Libro 1, Capitolo 13: Lo strano caso del Golden Snidget Violafucsia

Libro 1, Capitolo 13: Lo strano caso del Golden Snidget Violafucsia
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo tredici: Nicolas Flamel

A Hogwarts, il nuovo trimestre scolastico era appena iniziato, sempre all'insegna della più frenetica ricerca di informazioni su Nicolas Flamel e sulle sue attività magiche.
Questo misterioso personaggio si stava ormai trasformandosi nella principale ossessione scolastica di Hermione, nella desolante rassegnazione di Harry alla rinucia al tempo libero e nella più cupa disperazione di Ron per l'assenza di altri argomenti di cui parlare.
Tuttavia, c'era anche una palpabile attesa per la successiva partita di Quidditch, che vedeva protagonisti i Tassorosso contro i Grifondoro, una gara che avrebbe potuto dare una svolta alla classifica di quest'ultimi.
Mentre le due Case stavano preparando meravigliose coreografie da esibire durante la partita, si diffuse, in modo virale, l'agghiacciante notizia della probabile designazione arbitrale: il Professor Severus Piton!

A tal proposito, nell'ufficio del Preside, si era da poco aperto una specie di dibattito sull'opportunità di affidare un simile incarico proprio al direttore di Serpeverde.
«Eccellente iniziativa Severus... approvo! Chiunque tenti di far cadere ancora Harry dalla scopa, ci troverà preparati. Tu controllerai direttamente sul campo, mentre io vigilerò dalla tribuna» disse Silente in tono gioviale battendo le mani.
Invece, la professoressa McGranitt non sembrava pensarla allo stesso modo e, dopo aver scosso a lungo la testa, aggiunse: «Albus, cosa penseranno i Grifondoro del direttore di Serpeverde in qualità di arbitro, in una partita in cui la loro squadra, se dovesse vincere, rischia di salire al primo posto in classifica scavalcando Serpeverde?».
«Mia cara Minerva, forse stai dimenticando che anch'io sono un Grifondoro! Penso che Severus sia un arbitro preparato e imparziale» ridacchiò Silente mentre stava girando intorno alla sua fenice, Fanny, distribuendole del becchime.

«Se proprio non ti fidi del mio giudizio sportivo, potremmo invitare ad arbitrare una Tassorosso. Per esempio, la Professoressa Sprite» sussurrò Piton  rivolgendo un ghigno beffardo a Minerva.
La professoressa Pomona Sprite fu colta di sorpresa, arrossì, e rispose con un filo di voce: «Grazie Severus, ma ho una certa età, e poi, essendo la direttrice di Tassorosso, sorgerebbe veramente il problema della mancanza di imparzialità dell'arbitro!».
«Beh, se anche questo campionato dovrà concludersi con il trionfo di Serpeverde, perché non chiamare ad arbitrare il professor Pietra Stregatto?» sbottò la direttrice di Grifondoro perdendo la pazienza e allargando le braccia.

Mentre Minerva stava intervenendo, si udì un suono simile allo scoppio di un piccolo palloncino di gomma... Puff!!!
Solo gli elfi domestici e gli agenti dell'Ordine di Gattaca avevano il potere di Materializzarsi e Smaterializzarsi all'interno delle mura di Hogwarts.
«Miao a tutti! Qualcuno sta richiedendo le mie prestazioni come arbitro di Quidditch?» miagolò lo Stregatto appena materializzatosi nella stanza insieme ad Eileen. « La mia filosofia è sempre stata quella di seguire l'evoluzione di questo sport, migliorandolo con nuove regole, ma anche introducendo antiche tradizioni scomparse!».
«Nessuno le sta richiedendo, hai capito male!» soffiò Eileen stranamente nervosa. «Un arbitraggio di Pietra sarebbe un'altra sciagura per la scuola, seconda solo ad un possibile ritorno di Voi-Sapete-Chi! Siete avvertiti!».

«Per la verità miagolante, provai ad applicare le mie idee feline nell'ultima partita che ho diligentemente arbitrato. Tuttavia, non fui compreso né dalle tifoserie, né dai giocatori. Naturalmente, anche il professor Severus Piton è uno dei migliori arbitri che possiate avere a disposizione, sicuramente migliore di me!» miagolò lo Stregatto facendo finta di non aver sentito le parole di Scintille.
«Non capisco di quale partita stia parlando Pietra» rispose Minerva sconcertata dalla piaggeria dello Stregatto nei confronti del Maestro di Pozioni. «Qualcuno che può illuminarmi a riguardo?».
«Certo Minerva, con piacere! Chi ti sta miagolando adesso è una testimone, o per meglio dire... una sopravvissuta alla più bellicosa partita di beneficenza mai vista nel mondo della magia! Tale evento fu organizzato circa un anno fa dall'Ospedale San Mungo, allo scopo di raccogliere galeoni per le cure dei maghi poveri... E io ebbi la brutta idea di andarla a vedere!».

