Libro 1, Capitolo 9: Il mistero della scopa Gattiger

Libro 1, Capitolo 9: Il mistero della scopa Gattiger
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo nove: Il Duello di Mezzanotte

Finalmente, era giunto il tanto sospirato giovedì mattina della seconda settimana di lezioni, giorno in cui si sarebbe tenuta la prima lezione di Volo sul manico di scopa!
Harry avrebbe gioito e sarebbe saltato fino al settimo cielo, se non fosse stato per la notizia che gli studenti di Grifondoro e di Serpeverde avrebbero avuto lezione insieme, alle ore quindici.
E questo significava prepararsi a sopportare Draco Malfoy e suoi amabili compari per un intero pomeriggio!

In Sala Grande, la colazione era appena stata servita, quando Neville Paciock si accorse di aver ricevuto un pacco postale portato dal barbagianni di sua nonna, contenente una lucente Ricordella.
Le Ricordelle avevano sempre attirato l'attenzione di Pietra Stregatto o, per meglio intenderci, erano uno dei suoi passatempi preferiti: più le rincorreva, facendole rotolare a decine sul pavimento della sua Sala Comune, e più diventavano rosso fuoco!
Chissà di quante cose si dimenticava quel gattaccio!

Basti pensare che, l'estate precedente, la Quinta Casa aveva organizzato una meravigliosa vacanza alle cascate del Niagara, per gli studenti felini poveri.
Sarebbero stati momenti assolutamente meravigliosi e rilassanti, a contatto con la natura, se non fosse stato per una Ricordella caduta improvvisamente ad uno studente dalla ringhiera d'osservazione delle cascate, situata proprio nel punto panoramico più alto.
Inutile dire che Pietra si tuffò dietro la Ricordella per recuperarla, tra le grida disperate di Eileen Scintille che, a sua volta, si lanciò in picchiata dietro di lui con una scopa, nel disperato tentativo di salvargli la pelliccia.

L'unità di soccorso per maghi in pericolo di vita entrò subito in azione: li ritrovarono stremati la mattina dopo, più a sud, sulle spiagge vicino la città di Buffalo... insieme alla Ricordella!
La foto di tale evento, con Pietra che stava in posa alzando la zampetta al cielo con la Ricordella ed Eileen che stava sollevando, dietro di lui, un nodoso tronchetto d'albero, sarebbe sicuramente finita sulla Gazzetta del Profeta, se non fosse stato per l'intervento ostativo del Ministro della Magia.

Negli ultimi mesi, ad Hogwarts, in previsione di una futura gita su un enorme vulcano delle isole Hawaii, era stato deliberato di vietare agli studenti il trasporto di qualunque tipo di Ricordella o di biglia che assomigliasse ad una Ricordella, di gomitoli di lana, palline di gomma e di tutti gli altri oggetti che avessero una spiccata propensione a rotolare in terra, pena l'espulsione.
Nessuno, infatti, avrebbe osato pensare che cosa sarebbe potuto accadere se una pallina di vetro fosse rotolata nella bocca di uno dei vulcani più grandi del pianeta, il Mauna Loa delle Big Islands, specialmente alla presenza del Direttore felino della Quinta Casa.


Proprio quel giovedì, la Ricordella attirò anche l'attenzione di Draco Malfoy, ma prima che potesse accendersi una rissa tra Grifondoro e Serpeverde, la Professoressa McGranitt intervenne per favorire la restituzione della Ricordella al suo legittimo proprietario.
«Se il buongiorno si vede dal mattino, oggi ne vedremo delle belle!» commentò a voce alta il Professor Vitious mentre sorseggiava il suo tè, strizzando poi un occhio a Madama Bumb.
«Oggi dovrà filare tutto liscio come l'olio! Il primo studente che trasgredirà a un mio ordine lo farò espellere! ...E tu, Pietra, farai meglio a stare lontano dal campo di volo!» esclamò Madama Bumb sollevando un angolo pendente della tovaglia.
Pietra rimase in silenzio scoccandole un'occhiataccia di sfida, anche perché era molto difficile parlare con quattro salsicce in bocca e Scintille che lo guardava con aria torva.

