Libro 3, Capitolo 9: Una punizione ricca di sorprese

Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitolo 9: Una grama sconfitta.


Il professor Silente rispedì i ragazzi di Grifondoro nella Sala Grande dove, dieci minuti più tardi, furono raggiunti dagli studenti di Tassorosso, Corvonero, e Serpeverde, tutti estremamente confusi.

Per maggior sicurezza, gli allievi di Hogwarts avrebbero trascorso la notte in quell'abituale luogo di ritrovo, sotto la protezione degli insegnanti, dei Caposcuola, dei Prefetti e di Pietra Stregatto, che pigrava in 'modalità dormiveglia' sulla poltrona della professoressa McGranitt.
Nonostante le accurate ispezioni, nessun insegnante era riuscito a trovare la minima traccia del passaggio di Sirius Black.
Nello stesso tempo, le ipotesi sulle modalità utilizzate dal famigerato evaso per entrare nel castello si moltiplicarono a dismisura e, come aveva fatto notare il Preside al Direttore di Serpeverde, si potevano considerare... 'una meno probabile dell'altra'.
In ogni caso, a differenza del professor Piton e di Pietra, Albus Silente era fermamente convinto che nessuna persona ospitata nel castello aveva aiutato Black a entrare, nemmeno il primo sospettato Remus Lupin.
Invece la professoressa McGranitt, persuasa che Potter non fosse al corrente del fatto che l'ex prigioniero di Azkaban lo stava cercando, dovette ricredersi rapidamente.
Infatti, quando Minerva decise di convocare il ragazzo per informarlo sulla delicata questione, Harry dichiarò sorprendentemente di esserne venuto a conoscenza nel corso del suo soggiorno estivo a Diagon Alley.
Pertanto, dalla notte dell'aggressione alla Signora Grassa, sostituita temporaneamente da Sir Cadogan, Harry Potter venne tenuto sotto strettissima sorveglianza sia all'interno della scuola, sia agli allenamenti sul campo di Quidditch, dove Madama Bumb volteggiava costantemente sopra di lui con i suoi occhi di falco.


Il giorno prima della partita, il vento prese a ululare e la pioggia cadde più fitta che mai.
Mentre a Hogwarts era così buio che nei corridoi e nelle classi furono accese torce e lanterne supplementari, il Libro Stregatto degli Stregatti, che racchiudeva la personalità, la conoscenza, e la magia del Fondatore della quinta Casa segreta di Hogwarts, sgattaiolò a cercare i suoi eredi, impegnati a progredire nel campo dell'Antica Arte della Magia Stregatta.
Fin dalle prime luci dell'alba, i maghi felini si erano dati appuntamento in una radura della Foresta Proibita protetta da incantesimi, per dedicarsi al perfezionamento dell'incantesimo 'Cuspis Cauda' (vedi Libro tre, capitoli due e tre).
Al centro di uno spiazzo privo di erba era stato collocato un buffo spaventapasseri, che indossava un cappello di paglia, appartenente a Pomona Sprite, e lo scialle di lana della professoressa McGranitt, incautamente dimenticato in Sala Grande, sopra la sua poltrona.

"Cuspis Cauda!" miagolarono Eileen e Daisy sovrapponendo la loro voce al rumore di un tuono in lontananza.
Le loro code si drizzarono come se fossero vive, e si incendiarono all'istante.
Da un connubio di fredde fiamme di colore azzurro, emersero due sostanze argentee della consistenza di un Obscurus, che lottavano per assumere la forma dell'arma pensata dalle stregatte. Poi gli oggetti, ancora nebulosi, volarono verso l'alto, attraversando le prime nuvole di passaggio e scomparendo nel nulla.
Dietro di loro, il magico Libro Felino reggeva tra le zampette un grosso ombrellone babbano da spiaggia, cercando di riparare Conan e Pietra, che avevano iniziato a starnutire senza tregua.
Appena le due entità magiche indefinite sparirono in cielo, il Mago Violafucsia ridacchiò dispettosamente, e commentò: "Speriamo che ritornino presto, altrimenti si fa buio, ghghgh!!".

Il venerabile Stregatto Violafucsia aveva appena finito la sua miagolata quando, a circa due metri dalla testa del pupazzo impagliato, si materializzarono all'improvviso le lame di due pugnali lucenti: le armi proseguirono la loro corsa verso il bersaglio, colpendolo da direzioni opposte.
D'un tratto, la sommità dello spaventapasseri si inclinò verso il basso, a causa del peso dell'acciaio, e rotolò per terra tra gli applausi dei presenti.

