Libro 1, Capitolo 8: Domande e indigestioni

Libro 1, Capitolo 8: Domande e indigestioni
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo otto: Il Maestro di pozioni

«Guarda lì!»
«Dove?»
«Vicino a quello alto con i capelli rossi»
«Quello con gli occhiali?»
«Ma hai visto che faccia?»
«E la cicatrice, l'hai vista?»
Il giorno dopo, da quando ebbe lasciato il dormitorio, Harry fu inseguito da una miriade di bisbigli, e anche da Pietra Stregatto, con Eileen Scintille alle sue calcagna.

«Si può sapere che intenzioni hai con Potter? Non ti è bastato avergli somministrato una pozione pigrante per Stregatti, ieri sera?» chiese Eileen, preoccupata per i guai che lo Stregatto avrebbe potuto ancora forgiare nelle sue fucine.
Pietra le mise una zampetta sulla spalla e alzando l'altra zampetta proclamò: «Giuro solennemente sul Mago Stregatto Violafucsia, nostro antenato, che desidero solo miagolargli, ehm... cioè parlargli!»
«Troverà molto strano un felino che parla, non credi?» brontolò Scintille appoggiando la zampetta sopra quella del suo amico.

«Gli dirò di essere Cornelius Caramell,  l'assistente trasfigurato della Professoressa McGranitt» miagolò innocentemente lo Stregatto, pregustandosi l'espressione di sorpresa che sarebbe apparsa sul volto di Eileen.
«Oserai utilizzare il nome del Ministro della Magia!? Vuoi finire ad Azkaban per vilipendio? Desideri mandare la professoressa McGranitt in infermeria a seguito di un colpo apoplettico? Aspiri a vederci cacciati da Hogwarts?!?» esclamò Scintille sbatacchiando lo Stregatto avanti e indietro, come un magi-coktail in preparazione, prima di lasciarlo andare di colpo.
Shakerato a dovere, Pietra aveva due pupille gialle che, muovendosi su e giù, sembravano le immagini in rotazione di una terribile slot machine mangiasoldi babbana.

Poco secondi dopo, gli occhietti furbi dello Stregatto si fermarono e, con un rantolo di voce, Pietra miagolò: «Miao, hai vinto, giuro che non dirò che Cornelius Caramell è l'assistente di Minerva, ma ...adesso devo parlargli! ...Harry sta arrivando! Sta arrivando!!!».
Scintille si voltò e scorse Harry e Ron correre nella loro direzione, inseguiti dal solito Pix :il Poltergeist si stava divertendo a rovesciare sulle loro teste un cestino pieno di carta straccia!
Fatto il misfatto, Pix scappò via a razzo, lasciando i due Grifondoro a terra ricoperti di pergamene usate, vecchie piume spelacchiate e di macchie di inchiostro di diversi colori.

Ebbero appena il tempo di rialzarsi che si ritrovarono di fronte uno Stregatto, in forma smagliante, apparso dal nulla.
Harry strabuzzò gli occhi e mormorò: «Con permesso, ma tu sembri proprio quello Stregatto di cui si parla nella favola babbana di Alice nel...».
«Mieworrr!!! Chissà chi avrà mai conosciuto o chi avrà mai visto, nella sua vita, l'autore di quella favola per aver avuto una...ispirazione così nobile! E' il solito dilemma... è nato prima l'uovo o mia cugina? Eh, eh, eh! A proposito, il mio nome è Cornelius Caramell! Mi sono trasfigurato in Stregatto con l'aiuto della vostra Professoressa McGranitt e sono ehm, ehm... il suo cugino di quarta coda!» interruppe bruscamente Pietra, facendo passare dispettosamente la sua coda sotto il naso di Ron, che stava per obiettare qualcosa sullo strano grado di parentela.

«Etciù! Possiamo chiederle di raccomandare a sua cugina di darci meno compiti?» chiese Ron in tono supplichevole, non appena ebbe finito di starnutire.
«Eh? Oh beh, tenterò! Lei non mi prende molto in considerazione. Come spiegarvi, miao? Minerva è come un bezoar! Diciamo che resta un pò sullo stomaco, ghghghgh!!! Personalmente, le farei bere delle radici di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia tre volte al giorno. Dovete sapere, inoltre, che da piccolo non sapevo se soprannominarla napello oppure luparia, e alla fine scelsi di chiamarla Aconito. Naturalmente, voi sapete di cosa sto parlando, vero?» miagolò Pietra con aria saccente.

