Libro 1, Capitolo 14: I Custodi del Drago

Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo quattordici: Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia

A Hogwarts la fine delle vacanze pasquali aveva suscitato, nell'animo degli studenti, una forte nostalgia per quelle più lunghe, e meravigliosamente decorate, del trascorso Natale.
Soprattutto per Harry Potter, il periodo natalizio era stato molto più spensierato, meno carico di compiti scolastici, e reso assolutamente indimenticabile dall'arrivo di un prezioso regalo: il Mantello dell'Invisibilità appartenuto a suo padre.
Perlomeno, erano tornate le belle giornate di sole, come da tanto tempo non si vedevano, ma nonostante ciò, Harry passava la maggior parte del tempo libero rinchiuso in biblioteca: gli esami erano alle porte e Hermione non faceva passare un giorno senza ricordarlo.

Ormai, Harry e Ron si consideravano dei veri "topi da biblioteca"!
Non avevano mai vissuto così tanti pomeriggi a dare la caccia a dei libri che, peraltro, sembravano giocare a nascondino tra gli scaffali.
Era una vera fortuna, per loro, poter fare affidamento sul fiuto di un infallibile segugio di manoscritti magici, come Hermione.

Quel giorno, ciò che i tre grifondoro non sapevano e non avrebbero mai sospettato, era che un "felino da biblioteca" stava professionalmente zampettando nel Reparto Proibito, Sezione Docenti, e si stava dando da fare a esaminare libri almeno quanto loro.

Infatti, a poca distanza dalla Sezione Comune, il professor Pietra Stregatto, vestito con la sua cappottina invisibile disegnata in tartan scozzese, e accucciato sotto una scrivania riservata ai docenti, era particolarmente impegnato a ultimare un'importante ricerca di scienze divinatorie, su richiesta di Eileen Scintille e del Professor Piton.
Vicino alla sua piccola poltroncina, arredata con dei cuscini forniti da Hagrid, Pietra aveva appoggiato un singolare cartello, recante una scritta in latino felino, che suonava come una minaccia per chi ronzava nei dintorni, compresa Madama Pince: "Strecattus legens nunquam titillandus!".

Una volta letto il cartello, gli studenti di passaggio più curiosi si fermavano per un attimo, voltandosi in tutte le direzioni a scrutare scaffale per scaffale, per poi andarsene con uno sguardo perplesso e sospettoso.
Considerata la strana situazione, era inevitabile che cominciassero a girare le voci dell'esistenza di una possibile trappola magica di Madama Pince, nascosta nello stesso cartello, al fine di colpire gli studenti che si distraevano più facilmente dal piacere della lettura!
Del resto, chi mai avrebbe potuto credere alla presenza di uno "Strecattus" nella biblioteca del castello, a parte Hermione Granger?  

Non era un caso se, ogni volta che Silente comunicava a Madama Pince la visita del Professor Pietra Stregatto per scopi didattici, la bibliotecaria cominciava a sudare freddo: era quasi scontato trovare sui libri consultati dallo Stregatto ogni sorta di macchie di dolci, sbavature di saliva, graffiate, palle di pelo occasionalmente vomitate, (solo se il libro non era stato di alto gradimento), e cartelli con scritte in un latino improbabile.

Tra i docenti, poi, si narrava che la prima volta che Pietra aveva messo zampa in biblioteca, tutti i libri della Sezione di Difesa contro le Arti Oscure avevano iniziato a grattarsi l'uno contro l'altro per un improvviso attacco di pulci magiche, fino alla consumazione delle copertine.
Ci volle tutta l'abilità dialettica di Albus Silente per convincere Irma Pince a non dare le dimissioni e a prendersi cura dei libri, facendo leva persino su una presunta simpatia di Irma per Gazza.

«Mia cara Irma, quello tu chiami... 'Abominio infernale Felino' è solo una amabile creatura di un'altra specie, un... diverso da comprendere, da accogliere come un fratello!» aveva detto il Preside alla bibliotecaria in tono pacato, mentendo parzialmente a sè stesso. «Non possiamo discriminare una specie a rischio di estinzione! .....Per favore, resta con noi, te lo chiede anche... Argus!».
«Lo chiede anche il Signor Gazza?» mormorò Madama Pince arrossendo improvvisamente.
«Ebbene, si!» rispose Silente sfruttando le informazioni sulla reciproca simpatia di Gazza per lei, in nome del solito interesse superiore. « Mi ha pregato di dirtelo».
«Come desidera Preside, ma se quella che ha definito una... 'amabile bestiola' distrugge un altro dei miei libri, mi assicurerò della sua personale estinzione, sempre nel rispetto della sua specie, s'intende!!!» aveva sentenziato Madama Pince digrignando i denti.

Quella mattina, nell'ordinario caos della sua cuccia, Pietra non aveva più ritrovato le sue lenti a contatto speciali e, durante la colazione in Sala Grande, aveva optato per "prendere in prestito" gli occhiali della professoressa Minerva McGranitt, appoggiati imprudentemente vicino al vassoio dei biscotti.
Vedeva un po' sfuocato, confondeva alcune lettere, ma presto sarebbe arrivato il gufo della farmacia di Diagon Alley con le nuove lenti a contatto di importazione Babbana, magicamente modificate per Stregatti.
La ricerca bibliografica in corso era la diretta conseguenza della scoperta del suo nuovo potere divinatorio, quello manifestatosi attraverso la profezia della pigrata notturna, e aveva come oggetto "il Diamante dell'Arcobaleno di Mopso", detto più semplicemente il DAM.

Nel momento in cui Harry, Ron e Hermione fecero il loro ingresso nella Sala lettura per gli studenti, lo Stregatto stava tenendo tra le zampette un libro molto antico, "L'arte della felina chiaroveggenza nell'antica Grecia: incantesimi divinatori, artefatti magici e gomitoli di lana oscuri", scritto dal Mago Achille Caninus.
Il testo era in parte rovinato, con alcune parti quasi illeggibili, e sembrava emettere strane ringhiate di tanto in tanto, ma il docente non si scoraggiò, e proseguì la sua lettura con l'ausilio degli occhiali della professoressa McGranitt.
Giunto al settimo capitolo, Pietra smise di sfogliare e tentò di leggere un paragrafo abbastanza malridotto:
"Data: sette luglio del 77 A.C.. Mop...., rice..tt, un dia.....te, per il s... settantasettesimo compl..ann..., regalatogli dalla sua ama... gatta, di ...ome Atena, felina d...  moglie. Atena lo aveva raccolto sulla ...iaggia, trasportato dalle onde del Ma... Egeo, mentre cercava di catturare un gabbiano. Al calar del sole, poi, Mopso e sua m...glie si bacia....o fino al nuovo sorgere dell'alba!".
Poi lo Stregatto cercò di dare un senso interpretativo a quella frase e scrisse tra suoi appunti:
"Prima ipotesi: Mopso ricevette un diamante per il suo settantasettesimo compleanno dalla sua amante gatta di nome Atena, felina divenuta sua moglie. Atena lo aveva raccolto sulla spiaggia, trasportato dalle onde del Mar Egeo, mentre cercava di catturare un gabbiano. Al calar del sole, poi, Mopso e sua moglie si baciarono fino al nuovo sorgere dell'alba!".