"Molto bene, miao!" commentò il Libro Stregatto degli Stregatti, mentre si stava divertendo a schizzare Daisy e Eileen facendo ruotare l'ombrellone. "Normalmente, gli oggetti creati dall'incantesimo Cuspis Cauda attraversano perfino le barriere difensive più imponenti! E' questa proprietà magica che rende il Cuspis Cauda una magia letale. Tuttavia, se le vostre 'armi magiche' non riuscissero a penetrare una potentissima barriera di magia oscura...dovrete cercare il suo punto debole, ricorrendo a tutta la vostra 'fantasiosa immaginazione'!".

"Sconfiggere il Signore Oscuro con un tocco di fantasia!" esclamò Daisy stupita. "Distrarlo con una tovaglia ricamata a fiorellini e serpentelli e poi...".

"Ricorrere a una fantasiosa fuga prima che decida di apparecchiarci la tavola per Nagini" la interruppe Eileen sconcertata, "e servire sushi di stregatti freschi di giornata!".

"Beh miao...la fantasia è una componente strategica delle tattiche di un duello" miagolò Violafucsia leggermente irritato. "Un giorno potreste trovarvi in una situazione in cui non esiste via di fuga, e allora, le vostre idee fantasiose nell'eseguire il Cuspis Cauda, si riveleranno determinanti per salvare vite!".

Ci fu un lungo momento di religioso silenzio e riflessione, seguito da una serie sacrilega di starnuti.
"Etciù, etciù, mieooowrr... se stiamo ancora qui, sotto questo diluvio, finirò nell'infermeria dell'Arca di Noé!" brontolò Pietra strizzandosi la coda. "E mi perderò la partita di Grifondoro contro Serpeverde, etciùùù!".

"Ah no, miao, c'è una novità!...I Grifondoro giocheranno contro i Tassorosso" lo interruppe Violafucsia con aria saccente. "Draco Malfoy ha ancora il braccio fuori uso, e quindi...".

"I Malfoy non si smentiscono mai...etciù!" mormorò Conan visibilmente contrariato per quel comportamento. "Non mi era mai successo di raffreddarmi per un po' di pioggia. Sto invecchiando, maledizione!...Etciùùù!!!".

"Oh, miao, non preoccupatevi!...Nel primo periodo di pratica, il Cuspis Cauda provoca spesso temporanee allergie magiche, che possono essere scambiate per influenze o polmoniti" rispose il Libro felino sghignazzando a più non posso. "Ma poi, con il passare del tempo, il nostro sistema immunitario si adegua definitivamente!...Mi ero dimenticato di miagolarvelo, ghghghgh!".

"Etciùùùù!...Una vera fortuna!!!" aggiunse Daisy aprendo il suo ombrellino a forma di margherita. "Mi sento quasi confortata, etciùùùùùùù!!!".

"Già, ora che lo sappiamo...ci sentiamo tutti meglio!" miagolò Eileen cercando inutilmente un fazzoletto asciutto. "Etciùùùùù!!!...Ci sono altre novità degne di nota, Nobile Fondatore?".

Violafucsia restò silenzioso per qualche secondo, poi mormorò: "Desidero miagolare con voi di Ron Weasley, il soggetto più difficile da convincere della nostra esistenza".

"Miao, cerchi un volontario per una futura apparizione?" chiese Daisy facendo un passo indietro. "E' sempre con quel Crosta, etciùùù!...E poi, testardo com'è, per quante visite possiamo fargli, Ron Weasley resterà sempre dell'opinione di essere stato vittima di un'allucinazione o di uno scherzo".

"Comunque, quel topo è molto sospetto!...Puzza di umano e di roditore nello stesso tempo...Etciùùù!" miagolò Eileen riparandosi sotto l'elegante ombrellino di Daisy. "E' il secondo caso che ci capita, dopo l'Animagus Sirius Black".

"Riguardo queste due curiose coincidenze, abbiamo zampascritto un dettagliatissimo rapporto al Preside, ma lui non ha battuto ciglio, come se avesse già previsto qualcosa del genere" precisò Daisy stringendosi più vicino a Eileen. "E' come se, per ragioni a noi sconosciute, Silente desiderasse aspettare che gli eventi si verifichino...".

"Non sono meravigliato che Silente sia al corrente dell'esistenza di Animagus sconosciuti al Ministero della Magia" replicò il Fondatore pazientemente. "Mi sorprenderebbe solo il fatto che quell'anziano mago si stupisse ancora per qualcosa. In tal caso, ci troveremmo realmente di fronte a una...vera meraviglia, muahahahahahah!".

"In ogni caso, nonostante le amorevoli cure prestate dal ragazzo, Crosta non sembra godere più di ottima salute" intervenne Conan facendo convergere di nuovo l'attenzione sull'amico di Potter. "Ma non è certo colpa di Grattastinchi!... Suggerimenti?".