D'un tratto, la Professoressa Sprite cominciò a sghignazzare come una matta, ricordandosi cosa era successo l'anno scorso, quando, sopra gli studenti del primo anno era apparsa una lentissima e traballante scopa volante non identificata, con lettiera posteriore cabrio, due minicuccie per sedili, e uno stereo a tutto volume. Si trattava dell'ultimo singolo delle Sorelle Stravagarie, lanciato su Radio Strega Network, dal titolo "Gattomatto's Dance", la canzone preferita dello Stregatto!

Era ormai giunta l'ora delle lezioni mattutine e gli insegnanti lasciarono la Sala Grande per recarsi nelle proprie aule, anche se Piton e Rapton si muovevano stranamente insieme, come se fossero quasi un unico corpo e un'unica ombra.

In realtà, la scopa di Pietra era un antichissimo manico del mago Fondatore Stregatto Violafucsia, oggetto di incantesimi sconosciuti, usata dal medesimo più come grattatoio che come mezzo di trasporto, restaurata dall'officina della Quinta Casa e, infine, riadattata dal direttore della Quinta Casa a "scopa d'epoca" con qualche piccola modifica.
Era come se qualche folle avesse preso il ritratto della Gioconda e avesse dipinto, in aggiunta, sui suoi capelli una serie di bigodini, sul naso un bel diamante, espressione della tecnica del piercing e, sugli occhi, un paio di occhiali da sole all'ultima moda.
Il nome di quella scopa era "Gattiger" e sarebbe stata certamente meglio in una teca del Museo della Magia, oppure al sicuro nell'Ufficio Misteri, visti alcuni strani poteri rimasti ancora inspiegabili al mondo magico, ma non nelle zampette di Pietra Stregatto!!!

Stranamente, Silente si fidava di Pietra come custode di quel pregiatissimo manufatto in legno dal valore incalcolabile, ma non era riuscito ad accettare le sue conclusioni scientifico-archeologiche-feline sul fatto che tale legno, quando era ancora un ramo incolto di un albero, fosse stato sfiorato dalla mano di una donna chiamata Gertrude, un'amante dei gatti, proclamata secondo la storia Babbana la Santa Patrona dei gatti!

Di fatto, Silente aveva temporaneamente sospeso le ricerche feline, a causa del futuro arrivo di Potter: non era più possibile perdere tempo dietro a ipotesi infondate.
Un giorno, viste le ulteriori insistenze del direttore della Quinta Casa, Silente convocò lo Stregatto nel suo ufficio e, gentilmente, gli disse: «Mio caro Pietra, non ti prego di non lasciarti influenzare troppo dalla nobile Gertrude, anche se riconosco che certi poteri di quella scopa, che si manifestano saltuariamente, sono al momento... inspiegabili. Per quanto riguarda la tua richiesta di cambiare il nome dell'ospedale San Mungo con quello di Santa Gertrude, la risposta del Ministero della Magia è stata negativa, mi dispiace. Adesso dobbiamo occuparci di Harry Potter!».
Quel giorno, Pietra aveva accettato il verdetto del Ministero, ma non si era mai dato per vinto in vita sua, e quindi, le ricerche erano proseguite in gran segreto nei ritagli di tempo a disposizione.

Nonostante gli ammonimenti di Madama Bumb, Pietra lasciò la Sala Grande prima del dolce del banchetto, rinunciando alla pigrata pomeridiana del dopo pranzo e chiedendo ad Eileen Scintille di seguirlo alla guferia.
Doveva essere una cosa importante se Pietra aveva rinunciato al budino di cioccolato all'aroma di lampredotto, pertanto Eileen lo seguì in cima alla torre senza obiettare.
Raggiunta la grande sala circolare, Pietra sigillò la porta e batté alcuni colpi su una parte di muro situato dalla parte opposta all'entrata.
Il suo collare magico, utilizzato al posto della bacchetta, brillò!
E come accadeva normalmente per il passaggio al Paiolo Magico, quello utilizzato per entrare a Diagon Alley, i mattoni del muro si spostarono rivelando qualcosa che lasciò Scintille ammutolita e nello stesso tempo commossa.

