondo...».

«E lui... ha mostrato qualche interesse per Fuffi?» chiese Harry cercando di mantenere il tono della voce calmo.
«Beh, si... Insomma, anche dalle parti di Hogwars, non è che capita spesso di incontrare cani a tre teste, no? Allora gli detto che Fuffi è buono come il pane, se uno sa come calmarlo. Basta un pò di musica e lui si addormenta come un angioletto...».
Di colpo, un'espressione inorridita si dipinse sul volto di Hagrid.
«Accidenti! Non ve lo dovevo dire!» farfugliò. «Dimenticate tutto! Ehi... ma dove andate?».

All'improvviso, un'ombra si mosse tra i cespugli circostanti, dietro la casetta; era Mrs Purr che stava sgattaiolando di corsa al castello a fare rapporto, ma nessuno dei bambini, appena usciti dalla casetta, ci fece caso, e meno che mai Hagrid.

Harry, Ron e Hermione non si scambiarono neanche una parola finché non si fermarono nella sala d'ingresso, che dopo il parco assolato parve loro molto fredda e cupa.
Per loro, era ormai evidente che, dopo essersi sbronzato, Rubeus aveva raccontato a Piton oppure a Voldemort come fare per eludere la sorveglianza di Fuffi.
Pertanto, conclusero che l'ultima speranza per impedire il furto della Pietra Filosofale era parlare con Silente!

«Cosa ci fate voi tre al chiuso?» disse all'improvviso la Professoressa McGranitt, sorpraggiungendo alle loro spalle con una pila di libri tra le braccia.
«Vogliamo vedere il Professor Silente» disse Hermione con un coraggio che Harry e Ron giudicarono notevole.
«Vedere il professor Silente?» ripetè Minerva come se quella richiesta le apparisse molto sospetta. «E perchè?».
Harry deglutì. E adesso?
«Beh, sarebbe un segreto...» rispose, ma subito rimpianse di averlo detto, perché le narici dell'insegnante cominciarono a fremere.
«Il professore è uscito dieci minuti fa» disse in tono gelido. «Ha ricevuto un gufo urgente dal Ministero della Magia ed è subito partito in volo per Londra».

Ormai Harry non si poteva più permettere di nascondere le proprie carte e decise di rivelare il motivo della sua richiesta alla direttrice dei Grifondoro.
Dalla conversazione con Minerva, i tre Grifondoro appresero che Silente sarebbe ritornato ad Hogwarts solo il giorno seguente.
Di conseguenza, furono caldamente invitati a non occuparsi più della Pietra Filosofale, molto ben protetta, e a uscire dal castello per godersi la bella giornata di sole.


Intanto, il Professor Piton, appena avvisato da Eileen e Pietra della pericolosa fuga di notizie causata da Hagrid, stava percorrendo rapidamente i corridoi del castello in cerca di Harry Potter, aiutato dall'infallibile fiuto della bravissima Mrs Purr.
Severus non poteva far capire ai ragazzi che era a conoscenza della loro fonte di informazioni, riguardo Fuffi e la Pietra Filosofale, ma doveva perlomeno dissuaderli dal fare qualcosa di stupido o pericoloso.
"Mia cara Lily... spero di sbagliarmi, ma tentare di aiutare tuo figlio a fare la cosa giusta per Silente, è come chiedere a una fenice di versare lacrime curative per guarire... un Inferius" pensò il Maestro di Pozioni mentre seguiva la zampettante Mrs Purr in direzione della sala d'ingresso.

Nonostante il pressante consiglio della professoressa McGranitt di togliersi dai piedi, Harry e i suoi amici erano rimasti nel salone, per concepire un piano di salvataggio della Pietra Filosofale.
«E' per stanotte» disse Harry quando si fu accertato che la professoressa McGranitt non era più a tiro di voce. «Stanotte Piton ha intenzione di passare attraverso la botola. Ha trovato tutto quello che gli occorre e per di più adesso Silente è fuori circolazione. E' stato lui a mandare quel gufo: scommetto che al Ministero della Magia rimarranno a bocca aperta quando vedranno arrivare Silente».
«Ma noi, che cosa possiamo...». A Hermione gli si gelarono le parole in gola. Harry e Ron si voltarono di scatto. Davanti a loro c'era Piton.

