Liberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo Tre: Lettere da nessuno, e Capitolo Quattro: Il custode delle chiavi
A Hogwarts, era sempre stata tradizione che la Vicepreside si occupasse di preparare e mandare a buon fine tutte le convocazioni per la Scuola di Magia e Stregoneria.
Ogni maghetto undicenne, iscritto di diritto dalla Piuma dell'Accettazione nel Libro dell'Ammissione, avrebbe dovuto ricevere una lettera contenente le principali informazioni, un sollecito a rispondere via gufo entro un determinato termine, e l'elenco di tutto l'occorrente per la proficua frequenza del primo anno di istruzione magica.
Quell'estate, però, La Vicepreside Minerva McGranitt aveva un Tranello del diavolo per capello! Per la prima volta nella sua onorata carriera, una lettera di convocazione non era ancora giunta a conoscenza del destinatario. Il maghetto rimasto ancora ignaro dei suoi diritti scolastici, era proprio lui, Harry Potter. I colpevoli, invece, erano proprio loro: la famiglia Dursley!
«Professoressa
McGranitt, non le sembra esagerato aver mobilitato l'intero stormo di
gufi e civette di Hogwarts per un solo studente?» si azzardò a chiedere
Gazza, intento a rifornire di cibo la guferia completamente vuota.
Minerva lo fulminò con lo sguardo, poi
replicò stizzata: «Signor Gazza! Nel caso avesse la disponibilità, anche
solo di un altro canarino, con una sola zampa, ma in grado di sbattere
le ali, me lo faccia sapere!!!»
Gazza annuì, deglutendo
rumorosamente, poi prese in collo Mrs Purr ringraziando il cielo che la
sua gatta non avesse le piume, e si allontanò velocemente senza
fiatare.
Nel frattempo, in un corridoio buio del
castello, un'ombra a forma di pipistrello si spostava furtivamente tra
le armature, raggiungendo la Sala dei trofei senza essere notato da anima
viva.
«Ah, Severus! Grazie di essere venuto» disse Silente voltato
di spalle, mentre ammirava le brillanti coppe e le targhe del Quidditch «che notizie abbiamo?»
«Le peggiori Albus» sibilò il Professor
Piton con il volto più pallido del solito «I Dursley hanno preso una
barca fatiscente per raggiungere una catapecchia sopra uno scoglio nei
pressi di Cokeworth, con il mare in tempesta. Se non annegheranno nella
traversata, potrebbero rischiare di restare uccisi dal crollo imminente
di quella baracca».
Silente si permise un sorriso e rispose: «Sei sempre così ottimista!».
«Quando c'è di mezzo Harry Potter...» ammise il maestro di pozioni in tono rassegnato.
«Scusami Severus, hai ragione! Non dobbiamo sottovalutare niente» aggiunse il Preside incrociando le mani dietro la schiena.
«Per
questo, mi sono permesso di attivare il codice marino dell'Ordine di
Gattaca» rispose Piton guardando negli occhi l'anziano mago.
Silente
restò per un attimo disorientato, poi si ricordò che il famoso Galeone
di Durmstrang non era il solo mezzo navale magico in grado di viaggiare
sott'acqua: anche Hogwarts ne aveva uno e dimorava in
una enorme caverna subacquea del Lago Nero!
Di fronte allo sguardo
perplesso di Albus, Severus confermò i suoi sospetti e precisò: «Si, è esatto, si
tratta del sottomarino Gnautilus. Il suo equipaggio ha già raggiunto Cokeworth ed è posizionato a circa trecento metri dallo
catapecchia. In questo momento, il Gnautilus sta seguendo la rotta dei Dursley, pronto ad intervenire qualora la barca dovesse
affondare. Naturalmente, Hagrid è già stato avvisato».
Albus decise di fare un ultima domanda, con un filo di voce: «Ehm, ehm, Severus chi è al comando della missione?».
«La Professoressa Eileen Scintille» sussurrò Piton. «Pietra Stregatto è a bordo solo come consulente».
Silente
si sentì improvvisamente più rilassato, guardò di sottecchi Piton,
fece per parlare, ma poi rinunciò e preferì restare in silenzio.
«So cosa stai pensando, Albus, ma quella volta il professor Pietra
Stregatto era molto giovane, e fu alquanto sfortunato ad appoggiarsi al
pulsante lancia-draghi» ribatté Piton allargando le braccia. «In
effetti, il povero Pietra era molto dispiaciuto per aver causato problemi ai marinai di quella nave baleniera».