«E' veramente lei? ...E' la leggendaria Gattiger!» esclamò Eileen in preda ad un incredibile entusiasmo «Se non sbaglio, tempo fa, la scopa si trovava all'Ufficio Misteri e poi, questa estate... la notizia del furto!».
«Tutto miagolosamente vero!» miagolò lo Stregatto.
«Cosa? Non mi miagolerai che l'hai rubata tu?!» chiese allarmata Eileen, cominciando ad avere le palpitazioni.

Lo Stregatto la guardò con aria indignata e rispose: «No, no... veramente l'ho solo acquistata dal ladro che voleva distruggerla, perché non sapeva che farsene! E oggi, noi ci faremo un giretto!».
«Se Silente venisse a sapere che...» ribattè Scintille preoccupata sul da farsi, avendo a che fare con una delle refurtive più scottanti tra le zampe del Mondo della Magia.
«Silente lo sa già. Il nostro Preside ha approvato che tale manufatto rimanesse sotto la mia custodia a Hogwarts, visto che l'Ufficio Misteri non è poi quel luogo così sicuro che fanno credere.» interruppe lo Stregatto strizzando un occhio.

Scintille doveva ancora capire se il suo amico era un eroe oppure un ricettatore di manufatti magici, ma il desiderio di compiere un volo su quella fantastica scopa prese in lei il sopravvento, e decise di assecondarlo.
Pochi minuti dopo, la secolare Gattiger stava solcando di nuovo i cieli in direzione del campo di volo, con i due piloti felini nei rispettivi morbidissimi posti-cuccia.
Con grande meraviglia, Eileen e Pietra si resero conto che la Gattiger stava diventando invisibile, insieme con i suoi piloti, come se un mantello dell'invisibilità li avesse avvolti senza far avvertire la propria presenza.

Intanto, il pomeriggio non si fece attendere! Gli studenti erano appena giunti sul campo di volo e, alle quindici e trenta in punto, Madama Bumb, l'insegnante dagli occhi di falco, sbraitò: «Beh, cosa state aspettando? Ciascuno prenda posto accanto a una scopa. Di corsa, muoversi!».
Nonostante le perfette istruzioni di Madama Bumb, Neville riuscì lo stesso a cadere dalla sua scopa, rompendosi un polso e perdendo, fra l'erba, il regalo della nonna.
Neville fu accompagnato immediatamente dall'insegnante in infermeria e agli altri studenti fu ordinato rimanere in attesa, senza compiere alcuna attività di volo.

Al contrario, Draco Malfoy non perse l'occasione per mettere in ridicolo lo sfortunato maghetto e, soprattutto, per impossessarsi nuovamente della sua Ricordella.
Pensò bene di salire in alto, sulla sua scopa, e di lanciare la sfera di cristallo nel vuoto, per il solo gusto di fare un dispetto a Harry Potter, che l'aveva richiesta indietro.
Dalla Gattiger, Eileen e Pietra videro Harry effettuare una pericolosissima picchiata per salvare la Ricordella di Neville, per poi afferrarla, come avrebbe fatto il più audace Cercatore di Hogwarts con il Boccino alato.
Osservarono, poi, la Professoressa McGranitt trascinare via Harry, quasi fosse un raro oggetto prezioso da custodire in una camera blindata.


A Pietra e Eileen sarebbe piaciuto sapere che cosa avrebbe deciso Minerva sulle sorti del bambino: espulsione dalla scuola o promozione al ruolo di Cercatore nella squadra di Quidditch di Grifondoro?
Pietra cercò di virare verso il basso, per ascoltare di nascosto l'eventuale conversazione tra l'insegnante e Harry, ma all'improvviso la Gattiger salì di propria iniziativa verso le nuvole, ad una velocità impossibile da raggiungere per le moderne scope, puntando dritta verso il sole.