«Miaooooooooohhh! Amante? Addirittura moglie? Ma che schifo! ...Che gusti queste antiche gatte greche pervertite!!! Bleaaahhhh!!! Almeno se Mopso  fosse stato un gatto, invece di un umano, avrebbero potuto contrarre matrimonio in regime di comunione di pulci! Puaaahhh!!» miagolò lo Stregatto, sputacchiando involontariamente bava su un gruppo di studentesse di passaggio e su Madama Prince.

"Miewoorrr, no! No! Sto sbagliando tutto! Proviamo un'altra traduzione." pensò il felino arrabbiato con se stesso.
Poi scrisse ancora:
"Seconda ipotesi: Mopso ricevette un diamante per il suo settantasettesimo compleanno dalla sua amata gatta di nome Atena, la  felina di sua moglie. Atena lo aveva raccolto sulla spiaggia, trasportato dalle onde del Mar Egeo, mentre cercava di catturare un gabbiano. Al calar del sole, poi, Mopso e sua moglie si baciarono fino al nuovo sorgere dell'alba!".

«Ah, ecco, così va miagolamente meglio! Non era una moglie gatta di un umano, ma la gatta della moglie di Mopso........Accidenti agli occhiali della McGranitt! Comunque, niente di interessante» mormorò tra sé e sé lo Stregatto, lanciando occhiate furtive alla bibliotecaria, precedentemente colpita dai lapilli di bava felina.

Ad un certo punto, Ron ruppe il silenzio che regnava in quel luogo, ed esclamò: «Hagrid, cosa ci fai tu in biblioteca?».
Hagrid era apparso da un corridoio, nascondendo qualcosa dietro la schiena.
Il povero Rubeus pareva imbarazzato sia per le domande relative alla sua presenza, sia per quelle riguardanti le protezioni magiche poste a tutela della Pietra Filosofale, al punto che, per far tacere i tre grifondoro su quest'ultimo argomento, fu costretto ad invitarli nel pomeriggio nella sua casetta, prima di allontanarsi con un modo di fare alquanto sospetto.

Ancora incuriosito dalla visita di Hagrid, Ron corse verso il reparto da dove era appena spuntato il loro amico barbuto, per capire almeno quali libri stesse consultando.
«Draghi!» sussurrò Ron. «Hagrid stava consultando la letteratura sui draghi! Guardate qui: Specie di Draghi della Gran Bretagna e dell'Irlanda... Dall'uovo agli inferi: guida pratica per l'allevamento di Draghi».
E dal momento che era vietato allevare draghi in casa propria, in base alla Convenzione degli Stregoni del 1709, i tre maghetti si domandarono che cosa avesse in mente il loro amico Hagrid.

Grazie al suo udito finissimo, lo Stregatto non poté fare a meno di sentire i commenti dei tre grifondoro sul Custode delle Chiavi di Hogwarts, ma in quel momento aveva una priorità da soddisfare: riprendere il libro in consultazione che era fuggito dalla sua scrivania per qualche ignoto motivo.
Tirò fuori da una piccola borsa, regalatagli da Hagrid, un meraviglioso osso di bistecca, agitandolo nell'aria come un vessillo sul campo di battaglia, poi miagolò: «Miao libro bello, torna da me! Guarda che bella merenda! Se ti fai sfogliare buono buono, per un'altra mezz'ora, questo ossetto succulento è tutto tuo!».

Nascosto un vicino scaffale, il libro di Achille Caninus fece capolino, sembrò annusare l'aria, poi, trotterellando gioiosamente, saltò nelle zampe di Pietra per ricevere la ricompensa promessa.
Madama Prince assistette alla scena e rimase meravigliata di come Pietra sapesse trattare con quel libro, anche se poi si accorse, manifestando un certo disappunto, di dover ripulire un piccolo bisognino di colore marrone, depositato proprio a margine dello scaffale da dove quel libro era tornato indietro.
Non capitava tutti i giorni, ad un felino, di consultare un libro magico così cagnescamente impegnativo, scritto oltretutto da un mago amante dei cani!


Un'ora dopo, Harry, Ron e Hermione riuscirono a entrare nella casetta di Hagrid, dove notarono che tutte le tende erano state tirate, quasi per proteggersi da sguardi di estranei troppo curiosi.
«Allora, volevate chiedermi qualcosa?» chiese Hagrid, offrendo del tè e dei panini di prosciutto di ermellino ai suoi piccoli ospiti.
«Si» disse Harry. Non era il caso di girarci attorno «Ci chiedevamo se potevi dirci da cosa è protetta la Pietra Filosofale, oltre che da Fuffi».

Dalla conversazione amichevole che ne scaturì, i maghetti scoprirono che ogni Direttore delle quattro Case (conosciute) di Hogwarts aveva contribuito a difendere la Pietra Filosofale attraverso un proprio incantesimo, conosciuto solo dagli altri colleghi.
A tali protezioni magiche si aggiungeva quella del Professor Raptor, anche se il metodo per bloccare Fuffi era conosciuto solo ed esclusivamente da Hagrid e Silente.
Per Harry e suoi amici non fu difficile raggiungere un'inquietante conclusione: il professor Piton avrebbe avuto bisogno di conoscere solo il modo di fermare Fuffi e il controincantesimo per neutralizzare le difese del Professor Raptor per rubare la pietra filosofale.

D'un tratto Harry guardò al centro del caminetto, sotto il bollitore, e vide un uovo di drago di colore nero, che alimentò subito nuove preoccupazioni nei confronti del suo ingenuo amico.
Sapeva già di cosa si trattava, ma nonostante ciò, con con aria disinvolta, domandò: «Ehi Hagrid, e quello cos'è?».
«Oh» disse Hagrid giocherellando nervosamente con la sua barba. «Quello... ehm».
«Dove l'hai preso, Hagrid?» chiese Ron chinandosi sul focolare per vedere l'uovo da vicino. «Dev'esserti costato una fortuna».
«L'ho vinto» disse Hagrid. «Ieri sera. Sono sceso al villaggio per farmi un goccetto e mi sono messo a giocare a carte con un tizio che non conoscevo. Anzi, a dire la verità mi sembrava molto contento di disfarsene».