"Riguardo il nostro Weasley, dovrete aspettare che si separi dal suo topo" tagliò corto il Fondatore. "Tutti i più stretti amici di Harry Potter dovranno essere preparati, seppur gradualmente, ad accettare la nostra esistenza e il nostro aiuto. Costi quel che costi!".

"D'accordo, miao!...Ma adesso possiamo miagolare del luogo in cui sono nascosti i quattro Collari dell'Apocalisse?" domandò Pietra audacemente. "Sarebbe giusto che ne sapessimo di più, non credi?".

Il Libro magico restò in silenzio, guardò Pietra assumendo sulla copertina un'espressione bovina, chiuse l'enorme ombrello che aveva con sé, e scomparve in una nuvoletta violafucsia.

"Miao, avete capito tutti?...Era un no" mormorò Pietra deluso. "Beh, almeno ci ho provato, etciùùùùù!".

"Oh si, il solito tentativo idiota quotidiano" borbottò Daisy scalciando via il suo fidanzato fradicio che tentava di infilarsi sotto il suo ombrello. "Etciùùùùùùù!!!".

Visto che il tempo era in continuo peggioramento, gli stregatti decisero che era venuto il momento di far ritorno al castello.
Del resto, nessuno voleva perdersi la lezione di Severus Piton, in sostituzione di Remus Lupin, sui Lupi Mannari!


Per colpa dei martellanti suggerimenti di Oliver Baston, diretti ad affrontare il cercatore di Tassorosso Cedric Diggory nel migliore dei modi possibili, Potter giunse a lezione di Difesa contro le Arti Oscure in ritardo di ben dieci minuti.
Con sua grande sorpresa, invece di Lupin, Harry si trovò di fronte al Maestro di Pozioni e al suo disappunto.
Poco dopo, Pietra, Conan, Eileen e Daisy, si materializzarono nell'ufficio situato nel sottotetto, collegato all'aula di Difesa contro le Arti Oscure da una rampa di scale in stile gotico.
A Pietra bastò socchiudere di qualche millimetro la porta per origliare e godersi lo spettacolo in prima fila.

"Oggi parleremo di...Lupi Mannari" disse Piton.

"Ma signore" saltò su Hermione senza riuscire a trattenersi, "Non dovremmo fare i Lupi Mannari, non ancora, dobbiamo cominciare i Marciotti...".

"I Marciotti?" miagolò Conan ghignando sottovoce. "Mi ricordano qualcuno...".

"Parenti della McGranitt, ghghghgh!" mormorò Pietra ridacchiando senza ritegno.

"Zitti!" brontolò Eileen, facendo brillare il suo collare. "Tacete o vi mando in giro con una lanterna accesa nella più vicina palude infestata di Marciotti".

"Signorina Granger" disse Piton con un tono di voce mortalmente calmo, "ero convinto di dover essere io a tenere questa lezione, non tu. E io vi dico di andare a pagina trecentonovantaquattro". Si guardò intorno. "Tutti! Adesso!".

"Adoro pagina trecentonovantaquattro!" miagolò Pietra sottovoce tirando un pizzicotto a Daisy. "Auuuuuhhhhhhhhhh!".

"Arriverà il giorno in cui un libro miagolerà di noi agli studenti umani?" chiese Conan sovrappensiero. "Una nuova materia apposita, certamente!...Stregattologia?".

"Ci tenete tanto a far parte dei programmi didattici del Ministero?...Attenti!...Perché qualche mago incivile dell'Ufficio Misteri potrebbe richiedere la vivisezione dei vostri cervelli, nella speranza di trovare abbastanza materia grigia da scrivere un trattato scientifico di cinque fogli di pergamena" li interruppe Daisy al limite della pazienza. "Silenzio!".

Con molti sguardi torvi e delusi e qualche mormorio imbronciato, i ragazzi aprirono i libri.

"Chi di voi sa dirmi come distinguere un Lupo Mannaro da un lupo vero?".

Tutti rimasero seduti zitti e immobili; tutti tranne Hermione, la cui mano, come accadeva spesso, scattò in aria.

"Gli Stregatti Mannari non esistono" miagolò Conan con estrema sicurezza. "Perché la nostra specie è immune dagli effetti dei morsi dei Lupi Mannari, giusto?...Da qui, lo studio di Silente sugli usi del sangue di stregatto...per trovare una vera cura, oppure un vaccino".

"Giusto!...Ma se ci mordesse la McGranitt, cosa accadrebbe?" domandò Pietra dispettosamente. "Ci trasformeremmo in Minervi Mannari!...Aaauuuuuuhhhh".

"Se continuate, vi faccio bere subito l'antidoto" ringhiò Eileen con un filo di voce. "Così dormirete fino a lunedì!".

