Libro 3, Capitolo 11: Il regalo del Fondatore

Libro 3, Capitolo 11: Il regalo del Fondatore
Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitolo Undici: La Firebolt.

Il giorno di Natale precipitò addosso a Harry Potter con lo stesso effetto di una valanga di neve o, per meglio dire, fu accolto dal ragazzo alla stessa stregua dell'arrivo una fantastica festa, alla quale non era stato invitato.
Con tutto quello che aveva udito a Hogsmeade, riguardo i rapporti tra i suoi genitori e Sirius Black, recuperare lo spirito natalizio sembrava un'impresa praticamente impossibile.
Eppure, proprio quando il suo desiderio di festeggiare avrebbe potuto prendere la forma di un treno errante sopra un binario morto, il morale di Harry fu parzialmente risollevato da un regalo inaspettato che attendeva di essere scartato sotto l'albero di Natale della Sala Comune.

Si trattava di un pacchetto anonimo indicante esclusivamente il suo nome, che conteneva una costosissima scopa Firebolt, la gemella della meraviglia che era andato a vedere tutti i giorni a Diagon Alley, durante le vacanze estive.
Non c'era alcun indizio sull'autore del regalo che aveva espresso così tanta generosità nei confronti del giovane mago, e questa circostanza insospettì Hermione Granger.
Infatti, la ragazza non mancò di manifestare le sue riserve verso un oggetto dalla provenienza sconosciuta, e quindi potenzialmente pericoloso.
Ma nonostante la preoccupazione dell'amica, Harry e Ron si schierarono all'insegna del più ingenuo ed eccessivo ottimismo e, dopo il solito tafferuglio quotidiano tra Crosta e Grattastinchi, decisero di scendere in Sala Grande, dove erano attesi per un pasto pieno di leccornie.


A differenza degli umani del castello, che preferivano organizzare un sontuoso pranzo natalizio, gli appartenenti alla Casa di Violafucsia, amavano osservare l'antica tradizione felina della cosiddetta cena miagolata di Natale.
Pertanto, anche quell'anno, per ordine di Pietra Stregatto, la Sala Grande felina del terzo piano fu addobbata e decorata come se l'Ordine di Gattaca si preparasse a festeggiare l'ultimo Natale prima della fine del mondo.
Da quando Harry Potter era giunto a Hogwarts, le previsioni catastrofiche dei popoli Maya erano ormai considerate, dagli stregatti, delle favole della buonanotte per i loro cuccioli.
In buona sostanza, la prospettiva di dover combattere contro Voldemort e suoi Mangiamorte da un momento all'altro, era diventata la più valida e inattaccabile delle scuse per esagerare con le ordinazioni natalizie dei cibi e nell'acquisto dei regali.

"Carpa diem, miaollallà, Jingle bells gnaooohh... Jingle bells gnaooohh!!!... Carpa diem, miaollallà!!!" era il motivetto miagolamente canticchiato dallo Stregatto, mentre stava finendo di arrostire gli omonimi pesci d'acqua dolce donati dall'amico Mundungus.

"Ecco il latino del poeta Orazio, questo sconosciuto, miao!" miagolò Eileen finendo di apparecchiare la tavola. "Hai finito di torturare sulla griglia quelle povere carpe ripiene? ...Se continui così, per farle tornare commestibili dovremo dar la caccia alla pietra ittica della resurrezione!".
"Miao sono quasi pronte, tranquilla!" rispose lo Stregatto cercando di nascondere qualche pezzo di carne carbonizzata. "Manca solo un po' di erba gatta aromatica e... voi-miago-là!".

"Dopo cena faremo anche la tradizionale gara di rutti natalizia?" domandò Conan che si era allenato con costanza e impegno per tutta la precedente settimana.
"Ma che bella idea, miao!" esclamò Pietra fregandosi le zampette. "L'ultima volta è finita in pareggio! ...Propongo di usare l'incantesimo 'Sonorus'!".
"Ma che schifo! ...Neanche per sogno!!!" miagolò Eileen con un tono di voce risoluto. "Inoltre, questa tradizione incivile è stata proibita da Silente!".
"E perché, miao?" domandarono in coro Pietra e Conan, lasciando trasparire una profonda delusione.

"Siamo troppo vicini alla Svizzera!" tagliò corto Eileen.
"Vicini, miao?" domandò Conan disorientato. "Dipende dai punti di vista... tutti sanno che la Svizzera è qualche chilometro a nord-ovest di Nairobi!".
"E allora?" chiese Pietra un po' confuso. "Non abbiamo mica dichiarato guerra al groviera!".