«Da come stai miagolando, Eileen, sembra quasi che fosse scoppiata una nuova guerra tra maghi e centauri!» replicò la Professoressa McGranitt sempre più smarrita. «Non ricordo di questa gara, ma che strano!».
«Come fai a non ricordare quell'estate Minerva? L'intervento del nostro Preside evitò che gli scontri durante la partita proseguissero, oltre l'ambito sportivo, trasformandosi in una vera e propria battaglia tra i tifosi del Nocturn Alley's Rangers e quelli del Diagon Alley's Dragons. La Gazzetta del Profeta uscì, in edizione strardinaria, con un articolo dal titolo "La partita infinita del Golden Snidget evanescente"! Quel giorno, stavo per finire ad Azkaban insieme a Pietra, per aver proposto la sua designazione!» intervenne il professor Filius Vitious, cercando di mettere la direttrice di Grifondoro sulla buona strada.

Alla professoressa McGranitt ritornò alla memoria, come un lampo a ciel sereno, un numero spropositato di Maghi e Streghe ricoverati in ospedale, proprio nel periodo in cui si era iscritta ad un Master di Magia del San Mungo, insieme a Madama Chips, per specializzarsi nella Cura Medica e Difesa Magica relative agli Stregatti Selvatici o non addomesticati.
In effetti, la direttrice di Grifondoro aveva sempre cercato di rimuovere dalla sua mente i traumi felini che, nel corso degli anni, lo Stregatto le aveva procurato più o meno consapevolmente, ma non sempre i suoi sforzi erano stati coronati dal successo.
Inizialmente, Minerva credeva che fosse scoppiata una nuova guerra tra maghi e, invece, si trattava solo di una partita!
Certo, non una partita qualunque, ma quella che, ovviamente, era stata arbitrata dal suo collega felino, chi altri!
Alla fine del corso, la poveretta aveva pagato dieci galeoni solo per sentir dire a Madama Chips: «Questo Gilderoy Allock è un vero ciarlatano! Ha affermato di aver catturato una colonia di Stregatti selvatici e non ne ha portato nemmeno uno in aula! Sarebbe stato meglio se fossimo andate a vedere il derby di Diagon Alley, almeno potevamo donare quei dieci galeoni ai poveri!».

«Miao, hai ragione Filius! ...Affidare all'arbitraggio di Pietra Stregatto una partita di Quidditch è come far eseguire l'Ave Maria di Schubert ad un coro di Augurey diretto da un'Acromantula con otto bacchette!» interruppe Scintille preoccupata per la piega che avrebbe potuto prendere quella riunione. «In quell'occasione, avrebbe dovuto arbitrare l'anziano Direttore del San Mungo, ma all'ultimo minuto fu ricoverato per l'emozione e sostituito da Pietra Stregatto. Ricordo che lo spirito di beneficenza andò a farsi friggere dopo i primi dieci punti ingiustamente annullati ad un giocatore, che aveva precedentemente accusato Pietra di arbitrare come un cane!».

Scintille riprese fiato, poi, incoraggiata da Minerva a continuare, cominciò a raccontare i fatti della famosa partita del Golden Snidget evanescente, mentre lo Stregatto stava regalando Cioccorane a Severus e a Filius, come se la cosa non lo riguardasse.


Era una meravigliosa mattina di fine giugno.
Le squadre di Nocturn Alley e Diagon Alley stavano per scendere in campo, quando i capitani furono richiamati dall'arbitro Pietra, per essere informati riguardo l'introduzione di nuove idee e regole sperimentali, tra le quali la sostituzione del Boccino d'oro con un uccellino di gommapiuma di forma rotonda, stregato a dovere dallo stesso Pietra.
Il volatile finto era praticamente identico al Golden Snidget, anticamente usato nelle prime partite di Quidditch: era un uccellino assomigliante ad una piccola pallina con le ali, velocissimo ed agilissimo come nessun altro al mondo.

(Nel manuale "Il Quidditch attraverso i secoli" di J.K. Rowling, si narra dei primitivi usi di questo povero uccello nel Quidditch, a partire dal 1269 fino alla fine del secolo successivo, periodo in cui il Golden Snidget finiva spesso per essere ucciso nel momento in cui un Cercatore riusciva a stringerlo nella mano.
A seguito di numerose proteste, questi volatili furono definitivamente e civilmente sostituiti dal Boccino d'oro, inventato dal mago Bowman Wright, mentre lo stesso Golden Snidget fu dichiarato specie protetta).