«Buon pomeriggio» disse Severus in tono calmo.
I tre ragazzi lo fissarono.
«Non bisognerebbe stare al chiuso, in una giornata come questa» proseguì lui con uno strano sorriso forzato.
«Stavamo...» cominciò Harry, senza avere la minima idea di come continuare.
«Dovete fare attenzione» fece Piton «Se ve ne state così con le mani in mano si potrebbe pensare che stiate tramando qualcosa. E Grifondoro non può permettersi di perdere altri punti, dico bene?».
Harry arrossì. Si voltarono per tornare fuori, ma Piton li richiamò.
«Sei avvisato, Potter: fatti pescare un'altra volta ad andare in giro di notte e mi occuperò personalmente di farti espellere. Buona giornata» sibilò Piton minacciosamente e senza mezzi termini.
E si allontanò, diretto verso la sala professori.


Inutili furono i successivi tentativi di controllare gli spostamenti di Piton e l'ingresso alla stanza di Fuffi al terzo piano: Ron e Harry vennero cacciati dalla professoressa McGranitt sempre più minacciosa, mentre Hermione scappò via, farfugliando di voler parlare con il professor Vitius, non appena Piton la scoprì ad aspettare fuori della sala professori.
«Avevate ragione... quei tre perditempo stanno controllando i miei movimenti» sussurrò il professor Piton ad Eileen e Pietra, scuotendo lentamente la testa. «Evidentemente, devo aver fatto una brutta impressione al nostro Potter».
Eileen era accucciata su una scrivania, nel tentativo di rimettere in ordine i registri scolastici del disordinatissimo Pietra.
Sentite le sarcastiche parole di Severus, si stirò le zampe anteriori e miagolò: «In quanto a brutte impressioni credo che Pietra faccia di tutto per superarti, anche con quel bambino. Prevedo una notte molto movimentata, più di quella di Halloween!».

«Mieewwooorrr!!! Oh, no!!! ...Stasera c'è il mio programma preferito di canzoni italiane alla televisione babbana... Ci ho messo un'intera giornata per stregare l'antenna! Non posso perderlo per colpa di Potter! Devo aggiungere molte melodie alla mia collezione!!!» protestò lo Stregatto buttandosi a pancia all'aria, fremente per il desiderio di proclamare il primo sciopero del personale docente nella storia della Magia.

Severus li scrutò intensamente per un attimo, come se gli fosse balenata un'idea improvvisa, poi, concluse soave: «Credo che sia opportuno reperire una melodia per ogni evenienza notturna. Eviteremo così, future e alquanto probabili maciullazioni di gambe umane o di zampette feline».
Ci fu un breve attimo di silenzio, in cui Piton ne approfittò per consegnare ad Eileen una piccola scatola piena di pozioni in provetta monodose, recanti delle etichette su cui era scritto "per superare il fuoco viola" e "per superare il fuoco nero".
«Hai perfettamente ragione, Severus! ...Caro Pietra, è giunta l'ora di armarsi di un po' di tecnologia babbana, non credi?» suggerì velatamente Eileen centrando il bersaglio.
Pietra non se lo fece ripetere due volte e sgattaiolò a corsa nella sua stanza, a tirar fuori dalle sue cianfrusaglie un'audiocassetta polverosa e un vecchio regalo ricevuto dal signor Arthur Weasley nel giorno della nomina a Direttore della Quinta Casa: uno stereo portatile babbano con altoparlanti magicamente potenziati!

Nel frattempo il Professor Raptor aspettò che tutti gli insegnanti fossero riuniti per la cena in Sala Grande, poi si diresse silenzioso verso il terzo piano, con un'arpa tra le mani.
«Padrone, è l'ora!» mormorò Quirinus Raptor appoggiando una spalla sulla porta della stanza che dava accesso a Fuffi . «Ora che Silente è a Londra, nessuno ci potrà fermare!».
«Si, siiiii... vai prendere la pietra, prestooo!» rispose una voce cavernosa proveniente dal suo turbante. «Questa volta non commettere errori o sarai punito con la morte!».
Un rumore improvviso di libri, caduti per terra, fece voltare di scatto Raptor.
A pochi passi da lui, vide una creatura felina immobilizzata e indecisa sul da farsi.

Agghiacciata dalla conversazione appena udita, Amelia era sicura di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma del resto, la sua sala comune si trovava al terzo piano, e non poteva tirarsi più indietro di fronte alla realtà che aveva davanti agli occhi: il ritorno di Lord Voldemort!
Amelia prese la sua decisione, e pensò intensamente di smaterializzarsi con un "puff", almeno per tentare di soprendere Raptor alle spalle, ma non accadde niente.
Nonostante il fallimento, la studentessa non si perse d'animo, lanciando con la massima concentrazione e senza miagolare,  il più potente incantesimo della quinta casa contro Voldemort: la segretissima quarta Maledizione Senza Perdono: il Miagolokedavra!
Ma il suo collare brillò debolmente per un istante, rilasciando qualche piccola scintilla e un pietoso miagolio sibilante.
Solo in quel momento, Amelia si era resa conto che il suo professore Pietra Stregatto aveva ragione!

