Libro 1, Capitolo 7: Uno Smistamento miagolante

Libro 1, Capitolo 7: Uno Smistamento miagolante
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo Sette: Il Cappello Parlante

I nuovi allievi maghi del primo anno furono condotti celermente in Sala Grande, accompagnati in fila ordinata da una Professoressa McGranitt alquanto nervosa.
Ogni volta che arrivava il giorno dello Smistamento, i guai che combinava Pietra Stregatto si abbattevano su di lei, come uno stormo di disgrazie alate, e pertanto doveva stare sempre in allerta per evitare il peggio!
In trepida attesa, invece, i piccoli maghi ascoltarono in silenzio il canto del Cappello Parlante, chiedendosi in cuor loro in quale Casa sarebbero stati meritevoeli di essere collocati.
Pietra Stregatto ed Eileen Scintille non si erano mai persi uno Smistamento in vita loro e avevano optato per un ottimo punto di osservazione, strategicamente individuato proprio sotto il tavolo centrale degli altri Professori, vicino ai piedi del Preside.

Finalmente, la Professoressa McGranitt, dopo aver lanciato uno sguardo torvo a Pietra, si fece avanti tenendo in mano un lungo rotolo di pergamena, stranamente mordicchiato ad un angolo.
"Gattaccio spelacchiato! Me l'ha fatta un'altra volta. Dovevo chiudere la pergamena nell'ufficio di Silente!!!" pensò l'insegnante di Trasfigurazione mentre si apprestava ad iniziare la cerimonia.
«Quando chiamerò il vostro nome, metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati» disse la stessa Minerva, «Abbott Hannah!».
«Tassorosso!» esclamò il Cappello Parlante, dando inizio alla lunga processione di piccoli studenti verso di lui.

«Ahhh, quanti bei ricordi Pietra! Rammenti il nostro primo giorno ad Hogwarts? ...Pietra? Oh!...Pietraaaaa!!!» miagolò Scintille all'amico felino accanto a sé, mezzo addormentato, rifilandogli una piccolo graffio sull'orecchio.
Pietra si ricompose immediatamente, esibì qualche colpetto di tosse teatrale, annuendo con l'atteggiamento di chi la sapeva veramente lunga e, dopo essersi stirato ignobilmente, rispose: «Miaoooohhh! Quel giorno fu veramente memorabile! Ricordo di aver bevuto una Pozione Polisucco di contrabbando, immergendoci il capello di uno studente ancora da smistare. Poi, mi presentai dispettosamente al suo posto; se non fosse stato per l'allergia ai felini del Cappello Parlante, forse sarei riuscito ingannarlo! Babbo e mamma Stregatti sarebbero stati ancora più orgogliosi di me!!!».
In effetti, durante quella cerimonia, ad Hogwarts, un piccolo studente trasandato che si grattava in continuazione, come se avesse una intera legione di pulci alle calcagna, si era presentato davanti alla sospettosa professoressa McGranitt, accomodandosi il Cappello Parlante in testa con grande disinvoltura.

Il Cappello Parlante era rimasto per diversi minuti a bocca aperta: la pausa più duratura che Hogwarts avesse mai conosciuto!
Inizialmente si pensò ad un difficilissimo Testurbante da smistare, ma finalmente, fatta la sua valutazione, il Cappello esclamò: «Non in Grifondoro, perché nella tua testa leggo che per te il miglior attacco e la miglior difesa sono sempre la fuga! Oh, perbacco!...Non in Tassorosso, sei sempre solito pigrare! Neanche Serpeverde... ti guidano impulsi istintivi primordiali assolutamente imprevedibili, micidiali per un nemico che non li può comprende, ma non c'è molta astuzia né ambizione. Nemmeno in Corvonero, la tua saggezza è limitata all'ordine di un universo organizzato dagli scompartimenti di un frigorifero! Ma allora dove collocarti?...Etciù! Etciù!!.......Etciù!!! Per tutti i Fondatori!!! Toglietemelo di dosso!!! Etciùùùùù!!!!!».