"L'ultima volta che la vostra gara è finita in pareggio, avete usato una pozione speciale di Severus per aumentare la potenza delle vostre prestazioni... In quell'occasione, l'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare di Ginevra, denominata 'CERN', ovvero il più importante laboratorio internazionale di fisica delle particelle, rilevò le vibrazioni prodotte dalla vostra 'eruttazione' riflesse dalla Luna" spiegò Eileen cercando di non perdere la pazienza.

"E quindi, miao? ...Cosa sarà mai successo per un paio di rutti digestivi potenziati?" domandò Conan, senza capire dove quella miagolata andasse a parere.
"A causa dei vostri giochetti, alcuni scienziati del CERN pensarono di aver individuato una piccola deformazione dello spazio-tempo sopra i cieli di Hogwarts, provocata dalle vostre emissioni sonore magiche e, di conseguenza, ritennero erroneamente di aver scoperto le onde gravitazionali spazio-temporali teorizzate da Albert Einstein nel 1916" miagolò Daisy puntando i polpastrelli accusatori contro gli stregatti.

"Non avete idea di quanto tempo ha impiegato il Ministero della Magia per manomettere le strumentazioni e cancellare tutti i dati degli astrofisici, compresi i loro ricordi!" aggiunse Eileen indispettita. "Forse, un giorno riusciranno veramente a scoprire le onde gravitazionali di Einstein, ma noi non dobbiamo interferire con la scienza babbana! Chiaro?".


I musetti di Conan e Pietra assunsero un espressione leggermente contrariata, ma se ne fecero una ragione: la teoria della relatività generale era molto più importante di una gara dai risvolti inurbani.

"Che ne miagolate dell'albero di Natale?" chiese Daisy che aveva appena finito di montare il puntale.

Innanzi a loro c'era un abete americano, chiamato anche abete di Douglas, addobbato con ghirlande dorate di salsicce, stalattiti argentate a forma di code di topo, gomitoli di lana con brillantini glitter, sfere di cristallo (prese dagli scaffali della professoressa Cooman) dipinte con i volti dei professori di Hogwarts, polvere di croccantini gettata a neve e, in cima, un meraviglioso puntale color violafucsia, a forma di coda-cometa.
Completavano l'opera un grosso calderone di rame al posto del tradizionale vaso di ceramica, e alcuni lampeggianti 'presi in prestito' dalle automobili della polizia londinese parcheggiate presso il numero dieci di Downing Street.

"Miao, quel puntale è stata una mia idea, eh!" miagolò Pietra impettito. "Una coda a sette punte è più originale della solita stella!".
"Miagolosamente superbo" commentò Conan, che aveva il compito di piazzare con fantasia i regali sotto l'albero. "Mai visto un albero così felinamente decorato!".
"E quel brutto oggetto collegato ai lampeggianti della polizia che roba è?" chiese Eileen scrutando sospettosamente uno strano macchinario in funzione vicino l'albero. "Credo di averlo studiato a Babbanologia, ma...".

"Miao, è un generatore di corrente elettrica che permette ai lampeggianti di accendersi senza magia, ghghghgh!!!" miagolò il Direttore della quinta casa con entusiasmo. "E' stata dura trovarlo, ma Mundungus ce l'ha fatta!".
"Posso chiederti dove lo ha preso?" domandò Daisy accigliata. "Non lo avrà mica sottratto a una struttura ospedaliera!".
"Miewooor, ma certo che no! ...Ho rispetto per le strutture veterinarie!" esclamò Pietra indignato. "Mundungus lo ha prelevato a Londra, al 30 St Mary Axe, il grattacielo soprannominato 'Gherkin', (Cetriolo), durante un terribile temporale in cui era andata via la corrente: prima di prenderlo, voleva assicurarsi che funzionasse, ghghgh!".

"Giuralo!" sbottò Daisy. "Lo sai cosa significa privare di corrente elettrica delle sale operatorie umane o veterinarie, vero?".
"Certo che lo giuro! Non metterei mai in pericolo le attività chirurgiche, specialmente quelle veterinarie" replicò Pietra con un tono di voce contrito. "Ci sono testimoni che possono confermare la mia condotta irreprensibile!".
"Chi, miao?" insistette Daisy stupita. "Non Mungundus... è un tuo complice!".