«Deve essere un'altra gatta al soldo di Gazza, padrone! Devo ucciderla?» esclamò Rapton indeciso su come procedere.
«Non perdere tempo con le nullità! ...Sistemala velocemente, senza usare incantesimi! Non possiamo rischiare di farci scoprire adesso, idiota!» tuonò Voldemort infuriato per lo stupido imprevisto.
In pochi secondi, Raptor prese la mira, balzò in avanti e assestò un violentissimo calcio ad Amelia, che cadde svenuta e riversa, vicino ai gradini della scale.
Dopo essersi accertato che non vi fossero altri studenti di passaggio, l'insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure entrò nella stanza del cane a tre teste, stregando l'arpa allo scopo di farla suonare, eliminando così l'ultimo ostacolo sul proprio cammino.

Alcuni minuti più tardi, fu Mrs Purr a trovare, per prima, la piccola Amelia ancora svenuta.
La piccola felina sembrava avere una sospetta frattura a una costola, e pertanto, l'agente dell'Ordine di Gattaca richiamò subito miagolando l'attenzione del suo amico Gazza.
Nell'oscurità del corridoio il buon Argus non notò che la porta di Fuffi era leggermente socchiusa e, una volta giunto vicino alla povera Amelia, presunse che quella povera gattina avesse avuto un brutto incontro con qualche studente crudele.
Oltretutto, secondo Argus, l'ignoto maltrattatore di gatti si era evidentemente divertito a dipingere la povera micetta a macchie violafucsia.
Vista la situazione, il custode Magonò avvisò prontamente Percy Weasley, il prefetto del turno di notte, chiedendogli di trasportare in infermeria Amelia, grazie all'incantesimo Wingardium Leviosa, nella massima delicatezza possibile.
Poi, Gazza ebbe un gesto di stizza ed esclamò: «Ahhhh, ti sei fatta un'amichetta, vero Mrs Purr? Ma hai visto come l'hanno ridotta gli studenti di questa scuola! ...Non temere tesoro mio, prenderò i colpevoli e li farò appendere per il naso! ...A cominciare da quel Potter, sempre in giro di notte!!!».
Purtroppo, Mrs Purr non ebbe il tempo di avvisare Pietra e Eileen, ma a Hogwarts non era mai avvenuta un'aggressione così violenta a dei felini.
E di certo non era stato Harry Potter!


In ogni caso, il direttore dei Serpeverde non aveva sbagliato quando aveva affermato che Harry, Ron ed Hermione stavano tramando qualcosa!
Passata l'ora di cena, infatti, gli studenti di Grifondoro abbandonarono lentamente la Sala Comune per coricarsi nei loro letti, tutti meno i soliti tre studenti, ormai decisi ad andare fino in fondo, per salvare la Pietra Filosofale dalle grinfie di Piton e di Lord Voldemort.

«Meglio prendere il mantello» borbottò Ron quando Lee Jordan si decise finalmente ad andarsene, stiracchiandosi e sbadigliando.
Harry corse di sopra, nel loro dormitorio già buio. Tirò fuori il mantello e poi lo sguardo gli cadde sul flauto che Hagrid gli aveva regalato per Natale.
Se lo mise in tasca per usarlo con Fuffi, perchè di cantare non se la sentiva proprio. Poi tornò di corsa nella Sala comune.
Proprio quando erano tutti pronti per iniziare la missione notturna, Neville Paciock emerse a sorpresa da una poltrona, fermamente deciso a bloccare i suoi tre amici, per il bene della casa di Grifondoro.
Dopo un breve scambio di opinioni, Neville fu colpito da un incantesimo di Hermione, il Petrificus Totalus, e lasciato immobile sul pavimento con le dovute scuse: il tempo era tiranno e non potevano permettersi altre perdite di tempo!
Avvolti nel Mantello dell'Invisibilità, i tre Grifondoro dovettero superare prima la stretta sorveglianza di Mrs Purr, ingannare Pix, e poi raggiungere il corridoio del terzo piano, dove constatarono, con intenso stupore, che la porta della stanza di Fuffi era socchiusa.