L'intenzione di Pietra era rievocare le antiche tradizioni, usando un artefatto stregato, preparato secondo la formula magica dell'incantesimo di Bowman.
Purtroppo, lo Stregattaccio agì con superficialità e commise una "leggerezza": non lo dotò della velocità ed agilità di un Golden Snidget, ma di quella di uno Stregatto, adoperando al posto di una manciata di Piume di Golden Snidget, una palla del suo pelo appena vomitata!
Del resto, chiedere allo Stregatto di zampettare pigramente in farmacia a comprare quelle piume costose, era come pregare Piton di scegliere un regalo di Natale da Mielandia per Harry Potter, possibilmente senza avvelenarlo.

L'inserimento dei peli di Stregatto nel finto Golden Snidget, colpito successivamente dall'incantesimo creato da Bowman, diede origine a un oggetto assolutamente imprendibile: scompariva con un "puff!" ogni volta che un cercatore si avvicinava troppo per afferrarlo!
In pratica, la partita non avrebbe mai avuto una fine, a meno che i capitani delle due squadre non si fossero accordati per concluderla.
Come se non bastasse, il Golden Snidget potenziato era capace di sparire per ore a pigrare, prima di degnarsi di ricomparire solo per pochi istanti.
La partita proseguì fino alla fine di agosto, prima che i giocatori, distrutti dalla fatica, si rendessero conto della natura infernale del Boccino.
Inoltre, nessuno aveva mai sentito un Golden Snidget miagolare!

Inoltre, sotto il profilo delle nuove regole sperimentali, Pietra innovò applicando, a modo suo la regola del fuorigioco del gioco del calcio Babbano, annullando così tutti i goal segnati dalle due squadre.
Infatti, quando i due capitano decisero di terminare la partita di comune accordo, per dare la caccia all'arbitro felino, il punteggio era ancora clamorosamente inchiodato sullo zero a zero!!!

Non finì qui. Pietra Stregatto aveva utilizzato le Strillettere per applicare un'altra novità calcistica: i cartellini gialli e rossi relativi alle ammonizioni e alle espulsioni, mai viste prima nel mondo sportivo del Quidditch.
I primi a farne le spese furono i due Cercatori, espulsi a metà luglio per proteste nei confronti del Boccino evanescente.
Ma le due Strillettere di espulsione più incredibili furono recapitate al Direttore della Gringott, antipatico a Pietra, e poi, a due centimetri dal naso del Viceministro della Magia, che non riuscì a finire neanche la sua ultima frase ingiuriosa rivolta al direttore di gara.
Quest'ultimo fu espulso dalla tribuna d'onore per aver gridato la seguente frase: "Arbitro! Se continui così dovrò chiamare tutti gli Auror disponibili per mantenere l'ordine e salvarti la vita... razza di farabutto pulcioso! Appena ti metto le mani add...".

Intanto, conclusa la partita, i tifosi delle opposte fazioni avevano già cominciato ad armarsi di bacchetta, accusandosi reciprocamente di aver comprato l'arbitro.
Solo l'intervento di Silente riuscì a placare gli animi dei maghi e delle streghe che, inizialmente, avevano chiesto la testa e la coda dell'arbitro, e a far luce sullo strano comportamento del Golden Snidget.
Nel frattempo, Pietra Stregatto era sgattaiolato chissà dove in un "Puff!", non appena le due squadre avevano cominciato ad inseguirlo come un fiume in piena.

Alcune ore dopo, Silente rintracciò lo Stregattaccio sotto il lenzuolo della cuccia, nella sua sala comune, e lo convinse a presentarsi spontaneamente davanti al Wizengamot, dove ebbe luogo un dibattutissimo processo.
Alla fine, Pietra Stregatto, difeso da Silente e Severus, fu assolto per la sua comprovata buona fede.
Infatti, egli aveva preventivamente comunicato ai capitani che quella partita di beneficenza avrebbe avuto degli aspetti innovativi e sperimentali, e questi ultimi avevano accettato le possibili conseguenze, senza rifletterci troppo.
Tuttavia, fu ordinato a Pietra di individuare e distruggere il falso Golden Snidget fuori controllo, che compariva e scompariva a Diagon Alley creando panico tra la folla, a meno che lo stesso Stregatto non preferisse una fredda cuccia nella prigione di Azkaban.

