Libro 2, Capitolo 18: I Cinque Grandi di Hogwarts

Libro 2, Capitolo 18: I Cinque Grandi di Hogwarts
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Camera dei Segreti, Capitolo 18: Un premio per Dobby.

Finalmente, dopo tanto tempo, Harry, Ron e Hermione si ritrovarono insieme al tavolo di Grifondoro, per godersi il banchetto straordinario indetto da Silente.
Non c'era dubbio che la pozione di Mandragola aveva dato i frutti sperati, e prova ne era che Hermione non aveva mancato di lamentarsi, almeno con i suoi migliori amici, per gli esami scolastici annullati.
«Harry, se dovessi sentire un altro Basilisco che si aggira per le tubature del castello, e che possa fare al caso nostro...» aveva commentato Ron indicando Hermione, impegnata a tormentare Ginny sulle prove mancate.
«Sarai il primo a saperlo» gli aveva promesso Harry mormorandogli ad un orecchio.

In Sala Grande i festeggiamenti per l'incredibile vittoria sul Mostro della Camera dei Segreti proseguirono per tutta la notte, assumendo le vesti di un vero e proprio pigiama party.
Contemporaneamente, in una sala segreta della Casa di Violafucsia, una singolare riunione stava tenendo svegli cinque vecchi amici, che non si erano più incontrati da oltre un millennio.

«E questo è tutto quello che dovete sapere, almeno per il momento» miagolò il Mago Stregatto Violafucsia ai suoi compagni di mille avventure, leccando pigramente la costola della copertina del libro. «Naturalmente, se avete delle domande, sono a vostra miagolosa disposizione».
Le immagini dei due maghi e delle due streghe si mossero nervosamente nei rispettivi dipinti magici, scambiandosi espressioni allarmate, poi osservarono increduli il Libro Stregatto degli Stregatti.

Ad un tratto, Godric Grifondoro ruppe il silenzio e tuonò: «Quindi, questo Molpetord sarebbe l'Erede del nostro amico Salazar?»
«Si chiama Voldemort e... sì, miao, è proprio l'Erede di Sal» precisò Violafucsia miagolamente. «Buon sangue non mente, ghghghgh!!! Il più potente dei Maghi Oscuri degli ultimi cento anni non poteva altro che essere un Serpeverde! ...Pensate che, secondo l'attuale Preside Albus Silente, Tom Riddle alias Voldemort è stato l'allievo più brillante che sia mai passato a Hogwarts!».

«Ringrazio lo Stregatto Violafucsia; sono sempre commosso per i suoi complimenti... E dal momento che una siffatta affermazione proviene da un Grifondoro come Silente, dobbiamo credergli sulla parola» mormorò Salazar Serpeverde mostrando un ghigno beffardo a Godric. «Ma dimmi,... si è battuta valorosamente Mordilla, la mia tenera cuccioletta?».
«Certo miao! Mordilla ha combattuto indomita fino alla fine contro il Grifondoro Harry Potter, soccombendo soltanto alla lama della spada di Godric» miagolò il Libro magico facendo strane fusa. «Tuttavia, non definirei "cuccioletta" un Basilisco femmina lungo sei metri, mio caro Sal!».

Questa volta fu Godric a sfoderare un ghigno di compiacimento per la vittoria di un allievo della Casa di Grifondoro con la sua spada.
«E Pietra Stregatto?... Il tuo Erede felino sarebbe quell'ignobile palla di pelo stordita che, quando ha attaccato i nostri quadri alle pareti, non ci ha nemmeno riconosciuti!?» esclamò indignata Priscilla Corvonero. «Anzi, ci crede davvero dei commercianti medievali!... Mi ha oltraggiata chiamandomi Corvarina la farmacista, mentre ha osato appellare Godric come il pasticcere Grifagno!».

«Precisamente, miao. Infatti, è ciò che gli ho raccontato! ...Invece, il nostro Sal è Serpenio il macellaio, e Tosca è Tassandra, un'abile sarta! Non è una meravigliosa copertura?» miagolò ridacchiando il Quinto Fondatore felino. «Comunque, desidero miagolare che mi sono dato molto da fare, ai miei tempi, con le cucciolate. Pertanto, ad oggi, esistono più eredi della mia Casata-cuccia a Hogwarts, almeno tre, mentre un'altro è ad Azkaban, ma Silente conta di recuperarlo presto, e cioè per il prossimo anno scolastico. Suvvia, non fate quelle espressioni orripilate, si tratti di peccati veniali!... Ovviamente, Pietra Stregatto è il maggiore d'età, e quindi, leggermente più spelacchiato, ghghghgh!»