"Signore" disse Hermione con la mano ancora a mezz'aria, "Il Lupo Mannaro è diverso da un vero lupo per molti dettagli. Il muso del Lupo Mannaro...".

"Miao, il musetto di uno stregatto è generalmente sporco di marmellata" precisò Pietra distrattamente.

"No, solo il tuo!" lo fulminò Daisy, mentre lo sguardo di Severus stava fulminando la Grifondoro. "Taci!".

"E' la seconda volta che parli non richiesta, signorina Granger" disse tranquillamente Piton. "Altri cinque punti in meno a Grifondoro, per essere un'insopportabile sotutto".

Hermione diventò rossissima, abbassò la mano e fissò il pavimento con gli occhi pieni di lacrime.

Vista l'ingiustizia che si stava perpetrando, Ron decise di intervenire a difesa della sua amica, protestando vivacemente contro i metodi d'insegnamento adottati.
Tuttavia, l'amico non si era reso conto di essersi spinto troppo oltre, e il Direttore di Serpeverde non mancò di farglielo notare, mettendolo subito in punizione.
Alla fine della lezione, infatti, il professor Piton comunicò puntualmente al povero Weasley che, dopo la cena, avrebbe dovuto recarsi in infermeria a pulire i vasi da notte, senza usare la magia.


Quella sera, concluso il banchetto, Ron salutò mestamente Hermione, affidò Crosta a Harry, e si diresse rassegnato in infermeria, dove Madama Chips, precedentemente informata da Piton, lo stava aspettando a braccia aperte.

"Ah, buonasera Weasley!...Lascia pure a me la tua bacchetta" disse l'infermiera con un tono di voce austero. "I vasi da notte ti aspettano nella stanza di servizio, ma non sono molti. Il professor Piton e io ti auguriamo un buon lavoro!".

Con la bocca serrata Ron entrò in una piccola stanza, dove erano presenti almeno un centinaio di vasi sporchi e maleodoranti, impilati e riposti disordinatamente sugli scaffali della parete opposta.

"Non sono molti...Non sono molti, eh?" borbottò Ron mettendosi i guanti con il piglio di chi doveva affrontare un incontro di pugilato. "Abbiamo infermiere che ti fanno restaurare perfino i vasi da notte incrostati dai tempi dei Fondatori di Hogwarts e insegnanti che formulano domande e poi non vogliono sentire risposte!...Sono tutti pazzi".

All'improvviso, quattro lampi di luce violafucsia colpirono i vasi da notte, pulendoli così bene da farli risplendere al tenue chiarore delle torce.

"Si, si....Siamo tutti un po' pazzi qui, miao!" miagolò Pietra materializzandosi alle spalle del Grifondoro con un grosso cestino da picnic. "Qualcuno vuole prendersi la briga di apparecchiare il tavolo per il tè di mezzanotte?...E che nessuno confonda le tazze con i vasi da notte, anche se i vasi potrebbero essere più puliti, muahahaha!".

"Pietra!...Quella che ti sei maleducatamente annodato al collo è la tovaglia, non il tuo tovagliolo" mugugnò Daisy appena apparsa di fianco a Ron. "Adesso ci penso io!...Passami la tovaglia e il cestino, e sbrigati...fannullone!".

"Allucinazioni feline!...Maledizione, lo sapevo! C'è solo una spiegazione: Hermione ha indossato quel collare e siamo stati contagiati da un virus magico miagolante!" esclamò Ron rifugiandosi sotto il tavolo. "Morire tra i vasi da notte!!!...Cosa dirà di me Percy?...Cosa scriveranno Fred e George sulla mia lapide?".

"Ecco la scatola di biscotti al burro per umani, per chi non ama inzuppare le salsicce nel tè" miagolò Conan sgattaiolando sotto il tavolo per consegnare i dolcetti a Ron.

"Circondato e...senza bacchetta!" piagnucolò Ron prendendo la scatola di latta con mani tremanti. "Siete forse amici di Pix?...Che brutto scherzo...che brutto, brutto scherzo travestirsi da stregatti".

"Non siamo neanche lontani parenti di Pix" replicò Eileen svolazzando sopra il tavolo per posizionare i tovaglioli. "E poi, ti abbiamo pulito i vasi da notte, mica fatto dispetti, eh!...Ah, ecco la zuccheriera!".

"Po..posso tornare nella mia Sala Comune?" continuò Ron in tono lamentoso. "Co..con...permesso?".

"Miao, fai come vuoi, ma è troppo presto!...Se te ne vai adesso, Madama Chips penserà che hai usato un'altra bacchetta per pulire quei vasi da notte" miagolò Pietra soave, mentre stava cercando di scassinare il cestino da picnic."E ti raddoppierà la punizione facendoti pulire anche le nostre lettiere, muahahahah!!!...Buona questa, me la segno".