«Miewoorrrr!!! Si può sapere che diavolo stai combinando?» sbottò Scintille con il cuore in gola. «Riportala giù! Frenaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh!!!».
«Gnaoooooooohhhh!!! Non ho più il controllo, la scopa sembra dotata di una sua...volontà!» rispose Pietra con i peli dritti dalla paura.
Ad un certo punto, Scintille e Stregatto videro le nuvole ruotare in vortice intorno a loro, formando una specie di tunnel, poi una tempesta di lampi acceccanti e, quando la luce diminuì di intensità, finalmente, toccarono di colpo il suolo con le zampette... sani, salvi e leggermente terrorizzati.

«Miiieeewwoooorrrr!!! Ma questo è il salotto dei miei genitori, a Spinner's End!», miagolò eccitato Pietra. «Dunque, la Gattiger ha il potere di far viaggiare da un posto all'altro chi la monta! Sai Eileen... mi è bastato pensare al compleanno di mio padre per arrivare da lui! Chissà cosa penserà Silente della mia scoperta! Una scopa materializzante, come la Polvere Volante ghghghgh!!!».
«Una scopa con le proprietà della Polvere Volante? Oh beh, non è granchè come scoperta non credi? ...Abiti vicino a Piton?» chiese sorpresa Eileen dal suo posto-cuccia, ancora scossa da quella meravigliosa ma terribile esperienza.
«Si miao, a circa duecento metri da casa sua... ahhh! Guarda chi pigra sul divano, c'è papà Stregatto! Mi ha insegnato tutto sulla pigrata! Spero di non avergli fatto paura, ghghghgh!» miagolò Pietra zampettando allegramente verso di lui.

Babbo Stregatto si era già accorto dei due ospiti, ma preferì finire di gustarsi una enorme salsiccia con un ammazzacaffè all'idromele, mentre stava guardando il suo programma Babbano preferito del tardo pomeriggio: le avventure di Gatto Silvestro e Titti!
Poi si alzò lentamente in piedi e miagolò: «Miao, come stai piccolo Pietra? Ciao Eileen! Oh, oh... vedo che avete fatto progressi con quella scopa!».
«Miao a te, padre mio! Domani, per il tuo compleanno, festeggerai sette vite e un giorno! Ti porterò, in regalo, la relazione sulla scopa costruita con il legno toccato da Santa Gertrude: questa scopa è un mezzo invisibile di trasporto che conduce in qualunque posto si trovi qualcuno che si desideri incontrare. Come la Polvere Volante! Ed eccomi qua, a casa da te!!!» rispose gioioso lo Stregatto, «Altro che magia antica, è quasi un miracolo, non credi? Con quello che costa la Polvere Volante!!! Muahahahah!!!».
«Mieewworrr, piccolo Pietrino, non trarre conclusioni affrettate, ho l'impressione che i poteri di questa scopa vadano ben oltre! Ma avrai tutto il tempo per scoprirlo.» miagolò babbo Stregatto, apprezzando la bella fiamma calduccia del caminetto.