«Io una sarta? ...L'unica cosa che ho cucito, in vita mia, è stata la tua cicatrice sulla fronte, proprio quel giorno in cui facesti a testate con un enorme Erumpent! Ricordo che quella povera bestiola aveva osato danzare sopra il tuo orticello di erba gatta per richiamare l'attenzione di una femmina! ...E ancora non so spiegarmi come hai fatto a sopravvivere all'impatto» mormorò Tosca Tassorosso toccandosi la testa. «Ma perché tutta questa segretezza? ...Non sarebbe meglio far sapere ad Albus Silente che i nostri dipinti sono stati ritrovati? Le nostre conoscenze potrebbero essere messe al servizio di...».

«Nessuno ci garantisce che Silente sopravviverà agli attacchi di Voldemort. Nella peggiore delle ipotesi, noi saremo gli unici punti di riferimento per il suo successore a Hogwarts, nella terribile lotta al Signore Oscuro!» la interruppe Violafucsia seccamente. «La trovo una strategia felina...».
«Esemplare!» concluse la frase Salazar Serpeverde, ammirando la logica alla base di quella decisione. «Se il leggendario stratega Violafucsia fosse stato umano, sarebbe stato sicuramente un venerabile Serpeverde!».
Udite quelle parole, il Libro Stregatto degli Stregatti si alzò su due zampette spuntate dal nulla, e si esibì in un profondo inchino.


«Ci manca solo che tu faccia la ruota come un pavone! ...Ma a parte Silente, miagolaci degli attuali Direttori delle Case di Hogwarts! Sono all'altezza del loro compito?» chiese Priscilla, desiderosa di conoscere qualcosa di più sugli insegnanti. «Oppure sono tutti rintronati come Pietra?».
«Miao, la Direttrice di Grifondoro si chiama Minerva McGranitt, abilissima strega, specialmente nell'arte delle Trasfigurazioni, ed è persino un Animagus felino. Da quando è vedova, vive come un cubetto di ghiaccio in un bicchiere, in attesa che qualcuno vi versi del Whisky Incendiario. Di tanto in tanto, i dispetti terapeutici di Pietra sono necessari a ridestarla dal suo torpore di vegliarda, ghghghgh! ...Filius Vitious è il Direttore di Corvonero, una persona molto equilibrata e competente, di basso profilo, nel senso di altezza, ghghghhghgh!!! E' stato un ex campione di duelli, e vive come il Whisky Incendiario nel suo bicchiere, nella speranza che un estimatore vi lasci cadere del ghiaccio. Insomma, è un uomo che sa aspettare il momento giusto per rendersi utile ed esprimere le sue notevoli potenzialità magiche».

«Violafucsia, frena! ...Se continui a descriverci i Direttori di Hogwarts usando metafore etiliche, ci farai ubriacare tutti, e diventerai uno Stregatto alcolizzato» protestò Tosca Tassorosso, ricordandosi le vecchie memorabili sfide all'ultima bottiglia di Whisky Incendiario tra Grifondoro e Violafucsia, presso la Taverna "Golasecca" di Hogsmey, cioè l'antica Hogsmeade.
«Oh si, giusto! ...Solo latte corretto adesso, ghghghghghgh!!!» miagolò il mago felino facendo le fusa. «Miao, dove eravamo rimasti? Ahhh, si! E' il turno di Pomona Sprite, la Direttrice di Tassorosso! Quella donna conosce le erbe come le sue sottane. E' la migliore coltivatrice di Mandragole e di erba gatta del mondo magico! Una lavoratrice instancabile: Pietra ha sempre faticato a spiegarle il suo concetto di "pigrata produttiva". Per rappresentarvela meglio ...Pomona è come un'oliva del Cheshire che, immersa in un cocktail a base di Whisky Incendiario, aggiunge un tocco di classe e raffinatezza magica alla Scuola di Hogwarts».

«Ti rammento che più di mille anni fa, per colpa di una manciata di olive, tu e Godric vi eravate sfidati a duello, distruggendo completamente la Taverna "Golasecca"!» esclamò Priscilla Corvonero con un pizzico di nostalgia per i tempi andati. «Il povero locandiere rischiò di strozzarsi con l'ultima oliva rimasta sulla tavola, nella speranza di nasconderla alla vostra vista e porre fine alla disputa».
«Già miao, ma Godric avrebbe potuto dirmelo prima che non erano olive del Cheshire!...Gliele avrei lasciate mangiare tranquillamente senza ribaltare il tavolino e, ehm ...il tetto della taverna» precisò il libro arrossendo sulla copertina. «Voi sapete quanto ci tengo a pappare cibi di Denominazione Magica di Origine Controllata Felina!».