Tutto considerato, Ron era consapevole quella creatura miagolante aveva ragione da vendere, così preferì rimanere fermo ai bordi del tavolo, nella speranza di non essere l'antipasto di quella merenda notturna.

"Siamo pronti...Accomodatevi!!!" intervenne Conan con la lingua ciondoloni. "Tè, Salsicce e biscotti in abbondanza".

"Ecco il tuo tè, caro" mormorò Daisy passando a Ron una tazza fumante di colore verde chiaro. "Senti che profumo inebriante...non è avvelenato".

Ron prese la tazza; la esaminò, la annusò, e con molta circospezione ne bevve un piccolo sorso: il tè aveva un ottimo sapore per essere una bevanda per felini.
Poi vide Pietra inzuppare delle salsicce nel suo tè e, per non offenderlo, afferrò un'altra salsiccia dal cestino immergendola nella propria tazza.

"Impara in fretta il nostro Ron" miagolò Conan divertito. "Buongustaio!".

"Ottima questa salsiccia" affermò Ron prendendone ancora. "Ma questo delizioso aroma di tè, non l'avevo mai provato...mi sento rinvigorito!".

"E' all'aroma di erba gatta stravecchia, essicata da dieci anni!" precisò Pietra dandosi delle arie da Sommelier. "lo adora anche Sev".

"Sev?....Severus Piton intendi?...E' un vostro amico?" domandò Ron allarmato, rischiando di strozzarsi con un boccone masticato in fretta. "Beve anche lui il tè all'erba gatta!"

"E allora, miao?" chiese Eileen mentre gli versava altro tè. "Lo apprezzi anche tu, a quanto pare...Che c'è di male?".

"Che c'è di male?...Se vi vede è contagiato anche lui!" esclamò Ron in stato di agitazione. "Qua...quanto ci resta da vivere?".

"Miao, tu combatti contro Tu Sai Chi al fianco di Harry Potter da più di due anni e, solo adesso, ti preoccupi di quanto ti resta da vivere" rispose Daisy mentre sorseggiava il tè. "Fai veramente tenerezza".

"Non posso lasciare Harry da solo" disse Ron impugnando un biscotto come se fosse l'elsa della spada di Grifondoro. "Lui è un mio amico!...E anche Hermione! Non voglio che loro...".

"Neanche noi lo vogliamo!...Pertanto, scegli tu chi vuoi che noi siamo: allucinazioni permanenti, comprensive di cestini da picnic, o scherzi magici ben architettati....oppure bizzarri amici felini" lo interruppe Pietra stiracchiandosi. "Ahi-miao e ahimè, il tè e le salsicce sono finite!...Non ci resta che andare a cuccia. Buonanotte Ron!".

Pochi secondi dopo, quattro nuvolette di fumo violafucsia si formarono nella stanza di servizio, avvolgendo il viso dello studente come il vapore proveniente dalla pozione di un calderone bollente.
Tuttavia, al posto della tovaglia, nel centro della tavola, c'erano altri due collari simili a quello di Harry e una bustina di tè all'aroma di erba gatta.
Ron si accorse subito della loro presenza e li afferrò in fretta, riponendoli nella sua tasca.
Poi nascose la busta di tè dentro la camicia e ripulì accuratamente il tavolo dai resti delle salsicce.
Poco più tardi, Madama Chips aprì la porta; aveva l'aria di essere stanca morta, ma lo salutò calorosamente.

"Ben fatto, Weasley!" disse l'infermiera esaminando la pila di vasi più vicina. "La tua punizione è finita, vai pure a dormire, ragazzo mio".

E Ron non se lo fece ripetere due volte, sognando salsicce miagolanti fino al risveglio.


Il giorno dopo, la partita di Quidditch tra Grifondoro e Tassorosso fu giocata in condizioni di tempo estremamente avverse.
Nonostante un buon inizio della squadra di Grifondoro, Harry subì la seconda aggressione della sua vita da parte dei Dissennatori, penetrati nel territorio della scuola senza il permesso del Preside.
All'improvviso, infatti, attratte dalle forti emozioni delle persone accalcate sugli spalti, le guardie di Azkaban emersero dalle nuvole piombando addosso alla loro vittima preferita.
A causa loro, il cercatore di Grifondoro perse i sensi prima di catturare il boccino e cadde dalla sua Nimbus Duemila verso il suolo, rivivendo di nuovo il momento della morte di sua madre.
Così il destino decise che fosse Cedric Diggory a catturare il boccino, portando Tassorosso alla vittoria, e che Harry Potter fosse salvato da Albus Silente, il quale riuscì a rallentarne la caduta con un incantesimo.