Si trattava di un uovo di Dorsorugoso di Norvegia, una specie molto rara, che fin dalla tenera età avrebbe richiesto una quantità tale di biberon, a base di sangue di pollo e brandy, da mandare in bancarotta il reparto di maternità del San Mungo, per non parlare del povero guardiacaccia.
Non c'era alcun dubbio che quel cucciolo avrebbe dovuto far parte di una riserva, al sicuro tra i suoi simili, ma Harry non riusciva ancora ad immaginarsi come attuare una soluzione del genere, soprattutto senza farlo sapere al Wizengamot ed evitando di ferire il buon cuore di Hagrid, che aveva sempre desiderato adottare un drago.

Inutile dire che, a Hogwarts, la Quinta Casa di Violafucsia aveva occhi, orecchie e code dappertutto, ed anche in questo caso, la notizia sull'uovo drago fu subito portata alla discreta attenzione del Professor Piton.
«Come intendete muovervi?» sibilò il Maestro di Pozioni ai due membri felini responsabili dell'Ordine di Gattaca, mentre chiudeva accuratamente la porta del suo ufficio.

«Eh?... Zampettando o sgattaiolando, naturalmente!» miagolò Pietra distrattamente, ma poi si riprese subito. «Miao Severus! Ehm, pensavamo di aspettare le prossime mosse di Hagrid, che sicuramente prenderà la decisione migliore».
Eileen manifestava un'aria abbastanza scettica, poi sospirò profondamente e mormorò: «In fondo l'uovo non si è ancora schiuso, e prima che un Dorsorugoso di Norvegia emetta del fuoco, dovrà passare un mese dalla sua nascita, se non sbaglio».

«Miao! Non disturbiamo Silente per cose di poco conto! Ce la caveremo, Severus! E poi, Hagrid è anche un nostro amico» miagolò pietosamente Pietra con gli occhietti abbassati verso il pavimento.
Severus rimase in silenzio per alcuni secondi, passeggiando avanti e indietro tra gli alti scaffali, pieni di contenitori con ogni sorta di ingredienti.
Giunto di fronte ad un'ampolla di occhi di pesce palla, Piton si girò di colpo e sussurrò soave: «Pietra Stregatto e Eileen Scintille siete nominati... Custodi del Drago! Non c'è altra soluzione».
"Forse era meglio nominarci badanti o babysitter! C'è solo un limite alla saggezza di Severus Piton e alla mia: la nostra amicizia con lo Stregatto!" pensò Eileen Scintille mentre con aria torva stava guardando Pietra saltare e gioire senza ritegno.


Finalmente giunse il giorno tanto atteso da Hagrid, ovvero il momento della schiusa dell'uovo.
Finite le lezioni, Harry, Ron ed Hermione, precedentemente avvisati dal loro amico, si precipitarono di corsa alla capanna di Hagrid e osservarono l'uovo nero sul tavolo, inciso da crepe profonde.
Ad un tratto si sentì raschiare e l'uovo si spaccò in due. Il drago cadde sul tavolo con un piccolo tonfo.
Non era esattamente quel che si dice grazioso. A Harry sembrava un ombrello nero tutto accartocciato.

«Non è adorabile?» mormorò Hagrid tendendo una mano per accarezzare la testa dell'animale. Questo fece per mordergli le dita scoprendo le zanne acuminate.
«Che Dio lo benedica... guardate riconosce la mamma!» disse Hagrid emanando ondate di gioia.
Le domande di Hermione sulla crescita del drago furono disattese da un evento imprevisto: Draco Malfoy, spiando dalle tendina di una delle finestre, aveva scoperto il piccolo Dorsorugoso e stava correndo via verso il castello, progettando chissà quale piano da attuare contro Harry e i suoi amici.

La settimana che seguì non fu certo la migliore che Harry trascorse a Hogwarts, dovendo sopportare quotidianamente il sorrisetto beffardo di Malfoy e, nello stesso tempo, avendo il compito di cercare la giusta collocazione per il cucciolo di drago che, nel frattempo, aveva già raddoppiato le sue dimensioni.

Intanto, Pietra e Eileen offrirono il loro aiuto a Hagrid, il quale non fu per niente sorpreso che la Quinta Casa fosse, ormai da tempo, a conoscenza della suo piccolo problema rugoso.
Rubeus accettò anche la teoria esposta da Eileen, ovvero che il tizio che aveva perso al gioco quell'uovo di drago, forse lo aveva perduto apposta, allo scopo di creare confusione nella scuola.
Secondo tale ipotesi, si sarebbe potuto trattare della stessa persona che aveva fatto entrare il Troll nel castello, durante la notte di Halloween.
Della partita a carte e della faccia di quel tizio, Hagrid non ricordava nulla, perché quella sera aveva bevuto molto di più di un goccetto, ma l'ultima cosa che desiderava era mettere in pericolo la Pietra Filosofale e tradire la fiducia di Silente.

La prima notte di Pietra e Eileen come babysitter fu veramente allucinante.
Nessuno dei due aveva la benché minima esperienza di allevamento di draghi, e la teoria base letta sui libri della biblioteca, accompagnata dalla volontà dei due felini di fare del loro meglio, non erano certamente sufficienti a sostituire una mamma drago in tutti gli aspetti del suo ruolo materno.

C'erano, però, tre regole di buona condotta che Eileen aveva preventivamente stabilito con Pietra:
a) il Brandy di Hagrid era per l'esclusivo consumo del cucciolo;
b) non era richiesto l'uso di pannolini Babbani, ma solo di una pala per raccogliere i bisognini, da mettere da parte come concime per la professoressa Sprite;
c) la regola più importante di tutte era: "Draco dormiens nunquam titillandus!". 

Era passata da poco la mezzanotte, c'era la luna piena e questo infastidiva non poco il riposo dei cuccioli di drago lunatici come i Dorsorugoso.
Pietra aveva appena finito la sua scorta dei migliori topi marinati di Hogwarts D.O.C., nel tentativo di saziare l'appetito dell'incontenibile cucciolo, mentre Eileen si era precedentemente guadagnata qualche graffio occupandosi del bagnetto dell'affabile neonato, utilizzando una tinozza piena d'acqua del fiume Lete e una spugna speciale per le squame delicate, dono dei Maridi del Lago Nero.
La professoressa Scintille era alquanto rassegnata di dover badare sia ai guai di Pietra sia a quelli combinati dal draghetto, che per fortuna, con un occhietto già chiuso, sembra avviarsi sulla via di una bella pigrata notturna.