A sentir parlare di Bezoar, di radici di asfodelo e artemisia, e degli altri strani nomi sconosciuti, Harry e Ron arrossirono ed ebbero come l'impressione che gli occhi del felino stessero leggendo tra le pieghe della loro mente, dove la beata ignoranza su tali sostanze stava galleggiando come un grossa salsiccia in acqua bollente.
Alla fine Ron, andando in piena confusione, cambiò discorso e domandò: «Possiamo fare qualcosa per te?».
«Per me? Ah, si! Salutate Minerva da parte mia, io sono in partenza da Hogwarts. Ditele che sarò sempre miagolamente suo, lei capirà... grazie caro!» rispose Pietra ridacchiando sotto i baffetti ed esibendosi in un inchino di congedo.

Scintille si era nascosta dietro una porta del lungo corridoio, e a sentire i discorsi di Pietra, le erano venuti in mente diversi modi per appendere il gattaccio nelle segrete di Gazza.  
Intanto, Harry e Ron proseguirono imbarazzati verso le serre della Professoressa Sprite, domandandosi quali altre sorprese riservava loro il castello di Hogwarts, e senza accorgersi che Mrs Purr, la gatta del Custode Gazza, era proprio sulla loro scia.

Ovviamente, anche Mrs Purr era una fedelissima agente della quinta casa e dell'Ordine di Gattaca, e come tutti gli agenti felini, aveva il nome in codice di un gas nobile: lei era Neon!
Il suo compito ordinario era pattugliare i corridoi del castello e tenere d'occhio Gazza.
Tuttavia, la paura che Harry si potesse mettere in pericolo, per spirito d'avventura o per questioni peggiori, aveva suggerito la massima prudenza.
Di conseguenza, Eileen Scintille aveva ordinato a Mrs Purr di pedinare il ragazzo per tutto l'anno scolastico. Anche se prima o poi, perfino uno studente stordito se ne sarebbe accorto.  

«E adesso? Cosa avresti dedotto da una conversazione così breve e assurda?» chiese incuriosita Eileen Scintille al suo amico felino.
«Sai... Severus voleva conoscere delle informazioni sul grado di preparazione di Harry. Insomma, lui non può permettersi di pigrare troppo, perchè Tu-Sai-Chi potrebbe essere...» replicò a sorpresa Pietra senza finire la frase.
«Santi numi miagolanti! E' la sua prima settimana ad Hogwarts, è uno studente del primo anno! Anche se Tu-Sai-Chi fosse ancora vivo, Harry non potrebbe affrontarlo neanche se avesse già il diploma di M.A.G.O.!» esclamò Eileen insospettita incrociando le zampette «Cosa state tramando voi due?».
«Mia cara Eileen...la fame non è tutto! E poi, siamo sicuri che Harry non possa già affrontarlo? Silente dice che...» dichiarò seriamente Pietra, lasciando ancora una frase incompleta.
«Cosa, la fame??? Vuoi dire la fama!» lo interruppe esasperata la povera Scintille «Conosco i pensieri di Silente su Harry, ma in fondo è solo un bambino... anche se è Sopravvissuto!».
«Miao, fame e fama, credo che siano le due facce della stessa ciotola!» disse Pietra in un momento di esaltazione «Per quanto riguarda Harry, nutro i tuoi stessi dubbi, ma Severus ha detto che farà di tutto per farlo progredire come mago, usando i suoi metodi astuti da Serperverde».

Eileen rimase basita sulle considerazioni di Silente e sui discutibili metodi didattici di Piton, rinunciò a proseguire la discussione sui modi di dire, completamente stravolti dallo Stregattaccio, e decise di accompagnare Pietra in sala comune, stoicamente rassegnata.
Il suo amico diceva che le pigrate portavano consiglio e loro ne avevano davvero tanto bisogno!
Il primo venerdì dell'anno scolastico fu un giorno particolarmente importante per Harry e Ron.
Finalmente, riuscirono ad arrivare alla Sala Grande per colazione senza perdersi neanche una volta.
«Cosa abbiamo oggi?» chiese Harry a Ron mentre zuccherava il suo porridge.
«Doppia ora di Pozioni con i Serpeverde» disse Ron.
La loro conversazione spaziò per svariati argomenti, dai favoritismi del Professor Piton verso gli studenti della sua Casa alla grande mole di compiti assegnati dalla Professoressa McGranitt; ed infine arrivò Edvige, portando con sé la prima lettera per Harry Potter: un invito di Hagrid a prendere il tè nella sua casetta di legno, per il primo pomeriggio.