Ormai smascherato, lo studente era scappato via dalla Sala Grande con agilità incredibile, come se volasse sui fulmini e spelando dappertutto.
Aveva trovato rifugio nella Quinta Casa al terzo piano del castello, dove era suo diritto stare fin dalla nascita, senza Smistamento, scomparendo così alla vista di una giovane McGranitt a dir poco inferocita.
Silente, invece, era apparso divertito dall'evento a sorpresa e lo aveva indicato come un buffo scherzo di qualche studente del settimo anno.
Tuttavia, Silente aveva fatto notare alla sua amica Minerva che i suoi incantesimi Incarceramus avevano mancato lo studente per ben quattro volte.
E alla bacchetta della Professoressa MGranitt, che si ritrovò anche la pergamena dei nomi mordicchiata di lato, nessun mago o studente era mai sfuggito prima.
«Miao, erano altri tempi Scintille! Ricordi il nostro incontro-scontro del giorno seguente? Stavo inseguendo il topo più grassottello che c'era nelle cucine di Hogwarts, mentre tu stavi zampettando leggiadra, verso di me, in direzione dell'angolo della biblioteca che portava all'entrata del Reparto Proibito. Un frontale felino mai visto! Muahahahahahah!!! Ci ritrovarono storditi sotto una catasta di libri polverosi che si lamentavano dei nostri modi inurbani di leggerli!» aggiunse Pietra scondinzolante mentre lo Smistamento faceva il suo corso.

Scintille osservava nostalgicamente gli studenti procedere verso il Cappello e, con la coda dell'occhio, vide i piedi di Silente muoversi impercettibilmente sopra la coda dello Stregatto, ma distratta e rapita dai suoi pensieri aggiunse: «E' vero! Ancora non avevo avuto il piacere di conoscerti bene che piombò su di me una punizione di un mese dedicato alla spurgatura delle lumache cornute e una ricerca di mille righe di pergamena sulle tecniche di restauro dei libri magici impelati!».

Intanto, La Professoressa McGranitt stava continuando a chiamare gli studenti in ordine alfabetico, scrutando sempre eventuali movimenti sospetti sotto il tavolo dei professori: «Granger Hermione!».
Hermione arrivò quasi di corsa allo sgabello e si pigiò il Cappello in testa con gesto impaziente.
«Grifondoro!» gridò il Cappello. Ron grugnì.

Eileen incrociò lo sguardo assonnato di Pietra e domandò: «Una brava ragazza! Ho sentito in treno delle voci su di lei, è molto preparata. Cosa ne pensi?».
Pietra trattenne a stento uno sbadiglio, poi borbottò: "Assomiglia un po' alla McGranitt, speriamo che almeno le piacciano i gatti! Ed è anche simile un pochino a te! Una insopportabile sottutt.....».
Fu proprio in quel momento che Scintille chiuse bruscamente la bocca a Pietra con le zampette, minacciandolo di far sparire la sua collezione Babbana di salsicce italiane.

Poi fu chiamato Neville, il ragazzo del rospo fuggitivo.
Con lui il cappello impiegò molto tempo a decidere, ma alla fine venne assegnato alla Casa di Grifondoro.
«Miao, simpatico questo ragazzo! Sai chi sono i suoi genitori? Sua nonna la conosci di sicuro, non è vero?» chiese Scintille guardando il bambino allontarsi tra la folla sghignazzante, con il Cappello ancora in testa.
La risposta di Pietra non si fece attendere: «Mmmhhhhpppfffiiiaaaooohhh!!!».
«Ops, che sbadata! Scusa Pietra, provvedo subito!» rispose Eileen spostando le zampette dal musetto dello Stregatto e restituendogli la facoltà di parola.
«Ma certo che ricordo i poveri genitori di Neville! Fin da piccolo, ho sempre avuto gli Auror come modello e anche quel babbano chiamato agente 007!...Ah, la nonna di Neville è quella anziana signora a cui ho venduto per 30 galeoni il cappello di Avvoltoio della moglie di Merlino, un vero cimelio!».
Scintille lanciò un'occhiataccia a Pietra, che abbassò subito gli occhi, poi sussurrò: «Se tu mi avessi venduto per quella cifra quel tacchino spelacchiato, modificandolo con un becco e qualche piuma di avvoltoio comune, io ti avrei...».
«Miao, almeno devi ammettere che quel cappello è invidiato alle feste di tutte le sue amiche americane, specialmente nel giorno della festa del Ringraziamento» disse Pietra mormorando con un filo di voce.
«Già, e prima poi finirà nel forno insieme a te, quando la signora Augusta scoprirà di essere stata truffata! Inoltre, Merlino non era sposato!» esclamò Eileen con un ghigno che fece drizzare il pelo al povero Stregatto.
Ormai erano rimasti in pochi... E finalmente... «Potter Harry!».
Ad un tratto, mentre Harry si avvicinava allo sgabello, la sala fu percorsa da sussurri, simili allo scoppiettio di tanti piccoli fuochi.
«Ha detto Potter?» chiese Pietra risvegliandosi dal suo torpore «Ma proprio quell'Harry Potter?».
«Si miao! Proprio quello che hai truffato sul treno con il carrello dei dolciumi!!!» esclamò stizzita Eillen.