Nessuno degli studenti di Grifondoro ricordava un giorno più nefasto per il Quidditch: il loro Cercatore era stato ricoverato in infermeria, Tassorosso aveva vinto la partita e, dulcis in fundo, la scopa di Harry era sfortunatamente planata sul Platano Picchiatore.

"E poi?" chiese Harry dal suo letto, temendo la risposta.

"Beh, lo sai com'è il Platano Picchiatore" disse Ron. "A lui...non piace essere colpito".

"Il professor Vitious l'ha riportata indietro poco prima che ti svegliassi" disse Hermione con una vocina piccola piccola.

La ragazza si chinò lentamente per prendere una borsa ai suoi piedi, la rovesciò e fece cadere sul letto dei pezzetti di legno e saggina spezzati e scheggiati, i soli resti del fedele manico di scopa di Harry, definitivamente distrutto.
In quel momento, in infermeria, i tre grifondoro erano rimasti soli e ammutoliti, mentre il clima era così teso da far pensare a un funerale così povero da non avere neanche il morto in cassa.

Per trattenere le lacrime, Harry cercò di guardare altrove, fissando gli occhi sul suo vaso da notte, poi disse: "Ron ha fatto un gran lavoro con il mio vaso da notte: profuma intensamente di violetta".

"E' vero, Harry" aggiunse Hermione cercando di cambiare argomento. "Il fondo del tuo vaso riflette addirittura la volta del soffitto...Senza la bacchetta magica è roba da non crederci!".

"Infatti, sono stato aiutato..." mormorò Ron imbarazzato. "Avevo di fronte un centinaio di vasi...non ce l'avrei mai fatta da solo".

"Ma quanti studenti aveva punito Piton?" sbottò Harry.

"Per la verità, mi hanno aiutato...gli stregatti" replicò Ron con un filo di voce. "E poi, mi hanno coinvolto in una specie di 'merenda di mezzanotte' ".

A quel punto, Harry e Hermione scoppiarono a ridere a più non posso.
"Finalmente, dopo tante notizie terribili, ecco la migliore battuta del trimestre" pensò Harry asciugandosi gli occhi lucidi. "Grazie Ron, ci voleva proprio!".

"E alla fine...scommetto che ti hanno lasciato un bella collana!" esclamò Hermione piegandosi in due dalle risate. "Anzi, un meraviglioso collare antipulci!".

"No, no!" rispose Ron esibendo tranquillamente i collari da lui raccolti. "Per la precisione, ne hanno lasciati altri due...Con una scritta identica a quella esistente sul collare regalato a Harry. Se questo non è uno scherzo di Piton...".

Visto che i nuovi collari confermavano le precedenti parole di Ron, le risate di Hermione e Harry si spensero di colpo: nessuno dei due aveva più voglia di prenderlo in giro.
Poi, la ragazza osservò pensierosa il fondo del vaso da notte di Harry, accorgendosi che stava riflettendo l'immagine di due testoline di stregatti sorridenti, vicino alla volta del soffitto.
Repentinamente, la ragazza fece scattare la testa verso l'alto, puntando il dito indice come una bacchetta, ma di quei musetti allegri e dispettosi non c'era più alcuna traccia.

"Hai ancora qualche dubbio sull'esistenza di quelle creature, Ronald?" domandò Harry mentre cercava di abbassare il braccio dell'amica.

"C'è dell'altro..." disse Ron cauto, senza rispondere alla domanda. "Pare che Piton beva tè all'aroma di erba gatta insieme a loro".

"Severus Piton...uno stregatto trasfigurato in essere umano?" esclamò Hermione sbalordita. "Oppure peggio...una specie di creatura felina...umani-magus?".

"Un'umanimagus, Hermione?...E io che credevo che fosse stato Harry ad aver sbattuto la testa!" sbottò Ron. "Intendevo solo dire che Piton complotta con le mie presunte allucinazioni, ma che loro miagolano di essere anche nostri amici".

"Sembra complicato per essere una semplice allucinazione" proclamò Harry scrollando la testa. "Mi avete fatto venire un mal di testa più forte di quello indotto dai Dissennatori".

Senza fiatare Hermione si lasciò cadere sulla sedia; pose la sua mano sopra quella di Harry e rivisitò, per l'ennesima volta, la classifica delle sue priorità.

Invece, cogliendo l'attimo di pausa, Ron tirò fuori una bustina da sotto il mantello, la sventolò sotto il naso di Hermione e la aprì, liberando un fragrante aroma di erba gatta per tutta la stanza dell'infermeria.