Intanto, in sala professori si era appena accesa l'ennesima baruffa tra i soliti "noti" accademici.
«Questo è troppo Albus! Spacciarsi per un mio fantomatico cugino!...Per giunta di quarta coda!!! Appropriarsi del nome del Ministro della Magia! Tirarmi in ballo per una impossibile trasfigurazione in uno Stregatto, di cui adesso mi stanno chiedendo informazioni tutti gli studenti! Ha superato ogni limite!!!» urlò come un'aquila Minerva, cercando di autoconvincersi che stava sognando.
«Ah, giusto! Scusami Minerva, avrei dovuto metterti al corrente dell'operazione, ma io e Severus avevamo urgentemente bisogno di notizie su Harry in modo molto...discreto. Il Professor Pietra Stregatto ha raggiunto lo scopo con una buona copertura, a quanto pare» replicò placidamente il Preside, intento a cercare aiuto con occhiate veloci nello sguardo di Piton, di fianco a lui.

Il Professor Piton si aggiustò distrattamente le pieghe del mantello, poi, sfoggiando una tranquillità serafica, sibilò: «Minerva, se rifletti bene, la strategia di Pietra è stata alquanto soddisfacente. I due ragazzi non avrebbero mai fatto troppe domande sul cugino della loro Direttrice di Grifondoro. Peraltro, spendere il nome del Ministro della Magia, senza neanche una minima reazione, nemmeno da parte di quel Ron Weasley, denota una scarsa conoscenza delle istituzioni del mondo della Magia: una informazione preziosa, come l'ignoranza sui bezoar e su tutto il resto degli ingredienti citati.  Infine, il fatto che tutto ciò abbia ravvivato l'interesse degli studenti per la tua materia, dovrebbe renderti felice e farti sentire in dovere di ringraziare il tuo collega felino. Adesso scusatemi, ma devo andare fare lezione agli studenti del primo anno».

Silente osservò il maestro di pozioni allontanarsi e lo salutò dicendo: «Mi raccomando Severus, niente favoritismi con Potter, trattalo come qualunque Grifondoro!».
«Non credo di avere difficoltà a riguardo, Albus» sussurrò Piton prima di andarsene.
Minerva, invece, non sapeva più a che Santi votarsi e preferì rimanere in silenzio, in attesa di agguantare il professore felino e farci i conti a quattr'occhi.

Le lezioni di pozioni si svolgevano in una delle celle sotterranee. Qui faceva più freddo che ai piani alti, il che sarebbe bastato a far venire agli studenti la pelle d'oca anche senza tutti quegli animali che galleggiavano nei barattoli di vetro lungo le pareti.
Pietra e Scintille entrarono nell'aula pozioni prima degli studenti e si nascosero dietro a degli enormi barattoli, contenenti liquido verde e strani animaletti viscidi con le corna che si muovevano di tanto in tanto.

«Non si mangiano!!! Giù le zampe!!!» ordinò Scintille frapponendosi tra lo Stregatto e il primo contenitore.
Pietra si accucciò sul ripiano e miagolò deluso: «Non lo farei mai senza il permesso di Severus!».
«Da quando in qua hai bisogno del permesso di un tuo collega per sbafarti le lumache cornute? Ricordo ancora che, da studente, mandasti su tutte le furie il Professor Lumacorno, per avergli divorato tutte le scorte il giorno prima del tuo M.A.G.O.!» esclamò Eileen scioccata dai cambiamenti comportamentali di Pietra: «Ma ti senti bene?».
«Certo che sto bene, Eileen... è solo che Severus manda ogni sabato, nel mio ufficio, uno dei suoi prefetti a portarmi un pacchetto di lumache stufate durante le sue lezioni, ed io apprezzo molto il suo pensiero!» rispose lo Stregatto leccandosi i baffi.
«Non ci credo! Tu e Severus siete peggio di una associazione magica a delin... attento! Entrano gli studenti!» sussurrò Scintille, interropendo i suoi pensieri criminali.
In un baleno, i due professori si mimetizzarono dietro la miriade di barattoli del piano più alto degli scaffali dell'aula di pozioni.

Dopo qualche secondo, fece il suo ingresso il Professor Piton, o meglio dire, fece irruzione.
Il maestro di pozioni non perse tempo, prese il registro, giunse al nome Potter e poi si fermò di colpo.
«Ah, ecco» disse con voce melliflua «Harry Potter... la nostra nuova celebrità».
«L'ho definito prima io una celebrità! Gliel'ho suggerito prima...» disse Pietra gonfiandosi il petto.
«Zitto!» sibilò Eileen minacciandolo con la vista del Magiscotch, ciondolante a pendolo davanti al suo naso.

Un profondo silenzio accolse l'interessante discorso introduttivo del corso del Professore.
Poi, d'un tratto, Piton domandò: «Potter, che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia?».
«Questa la so! La so! E' la pozione di cui sono goloso! Si ottiene il distillato della Vita mortente, con una variante per stregatti!!!» disse a voce bassa Pietra, senza accorgersi di aver invertito i termini e incrociato gli occhi.
«Morte Vivente, Pietra!...Zitto e cuccia!!! Lasciami ascoltare la prolusione» replicò decisa Scintille, rapita dal modo di insegnare di Severus.