Prima della sua distruzione, l'episodio più imbarazzante fu vissuto dalla giovane figlia del mago proprietario del Ghirigoro.
La bella streghetta stava facendo un bagno rilassante in una vasca piena di schiuma, munita dell'ultimo libro di Gilderoy Allock, intitolato "Stregattamente io!", quando vide volare dentro l'acqua il Boccino alato miagolante.
La ragazza si rifiutò di raccontare ulteriori particolari agli Auror, limitandosi a dichiarare, quasi dispiaciuta, che alla fine della visita, durata circa mezz'ora, quello strano Boccino se n'era andato via dalla finestra aperta, facendo prima tante bollicine sott'acqua e poi le fusa a bordo vasca.

Una settimana più tardi, la ragazza gettò via il libro di Allock, cercò Pietra a Hogwarts e gli chiese un Golden Snidget miagolante tutto per lei.
Purtroppo, Pietra le spiegò che il soddisfacimento della sua richiesta avrebbe spalancato per entrambi le porte di Azkaban.
Naturalmente, la giovane strega se ne fece una ragione e decise di scegliere il male minore: adottò un cucciolo di Kneazle raccomandato da Pietra, chiamandolo 'Caramello', e lasciando il suo fidanzato allergico ai gatti.
(Il nome Caramello è stato scelto da FantasmaMagia282, quale oggetto del Premio Cuccia, assegnato per il Concorso Estivo per Duellanti).


Concluso il racconto di Scintille, l'ufficio del Preside sembrava essere caduto in un silenzio irreale.
Passarono alcuni secondi di meditazione circa una scelta arbitrale che avrebbe potuto dare una svolta al campionato di Quidditch, ma anche alla sicurezza degli studenti e della scuola.
Il silenzio fu interrotto dal rumore di sottofondo provocato da Pietra, che si stava grattando via una pulce magica da un orecchio e dai mormorii della professoressa McGranitt, impegnata a controllare che la stessa pulce non fosse saltata addosso a lei.
Finalmente, Silente riprese la parola ed esclamò con grande autorità: «Chi è favorevole all'arbitraggio di Severus Piton, alzi la mano... o la zampa!».

Dopo aver udito un racconto così incredibile, tutti gli insegnanti alzarono la mano e le zampette con una rapidità mai vista in precedenti votazioni, ma la mano della professoressa McGranitt era stata la prima a scattare verso l'alto.
Minerva osservò il volto Severus, credendo di scovare quel sorrisetto beffardo di chi aveva ottenuto un trionfo personale, ma rimase delusa: il direttore di Serpeverde non sembrava affatto felice di arbitrare, ma addirittura preoccupato e infastidito.

Intanto, digerita la notizia del futuro arbitraggio di Piton, Harry, Ron ed Hermione assistettero alla curiosa entrata in sala comune di Neville Paciock, colpito dalla Maledizione delle Pastoie di Draco: Neville era quasi in lacrime e procedeva a balzelloni come un coniglio, suscitando l'ilarità dei presenti salvo Hermione, che gli fece subito la Contromaledizione per liberarlo.
Subito Harry sentì il bisogno di confortarlo, gli offrì una Cioccorana e gli disse: «Tu vali dodici Malfoy! E' stato il Cappello Parlante ad assegnarti a Grifondoro, giusto? E Malfoy, dove è finito? In quella fogna di Serpeverde!».
Le labbra di Neville si stiracchiarono in un debole sorriso mentre scartava la cioccorana.
«Grazie, Harry... credo che me ne andrò a letto. Vuoi la figurina? Tu fai collezione, no?» rispose Neville grato per le parole gentili.
Mentre Paciock si allontana, Harry diede un'occhiata alla figurina dei Maghi famosi.
«Un'altra volta Silente!» fece. «E' stato il primo che ho...».
Ma le parole gli si strozzarono in gola. Fissò il retro della figurina. Poi alzò gli occhi su Ron e Hermione.

«L'ho trovato!» bisbigliò. «Ho trovato Flamel! Lo dicevo che quel nome l'avevo già letto da qualche parte! E' stato sul treno venendo qui a Hogwarts» E lesse ai suoi amici il contenuto informativo del retro della figurina.
Terminata la breve lettura, Hermione corse subito a prendere un enorme librone nel suo dormitorio per far finalmente luce sul misterioso personaggio: la ricerca era finita!
Dalle pagine del librone, infatti, era emerso chiaramente il collegamento tra Silente, Nicolas Flamel e la Pietra Filosofale, utilizzata per ottenere l'Elisir di Lunga Vita che rendeva immortale chiunque l'avesse bevuto.