Invece, nella Sala Comune dei Grifondoro, Eileen e Pietra, che erano rimasti nascosti sotto la poltrona di Neville per l'intera discussione, prestarono i primi soccorsi al coraggioso studente.
Decisero, infine, di lasciarlo nelle mani del professor Piton, appena accorso per accompagnarlo da Madama Chips, sgattaiolando di corsa verso la cuccia di Fuffi.
Non appena giunsero al terzo piano, la prima cosa che i due stregatti notarono fu la botola lasciata aperta sul pavimento, mentre il cane a tre teste stava incessantemente abbaiando verso il piano sottostante, senza curarsi del loro arrivo.
Chiunque fosse sceso al piano inferiore non aveva certamente l'autorizzazione di Silente e l'Ordine di Gattaca non sarebbe rimasto con le zampe in zampa!

«Adesso tocca a te!» miagolò Eileen porgendo un piccolo bauletto al suo compagno felino. «Sappiamo come oltrepassare tutti gli altri incantesimi... cerca solo di far funzionare bene l'oggetto babbano di Arthur Weasley!».

Pietra aprì subito il baule di legno, tirò fuori degli occhiali rotondi "modello Adriano Celentano", un regalo di Mungundus Fletcher proveniente dalle sue vacanze in Italia, e li indossò pavoneggiandosi con Eileen.
Poi prese lo stereo portatile con l'audiocassetta già inserita, premette un tasto e avanzò impavido verso Fuffi.
Nell'istante in cui Fuffi si rivoltò, ringhiando ferocemente, si diffuse dallo stereo un vecchio 'tormentone' babbano estivo, e Pietra, mettendo a frutto un corso di lezioni di canto di Filius Vitious, cominciò a miagolare a squarciagola:

«L'estate sta finendo e un anno se ne va ...sto qua davanti a Fuffi, chissà se ballerààà!
Al Lago Nero di ombrelloni non ce ne sono più... il bagnino è la piovra, ma ora manchi tu!
Miao-la languidi bri-brividi come il ghiaccio bruciano quando sto con te!
Miao-ba baciami, siamo due ippogrifi in orbita sul mar! 
Lalala lalalàààà, lalala lalalàààà, miao pappa parà papperahhh, lalala lalalàààààhhhh!!!
E' tempo che gli Augurey arrivino in città!
L'estate sta finendo e Tu-Sai-Chi dove saràààhhh!
Io sono lo Stregatto, non è una novità!
Fuffi ha Hagrid che lo consola , e a me chi penseràààhhh!
Una foto di te a Hogwarts è tutto quel che ho!
Ma stammi pur vicino, io non ti graffieròòòhhh!
Lalala lalalàààà, lalala lalalàààà, miao pappa parà papperahhh, lalala lalalàààààhhhh!!!».
(Video della canzone originale: https://youtu.be/d63zhQZDQeo)

La musica era così miagolamente contagiosa che accadde una magia insolita: non solo Fuffi non si addormentò, ma si mise gioiosamente a ballare con Pietra!!!
Visti gli insperati progressi magici tra canidi e felini, Eileen ne approfittò per sgattaiolare al piano inferiore, lasciando lo Stregatto e Fuffi impegnati in vero e proprio ballo acrobatico a otto zampe.

In pochi minuti, la professoressa Eileen Scintille attraversò le prime stanze, superando agevolmente gli incantesimi dei propri colleghi, fino a raggiungere la sala che ospitava la gigantesca scacchiera dei maghi, dove Ron giaceva svenuto a terra.
La Stregatta si avvicinò al giovane Weasley, colpendo le sue guancie ferite con dei leggeri colpi di coda, inzuppata nel flacone di emergenza di dittamo.
Ad un certo punto Ron aprì gli occhi e, dopo pochi secondi, schizzò impaurito dietro alcuni pezzi di scacchi semidistrutti.
«Tu sei... sei uno di quei due gatti o stregatti del disegno di Hermione! ...Quella più magra, si!» esclamò Ron ancora intontito. «Hermione aveva detto che tu sei quella meno feroce, mentre l'altro, quello più grasso era ...era terribile! ...Da che parte state?».