Ad un tratto, Pietra si ricordò di una canzone Babbana, simile ad una ninna nanna.
La modificò miagolamente  e cominciò a cantarne una strofetta, a bassa voce, nell'orecchio del drago:
"C'era una volta una Stregatta
che aveva una macchia nera sul muso, e una vecchia
soffitta vicino al mare con una finestra
a un passo dal cielo blu!
Se la chitarra suonavo
la Stregatta faceva le fusa ed una stellina
scendeva vicina, poi mi sorrideva
e se ne tornava su, tra la lalla là!".

Alla settima strofa ripetuta in modo ossessivo, il drago aprì entrambi gli occhi venati; sputò una piccolissima fiammella, ma sufficiente a bruciacchiare la punta della coda di Pietra e, contemporaneamente, ad esprimere il proprio disappunto nei confronti di quella ninna nanna improvvisata.
Poi, la tenera bestiola, sfinita dalla canzone, si rimise a dormire, coprendosi la testa con le sue ali spinate, come a volersi proteggere dal canoro molestatore miagolante.
Subito Eileen aiutò il povero Stregatto a curarsi la coda, leggermente scottata, e con una punta di soddisfazione miagolò: «Così la prossima volta ti limiterai a dargli da mangiare e a non trasgredire le regole di buona condotta! Zuccone!!! Ora stai zitto, e buonanotte!».


Nei giorni che seguirono, Hagrid decise di chiamare il drago Norberto, anche se il sesso dell'animale era tutt'altro che scontato.
Le dimensioni della vivace bestiola erano triplicate, come l'appetito, al punto che la colonia di topi del castello, mangiati a carrettate, rischiava l'estinzione!
Il buon guardiacaccia, suo malgrado, dovette accettare la geniale proposta di Harry di affidare Norberto a Charlie, il fratello di Ron che stava studiando draghi in Romania: la riserva naturale in cui lavorava Charlie era l'ambiente ideale per crescere un Dorsorugoso di Norvegia.
Fu così che Harry inviò un messaggio al fratello di Ron, grazie all'aiuto della sua amata Edvige.

La risposta di Charlie giunse il mercoledì sera della settimana seguente, proprio in Sala Comune, dove ormai regnava la quiete del riposo notturno.
Per la verità, Ron era appena tornato dalla capanna di Hagrid, munito del Mantello dell'Invisibilità, lamentandosi con Hermione e Harry per un morso ricevuto dall'ingrato Norberto sulla mano quando, ad un tratto, una civetta bianca bussò alla finestra buia.
«E' Edvige!» esclamò Harry affrettandosi ad aprirle. «Deve avere la risposta di Charlie!».
In sostanza, il fratello di Ron suggeriva di trasportare il drago clandestino in una cassa verso la Romania, tramite l'aiuto di alcuni suoi amici che sarebbero passati a prelevarlo alla mezzanotte di sabato, presso la torre più alta del castello.
I tre maghetti, avvantaggiati dalla possibilità di muoversi di notte con il Mantello dell'Invisibilità, inviarono subito un messaggio di risposta a Charlie, contenente l'accettazione del piano proposto.

Ma vi fu un intoppo. La mattina dopo, la mano di Ron si era gonfiata fino a diventare il doppio dell'altra. Il ragazzo non era certo di fare bene ad andare da Madama Chips: e se si fosse accorta che si trattava del morso di un drago?
Comunque, il pomeriggio non aveva più scelta, la ferita era diventata di un brutto colore verde. A quanto sembrava, le zanne di Norberto erano velenose.

Di sicuro, Madama Chips non era una novellina e, curata la ferita di Ron, decise di andare a fare rapporto sul morso di drago alla direttrice di Grifondoro, ma fu intercettata dal professor Piton prima di varcare completamente la soglia dell'infermeria.
«La prego Madama Chips, non così di fretta. Devo parlarle a proposito di Ron Weasley» sussurrò il Maestro di Pozioni all'anziana infermiera.

Madama Chips fu colta di sorpresa, si domandava tra sé e sé perché Severus le stesse bloccando l'uscita, poi si calmò e rispose: «Professor Piton, proprio il signor Weasley presenta una ferita che potrebbe essere compatibile con un morso di...»
«Di uno Stregatto» sibilò Piton, interrompendo i pensieri di Madama Chips. «Lei sa che gli Stregatti, in qualità di creature classificabili più o meno fantastiche, sono rimasti un mistero perfino per il Magizoologo Newt Scamander. Tuttavia, le garantisco che un morso di Stregatto ha forma ed effetti simili a quelli di un cucciolo di Dorsorugoso di Norvegia».

Madama Chips si tranquillizzò e soppesò l'informazione ricevuta dallo stimatissimo Professor Piton, che le aveva sempre offerto tanti ottimi suggerimenti per curare le ferite degli studenti derivanti dalla Magia Oscura.
Pensò che il Professor Piton volesse proteggere il collega felino per un incidente didattico con Ron Weasley, e infine, sorridendo replicò: «Capisco, il solito Pietra impunito! Sarei curiosa di sapere come è accaduto».
«Oh beh... durante l'ora di ricreazione in cortile, Ron Weasley sosteneva, a voce troppo alta, che i draghi sono meno velenosi dei professori di Hogwarts» mormorò con tono suadente Piton.

Madama Chips si accigliò e manifestando solidarietà verso Piton esclamò: «Questi studenti senza rispetto! Weasley ha ricevuto la punizione che si meritava! La questione rimarrà tra noi, stia pure tranquillo Professore!».
«Grazie, Madama Chips». replicò il Professor Piton, porgendo a Madama Chips un ciuffo di preziosissimi peli di coda di Stregatto, da usare per la preparazione di antiche pozioni curative: la più grande passione coltivata dall'infermiera del castello!

Madama Chips non stava più in sé dalla gioia e rientrò subito in infermeria con il suo ciuffetto di peli: il morso di Weasley era praticamente un problema archiviato.
Al contrario, Pietra Stregatto non era stato molto contento di cedere i suoi peli, e stava ancora nel bagno dei Prefetti a pettinarsi ciò che rimaneva della punta della sua povera coda spelacchiata.
Del resto, per gli amici come Hagrid, era giusto fare un piccolo sacrificio.

A fine giornata, Harry e Hermione si precipitarono in infermeria, dove trovarono Ron a letto, in condizioni pietose.
Il fatto che Ron avesse dichiarato a Madama Chips di essere stato morso da un cane, fece sorridere tutti i presenti, anche qualche fantasma di passaggio.
Sul finire della visita, però, La notizia peggiore giunse in picchiata sui tre maghetti come una disgrazia alata: Draco Malfoy era stato a trovare Ron, con la scusa di farsi prestare dei libri.
Weasley si era accorto che il Serpeverde aveva lasciato l'infermeria prendendo quel libro dove lui stesso aveva inserito la lettera di Charlie, contenente l'intera esposizione del piano per disfarsi di Norberto.
Harry e Hermione non ebbero neanche il tempo di rispondere.
In quel preciso istante entrò Madama Chips e li mise alla porta, dicendo che Ron aveva bisogno di dormire.
Ormai era troppo tardi per avvertire Charlie o cambiare programma, pertanto decisero di andare avanti come stabilito, dal momento che Draco Malfoy non avrebbe mai potuto conoscere il loro fattore sorpresa: il Mantello dell'Invisibilità!