«Capito?» disse Hermione quando ebbero terminato la lettura. «Di certo, il cane fa la guardia alla Pietra Filosofale di Flamel! Scommetto che ha chiesto a Silente di custodirla: sono amici e Flamel sapeva che qualcuno la stava cercando. Ecco perché Silente ha fatto portar via la Pietra Filosofale dalla Gringott».
«Una pietra che fabbrica l'oro e rende imortali!» esclamò Harry. «Ci credo che Piton le dia la caccia! Chiunque vorrebbe prenderla!».
In quel momento, mentre i tre Grifondoro erano distratti dalle loro congetture e dalle ricostruzione degli eventi, Mrs Purr abbassò le orecchie e sgattaiolò fuori dalla sala comune senza essere notata, scivolando via silenziosa come quando era entrata.
Del resto, gli agenti della Quinta Casa potevano entrare ovunque nel castello, senza bisogno di parole d'ordine, e anche la Signora Grassa, costretta al segreto da Silente, ne era al corrente da anni.


Mano a mano che si avvicinava il giorno della partita, il nervosismo di Harry non faceva che aumentare.
Harry non sapeva se fosse solo una sua impressione, ma gli sembra di imbattersi in Piton dovunque andasse.
Aveva anche l'impressione di essere pedinato, e ancora peggio, a volte aveva l'agghiacciante sensazione che Piton sapesse leggere nel pensiero.
Finalmente, il pomeriggio fatidico Tassorosso e Grifondoro scesero in campo, agli ordini di un inviperito professor Severus Piton, e la partita ebbe inizio.
«Non gli ho mai visto in faccia un'espressione tanto feroce» confidò Hermione a Ron, dopo aver preso posto sugli spalti.

Dello stesso parere erano anche Pietra ed Eileen, che approfittarono del tifo assordante per introdursi negli spogliatoi a controllare la presenza di estranei o di oggetti stregati dalla Magia Nera.
«Oggi sarà bene che nessuno faccia arrabbiare Severus, e neanche me!» miagolò Eileen lanciando un'occhiataccia di avvertimento allo Stregatto. «Quindi ti avverto! Non ti azzardare a fregare nessuna merenda o bevanda di proprietà dei giocatori! E' chiaro?».
«Miao, povero Severus! Dopo il rapporto di Mrs Purr sarei preoccupato anche io!» esclamò Pietra abbassando la coda e cercando di cambiare discorso. «Tranquilla Scintille! Confischerò solo oggetti sospetti!».

La partita procedeva normalmente, sopra di loro, con due rigori dubbi assegnati da Piton ai Tassorosso, ma nessuna Maledizione era stata lanciata contro la scopa di Harry.
Nel frattempo, Eileen stava finendo di esplorare gli spogliatoi di Grifondoro, quando Pietra, entrato negli spogliatoi di Tassorosso, lanciò un orrendo miagolio di battaglia, seguito dalla pronuncia di tre incantesimi: «Stupemiaoficium! ...Incarceramiao! ...ncendiofelinus!».
Poi, sembrò accadere il finimondo!
Richiamata dai bellicosi miagolii dell'amico e dai rumori, Eileen non si perse d'animo e si precipitò di corsa da Pietra, assistendo ad uno spettacolo impagabile: lo Stregatto era ansimante dietro un armadio metallico, con il pelo tutto arruffato e il cuore in gola, mentre sul pavimento, davanti a lui, c'era qualcosa di inerte!
«Mieeeoowwwrrrr, che paura! ...Appena ho aperto lo sportello di questo armadietto, quella orribile creatura mi è saltata sugli occhi dall'alto del ripiano dell'armadietto! Non so di cosa si tratti, ma dev'essere piena di Magia Oscura! Voleva tenderci un agguato! ...Ma l'ho abbrostolita a dovere, eh!!!» miagolò Pietra tremante, cercando di riprendere un briciolo di autocontrollo.

Eileen superò lo Stregatto e si avvicinò cautamente al presunto cadavere sul pavimento: qualunque cosa fosse, pareva priva di vita, di colore nero, munito di strani dentini e ganci metallici ricurvi e due grosse protuberanze a forma di coppa da champagne.
Tale aggressore era anche dotato di un corpo elastico, ed aveva una pelle scura, simile ad un tessuto decorato a fiorellini ricamati.
La felina decise di prendere un mazza da Quiddich e smosse lateralmente ciò che che ne rimaneva, poi ne sollevò i resti, leggendo una sospetta dicitura stampigliata su un'etichetta penzolante, parzialmente bruciata, di cotone fumante: "Taglia II, Coppa A".
E finalmente, Scintille comprese la natura inanimata del misterioso assalitore di Pietra!

«Pieno di Magia Oscura, eh? Sicuro di non aver mai visto mai in vita tua niente del genere?» domandò Eileen sospirando profondamente e incrociando le zampette.
Subito Pietra scosse la testolina energicamente, preparandosi a lanciare un Incantesimo Incediofelinus per ogni armadietto, nel caso ce ne fosse stato bisogno.
«E va bene, adesso calmati, siamo davanti ad un oggetto femminile umano... più o meno innocuo per i maschi della loro specie» aggiunse Eileen arresa di fronte all'evidente ignoranza di Pietra. «Ti è solo caduto in testa il reggiseno di una giocatrice!».