«Miao, l'altro è feroce quando lo svegli nel modo sbagliato o gli togli la ciotola dei croccanti da sotto il naso, mentre io sono feroce solo quando qualcuno mi fa perdere tempo!» miagolò Eileen in tono calmo, accuciandosi sopra la testa del pezzo del Re nero. «Sto dalla vostra parte, dov'è Harry Potter?».
«Non ...non te lo dico! Come faccio a sapere che stai dalla nostra parte? Tu hai una coda e io sto sognando!» piagnucolò Ron guardando insistentemente verso l'entrata della stanza successiva, e poi crollò a terra, di nuovo svenuto.
"Capisco, grazie per l'informazione! ...Ah, una coda? Ma guarda, non me n'ero ancora accorta!" pensò Eileen zampettando verso la stanza delle pozioni "Adesso riposati ...hai fatto anche troppo!".

Ma proprio in quel momento, Hermione entrò nella sala della scacchiera, tornando indietro dalla sala delle pozioni.
Dopo aver bevuto la pozione giusta, la maghetta aveva attraversato un muro di fiamme viola, per poi ritrovarsi di fronte ad Eileen Scintille.
«Ancora tu? Sei della specie degli Stregatti, non è vero?» disse Hermione alzando la bacchetta. «Cosa hai fatto a Ron?».
«Il tuo Ron sta bene, è solo svenuto a causa della stressante partita a scacchi» miagolò Scintille alzando gli occhi al cielo. «Chi c'è con Harry Potter oltre la sala delle pozioni?».

«Io non ...non lo so! Credo che ci siano Piton e forse,...Tu-Sai-Chi!» rispose Hermione sempre più sospettosa. «Allora ...appartieni alla specie degli Stregatti?».
«Miao, il professor Piton è in infermeria con Neville Paciock! Ne sai nulla Granger? Ti è forse sfuggito un incantesimo Petrificus Totalus in Sala Comune, questa sera?» miagolò soavemente Eileen Scintille, ignorando la domanda della Grifondoro per la seconda volta. «Dal momento che colpisci i tuoi compagni di Grifondoro, dovresti domandarti tu da che parte stai!».
Hermione rimase a bocca aperta per qualche secondo, poi replicò: «Piton è in infermeria con Neville? E tu come fai a sapere che io...».
"Puff!" e una nuvoletta violafucsia fu tutto quel che rimase sulla scacchiera di quella presenza felina.
«Maledizione! Se ne è andata via sotto il mio naso e non mi ha neanche risposto!» pensò Hermione infuriata con se stessa, mentre correva ad accertare le condizioni di salute di Ron.
Stranamente, i graffi sul viso che il suo valoroso amico si era procurato durante la partita a scacchi erano completamente guariti!

A differenza di quello che pensava la signorina Granger, Eileen non era scappata, ma si era semplicemente nascosta dietro i resti del cavallo degli scacchi di Ron, in attesa che i due studenti si decidessero ad abbandonare la stanza della scacchiera per tornare al terzo piano.
Ron ci mise qualche minuto a tornare in sè e questo fece perdere alla professoressa Scintille del tempo prezioso, ma non poteva rischiare di fare del male a degli studenti in uno stupido duello, né materializzarsi all'improvviso nella stanza dello Specchio delle Brame, senza sapere esattamente quali fossero i pericoli incombenti.
Se Pietra fosse stato lì, forse le avrebbe detto: "Sarebbe meglio sgattaiolare verso lo specchio senza farsi notare e aiutare Potter contro chiunque tentati di rubare la Pietra Filosofale! Sorprendiamo il nemico zampettando alle sue spalle", ed Eileen sarebbe stata d'accordo con quella linea di azione.
Sia Piton che i due Stregatti sapevano che Silente aveva messo in giro la voce della sua partenza per Londra, apparentemente causata da un gufo urgente del Ministero della Magia, ma la verità era ben diversa!

Albus Silente era convinto che un suo allontanamento strategico dal castello avrebbe indotto "qualcuno" a sentirsi più libero di agire in sua assenza, per rubare la Pietra Filosofale.
Ed in effetti, la strategia del Preside si stava per rivelare vincente: finalmente, quella notte avrebbe potuto smascherarlo!
Pertanto, non mancava molto al ritorno di Silente, ma prima di quel momento, Harry Potter sarebbe stato comunque in grave pericolo: gli sforzi difensivi della quinta casa avrebbero potuto non bastare, specialmente se lo sconosciuto insieme al bambino sopravvissuto, fosse stato... Lord Voldemort.

Fino ad allora, i tre Grifondoro erano stati bravissimi a superare tutti gli incantesimi a difesa della Pietra Filosofale, compreso Fuffi, il Tranello del Diavolo, le chiavi alate e la sfida di pura logica di Piton, ma nessuno di loro aveva la più pallida idea di come sconfiggere Lord Voldemort.
E per la verità,  non erano in grado di competere neanche con Piton.
Eppure, quando Harry era entrato nell'ultima stanza, dopo aver attraversato le fiamme di un fuoco nero, grazie alla giusta pozione individuata da Hermione, aveva trovato qualcuno già dentro, ma non era Piton.
E non era neanche Voldemort.