"Veramente... stavo miagolando dei babbani che, il giorno del temporale, restarono bloccati dentro gli ascensori del Gherkin, ghghgh!!!" miagolò lo Stregatto dispettosamente. "Ancora oggi, nessuno di loro sa spiegarsi come ha fatto a sparire il generatore di emergenza da poco entrato in funzione, neanche gli addetti alla sicurezza, ghghgh!!!".
A quel punto, Eileen e Daisy rimasero basite, senza avere la forza di rilanciare la discussione.


Quando i felini si accomodarono a tavola per godersi la pappa natalizia, i vassoi d'argento degli antipasti avanzarono zampettanti verso i loro piatti, mentre l'argomento più dibattuto non poteva che riguardare il più famoso dei Potter.

"Secondo voi, il nostro Harry darà veramente la caccia a Black?" chiese Pietra mentre tirava a sé un recalcitrante vassoio di tapas, afferrandolo per la coda. "Questa si che sarebbe una concorrenza sleale ai Dissennatori, muahahah!"
"Miao, ma quante probabilità avrebbe quel ragazzo di vincere un duello contro Sirius Black?" rispose Daisy, richiamando con un miagolio soffuso i vassoi delle lasagne, che si accucciarono subito vicino a lei. "Forse, le stesse che ho io di insegnare al mio fidanzato le buone maniere a tavola?".
"Più o meno le medesime e recondite speranze che hanno Tiger e Goyle di essere nominati Ministri della Magia" commentò Conan ridacchiando.

"Quel ragazzo farebbe meglio ad aiutare la Granger a ricercare i casi giuridici favorevoli agli Ippogrifi, dal momento che il Comitato per la Soppressione delle Creature Pericolose ha fissato l'udienza per il prossimo di mese di aprile" precisò Eileen dando l'impressione di essere leggermente rassegnata.
"Povero Hagrid! ...E povero Fierobecco! I membri di quel Comitato sono una vera e propria confraternita di assassini di animali fantastici!" protestò Conan spaccando un angolo del tavolo di marmo con un pugno. "Ricordate quella volta in cui volevano sopprimere me e Pietra?".

"Come posso dimenticare? ...Eravamo due innocenti studenti del secondo anno" borbottò Pietra respirando affannosamente tra una lasagna ingozzata e l'altra. "E già il Ministero della Magia voleva farci fuori!".
"Quando mai non hanno voluto farlo?" chiese Eileen in tono ironico. "Vi eravate travestiti da 'Mangiamorte' e presentati dinanzi al cancello di Buckingham Palace nella notte di Ferragosto, gridando alle guardie: 'Dolcetto o scherzetto?'. E dal momento che i soldati della guardia reale vi regalarono biscotti per cani, avete lanciato un candelotto di dinamite contro il Victoria Memorial... Vergogna!!!".

"Miao, Mundungus ce lo aveva spacciato per un innocuo petardo" eccepì Conan arruffandosi il pelo. "Avevamo richiesto solo dei piccoli fuochi d'artificio babbani che facessero un botto indimenticabile!".
"Appunto, miao! ...E' stato indimenticabile!!! Il Ministero della Magia rischiò un grave incidente diplomatico" commentò Daisy con una zampetta sulla fronte. "A voi, invece, costò un mese di punizione nelle segrete del castello, appesi per la coda, a pane e latte!".
"Quanti errori giudiziari nei confronti di due poveri stregattini" miagolò Conan senza riflettere. "Non mi stupirei se Sirius Black risultasse innocente dei crimini di cui fu accusato!".

Evitando di controbattere, Daisy ed Eileen si limitarono lanciargli un'occhiata torva di disapprovazione, senza dare troppo peso al tono serio con cui era stata espressa quella bizzarra opinione.
Al contrario, Pietra applaudì Conan a scena aperta, dandosi poi all'inseguimento di un tacchino arrosto che stava tentando la fuga dal suo vassoio.
In quel momento, la questione peggiore non era rappresentata dalla discutibile idea sull'innocenza di Black, ma dal fatto che quel maledetto gallinaceo, poco cotto dagli Elfi, si era mangiato tutte le patatine del contorno dello Stregatto.

"Mentre Pietra finisce il suo incontro di boxe con il tacchino, qualcuno potrebbe passarmi una susina mongolfiera?" chiese Eileen agitando una zampetta.
"Toccano sempre a me le missioni più difficili a tavola, miao!" si lamentò Conan con il nasetto sporco di polpa di susine, in procinto di bucarne un'altra che viaggiava qualche centimetro sopra la sua testolina. "Il problema è sgonfiarle senza farle esplodere, uff!".