«Dispiaciuto, come le sue amiche balene, eh eh! Pietra liberò un drago Ironbelly Ucraino che sollevò in cielo la nave, trasportandola con ogni cura possibile nei boschi di Windsor! Ci volle una settimana intera per convincere quella femmina di drago che la baleniera non era il suo piccolo. L'istinto materno è meraviglioso!»
ridacchiò Silente. «E adesso, prepariamoci ad accogliere Harry Potter,
senza fargli pesare troppo il fatto di essere una celebrità».
Nel
frattempo, sulla barca, i Dursley pativano un freddo cane. Spruzzi
d'acqua gelida e gocce di pioggia scendevano giù per il collo e un vento
glaciale frustava loro la faccia.
Invece, silenzioso tra le onde,
il periscopio del Gnautilus seguiva il vecchio e
sverniciato natante, quando all'improvviso suonò l'allarme rosso!
«Capitano
Eileen, un relitto metallico portato dalla corrente in rotta di
collisione con la barca di quel Vernon!» miagolò il micio radarista Attila.
«Distanza
e tempo al contatto, presto! Di cosa si si tratta? ...Qualcuno butti
giù Pietra dalla branda!!!» ordinò il capitano Eileen Scintille
osservando con estrema attenzione la situazione che si presentava dal
periscopio.
«E' un residuato bellico babbano: una mina della
seconda guerra mondiale! Distanza ottanta metri, tempo stimato di
contatto un minuto circa!» esclamò la micia navigatrice Kitty.
In quel momento,
Pietra entrò in plancia, con gli occhi ancora lacrimanti dal sonno,
sforzandosi di capire cosa stesse succedendo. Gli apparve subito, su uno schermo magico, una strana sfera
metallica piena di punte d'acciao, seguita da una lunga catena spezzata.
E imprigionata a quella catena c'era la zampa di un animale acquatico!!!
«Miao,
per le pinne di Merlino! C'è una grossa tartaruga Firecrab viva e
intrappolata alla mina vagante!!!» miagolò Silvestro, uno Kneazle addetto alle armi magiche «Ha perso
l'orientamento?»
«Non importa! Arpionare la catena della mina e trasciniamola lontano dalla barca! A tutta forza appena pronti!»
ordinò Scintille senza perdersi d'animo.
«Catena arpionata! Ci
stiamo allontanando dallo scoglio della catapecchia con la mina dietro
di noi a 25 metri di distanza, compresa la tartaruga Firecrab e...o-oh, compreso anche
il nostro Direttore Pietra, entrambi agganciati alla catena!» rispose Carolina la micia
pilota con un tono di voce esterrefatto.
«Cooosaaa??? Pietra è uscito all'esterno? Ridurre la
velocità a un quarto! Protego Maxima solo alla zona di poppa!» gridò
Eileen spaventatissima, toccandosi il suo magico collare per lanciare un incantesimo circoscritto.
"Senza miagolarmi una parola, prende
l'iniziativa e se ne va a fare il sommozzatore! Appena lo acchiappo..." pensò
Eileen, immaginandosi la soddisfazione nel prendere lo stregattaccio per
il collo e centrifugarlo bene, come un piumone appena lavato.
In
effetti, dopo aver sgranato una piccola ciotolina di trippa
all'Algabranchia, Pietra Stregatto aveva deciso autonomamente di
materializzarsi sott'acqua, con l'intenzione di liberare la zampetta del povero
Firecrab dalla catena della pericolosa mina navale.
Non appena si
sentì liberare la zampa, la magica creatura azionò d'istinto le sue famose difese naturali: espulse fiamme dal suo didietro!
In
men che non si dica, l'enorme Firecrab riguadagnò la libertà a tutta
velocità e scomparve negli abissi, mentre la mina esplose dieci secondi dopo,
scuotendo leggermente il Gnautilus.
Anche Pietra Stregatto sgattaiolò via, materializzandosi nella plancia di comando, con il pelo della coda
leggermente bruciacchiato e le orecchie annerite.
E mentre Eileen Scintille stava perdendo
l'uso delle corde vocali contro l'assordato Stregatto, i Dursley
insieme a Harry Potter raggiunsero sani e salvi lo scoglio, completamente all'oscuro di
quanto era accaduto sotto la superficie del mare, accomodandosi nella
casetta diroccata in preda alla tempesta.