«Miao?» domandò lo Stregatto sempre più stordito. «Non ho mai studiato niente di quel coso nel Manuale delle Creature Fantastiche di Scamander! ...Seconda taglia? Oddio!!! ...Ce ne sono in giro altri, addirittura più grossi?».
«Non è una creatura fantastica!!! Più tardi ti spiegherò... ora probabilmente ne troveremo altri, stammi vicino e vedrai che non ti accadrà nulla!» miagolò Scintille mettendosi una zampa sulla fronte per calmare la propria esasperazione.
A volte, Pietra Stregatto sapeva essere stupefacente: pronto a sfidare Voldemort se fosse tornato e impaurito di fronte ad un capo biancheria intima umana, che di Oscuro aveva solo il colore!

Intanto, in aria, Piton sterzò la sua scopa appena in tempo per scorgere qualcosa di rosso che gli sfrecciava accanto, mancandolo di pochi centimetri.
Un istante dopo, Harry emerse dalla sua picchiata, le braccia levate in alto in segno di trionfo, tenendo saldamente in mano il Boccino.
Le gradinate esplosero in un urlo di gioia: era un record, nessuno ricordava che il Boccino d'oro fosse mai stato conquistato tanto rapidamente.
Harry saltò giù dalla sua scopa, a trenta centimetri da terra. Non riusciva a crederci. Ce l'aveva fatta: la partita era finita ed era durata appena cinque minuti.
Mentre i Grifondoro si riversavano in campo, scorse Piton che atterrava lì accanto, livido e con le labbra serrate, poi accolse con euforia i complimenti di Silente e dei suoi amici.
Grifondoro era in testa alla classifica, ce l'aveva fatta, gliel'aveva fatta vedere lui a quel Piton!

A proposito di Piton...
Uscendo dagli spogliatoi più tardi, Harry vide Piton, incappucciato, sgattaiolare velocemente verso la Foresta Proibita e, continuando a coltivare sospetti in cuor suo, lo inseguì di nascosto con la scopa, planando tra i rami di un altissimo faggio.
Eileen e Pietra non lasciarono che Harry volasse da solo verso la Foresta Proibita, e zampettarono come frecce scoccate dall'arco di un centauro, per non perdere il contatto visivo con la Nimbus 2000.
Giunti vicino all'albero su cui Harry si era nascosto, decisero di accucciarsi sotto una grossa radice piena di muschio, in attesa degli eventi.

«Guarda là! E' proprio il caso di dire che Piton sta facendo il pelo e il contropelo al Professor Raptor!» sussurrò Eileen a Pietra, distratto dall'odore di una merenda silvestre: un bel gufo grassottello.
«Eh? Miao! Ahhh, si, si!!! Ehm, infatti... Severus sta chiedendo a Raptor se ha già scoperto il segreto per oltrepassare Fuffi e poi... lo sta avvisando che non gli conviene averlo come nemico, muahahahahah!»
Eileen si meravigliò del finissimo udito dello Stregatto e rispose: «Va bene, ma non farti distrarre da quel...».
Troppo tardi! lo Stregatto balzò verso il grosso rapace, ma il gufo fu molto fortunato, perchè Eileen fermò Pietra a mezz'aria afferrandolo per la coda.
Lo Stregattaccio riuscì soltanto a strappare una manciata di piume timoniere al povero gufo, che volò disperato verso Harry, quasi in rotta di collisione.

«N-non ca-capisco ch cosa vuo...» balbettò il professor Raptor in risposta al terzo grado di Piton.
«Lo sai benissimo, quel che voglio dire» ribatté il Maestro di Pozioni in tono glaciale.
In quel momento il gufo spennato lanciò un forte stridio e Harry quasi cadde dall'albero.
Si riprese in tempo per udire Piton che diceva: «...Quei tuoi abracadabra da quattro soldi. Sto aspettando».
«M-ma, i-io, n-non so...» continuò a balbettare il Professor Raptor.
«Benissimo» tagliò corto Piton. «Faremo presto un'altra chiacchierata, quando avrai avuto il tempo di pensarci su, e di decidere da che parte stai».
E così dicendo, si ricopri il capo con il mantello e si allontanò a grandi passi dalla radura.