Ci volle un po' di tempo al Cappello Parlante, era evidente che Harry era un Testurbante, ma poi il Cappello si decise: «Grifondoro!».
«Lo sapevo che che sarebbe finito in Grifondoro!» dichiarò Pietra con estrema sicurezza.
«E perché mai?» replicò Scintille incuriosita.
«Solo lui ha avuto l'audacia e il coraggio di pagarmi tutto quel mucchio di denaro per quattro biscotti scaduti per gufi!» rispose Pietra.
Scintille scosse la testa con aria rassegnata, alzando gli occhi al cielo, ma tra gli applausi scroscianti per Harry Potter si udì un prolungato miagolio di dolore in sottofondo: Silente stava applaudendo in piedi lo Smistamento di Harry e la coda di Pietra Stregatto era finita, per sfortuna, sotto la suola del Preside.

Finalmente, fu il turno di Ron.
Harry incrociò le dita sotto il tavolo e un attimo dopo il Cappello gridò: «Grifondoro!».

Il musetto di Eileen assunse una dolce espressione furbetta e disse a Pietra: «Questo ragazzo mi sembra un gran pasticcione in erba, ascendente Stregatto... siete dello stesso segno zodiacale?».
«Ma quale pasticcione! Al contrario, mi pare molto più intelligente e laborioso di Potter e di Hermione... insomma come me! Scommetto che diventerà Ministro della Magia... o ehm, almeno Preside!...Oh, beh....diciamo Direttore di Grifondoro al posto della vegliarda McGranitt, sì sì!».
Eileen giunse in soccorso alle esternazioni farneticanti dello Stregatto, che stavano precipitando a spirale in un abisso senza fine, e concluse ridacchiando: «Facciamo Professore?».
«Miao, professore è il minimo! Si! Dammi la zampa!!!» replicò Pietra battendo i suoi cinque polpastrelli artigliati con quelli di Eileen, per poi lisciarsi la coda ancora dolorante.

Smistati gli ultimi tre studenti, la cerimonia si era ormai conclusa e la Professoressa McGranitt arrotolò la sua pergamena, portando via il Cappello Parlante che aveva appena cominciato stranamente a starnutire.
Seguirono i saluti del Preside a tutti i presenti e l'inaugurazione del nuovo anno scolastico, poi il banchetto ebbe finalmente il suo inizio.
Era il momento migliore dello Smistamento per Pietra, soprattutto per uno che, come tutti gli ex studenti della Quinta casa, non aveva avuto bisogno di essere smistato!
Lui amava sgranocchiare salsicce sotto il tavolo, miagolare con Eillen e utilizzare il suo udito da Stregatto per carpire informazioni utili fra i discorsi degli altri commensali.
Al contrario, Scintille stava condividendo il suo pasto con Pietra, ma senza troppa convinzione, visto che il verbo "condividere", con particolare riferimento a pregiate salsicce, era un semplice eufemismo felino: si trattava praticamente di un monopolio del vassoio da parte del suo amico pappone che, tra una pietanza e l'altra, si ricordava che anche la sua povera amica Eileen avrebbe dovuto cenare, concedendogli generosamente qualche salsiccia.
Era per questo che Eileen puntava soprattutto ai vassoi lasciati davanti ad un distratto Hagrid, che di solito erano più capienti degli altri.