Mentre i
quattro aspiranti naufraghi stavano tentando una cena di fortuna a base
di sacchetti di patatine e banane, nell'ufficio di Silente un
ex preside ritornò indietro dal quadro posto nella plancia del Gnautilus
per fare il suo rapporto.
«Ebbene Everard? C'è dell'altro?» chiese Silente impaziente.
Il
mago si sistemò nella sua cornice, a sedere su una elegante poltrona,
poi con calma serafica rispose: «Finalmente, Harry Potter è riuscito a
raggiungere la catapecchia con i suoi familiari. E lo ha fatto senza che
Pietra Stregatto dichiarasse guerra alla marina inglese!».
«Non è
ancora detto! Pare che ci sia un cacciatorpediniere nei paraggi»
mormorò la Professoressa McGranitt mentre stava leggendo un dispaccio
del Ministero della Magia.
Per niente preoccupato, Severus Piton
si avvicinò al quadro e osservò: «Geniale usare quell'ingrediente
insieme all'Algabranchia: ha aumentato il potere dell'alga stessa,
raddoppiandone l'efficacia».
«Ah si! Quella frattaglia di stomaco
bovino, detta scientificamente rumine, che Pietra insiste a chiamare
rozzamente trippa! Neanche lo scopritore dell'Algabranchia, Beaumount
Majorbanks, avrebbe mai scommesso un galeone su una mistura del genere.»
«Per
favore, Everard, fai le mie congratulazioni al Capitano Eileen
Scintille e comunicale che può rientrare ad Hogwarts» disse Silente
lisciandosi soddisfatto la lunga barba bianca.
Everard sorrise
beffardamente e replicò: «Certamente Silente, appena Eileen avrà finito di
rincorrere Pietra lungo tutti i ponti del Gnautilus, la porterò a
conoscenza delle nuove disposizioni!»
«Capisco Everard, lasciamo spazio alle priorità
interne della Quinta casa» commentò Silente
alzando le spalle. La riunione era finita e, a quel punto, tutto era riposto nelle
robuste manone di Rubeus Hagrid.
Era ormai quasi mezzanotte. Harry era consapevole che ben presto avrebbe compiuto il suo undicesimo anno!
Cosa avrebbe dato per barattare quella rovinosa catapecchia di legna con il suo accogliente sottoscala!
"E' proprio vero che non c'è limite al peggio!" pensò il maghetto con aria rassegnata.
Si
sentiva ancora affamato, e guardando Dudley dormire, ricordò un
vecchio detto: "Non c'è trippa per gatti!". E lui, in quel momento,
chissà perchè, si sentiva un povero gatto randagio in cerca di un raggio
di sole con cui scaldarsi, ma con tutta la sua dignità.
Si mise a guardare il quadrante
luminoso dell'orologio di Dudley e si accorse che avrebbe festeggiato
il suo compleanno di lì a dieci minuti.
Tra la tempesta che
infuriava, giurò di aver visto, in lontananza, la figura di una
velocissima nave da guerra inglese virare e prendere il largo.
Sembrava all'inseguimento di qualcosa, come lui, ma non sapeva cosa, forse come quei marinai. Magari, era solo il suo desiderio di inseguire i propri sogni di una vita diversa.
Ancora un minuto e avrebbe compiuto undici anni: iniziò mentalmente un conto alla rovescia...tre, due, uno! Bum!!!
Tutta la catapecchia fu scossa da un tremito e Harry saltò su a sedere di scatto fissando la porta.
Fuori c'era qualcuno che bussava chiedendo di entrare: era Rubeus Hagrid, Custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts.
Per Harry, conoscere Hagrid e ascoltare i suoi racconti fu una vera e propria illuminazione!
Non
aveva mai ricevuto una torta per il suo compleanno e nemmeno auguri di
buon compleanno dettati dal cuore di una persona che lo amava. "Il primo
raggio di sole" pensò il maghetto.
Nella sua testa la confusione
regnava sovrana: troppe rivelazioni, troppe verità nascoste, e la
prospettiva di una nuova vita felice, mai sperata fino ad allora. Ma di
Hogwarts non ne sapeva assolutamente nulla e neanche del dolore dei suoi
genitori!