«Non lo so, signore» disse Harry.
«Bene, bene... è chiaro che la fama non è tutto» disse Piton ignorando la mano alzata di Hermione.
«Certo che non è tutto! Ci sono anche le pigrate!!» miagolò Pietra stiracchiandosi all'improvviso.
Senza perdere tempo a rispondere, Scintille chiuse in un lampo la bocca dello Stregatto con un filo di Magiscotch e riprese con una zampetta, appena in tempo, un piccolo baratolo sporgente che stava per cadere sulla testa di Hermione.
Piton non sembrò arrendersi e, sfruttando le informazioni ricavate da Pietra, aggiunse: «Proviamo ancora. Potter, dove guarderesti se ti dicessi di trovarmi un bezoar?».
«Non lo so, signore» ripetè telegrafico Harry con un imbarazzo sempre più crescente.
«Immagino che tu non abbia aperto un libro prima di venire qui, vero Potter?» chiese Piton, sfoderando tutto il suo sarcasmo.

Eileen non riusciva ancora a comprendere se Severus odiava semplicemente Harry Potter per colpa di suo padre oppure se stava recitando magistralmente tutte quelle domande, per risvegliare nel ragazzo quell'orgoglio necessario per farlo divenire uno studente modello.
Solo un mago preparatissimo sarebbe stato in grado di affrontare qualunque tipo di pericolo e, a maggior ragione, avrebbe avuto un briciolo di speranza nel caso di un clamoroso ritorno di Lord Voldemort.
Invece, Pietra Stregatto non sembrava preoccuparsi troppo delle intenzioni di Severus, ma pareva piuttosto impegnato a miagolare anche con il Magiscotch, che gli bloccava parzialmente la bocca.
«Io guaderei neos tomaco dea pofessoessa MaacGaniiitt!» rantolò Pietra lottando con i suoi dentacci contro il nastro adesivo magico.

Nel frattempo, Piton continuava a ignorare la mano fremente di Hermione.
«E...Potter, qual è la differenza tra napello e luparia?» chiese Piton, come se volesse far battere la lingua dove il dente duole.
Anche questa volta, Harry non conosceva la risposta.
In quel momento, lo Stregatto, dopo essersi liberato del Magiscotch, sgranò due barattoli di erbe a velocità mai vista dove, ingannevolmente, erano state messe due diverse etichette, "napello" e "luparia".
«Miao! Sono le stesse erbe, questo è un tranello di Severus per gli studenti del primo anno, ghghghgh!!! Ma sono più acide dell'erba gatta!» concluse Pietra, soddisfatto per la sua esperienza culinaria sul campo.
«E sono chiamate con il semplice nome di Aconito! Servono per...oh-oh...Pietra? Pietra!!» sussurrò Scintille, prima di vedere l'amico ribaltarsi a pancia all'aria con la lingua di fuori, con evidenti sintomi di intossicazione da aconito.

Mentre Eillen Scintille stava effettuando un energico massaggio al pancino dell'amico felino, Piton trovò il tempo di redarguire Hermione per la mano alzata, di rimproverare Neville per aver fuso il calderone di Seamus, e di accanirsi di nuovo con Harry, accusandolo di non aver corretto la procedura del compagno per il suo desiderio di mettersi in luce rispetto agli altri.
"D'accordo, niente favoritismi, ma Severus sembra avere davanti a sè il fantasma di James Potter!" pensò Eileen seriamente perplessa, "Oppure vuole richiamare l'attenzione di Harry sulle sue future responsabilità nei confronti di chi gli starà vicino! Certo, anche i suoi amici saranno nei guai se Voldemort tornerà a farsi vivo. E' questo il prezzo da pagare per crescere in fretta?".

Perlomeno, Pietra stava dando di nuovo segni vita, muovendo freneticamente e alternativamente la zampetta posteriore destra e poi la anteriore sinistra.
Era, però, inutile parlare con lui dei suoi dubbi sui metodi di Severus perché, in cambio di un Distillato di Morte Vivente per pigrate da Stregatto, avrebbe votato Severus Piton alla carica di nuovo Ministro della Magia, e forse, sarebbe tornato illegalmente a rivotarlo anche per la seconda e terza volta nella stessa sessione!
Un'ora dopo la lezione finì e Scintille condusse velocemente Pietra in infermeria per rimetterlo sulle zampette il prima possibile: l'appuntamento di Harry con Hagrid, per il tè delle ore quindici, era imminente!
Per fortuna, in pochi secondi, Madama Chips riuscì a guarire Pietra, facendogli semplicemente annusare del dittamo all'essenza di trippa.
Così, i due felini sgattaiolarono senza sosta verso la casetta di legno del Custode delle chiavi di Hogwarts. Giunsero addirittura in anticipo, appollaiandosi in un piccolo spazio ricavato sotto una tettoia.