24 commenti:

  1. Ravenclaw Shadowhunter24 dicembre 2015 alle ore 15:51

    Bellissimo!! Mi stupite ogni volta, sempre in positivo... Anche se non potete lasciarci così... Non vedo l'ora di leggere il capitolo 17! Bravi, bravissimi!!

    Un abbraccio fortissimo e ancora tanti auguri di buone Feste dalla vostra

    Agente Raven, al vostro servizio! <3 ;)

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    1. Miao Ravenclaw Shadowhunter,

      e chi vi lascia? Il prossimo appuntamento è per la Befana!
      Siamo felici che ti sia piaciuto, è il nostro regalo, ghghghgh!!!
      Tuo Stregattaccio Natalizio.

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    2. Ravenclaw Shadowhunter24 dicembre 2015 alle ore 17:01

      Grazie mille!! È pazzesco che l'idea di avere altro materiale per il 6 gennaio mi faccia desiderare che le vacanze scorrano in fretta... Miracolo!!! XD Ve l'ho già detto che siete mitici?

      Agente Raven natalizia e festaiola, al vostro servizio! ;) <3

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    3. Miao Raven,

      anche tu sei mitica, ma ormai dovresti aver imparato da Pietra Stregatto che le vacanze-pigrata sono sacre! Ghghghghgh!!!

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  2. Stavolta non ho visto errori, premetto!
    In ogni caso, carino il dietro le quinte della scena dove Piton "minaccia" Harry & co.
    Ma ora che sia Ron che Hermione hanno visto gli Stregatti, la trama rischia di cambiare...
    Comunque complimenti, poco ma sicuro siete decisamente più veloci di me a riscrivere, io ci sto mettendo una vita...

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    1. Miao Piccola Pker,

      Ti ringrazio per la tua accurata lettura e i tuoi miagolosi complimenti.
      Hai ragione, la trama cambierà, è inevitabile.
      Gli Stregatti rimarranno sempre dietro un sottile velo di piccolo mistero fino ai primi tre libri.
      Poi, l'interazione si farà sempre più consistente.
      E se Pietra Stregatto venisse lasciato un pò in pace a pigrare, forse potrebbero anche diventare amici con Harry, Ron e Hermione, ghghghghgh!!!
      Considero gli stregatti come l'unico modo per Severus Piton di sfogare i propri pensieri più nascosti o frustranti riguardo Potter.
      Con chi potrebbe altrimenti?
      Del resto, Pietra sa tener la bocca chiusa in questi casi, fatta eccezione di fronte a un frigorifero da ispezionare.
      Tuo Stregattaccio.

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    2. A volte non so se per ricambiare delle risate che mi fate fare mandarvi la mia, o se rischio di passare solo come una che vuole farsi pubblicità... XD

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    3. dovresti parlarne con Eileen, io miagolo e basta.
      Ma se ogni tanto desideri farti pubblicità in chat o nei commenti, o di altro tipo, dovresti chiedere a Eileen l'eventuale autorizzazione.
      Tuo Stregattaccio.

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    4. In realtà non volevo farmi pubblicità, se c'è un modo per mandarvi un messaggio privato... ;-)

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    5. Miao Piccola Pker,

      penso miagolamente di si, mettiti d'accordo con Eileen, appena rientra dalle vacanze e la vedì in chat.

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  3. Dopo aver letto di seguito tutti i capitoli delle "Cronache della Q.C." ecco, se permettete, le mie riflessioni. LO STREGATTO: è un po' una mina vagante... o è solo che i suoi scopi e le sue esigenze sono differenti (e divergenti!) da quelle altrui? EILEEN SCINTILLE: senza il suddetto sarebbe solo una brava insegnante, pedante e ligia alle regole. Grazie a lui diventa di volta in volta comandante di sommergibili, avventurosa eroina, TOGLICASTAGNEDALFUOCO...Dovrebbe solo ringraziarlo! SEVERUS PITON: ne guadagna in umanità e simpatia. La maschera di uomo acido e solitario svanisce. Ma la sua abitudine a non rivelare i sentimenti è proprio caratteriale! ALBUS SILENTE: un burattinaio vero e proprio...sa tutto ma non interviene? Boh! MINERVA MCGONAGALL: una vera santa!!!In definitiva? Scrittura godibile, storie divertenti e spensierate, incastri a volte perfetti altri meno, ma non è facile fare meglio. Queste Cronache sarebbero perfette a fumetti. O c'è il copyright anche per quelli? Buon anno nuovo a tutti, ci risentiamo nel 2016!