Dopo tutti quegli anni con i Dursley, chi non avrebbe avuto difficoltà a credere alle parole del primo venuto, di essere un mago?
Harry
aveva bisogno di sentirselo dire ancora; voleva essere sicuro di non
stare sognando e, fra i continui e fulminanti battibecchi tra Vernon e
Hagrid, si fece coraggio e chiese senza fiato: «Che cosa sono, io?»
La risposta di Hagrid fu folgorante e il suo cuore sembrò spalancarsi, come ali pronte a spiccare il volo.
Allungò
la mano per prendere finalmente la busta gialla, scritta con
l'inchiostro verde smeraldo, indirizzata a lui, e la lesse! E la lesse
ancora, e di nuovo.
Poi esplosero altre discussioni, altre domande
nella sua testa e inaudite risposte giunsero ai suoi orecchi; vide un
gufo sparire nel cielo in tempesta, e finalmente, la verità sui suoi
genitori stava cominciando a tornare lentamente a galla, grazie ad
Hagrid.
Harry Potter stava iniziando a riappropriarsi della propria vita, della sua vera identità di mago: la fame era passata di colpo!
Non
vedeva l'ora di andare in città con Hagrid a comprare i libri di testo e
tutto l'occorrente per compiere il primo passo verso la sua nuova
magica avventura.
Nel cuore della notte, la
professoressa Pomona Sprite e il Professor Filius Vitious stavano ancora
ispezionando i corridoi del castello, scambiandosi le loro opinioni
sulla notizia riportata dall'edizione straordinaria della Gazzetta del Profeta: "Harry
Potter studierà ad Hogwarts!".
«Hai sentito, poi, di quel
cacciatorpediniere in avaria al largo di Cokeworth? Proprio vicino
l'isola dove Hagrid è andato a consegnare la lettera a Potter! Chissà
come avranno fatto a perdersi le eliche in mare! Roba da pazzi» sussurrò il Direttore dei Corvonero indignato.
La
professoressa Sprite scosse la testa e rispose: «Non ci sono più
le navi da guerra di una volta! Questi babbani vorrebbero sopperire con la
tecnologia alla mancanza di potere magico. Imparassero almeno a tenersi a galla!».
Giunti al terzo piano,
vicino alla zona proibita agli studenti, i due sentirono uno strano
odore di alghe marine aleggiare nell'aria ed esclamarono in coro: «Lumos!»
Un angolo buio di un'aula fu illuminato a giorno dalle loro bacchette, e Pomona lanciò un accorato grido di sorpresa.
Di
fronte agli insegnanti, distese sul pavimento allagato d'acqua di mare,
una coppia di gigantesche eliche d'acciaio facevano compagnia al solitario Specchio
delle Brame, con accanto un biglietto, dove era scritto:
"Gentili colleghi del turno di notte,
si prega di contattare Arthur Weasley, Ufficio per l'Uso Improprio dei
Manufatti Babbani, perché spieghi al professor Pietra
Stregatto che le eliche di un cacciatorpediniere non possono essere
considerate una sorta di girandole colorate da regalare alla sua fidanzata Daisy Stregatta e, naturalmente, per fargliele rimettere al loro posto prima possibile.
Io e la professoressa Scintille abbiamo faticato sette camicie magiche solo per convincere il collega felino a mollarle qui. Adesso tocca a voi, prima che ci ripensi.
Un caro saluto, la Vicepreside Minerva McGranitt".
Che dire ragazzi.. Questi capitoli sono sempre meglio!! Davvero complimenti per l'inventiva e per farci raccontarci la storia da un altro divertentissimo punto di vista!!!
RispondiEliminaPS io le avrei accettate volentieri le eliche di un cacciatorpediniere..! ;)
Miao WaveAuror23963,
Eliminasiamo miagolamente commossi per i complimenti. Stiamo già lavorando sul prossimo capitolo e ce la metteremo tutta per darvi una ventata di allegria.
Comunque, è meglio non far arrabbiare la marina inglese, ghghghghgh!!!
God save the Miao....ops, the Queen! Tuoi Eileen e Pietra Stregatto.
Anche se un po'... infantile... Pietra Stregatto ha delle idee geniali! Altrimenti, come la chiameresti quella dell? algabranchia? Anche se le eliche le poteva lasciare lì dov'erano... ma davvero bello
RispondiEliminaMiao PozioneCremisi23868,
Eliminaè possibile che Silente l'abbia voluto ad Hogwarts proprio per questo: gli mancava un tipo con queste caratteristiche.