Accadde all'improvviso. Severus Piton guardò oltre il turbante del Professor Raptor, dritto negli occhi di Harry, e un dolore acuto attraversò la cicatrice sulla fronte del ragazzo.
«Ah!» esclamò Harry passandosi una mano sulla fronte.
«Cosa, cosa c'è?» chiese il prefetto Percy, fratello di Ron.
«N-niente» rispose Harry.
Al grido del bambino, Eileen Scintille e Pietra Stregatto balzarono in piedi all'improvviso, pronti a qualunque evenienza, fosse stato anche un Mangiamorte scappato da Azkaban!
In effetti, non proprio a tutte le evenienze: un grosso boccone di pasticcio di rognone stava per strozzare l'ingordo Stregatto, ma Eillen provvedette con una serie di colpetti ben assestati fra le costole a liberarlo dalla momentanea occlusione delle vie respiratorie, liberandosi temporaneamente anche dello stesso Stregatto.

«Chi è l'insegnante che sta parlando con il Professor Raptor?» chiese Harry a Percy.
«Oh, ma allora conosci già Raptor! Non c'è da stupirsi che sia così nervoso; quello è il professor Piton. Insegna pozioni, ma non gli piace; tutti sanno che fa la corte alla materia di Raptor. Piton sa un sacco di cose sulle Arti Oscure» rispose Percy con aria saccente.

«Miao, ma che sciocchezze va dicendo quel Percy! Piton ama la materia delle pozioni!» miagolò Pietra tenendosi il costato dolorante con una zampetta.
Eileen lanciò un breve sguardo perplesso al suo amico e replicò: «E' vero, ma Severus ama anche la materia di Difesa contro le arti oscure, solo che...».

«Solo che Severus è un incompreso... come me!» sbottò lo Stregatto mettendosi a pancia all'aria.
«Il solito esagerato!» ribattè spazientita Scintille.
Pietra si girò di lato e ad occhi chiusi aggiunse: «Hai visto lo sguardo di Sev nel momento in cui ha visto Harry? Quel maghetto ha tutto il naso di sua madre e gli occhiali del padre!».
«Cooosaaa??? Che c'entra il naso? Non hai visto i suoi occhi? Gli occhi sono di sua madre! Meno male che non hai detto la coda!!!» sbraitò Eileen indignata, «E da quando chiami "Sev" il Professor Piton?».
«Da quando mi prepara mensilmente una pozione soporifera speciale per pigrate rilassanti. Comunque, il suo sguardo di poco fa era un libro aperto, per un lettore attento, miao! Gli occhi sono lo specchio dell'anima felina!» miagolò con aria sorniona lo Stregatto guardando Eileen dritto negli occhi.

Eileen ricordava bene quei vecchi tempi in cui Lily Evans, James Potter e Severus Piton erano ancora piccoli studenti prodigio.
James Potter era stato sempre distratto dallo studio dal Quidditch e dalle ragazze: era un talento naturale, ma un po' pigro (ecco l'unico talento riconosciutogli da Pietra, che però covava una certa gelosia per le sue morbide pantofole), e si applicava solo se si accendeva in lui la passione per qualcosa o l'interesse per qualcuno. Per James, infatti, diventare Animagus per aiutare il suo amico Lupin fu un gioco da ragazzi.

Invece, Lily era stata una ragazza molto semplice, amava le persone che aprivano i loro petali come i fiori, per poterle guardare meglio dentro. Bravissima nella materia di pozioni, si era divertita sempre con il suo amico Severus ad inventarne di nuove o a perfezionare quelle già esistenti.
Anche negli incantesimi Lily era stata una fantastica creatrice, e il Professor Lumacorno era rapito dalla facilità con cui aveva usato la magia, al di là dei libri scolastici.
Infatti, Horace aveva raccontato a tutta Hogwarts del dono ricevuto da Lily Evans, cioè dei suoi bellissimi petali incantati che si trasformavano in pesciolini rossi.
Invece, Pietra aveva mostrato meno entusiasmo, soprattutto vedendo il suo pranzetto, a base di pesci rossi, ritrasformarsi tragicamente in petali di rosa rossa nell'ufficio di Lumacorno!
Il suo affetto per Severus era stato immenso, ma dopo la creazione da parte di quest'ultimo di un potentissimo incantesimo di magia oscura, che lo stesso Piton ebbe cura di trascrivere nel suo libro di Pozioni Avanzate, per proteggerla "contro i nemici", il loro rapporto fu incrinato da mille dubbi.