Con grande puntualità, Harry e Ron si presentarono da Hagrid e il suo grosso cane Thor, nella speranza di trovare un momento di relax dopo il duro impatto della prima settimana di lezioni.
Il primo argomento di conversazione fu il severo comportamento del Custode Argus Gazza e quello della sua gatta Mrs Purr.
«Quel vecchio scimunito!» esclamò Hagrid agitando la tazza di tè al punto da far venire a Ron un principio di mal di mare.
Poi Rubeus aggiunse: «E quanto alla gatta, quella Mrs Purr, una volta o l'altra ci faccio conoscere Thor. Sapete che ogni volta che vado su alla scuola mi segue dappertutto? Non riesco a levarmela dai piedi...Gazza l'aizza!«.
"Allora non segue solo me" riflettè Harry mentre stava sorseggiando il thè.

Eileen notò lo sguardo adombrato di Pietra e lo anticipò dicendo: «Hagrid non può sapere il ruolo dell'agente Neon, perdonalo!».
«Miao, lo so... ma sono più preoccupato per Thor! Se avesse uno scontro con Mrs Purr, quel povero cane finirebbe appeso al soffitto di questa casetta con le zampe legate, insieme agli altri prosciutti di Hagrid. Io, però, userei l'incantesimo Levicorpus!» replicò Pietra pregustandosi l'eventualità di un tale epico scontro.
«Levicorpus?» domandò Eileen esterrefatta «Cos'è? Non sarà mica...».
«Miao, si tratta di un incantesimo che mi ha fatto conoscere Severus in gran segreto, poi te lo farò vedere: avrei una gran voglia di usarlo sulla McGranitt!».
«Smettila di dire sciocchezze! E fammi sentire!» ribatte Scintille sempre più incuriosita dal rapporto tra lo Stregatto e Severus.
"Quei due si inflenzano a vicenda!" pensò Eileen ritornando a concentrarsi sull'ascolto della conversazione sottostante.

Intanto, Harry stava raccontando ad Hagrid della lezione di Piton.
Rubeus gli suggerì di non prendersela perché al Direttore di Serpeverde non andava a genio nessuno degli studenti.
Harry non era molto convinto di quella conclusione ed espresse il dubbio di essere odiato da Piton.
«Sciocchezze!» esclamò Hagrid «E perché mai?».
«Miao, non è difficile immaginare che, rivedendo Harry, i ricordi di Severus riaprano vecchie ferite nel suo cuore, anche se non lo dà a vedere. Del resto, Lily aveva deciso di sposare quel pantofolaio di James!» borbottò Pietra in un orecchio ad Eileen.
«Miewooorrr!!! Vuoi avere un po' di rispetto per i defunti, brutto gattaccio spelacchiato!» sussurrò Eileen agitando un rotolo di Magiscotch ancora più grosso di quello palesato in aula di pozioni.
La piccola borsetta magica che Eileen portava sempre con sé, conteneva molte cose interessanti, ma Pietra si era sempre guardato bene dal metterci dentro il naso.

Dopo alcuni minuti, l'attenzione di Harry fu attirata da un pezzetto di carta che era sul tavolo, proprio sotto il copriteiera.
Era un ritaglio della Gazzetta del Profeta sulla rapina avvenuta alla Gringott, proprio il giorno in cui lui e Hagrid erano andati a Diagon Alley a comprare il materiale scolastico: il giorno del suo compleanno!
E guarda caso, la camera blindata presa di mira era la numero settecentotredici, esattamente quella dalla quale Hagrid aveva prelevato quello che appariva come un lurido pacchettino.
"Dunque i ladri sono arrivati troppo tardi" pensò Harry, "chissà cosa c'era in quell'involucro!".
Stavolta, a fronte del tentativo di Harry di far luce sull'argomento, Hagrid fu ancora più evasivo rispetto al suo pensiero sul comportamento di Piton.
Era evidente che Rubeus non desiderava o non poteva proferire parola con loro in merito a certe informazioni.