«Perché mai avrei dovuto dirtelo?» domandò Godric alterato. «Lo avevo pagato io quel pollo alle olive nere, e quindi, avevo tutto il diritto di mangiarlo!».
«Miao, volevo solo aiutarti a denocciolarle!» replicò Violafucsia indignato. «Desideravo recuperare i noccioli per seminarli».
«E il pollo?» brontolò Godric sbuffando. «Aspiravi a spolparlo per seminare le ossa?».
«Che c'è di male a dare una degna sepoltura ai resti di un povero animaletto arrostito e digerito?» chiese Violafucsia con aria innocente.

«Coraggio Violafucsia, non cambiare discorso! ...Miagolaci del Direttore di Serpeverde!» lo interruppe Salazar Serpeverde in preda ad una forte eccitazione. «Sono comprensibilmente curioso».
«Miao, Scusa Sal!...Severus Piton, è un uomo versato per la Difesa contro le Arti Oscure e un eccellente Pozionista. Inoltre si può considerare un mago unico al mondo nel campo dell'Occlumanzia! Credo che meriterebbe, per la sua lealtà a Silente, di essere nominato Preside di Hogwarts! ...Come se non bastasse, è il migliore amico di Pietra fra gli umani, e questo ha facilitato il sorgere dell'associazione segreta voluta dallo stesso Silente: l'Ordine di Gattaca! ...Piton fa il prezioso lavoro di uno shaker incantato: nessuno sa amalgamare gli animi umani e quelli felini di questo castello come lui».
A quel punto, i cinque Grandi di Hogwarts si scambiarono sguardi d'intesa e compiacimento: la loro Scuola di Magia e Stregoneria poteva considerarsi in buone mani e in ottime zampe.
Ma i quesiti non erano ancora finiti.


«E' vero che Harry Potter, il bambino sopravvissuto, colui che sarebbe predestinato a sconfiggere Boldemork, non riesce a tener testa neanche al suo zio Babbano?» domandò Godric Grifondoro strabuzzando gli occhi.
«Miao, si chiama Voldemort!» miagolò indignato lo Stregatto Violafucsia, soffiando leggermente. «Ebbene, si! ...Ma zio Vernon potrebbe far morire dal ridere anche il Signore Oscuro, non sottovalutatelo!».
«Parenti serpenti!» esclamò Godric senza riflettere, guadagnandosi un'occhiataccia di Salazar.

«A quanto ho capito dal tuo precedente racconto, è stato Lucius Malfoy a mettere nei guai la signorina Ginny Weasley, per mezzo del Diario segreto di Tom Riddle» sottolineò lentamente Salazar Serpeverde con un'aria apparentemente soddisfatta. «Quindi, possiamo considerarlo il braccio destro di Voldemort?».
«Miao, il vecchio Lucius Malfoy rappresenta tutto ...l'anca, il petto, la coscia, e le ali del Signore Oscuro! E perfino il sottocoda, ghghghghgh!» miagolò affamato il libro felino. «Pare che, ultimamente, abbia perso il suo Elfo Domestico Dobby per colpa di un tiro mancino di Potter ...Una questione di calzini di lana caprina».

«Mi permetto di interrompere queste descrizioni, più attinenti al pollame che a un Serpeverde, per ricordarvi che le altre due Stregatte ci hanno riconosciuti!» esclamò Tosca Tassorosso dando l'impressione di aver sputato un grosso rospo. «Come intendi gestire il rischio di una fuga di notizie?».
«Ho già miagolato con Eileen e Daisy! Manterrano il segreto riguardo la vostra presenza a Hogwarts e terrano all'oscuro Pietra Stregatto fino al momento giusto!» mormorò Violafucsia tutto d'un fiato. «Pietra potrebbe essere chiamato da Silente a intraprendere missioni pericolosissime, oltre la linea del nemico per intenderci. Pertanto, se l'attuale Direttore della mia casa dovesse cadere prigioniero, è meglio che sappia il meno possibile».

«Conosce almeno l'Occlumanzia, quel mentecatto felino?» chiese Priscilla Corvonero con un barlume di speranza.
«Severus Piton ha insegnato l'Occlumanzia a tutti gli stregatti di Hogwarts con buoni risultati, ma quando si ha a che fare con il Signore Oscuro non si è mai troppo prudenti!» rispose il libro felino scrollandosi di dosso una pulce magica. «Ma vi avverto di non sottovalutare mai Pietra, Daisy, e Eileen, perché un giorno potrebbero diventare più potenti di noi, soprattutto se si degnassero di tenere le palpebre aperte quando gli miagolo i miei consigli!».