Ancora prima di raggiungere Hogwarts, Severus Piton era da considerarsi un piccolo genio autodidatta, un perfezionista inarrivabile in tutte le pozioni o incantesimi in cui si cimentava, grazie anche alla collezione di libri di magia a lui donati dalla madre, ancora custoditi gelosamente nella casa di Spinner's End.
La sua affidabilità e la sua precisione nel campo della magia ne fecero un esempio da seguire per Lily, che amava soprattutto il suo modo di viverla e il suo senso di protezione e riguardo nei suoi confronti.
Fu chiamato Sectumsempra, l'incantesimo che Severus creò per difendere Lily da ogni avversità della vita, ma l'uso della Magia Oscura non incontrò l'approvazione della ragazza, come anche le sue amicizie tra i futuri Mangiamorte.
Infine, la facilità con cui Severus si impadronì dell'Occlumanzia sorprese perfino Silente, il quale dovette prendere atto di aver fallito nei suoi riguardi come Legilimens, ed era la prima volta che accadeva nella sua vita.

Pietra ed Eileen legarono in amicizia molto presto con Severus, per via degli stretti rapporti collaborativi di quest'ultimo con Silente e delle Pozioni Soporifere speciali regalate a Pietra, di cui era assurdamente goloso.
Quest'ultimo non perdeva occasione di ricambiare Severus parlando male di James Potter e delle sue leggendarie pantofole con cui sfidò Voi-Sapete-Chi.
A volte, la ruffianeria dello Stregatto nei riguardi di Piton superava ogni confine conosciuto, ma ormai Severus aveva un debole per lui e lo difendeva sempre a spada tratta con grande simpatia.
Una volta, a fronte di una richiesta di una ricetta per una pozione d'amore di una studentessa di Serpeverde, il professor Piton sibilò: «Adotta un gatto randagio. Sarà in grado di darti più soddisfazioni di un fidanzato di Grifondoro». La studentessa scoppiò in lacrime, ma poi, si avviò con fiducia al Serraglio Stregato.
La cosa peggiore per la ragazza fu scoprire, dopo alcuni anni di matrimonio, che il suo ex Professore aveva avuto ragione.

Inoltre, dopo la caduta del più potente dei Maghi Oscuri, la casa dei Potter era stata parzialmente distrutta e quelle pantofole di James Potter, simili a due peluche, non furono più ritrovate.
Eileen, però, si era fatta una mezza idea su dove avrebbe potute rintracciarle, ma tali oggetti non erano tra le sue priorità e lasciò quindi insoddisfatte le sue curiosità feline.
Del resto, nessuno avrebbe mai potuto credere che Voldemort avesse deciso di usare un paio di puzzolenti pantofole come Horcrux, per nasconderci dentro una parte della sua anima, e la questione fu temporaneamente archiviata anche da Silente.
Alla fine del banchetto, prima di mandare gli studenti a letto, Silente diede loro alcune indicazioni, tra le quali il divieto di accesso al corridoio del terzo piano a destra, pena per il trasgressore una morte dolorosa e come se nulla fosse invitò i bambini a cantare una piccola strofa dell'inno della scuola.