«Neon mi ha detto che Harry e Ron, sbagliando scala, sono andati molto vicini alla stanza dove è nascosto Fuffi! Al terzo piano!» disse Eileen cercando di riflettere sul potenziale pericolo che ne sarebbe scaturito se i due maghetti vi fossero ritornati, vinti dalla curiosità.
Pietra si grattò la pancia, ancora indolenzita dalla indigestione di aconito, poi aggiunse: «Al terzo piano c'è anche la nostra sala comune, ma loro non possono vedere la porta gattaia! Comunque, secondo me, quei due si dimenticheranno tutto quando saranno oberati dai compiti delle lezioni e non avranno più tempo per giocare alla caccia al tesoro».
Eileen rimase in silenzio, mentre Harry e Ron stavano salutando Hagrid per far ritorno al castello, poi disse: «Non sottovalutare i Grifondoro!»
«D'accordo, ma adesso è ora di cena, torniamo anche noi! Ho una fame da grami!» miagolò lo Stregatto balzando dalla tettoia insieme alla sua amica.
Il sole era ormai tramontato ed il banchetto cominciò puntuale, ma al tavolo dei professori la professoressa McGranitt stava accumulando un notevole ritardo.
Nello stesso istante, si udirono delle urla sgraziate provenire dall'ingresso principale del castello.
Allarmato, Severus Piton corse come un fulmine attraversando la Sala Grande con la bacchetta in pugno, chiudendo il portone della Sala dietro di sé.
Silente si limitò ad alzarsi in piedi e vide solo Pietra sgattaiolare in direzione opposta a Piton, nascondendosi poi dietro a Eileen sotto il tavolo.
Alcuni minuti dopo, Severus Piton e una Minerva inferocita con i capelli spettinati entrarono nella Sala Grande dirigendosi verso il tavolo degli insegnanti, dove Silente si era di nuovo messo comodo.

«Minerva, Posso chiedere cosa ti è successo? Problemi con l'acconciatura?» chiese il Preside con delicatezza.
La professoressa McGranitt si ricompose, e con un filo di voce rispose: «Albus, sono rimasta vittima a tradimento di una fattura che mi ha fatto levitare a mezz'aria facendomi rimanere appesa per una caviglia! Mi era caduta sul pavimento la bacchetta! Per fortuna Severus mi ha liberata immediatamente, ma se riesco a prendere chi...».
«Ah, quella vecchia fattura che una volta usavano gli studenti per divertirsi! Pensa Minerva, una volta la usai anche io contro mio fratello Aberforth! ...Già, per fortuna che c'era Severus nei paraggi, eh, eh!» rispose Silente con tono allegro, cercando di calmare l'ira dell'insegnante e, contemporaneamente, scalciando stranamente sotto il tavolo.

Minerva indagò lo sguardo del maestro di Pozioni senza ricavare una acromantulina dal buco, poi aggiunse: «Oh, per stasera lasciamo perdere, ma credo che Severus, che conosce il controincantesimo, debba avere perlomeno un'idea su chi...».
«Non un Serpeverde. Come ricorderai bene Minerva, fu uno dei tuoi Grifondoro ad appendermi per aria, quando ero ancora studente. Forse, certe tradizioni di incantesimi si tramandano di padre in figlio» replicò in tono pacato Severus Piton, assorto a principe del foro di qualche ignoto malandrino felino.
«Non penserai che sia stato Harry Potter!» esclamò Minerva guardando Silente negli occhi in cerca di comprensione.
Silente alzò le braccia, come per dividere due contendenti, e proclamò solennemente: «Non facciamo freddare la cena per uno scherzo da studenti, lasciamo cadere la cosa e pensiamo alla migliore difesa di Voi-Sapete-Cosa. Dopo il tentativo di rapina alla Gringott dobbiamo stare molto attenti!».

Dopo il dolce, Albus e Severus rimasero da soli a bere un bicchiere di vino elfico e vi fu anche un brindisi ai vecchi tempi.
«Severus, se un giorno dovesse ritornare Voldemort, la tua abilità nel nascondere la verità e l'essenziale, ci potrebbe essere utile per carpire informazioni sui suoi piani, anche se ciò potrebbe rivelarsi molto pericoloso» disse il Preside a bassa voce.
«Sono sempre a disposizione, Albus» replicò secco il professor Piton pensando a Lily.
«Poco fa, la tua difesa in favore di Pietra è stata brillante!» ridacchiò Silente mandando giù un sorso di liquore.
Piton accennò un breva ghigno, poi sibilò soave: «Non posso dire altrettanto della tua mira, Albus. Ho avuto l'impressione che, questa sera, le tue pedate abbiano raggiunto il bersaglio sbagliato».

A pochi metri da loro, infatti, i due professori videro Eileen Scintille, malridotta e imbufalita, trascinare via di peso dalla Sala Grande lo Stregatto per il collare.
Prima che il portone si richiudesse dietro le spalle dei due felini, l'eco di un urlo lacera-timpani in miagolese si diffuse per tutta la Sala Grande, come un coro di tuoni nel cielo: «Mi sono stancata di prenderle al tuo posto, hai capitoooohhhhh???».