Nel frattempo, nonostante le dolorose beccate, Pietra ebbe la meglio sul suo avversario: nessuno poteva pensare di mangiarsi le sue patatine e farla franca, neanche Voldemort.
Tuttavia, le cucine elfiche avrebbero dovuto fare molta più attenzione ai tempi di cottura degli arrosti, perché se c'era una cosa che il Direttore della Casa di Violafucsia detestava, era mettersi a discutere con il proprop cibo durante il pasto.

"Sapevate che stamattina Harry Potter ha ricevuto un miagoloso regalo anonimo contenente una Firebolt?" domandò Pietra facendo finta di non vedere uno stormo di ananas elicotteri dietro le sue orecchie. "Miao, scommetto che se la McGranitt lo venisse a sapere, sequestrerebbe la scopa per controllare se ha il malocchio, muahahahaha!!!".
"E come fai a sapere che non ce l'ha davvero?" obiettò Eileen, mentre ripuliva la sua carpa dalle parti bruciacchiate. "In fondo, è un regalo anonimo!".

"Beh, miao ...è dal sorgere dell'alba che giro con quella scopa sopra Hogwarts!" ridacchiò lo Stregatto dispettoso. "Naturalmente, prima del risveglio di Harry, l'ho rimpacchettata con cura e riposta sotto l'albero di Natale".
"Ti sei almeno domandato chi ha spedito il dono, razza di incosciente?" eccepì Daisy infuriata. "Saresti potuto morire fulminato da una maledizione!".
"Ehm... lo sa Conan, ghghghgh!" miagolò enigmaticamente lo Stregatto, indicando con la zampetta il suo amico.
"Ehm, ehm, lo sa anche Pietra" replicò Conan imbarazzato. "E anche Grattastinchi, ma manterremo il segreto per ordine del nostro Direttore, eh, eh, eh!".

"Allora, quella scopa ...Che stregattacci adorabili! Siete stati voi !!!" esclamò Eileen applaudendo. "Non avrei mai pensato che, taccagni come siete, sareste giunti a regalare segretamente una costosissima Firebolt a Harry Potter!".
"Ehm, miao ...neanche io avrei mai immaginato di arrivare a tanto, mai e poi mai, e poi miao! ...Anzi, praticamente non lo abbiamo fatto; ve lo siete sognato!" rispose Pietra sudando freddo. "Quindi, non possiamo confermare né smentire, né miagolare altro, ghghghgh!".
"Che modestia, che generosità, e che cuori!!!" aggiunse Daisy tranquillizzandosi. "Ha contribuito anche Grattastinchi?".

"Ehhh, ehm, ehm ...tutto sommato, ehm" mormorò Conan lanciando occhiate furtive a Pietra. "Credo che l'Agente Grattastinchi abbia portato qualcosa, a nome di Harry Potter, all'Ufficio Gufi".
"Miao, anche in questo caso, non possiamo confermare né smentire, né miagolare!" precisò Pietra fischiettando con gli occhietti rivolti verso il soffitto. "Anche Grattastinchi non si ricorda più cosa ha fatto nei giorni scorsi ...Comincia ad essere un po' anziano, ghghghgh!".
"Perciò, possiamo avvisare Minerva!" esclamò Daisy, l'emanazione della felicità fatta felina. "Le miagolerò che non c'è da preoccuparsi e che può restituire subito la scopa a...".

"Noooooooohhhhhhh, gnaaaooooohhh!" la interruppe lo Stregatto agghiacciato, cercando di inventarsi una scusa. "Non vorrai che la Casa di Violafucsia sia accusata di favorire la Casa di Grifondoro nella vittoria della Coppa di Quidditch?".
"Ops! ...Ha ragione Pietra! ...Si, si, ha ragione lui!" si affrettò a miagolare il professor Scintillo sull'orlo di una crisi di nervi. "Cosa ci miagolerebbe Severus se Grifondoro vincesse contro i Serpeverde per merito della Firebolt?".

"Mmmhhh, non avete tutti i torti" rifletté Daisy pensierosa. "Tu che ne miagoli, Eileen?".
"Miao, sono d'accordo con loro ...E poi, è Natale! Sono certa che, per oggi, i nostri fidanzati non ci stiano nascondendo niente!" miagolò Eileen alzando le zampette in segno di approvazione. "E' deciso, la Firebolt rimarrà una donazione anonima!".