Dopo aver assistito ad un simile incontro, l'euforia di Harry per la vittoria di Grifondoro volò via insieme al gufo con la coda spennacchiata.
Tornò subito al castello, alla ricerca di Ron ed Hermione e, appena raggiunta una stanza vuota, raccontò loro nei dettagli l'intera conversazione fra i due professori.
«Avevamo ragione, si tratta proprio della Pietra Filosofale! E Piton sta cercando di costringere Raptor ad aiutarlo a rubarla. Gli ha chiesto se sapeva come fare per eludere la sorveglianza di Fuffi e ha anche accennato agli abracadabra di Raptor. Io credo che, a parte Fuffi, la sorveglianza della Pietra Filosofale sia affidata anche a qualcos'altro: un sacco di incantesimi, probabilmente... e Raptor deve aver fatto qualche incantesimo anti-Magia Oscura che Piton deve superare...» esclamò Harry in tono preoccupato.

«Allora tu pensi che la Pietra Filosofale sia al sicuro solo finché Raptor resisterà a Piton» fece Hermione in tono allarmato.
«Se è così, entro martedì prossimo sarà sparita» sentenziò Ron.


In un'altra aula in disuso, presso i Sotterranei, un'allegra comitiva formata da Eileen, Pietra, Piton e la Professoressa Cooman, l'insegnante di Divinazione, stava aspettando lo scoccare della mezzanotte, seduti davanti ad un tavolino rotondo tarlato, con al centro una bottiglia di Sherry mezza vuota.
Avevano discusso accademicamente, per una buona mezz'ora, riguardo una balzana teoria di Pietra circa la possibilità di applicare la scienza della Divinazione alla schiuma dei cappuccini Babbani.
Poi, lo Sherry aveva rilassato l'animo del relatore felino e, di conseguenza, ammorbidito la controversia secondaria sul tipo di latte e di caffè da utilizzare. 

«Dunque, Potter ha concluso che sarei l'aspirante ladro della Pietra Filosofale. Dal figlio di James Potter non avrei potuto aspettarmi pensieri diversi» sibilò Severus guardando il suo sherry. «Sibilla, cosa vedi sul fondo dei nostri bicchieri?».
Sibilla Cooman era leggermente alticcia, si piegò verso i bicchieri disposti sul tavolino, scrutando per qualche secondo lo sherry rimasto, poi dichiarò: «V-Vedo! Vedo.....il Gramo!».
«Mi-miao Sibilla! Ma sempre divinazioni canine!!!» protestò lo Stregatto ancora più alticcio di lei.

Scintille ignorò il commento di Pietra e aggiunse: «Le informazioni di Mrs Purr sono state preziose come sempre, ma mi domando per chi sta lavorando Raptor. Non mi sembra possibile che un tipo del genere agisca contro i voleri di Silente senza avere le spalle ben coperte da qualcuno».
«Mi hai tolto le parole di bocca, Scintille» replicò Severus alzandosi in piedi per dare inizio al suo turno di ispezione.
La professoressa Cooman stava già dormendo riversa sul tavolo, come un angioletto, mentre Pietra stava ronfando senza ritegno, a pancia all'aria, spaparanzato sul pavimento.
Severus Piton si apprestò a richiudere la bottiglia dello Sherry prima di congedarsi, affidando a Eileen Scintille il compito di mettere a letto i due colleghi.

Proprio in quell'istante, lo Stregatto si agitò, muovendo le zampette nel sonno come se volesse nuotare in stile dorso, mentre uno strano cristallo, al centro del suo collare magico, si illuminò all'improvviso.
Scintille e Piton osservarono la pietra preziosa del collare proiettare in aria un piccolo arcobaleno in miniatura, che attraversò tutta la stanza fino a toccare delicatamente la parete opposta.
Infine, Pietra miagolò una frase simile ad una profezia, che bastò a ghiacciare il sangue nelle vene ai presenti ancora svegli: «Meeeeeooooohhhh, ronzzzzzzz!!! ...L'Oscuro Signore è già risorto ma nessuno se n'è accorto! Tre dei Grifondoro difenderanno la Pietra da cui sgorga oro. L'Elisir di Lunga Vita lui bramerà, ma solo la magia antica sconfiggerlo potrà!.....Ronzzzzzzzzzz!!!».
Scintille e Severus si guardarono negli occhi, manifestando una forte espressione di stupore, poi dissero all'unisono: «Il Diamante Divinatorio dell'Arcobaleno!!! Come ha fatto Pietra ad averlo???».

Si trattava di un antico e potentissimo manufatto magico, ritenuto perduto come il Diadema di Corvonero, che donava capacità divinatorie solo ai pochissimi eletti scelti da esso.
Il Diamante dell'Arcobaleno era stato creato nell'antica Grecia, dal mago veggente Mopso, famoso per aver sconfitto l'indovino Calcante in una sfida di chiaroveggenza.
Prima della sua morte, Mopso riuscì a trasferire la sua volontà e tutti i suoi poteri divinatori nella pietra. Poi la lanciò mare, in attesa che il fato decidesse il suo successore, ma la pietra andò perduta  per moltissimi secoli.