«D'accordo,...ma che fine hanno fatto i quattro Collari dell'Apocalisse, ovvero gli oggetti magici che ti hanno ucciso?» domandò Tosca Tassorosso singhiozzando. «Non vorrai consegnarli a uno dei tuoi Eredi, senza che prima ne abbiano compreso i segreti!».
«E' da oltre un millennio che ci sto rimuginando sopra, e mi sono appena fatto una mezza idea miagolante, ghghghgh!!!» esclamò lo Stregatto sbattendo le pagine della copertina come per applaudirsi da solo. «Ma stai tranquilla Tosca, sono al sicuro all'interno del mio Mausoleo subacqueo, nei profondi abissi del Lago Nero ...Nessun Stregatto indosserà quei collari, se non avrò la certezza che sopravviva alla loro magia devastante!...Recentemente, a Godric's Hollow, ho avuto l'occasione di visitare il cimitero, dove sono sepolti i genitori di Harry Potter. Sapete cosa c'è scritto sulla loro lapide? ..."L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte"...Una frase che calza a pennello con questo mistero, scscscscsc!!!».

Durante il lungo silenzio calato su quella frase, Godric guardò di sottecchi il Fondatore felino con aria scettica, poi si decise a porre l'ultimo scottante quesito: «Quando avremo l'onore di parlare con i tuoi degni Eredi, anche solo per conoscerli meglio?».
«Miao, non dubitate amici miei, ve li presenterò nei prossimi giorni. E' stata una giornata molto faticosa e anti-pigrativa» miagolò il Libro Stregatto degli Stregatti soffocando un enorme sbadiglio tra le pagine. «Andiamo a riposare! E naturalmente ...bentornati a Hogwarts!!!».


Il giorno del rientro a casa con l'Espresso di Hogwarts giunse fin troppo presto. Harry, Ron, Hermione, Fred, George, e Ginny occuparono uno scompartimento tutto loro. Sfruttarono al massimo le ultime ore che restavano per sparare magie all'impazzata prima delle vacanze.
Harry decise di non parlare agli altri dei suoi contatti con i misteriosi stregatti, altrimenti Ron lo avrebbe preso in giro per il resto del viaggio, mentre Hermione non avrebbe più smesso di fargli domande.
L'unica cosa che aveva capito era che, per uno strano caso della sorte, quei felini avevano contribuito sia a salvargli la vita, sia ad alleggerirgli il baule dalle leccornie ricevute in regalo dagli altri studenti.
Arrivato alla stazione di King's Cross, Harry cercò di prepararsi psicologicamente ad un'impresa più grande di quella della vittoria sul mostro della Camera dei Segreti: il rientro a Casa Dursley.
Non aveva ancora varcato la barriera, che sentiva già, dentro di sé, un forte desiderio di fuggire via, forse indietro al Castello, magari in casa di uno dei suoi amici, o probabilmente lontano da tutti.

"Se fossi uno stregatto potrei sparire! ...E viaggiare per sempre!" pensò Harry con pizzico di malinconia, prima di rientrare nel mondo dei Babbani. "Potrei farmela insegnare quella strana magia ...Puff!...E ancora Puff! E poi chissà!".

Mentre il treno Espresso di Hogwarts, ormai vuoto, stava ancora sbuffando una leggera nuvoletta di vapore sul binario nove e tre quarti, la porta della sala segreta della Casa di Violafucsia si aprì, e Pietra Stregatto avanzò all'interno senza proferir miagolio, accompagnato dall'amica Eileen e dalla sua amata fidanzata Daisy.
I tre stregatti si diressero lentamente verso il Libro Stregatto degli Stregatti, portando con loro un kit per la pulizia e la manutenzione dei dipinti magici.


«Miao Pietra, come stai?» domandò il mago Stregatto Violafucsia al centro della sala. «Finalmente hai finito di scortare Harry a Londra. Immagino che lo abbia preso in consegna Mr Tibbles, eh?».
«Mieowrrr, esatto! ...Siamo stati finora sull'Espresso in incognito, nei paraggi di Potter. Come l'anno scorso, come una settimana fa al castello, come sempre» mormorò Pietra soffocando uno sbadiglio. «E tra qualche partita a Sparaschiocco e dei fuochi d'artificio di Filibuster, abbiamo annotato persino il numero di telefono di Casa Dursley. Potter lo ha scritto in due pezzi di pergamena, e consegnato sia a Ron che a Hermione ...Zampettiamo tutti in funzione di lui, giusto?».