Stranamente, Pietra Stregatto e Conan Scintillo si guardarono sollevati, tirarono profondi respiro di sollievo: il segreto di Black era salvo.
Con tutto quello che avevano mangiato, quell'atteggiamento poteva anche essere considerato il segnale di un principio di affaticamento digestivo.
In ogni caso, stava per scoccare l'ora dell'ultima battaglia culinaria!
Una torta gigante con panna, crema, cioccolato, tante meringhe e croccantopi a volontà, era schierata al centro della tavola in attesa di essere assaltata.

"A proposito del pranzo di Natale ...avete sentito cosa ha detto Sibilla Cooman al nostro Preside, quando le ha chiesto di sedersi a tavola?" domandò il professor Scintillo con i baffetti sporchi di panna."...'Non oso, professore! Se mi siedo con voi, saremo in tredici! La peggiore delle sfortune! Non dimenticate che quando tredici persone pranzano insieme, la prima ad alzarsi sarà la prima a morire', muahahahahah!".
"Colpa dello Sherry, miao! Sibilla adora bagnarsi le labbra con qualche aperitivo prima di pranzare" sentenziò Pietra annuendo. "E pensare che Minerva le aveva premurosamente offerto perfino la trippa! ...Con me non è mai stata così gentile, sigh-miao!!!".

"Ohhhhh, ma povero micio, chissà perché..." mormorò Eileen guardando lo Stregatto di sottecchi. "Però, è stato veramente divertente ammirare Albus Silente con il cappello d'avvoltoio".
"Ah, si! ...E che faccia ha fatto Severus, memore del Molliccio di Neville Paciock!" esclamò Daisy piena di entusiasmo. "Non esploderà più petardi a tavola in vita sua, ghghgh!".


Dopo il dolce, gli stregatti sgattaiolarono rapidamente sotto l'albero per scartare il proprio regalo, uno per volta.
Era tradizione della Casa di Violafucsia, che ciascun membro del corpo felino insegnanti ricevesse un regalo collettivo da parte degli altri.
Pertanto, sotto al grande calderone di rame, c'erano quattro pacchetti natalizi, uno per stregatto, da parte degli altri tre colleghi.
In via eccezionale, poi, erano presenti altri due regali, il primo per il Libro Stregatto degli Stregatti e il secondo per il professor Severus Piton che, essendo stato invitato per lo spuntino di mezzanotte, avrebbe dovuto oltrepassare la Porta Gattaia da un momento all'altro.

Così, per ingannare l'attesa, i felini iniziarono le operazioni di scartamento dei regali.
Miagolare di 'operazioni di scartamento' non rendeva bene l'idea di cosa stesse per accadere: un'altra tradizione della Casa di Violafucsia era quella di stregare le carte con cui erano impacchettati i regali.
Per tale motivo, aprire l'involucro avrebbe comportato una vera e propria rissa con la relativa carta da regalo.

Eileen e Daisy posero immediatamente fine alla contesa con un incantesimo del fuoco, la cui formula in versione felina era 'micio-incendio'.
Conan non amava le cose troppo facili, e preferì un corpo a corpo con un foglio di carta che aveva tutta l'intenzione di soffocarlo: prima il professor Scintillo lo appallottolò, poi lo pestò saltandoci sopra, e infine lo lanciò malridotto dalla finestra.
Inutile dire che il foglio di carta, ripresosi dal volo dal terzo piano, cominciò a inseguire un gruppetto di studenti terrorizzati di passaggio, finché Filius Vitious non pose fine all'aggressione con un controincantesimo.
Invece, Pietra inzuppò la carta con un incantesimo acquatico, l''aguamiao', rallentandone i movimenti, per poi dargli il colpo di grazia con un incantesimo offensivo ...il 'Bombarda miagolamaxima'.

"Il solito esagerato, senza mezze misure! ...Quasi come lanciare un ordigno nucleare babbano per uccidere una zanzara anemica!" miagolò Daisy constatando il cratere che si era formato sul pavimento, mentre il fumo si diradava. "E ora chi lo sente Silente!".
"Beh, stasera non voglio pensarci ...occupiamoci dei regali!" mormorò Eileen aprendo per prima il suo involucro. "Ahhhhhh ...uno stereo stregato con l'intera collezione discografica della Band felina dei 'Three Gnao-Directions', compresi l'ultimo singolo 'Meow Love under the moon' ...e una foto del gruppo con dedica miagolante!!!".