«Come sta Signor Stregatto? Dove è la sua Signora Stregatta? Volevo salutarla»  chiese Eileen, incuriosita per la sola presenza di Babbo Stregatto in salotto.
«Ah, io sto molto bene adesso, grazie, miao. Credo che, in questo momento, mia moglie sia andata da una sua vicina a farsi prestare dei gufi. Oggi è indaffarata a mandare posta a tutti i nostri parenti, agli amici... sai come è sua madre, cara Eileen; sempre dietro alle pubbliche relazioni! Sono sicuro che manderà un gufo anche a Pietrino, questa sera, ma speriamo che non se lo mangi... quelli si che costano!» rispose ridacchiando l'anziano genitore dello Stregatto.
Poi, Babbo Stregatto regalò un bel sorriso e aggiunse: «A proposito, piccolo Pietra, hai presente quella Ricordella con il fumo violafucsia che volevo donarti il giorno che tu fossi diventato Preside? Beh... esageravo! Te la sei già meritata!!! Si trova sotto quella mattonella viola che è posta sotto il frigorifero babbano in cucina! Un bel nascondiglio, non è vero? La prenderai con calma nei prossimi giorni; non dovrebbe essere difficile spostarlo, perchè a colazione l'ho un pò alleggerito, eheheh! Adesso, però, vedo che la vostra scopa si sta preparando per il viaggio di ritorno... Ciao Pietrino! Ciao Eileen! E fate i bravi, fino alla prossima visita!».

In effetti, la scopa aveva ripreso vita e si era alzata in aria, girando su stessa e brillando come una stella.
Pietra e Scintille salutarono il pluricentenario genitore e si accucciarono veloci sopra la Gattiger.
Immediatamente, la scopa lasciò il salotto da una finestra aperta, per entrare ancora nel tunnel di lampi da dove erano giunti in precedenza.
In un battito di ciglia, i due felini si ritrovarono di nuovo ad Hogwarts, proprio alla guferia.
Rimisero di corsa la Gattiger nel suo nascondiglio segreto e zampettarono verso il corridoio del terzo piano.


Era appena passata la mezzanotte, quando quattro Grifondoro, ingannati dalla falsa proposta di un duello notturno in Sala Trofei, lanciata da Draco Malfoy, correvano a più non posso per i corridoi del castello.
Infatti, Harry, Ron, Hermione e Neville cercavano di sfuggire alle grida di Pix, che stavano anche richiamando l'attenzione di Argus Gazza e della sua gatta Mrs Purr, alias l'agente Neon.
Gli studenti percorsero velocemente un corridoio sconosciuto, andando a sbattere addosso ad una porta chiusa a chiave. Ron stava pensando di essere ormai giunto al capolinea, mentre Harry e Neville erano completamente ammutoliti, in attesa del proprio destino.
«Vi decidete a fare qualcosa?» sbottò Hermione. Afferrò la bacchetta di Harry, colpì la serratura e sussurrò: «Alohomora!».
La serratura scattò e la porta si spalancò davanti a loro, la oltrepassarono spintonandosi, la richiusero velocemente, e vi pigiarono contro l'orecchio, rimanendo in ascolto.
Proprio oltre quella porta, Gazza e Pix si misero a discutere animatamente per qualche minuto, ma il Poltergeist era tutto fuorché una spia, e il custode si allontanò furente, insieme alla sua gatta, alla ricerca di studenti da espellere.

Solo pochi istanti dopo, i quattro Grifondoro compresero che non erano entrati in una stanza, ma in un'altro corridoio, più precisamente il corridoio proibito del terzo piano. E ora sapevano perché era proibito: il motivo apparente era ovviamente Fuffi, un enorme cane a tre teste!
Caddero all'indietro... Harry richiuse la porta sbattendola e ripresero a correre, anzi quasi a volare, per ritornare alla Sala Comune del settimo piano.

Nascosti dietro un grossa armatura, Eileen e Pietra lì videro affannarsi per salire le scale, in direzione quarto piano, mentre Fuffi stava abbaiando "civilmente" in lontananza.
«Non sono passate neanche due settimane ad Hogwarts, e quegli studenti hanno già collezionato una bella serie di motivi per essere espulsi!» disse Scintille pensando ai suoi trascorsi sette anni di istruzione magica.
Pietra ghignando rispose: «Mai quanti ne abbiamo collezionati noi da professori!».
«In ogni caso, le preoccupazioni di Silente erano fondate. Se sono entrati nell'antro dove dorme Fuffi, avranno sicuramente visto la botola.» aggiunse Scintille lanciando uno sguardo di avvertimento allo Stregatto.
«E se riescono a collegare l'attività di Hagrid alla Gringott, con la tentata rapina e con Nicolas Flamel, avremo un bel mucchio di guai in arrivo! Speriamo solo che Hagrid non si lasci scappare niente!» miagolò Pietra, riprendendo a zampettare verso la sala comune della Quinta Casa insieme a Scintille.
«Comunque, anche oggi abbiamo rischiato di essere uccisi!» sussurrò Eileen facendo spallucce.
«O peggio ancora... rimanere affamati senza trippa!!!» protestò Pietra massaggiandosi il pancino per aver saltato la cena.