«E allora?» miagolò il Libro Felino preoccupato di vedere davanti a sé una specie di Inferius felino protestante. «C'è qualcosa che non va?».
«Miao ...questi umani si permettono di fare battute stupide sulla morte! Quel Potter ha detto alla Granger che i suoi zii saranno furibondi appena verranno a conoscenza di tutte quelle volte che lui ha rischiato di morire e non l'ha fatto! ...Come se noi fossimo stati finora a cantar miagolando su un albero! E' un modo idiota di scherzare, io non...».
«Pietra!» lo interruppe Violafucsia. «Harry è un bambino ...E a differenza di noi stregatti, si tiene stretta la sola vita che gli è stata donata...C'è dell'altro?».

«In questi giorni, mia madre Gabry è stata ricoverata al San Mungo, Reparto intensivo di Veterinaria. Forse, è giunta alla fine della sua nona vita» soffiò il Direttore della Quinta Casa. «E così, anche lei mi sta per lasciare...Miao, è mai possibile che io non riesca a trovare neanche un minuto per zampettare al capezzale della sua cuccia?».
«Non l'hai miagolato a Silente?» chiese Violafucsia commosso dalla notizia. «Sono sicuro che ti avrebbe...».
«No, non mi avrebbe sostituito!!!» lo interruppe lo Stregatto arrufandosi il pelo. «Gliel'ho fatto presente, ma per lui esiste soltanto la vita di quell'umano! ...E nonostante tutto, mi ha confermato l'ordine di scortarlo personalmente, insieme a Daisy e Eileen, e di tornare a Hogwarts a preparare il piano di sicurezza e sorveglianza per l'inizio del prossimo anno scolastico».

«Ogni grande mago ha le sue fissazioni: Silente mangia, beve e respira esclusivamente insieme al suo concetto di Bene Superiore» tagliò corto il libro felino. «Ma non potresti sforzarti di chiamare quel bambino con il suo nome, Harry, almeno per una volta? ...Harry ha perso i genitori da neonato, uccisi da Voldemort; ha solo le loro foto con sé e ricordi sbiaditi. Non gli ha mai parlato! Credi, dunque, che sia stato più fortunato di te?».
Pietra rimase in silenzio per qualche secondo, poi gli venne in mente una battuta assolutamente infelice, e rispose: «Quell'incapace di Tom Riddle gli ha procurato solo una cicatrice! Avrei fatto più danni io con una graffiata a quel ...a Harry ...Insomma, per un lavoretto da killer, fatto a regola d'arte, non ci si può più fidare neanche del Signore Oscuro, ghghghghgh!».

Subito Eileen e Daisy si scambiarono uno sguardo imbarazzato, abbozzando un leggero sorriso dettato dalla comprensione del brutto momento che stava attraversando il loro impertinente Direttore.
Al contrario, il Fondatore della Quinta Casa ignorò i miagolii inopportuni del suo Erede, come se le sue nove vite precedenti lo avessero abituato ad essere più pragmatico e, cambiando decisamente argomento, esclamò: «Orsù, bando alle ciance miagolate! ...Desidero presentarvi ufficialmente i miei amici ritratti nei quadri!».
Ancora una volta, Eileen e Daisy si guardarono emozionatissime, facendo a gara a chi arrossiva di più; erano pervase da un certo timore reverenziale, ma si sforzarono di mantenere la calma, per non rivelare a Pietra la vera identità degli umani magicamente dipinti.

Incoraggiato dal Libro Stregatto degli Stregatti, Pietra si avvicinò lentamente al primo quadro, quello di Godric Grifondoro, e lo osservò annusandolo con un certo interesse.
Sapeva di trovarsi davanti a un bravissimo pasticcere del vecchio mercato di Hogsmey, chiamato Grifogna, ma in quei giorni avrebbe scambiato un Kraken per Krapfen.
Grifogna il pasticcere, o meglio Godric GrifondoroPer uno stregatto, una tale situazione era quasi equivalente ad un allarme rosso.
«Vi porgo i migliori saluti a nome di tutti, cari Pietra, Daisy ed Eileen!» cominciò Godric alzando la mano destra guantata, con un tono di voce solenne. «Il nostro amico Violafucsia ci ha miagolato molto bene di voi. Speriamo di potervi essere utili, grazie alle nostre antiche conoscenze magiche».