Poi, fu il turno di Conan, che esclamò: "Miaouaaaaooohhhh!! Una katana? ...Un momento, ma questa è una spada samurai del famoso forgiatore Masamune Okazaki!! A quale museo...".
"A Thestral donato non si guarda in bocca, ghghghgh!" lo interruppe Pietra, che attendeva pazientemente il suo turno.

Subito dopo toccò a Daisy, che scoperchiando la scatola urlò: "Urraaaahhh!!! ...Semi di Nepenthes Rajah gigante ...una pianta carnivora rarissima, uaaaaoooohhhh!!! ...E' l'unica pianta magica che manca nella mia serra privata!".
"Ed è anche l'unica che potrebbe mangiare i nostri fidanzati, all'occorrenza!" obiettò Eileen ridacchiando sotto i baffi. "Ma poi, sarebbe anche la sola pianta al mondo a sputare palle di pelo!".

Finalmente arrivò il momento di Pietra, che tirò fuori dalla sua scatola un meraviglioso snowboard incantato, modello 'Relentless', che lo lasciò senza parole.
La piccola tavola rosso fiammante, poteva volare a pelo d'aria, come la vecchia Ford Anglia di Arthur Weasley, ma occorrevano comunque grandi doti di equilibrio.
Ovviamente, lo Stregatto pensò subito di provare la sua piccola 'Ferrari' nei corridoi del castello alla prima occasione.

Per la verità, nei loro pacchetti, Conan e Pietra trovarono anche uno spazzolino da denti babbano con dentifricio alla menta, ciascuno corredato da un biglietto con identica scritta: "Ricordatevi di pulirvi i denti dopo aver mangiato i croccantopi, altrimenti vi puzza l'alito di di fogna. P.S.: Il dentifricio non va mangiato e lo spazzolino non deve essere masticato come l'osso di un cane: leggere attentamente le istruzioni".

Finalmente, la Porta Gattaia annunciò miagolando l'arrivo del professor Piton e, contemporaneamente, fece la sua comparsa a tavola il Libro Stregatto degli Stregatti.
Dopo aver brindato al Natale e assaggiato alcune cioccorane, Piton ringraziò per la calorosa accoglienza e lasciò il suo regalo per l'Ordine di Gattaca ai piedi dell'albero: si trattava di un pacco contenente quattro cappottine in cotta di maglia, prodotte con acciaio elfico tuffato in una pozione speciale, che le rendeva impenetrabili dai morsi dei licantropi.

Anche il Mago Violafucsia aveva portato con sé un regalo per i suoi eredi felini.
Il suo miagoloso presente consisteva in una pergamena sporca di marmellata, dove era scritta una poesia di Lewis Carroll, apparentemente senza senso, integrata con una terza strofa finale scritta in neretto dallo stesso Fondatore, che recitava:

"A destra ed a manca va,
di qua, di giù, di su là,
la luna sorge all'olimon,
e i palmipedon neppur.

Albeggia ed il solleon,
a larghe falde sbianca il mar,
la luna sorge all'olimon,
e i palmipedon invece pur.

In cucina a zampettar,
sopra il camino a rimirar,
Quel che cerchi all'olimon,
e i quattro felinipedon ancor più".

Felici dei pensieri affettuosi, gli stregatti ringraziarono i loro amici con un inchino e tante fusa, poi Eileen e Daisy sgattaiolarono a riporre le cappottine e la pergamena nel vicino baule dell'Ordine di Gattaca, una magica cassaforte con allarme miagolante, che graffiava tutti coloro che provavano ad aprirla senza autorizzazione.

"Miao Eileen, credi che questa poesia voglia miagolarci qualcosa di importante?" mormorò Daisy miagolando nell'orecchio dell'amica. "Ho una strana sensazione... lo Stregatto Violafucsia non fa mai niente a caso".
"Miao, cara Daisy, mi hai tolto i miagolii di bocca" rispose Eileen incupita. "Hai perfettamente ragione, la esamineremo appena possibile senza miagolar niente a nessuno... E' meglio non mettere strane idee in testa a Conan e Pietra!".

Infine, Piton si diresse con il Fondatore Violafucsia verso l'albero, per scartare i regali, senza dover lottare con altre carte stregate.
Quando Severus tirò fuori dal pacchetto un contenitore di cristallo contenente foglie di Rettilegno di Ilvermorny, uno degli ingredienti medicamentosi più rari e costosi al mondo, il suo cuore mancò di un battito: non aveva mai provato tanta riconoscenza per i suoi amici felini.
Invece il Libro Stregatto degli Stregatti preferì usare i suoi micidiali artiglietti per decapitare il coperchio del suo regalo.
A lui era stato riservato un meraviglioso set completo per il restauro della copertina e per la zampacure di calli ai polpastrelli.