Intanto, i maghetti fuggitivi erano riusciti a far ritorno nella sala comune di Grifondoro, ed Hermione aveva ritrovato il fiato e anche il suo solito caratteraccio.
«Ma dite un po', voi non li usate gli occhi?» sbottò «Non avete visto dove poggiava le zampe?».
«Sul pavimento?» suggerì Harry «A dire la verità non gli ho guardato i piedi. Ero troppo preso dalle sue teste».
«No, non sul pavimento. Stava sopra una botola. E' evidente che fa la guardia a qualcosa.» Hermione si alzò lanciando uno sguardo truce.
«Spero che siate soddisfatti di voi stessi. Abbiamo corso il rischio di essere uccisi... o peggio ancora espulsi. E ora se non vi dispiace, io vado a letto».
A parte i commenti sarcastici di Ron sulle priorità della ragazza, Hermione aveva dato ad Harry qualcosa a cui pensare.
Poi, l'illuminazione!
Sembrava proprio che Harry avesse scoperto dove si trovava il lurido pacchettino prelevato dalla camera di sicurezza numero settecentotredici dal suo amico Hagrid.

Nel frattempo, Scintille e lo Stregatto sgattaiolarono nella grande sala del terzo piano, dove era ancora custodito lo Specchio delle Brame.
Lo oltrepassarono per andare alla porta gattaia della loro Sala Comune, li aspettava una bella pigrata, ma di fronte a loro, usciti dall'ombra, si ritrovarono la metà del corpo insegnanti della scuola di Hogwarts!
Silente, Piton, Minerva, Pomona e Filius erano lì ad attenderli, chissà da quante ore.
«Questa volta dobbiamo averla fatta veramente grossa! Ci appenderanno per la coda fino alla prima notte di luna piena, nel cuore Foresta Proibita, e ci faranno divorare dai licantropi!» miagolò sottovoce Eileen paralizzata sul posto.
Pietra Stregatto, invece, era indeciso se avvalersi della facoltà di non rispondere oppure se proclamarsi innocente, gettandosi in ginocchio a chiedere la grazia.
Poi si ricordò un proverbio del suo saggio padre: "Quando si ha il topolino in bocca, il silenzio senza miagolate è d'oro!".


«Ti aspettavamo, Pietra» disse Silente con un filo di voce «Desideravamo essere presenti alla consegna di questo messaggio, pervenutomi subito dopo pranzo, da parte di tua madre. Voleva che te lo desse Severus, quindi...».
Severus Piton fece un passo avanti, verso di loro e, senza proferire parola, mise nelle zampette di Pietra la lettera di mamma Stregatta.
Lo Stregatto ebbe un tremito, un presentimento, poi la aprì e lesse ad alta voce:

«Caro miagolante figliolo,
è con grande dolore che ti annuncio la morte di tuo padre, avvenuta questa mattina dopo una lunga e abbondante colazione.
A seguito dell'ultima visita di controllo del Veterinario del San Mungo, che non aveva lasciato molte speranze, tuo padre mi aveva confidato che, secondo lui, ogni lasciata era persa e, di conseguenza, aveva deciso di anticipare il suo compleanno di un giorno, festeggiando il miglior buon non-compleanno che io abbia mai visto.
E' riuscito a sbafarsi l'intera scorta di trippa e croccantini che avevamo in cantina e nel frigorifero, 10 kg di salmone, le galline del pollaio della nostra vicina, le bistecche del negozio del macellaio che costeggia il fiume e, infine, una torta di Florian Fortebraccio a sette piani, come le sue sette vite da festeggiare.
La sua volontà era quella di non lasciarsi uccidere dalla sua malattia cronica, non gliela voleva dar vinta! Infatti c'è riuscito, facendo una morte degna di un erede del mago Stregatto Violafucsia: indigestione fulminante!
Le sue ultime parole sono state per noi: ci ha raccomandato di non esagerare troppo con l'ammazzacaffè all'idromele, poi, ha fatto un ultimo brindisi, in ricordo dei suoi vecchi amici, in particolare di Tobias ed Eileen Piton, i genitori di Severus.
Ti aspetto per i funerali, ai quali sono stati invitati anche i tuoi amici insegnanti.
Fatti forza Pietrino!
Con miagolante affetto, un abbraccio forte forte da Mamma Stregatta».

«Miao, ma non è vero! Non è possibile! Ho parlato con mio padre poco meno di mezz'ora fa! Non può essere morto!!! ...C'eri anche tu Scintille!!!» sussurrò a Scintille piangendo, in cerca di un ultimo appiglio di speranza.
Eileen Scintille riuscì solo a miagolare: «Si, ero con te! L'ho anche salutato... mi ha parlato! Non può... non può essere».
«Come avete detto?» chiese Silente pieno di compassione «Pietra, Eileen, comprendo la vostra sofferenza, ma purtroppo dovete accettare...».
«Mettevi a sedere, siete sicuramente confusi per la triste notizia» intervenne Severus, celando il dolore in cuor suo e facendo arrivare dal nulla due comode poltrone.
Minerva era già una fontana di lacrime che raccoglieva nel fazzoletto Autoasciugante prestato dal silenzioso Filius.
Pomona, invece, aveva preparato una tisana calmante per tutti, e iniziò a versarla nei bicchieri.

Poi, una folgorante illuminazione felina: il vero potere di quella scopa! Il potere che nessuno aveva mai compreso, neppure Silente!
Il potere di condurre... oltre! Un potere dipendente dalla sola volontà della scopa!
Era la manifestazione della potenza divina di un miracolo di Santa Gertrude, oppure l'espressione di altissimi livelli di magia antica ancora inspiegabili?
In quel momento, la risposta a questo mistero non aveva più importanza.
Pietra non resse la tempesta di emozioni che lo stava avvolgendo e crollò a terra svenuto, mentre Eileen cadde su di lui, pochi secondi dopo aver raggiunto la sua stessa conclusione, ma almeno era caduta sul morbido.


P.S.: capitolo dedicato al Babbo di Pietra Stregatto, alla Nonna di Scintillo che sono già andati oltre, e a tutti i Cari estinti degli amici di Pottermore Guida, in loro memoria.
"In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura." (A. Silente - Harry Potter e la Pietra Filosofale pag. 283)

15 commenti:

  1. Cari Pietra ed Eileen,volevo ringraziarvi per la bellissima fan-fiction,a casa mia ha riscosso un grandissimo successo!
    Mi chiedevo se avreste continuato a scriverla anche dopo l'uscita di un nuovo libro di Harry Potter:se pensate di no,spero che cambierete idea.
    Saluti
    Un'ammiratrice

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    1. Miao Anonima,
      ti ringrazio miagolosamente per i tuoi complimenti.
      Mi raccomando, facci pubblicità e facci sapere il tuo soprannome, così ti ricordiamo meglio!

      Io e Eileen, con il tempo, cercheremo di ripassare tutti i libri e i capitoli della saga attraverso le cronache integrative della quinta casa, e quindi fino al duello finale tra Harry e Voldemort.
      Spero che piaccia anche ai tuoi genitori, ghghghgh!!!
      Digli di adottare uno stregatto, ma prima fagli leggere il libretto delle istruzioni, muahahahahah!!!
      Miagolamente Tuoi Pietra Stregatto e Eileen zampettanti a festa per i complimenti.