Tuttavia, all'inizio dell'anno scolastico, Pietra Stregatto aveva salvato una tartaruga Fire Crab da una mina vagante della Seconda Guerra Mondiale, nei pressi della scogliera dove era situata la catapecchia affittata dai Dursley.
In quell'occasione, dal carapace della stessa creatura fantastica, si era staccato un diamante completamente incrostato di flora marina, che la corrente marina condusse nelle zampette di Pietra.  
Dopo averlo ripulito, lo Stregatto aveva usato il diamante di Mopso come ornamento per il suo collare, ma non si era mai reso conto dei poteri del manufatto, perché le profezie si manifestano solo quando il possessore dorme in pigrata profonda.
In effetti, lo sherry della professoressa Cooman non era mai stato più apprezzato, a Hogwarts, come quella notte!

8 commenti:

  1. Geniale la lettura dei fondi di sherry.... meglio delle foglie di the. E poi il diamante arcobaleno mi sembra un'idea fantastica per una profezia... ricorda l'arcobaleno alla base del quale si può trovare una pentola d'oro dei lepricani :-) Pietra Stregatto non vedo l'ora di leggere il resto...

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    1. Miao GattoCalderone,

      sei molto gentile, caro Amico felino, ti ringraziamo dei complimenti.
      Pensa che in Irlanda esistono, accanto ad alcune casette di campagna con tetti impagliati, delle piccole casette in muratura per i Lepricani. Credo che per gli irlandesi sia un tradizionale portafortuna.
      Molti turisti li scambiano, inizialmente, per delle cucce per cani o gatti, ghghghghgh!!!

      L'arcobaleno esprime la vita nella sua meravigliosa varietà, infinite possibilità in infinite combinazioni (diceva Spook di Star Trek), i nostri sogni, e il potenziale che abbiamo dentro di noi.
      Cosa sarebbe il mondo senza la fantasia interpretata dall'uomo (e dai felini) in fatti, scienza e poi tradotta in realtà?
      Pensa al sottomarino Nautilus, (o Gnautilus, ghghghgh!), di "Ventimila leghe sotto i mari", era solo fantascienza ai tempi del romanzo!
      Tranquillo, a novembre arriverà il quattordicesimo capitolo, ed entro gennaio finiremo il primo libro, per cominciare il secondo della saga. Tuo Stregatto con il crampo dello scrittore alla zampetta.

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  2. Bellissimo questo capitolo! Non saprei proprio dire quale è quello più bello... veramente stupenda come idea!!!! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
    Complimenti!
    Vostra LoveGinny

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    1. Miao LoveGinny,

      lo Stregatto fa un bacia-zampetta di ringraziamento e svela che, alla fine del primo libro, faremo un post per festeggiare, e un sondaggio per vedere quale è il capitolo che è piaciuto di più.
      A quel punto, dovrai scegliere, ma c'è tempo per miagolare!
      Poi inizieremo a pubblicare subito i capitoli del secondo libro della saga. Tuo Stregatto felice per i complimenti.

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    2. Che bello, non vedo l'ora! Avrete intenzione di continuare con la fan-fiction? Spero di si! Anche se durerà un bel po per fare tutti i libri... buona fortuna!
      Vostra LoveGinny

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    3. Miao LoveGinny,

      si, l'intenzione è proprio quella, miagolare tutta la saga, ma chissà quando finiremo!
      Bè, io sono uno Stregatto, ho nove vite, ghghghghgh!!!

      Un'anticipazione sul prossimo capitolo: avete mai visto uno Stregatto fare da babysitter a un drago dorsorugoso? .......Qualcuno dei nostri tre eroi (Harry, Ron e Hermione) incontrerà, prima o poi, un Stregatto? Chissà! .....Allora, preparatevi!!!

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    4. Wow che bello! Uno stregatto che fa da babysitter ad un drago... ho paura delle conseguenze... senza offesa....;-)
      Penso sarà molto divertente....
      un abbraccio, LoveGinny

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    5. Miao LoveGinny,

      sono sicuro che anche il Responsabile del Reparto Maternità del San Mungo avrebbe qualcosa da obiettare (ma si può dire anche obbiettare, vedi Enciclopedia Tregatti, anzi Treccani!), compreso il Responsabile del Reparto di Cura delle Creature Magiche!
      Che ci vuoi fare? Oggi giorno arruolano tutti! Meowwrrr!!!

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