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    1. Miao Lidia,

      vedo che hai colto nel segno felino e sei entrata nello spirito della storia integrata.
      Pietra, cioè io, (ghghghgh!) è un vero casinista del mondo magico, ma capace di portare a termine imprese che altri non riuscirebbero neanche a iniziare.
      Tuttavia, proprio per questo, Pietra dovrebbe ringraziare la guida di Eileen.

      Eileen è l'angelo Custode della Quinta Casa, a volte, non sempre i più meritevoli vengono nominati Direttori: la vita è ingiusta, appunto.
      Con Pietra accanto, Eileen seguirà lo stesso percorso di Hermione, ma nel modo più adulto: se anche lei si lasciasse andare come Pietra, Hogwarts salterebbe in aria. In ogni caso, Eileen tira fuori il meglio di se stessa per salvare il mondo magico dai casini di Pietra, e non è poco, credimi.

      Severus Piton aveva solo bisogno di amici, un pò intimi e riservati come lui, e chi meglio di un felino può capirlo? Pare, comunque, che tra i Violafucsia e i Serpeverde, ci sia sempre stata una certa armonia. Lo vedrai nel secondo libro.

      Albus Silente è sempre stato un burattinaio di classe, ma non mi fraintendere, sempre nell'interesse superiore!
      I suoi interventi sono molto limitati, quasi quanto quelli previsti dalla Rowling, anche perchè si fida dell'Ordine di Gattaca.

      Minerva è Minerva, solo che adesso, si trova anche degli Stregatti da pelare.
      Poveretta! Ha a che fare con dei 'servizi segreti' con licenza di miagolare troppo!
      Nel secondo libro, vedrai che Minerva è insofferente anche ai metodi troppo liberi usati dall'Ordine di Gattaca.

      Fumetti? Buona idea, ma io disegno come Voldemort fa buone azioni.
      Credo che comunque, la proprietà intellettuale copra anche i fumetti.
      Alla Befana, con l'ultimo capitolo del primo libro!
      Tuo Stregatto.

      p.s.: facci sapere quello che ti torna di meno. Vedo se sono cose miagolamente spiegabili, anche con po' di elasticità letteraria da dilettanti, oppure errori da correggere.

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  4. Ciao Stregatto, e ciao a tutti.Non mi permetto di criticare o come si dice "farvi le pulci" (notata la finezza della battuta?). Anche io ho provato a scrivere e sa quanto è difficile dipanare una storia che abbia una logica, o pennellare personaggi credibili. Alla lunga perdo la spinta iniziale e mi impantano. Forse voi due vi sostenete a vicenda, incentivando e compensando le rispettive idee. Detto ciò, massimo rispetto per il vostro lavoro. Ma quanti anni avete? Musicassette, Claudio Villa, Gino Paoli... i Righeira!?! Vuoi un esempio di ciò che ho scritto? L'incipit di un ipotetico ottavo libro su Harry Potter, ma quel testo è un segreto che mi porterò nella tomba! (Segue risata maniacale...). Ciao, a presto.

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    1. Miao Lidia,

      alle pulci magiche ci siamo abituati, ma per fortuna che c'è Severus che ci da qualche Shampoo antiparassitario.

      Il fatto che ci siano cantanti del genere o un pò datati, dipende anche dal fatto, che tutto deve tornare anche cronologicamente, cioè entro il 1991, primo anno di Harry a Hogwarts.
      Personalmente, Amo spazire da Battiato, a Venditti, a Vasco Rossi, ma non posso inserire nella fanfiction canzoni che nel 1991 non esistevano ancora. Ecco il vero problema.

      Per quanto riguarda l'ispirazione, noi siamo molto aiutati dalla saga della Rowling, a cui ci colleghiamo e che ci fa da stampella: il difficile è rispettare per quanto possibile la saga.
      Le invenzioni riguardano solo la Quinta Casa che si integra, ma scrivere qualcosa di completamente nuovo è sicuramente molto più difficile.
      Chiaramente massima autonomia per le cose che riguardano la Quinta casa, e per ciò che la Rowling non ha mai detto.
      Ti faccio un esempio, nel secondo libro, saprai che ha progettatto e, poi, chi ha costruito la camera dei Segreti, e il motivo iniziale, di seguito abbandonato da Salazar.
      Dove la Rowling ha taciuto, noi ci infiliamo a riempire quel vuoto, ghghghgh!!!