Il venerdì pomeriggio, Hermione aspettò con ansia che si concludessero le lezioni; non vedeva l'ora di andarsene da sola alla capanna di Hagrid, per mettere in pratica ciò che aveva imparato in biblioteca sull'allevamento dei draghi.
Decise di non dire niente ai suoi amici perché loro avevano seriamente bisogno di recuperare tante ore di studio trascurato, se non volevano rischiare bocciature.

Ma una volta raggiunta la casetta del Custode delle Chiavi di Hogwarts, notò che la porta era aperta, Rubeus era assente e non c'era nessuna traccia di Norberto!
Solo il terreno nei dintorni presentava delle strane tracce fresche di piccole ruote, con andamento a zig-zag, e delle piccole orme di zampette artigliate che si dirigevano nel folto della foresta proibita.
"Un rapimento! ...Maledizione, proprio oggi che sono da sola!!!" pensò Hermione correndo dietro alle scia di impronte sul terreno. "Lo salverò! Nessuno farà male a Norberto!".

Hermione stava correndo sempre più forte tra gli alberi, con il cuore in gola e la bacchetta in pugno.
I raggi del sole al tramonto formavano strani giochi di luci e i rami più bassi e fitti le impedivano di vedere bene l'ambiente circostante.
Ad un certo punto, una robusta radice di albero d'alto fusto fece inciampare Hermione, che si ritrovò distesa in una piccola pozzanghera di acqua puzzolente, sporca di fango e foglie, con la bacchetta a due metri da lei.

Come se non bastasse, una strana risata dispettosa ruppe, di colpo, il silenzio che albergava nella Foresta Proibita, e due occhi gialli si schiusero davanti a lei come se fossero apparsi dal nulla.
«Muahahahahahahah!!! Mi dispiace, ma quella non è acqua piovana... il drago ha appena fatto la pipì! Muahahahahahahahahah!!! Ottima per i brufoli, però!» miagolò Pietra Stregatto alla guida di un passeggino Babbano per neonati.

Di fronte a quella visione, Hermione richiamò a sé tutto il suo autocontrollo, cercando di capire quale tipo di creatura aveva di fronte.
Aveva già letto una volta il manuale di Newt Scamander, "Gli animali fantastici: dove trovarli", ma una creatura come quella che stava osservando, sembrava al di fuori della portata degli studi compiuti dal famoso Magizoologo.

La bambina si alzò in piedi, raccogliendo lentamente la bacchetta, poi scelse un approccio diretto e disse: «Sono Hermione Granger, studentessa di Grifondoro di Hogwarts! Se tu sei un rapitore di draghi ...se sei un leopardo 'Nundu', sappi che sono pronta a tutto pur di salvare quel cucciolo!».
«Miao??? Un rapimento eseguito con un passeggino biposto, per giunta cabrio e dotato di biberon prodotto a norma, con materiale magico ignifugo ...perfino antiruttino!!! Muahahahahaha!!! Quando lo racconterò al mio caro amico Mundugus Fletcher, che me lo ha gentilmente procurato, morirà dalle risate prima ancora di finire ad Azkaban! Muahahahahahahah!!! A proposito, se io fossi un leopardo Nundu dell'Africa orientale, non solo non potrei rispoderti miagolando la tua lingua, ma saresti già morta a causa del mio fiato pestilenziale! Il Nundu è una bestia che con il solo alito stermina interi villaggi! E non ha il pelo colorato a strisce violafucsia come me. Dove è finito tutto il faticoso lavoro di Newt Scamander sul Nundu! Non hai studiato proprio niente sugli Animali fantastici?».

Per una brava studentessa, come si riteneva Hermione fino a quel momento, l'ultima frase fu come uno schiaffo in pieno viso, ma dovette ammettere che quello strano felino, che dava sui nervi, aveva ragione.
«Ho capito! Sei una specie di Kneazle!!!» esclamò Hermione tentando di seguire l'indizio felino.
«Uno Kneazle? Ti sei felinamente avvicinata, ma la risposta è ancora ...no!» miagolò lo Stregatto stiracchiandosi senza ritegno. «Vuoi stare qui tutto il giorno a tentare di indovinare?».

Hermione mise da parte le sue curiosità per un attimo e, cambiando discorso, domandò a bruciapelo: «Vuoi mangiarti il drago? Vuoi fargli del male?».
«Fare del male al drago? .....No di certo! Mangiarlo? Muahahahahah!!! La carne dei draghi è molto velenosa, porta dritti al San Mungo, non la sapevi? Che delusione! A quanto pare, vai a raccogliere solo la polvere dei libri in biblioteca?».

Nel giro di pochi secondi, Hermione aveva ricevuto il suo secondo schiaffo didattico del suo primo anno di studi ad Hogwarts; se quello fosse stato un incontro di boxe, lei avrebbe iniziato pericolosamente a barcollare alla prima ripresa. Per fortuna che quell'essere non era un suo insegnante!
Comunque, la maghetta non si perse d'animo e, facendosi coraggio, aggiunse con filo di voce: «Potrei essere costretta a usare una delle famose Maledizioni Senza Perdono! Non ti pagherò nessun riscatto! Se non liberi Norberto io....».

«Miewwwooorrr!!! Tu cosa??? Un riscatto!!! Ghghghghghhgh, perchè non ci ho pensato prima, muahahahahahah!!! Scherzi a parte, per il tuo coraggio ti premierò donandoti una informazione golosissima, che neanche Scamander conosce: c'è una quarta Maledizione Senza Perdono, la Maledizione Miagolokedavra! E per quanto riguarda il drago, "lei" è Norberta, ed è già libera di andarsene dove vuole! Si, è proprio una femmina! A proposito, Granger, posso suggerirti un sano libro sull'anatomia dei draghi, questa sconosciuta?».

Hermione era intellettualmente al tappeto, nemmeno il professor Severus Piton era mai riuscito a farla sentire una nullità in meno di tre minuti.
Di solito il direttore di Serpeverde ci metteva almeno un'ora per farla sentire un Vermicolo, ma solo durante le lezioni di pozioni!
D'istinto, Hermione alzò il braccio, puntando la sua bacchetta in direzione della creatura, ma nello stesso istante, osservò il collare di quest'ultima pulsare di una luce viola intensa, mentre i suoi occhi gialli stavano lentamente chiudendosi, fino a divenire fessure sottili.