17 commenti:

  1. Risposte
    1. Miao ZuccaWild, grazie!
      Cosa ti è piaciuto di più? E cosa di meno? Stregatto curioso, ghghghgh!!!

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  2. L'unica pecca, ma non è di grosso peso, è che la parte in cui Silente dice a Piton di non fare favoritismi ad Harry mi sembra eccessivamente fuori personaggio, o per via di una malignità di Silente nei confronti di Piton o per una sua ingenuità su cose che conosce anche fin troppo bene. Con un testo così lungo vi è capitato solo un errore di battitura. Nella frase finale avete scritto solo "al posto".
    Ad ogni modo, complimenti vivissimi anche per questo capitolo.

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    1. Miao PatronuFang13103, grazie per i complimenti e il tuo apporto, sempre costruttivo.

      Per quanto riguarda quella battuta di Silente, in effetti, potrebbero sembrare non in linea con il personaggio, anche se durante le cene in sala grande, precisamente nell'immediato dopo cena, si è lasciato andare anche a battute peggiori, ghghgh!!!

      Diciamo che abbiamo fatto alcune considerazioni, mentre zampascrivevamo:

      A) Voldemort non era ancora ricomparso e l'anno scolastico era appena iniziato con Harry Potter a Hogwarts, quindi un briciolo di entusiasmo può essere perdonato. E' un momento storico, ghghghgh!!!

      B) il contesto integrato con la Quinta Casa Violafucsia.
      Considera che nel mezzo a queste conversazioni imperversa il dispettoso Pietra Stregatto, e un Piton che per difenderlo contro la direttrice di Grifondoro farebbe pergamene false, sfoggiando tutta la sua dialettica.
      C'è poi una McGranitt che cerca appoggio nel preside, ma fatica a trovarlo a causa delle operazioni dell'Ordine di Gattaca. Operazioni felicemente compiute, ma con metodi abbastanza discutibili (e anche qui, Silente è in difficoltà, ma come sai, lui punta al bene...."superiore": abbiamo visto, infatti, che lui ama i risultati, giustificando, a volte oltremodo, i mezzi per ottenerli).
      Infine, c'è un Silente che si deve adattare, nella versione nuova di "mediatore", che per non far imbestialire Minerva e riportare la serenità nel corpo insegnanti, deve far calare la tensione accumulata, durante le discussioni, con qualche battuta a lui poco consona, ma necessaria.
      Come accade con il vapore della valvola della pentola pressione.
      Del resto, con Pietra Stregatto ed Eileen in giro per il castello, anche il Preside è costretto ad assumere un briciolo di ecletticità, ma senza mai snaturarsi, si spera.
      Insomma, rispetto alla saga originale, Silente ha due Stregatti in più da pelare! Tuo Pietra Stregatto.

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  3. Ciao Pietra!
    Con tutto l'affetto disponibile.... ma se ti prendo!!!! Stregatto Dispettoso!
    La povera McGranitt ha tutta la mia comprensione...
    Lasciando perdere l'emotività... è sempre proprio un gran bel capitolo!!
    Grazie!

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    1. Miao PluffaVolo!

      tra Pietra Stregatto e Minerva non corre troppa simpatia da quando è stato impelato il lavoro a maglia di quest'ultima.
      Forse è per questo che non abbiamo potuto più raccogliere tale oggetto in Pottermore, ghghghgh!!!
      Pronti per il prossimo capitolo nei primi giorni di luglio! Tuo Stregatto che sgattaiola.

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  4. CastagnoNocciolo2461610 luglio 2015 alle ore 17:52

    Ma allora anche gli stregatti fanno gli esami!?

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    1. Miao CastagnoNocciolo,
      la quinta casa StregattoViolafucsia ha tutti studenti felini, nel proseguo del primo libro, lo scoprirai!

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  5. CastagnoNocciolo2461610 luglio 2015 alle ore 18:32

    Povera McGranitt! Pietra, cerca di non farle prendere un infarto! La poverina è anche anziana!

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    1. Miao,
      in effetti, ogni tanto mi sento di essere un pò dispettoso con Minerva, ma anche lei con me non scherza!
      Sarà per l'amicizia che ho con Severus. Povero Stregamicio!