Mentre le due stregatte si sostenevano spalla a spalla, per la paura di svenire da un momento all'altro, Pietra miagolò senza ritegno: «Che ne pensi caro Grifogna, dovrei forse abbracciare l'idea che Harry sia l'unica speranza per il mondo magico? ...Fino a due anni fa credevo che il Bene Superiore fosse una torta con crema chantilly, decorata con pezzetti di pancetta affumicata. A tal riguardo, Silente non faceva altro che ripetermi che il mio era un concetto filosofico troppo limitato».
«Troppi Beni Superiori rovineranno il tuo pancino, troppa saggezza rovinerà la tua esistenza!» sentenziò Godric agitando un dito verso il felino. «Sappiamo che Harry ha abbattuto un Basilisco e salvato una studentessa a rischio della sua vita. Metti da parte, per un attimo, le opinioni dei grandi maghi e ascolta il tuo istinto di stregatto: trova da te la risposta».

«Posso chiederti a cosa ti serviva, in pasticceria, quella spada che hai raffigurata al tuo fianco, con l'impugnatura tempestata di rubini grossi come uova?» chiese lo Stregatto osservando più attentamente il dipinto. «Assomiglia tanto alla Spada di Godric Grinfodoro, uno dei Grandi di Hogwarts».
Un momento di puro panico colse Eileen che conficcò le sue unghie nella zampa di Daisy, la quale preferì soffrire in silenzio, piuttosto che miagolare il suo dolore.
«Ehhh? ...Oh si, ma certo! E' proprio lei! ...Ehm, noi abbiamo vissuto ai tempi dei Fondatori, e il mio amico Godric mi ha prestato la spada per farmi ritrarre con un atteggiamento più nobile» replicò Godric poggiando la mano sull'elsa della sua arma. «Sai, andava di moda farsi dipingere con oggetti importanti, soprattutto quelli appartenenti ai famosi Maghi e Streghe di Hogwarts».

Serpenio il macellaio, o meglio Salazar SerpeverdeLo Stregatto socchiuse gli occhi, ringraziò Grifogna per i suoi consigli, e zampettò oltre, verso il secondo quadro, dove un vecchio dalla folta barba bianca sembrava aspettarlo con gli occhi scintillanti.
«Miao, piacere di conoscerti Serpenio, illustre macellaio del mercato di Hogsmey» esordì il Direttore della Quinta casa. «Come si preparavano le salsicce ai tuoi tempi?».
All'udire le domande strampalate di Pietra, Eileen e Daisy erano diventate rosse come peperoni e in preda a tic nervosi, non sapendo più cosa fare, cosa dire e dove guardare.
«Mi pregio di aver sempre usato carne di purosangue!» ruggì Salazar ridacchiando e mettendosi le mani sui fianchi. «Ma nel nostro lavoro, era più importante avere il fegato! E, se necessario, dare sempre la nostra ciccia per la giusta causa o il giusto brodo, con l'osso o senza, muahahahahah!!!».

«Immagino che quel medaglione che fa capolino tra i peli della tua barba sia il medaglione di Serpeverde» affermò Pietra, distratto dal ritorno di un certo appetito. «Sarebbe stato bello essere amico dei Fondatori come voi! ...Poter miagolare con loro...».
Questa volta fu il turno di Daisy, che digrignando i denti istericamente, strinse il collo di Eileen fino a farla diventare leggermente paonazza, prima di decidersi ad allentare la presa.
«Ma certo! ...Salazar mi ha permesso di indossarlo per il mio ritratto!» esclamò Salazar lisciandosi la barba. «E' stata la ricompensa per tutte le uova di gallina e i rospi che gli avevo fornito».
Subito lo Stregatto mosse la testolina avanti e indietro, in cenno di assenso, strizzò l'occhiolino a Salazar e proseguì oltre, arrivando di fronte al terzo ritratto, dove si stava muovendo nervosamente una dama vestita di giallo dall'aria molto vissuta.

Tassandra la sarta, o meglio Tosca Tassorosso«Se ti stai chiedendo se questa è la Coppa di Tassorosso, la risposta è si!» lo anticipò Tosca, posando il recipiente incantato sopra la mensola di un camino alle sue spalle. «Essendo una sarta, il mio desiderio è sempre stato quello di circondarmi di oggetti magici alla moda. Il mio motto? ...Gli uomini e gli stregatti comuni si coprono, mentre gli uomini e gli stregatti eleganti si vestono!».
«Miao, se avessi la Coppa della tua amica Tosca, la porterei sempre con me, come se fosse un indumento!» miagolò gioioso il felino.
«E perché mai?» chiese Tosca colta alla sprovvista. «La vorresti portare sulla testolina come un elmetto?».
«Miao cara Tassandra... "o si è un'opera d'arte oppure la si indossa!" ...Ed io ho solo la seconda possibilità a mia disposizione, ghghghgh!» ridacchiò Pietra battendosi una zampetta sul pancino. «Non potrei mai ignorare i misteriosi poteri culinari della Coppa di Tassorosso!».
«Vedo che sei uno stregatto molto saggio, a dispetto delle arruffate apparenze. Ma un giorno dovrai spiegarmi meglio il tuo concetto di 'pigrata produttiva'» aggiunse Tosca con un inchino, felice di averla fatta franca con stile.