      Noi Stregatti abbiamo nove vite, ma quella che sto vivendo adesso, mi tiene sotto il mezzo secolo, ghghghghgh!!!
      Per Eileen non posso rispondere, non si domanda mai l'età a una stregatta!
      Io sono nato con i gatti, per me immedesimarmi in uno stregatto è così naturale come respirare.
      Tuo Stregattaccio

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  5. Enigmatico Stregatto, quando parli di gatti intendi forse le tigri? L'età si può sempre domandare, il difficile è ottenere una risposta. Ma non hai in dotazione una Giratempo Felina? Così il limite temporale del 1991 non sussisterebbe. Con affetto, Lidia.

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    1. Miao Lidia,

      “Dio ha creato il gatto per procurare all’uomo la gioia di accarezzare la tigre.” (Joseph Mery).
      Zampetta e fusa dal Tuo Pietra Stregatto.

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  6. Bel capitolo.... Non vedo l'ora di leggere il prossimo e soprattutto sono curiosa di vedere come evolve il secondo libro, visto che ormai gli stregatti si sono svelati a Ron e Hermione.

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    1. Miao GattoCalderone,

      Ron per la verità non è ancora molto convinto, ma provvederemo, ghghghghgh!
      Ancora non sanno i nostri nomi, il codice magico fiscale e le preferenze per i croccantini, ma nel giro del terzo libro, se ne faranno una ragione. Più o meno.
      Tuo Stregatto che si sgrana un croccantopo.

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  7. Ciao Stregatto, ciao a tutti. Mi è venuto un dubbio. Se Harry & co. hanno davvero incontrato gli Stregatti com'è che non c'è traccia di loro mella saga originale? Non è un controsenso? Lo sai a cosa mi fa pensare? Ai Silenti, in Doctor Who. Hai presente? Sono creature che tu vedi fintanto che le guardi, ma appena distogli gli occhi le dimentichi. Quando parlavo di tigri, mi riferivo al segno zodiacale nell'oroscopo cinese. Ciao, a presto.

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    1. Miao Lidia,

      nella saga originale non ci siamo perchè Silente ci ha detto di colpire la Rowling con un incantesimo di memoria e cancellarle tutta la parte della Quinta casa, ghghghghghgh!!!! ......Proprio perchè è segreta! E noi non discutiamo gli ordini di Silente, soprattutto quando ci chiede di stordire un pò Zia Jo, così si impara a scrive gialli invece di altri libri di Harry Potter.
      Doctor Who non la conosco come serie, e neanche i silenti, ma proverò a leggere qualcosa su internet a proposito.
      Nel nostro caso, però, Harry, Ron e Hermione si ricordano bene di loro, ma non riescono a inquadrarli ancora, come amici o nemici. Un po' come Piton.
      Tuo Stregattaccio.

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  8. Ah, dimenticavo! Quella frase può essere vera anche al contrario:"Dio ha creato l'Uomo per dare al gatto il piacere di essere accarezzato da una scimmia". Riciao.

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    1. Miao Lidia,

      sono d'acccordissimo! E Dio ha creato lo Stregatto per dare la gioia alla tigre di carezzare qualcuno simile a un umano, pelo e coda a parte, ma dopo essersi tagliata le unghie! Muahahahahaah!!!
      Tuo miao Stregatto

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  9. Bellissimo anche questo capitolo!!! Non vedo l'ora che ci sia il prossimo, alla fine delle vacanze... e questo è tutto dire! L'incontro di Ron ed Eileen è stato davvero divertente, ma, come Pietra ha già detto nei commenti precedenti, cambierà un po' la trama della storia...
    Mi è venuto un dubbio: ma Harry ha già conosciuto gli Stregatti?
    Vostra LoveGinny

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    1. Miao LoveGinny,

      Grazie per i complimenti-grattini! Bè, vacanze oppure no, cercheremo di essere sempre mensilmente presenti con un capitolo!

      Harry conoscerà (più o meno) lo Stregatto molto presto, ghghghghgh!!!
      Si la trama cambierà leggermente nel secondo capitolo, ci sarà un timido avvicinamento tra il trio e gli Stregatti, ma non ancora in modo completo.
      Del resto la saga è di sette libri, diamogli tempo!
      Tuo Stregattaccio.

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