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  2. Ciao cari Pietra ed Eileen!!
    son caduta dalla sedia dal ridere con la storia della ricordella durante la gita!! e sono rimasta impressionata dalla scopa "Gattiger". alla fine mi son commossa! grazie mille per il vostro impegno! è un piacere leggere questa fanfiction!
    vi saluto e vi lascio una megaciotola di croccantini alla pancetta!

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    1. Miao PluffaVolo,
      gentile come sempre. E' difficile far sorridere e far commuovere, nello stesso tempo, quando si scrive.
      A quanto mi hai miagolato, almeno per una volta ci siamo riusciti.

      Ti annuncio in anteprima che, probabilmente, ad agosto usciremo con due nuovi capitoli, uno verso il primo d'agosto e l'altro per festeggiare il Ferragosto.

      Severus consiglia di mettere intorno alla sedia, un nutrito numero di cuscini, perchè la frattura del cranio o la rottura delle piastrelle del pavimento, (dipende dalla testa, ghghghgh!), non varrà come scusa per non fare il compito di 30 righe di pergamena sui lupi mannari. Pagina 394! Tuo Stregatto all'opera.

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    2. Per quel che mi riguarda ci siete riusciti in pieno!!
      yuhuuu! aspetto agosto con felice trepidazione!!
      accipicchia, e io che speravo nella scusa... hahahaha!!!

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    3. Miao PluffaVolo,
      e allora avanti miagolamente tutta! Zampet, salt, fugg, zomp!

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  3. Ciao!
    State continuando bene, nulla da dire! La prima parte è spassosissima (ora capisco perché ad Hogwarts non si parli mai di gite!), mentre la seconda è... T.T (non uso mai le faccine, ma quando ci vuole, ci vuole!)
    Continuate così!

    P.s. posso aggiungervi come (a)mici su pottermore? Così raggiungerei la bellezza di... 3 amicizie! XD

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    1. Miao Piccola Pker,
      la vita è bella perchè varia, ma a volte anche ingiusta e T.T. E la saga di Harry Potter racconta la sua vita e le vicissitudini di tutti personaggi nella loro completezza. Insieme nel bene e nel male.
      Così tentiamo anche noi di fare lo stesso, nel nostro piccolo.
      Io sono gattospirito13619, aspetto la tua richiesta di amicizia! Tuo Stregatto desideroso di gite, ghghghgh!!!

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    2. Ok!
      Io sono FiammaCercatore e qualche cos'altro, non me lo ricordo, ma se ti capita una richiesta d'amicizia dovrei essere io. ;-)
      Aspetto il prossimo capitolo, sperando di avere meno problemi a commentare (e sperando che anche Eileen risolva i suoi problemi di statistiche)

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    3. Miao Piccola Pker,
      maigolamente ricevuto! Però, le statistiche sui croccantini al pollo sono di mia competenza!

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  4. Appena ho letto le prime 3 righe mi è venuta nostalgia della scuola!!! Mi manca andare a scuola di mattina, compiti di pomeriggio...
    (miagolio imbarazzato) Miao...

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  5. complimenti.. :) davvero una fervida fantasia! Tanti saluti! -Chiara <3

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    1. Miao Chiara,
      mi raccomando leggi anche il resto dei capitoli, è un modo diverso e originale di rileggere la saga! Tuo Stregatto a pancino all'aria.

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  6. MIAO Pietra ed Eileen!Che finale triste...
    Però la scopa Gattiger mi incuriosisce un sacco!!!
    Siete veramente inventivi...Complimenti!!!
    Yuki

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    1. Miao Yuki,

      ho scritto questo capitolo nel mese successivo alla morte di mio Padre. Desideravo ricordarlo anche in ciò che stavo scrivendo: una specie di dedica ai nostri cari che sono andati oltre.
      La vita è ingiusta diceva Piton, ma possiamo dargli una raddrizzata, sempre!
      Tuo Stregatto.

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