"Un Natale miagolosamente felice a tutti!" miagolò il mago Violafucsia ringraziando teatralmente. "Adesso, io e Severus dobbiamo congedarci, per proseguire solitari nella Sala dei Dipinti ...siamo in forte ritardo, ghghghgh!".

In religioso silenzio, il Maestro di Pozioni seguì lo zampettante Libro felino lungo un corridoio semibuio, che terminava con una porta gattaia più piccola di quella posta all'ingresso, a tal punto che per entrare nella Sala successiva dovette chinarsi leggermente.
All'improvviso alcune torce si accesero illuminando a giorno le pareti, e i quattro personaggi dipinti nei quadri si destarono improvvisamente, muovendo i loro sguardi verso i visitatori.

"Vi presento il professor Severus Piton, Direttore della Casa di Serpeverde!" miagolò il Fondatore, mentre il Maestro di Pozioni si appoggiava con una spalla addosso allo stipite della piccola porta gattaia, accusando un lieve senso di disorientamento. "State tranquilli, miao! Vi garantisco che è in ottima forma!".

Dopo qualche istante, Piton si riprese; riuscì a controllare le proprie emozioni ed avanzò all'interno della Sala dei Dipinti.
Per un attimo era rimasto ammutolito a osservarli, poi, senza dimenticare la buona educazione, s'inchinò ritualmente innanzi ad ogni Fondatore.

"Da dove cominciamo?" tuonò la voce di Godric tradendo una certa impazienza.
"Miao, dagli auguri, naturalmente. Buon Natale a tutti!" miagolò Violafucsia. "E poi, sarà meglio ripartire..."
"Dal principio!" lo interruppe Salazar con aria trionfante. "Severus Piton è il Direttore della mia Casa, quindi sarò io a spiegare!".

"E' permesso, miao?" chiese Pietra incuriosito, giunto di soppiatto.
"Non stanotte" esclamò Tosca divertita. "Solo Severus Piton".
"Ma siamo membri dell'Ordine di Gattaca!" eccepì Conan.
"C'è già lo Stregatto Violafucsia che ci rompe le bacchette tutti i giorni, per tutto il vostro Ordine!" replicò Priscilla trattenendo una risata a stento.

"Posso fare qualcosa di miagolamente fondamentale, costruttivo o estremamente vitale per voi?" insistette Pietra cercando di sgattaiolare verso il centro della Sala Dipinti. "Burrobirre o vino Elfico? ...Oppure preferite un dentifricio alla menta con uno spazzolino da denti al posto dell'ombrellino decorativo, miao? ...Riciclaggio regali, ghghgh!".

"Si, c'è qualcosa che puoi fare! ....E' il tuo turno d'ispezione notturna al castello, insieme alla professoressa McGranitt!" miagolò Daisy afferrando Pietra per la coda per farlo uscire dalla sala. "Non ci provare!".
"Giusto, miao! Non credere di svignartela così facilmente!" rincarò la dose Eileen agitando le zampette. "Non abbiamo alcuna voglia di fare il turno al posto tuo, stanotte!".

Fu così che, mentre Conan e le stregatte stavano placcando per le zampe posteriori il loro pigrissimo amico trascinandolo fuori, la porta gattaia della Sala Dipinti si richiuse inesorabilmente senza rimedio.
Pertanto, a Pietra non rimase altro che accettare il suo tragico destino, augurare la buona pigrata, e prepararsi ai controlli notturni con Minerva.
Perlomeno, quella notte avrebbe avuto un solido incentivo per non poltrire in cuccia: l'ispezione stava per trasformarsi in una ghiotta occasione per provare il suo regalo.
D'altra parte nessuna regola della Scuola prescriveva le modalità con cui svolgere tali attività, e lo stregattaccio era sicuro che non c'era niente di meglio di un bel giro in snowboard per i corridoi deserti di Hogwarts, al fine di 'varare' quella fantastica tavola stregata.


Intanto, al terzo piano, Amber Soffiastringhe e Pepper Strappalacci, i fantasmi felini della Casa Violafucsia, stavano pigramente commentando le vacanze natalizie in corso.

