Libro 1, Capitolo 2: Cotto, oscuro e mangiato

Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo Due: Vetri che scompaiono

Erano passati dieci anni da quando i Dursley si erano svegliati una mattina e avevano trovato il nipote sul gradino davanti la porta di casa, ma Privet Drive non era cambiata affatto, neanche Hogwarts, e nemmeno Eileen e Pietra Stregatto.

Ancora un anno ed Harry Potter sarebbe stato convocato alla Scuola di magia e Stregoneria di Hogwarts.

Per Silente era giunta l'ora che qualcuno, di sua fiducia, sorvegliasse il ragazzo con assoluta discrezione.

In particolare, era importante comprendere come la vita babbana vissuta fino a quel momento, lo avesse potuto preparare ad affrontare la peggiore delle verità: la sua storia e quella della sua famiglia.

Erano trascorsi alcuni giorni dal solstizio d'estate, l'anno scolastico si era ormai concluso e tutti gli studenti erano partiti per le vacanze.
Tuttavia, Silente aveva chiesto ad alcuni insegnanti di trattenersi ancora qualche giorno, per parlare con loro del futuro arrivo del bambino sopravvissuto.


Si preannunciava un'estate abbastanza calda per gli standard climatici di Hogwarts. La Professoressa Pomona Sprite, Direttrice di Tassorosso, temeva addirittura che il probabile clima torrido, profetizzato in aula di Divinazione dalla Professoressa Cooman, potesse uccidere le sue povere Mandragole neonate.

Invece, nell'ufficio del Professor Piton, l'era glaciale sembrava aver preso il sopravvento, al punto che una settimana bianca al Polo Nord, abbinata ad un corso di pallanuoto con gli orsi bianchi, poteva essere considerata una pallida idea della situazione raggelante che vi stava regnando in quel momento.

«Gentilmente, Eileen, suggeriscimi un buon motivo, uno solo, anche mezzo, affinchè io possa considerare questa pergamena, con chiari residui di Cioccolo sull'angolo sinistro, un serio rapporto su Harry Potter da presentare al nostro Preside!» sibilò Severus Piton, Direttore della casa dei Serpeverde, porgendo il rotolo alla sua interlocutrice.

La Professoressa Eileen Scintille, insegnante di Incantesimi felini, nonché Coordinatrice Responsabile delle Operazioni Strategiche dell'Ordine di Gattaca, esaminò attentamente il contenuto della pergamena, facendo sparire l'improvvida macchia con un rapido incantesimo.

Giunta alla fine della lettura, sospirò profondamente e miagolò con la massima serenità: «Severus, se desideri un motivo altrettanto serio, credo di essere in grado di dartelo: si tratta della pura e semplice verità!».

Il rapporto di Arabella Figg era completamente inconcepibile agli occhi di Severus Piton, e forse, il professore sarebbe stato più disponibile a far concessioni riguardo le teorie sull'esistenza di Baba Raba o di una vera Fonte della Buona Sorte.

Tuttavia, Severus riprese la pergamena, e colpito dalle parole di Eileen Scintille, si sforzò di rileggerla sotto una luce nuova, quella che anche Lily avrebbe voluto da lui, e ad alta voce: 

«Gentilissimo Prof. Severus Piton,

quale mio referente, è con grande piacere che la informo che, da questo mese, le invierò regolarmente un rapporto mensile dettagliato sugli aspetti più importanti della vita trascorsa da Harry Potter, sulle vicende vissute insieme ai suoi zii babbani, nonchè sulle sue capacità acquisite alla sua tenera età.

Per fare al meglio quanto mi è stato chiesto, ho dovuto liberarmi delle assidue visite dei Dursley, finalizzate a lasciarmi in custodia Harry: ho inventato la scusa di essermi rotta una gamba, a causa del mio gatto Mr Tibbles! 

Tengo a precisarle che sono soltanto una Maganò, ma su richiesta del Professor Albus Silente, terrò d'occhio Harry Potter a costo della mia stessa vita, potendo contare anche sull'aiuto del mio fidato Mr Tibbles, anche se è un micio anziano, con problemi di artrite ad una zampa, sposato con una certa Nancy e con un'altra cucciolata in arrivo».

Severus fece una pausa e guardò in silenzio Eileen, con occhi pietrificati.

«Per favore, Severus, tralasciamo le considerazioni sulla tenera età di Harry e i problemi veterinari e familiari dell'agente Elio... vai pure avanti» implorò la professoressa d'Incantesimi felini.