Eterno adolescente, poco responsabile, con Eileen Scintille pronta a riportarlo alla ragionevolezza, come una sorella maggiore, ma capace di imprese impensabili.
Del resto si parla di stregatti, e quello di Alice nel paese delle meraviglie, ne è un esempio: casinista, imprevedibile e regno della fantasia totale.
Un tenero micetto, basta che stia lontano dai fornelli a gas! Ghghghghgh!!! Tuo Pietra Stregatto.
Capitoli senza qualcosa da ridire. Deboluccio un po quì e un po là. Interessante l'idea di esprimere come Harry si sia sentito in un modo inedito. Voto finale: 10.
RispondiEliminaMiao PatronusFang13103,
Eliminain effetti, hai ragione. Lavorando sui capitoli già scritti dalla Rowling non è facile integrare idee di una storia parallela, specialmente quando sono talmente precisi, discorsivi o introspettivi da non lasciar spazio ad altri voli di fantasia.
Nel corso del primo libro, questo è stato l'unico momento in cui ho dovuto unire due capitoli, cioè il terzo e il quarto, e questa la dice lunga.
Rileggendoli singolarmente infatti non c'era molto materiale da espandere o da integrare, senza cadere nella banalità.
Un altro capitolo che darà filo da torcere in questo senso è il capitolo 14. Norberto, il dorsorugoso di Norvegia.
Se lo rileggi, ti accorgerai che la Rowling, descrive in modo così minuzioso i vari passaggi temporali che non ti da troppo spazio per "infiltrarti" all'interno del suo lavoro.
In pratica, non tutti i capitoli hanno uno zerbino steso davanti con scritto "benvenuto, entra pure e accomodati", e allora, occorre usare il grimaldello di Mungundus Fletcher, ma non tutte le "spaccate" riescono con un bel buco. Ghghghghgh!!!
Insomma, sono belle gatte da pelare! Tuo Pietra Stregatto in cella con Mundungus.
Scusa. Questo dimostra di nuovo la mia inabilità a rendere chiaro uno scherzo quando sono in vena come in quel momento. Io pianificavo di mettere quella parte in contrasto con il voto finale che è il massimo raggiungibile. A mia difesa posso dire che su Internet dove non si può sentire il tono di voce è più difficile far capire uno scherzo. Riguardo alla banalità da te accennata è è normalissimo che le parodie ogni tanto ricorrano a questi trucchi. Vedrò cosa posso fare per il tuo problema di cella. Come minimo ti cambio compagno, se ti va.
EliminaMiao PatronusFang13103,
Eliminanon devi scusarti, anche se lo hai detto per scherzo.
Il fatto è che ti sei avvicinato ad un problema concreto che io ed Eileen stiamo toccando con zampetta.
Vedi, il fatto è che noi siamo arrivati alla bozza del capitolo 14, ovviamente tutti scheletri da rivedere e mezzi da cancellare e rifare.
E mi sto rendendo conto che ogni capitolo non si presta facilmente ad essere rivoltato e aggiustato come un calzino di Dobby, rischiando così di riscrivere lunghe parti della Rowling in modo pedissequo.
Del resto, anche io mi domando, come tutti, se avessi potuto fare di meglio. La risposta è si.....sempre!
Credo che, se potesse, la Rowling riscriverebbe daccapo tutti i libri, aggiungendo e integrando altre cose.
Lei, in un certo senso, lo fa con i contenuti. Sai perchè?
Perchè credo semplicemente che siano nostre creature, ed anche se mordono e sono bruttine come il dorsorugoso di Norvegia, facciamo come Hagrid: intravediamo solo le loro qualità e ci dimentichiamo dei loro difetti. Ma questo non significa che i difetti siano scomparsi.
A proposito del compagno di cella, a Mundungus servirebbe un paio di mutande e calzini nuovi, non si respira più! Miagolosi ringraziamenti da Pietra Stregatto.
Voglio farvi una domanda che però non c'entra niente: ma gli stregatti hanno mai partecipato a un Torneo Tremaghi?
RispondiEliminaMiao CastagnoNocciolo,
RispondiEliminaabbiamo pensato la quinta casa Violafucsia del mago fondatore Stregatto Violafucsia, come una casa segreta: è a Hogwarts ma ha una vita tutta propria, indipendente rispetto alle altre quattro case.