Dopo aver risposto al saluto di Tosca, I felini giunsero di fronte al quadro che ospitava il dipinto di un'altra dama, avvolta in un ricamato mantello blu, e sulla cui testa svettava un meraviglioso diadema.
Corvina la farmacista, o meglio Priscilla Corvonero«Se non sbaglio, ti chiami Corvarina, la farmacista» miagolò Pietra esibendosi in un altro inchino. «E dal momento che sei stata ritratta con il Diadema di Corvonero, Priscilla dovrebbe essere stata una tua fedele cliente».
«Precisamente! ...Ho perso il conto delle pozioni che ho preparato per lei... Ma se hai problemi di memoria, potrei consigliarti uno sciroppo di Broncoricordil, con 0,2% di essenza di tachitrippapirina per stregatti» cinguettò Priscilla, aggiustandosi i capelli ribelli sotto il suo gioiello magico.
«Miao, sarebbe inutile! ...Mi scorderei di prenderlo, ghghghgh!!!» replicò lo Stregattaccio soffocando una grassa risata. «Ricordo, però, di aver letto nei manuali scolastici che il Diadema di Corvonero è andato perduto, un vero peccato!».
«Credi che qualcuno sarà in grado di ritrovarlo un giorno?» domandò Priscilla con un aria di sfida.

«Ovviamente Harry Potter ...chi altro?» miagolò il Direttore della Casa di Violafucsia con un tono di voce ironico. «Tuttavia, oggi, il nostro Grifondoro non riuscirà più a trovare il suo pacchetto di Patatone "Monster-Surprise", che aveva nascosto nel suo baule!... Ho pensato che il treno Espresso fosse troppo pesante con tutti quei bagagli, e ho provveduto ad alleggerirlo, ghghghgh!».
«Ritengo che la tua premurosità sia pari a quella del Mago Violafucsia» aggiunse Priscilla lanciando un'occhiataccia al Libro Stregatto degli Stregatti. «Anche lui aveva la stessa attenzione per me e per il mio cestino da pic-nic! ...Siamo felici di aver fatto la vostra conoscenza, e speriamo di potervi rivedervi presto, magari per parlarvi dei Fondatori di Hogwarts... Adesso, con il vostro permesso, ci congediamo per riposare. Buonanotte!».


Appena usciti dalla sala dei ritratti, gli stregatti si augurarono la buona pigrata notturna e si coricarono sbadiglianti nelle rispettive cucce.
Purtroppo, Pietra non riusciva a prendere sonno, soprattutto a causa della preoccupazione per lo stato di salute di sua madre Gabry.
Così, si mise a fantasticare sui simpatici amici dello Stregatto Violafucsia, immaginandoli come se fossero stati veramente i quattro Fondatori umani di Hogwarts.
Cosa non avrebbe dato per tagliare una bella torta alla panna con la spada di Godric Grifondoro, oppure per vestire una cappottina alla moda medievale cucita dalle mani di Tosca Tassorosso.
Per non miagolare di un meraviglioso serpente di salsicce striscianti, preparato da Salazar Serpeverde, e di una golosa pozione all'erba gatta distillata da Priscilla Corvonero!

Dopo aver sognato per qualche minuto a occhi aperti, Pietra scosse la testa e, affamato, afferrò l'enorme pacchetto di Patatone Monster-Surprise arraffate a Harry Potter.
Si rigirò con soddisfazione l'involucro chiuso di patate giganti tra le zampette, e ne lesse le informazioni nutrizionali e le seguenti indicazioni:
"Ingredienti: patate inglesi magibiologicamente coltivate, olii vegetali di prugne dirigibili, sale iodato di Maldon dell'estuario del fiume blackwater (Essex).Ogni mille pacchetti, c'è una bellissima sorpresa! Il cliente fortunato troverà un meraviglioso animale fantastico da collezionare fino alla categoria XX, confezionati con l'Incantesimo Estensivo 'Capacious extremis'. Alimenti magici a norma C.I.M. ( I.C.W.), cotti in calderoni nostrani.Prodotto non adatto ai maghi minorenni che non hanno ancora ottenuto il proprio G.U.F.O..Se per errore di confezionamento, trovaste un animale fantastico di classificazione superiore alla XX, si prega gentilmente di restituirlo, contattando l'Ufficio Sorprese Magiche Indesiderate.In tal caso, nella improbabile eventualità che siate ancora vivi, riceverete un buono viaggio valido per tre persone, al fine di trascorrere una meravigliosa vacanza ai Caraibi, corso di sub con Incantesimo Testabolla compreso. E, naturalmente, le nostre più sincere scuse".
«Miao, allora, è stata una vera fortuna averle confiscate proprio a Harry Potter, uno studente ancora sprovvisto del suo G.U.F.O., ghghghgh!!!» momorò Lo Stregatto sotterrando gli ultimi sensi di colpa per il furto. «Fortunato come sono, è già tanto se dentro ci trovo le patate».
Poi, dopo essersi leccato i baffi e baciato la refurtiva, si decise ad aprire il sacchetto.