Severus tentò di riprendere la lettura del rapporto della Signora Figg e, dopo una smorfia di pura insofferenza, proseguì:

«Posso assicurare che il bambino è già un fenomeno sia nelle attività babbane, sia nelle prime manifestazioni di poteri magici. Tra le capacità attinenti al primo tipo, devo doverosamente segnalare l'abilità con cui cuoce il bacon con le uova senza un'alone di bruciato, la diligenza nel trovare un ordine a tutte le sue cose, pur avendo come camera da letto un ripostiglio nel sottoscala, la sua tenacia nel togliere i ragni dai calzini e l'elevata pazienza con cui incassa i pugni di Dudley, il figlio dei Dursley, senza fiatare.

Tra le manifestazioni magiche, sono orgogliosa di essere stata testimone di prodigiose crescite di capelli, di salti incredibili e, proprio il giorno del compleanno di Dudley, della scomparsa del vetro che imprigionava un boa constrictor durante una visita al rettilario dello zoo. Mi è parso, da lontano, che il serpente fuggitivo ringraziasse Harry per averlo liberato, ma deve essere stata solo la mia immaginazione.

In attesa del prossimo rapporto, che invierò puntualmente alla fine di luglio, la prego di essere così cortese, in qualità di stimato maestro di pozioni, da potermi inviare qualche suo miracoloso rimedio per il grande dolore che provo a causa dei miei poveri calli sotto i piedi! Le assicuro, che a questa povera donna che le sta scrivendo, non danno mai tregua. La ringrazio in anticipo per quanto potrà fare.

Devotamente Sua, Arabella Figg.

P.S.: ovviamente, ho provveduto a far tornare il povero boa in Brasile, mentre Harry sta ingiustamente scontando un castigo, rinchiuso nel ripostiglio e senza cibo. Povero cucciolo! Meriterebbe di più, per esempio, un padre come lei!».

Il direttore di Serpeverde, sempre più basito, arrotolò con cura la pergamena, poi si lasciò cadere sulla sedia, dietro la sua scrivania. L'idea di essere padre di Harry Potter era così aliena dalla sua mente, che avrebbe preferito adottare un gramo e dargli il suo cognome.

Infine, Severus decise di rompere il silenzio e, alzando gli occhi al cielo, disse: «Professor Pietra Stregatto, per favore, esci dal mio ripostoglio degli ingredienti e, dal momento che hai sentito tutto, offrici almeno un tuo parere su questa incresciosa situazione!».

Lo Stregatto zampettò subito fuori dal piccolo stanzino delle scorte di Piton, con l'aria di essere appena stato beccato con le mani nel vasetto di marmellata.

Aveva con sé un antico e sgualcito libro che nascose velocemente, grazie alla grossa coda.

Dopo un attimo di falsa riflessione, lisciandosi il pelo della coda, rispose: «Miao a tutti! Oh, beh, per quanto riguarda questo Harry Potter, posso miagolarvi che le manifestazioni magiche elencate, agli occhi di una Maganò appaiono sicuramente mirabili, ma in realtà rientrano nella normalità, anzi sono mediocri! Perfino desolanti! Per quanto riguarda il bacon con le uova, Harry Potter pare essere limitato alla conoscenza di una sola ricetta e dall'uso di uova scadute e di galline con sole due zampe di scarsa qualità. Sui calli ai piedi, la signora Figg ha tutta la mia solidarietà, ma dovrebbe dedicare più tempo alle pigrate!».

A sentir parlare della mediocrità dei poteri magici di Harry Potter, il volto di Severus si illuminò di immenso, puntò la pergamena verso Pietra e replicò: «Sono d'accordo caro Pietra! Come sempre, possiamo contare sulle tue sagge riflessioni... a proposito, naturalmente puoi servirsi delle mie scorte personali, nel caso avessi bisogno di qualche ingrediente per i tuoi... esperimenti».

«Ruffiano! Lecca-pozioni di uno stregattaccio! Quando fai così...» miagolò Eileen sottovoce, vicino all'orecchio di Pietra, con aria indignata.

«Miao, ti spiego dopo! E' per una buona causa!» rispose ancora più piano Pietra, facendo l'occhiolino.

Finita la bizzarra riunione, Severus Piton prese alcuni appunti, salutò i due professori felini e si diresse soddisfatto a portare le sue conclusioni sul rapporto di Arabella al Preside di Hogwarts, valutando fra sè e sè tutte le implicazioni delle riflessioni dei suoi colleghi.