In quell'istante, un'altra creatura simile alla prima gli apparì di fianco, spuntando con un "puff!" da una nuvoletta di fumo rosafucsia.
In realtà, la seconda creatura si presentava esteticamente molto più curata, non aveva la pancia della prima creatura, e sembrava avere un atteggiamento meno bellicoso e più raffinato.
Anzi, le regalò perfino uno strano sorriso felino.
"Per le mutande di Merlino, sono circondata!" pensò Hermione disperata, non sapendo più cosa fare.

«Ti piacciono i gatti e gli Kneazle?» domandò Eileen Scintille alla Grifondoro sempre più sconvolta.
«Ce...Certo! Io li...li amo, li adoro!!!» esclamò la Granger balbettando, ed era la pura verità.
«Miao, allora non puoi odiare noi. Abbassa la bacchetta» replicò Scintille in tono amichevole, ma deciso. «Magari, al Serraglio Stregato, c'è uno Kneazle che aspetta le tue coccole. E nel frattempo, puoi riprenderti il piccolo drago».

«Adesso fila a cuccia, il giro in passeggino è finito! Niente duelli inconsulti!» miagolò Scintille a Pietra, che vide tramontare la sua speranza di giocare a duellare con la bambina, cioè con la sua "pallina di gomma in forma umana".
«Saluta la studentessa!» aggiunse Eileen in tono deciso «Educatamente!!!».

All'improvviso, lo Stregatto guardò fisso il vestito sporco e bagnato di pipì di Hermione, e si esibì in uno dei suoi magistrali inchini.
Mentre era piegato in avanti, il suo collare brillò nuovamente di una luce così intensa da incutere un certo timore alla maghetta, ancora ignara di cosa stesse accadendo.
Poi, il gattaccio dispettoso si allontanò da lei e dal passeggino, con l'aria di chi era entrato, con l'acquolina in bocca, nel negozio di Fortebraccio, per imbattersi in una nefasta giornata di sciopero dei gelatai.

«Come? Avrebbe duellato con me? Senza una bacchetta?» chiese esterefatta Hermione a Scintille.
«Voi avete la bacchetta, noi abbiamo il collare. Ehm... Si, lui avrebbe duellato con te, come il gatto che gioca con il topo! Ma non è cattivo, è solo un pò dispettoso.» rispose Eileen divertita, strizzandole un occhio.
«Chi siete?» chiese la Gridondoro.

Seguirono due "puff!" senza risposta e, al posto delle due creature miagolanti, rimase un leggero filo di fumo che aleggiava sopra il passeggino, contenente un tenero fagottino, il cucciolo addormentato che si stava ciucciando il dito artigliato di una zampetta.
Dopo aver tirato un respiro di sollievo, Hermione si mise alla guida del passeggino e s'incamminò insieme a Norberto verso la casetta di Hagrid.
Una volta uscita dalla foresta, la maghetta ebbe il tempo per rilassarsi e, finalmente, si accorse della magia fatta dalla creatura felina: sia lei che i suoi vestiti erano tornati magicamenti puliti e profumati, come prima di cadere nella pozza.
Quei collari erano veramente magici quanto la sua bacchetta! E lei doveva assolutamente saperne di più!


Quando giunse sabato sera, cioè il momento di dire addio a Norberto, Harry e Hermione avrebbero potuto provare pena per Hagrid, se non fossero stati tanto preoccupati al pensiero di quel che li aspettava: una lunga scalata verso la torre più alta del castello, ovvero la Torre di Astronomia, trasportando sotto il Mantello dell'Invisibilità una cassa contenente Norberto e tutto il necessario per il suo viaggio, orsacchiotto di peluche compreso.
Senza dimenticare l'eventuale agguato che Draco avrebbe potuto organizzare, nonché il fatto che non potevano ancora contare sul supporto di Ron, a causa della sua mano morsicata.

«Ci siamo quasi!» esclamò Harry ansimando quando raggiunsero il corridoio situato al di sotto della torre più alta.
Davanti a loro qualcosa si mosse così all'improvviso che quasi lasciarono cadere la cassa. Dimenticando di essere invisibili, si ritrassero nell'ombra e rimasero a guardare le sagome scure di due persone, impegnate in un corpo a corpo, a tre metri da loro. A un tratto si accese un lume.
Era la professoressa McGranitt in vestaglia scozzese e in retina per capelli, che teneva saldamente Malfoy per un orecchio.

«In punizione!» gridò l'insegnante. «E venti punti in meno per Serpeverde! Andare in giro nel bel mezzo della notte... Come ti permetti?».
«Professoressa lei non capisce... sta arrivando Harry Potter... ha un drago!» rispose Malfoy.
«Ma che sciocchezze! Come osi raccontare simili panzane! Avanti, Malfoy! Riferirò tutto al professor Piton» sbottò Minerva sempre più arrabbiata.

Dopo quel che avevano udito, salire la scala a chiocciola che conduceva alla torre, sembrò loro la cosa più facile del mondo.
Hermione era al settimo cielo dalla felicità, e dopo dieci minuti di attesa, gli amici di Charlie passarono alla torre a prelevare il cucciolo di Dorsorugoso: la missione era compiuta!
Finalmente, Norberto se ne andava: seguendolo con lo sguardo lo videro allontanarsi e scomparire.
Ora che si erano liberati di lui, ridiscesero la scala a chiocciola col cuore leggero. Niente più drago, Malfoy in punizione... cosa avrebbe potuto guastare la loro felicità?
La risposta li attendeva in fondo alla scala, dove Argus Gazza, sbucato all'improvviso, esclamò: «Bene, bene, bene. Vedo che ci siamo cacciati nei pasticci!».
Avevano lasciato sulla torre il Mantello dell'Invisibilità.

20 commenti:

  1. Ravenclaw Shadowhunter1 novembre 2015 alle ore 17:30

    Miao miei carissimi Pietra ed Eileen... Stupendo!!! Sul serio, vi superate ogni volta, e non mi dilungo oltre perché sarei noiosa, monotona e ripetitiva, al contrario di voi. Quindi, riassumendo: Mitici, con la M maiuscola! <3
    Agente Raven, comandi! :D

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    1. Miao Raven,
      perchè non ci dici i passaggi che ti sono piaciuti di più? Zampetta e fusa!

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    2. Ravenclaw Shadowhunter2 novembre 2015 alle ore 08:02

      1) Per favore, resta con noi, te lo chiede anche... Argus!».
      «Lo chiede anche il Signor Gazza?» mormorò Madama Pince arrossendo improvvisamente.
      «Ebbene, si!» rispose Silente sfruttando le informazioni sulla reciproca simpatia di Gazza per lei, in nome del solito interesse superiore. « Mi ha pregato di dirtelo».
      «Come desidera Preside, ma se quella che ha definito una... 'amabile bestiola' distrugge un altro dei miei libri, mi assicurerò della sua personale estinzione, sempre nel rispetto della sua specie, s'intende!!!» aveva sentenziato Madama Pince digrignando i denti.