Pietra stava giocando con uno stecchino da denti, che usava come bacchetta puntandola verso Eileen.
Ad un tratto, lo stregattaccio miagolò: «Miao, ma al terzo piano, dietro quello specchio strano, c'è la porta gattaia che conduce alla nostra sala comune della Quinta casa! E poi quel cagnaccio a tre dentiere che...»
«Vuoi stare zitto?» lo interruppe Eileen Scintille infilandogli un cosciotto di pollo arrosto in bocca.
Pietra non protestò, prese atto della buona rosolatura del volatile e, dopo averlo sublimamente ingoiato, cambiando discorso, mormorò: «Mi pare che la parola d'ordine della Sala Comune dei Gridondoro per questa settimana sia Caput Draconis, se non sbaglio».
«Hai mente qualcosa stanotte?» chiese sospettosa Scintille «Noi della Quinta casa non abbiamo bisogno di parole d'ordine per andare in giro per il castello!»
«Beh, miao, ho pensato di omaggiare Harry con la mia pozione speciale antistress da Stregatti, per un sonno tranquillo e rilassato, che lui ha già ingurgitato senza accorgersene nel suo succo di zucca. Sarebbe stato felice anche Sev di apprezzare questo mio gesto generoso! Era il minimo che potessi fare per dargli il benvenuto da parte nostra. E stasera farò anche la guardia sotto al suo letto» miagolò pigramente Pietra, leccandosi i polpastrelli sporchi di marmellata di lamponi.
«Cooosssaaaa??? Ma era una pozione per Stregatti non per umani!!! Non conosciamo nemmeno i suoi effetti su un semplice gatto, figuriamoci su di un bambino. E adesso?! Speriamo che domattina il povero Harry sia ancora vivo!» miagolò Scintille attonita, sgattaiolando insieme all'amico pasticcione verso il letto di Harry Potter.

Forse Harry aveva mangiato troppo (o diversamente bevuto a sua insaputa!), perchè fece un sogno molto strano.
Indossava il turbante del professor Raptor e il turbante gli parlava senza posa, dicendogli che doveva trasferirsi a Serpeverde immediatamente, perché a quello era destinato. Harry gli rispondeva che no, non voleva andarci; allora il turbante diventava sempre più pesante e Harry cercava di toglierselo dalla testa, ma quello lo stringeva sempre più facendogli molto male; e c'era anche Malfoy che si faceva beffe di lui mentre era alle prese con il turbante; e poi Malfoy si tramutava nell'insegnante dal naso adunco, che rideva in modo stridulo e glaciale. Poi ci fu un bagliore di luce verde, e Harry si destò, madido di sudore e scosso dai brividi.
Si girò dall'altra parte e si riaddormentò.
Quando si svegliò, il mattino seguente, non aveva il minimo ricordo del sogno.
Invece, Pietra ed Eileen, pieni di bernoccoli, ricordarono tutto di quella nottata per un bel pezzo: erano stati sempre all'erta e pronti a chiamare Madama Chips al primo segnale di pericolo, ingaggiando una continua lotta contro la rete metallica troppo bassa di quel maledetto materasso soprastante.
Ma quanto scalciava quel bambino mentre dormiva!
Una cosa era certa, con Harry Potter ad Hogwarts addio pigrate tranquille!

14 commenti:

  1. ma che bel capitolo!! Fa-vo-lo-so!! pagherei per averti visto scappare dalla McGranitt! almeno in parte spiegato il motivo che nella cerimonia dello smistamento è sempre così nervosa e all'erta!
    caro stregatto, ma che hai combinato con quel cappello? mentre leggevo anch'io pensavo che Merlino non era sposato, poi Eileen ha fugato il mio dubbio. secondo me Augusta lo sapeva bene che la stavi truffando , ma quel cappello è così bello che lo voleva sul serio..
    l'ultima frase "Una cosa era certa, con Harry Potter ad Hogwarts addio pigrate tranquille!" certo che se pure tu, ti ci metti a elargire pozioni per stregatti ad umani... XD
    Bravissimi!! complimenti! che ridere!!

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    1. Miao PluffaVolo,
      io pagherei per aver visto la faccia Severus che assisteva a quella scena, ghghghgh!!!
      Con la pozione volevo spiegare anche quel sogno di Harry, ma certe cose la Rowling ha preferito tacerle.
      Mi dispiace per la nonna di Neville, ma devi ammettere che quel cappello è.....miagolamente artigianale!
      Grazie dei complimenti! Tuo Stregatto truffaldino.

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    2. Anche io pagherei per vedere quella scena!! MIAO!

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    3. Miao Lilly,
      magari un giorno lontanp faranno un remake con altri attori, e chissà che non siano anche più aderenti ai libri.
      Certo che ritrovare un altro Piton sarà difficilissimo! Tuo Stregatto attento alle differenze libri-films.