Eileen, invece, sentiva di dover chiarire alcune questioni con Pietra, e zampettando nei corridoi al fianco del suo collega di mille avventure, gli domandò a bruciapelo: «Ho notato che hai un libro di Ekrizdis, il folle mago oscuro che fondò Azkaban! Se ti avesse visto Severus... altro che luparia! Ma sei impazzito? Non lo sai che Ekrizdis diventò famoso per aver torturato e ucciso numerosi marinai?».

«Miao, Davvero? Beh, ma questo non è il suo manuale di Arti Oscure, non ci sono maledizioni o contromaledizioni, è solo... come dire... è solo il suo libro di appunti e ricette di cucina del Mare del Nord! L'ho trovato nascosto in uno dei due Armadi Svanitori, nello sgabuzzino dimenticato del Reparto Proibito! E pensa che la bibliotecaria non sa nulla della loro esistenza. Quasi quasi avevo idea di rivenderne uno a Magie Sinister e l'altro di nasconderlo da qualche parte, per le pigrate in Santa pace!»  miagolò innocentemente Pietra, porgendo il libro ad Eileen.

«Non posso crederci!» esclamò Eileen stupefatta «Ma siamo sicuri che non siano ricette folli e pericolose come lui?».

«Tranquilla, miao! Oltre che un mago oscuro, Ekrizdis fu anche un ottimo cuoco, follemente innamorato della trippa inglese: la sua genialità in cucina fu pari alla sua conoscenza delle Arti Oscure! Vedrai che pranzetto ti preparerò!» rispose lo Stregatto scodinzolante, lasciando Eileen visibilmente preoccupata per quanto sarebbe potuto accadere.

Lasciare nelle zampette di Pietra un libro del Mago Ekrizdis, era come sperare che uno Schiopodo, più o meno addomesticato, non russasse durante il sonno, evitando così di incenerire il compagno di stanza alla prima ronfata!

«E cosa ne pensi di quello che ha detto Arabella riguardo i ringraziamenti del boa ad Harry? Abbiamo forse un nuovo rettiloforo in giro?» chiese sospettosa Eileen collegando subito Harry ai poteri di Voldemort.

Pietra Stregatto fece un grosso sbadiglio, si grattò un orecchio, e poi rispose: «Forse Arabella ha lavorato di fantasia, forse no, deciderà Silente cosa è rilevante e cosa non lo è. Del resto, noi parliamo anche con gli esseri umani, nessuno è perfetto!».

Eileen scosse la testa, e ribattè indispettita: «Miao, non si può fare mai un discorso serio con te! In fondo, il serpente potrebbe aver solo sibilato verso Harry con la lingua e basta. In effetti, non ci sono prove concrete! Bah! Meglio non pensarci più».

Così, Pietra Stregatto ed Eileen Scintille si recarono nelle proprie stanze a fare le valigie: era l'ultima notte ad Hogwarts prima delle vacanze estive, ma forse, l'ultima cena tra colleghi poteva ancora riservare qualche sorpresa.

Nell'ufficio del Preside, intanto, la Professoressa McGrannit stava urlando come un'aquila: «Uccisi in un incidente d'auto? I Dursley hanno osato raccontare ad Harry che James Potter e Lily Evans sono morti in un... come diavolo lo chiamano?» .

«Sinistro stradale, Minerva, una eccellente idea di Albus!» rispose soave Severus Piton.

La voce dell'anziana insegnante si spense come una candela al vento: «Un'idea di chi? Ho capito bene?».

«Grazie Severus. Si Minerva, fu una mia idea! Lo scrissi come suggerimento, nella mia lettera che accompagnò Harry dieci anni fa» confermò il Preside «ci sarà tutto il tempo di spiegare al bambino la verità, non appena giungerà qui».

Dal suo quadro, Phineas Nigellus desiderò esprimere la sua opinione, e aggiunse sarcasticamente: «Permettimi di farti notare, cara Minerva, che quella di Albus è stata l'idea migliore, cioè l'aver raccontato al piccolo Harry Potter di un normalissimo incidente stradale procurato da un pirata della strada, invece di avergli fatto presente che suo padre, con il cuore grondante coraggio, aveva pensato bene di affrontare Tu-Sai-Chi, armato solo di pantofole ai piedi, piuttosto che con la bacchetta tra le mani».

«Bene, Phineas.» lo interruppe Albus «ma questi particolari ormai non ci possono più aiutare».

Da un'altro quadro, la voce femminile Dilys Derwent, altra ex preside di Hogwarts intervenne: «Dunque Silente, se ho ben compreso, Harry dovrà stare con Vernon e Petunia per tutta l'estate?».

«Si. è così! Fino a quando sarà neccessario» replicò Silente senza ammettere repliche.