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    3. Ravenclaw Shadowhunter2 novembre 2015 alle ore 08:09

      2) Nel momento in cui Harry, Ron e Hermione fecero il loro ingresso nella Sala lettura per gli studenti, lo Stregatto stava tenendo tra le zampette un libro molto antico, "L'arte della felina chiaroveggenza nell'antica Grecia: incantesimi divinatori, artefatti magici e gomitoli di lana oscuri", scritto dal Mago Achille Caninus.
      Il testo era in parte rovinato, con alcune parti quasi illeggibili, e sembrava emettere strane ringhiate di tanto in tanto, ma il docente non si scoraggiò, e proseguì la sua lettura con l'ausilio degli occhiali della professoressa McGranitt.
      Giunto al settimo capitolo, Pietra smise di sfogliare e tentò di leggere un paragrafo abbastanza malridotto:

      "Data: sette luglio del 77 A.C.. Mop...., rice..tt, un dia.....te, per il s... settantasettesimo compl..ann..., regalatogli dalla sua ama... gatta, di ...ome Atena, felina d... moglie. Atena lo aveva raccolto sulla ...iaggia, trasportato dalle onde del Ma... Egeo, mentre cercava di catturare un gabbiano. Al calar del sole, poi, Mopso e sua m...glie si bacia....o fino al nuovo sorgere dell'alba!".

      Poi lo Stregatto cercò di dare un senso interpretativo a quella frase e scrisse tra suoi appunti:
      "Prima ipotesi: Mopso ricevette un diamante per il suo settantasettesimo compleanno dalla sua amante gatta di nome Atena, felina divenuta sua moglie. Atena lo aveva raccolto sulla spiaggia, trasportato dalle onde del Mar Egeo, mentre cercava di catturare un gabbiano. Al calar del sole, poi, Mopso e sua moglie si baciarono fino al nuovo sorgere dell'alba!".

      «Miaooooooooohhh! Amante? Addirittura moglie? Ma che schifo! ...Che gusti queste antiche gatte greche pervertite!!! Bleaaahhhh!!! Almeno se Mopso fosse stato un gatto, invece di un umano, avrebbero potuto contrarre matrimonio in regime di comunione di pulci! Puaaahhh!!» miagolò lo Stregatto, sputacchiando involontariamente bava su un gruppo di studentesse di passaggio e su Madama Prince.

      "Miewoorrr, no! No! Sto sbagliando tutto! Proviamo un'altra traduzione." pensò il felino arrabbiato con se stesso.
      Poi scrisse ancora:
      "Seconda ipotesi: Mopso ricevette un diamante per il suo settantasettesimo compleanno dalla sua amata gatta di nome Atena, la felina di sua moglie. Atena lo aveva raccolto sulla spiaggia, trasportato dalle onde del Mar Egeo, mentre cercava di catturare un gabbiano. Al calar del sole, poi, Mopso e sua moglie si baciarono fino al nuovo sorgere dell'alba!".

      «Ah, ecco, così va miagolamente meglio! Non era una moglie gatta di un umano, ma la gatta della moglie di Mopso........Accidenti agli occhiali della McGranitt! Comunque, niente di interessante» mormorò tra sé e sé lo Stregatto, lanciando occhiate furtive alla bibliotecaria, precedentemente colpita dai lapilli di bava felina.

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    4. Ravenclaw Shadowhunter2 novembre 2015 alle ore 08:12

      3) Grazie al suo udito finissimo, lo Stregatto non poté fare a meno di sentire i commenti dei tre grifondoro sul Custode delle Chiavi di Hogwarts, ma in quel momento aveva una priorità da soddisfare: riprendere il libro in consultazione che era fuggito dalla sua scrivania per qualche ignoto motivo.
      Tirò fuori da una piccola borsa, regalatagli da Hagrid, un meraviglioso osso di bistecca, agitandolo nell'aria come un vessillo sul campo di battaglia, poi miagolò: «Miao libro bello, torna da me! Guarda che bella merenda! Se ti fai sfogliare buono buono, per un'altra mezz'ora, questo ossetto succulento è tutto tuo!».

      Nascosto un vicino scaffale, il libro di Achille Caninus fece capolino, sembrò annusare l'aria, poi, trotterellando gioiosamente, saltò nelle zampe di Pietra per ricevere la ricompensa promessa.
      Madama Prince assistette alla scena e rimase meravigliata di come Pietra sapesse trattare con quel libro, anche se poi si accorse, manifestando un certo disappunto, di dover ripulire un piccolo bisognino di colore marrone, depositato proprio a margine dello scaffale da dove quel libro era tornato indietro.
      Non capitava tutti i giorni, ad un felino, di consultare un libro magico così cagnescamente impegnativo, scritto oltretutto da un mago amante dei cani!

      Miao Pietra, è stato difficile scegliere, perché questo capitolo è stupendo, ma alla fine ho pensato a questi tre momenti, a mio parere, divertentissimi! Siete grandi... Ancora tanti complimenti! Baci <3
      Agente Raven, al vostro servizio! ;)

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    5. Miao Raven,
      grazie per le tue scelte indicatrici che certi dialoghi tra i personaggi o certe scenette non risultano noiose, ghghgh!!!
      A volte vengono fuori capitoli un pò lunghi, ma è perchè ci lasciamo prendere la zampa dall'entusiasmo!
      Naturalmente, ogni capitolo ha una sua fisionomia già dettata dalla Rowling, perciò, la sua ampliabilità e integrazione dipende dallo spazio di manovra che ci ha lasciato.
      Infatti, in alcuni casi, abbiamo dovuto unire due capitoli. Tuo Stregattaccio.