Qualche ora dopo, al sorgere del sole, uno zoppicante e incerottato Pietra raggiunse Eileen e Daisy in una solitaria Sala Grande, per l'ultima colazione prima delle ferie estive.
Arruffato e sanguinante, lo Stregatto zampettò verso Eileen e Daisy, al tavolo degli insegnanti, dove lo aspettava una ciotola fumante di latte e corn flakes all'aroma di rosticciana.
Trascinava con sé, tenuto per la coda, un giovane esemplare di Basilisco maschio stordito, con la lingua di fuori e una bella piuma rossa sulla fronte, lungo almeno tre metri.

«Miao, ma si può sapere che diavolo hai fatto stanotte? Dalla tua stanza proveniva una confusione infernale! ...Ti sei forse messo a giocare con un cucciolo di Basilisco senza indossare il tuo collare magico?» esclamò la Stregatta zampettandogli incontro con una spazzola. «Guarda come ti sei conciato, sei tutto spettinato e polveroso ...Addirittura impresentabile!!!».
«Mia cara Daisy, lo sai che prima di andare in cuccia mi lavo i dentini e mi tolgo il collare, ma stanotte ho scoperto di saper fare alcuni incantesimi facendone a meno» sibilò lo Stregatto ancora incredulo. «Per mia fortuna, miao!».

Nell'udire quella miagolata, Eileen e Daisy lo guardarono meravigliate per qualche secondo.
«Oh, il solito esibizionista! Hai fatto un corpo a corpo con l'ultimo Basilisco rimasto nella Camera dei Segreti, giusto? Vergogna!!! ...Potevi miagolarcelo che ne avevi scoperto un altro, il nostro è un lavoro di gruppo!» sbottò Eileen imbufalita. «Hai almeno una buona notizia per noi, prima che quell'amabile bestiolina si risvegli?».
A fatica, Pietra sporse il suo nasetto sopra la sua ciotola fumante, ne inspirò il delicato odore come se stesse facendo un aerosol, e poi miagolò: «Ho due ottime notizie, ghghghghgh! ...E' appena arrivato un Gufo dal San Mungo: mia madre sta meglio, ed è stata dimessa. E dalla prossima settimana, partiremo miagolosamente per le Bahamas... Vacanze offerte da Harry Potter e dalle sue patatone Monster-Surprise, gnaaaooooohhh!!!».

4 commenti:

  1. Ciao Stregatto, ci avrei scommesso che andava a finire così. Fra tutti gli animali fantastici che potevano uscire solo tu potevi trovare un Basilisco di tre metri. Spero almeno che vi siate goduti la vacanza! Ora però voglio sapere dove si comprano le patatine magiche, ho sempre desiderato un Crup. Una buona giornata da Lidia.

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  2. Miao Lidia e Buon Anno miagoloso,

    Non è detto che le patatone Monster-Surprise non ritornino, ma Pietra è più sfortunato di Silente con le caramelle al cerume e al gusto di vomito, ghghghgh! Chissà cosa uscirà la prossima volta!
    Da queste vacanze sono arrivati la valigia di Newt Scamander, il libro dei personaggi della vecchia saga e due chili di più e tanto riposo.

    Ti è piaciuta l'idea dei dipinti dei quattro fondatori umani?
    A proposito,...solo io non potevo riconoscerli, muahahahahahahahah!!!
    Tuoi Eileen e Pietra Stregatto.

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  3. Ciao Stregatto,eh sì, non li hai riconosciuti, ma questo non significa che sei tonto. Eri solo in stand-by. Buon anno nuovo anche a voi, e speriamo che sia migliore di quello passato...Con affetto, Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      grazie per la stima e l'affetto che ricambio con le fusa e la zampetta.
      Sei pronta per il Prigioniero di Azkaban?
      Allora, tieniti pronta a visitare quell'isola, ghghghgh!!!
      Tuo Stregattaccio che prepara il Gnautilus.

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