"Qualcuno gradisce una tazza di tè, in compagniadel professor  Piton?" mormorò Ron audacemente. "In fondo, devo ammettere che questa bustina non è una presunta allucinazione".

La domanda si perse nel silenzio dell'infermeria, senza ricevere risposte.
Ad Harry, stremato dalla fatica, erano già calate le palpebre, mentre Hermione si stava ancora chiedendo se, nell'inesplorato mondo magico, potessero esistessero animali o creature fantastiche con poteri da 'umanimagus'.
Cercando di evitare anche il più piccolo rumore, Ron ripose la bustina al sicuro e si mise a osservare la zona di soffitto precedentemente indicata da Hermione.
Per un attimo, avrebbe giurato di aver visto apparire una testolina di stregatto che gli strizzava un occhio.
Quella sera, Weasley era l'unico Grifondoro a gioire, per merito dei suoi nuovi amici felini.
Si sentiva felice di non sentirsi più escluso dalle attenzioni degli stregatti e, anche se non lo avrebbe mai ammesso con Hermione, Grattastinchi stava cominciando a guadagnarsi la sua simpatia.
Poi, Ron pensò fra sé e sé: "Forse non sono allucinazioni, ma come amici, sono veramente...allucinanti".


Intanto, al terzo piano, nella Stanza dei Ritratti della Casa di Violafucsia, il Libro Stregatto degli Stregatti stava zampettando solitario in su e giù, sotto lo sguardo incuriosito dei quattro Fondatori.

"Ancora cento metri e batterai il tuo millenario record di zampettamento, oltre che a farci venire il mal di mare!" bofonchiò Tosca Tassorosso muovendosi a disagio sulla sua poltrona dipinta. "Immagino che ci siano altri problemi creati dal solito Pietra".

"Tosca, la tua percettività è eccezionale, miao!" miagolò Violafucsia in tono ironico. "Pietra ha regalato tre chiavicollari a Harry, Ron e Hermione, per accedere alla nostra Sala Comune!..Non era mai successo!".

"I collari sono inutili se non sanno dove si trova la Porta Gattaia, e ne trascorrerà di tempo prima che la trovino" rispose Priscilla Corvonero, mentre reggeva in mano un calice di vino elfico. "Hai paura che quei ragazzi scoprano la Casa segreta di Violafucsia oppure temi che vengano a sapere dell'esistenza dei nostri dipinti?".

"Entrambe le cose" tagliò corto il quinto Fondatore. "Tuttavia, conosciamo l'incantesimo che può mettervi al riparo".

"L'Incanto Fidelius" lo interruppe Godric. "Ma c'è una piccola questione: il custode segreto dovrà essere una persona o creatura viva, mentre noi...".

"Perciò, è necessario selezionare un essere vivente degno di essere il nostro custode segreto" sibilò Salazar conoscendo già la risposta. "Deve essere un uomo capace, leale, di animo nobile, cioè come un Serpeverde, ossia come me, ovvero come...".

"Uffa!.....Abbiamo capito!!!" sbottò Godric perdendo la pazienza. "E guarda il caso, sarà uno dei migliori Occlumanti di Hogwarts!...Per nascondere meglio il segreto a Poldemorf".

"Voldemort!...Si chiama Voldemort!!!" lo corresse Tosca. "Quante volte te lo dobbiamo ripetere?".

"Allora, convocherò il professor Piton davanti a noi, ma prima dovrò miagolare con lui e prepararlo al compito" replicò lo Stregatto Violafucsia grattandosi la costola. "Del resto, Silente ignora ancora la vostra esistenza e Severus dovrà fare delle scelte, prima di incontrarvi".

"Non possiamo indugiare troppo con Sirius Black nei paraggi: non vorrei fare la fine della Signora Grassa!" replicò Priscilla scuotendo l'orologio a cucù del suo ritratto. "Pensi di riuscire a informare e convincere Piton in ventiquattro ore?".

"Miao, soltanto ventiquattro ore?" chiese il Fondatore felino ghignando sotto i baffi. "Consecutive?".

"Tu e Pietra vi assomigliate come due gocce d'acqua del fiume Lete!" esclamò Salazar ridendo a più non posso. "Fai del tuo meglio, miagoloso amico".

"Contaci mio caro Sal!" miagolò il Libro magico grattandosi anche la copertina. "L'importante è guardare sempre, con miagolante ottimismo, al fiume mezzo pieno, ghghghghgh!!!".

"E cosa facciamo con i collari di Harry, Ron e Hermione?" domandò Tosca. "Se scopriranno la Porta Gattaia, la segretezza della Casa di Violafucsia verrà meno!"

"Installerò un campanello-passaporta a corto raggio!" replicò Violafucsia con aria di superiorità. "Che ne miagolate?".