"Miao Amber, hai mai creato un presepe in vita tua?" miagolò Pepper pensando alle tradizioni natalizie più famose nel mondo. "Sai, quello con il bue, l'asinello, e il gatto ...l'hai presente?".
"No, ma ricordo uno splendido presepe di mia Zia Abigail Mordisuole, dove c'era la statuetta di un Bambino appena nato e quelle di quattro Re Magi che erano andati a trovarlo, donandogli oro, incenso e mirra" rispose Amber rotolandosi a mezz'aria."Tre erano umani e si chiamavano Baldassarre, Melchiorre, Gasparre, mentre il quarto Re Magio, Guzzurro, era uno potentissimo stregatto persiano".

"Non vorrei contraddirti, Amber, ma tutte le fonti umane parlano di tre Re Magi, non quattro!" replicò Pepper leggermente sorpreso. "Come mai la storia non ha mai miagolato di Guzzurro?".
"Oh, miao, in realtà, la storia umana ne miagola, eccome!" ridacchiò Amber strizzando un occhietto. "Guzzurro ha guidato i tre Re Magi umani fino al Bambino!".
"Un momento... non facciamo confusione, miao! Gasparre, Melchiorre e Baldassare seguirono una stella cometa splendente nel cielo!" protestò Pepper alquanto disorientato.

"Appunto! ...Lo Stregatto persiano Guzzurro era un mago espertissimo in trasfigurazioni astrali, talmente potente da riuscire a trasfigurarsi in una stella".
"Addirittura, miao! ...E lui quale dono offrì al bambino?" chiese Pepper incuriosito.
"Beh, Guzzurro aveva intenzione di regalare una coperta di tessuti preziosissimi, fregata nel palazzo di Erode il Grande, ma non ebbe mai occasione di consegnarla" miagolò Amber facendo spallucce. "Dopo essere arrivato sulla verticale della mangiatoia, non riuscì più a fermarsi, e proseguì il suo viaggio nello spazio profondo".

"E adesso, dov'è quel povero stregatto persiano?" domandò Pepper rattristato.
"Ehm, non ne ho la minima idea, ma ogni tanto ritorna, passando vicino alla Terra" miagolò Amber sorridendo teneramente al suo amico. "I babbani l'hanno chiamato 'cometa di Halley', ghghgh!".
"Chissà, forse un giorno Guzzurro riuscirà a tornare fra noi!" osservò Pepper ammirando le stelle da una finestra.
"In effetti non possiamo escludere questa possibilità" aggiunse Amber sospirando romanticamente accanto al suo Pepper. "Ma se atterra nel modo sbagliato, l'impatto con il pianeta potrebbe risultare catastrofico!".

In quell'istante, i due fantasmi udirono il rumore di una forte collisione provenire dalla Sala d'ingresso, e volarono immediatamente a vedere cos'era successo.
Vicino alle scale che conducevano nei sotterranei, la professoressa Minerva McGranitt stava gemendo semi-svenuta per la paura, seppellita sotto una tavola da snowboard, mentre Pietra Stregatto era ruzzolato direttamente al piano di sotto, ed aveva picchiato la testolina contro lo scudo di un'armatura.

"Dobbiamo chiamare il nostro amico Pix!" miagolò Pepper accucciandosi accanto allo Stregatto, che mostrava un'espressione più stordita del solito. "Ci deve molti favori! ...Sono sicuro che ci aiuterà e si prenderà eroicamente la colpa, inventandosi qualcosa!".
"Non sarebbe meglio avvisare Madama Chips?" chiese Amber indecisa sul da farsi. "Guarda! ...La professoressa McGranitt ha gli occhi chiusi, la bocca spalancata, e sta sbavando leggermente".

Pepper osservò l'insegnante, le cui labbra violacee si muovevano lentamente come la bocca di un pesce, cercando di catturare più aria possibile.
Così, il fantasma felino ebbe modo di riflettere per qualche secondo, e poi miagolò: "Non hai tutti i torti, dolce Amber, ma abbiamo le nostre priorità stregatte! ...Prima di ricoverare la vegliarda, sarà più prudente chiamare il professor Conan Scintillo per far sparire lo snowboard, Pietra Stregatto e i pezzi di quello scudo ...ma dulcis in fundo, eviteremo di perdere tempo a fare la merenda notturna nelle cucine elfiche, per salvare la vita alla professoressa McGranitt".

"Non l'avremmo fatta comunque, Pepper Amore mio ...ti dimentichi sempre che siamo morti!" rispose Amber orgogliosa delle scelte eroiche del suo compagno. "Per parafrasare Silente ...sono le nostre priorità che ci mostrano chi siamo realmente, molto più delle nostre capacità ...alimentari, ghghgh!".

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