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  6. Ravenclaw Shadowhunter29 ottobre 2015 alle ore 18:17

    Miao miei carissimi Stregatti, in attesa del capitolo 14 recupero il tempo sottrattomi dalla scuola! Capitolo MERAVIGLIOSO, forse ancora più degli altri. Mi permetto di avvisarvi di un piccolo refuso, nella scena della visita ad Hagrid: c'è scritto "pò"... C'è anche una incongruenza praticamente inesistente: nella scena della lezione di Pozioni, prima Ron che ci saranno due ore con Piton, ma poi, dopo l'appello fatto da Sev, dite che un'ora dopo la lezione si concluse. Non dovrebbe essere due ore dopo? Miao, certo che sono una perfettina insopportabile... Molto, ma molto peggio di Hermione prima dell'episodio del troll di montagna! Scusatemi, è che il vostro lavoro è una perla rara nel mondo delle fanfic: i personaggi sono IC, non ci sono mai errori/orrori grammaticali, rispettate le maiuscole, le minuscole, l'impaginazione è gradevole alla vista, la storia è meravigliosa, leggera, scorrevole, divertente e rispetta la trama originale... Insomma, siete una boccata d'aria fresca! Per quel pochissimo che vi serve, quindi, mi piacerebbe potervi fare da agente segreto per scovare i malvagi refusi sfuggiti al vostro controllo, per rendere assoluta la perfezione di quel che scrivete!
    Una curiosità: Silente si scuserà con la povera Eileen per i calci che le ha dato? Povera, mi spiace davvero... *offre croccantini alla trota* Complimenti vivissimi, siete grandiosi!
    Agente Xenon, al vostro servizio! ;) :D <3

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    1. Miao Ravenclaw,
      ti ringraziamo per i miagolosi complimenti, e per la segnalazione del refuso: giustamente anche l'enciclopedia Treggatti richiede l'apostrofo su po' e non l'accento. L'orrore sarà corretto per merito tuo, così sarà migliore, ghghgh!!!
      Una domanda da gattaccio stordito: cosa vuol dire IC?

      Per quanto riguarda "l'ora", intendevo calcolare il tempo da quando Pietra si è sentito male in aula, cioè facendo finta che la lezione era già a metà del suo corso.

      Non è detto che, prima o poi, non usi il nome "Ravenclaw", per un'altro agente nella saga, i libri sono ancora tanti e le occasioni non mancheranno.

      Probabilmente, stando sotto al tavolo, qualche pedata è sempre all'ordine del giorno, cambia solo la scarpa.
      Ma Silente è sempre stato una persona educata, e sicuramente si sarà scusato.
      Nel caso che se ne sia accorto, ghghghgh!!! Tuo Stregattaccio

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    2. Ravenclaw Shadowhunter30 ottobre 2015 alle ore 12:41

      Ahahah, mia povera Eileen! ;D
      Ho capito con la questione della lezione di Pozioni, sono io stordita, Pietra! Nelle fanfic, IC significa che uno o più personaggi - nel vostro caso, tutti, secondo me - rispettano il carattere che hanno nei libri, e che non fanno nulla che non farebbero nei romanzi... Il contrario di IC è OOC, ma io, personalmente, preferisco le fanfic come la vostra, che rimangono il più aderenti possibile alla trama originale, anche se mi è capitato di apprezzare molto fanfiction completamente diverse dai libri.
      Ho letto prima la tua risposta al mio commento al cap 12 (o 13? Non ricordo) e dopo quella al commento al cap 8... Ma si può? Comunque dammi pure il ruolo che preferisci, Xenon, Ravenclaw, mettimi dove e quando vuoi... Qualunque cosa per i miei due prof preferiti! ;) Sul serio, a me va bene tutto, anzi, la considero come una gentilezza enorme che mi fate tu ed Eileen, e un super onore, non so come ringraziarvi abbastanza! Grazie infinite, davvero, e un abbraccio forte! <3

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    3. Miao Ravenclaw,
      grazie per il chiarimento, abbiamo sempre da imparare da tutti.
      Io pensavo a una stregatta di Nome Raven (per non riprendere la dicitura della casa Corvonero) e soprannominata Shadowhunter. Appena arriva l'ispirazione miagolante te lo farò sapere.

      Miagolamente miagolando, io non riesco a capire come si possa concepire una fanfiction su una saga senza rispettare i personaggi e la trama, almeno al 90%: tanto vale fare una storia nuova.
      Altro è l'integrazione di una cosa nuova come la quinta casa che si armonizza con tutto il resto.
      Ovviamente, dove la Rowling non ha detto,.....è campo libero! Ma non potrei inventarmi che un dissenatore è amico di Silente, insomma.
      Un pentito? Muahahahahah!!!

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    4. Ravenclaw Shadowhunter30 ottobre 2015 alle ore 15:19

      Ahahah, concordo in pieno con te, per questo adoro la vostra fanfiction!
      Mi pare un'idea meravigliosa, siete super... Grazie mille!! Vi voglio bene <3

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