Qualcuno pensa che addirittura al terzo piano ci sia un gattile!
Da tale casa vengono forniti gli agenti dell'Ordine di Gattaca, un servizio segreto nato per volere di Silente.
Gli studenti che vedono due strani gatti sotto il tavolino degli insegnanti (Eileen e Pietra), pensano che siano i gatti della cucina degli elfi o altri gatti appartenenti a Silente, e poi non conoscono il miagolese.
Premesso ciò, è purtroppo impossibile che uno degli stregatti partecipi "ufficialmente" a un torneo Tremaghi, nè è mai successo in passato.
Gli Stregatti partecipano di solito al torneo S-Tregatti, ma un torneo della pigrata più bella!
Invece, il Tremaghi è un torneo riservato ai maghi "umani", ma "ufficiosamente o segretamente", con me zampettante in giro non si sa mai.
Per uno Stregatto che usa la polisucco per sostituirsi a un campione c'è Azkaban! Ovviamente se venisse scoperto!
Aspettiamo il Calice di Fuoco e vedremo cosa combinerò! Tuo Pietra Stregatto che pensa e ci ripensa, ghghghgh!!!
Bravi!!! Una domanda: sono ammessi tutti i gatti nella quinta casa?
RispondiEliminaMIAO!!!
Miao Lilly,
Eliminanella quinta casa del mago fondatore Stregatto Violafucsia ci sono Stregatti, Kneazle, e incroci tra gatti e Kneazle, raramente capitano gatti normali dotati di potere magico, ma possono capitare.
Ok! ;)
EliminaComunque, non è un po' corto per essere il resoconto dei due capitoli? Non sto cercando di dire che non mi piace, anzi lo adoro! Però mi sembra corto, tutto qui.
RispondiEliminaMa Daisy Stregatta, la fidanzata di Pietra, insegna ad Hogwarts?
Ma quell'animale marino, mi sono un po' persa, era incastrato nella barca dei Dursley, o loro non c'entrano niente?
Emma
Miao Emma,
Eliminale lunghezze dei capitoli di un libro originale della Saga, rielaborati nei capitoli di una fanfiction a scopo integrativo, non sono mai identiche, per non ripetere 'a pappagallo' tutto ciò che è già stato scritto.
Pensa che noia mortale, per il lettore o la lettrice, se dovessi fare un copia-incolla di tutti i dialoghi o le scene, anche quelli secondarie per importanza.
Parto miagolamente dalla premessa che chi legge le cronache di Hogwarts abbia già una buona conoscenza dei libri di Harry Potter, e pertanto, il mio timore è sempre quello di riscrivere le medesime cose dei libri, anche quelle meno importanti per la storia.
Sarebbe inutile, per esempio, ripetere la telecronaca di una partita di Quidditch così come è illustrata nel libro, perché c'è già nel libro della Rowling.
Ovviamente, si deve fare una selezione e individuare quei momenti letterari che non possono non essere riportati, neanche nella Fanfiction, ma così 'setacciando', è inevitabile scrivere capitoli della fanfiction più corti.
In alcuni casi, miao, se si desidera approfondire certi episodi 'sintetizzati' o non miagolati della fanfiction, è necessario soddisfare la propria curiosità o bisogno attraverso la lettura diretta dell'opera della Rowling.
In effetti Daisy Stregatta è la mia fidanzata, mentre il fidanzato di Eileen Scintille arriverà nel terzo libro, si chiama Conan Scintillo, una specie di Bud Spencer felino, ghghgh! Poi conoscerai...lo Stregatto Violafucsia, il quinto Fondatore di Hogwarts, sotto forma del Libro Stregatto degli Stregatti.
E mi fermo qui, altrimenti svelo troppo.
Durante il suo viaggio, l'animale marino era stato così sfortunato da incastrarsi con una zampa in una catena di ancoraggio di una mina inesplosa della seconda guerra mondiale.
Se la mina avesse toccato la barca dei Dursley, in rapido avvicinamento, sarebbero morti tutti, compreso l'animale. Pietra e Compagni cercano il modo per salvarli entrambi.
Questa volta, la fortuna miagolante ha aiutato i felini audaci, ghghgh!
Un consiglio: non c'è nessun Gramo che Ti corre dietro, leggi con calma, muahahah!!! Tuo Stregattaccio.