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  2. Ciao!
    Intanto vi volevo ringraziare per il supporto che mi avete dato. Esplorando qua e là ho notato la parola magica... fanfiction! E io, che mi sono iscritta a Pottermore per cercare informazioni proprio per la mia fanfiction, non potevo rimanere insensibile al richiamo. Dunque, eccomi qua!
    Che dire? Capisco perfettamente il lavoro che state facendo, perché la mia storia funziona esattamente allo stesso modo: incastrarsi nei buchi lasciati dalla Rowling per trovare le grandi risposte ai problemi e alle domande dei fan.
    Quali sono gli standard igienici della Sala Grande, visto il continuo andirivieni di gufi che, come tutti i volatili, non atterrano per espletare le loro esigienze fisiologiche? Le scale hanno un sistema di sicurezza o uno studente rischia di precipitare dal settimo piano se non è veloce a scendere sul corrioio? Questi e molti altri misteri alla Giacobbo insomma.
    Certo, la mia trama ha dei momenti seri, ma credo proprio che il mio protagonista si troverebbe bene anche con Pietra ed Eileen... insomma, ha distratto un Basilisco con un grosso pallone gonfiabile da spiaggia, voi che ne dite?
    Sto cercando di portarvi un paio di nuovi lettori, e intanto aspetterò il prossimo capitolo!
    Un miagoloso saluto a tutti e un paio di croccantini per entrambi!

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    1. Miao Piccola Pker,
      vedo che hai miagolamente compreso lo spirito con cui stiamo scrivendo questa fanfiction, e il modus operandi felinus di sgattaiolare nei vuoti lasciati dalla Rowling.
      Ti assicuro che arriveranno anche momenti drammatici e seri, dove ci sarà spazio per la commozione: si ride molto, ma nella vita c'è anche il momento triste, dipende dal tipo di capitolo.
      Se hai usato un pallone da spiaggia per distrarre il basilisco, immagino che sei già al secondo libro, complimenti!
      Ma se Pietra lo vedesse, lo rincorrerebbe per l'intero universo finchè non smette di rotolare, ghghghgh!!!
      Bè, la nostra è una vera passione per la fanfiction, e molte idee le sforna anche Eileen, e non solo.
      Prossimo capitolo per la prima settimana di giugno!
      Grazie dei croccantini! Miagolamente Tuoi, Pietra Stregatto e Eileen.

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    2. In realtà sto iniziando addirittura il quarto libro... anche se io mi sono limitata a mettere un prestigiatore, dalle idee e dal modo di ragionare tutto babbano, in un ambiente che intende la magia in un modo ben diverso dal suo!
      Aspetterò giugno, allora, manca poco!
      P.s. c'è un modo per iscriversi al blog e sapere quando aggiornate?

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    3. A questa tua ultima domanda tento di rispondere io Pker, con lo Stregatto c'è il rischio concreto che ti ritrovi a iscriverti a un corso di sushi!
      Una domanda preliminare: vuoi iscriverti a questo blog-fanfiction o alla guida? Sono due siti distinti, per questo chiedo! Qui non ho ancora inserito un modo per seguire il blog, cosa che dovrei effettivamente fare al più presto.
      Per la guida invece ci sono due modi:
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      Queste sono le opzioni! :-)

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    4. In realtà mi interessava soprattutto questo sito, in realtà, ma grazie della spiegazione!

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    5. Miao,
      mentre parlano fra di loro, prende il sushi e sgattaiola via inseguito dal cuoco. Puff!

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  3. CastagnoNocciolo2461611 luglio 2015 alle ore 17:18

    Pietra, ma in quale Casa speravi che ti mettesse il Cappello Parlante?

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    1. Miao CastagnoNocciolo,
      tutti i felini sono destinati di diritto alla quinta casa senza smistamento, ero solo curioso di vedere se il cappello poteva essere dispettosamente ingannato da uno della specie, ma la sua allergia al pelo mi ha tradito!
      Certamente, su Pottermore, io sono gattospirito13619 e il test mi ha collocato in Grifondoro.
      Conclusioni: il Cappello Parlante non si può ingannare, ma Pottermore si! Muahahahahah!!!

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  4. Ahahahahaha bravissimi!!!!! Continuate così!!!!!!!! MIAOOOO!!!!!

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