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    6. Ravenclaw Shadowhunter2 novembre 2015 alle ore 20:36

      Miao Pietra, i capitoli non sono mai troppo lunghi, anzi, per i fan come me, saranno sempre troppo brevi! Siete fantastici a fare quello che fate, perché siete sempre presenti e state compiendo un lavoro bellissimo, è come se ci fosse data una nuova saga di HP, con i nostri protagonisti di nuovo al tempo di Hogwarts, con nuove storie... è un miracolo che nemmeno JKR poteva fare! Questo è il dono più bello in assoluto che possa essere fatto ai potterhead. Siete riusciti in un miracolo, ovvero quello di farci dimenticare un po' quell'amarezza che coviamo dentro da parecchio - vedi: PotterBore, Cursed Child, Enhanced Editions, per citarne alcuni - per risprofondare nel vero e unico sentimento cui la saga dovrebbe portarci, ovvero quell'incantata meraviglia di bambino che tutti noi abbiamo provato aprendo i libri, a qualunque età essi siano stati letti. Nessun dio denaro, nessuno strano cambiamento di politica da parte dello staff di Pottermore e della Rowling in nome di soldi e fama: solo quel "wow!" soffocato che tutti abbiamo detto o pensato almeno una volta, il cuore che batte forte e l'ansia per un nuovo momento da soli con un nuovo capitolo, un nuovo libro. Dopo tanti anni, voi ci state ridando tutto questo, e, almeno per me, è una gioia grandissima, segno che non sono solo io a non aver mai abbandonato Harry, ma è anche lui a non aver mai abbandonato me. Grazie per avermelo ricordato!

      Un abbraccio forte e buona serata.

      Agente Raven, al vostro servizio! ;) <3

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    7. Miao Raven,

      abbiamo aspettato quattordici capitoli sentirci dire da qualche lettore o lettrice quello che hai scritto, e questo ci ripaga di tutto, perchè vuol dire che abbiamo fatto del bene al nostro mondo magico.
      L'obiettivo era proprio questo, far rivere la saga attraverso una diversa propettiva: la quinta casa segreta.
      In cuor mio spero sempre che la Rowling, a sorpresa, ci sostituisca alla svelta, con un prequel o un sequel sotto forma di saga letteraria, ma finchè non lo fa, la crisi di astinenza ci farà......zampascrivere.
      Hai centrato bene lo spirito con cui ci cimentiamo in queste avventure stregattiane, e faremo del nostro meglio da dilettanti miagolanti quali siamo.
      Tuo Stregattaccio che vorrebbe rimiagolare tutta la saga (con il tempo!).

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    8. Ravenclaw Shadowhunter3 novembre 2015 alle ore 18:36

      Miao carissimo Pietra,
      se non avessi scoperto questo sito solamente due settimane fa ma al tempo del primo capitolo non avreste dovuto aspettare tutto questo tempo... Sì, ne ho lette di fanfiction, ho letto HarryxHermione, DracoxHermione, DracoxGinny... ma nessuna, e dico, nessuna, mi ha fatto pensare, leggendo il primo capitolo, "wow, questa è veramente una fanfic da non lasciarsi scappare"... Sì, spero che JKR torni con un libro prima o poi, ma spero anche che comunque, in quel caso, voi non smettereste con la vostra opera che sarà anche da dilettanti, ma che mi ha conquistato in pochi attimi come quella di un professionista, e che mi fa felice, distraendomi dagli oneri della vita quotidiana. Per questo non so come ringraziarvi, e vi faccio ancora tanti complimenti, perché, in un mondo di disequazioni di secondo grado e moto rettilineo uniformemente accelerato (comunque molto belle - sul serio, non prendermi per matta :D), mi avete fatto tornare a quell'estate di tanti anni fa quando una Raven di sette/otto anni entrò in una libreria e ne uscì con un volumetto color senape e il titolo in caratteri smeraldini che recitava: "Harry Potter e la Pietra Filosofale".
      Vi voglio bene!

      Agente Raven, al vostro servizio! ;) <3

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    9. Ravenclaw Shadowhunter3 novembre 2015 alle ore 18:40

      Ma quanto sono imbranata? Quando ho detto che nessuna ff mi aveva fatto pensare "wow, questa è veramente una fanfic da non lasciarsi scappare", intendevo che leggendo questa invece è stato il mio primo pensiero! Baci <3

      Agente Raven, al vostro servizio! ;) <3

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    10. Miao Raven,
      faremo il possibile per farti felice con la fanfiction della quinta casa!
      Grazie di tutti i tuoi bei pensieri! Ti promettiamo che non scompariremo in un puff!
      Ghghghgghghgh!!!........Puff!

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    11. Ravenclaw Shadowhunter3 novembre 2015 alle ore 22:34

      Mi state già facendo felice, e tanto anche! <3 <3 <3 Siete fantastici e e sono io ad esservi davvero grata, per tutto...
      Pietra, come ti ho già detto domenica... *tono minaccioso* Non fare scherzi!! ;D
      Un abbraccio fortissimo... Vi voglio bene!

      Agente Raven, al vostro servizio! ;) <3

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    12. Ravenclaw Shadowhunter4 novembre 2015 alle ore 16:36

      Miao! <3 *fusa*

      *fa un inchino* Agente Raven, al vostro servizio! ;) <3

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  2. Veramente bello!! Poi la parte di Hermione che incontra Pietra ed Eileen... avete superato voi stessi!!! Come vi vengono in mente certe scene? Sono davvero divertenti! Complimenti!!!
    Vostra LoveGinny

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    1. Miao LoveGinny,

      morivamo dalla voglia di un incontro ravvicinato del settimo tipo, ghghghgh!!! Non sarà l'unico, vedrai!
      Certe scene nascono spontanee dalla fantasia che c'è in ognuno di noi, ma nel rispetto della saga e dei personaggi: a volte stai una settimana senza scrivere, altre volte finisci un capitolo in tre giorni. L'importante è cogliere l'attimo fuggente, o le salsicce fuggenti, ghghghgh!!!
      Per quanto riguarda Hermione, abbiamo sfruttato il suo orgoglio di signorina so tutto io, contro uno Stregatto che riserva delle sorprese culturali magiche notevoli.
      In fondo è un Professore di Hogwarts, anche se Eileen lo vorrebbe cruciare tre volte al giorno.
      L'idea del passeggino era talmente naturale per un cucciolo, ghghgh!!! Miao!

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  3. Comunque Raven, è bellissimo il tuo commento, volevo dire la stessa cosa anche io da tempo, ora che l'hai scritto hai spiegato proprio tutto quello che c'è da dire. Sarete sempre nel mio cuore.
    vostra LoveGinny che si commuove

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    1. Miao LoveGinny,

      due miagolose amiche, che la pensano allo stesso modo, commuove anche me!
      Vado a miagolare il quindicesimo capitolo per il mese di dicembre. News Stregatto: il 25 dicembre uscirà un altro capitolo, .............forse. Ghghghgh!!!
      Tuo Stregatto dispettoso.

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    2. Nn vedo l'ora! È sempre bello vedere che è uscito un nuovo capitolo... di cosa tratterà il prossimo?
      A presto,
      LoveGinny

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    3. il quindicesimo capitolo, che uscirà i primi di dicembre, riguarderà, tra le tante, un'avventura miagolante nella foresta proibita! Hagrid conduce gli studenti in punizione nella foresta, e......ronzzzzzzzz!!!
      Stregattaccio che pigra su ramo.

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