«Preferirei andare ad Azkaban piuttosto che ad abitare con loro!» esclamò il ritratto di Dexter Fortebraccio.

«Io preferisco che Harry abbia il tempo di crescere, che venga ad Hogwarts a ritrovare se stesso e suoi ricordi, e se un giorno Voldemort tornerà, dobbiamo fare in modo che sia per l'ultima volta!» concluse il preside, tenendo stretto fra le mani il rapporto di Arabella.

Il canto lamentoso di Fanny, affamata di becchime, ricordò che era quasi giunta l'ora di cena, e tutti i professori iniziarono a prendere posto in una Sala Grande deserta, per l'ultimo banchetto estivo preparato dai bravissimi elfi domestici. Tutti tranne Pietra Stregatto!

«Cara Scintille, dobbiamo cominciare a preccuparci? Il fatto di assistere ad una assenza di Pietra per cena, sarebbe stato come aver visto, in vita, Tu-Sai-Chi fare il volontario della Croce Rossa all'ospedale San Mungo, quarto piano, reparto geriatrico, sezione incontinenza magica!» sghignazzò divertito il Professor Vitius, afferrando voracemente una bignè alla panna.

Scintille si limitò ad un sorriso di circostanza, ma il suo sguardo stava tradendo preoccupazione ed era rivolto verso il grande portone principale della Sala grande, da dove sembrava provenire uno strano rimbombare di passi decisi.
Con l'assenza degli studenti per le vacanze estive, la potenza dell'eco tra quelle enormi mura sembrava aumentare a dismisura, come l'ansia che Scintille stava covando.

D'un tratto, lo stesso portone si aprì di scatto, e un elfo con abiti mezzi bruciacchiati, appena arrivato dalle cucine dei sotterranei, si trascinò fino al tavolo dei professori, imprecando ogni tipo di maledizione conosciuta al suo passaggio fra i lunghi tavoli vuoti.

Silente si alzò in in piedi, lo accolse a braccia aperte con sorriso di circostanza, e disse: «Qual buon vento porta qui fra noi, il nostro bravissimo cuoco?»

Il vecchio Elfo stava brandendo un coltellaccio da cucina nella mano sinistra e un enorme coperchio di un pentolone nella destra, quasi fosse lo scudo del cavaliere medievale Sir Cadogan.

Dopo aver sputato delle piccole nuvolette di fumo nero, l'elfo sbottò: «In cucina, non c'è il vento, c'è l'inferno!!! O me o lui!».

Per inferno, il cuoco di Hogwarts intendeva una lunga fila di salsicce giganti alla luparia che, ricoperta di Ardemonio, stava volteggiando per la cucina, lasciando piccole fiammelle su qualunque oggetto sfiorasse: in pratica un serpente di carne di suina del Cheshire che non aspettava altro che terminare il suo ottimale grado di cottura, attaverso la ventilazione naturale offerta dal volo stesso.

Pietra Stregatto aveva indubbiamente letto la ricetta del libro mago Ekrizdis, intitolato "Cotto, oscuro, e mangiato"!

Poi, l'aveva eseguita alla lettera, fatta eccezione per la richiesta di carne di marinai e un'ancora da galeone, ma solo per la decorazione!

In effetti, la ricetta era stata chiamata "Catena d'ancora di salsicce algabranchiate in crosta luparina, scottate all'ardemonio".

Gli ingredienti e le istruzioni erano le seguenti: "Una fila di salsicce di carne della migliore marina inglese lunga almeno cinque metri; un mazzetto di luparia impastata con un ciuffo di algabranchia, lavata in acqua di Lete, per impedire all'Ardemonio di  incenerirle durante il volo; un incantesimo di Ardemonio di intesità minima; un calderone d'argento per resistere alla luparia stufata. Preparare l'impasto con Luparia, algabranchia e acqua di Lete nel mortaio, farlo bollire per tanti minuti quanti sono i metri di salsicce, lasciar fermentare dieci minuti. Spalmare l'impasto con un pennello di squame di Dorsorugoso su tutta la superficie delle salsicce e aspettare la formazione di una crosta delicata; lanciare l'incantesimo di Ardemonio tirando in aria le salsicce; ventilare in volo per almeno quindici minuti, in ambiente caldo e pieno di vapori. Servire sopra un grande vassoio d'argento, utilizzando l'incantesimo Wingardium Leviosa."

Finalmente, dopo quindici minuti di puro terrore elfico, l'Ardemonio scomparve e Pietra Stregatto si presentò in Sala grande pavoneggiandosi con il piatto di alta cucina del Mar del Nord.