"Un'idea geniale!" esclamò Godric applaudendo. "Un raggio di luce proveniente dalle tue meningi feline rattrappite che ha squarciato le tenebre!".

"Quando toccheranno il campanello per entrare, saranno direttamente spediti in una parte diversa del castello!" miagolò l'anziano Stregatto. "Ron viaggerà verso la Sala d'Ingresso, Harry atterrerà nel suo dormitorio, mentre Hermione sarà proiettata in biblioteca!...Se poi insistono, li spedirò tutti nel terzo emisfero terrestre!"

"Eccoci qua, abbiamo il terzo emisfero!...Siamo ripiombati nelle tenebre" sbottò Tosca regalando uno sguardo consolatorio a Godric. "E' stata un'idea geniale, intensa, ma breve".

Lo Stregatto Violafucsia tacque; si era accorto di aver detto una notevole castroneria, ma lui era famoso per trovare sempre la giusta soluzione strategica nei momenti più bui.

Nella Stanza dei Ritratti piombò un silenzio di tomba, come se il tempo si fosse fermato.

"Insomma, miao!...Non è mica colpa mia se Pietra ha regalato tre chiavicollari!...E poi, volevo capire se eravate attenti a ciò che stavo miagolando!" sbottò il Fondatore felino sgattaiolando indignato sotto una scrivania. "Nessuno osi pensare che io ignori la geografia astronomica della Terra!...Pensavo solo di modificare leggermente il pianeta con un 'piccolo incantesimo temporaneo di trasfigurazione planetaria'...Che c'è di male?".

"Piccolo, eh?" fece eco Salazar.

Lo scoppio di una fragorosa risata annunciò la conclusione di quella eccentrica riunione: era da più di duemila anni che i Fondatori non ridevano così a crepapelle, rotolandosi nei loro quadri: una vera fortuna, per loro, essere già trapassati.

6 commenti:

  1. Ciao Stregatto, bel capitolo! Il tè di mezzanotte è uno spasso, quasi quanto il Ron basito che accetta finalmente l'esistenza degli Stregatti... Fate anche catering? Però gradirei i biscotti al posto delle salsicce... preferisco attenermi alla tradizione! Ciao da Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      Non sono sicuro che Ron abbia accettato al 100% l'evidenza, miagolerei che siamo una zampa avanti....ma il tempo è galan-micio!
      Ti spoilerizzo che nel Calice di Fuoco, il Tuo Amato si chiamerà Silvestro, ed è uno stregatto medico-guaritore al servizio del Presidente Noli.
      Vi ritroverete ad Hogwarts dopo tanti anni, perché sei stata nominata...addetta alla cerimonia della pe...
      Scappa via inseguito dagli stupeficium di Eileen.
      Tuo Stregattaccio

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  2. Ciao Stregatto, quando dici "Il tuo amato" a chi ti riferisci, a Lady Tiffany o a Kitty? Mi hai confuso le idee... e a proposito di idee confuse cos'è un Obscurus? Mi devo essere persa qualcosa, forse è una novità legata al film su Newt Scamander? Buona serata, da Lidia.

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  3. Miao Lidia,
    Silvestro è il tuo Amore della Fanfiction, è il medico di Noli.
    Animali Fantastici e Dove Trovarli è incentrato su un obscurus e un obscuriale, ghghgh!
    Non miagolarmi che non l'hai ancora visto! Perdere la scena dello Snaso è un delitto!

    Un Obscurus è un'entità oscura e parassita, originatasi da un bambino incapace di controllare i propri poteri, volente o nolente, noto come Obscuriale. Questa energia si manifesta come un'entità distaccata dal suo "creatore" e quando ha il sopravvento scatena una forza violenta e distruttiva, infine uccidendo il mago o la strega da cui proveniva e cercando un altro ospite. (Fonte Harry Potter Wikia.com).

    Normalmente, miao, si sviluppa quando vengono repressi i poteri in un bambino.
    Tuo Stregattaccio.

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  4. Ciao Stregatto, il film su Scamander non l'ho ancora visto, aspetto i saldi a 4,99€... Un medico in famiglia fa sempre comodo, e comunque meglio medico che Dissennatore! Grazie della spiegazione sull'Obscurus, è una cosa che mette i brividi anche perché riguarda dei bambini e ne provoca la morte. Non voglio neanche pensarci! Un caro saluto da Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      eppure c'è un bambino molto potente che riesce a gestirlo...sarà per quello che Grindelwald lo cerca. Ma non ti miagolo di più, per non toglierti il piacere della visione. Magari puoi andare a vedere in rete le immagini dello Snaso: solo lui vale un terzo del biglietto, ghghgh!
      Tuo Stregatto

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