Lo Stregattaccio si guadagnò il suo posto a cuccia, accanto ad Eileen e, infine, distribuì ai professori esterreffatti le sublimi salsicce, come se nulla fosse accaduto.

Per la verità, una salsiccia fu donata generosamente anche al cuoco elfo, il quale, ancora prima dell'assaggio, fu rapito misticamente dal magico profumo che stava catturando le sue narici, e si dimenticò immediatamente dell'accaduto.

Un applauso contenuto del Preside dette il via a quelli più sonori e scroscianti di tutti gli altri professori, Eileen compresa, che si alzò insieme a Silente per acclamarlo senza ritegno.

Subito dopo cena, le cucine elfiche furono immediatamente rimesse a nuovo, ad opera di un incantesimo di Silente, e perfino il Professor Piton ammise che tali esperimenti avrebbero potuto favorire il progredire della conoscenza delle Arti oscure! In particolar modo, approfondire la capacità di controllare adeguatamente la potenza dell'incantesimo di produzione dell'Ardemonio oppure di eliminarlo accuratamente.

Ormai, la simpatia di Severus Piton per il collega Pietra Stregatto era assolutamente appurata, come anche l'allergia dei Dursley nei confronti del piccolo Harry. 

L'unica situazione che a Pietra rimase indigesta, fu l'ordine di Silente di riconsegnare al reparto proibito della biblioteca di Hogwarts, l'originale del libro di cucina di Ekrizdis, oltre al divieto di provare altri esperimenti in cucina senza autorizzazione.

A parte ciò, l'attività notturna del castello era tornata ad essere straordinariamente ordinaria, addirittura noiosa.

Solo Gazza aveva destato una breve attenzione per aver giurato di aver visto un grosso serpente, simile ad un boa, aggirarsi al terzo piano, per poi sparire misteriosamente insieme allo Stregatto con un puff!

In realtà, si trattava di una femmina di boa constrictor, curata da Hagrid, che Pietra voleva far conoscere al maschio liberato da Harry e riportato in Brasile.

Di certo, la femmina di boa nata libera avrebbe aiutato il maschio cresciuto in cattività, ma era anche molto curiosa di visitare le stanze del castello.

Quando ad Hogwarts spuntarono le prime luci dell'alba, qualcuno che non aveva digerito che un serpente boa avesse cambiato muta sotto il proprio letto, si apprestava a prendere congedo da Silente. 

«Questa notte il professor Stregatto non ha avuto niente di meglio da fare che improvvisare un'agenzia matrimoniale per boa solitari?» aveva tuonato la professoressa McGranitt, alquanto impaurita, prima di lasciare il castello.
Silente e Argus Gazza la consolarono, con le solite parole di circostanza del tipo «Conosci Pietra, sai che è stato per una buona causa».
Poi si salutarono calorosamente, con il pensiero che già volava come un falco sulla vetta del primo di settembre.

Eppure, l'attenzione del Direttore di Violafucsia era stata attirata da un'ultima questione da sistemare prima della partenza e, come sempre, la sua soluzione fu estremamente felina!

Arraffò velocemente la coppia di Armadi Svanitori, scoperta nello sgabuzzino dimenticato del Reparto Proibito, e decise che avrebbe venduto un armadio al negozio di Magie Sinister per 50 galeoni e tenuto il secondo armadio per sé, con l'intento di sgattaiolare da Magie Sinister per curiosare tra le sue cianfrusaglie, dopo l'orario di chiusura.

"Miao, ma dove nascondere il secondo armadio? Ci vorrebbe un luogo dove poter pigrare in pace nell'armadio, senza essere disturbato!" pensò lo Stregatto, mentre camminava su e giù al settimo piano del castello, proprio davanti all'arazzo di "Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll" (il mago che tentò di insegnare la danza classica a dei Troll).

Pietra zampettò avanti e indietro in quel corridoio per tre volte, pensando molto intensamente alla sua "necessità" anche pigrativa, e...meraviglia delle meraviglie miagolanti!

Al posto di alcuni mattoni vicino l'arazzo, apparve una porta, che conduceva in una enorme stanza mai vista!!

"Non dire Stregatto, finchè non l'hai nel sacco! Ghghghgh!!!" ridacchiò Pietra, sgattaiolandovi dentro con aria felinamente felice, in attesa di condividere le proprie scoperte con Eileen Scintille che, nel frattempo, stava borbottando inviperita per il ritardo del suo amico fuori dai cancelli del castello.

Inutile miagolare di che stanza si trattasse!